Cerimonia per i 100 anni di Sergio Lepri

Di fatto particolarmente piacere notare una così grande qualificata partecipazione a questa giornata questa a questo incontro che avevamo cominciato a immaginare da prima dell'estate quando ci siamo incontrati con Sergio lepri alla all'archivio storico del Comune di Firenze con Serge gli amici presenti in quell'occasione tra cui anche il mio predecessore sindaco di Firenze Mario Primicerio che dovrebbe essere qui
In una mostra che tra le altre cose parlava anche dell'alluvione di Firenze
Avevamo immaginato di col organizzare qui a Palazzo Vecchio i in un contesto adeguato alla all'occasione questo incontro che anche
Una festa
Ne siamo scaramantici Sergio ci ha tenuto a dirlo mancano ancora sei giorni e quindi io non dirò Buon compleanno ma certamente questo è un giorno di festa per la verità una festa
Non intima appunto ma vissuta con la grande famiglia di cui Sergio ha fatto parte fa parte tutore di cui è uno dei massimi esponenti
Sergio lepri nato il ventiquattro settembre
Oggi però vogliamo celebrare il nostro uomo del secolo
Un fiorentino che è testimone di cento anni di storia prima Beppe Giulietti mi accennava della grande maestria e della sobrietà
Di una scrittura straordinariamente asciutta ed efficace quando penso
Al modo di scrivere di raccontare le cose di Sergio mi viene in mente la facciata del di Leon Battista Alberti de di Santa Maria Novella
Ci sono solo due colori
Due materiali
è la sobrietà per eccellenza eppure è di una bellezza e di una profondità di un efficace indescrivibile
Direi che nella sobrietà delle un Battista Alberti e della scrittura di Sergio lepri si sintetizza un po'lo spirito fiorentino sagace efficace mai ridondante mai una parola di più rispetto a quello che è necessario dire
Come dicevo l'idea di questa festa è nata tempo fa per l'esattezza sei mesi fa in occasione di quello che era un duplice evento
La presentazione del libro è Tore Bernabei il giornale del mattino
Saluto anche i familiari di Ettore che sono qui presenti
Libro curato da Piero mi uccide saluto anche Piero
Che contiene anche per l'appunto un sei un saggio di Sergio lepri
Quell'occasione però vi fu anche come avevo accennato la mostra curata da Pier Luigi Ballini
E promossa da Comune dalla Fondazione La Pira Firenze anni Cinquanta La Pira il Giornale del Mattino di Bernabei allestita e l'archivio storico del Comune quel giorno lo ricordo benissimo con alcuni amici come Marcello Cambi e Giorgio Giovannetti che saluto abbiamo condiviso questa idea di festeggiare i cento anni di Sergio lepri a palazzo ed eccoci qua
Insieme agli amici e familiari di Sergio desidero ringraziare i tantissimi giornalisti che sono qui presenti in particolare l'agenzia Ansa
Della quale lepri è stato giornalista direttore qui oggi rappresentata ai massimi livelli dal presidente Giulio Anselmi da direttore Luigi conto ringrazio
Anche come sindaco di Firenze come politico come amministratore pubblico
Lanza perché il servizio che svolge la vostra agenzia è un servizio insostituibile e come ha detto non molto tempo fa il Presidente della Repubblica si inserisce in un patrimonio straordinario che di cui forse la classe politica non ancora sufficiente consapevolezza che è il patrimonio della libertà dell'informazione del pluralismo dell'informazione
Voi meglio di me tutti voi meglio di me potete parlare di questo nostro concittadino che a Firenze appunto è nato nel settembre del mille novecentodiciannove
Che qui ha studiato allora Tato per la liberazione dai nazifascisti
Sempre a Firenze Sergio lepri ha scritto articoli per la stampa clandestina liberale
E proprio per questo fin d'ora Sergio vorrei chiederti
