Le parole e le cose - Conversazione con Simone Giusti sul libro «La scuola è politica. Abbecedario laico, popolare e democratico» (Effequ)

Radio radicale bentornati ad un nuovo appuntamento delle parole e le cose la nostra rubrica di approfondimento culturale e quest'oggi parliamo di scuola e lo facciamo partendo da un passaggio edito da F. GU
Che s'intitola la scuola è politica abbecedario laico popolare e democratico e lo hanno scritto quattro autori Simone Giusti Federico Batini giusti marchetta e Vanessa roghi non abbiamo in collegamento se le nostre frequenze Simone Giusti benvenuto su Radio Radicale innanzitutto Simone
Grazie grazie per l'ospitalità allora la scuola è politica già questo è un manifesto nel manifesto inizia simbolo raccontare da dove nasce l'esigenza di mettere una sorta di punto nel dibattito che si è avviluppato nel corso delle scorse settimane sul sul quotidiano la Repubblica sono ancora il mondo del sapere intorno alla funzione
Del sistema di istruzione
Possiamo dire che l'idea del libro vere e proprie nata durante la primavera scorsa quando forse il discorso sulla scuola dal avrebbero raggiunto un culmine paradossale per cui abbiamo assistito a argomentazioni occhialuto argomentazioni su un ritorno a una scuola della predella una scuola per i clienti iure una scuola autoritaria da parte di persone che di fatto scuola non sanno nulla non come non solo perché non insegnano perché non vogliamo certo dire
Sono gli insegnanti o gli studenti possono parlare di scuola
Ma non sono neanche degli studiosi di storia della scuola non tanto niente di pedagogia non sanno niente di psicologia eppure soltanto in diritto di
Parlarne e allora abbiamo anche pensato con questo gruppo di amici che e con l'editore soprattutto che è stato molto sollecito nel volere questo libro abbiamo pensato che forse è il caso non dico di riempire un vuoto è una metafora non piace ma i avviare un altro discorso provare a parlare di scuola senza lamentarsi
Senta assumere un punto di vista critico ma ha parlato nel scuola
Però di una scuola punto che vuole essere
Esplicitamente laica democratica e popolare la su una scuola che sia adeguata a un Paese moderno e democratico quale vuole essere la Repubblica italiana e anche una scuola Ecstasy Stasi
Farsi largo rallentare dalla Nostalgia e per l'incapacità di agire e cuore
Unire al alla chiacchiera al discorso del ragionamento anche immediatamente l'azione la pratica quindi abbiamo voluto per quel per scegliere una forma nella come la pece Dario cioè una sorta di batteri di ventuno voci in ordine alfabetico che necessariamente per Porta sono così lacunose
Ma almeno sono sufficientemente nel racconto una cometa abbastanza ristretto da poter anche fare venire voglia di ai non solo di leggere le altre speriamo ma soprattutto di agire di cambiare qualcosa
Ecco Simone quello che viene un po'diciamo rimproverato alla scuola è quello che viene rimproverato tendenzialmente in un'epoca
Politica post-ideologica tutto quanto quello che ha a che fare con gli esseri umani con il sapere viene ripetuto alla noia tua per insomma l'introduzione di questo libro diciamo proprio con il ritornello che la scuola non è politica ma forse proprio l'idea che la scuola non è politica è alla base del possiamo dire progressivo disinteresse da parte della politica e istituzionale per quale da parte conto sulle politiche scolastiche per quanto riguarda il finanziamento per quanto riguarda la condizione dei docenti
E degli studenti e quindi di conseguenza delle famiglie ecco forse l'idea che la scuola non è politica quindi non è qualcosa di cui prendersi cura è forse il primo balzello da scardinare veri destinare il dibattito corretto sulla mondo della scuola e della formazione anche perché ricordiamo che e dalla scuola che più o meno
è nato o tutto quanto quello che di buono arrivato nella società democratica nel nostro Paese insomma il i tantino de Tilla grande capacità
Di rappresentarsi da grande capacità da parte degli insegnanti di costruire dei modelli educativi innovativi e differenti insomma spesso si dimentica che nella storia recente del nostro Paese è stata la scuola un volano di sviluppo magari questo viene dimenticato anche a favore di una narrazione
Più industriale del nostro Paese della nostra storia che ne pensi
Sì se trovi molto d'accordo così il senso che generale la scuola così che oggi severe
Uno dei principali motori della nostra vita democratica la scuola funziona la scuola e migliorata l'Inter per Mursia strettissimi assenti