Di portare il prossimo venticinque aprile qui a Palazzo Vecchio i tuoi saluti perché in ogni occasione in cui ricordiamo la data della festa nazionale Firenze a un ospite decisione e mi piacerebbe che tu Possa in quell'occasione raccontare
Come in prima persona e vissuto quegli anni cosciali e drammatici non solo da testimone passivo ma anche da protagonista
E poi i ricordo glorioso giornale del mattino che fu diretto appunto da Ettore Bernabei un altro grande uomo che io ho avuto l'onore il privilegio di conoscere tra il mille novecentocinquantuno cinquantasei subito dopo la morte a Firenze abbiamo voluto dedicare una strada Ettore Bernabei il destino ha voluto secondo me non a caso che questa strada sia la strada che porta alla sede RAI della Toscana
E che è proprio vicino ad altre strade tra cui anche Lungarno Aldo Moro
Ettore Bernabei appunto lavorò con Sergio come ben sapete
Stagione ed è stato caporedattore negli anni di Giorgio la Pira sindaco di Firenze
Anche quando è andato a Roma Sergio non ha mai dimenticato la nostra città per quest'oggi gli siamo particolarmente riconoscenti
E per fortuna Firenze non si è comportata come in altre occasioni con altri suoi figli con diciamo sprezzo di matrigna
Anzi è sempre stata vicina riconoscente Sergio e io come sindaco voglio qui rappresentare questa gratitudine
Infatti Sergio mantenuto con Firenze forti legami come ben sapete penso ad esempio al rapporto con la nuova antologia della Fondazione Spadolini
Oppure con la Fondazione La Pira raccontando l'alluvione del mille novecentosessantasei come pochi hanno fatto scrivendo saggi sulla liberazione sulla riconquista della libertà di stampa sugli anni Cinquanta della nostra città che sono stati anni cruciali di svolta per molti aspetti storie di cui io credo non dobbiamo perdere la memoria
Fondamenti di quella educazione alla cittadinanza
Per cui ci battiamo ogni volta pensando in particolare alle nuove generazioni al futuro di Firenze dell'Italia
Oggi abbiamo una situazione nostro paese molto incerta piena di
Piena di
Ostacoli
Dal punto di vista politico economico istituzionale
Da padre di tre bambini mi capita spesso di chiedermi che Paesi stiamo costruendo e vogliamo consegnare a queste giovanissime generazioni
Forse retorica parlarne sempre in questi contesti forse sì
Non è retorica si una volta per tutte ci imbocchiamo le maniche e cominciamo a fare delle cose
E quindi a risanare le nostre istituzioni
A dare l'importanza che merita al mondo dell'informazione a proteggere il mondo d'informazione
Perché davvero deprimente vedere come il terreno dell'informazione si è sempre scontro della peggiore delle rappresentazioni della faziosità della polemica politica
La libera informazione il pluralismo dovrebbe essere qualcosa di cui tutti i partiti politici nessuno escluso si sentono garanti una di quelle cose sulle quali non si discute
E questo vale anche per i più giovani che credo non abbiano forse anche a causa delle nuove dei nuovi canali di comunicazione digitale dei social media non abbiano davvero la cognizione di che cosa sia informazione cosa sia invece social media o comunicazione sociale
C'è un lavoro di pulizia di sobrietà appunto
Bisognerebbe recuperare quel pensiero umanistico che per fortuna il nuovo Presidente Consiglio Conte ha richiamato pensiero umanistico che aiutava a far chiarezza sui concetti e sull'esistenza dell'uomo e sul ruolo dell'uomo
Questa è la capitale dell'umanesimo
Persone come Sergio lepri dimostrano che Firenze non è caduta nell'oblio nel secolo breve per niente anzi a torto non si parla della Firenze del Novecento non lo si fa abbastanza
A Firenze il Novecento è una città di grandi filosofi scrittori intellettuali musicisti artisti e giornalisti
Una grande città del Novecento italiano
Forse schiacciata adombrata dalla grandezza del Rinascimento ma nel Novecento Firenze ha vissuto un nuovo umanesimo
E persone come Sergio lepri ne sono testimoni
Io colgo anche questa occasione Sergio per rilanciare al presidente del Consiglio perdonatemi se approfitto ma non è non credo sia fuori tema
Una proposta
Caro Presidente conti visto che ha insegnato fino a poco tempo fa in questa università
Visto che più volte nei suoi discorsi pubblici da ultimo anche in quello solenne dell'insediamento del nuovo governo richiami questo nuovo umanesimo perché non vieni a Firenze non promuoviamo qui
Con persone come Sergio letta intellettuali economisti filosofi architetti
Un
Luogo di pensiero
Perché oltre la dichiarazione
Dell'esigenza di nuovo umanesimo si cominci davvero a riflettere che cosa sia oggi per l'Italia
Promuovere una umanissima nel mondo dell'informazione nel mondo dell'educazione il mondo della cultura nel mondo delle istituzioni altrimenti rischiamo
Di perderci
In suggestioni che poi non vengono sviluppate ecco la Firenze nella quale Sergio ha lavorato in vive io credo che sia la città che può dare a questa Italia un pensiero perché senza un pensiero denso profondo strutturato
Qualunque idea politica alle gambe corte qualunque progetto politico finisce dopo poco tempo e soprattutto senza un pensiero forte un Paese non ha futuro
Firenze capitale dell'umanesimo Città di Sergio lepri può dare quest'oggi al Paese basterebbe che chi oggi ha il potere in questo Paese se ne renda conto non ci siamo siamo disponibili così possiamo lavorare per un futuro nuovo
Un futuro che si può costruire partendo dalle solide basi che sono qui davanti a noi nello sguardo nella passione
E nella vivacità di questo straordinario Centennial qui io voglio molto bene
Prima di lasciare la parola a Giulio Anselmi Luigi contro ovviamente
A Sergio lepri desidero consegnare a nome della città di Firenze
Un riconoscimento simbolico perché servono anche i simboli
è la spilla col giglio di Firenze con la pergamena che riporta questa motivazione
Al Sergio lepri giornalista e scrittore esemplare lucido rigoroso umile testimone di un secolo nel quale è stato anche protagonista della liberazione della sua natia amata Firenze grazie
Ma grazie sindaco
Sergio lepri è un fondatore
A differenza di molti altri giornalisti fondatori
Non ne ha mai recato gara Santo stato sempre rigoroso
Umile attento e così come non ha mai sprecato le parole
Così non si è mai come dire rivestito di aulici Mantelli per raccontare la sua storia anche una grande storia
Nel contesto dell'Italia contemporanea del giornalismo
Nell'annessa nel mondo della sa Sergio lepri è un mito
Che lo possono dire coloro che gli sono succeduti come direttori alla guida della sua è capitato a Caselli è capitato a me
Sta capitando a Luigi Contu anzi
Ma molta distanza da lei perché è stato direttore storico
E anche per la durata è comunque quello che come numero di anni generazione più fissi avvicina
Le opere
Ha fatto dell'Amsa quell'ok cioè uno dei delle colonne portanti
Dell'informazione italiana
Ma lo è tuttora
Lo è per merito di chi ci lavora
Ma in gran parte lo è per merito suo
è sempre stato molto rigoroso
Nel rapporto interno ed esterno
C'è una frase che io cito un po'a sproposito perché io non ho mai lavorato con uno dei primi quando lepri era direttore dell'Ansa io dirigevo altri giornali e facevo altre cose
Ma che è stata detta la ricordate in una recente intervista a Luigi Contu
Io non le chiedo
Per chi lei rivolta non me lo faccia scoprire attraverso i suoi articoli di idea di lepri era che il di informazione
Deve essere libere
Indipendente
Non deve essere neutrale ma mai deve essere settaria
Questo è un insegnamento che ha lasciato
A tutti voi che purtroppo in parte sia perduto perché spesso l'informazione
Settaria
Lepre
E anche qualche modo un parallelo non tira e un fratello gemello perché le autonomie vanno rispettate