Ma purtroppo continua a muoversi senza deroghiamo Joseph Sassoon verifica
Sì è come un un po'abbandonata a se stessa da non solo dalla politica ma in generale dai dai cittadini la scuola
In qualche modo sia costretto ad agire nel prete se io do brevissimo a corte
Con grandi volte capacità organizzative che vanno al di al di là degli ostacoli presenti della mancanza assoluta di di finanziamenti adeguati ma manca una scuola che sappia gettarsi che sappia soprattutto imparare dagli errori e cambiare
Manca una scuola razionale ecco nell'abbandono della politica
L'abbandono da parte della politica fatti che dalla politica che ha conservati progressista affinché la scuola di fatto si muova come un organo attestante eterno fa parte del del sistema pubblico e non fa parte della vita di tutti se ne occupano i genitori se ne occupa alcuni occupano alcuni insegnanti se ne occupano i dirigenti scolastici
Ma se ne occupano gli atti storia all'istituzione nella pezzo nella totale
Ignoranza di tutti gli altri amministratori pubblici però manca una visione d'insieme per vivere insieme protette si sono la scuola tornerà ad essere politica o comunque verrà presa sul serio proprio nel nel suo ruolo politico fondamentale
Ecco questo libro inizia con appunto con la di adulti una voce che ai curato tu e inizia proprio con un incipit gli adulti fanno e disfano la scuola ogni giorno seduti in Parlamento nello l'auto mentre accompagnano i figli alla prima ora di lezione agli adulti a partire ogni discorso sulla scuola compreso quello che facciamo in questo libro e da loro discende ogni decisione gli adulti stanno in cattedra poi scendono e tornano a casa mentre altri adulti rimettono in ordine le Aule oppure le ristrutturano le progettano di nuove producono energia
Necessaria la loro illuminazione
Politici cittadini contribuenti ed elettori lavoratori non Izzie genitori la scuola roba loro gli altri minori bambini e gli adolescenti si limitano ad abitarla e quindi a trasformarla dall'interno quindi creazione quel tanto che basta per renderà più vivibile e sopportabile ma c'è un dubbio al mondo quella scuola così criticata e messa sotto accusa è proprio quella che hanno voluto e vogliono ancora gli adulti quali a volte tendono a dimenticarsi il proprio ruolo allora proprio dalla dimenticanza del ruolo degli adulti deriva poi un problema possiamo dire
Sociologico e antropologico che riguarda poi come si vive la scuola perché questa vuole essere un abbecedario per comprendere anche alcuni meccanismi alcuni possedere situazioni che troviamo all'interno delle aule che troviamo all'interno del nostro sistema educativo allora partire dagli adulti significa in qualche modo rimettere un po'le cose a posto anche cioè di mettere un po'il al centro quella che è la voce diciamo più critica ma anche quella che diventa la voce più problematica nel rapporto ad esempio tra i docenti gli studenti
Sì Chiarelli di fatto indicando con questa voce settantasei ho voluto abbiamo voluto così partire da una sorta di richiamo agli adulti ai qualificati e di essere adulti fare gli adulti smetterla di comportarsi rispetto alla scuola
Da bambini o da ragazzino smetterla di usare le catene la la propria il proprio ricordati scuola per ragionare della scuola di oggi è una cosa totalmente irrazionale cominciare a studiare la scuola è per adulti oggi in una società democratica e prendere criteri decisioni consapevoli sostanzialmente fatta attraverso lo studio il ragionamento il prendersi cura degli altri etica testi in un modo non superficiale
Top che richiamare alla profondità e alla serietà nove non va di moda
Ma credo che sia quanto mai necessario avere e urgente questa voce vuole quello che anticamente anche la voce partecipazione fatto elaborato da Federico Bettini
Che chiama in causa anche poi i minori perché è vero che uno dei problemi più seri è che oggi viviamo in una società che
Scimmiottare i minori scimmiotta gli adolescenti e i bambini ma
Di fatto manifesta un certo disprezzo poi per i bambini e gli adolescenti chi può fare il bambino si può fare l'adolescente ma essere adolescente bambino è considerata quasi una colpa i bambini e gli adolescenti hanno pochissime risorse a disposizione pochissimo spazio e pochissimo possibilità di scelta per questo ho voluto anche dire come
Le come avrebbe potuto sentire prima leggendo la voce che insomma gli adulti i banditi bambini ragazzi la cambiano la scuola ogni giorno forse più di quanto dovreste si dovrebbe e lascio che la rendono un ambiente vivibile