Ma in Ettore Bernabei suo coetaneo
Amministratore delegato della RAI
Giornalista fiorentino come lui
E a Luís molto vicino tanto che scrissero
Insieme un libero
Il primo libero e più noto di idee per i è quello su cui la gara parte dei giornalisti italiani me compreso sia formata e ha dato l'esame di giornalismo una sorta di cui da alle basi vorrei dire senza offende Artie una sorta di Bignami del giornalismo assolutamente più importanti
Ma con Bernabei
Lepre ha scritto un libro
Permesso grazie scusi
Che è già nel titolo rivela la eleganza stilistica dell'uomo la buona educazione dell'uomo tema che in buona parte del Paese e anche nel giornalismo
Si è un po'andato dirà dando Sam Nunn perdendo
Questo libro lepri lo ha scritto con Bernabei a novantaquattro e questo per tutti noi che facciamo ancora i giornalisti più o meno giovani è come dire con l'elemento oggi garante fiducia
Tu hai lasciato
Un'eredità importante
E stai continuando a testimoniare
Che forza fisica e di intelligenza
Possano stare insieme
Sei per molti un po'meno per me che non ho avuto la fortuna di lavorare Conte ma per tutti quelli che hanno lavorato Conte
Un mito pochi giorni fa mi ha telefonato
Uno strano collega
Che vive sul in Brasile
E che va in giro sia inventato questo strano modo di campare a una grande barca
Con la quale fa giri più o meno turistici più o meno culturale per i vari che arrivi le amazzoni e così via
E quando ha saputo che c'era la festeggiamenti c'era il festeggiamento di Sergio lepri
Ha voluto far sapere
Per me il a tutti Colletti
Che c'è sempre un'epoca d'oro nella storia questo ormai fa un po'di gelosia devo dire un po'di irritazione anche apre varchi ma l'epoca d'oro dell'Amsa è stata quella di lepri
Un'epoca che tutti ricordiamo
Scrive questa collega come il momento migliore e irraggiungibile
Nell'interesse di tutti noi nell'interesse di conto che oggi la dirige io mi auguro che non ci sia nulla TIR raggiungibile
Ma che per tanti anni ancora riusciamo ad essere fedeli alla tua elezione e al tuo insegnamento
Grazie di quello che hai fatto crede quello che stai facendo
Buongiorno a tutti Buongiorno sindaco Bongiorno tutti gli amici dell'Ansa tutti che sono qui Bongiorno Sergio beh io sono molto emozionato perché venire qui dover parlare di quello che tu sei stato per il giornalismo italiano e per me
E vedere che io adesso sarei il tuo erede mi fa veramente impressione non non va bene c'è qualcosa che che non va bene perché non è possibile e farlo di fronte a tutti voi farlo di fronte a te e a Giulio
Mi rende la cosa ancora più difficile io devo la mia vita professionale a voi
Tu mi hai assunto Giulio mia fatto diventare vicedirettore poi direttore dell'Ansa quindi io devo tutto a voi ma quello che io devo voi dello devono tanti giornalisti italiani e lo devono soprattutto a te Sergio Rio mi ricordo
La lezione che tu facesti al corso per coloro che dovevano fare l'esame mi pare che per me fosse nel mille novecento ottantatré
Eravamo ad Urbino il e e io per primo per la prima volta sentivo parlare un giornalista che al al momento era direttore dell'Ansa di che cosa avrebbe comportato la rivoluzione tecnologica nel nostro mestiere
Allora il sindaco
Che ha fatto un intervento interessantissimo e poi mi aggancio ero a qualche cosa che ha detto lui e Giulio hanno ricordato
Le doti fondamentali che lo hanno reso un maestro nella scrittura nella nel modo di dirigere un'agenzia di darne un taglio oggettivo
Nelle renderla indipendente in anni molto difficili e nelle calarci questa eredità il rigore e l'utilizzo delle parole
La ricerca nei titoli di precisione
La richiesta ai giornalisti di essere sempre aggiornati ed informarsi
è inutile che io ci torni su questo perché è una lezione che tutti noi qui abbiamo visto la conosciamo bene voglio dire però che lui aveva un ampio modernità aveva capito