Posso assicurare facendo anche l'insegnante che se c'è una cosa che rende piacevole la scuole che sono veramente malmesse da ogni punto di vista è proprio la presenza dei ragazzi
Che sono davvero rendono la scuola il posto migliore da frequentare in una piccola città io vivo in provincia penso sempre meno male che tre giorni a settimana vado a scuola perché incontro le persone più piacevoli ci sono che abitano nella mia città e che altrimenti non vedrà
Ecco a proposito di altre voci la di inizia con il bullismo di Federico Batini che che appunto racconta
Di un episodio vissuto anche sulla propria pelle ma soprattutto al di là dell'esperienza personale perché questo ovviamente è un libro che cerca anche di coniugare le esperienze personali con esperienze pubbliche ovviamente all'interno della scuola e e appunto Badini scrive recentemente mi sono tornati alla mente episodi
Risalenti ad oltre trentacinque anni fa non l'ho mai ammesso con tanta nettezza sono stato vittima di bullismo avevo da poco iniziato a frequentare scuole medie un ragazzo più grande di me poco di età ma molto di stazza mi aveva preso di mira
Ecco questo libro che cerca anche di coniugare nella pratico dei problemi che spesso nell'opinione pubblica sono visti molto in teoria perché il bullismo diciamo qualcosa legato molto
Alle campagne contro il bullismo all'idea insomma che esista esisterà sempre qualcuno che ti polizze quindi che passivamente non si può fare nulla però questo diciamo capitolo ci porta anche a comprendere a capire come
Spesso immani in evidenza nella scuola quelli che diventano dei problemi delle distonie educative nascondono qualcosa di più profondo all'interno della società e forse anche per questo la scuola e politica perché
Diventa diciamo una sorta di terra di emersione di tutto quanto quello che non vediamo all'interno del del quotidiano allora come è stato anche per voi
Info riuscire a a scommettere questo territorio questa prassi possiamo dire consolidare che fa parte del dibattito pubblico in cui tutto diventa un problema da registrare fondamentalmente mai da risolvere o tutto diventa l'occasione per fare qualche polemica così come diciamo abbiamo citato quelle prima sul mondo della scuola la predella e via dicendo e mai poi concentrarsi su quello che la scuola ci fa comprendere capire
Quindi abbiamo cercato di intanto appunto di coniugare anche nella scrittura una scrittura saggistica una scrittura narrativa e i coniugare l'esperienza personale
Insegnanti io e più di Marchetto in particolare lo facciamo di mestiere Federico Bachini è un pedagogista ricercatore ripeteva di docente di Pedagogia sperimentale e uno dei un'importante ricercatore del nostro Paese
Chiatta che è stato insegnante a lungo Vanessa roghi che invece non ha mai insegnato se non all'università ma che non solo un po'anche una delle nostre punti di riferimento per la scrittura calcistica dovendoci
Dettato dei libri elementari
Una delle persone che più sono riuscite coniugare il racconto dell'esperienza personale con e la storia della scuola e la predella cultura del novecento
Messi tutti insieme ci siamo impegnati per cercare di non solo di fare una scrittura Ornella ma di affrontare temi perché abbiamo incontrato rispetti in prima persona da insegnanti da genitori il tè anche appunto come partiti
Da da da studenti questo devo dire ha creato anche per noi è un po'una sorpresa ci siamo Imperia che crescevano le voci ci siamo sorpresi nelle TLC a vicenda nel partire i collegamenti
Chissà forse ci è venuta voglia di
PPI gli essere anche più organici a un certo punto ma avevamo fatto questa scelta dal punto
PPI fornire dei frammenti di spunti io credo che sia un modo perlomeno con per noi è un modo di parlare di scuola che ha funzionato
Perché
In qualche modo
è un modo molto concreto che dovrebbe far venire Broglia questo è l'auspicio non di arrendersi o di rinunciare a parlare di scuola
Mileti lamentarsi ovviamente ma dovrebbe far venire voglia di approfondire riflettere in maniera più anche personale vuole in qualche modo vuole essere un timbro anche femminista o nel coniugare personale politico senta e vuole soprattutto dare l'idea che non solo la scuola vada è un ambiente che va conosciuta o meglio domande può essere trasformato e anche rapidamente non solo dalla politica ma anche delle persone che lo vivono tutti i giorni