Molto prima di tutti gli altri perché io l'ho sentito per la prima volta da lui fece un'audizione sulla velocità sui Boc suo è suo di Baudo e cioè sull'unità di misura in cui all'epoca si trasmettevano le notizie e già allora ci ci diceva attenzione ragazzi perché fino a qualche anno fa potevamo trasmettere cinquanta sessanta notizie
Ma oggi siamo a trecento al giorno e un giorno saremmo a mille due mila oggi Sergio Lanza metro ne trasmette due mila e cinquecento e tu l'avevi già capito avevi già capito quanto questo fosse fondamentale per noi
Quanto ci sarebbe entrato dentro avrebbe modificato
Il nostro essere giornalisti nostro testimoniare il nostro raccontare una realtà ventiquattro ore su ventiquattro
Ittiti i lanci di agenzia c'è Sergio ci faceva vedere alle elezioni erano di Twitter
C'era già Twitter era l'agenzia di stampa
Voi i percorsi si sono divisi criterio è diventato un'altra cosa ma non lo eravamo un giallo eravamo perché tu avevi capito l'importanza della velocità e la potenzialità della velocità e per un'altra cosa
Lanza a il primo
Archivio digitale del giornalismo italiano e questo l'ha fatto quel signore lì
Lui aveva già capito quanto è importante mantenere i dati oggi parliamo continuamente dei Big Data di che cosa si fa con l'informazione con i big data lui l'aveva capito nemmeno centosettantadue
Io avevo dieci anni e lui già lo faceva e Lanza ancora oggi ha un archivio digitale
Testuale nel quale si può trovare tutta la nostra storia si possono incrociare tutti i nostri dati perché qualcuno ha cominciato a farlo da subito
E ogni notizia dell'Ansa finisce là dentro in un sistema straordinario che pochi con un secco no ma che ha una potenzialità pensate che ci sono dei magistrati ci chiedono di accedere all'archivio per connettere insieme degli elementi di informazioni che servono per capire che cosa sta succedendo
E questo lo dobbiamo sederci
Non io non ho altre parole nel senso che soltanto questi due elementi ci fanno capire veramente che è stato un maestro per cui io dico che ogni volta che entra nella stanza e dico qua certi circuiti c'era Giulio e il giorno che sono diventato direttore dell'Ansa è stato il mio primo pensiero ricordarmi di quando
Andai a fare il colloquio con Sergio lepri mio padre che forse la terza persona che a cui devo molto consiste certamente neanche nella mia attività professionale mi disse attento
Attenta a quel colloquio perché Sergio un galantuomo
Ma è rigoroso
Devi essere serio
Devi essere perbene io feci quel colloquio consenso nel quale mi disse
La famosa frase di frase che che ha citato Giulio a un certo punto visione senta Contu ma lei che cosa vuole fare nella vita io avevo era un collaboratore
Dell'economia e stavo per essere assunto tra l'altro mi ero spacciato come un esperto di economia non lo ero tantissimo poi dopo un pochettino sono cresciuto e io gli dissi ma a me interessa il giornalismo
Mi interessa raccontare il mondo dice sì ma mica è facile
Non si illude che questo sia un mestiere facile ci vuole
Indipendenza e soprattutto mi disse ci vuole onestà intellettuale quello che diceva prima Giulio
Onestà intellettuale significa essere al centro dell'informazione senza farsi strumentalizzare mantenendo indipendenza io sono direttore Lanza da da tanti anni da molti anni non pensavo di fare il direttore per tanti anni e ho visto che cosa significa
La relazione con la politica con l'economia con il mondo quando sei al centro di un sistema che è così complicato e che dipende sempre di più da te
E questa è un'altra cosa che dobbiamo Sergio perché se qui siamo qui oggi lo è per lui
E questo è il punto che volevo prendere riprendendo le parole del sindaco devo dire che il sindaco ha detto una cosa giusta
La politica non è consapevole
Della centralità dell'informazione delle importanza dell'informazione ha comunque il loro è diciamo nel momento in cui si parla si fanno convegni si fanno manifestazioni e lo è di meno nel momento in cui si devono prendere delle decisioni si devono fare delle scelte
L'informazione
Ancor più nel momento nell'epoca dei social informazione fondamentale del fondamentale che l'informazione sia gestite sia prodotte da persone che hanno quel Codice genetico quel Codice morale che Sergio ci ci ha lasciato e Cia costretto ah no praticare è fondamentale l'informazione all'interno dell'informazione è fondamentale il ruolo delle agenzie dell'ANSA e non lo dico perché sono un direttore questo è un discorso di o farò sempre perché oggi più il mondo dell'informazione è in crisi più le fonti delle informazioni si moltiplicano più il ruolo dell'agenzia decisivo per avere un'informazione pulita
Poi si può sbagliare noi sbagliamo anzi sbagliamo spesso ma dobbiamo sempre a affrontare i fatti con quel rigore con quella onestà intellettuale che ci ha insegnato Sergio per questo penso di dovetti ringraziare a nome di tutti tutti i giornalisti tutti i colleghi dell'Ansa tutti quelli che sono venuti qua tutti i ragazzi che stanno per la strada che ancora non sono riusciti
A entrare all'Ansa che purtroppo non riusciamo a prendere macchine speriamo di prendere un giorno come diceva Giulio perché l'epoca d'oro turni e perché comunque si continua a sviluppare il sistema dell'informazione ha bisogno di giovani di conoscenza di formazione ed è per questo che la politica non può girarsi dall'altra parte grazie mille Sergio grazie per tutto quello che ha fatto
Grazie Grassi Grassi Grassi
Come chiaro all'indicazione del sindaco
Personalmente
Non solo per quello che ha detto che cioè lei ricorda la vita fiorentina
Ma ringraziarlo per avere promosso questo incontro proprio tacchi a questo sesto era un po'contrario a festeggiare ma sembra che siano una festa
In Belgio tanti anni personalmente io pensavo che un centenario che gode buona salute
I si stringe la mano
E si dice complimenti
Invece
Perché nel conto qui pieno questa stanza è piena di amici
Mentre tutti amici amici antichi
A Lucibello antichi
Amici recenti di Firenze
Io
Qualcuno è venuto da Parigi fallisce grazie Antonella qualcuno da Berlino grazie Flaminia
Cent'anni sono tanti
Ma possono anche rappresentare eccoli lì dieci e per cui sono litri finisce perché
Perché non c'è
Il che significa che negli anni quaranta
Erano già
Vito e operante
Per cui
Il primo pomeriggio il primo privilegio il privato Revelations
Quello di avere vissuto
Per i tempi
Non riuscì e dell'esistenza
Per una parte della mia generazione fu un periodo formativo
I valori gli ideali che si
Sì chiedo io
Grazie alla resistenza non è che abbiamo fatto che l'antico
Dirigeva un giornale clandestino
Anziché petto che Paola Beppe Giulietti e Paola
Tra l'altro
Fatali
Io ho cominciato a fare il giornalista come direttore
Proporre qualche cosa no una battuta
Fare un giorno a dare questo e soprattutto distribuirlo
Sì indicano in qualche cosa
Era bello
Von preghiera
Per me lo è ancora aperta
Rischiare la vita
Canta vittoria
La sua privilegio
Scusate
Poi c'è il grande dovrà in Corea credo
Il privilegio
Gli averi vissuto il giorno della liberazione di questa città
E si e si teocon appese cielo aperto un mese fa prima se ne fa
L'undici di agosto
Accolto sopravvissuto possano io non ho cioè
Cioè l'undici agosto del mille novecentoquarantaquattro
Ricordo bene quella sfornata fu bellissimo
Però non pregiati e presto la mattina perché aspettavamo l'ordine di insurrezione da parte del Comitato deliberazione
Alle sei e un quarto arrivo Val Tinella accampano del Brasile già Palazzo Vecchio l'attuale campane delle flagello
Finché c'è il sangue
Quella non è ancora finito
Dal Collina De Monte Morello gli ottant'ottocentesche continuavano a sparare alcuni proiettili arrivavano in città fu uno dei massimi gli altri dati Adriano circonvallazione c'erano decine e decine i franchi tiratori
Quindi
Uscito soltanto su chiamarli gli antichi perché Capezzone incarico
Abbiamo avevamo riconosce il merito la fascia tricolore
Pensate
Dopo qualche dopo qualche ora
I tedeschi erano scattate mi fa anche il relatore gli errori furono eliminati la gente Enzo scese dalle calze insomma fu a quell'assegno una festa galante sesto perché la gente ci consolava verso che si abbracciano fa
Eravamo
Cittadini cittadini liberi
E anche la Democrazia
Sì Presidente
Più semplice che cosa banale
Dà libertà
Di tartari
Senza catapulte
I tagli
Questi due privilegi mi impongono
I faretti indumenti ricordare
Quei maestri fiorentini
Che ci aiutano ad aprire gli occhi non risolvano
Attenzione in quei tempi scrissi
Non c'è nessuno aiutavano tanto con le parole
Quanto con il silenzio
E però le erano pure dice
Nell'aula dell'università dose va be'dove Giorgio D'Aprile insegnava Diritto romano cioè il sentore una scientifica polizia
Per fortuna capito
Ci aiutano
Sembra paradossale dirlo
Soprattutto con i grossi mezzi in questi tempi
Tra cinque giorni
Giorgio Pasquale Giorgio La Pira Piero Calamandrei eccetera
Ma
Visto l'ambiente
Vorrei ricordare qui giornalistico i miei coetanei
Che scelsero di fare i giornalisti perché vedevano nel giornalismo
Con molto per contribuire in maniera più efficace
La ricostruzione Burani in materia nel Pd
Il giornalismo con un servizio
E lui se si terranno contrazione CPC
E non Ettore Bernabei
Romano Bilenchi Augusto Lisi Paolo Cavallina Giovanni Pieraccini Manlio Cancogni Carlo Cassola
E poi il pesce
E anche rigidi inverni Ciccio
Quella
Giovanissima
Intraprendenti e cioè avaria e spericolato oltraggio aspirante giornalista che era
Orario Oriana Fallaci
E poi
Che accresce solo visto che io sono l'unico sopravvissuto potrei perdonare
Pirlo Vellucci Pierluigi ballerini diretti non capisce il quel giorno alle giornate del martirio era metri non sono aggiornati
Era un giorno avrebbe fu il primo giornale moderazione in Italia
Il primo giornale Almirante alle notizie anche i flussi Sergio e dei figli
Ma soprattutto storno
Perché cercata
Insieme a Giorgio pile
I inventarne il futuro
Per Luigi così ma così in puntate il futuro
Il futuro di lì a qualche anno il primo fortunoso venne fuori il col il centro sinistra die mentre Fanfani
Altri futuri
Bisogna aspettare per le tredici anni accaduta ad Amburgo
L'Ulivo di riformarlo
Il passaporto
Ma è il passato citazione del passato quindi non esiste più
Per il trasporto
Per riflesso tutto
No è uguale al passato fisso
Anche di un passante
Ce lo seguivano è diverso da quello che il giorno dopo giorno caduto pullman
Distrutto
Ok netti
Che entro il perché
Il mito della nuova frontiera l'ultimo dei miei certezze
L'uomo che promise un processo un futuro uso
Stiffi di pace
Oppure Kennedy
Chiarezza nei rapporti con rinnovo
Senza
Quella ferita depresso
La storia è sempre storia rimpinguare sempre storie firmare
Ma non è la storia dei festini fratellastro del virtuale che cambia il mondo
Due mila e già presa di mira persino
Orecchini Giustina che hanno cambiato il mondo
Alla fine dell'Ottocento del Settecento nell'Ottocento e via di seguito
Ma quegli essere padrone
Libertà che voglia Anzio assistenza
Gli ultimi anni trenta
E nei primi anni Quaranta
Quanto ci cercavate
Il captare qualche stazione allora signor straniera francesi abbasso omologo perché non si sentisse inciso
Io il convulso il fumo
A sentire gli aiuti massicci
Quindi si
Qui mi fermo
Però forse qualcuno
Il sedici appartenga marsigliese
C'è qualcosa
Che ti Comboni ottant'anni
Più di così
Cioè cosacchi bis comma uno cento
è il canto lascia