Ecco sopra secondo sapere occorre anche diciamo concentrarci per anche sulla parte punto scritta dall'emissario di la voce fantastica e si riallaccia diciamo
A la figura di Gianni Rodari e a tante diciamo questioni che la figura di Gianni Rodari ci pone all'interno della della scuola chiunque voglia avvicinarsi alla fantastico pero l'arte di inventare le storie scriveva dissero di avere ben presente un nome che Gianni un cognome Rodari perché la fantasia è stato lui affondarlo una scoprirlo certo perché la fantastica è antica quanto le storie ma renderla condivisibile riproducibile
A renderla democratiche insomma mettendo nero su bianco delle regole una grammatica
E invitando gli insegnanti insegnarla scuola fra loro di stare quella di geografia una materia come e le altre utile a chi crede nella necessità che l'immaginazione abbia il suo posto rieducazione a chi ha fiducia nella critica infantile e a chissà quale valore di liberazione possedere la parola tutti gli usi della parola tutti mi sembra un buon motto dal bel suono democratico non perché tutti siano artisti ma perché nessuno sia schiavo scrive Gianni Rodari appunto nella grammatica della fantasia del settantatré allora anche qui fantasia e istruzione vanno diciamo di pari passo in in tanti in tanti aspetti ma anche qui sembra non diciamo andare di pari passo nella
Idea del dibattito pubblico insomma spesso si vuole una scuola imbrigliata ingabbiata appunto con la predella quell'idea
Diciamo di una autorità e non è di un'autorevolezza che viene conquistata quella fiducia nel rapporto insegnante alunno e quindi ecco quanto conta un riferimento morale come Gianni Rodari
Ma per noi conta moltissimo ci stiamo preparando al centenario l'anno prossimo assegneremo il il centesimo compleanno di questo nostro
Grandissimo maestro
Nuovo da Luís abbiamo imparato molto e abbiamo imparato sicuramente a fare una scuola fedele allenerà la Costituzione
Soprattutto abbiamo imparato
Una cosa che vari dice in fondo al grammatica della fantasia quando mi dice quando ci si occupa di di di educazione bisogna partire dal presupposto che ci si occupa di bambini quindi non ci si deve vergognare
A occuparci anche se non è il nostro mestiere di pedagogia di psicologia di sociologica studiare dal tredici aprile
A rimettere in discussione le nostre conoscenze questa è una grande lezione che ci dice che dobbiamo non solo essere qui firma considerarci sempre degli apprendisti quando ci occupiamo di scuola dobbiamo sempre mettere al centro i bambini c'è troppa preoccupazione nel nostro paese una preoccupazione che viene da da lontano
Per le discipline quante volte per sentito dire che fine farà la grammatica Rotari ci ha insegnato che la grammatica non è una la nostra preoccupazione non ha destino non amo fino alla grammatica
Ci interessa solo in quanto interagendo con la per le persone in carne e ossa con i bambini può dar loro delle risorse straordinarie ma noi ci occupiamo di bambini di bambine di ragazze e di ragazzi
E questo devo dire dobbiamo tenerlo sempre a mente anche nell'occuparci di scuola noi non facciamo gli storici della pedagogia avevo
Gli vita figlio la teoria della didattica ce ne occupiamo
Aumenta in qualche modo da studiosi e tecnici autodidatti che cercano continuamente di anche adeguare le in maniera assolutamente progressista
Le idee a al ai contesti che cambiano
Ecco a proposito di ragazze Giusi Markette a con il lemma genere in qualche modo ci porta dentro un'altra questione è una questione cruciale scrive nell'incipit quando scuola affrontiamoli da comunale con la nascita delle assemblee cittadine e il fiorire di una nuova relativa autonomia che permette ai piccoli centri urbani di governarsi senza dipendere da un'autorità di tipo feudale l'invito a votare vogliamo nei cittadini passarci del gusto in una strada che unisca la classe alla palestra tutti alzano la mano
Vogliamo annullare il compito in classe giovedì unanimità di nuovo e a questo punto che mi rivolgo alle ragazze dicendo che non capisco perché abbiano votato loro non contano il suffragio universale arriverà solo nel mille novecentoquarantasei
Prima di quel momento giù le mani la votazione successiva solo maschile e anche quella dopo decide rimasti per tutti anche se in classe sono una minoranza
Ma mentre lo fanno osservano i compagni perché adesso per tono l'assenza dell'euro mani alzate questa provocazione ovviamente che viene fatta all'interno di una classe però una provocazione non distante dalla realtà ovvero anche da quello che accade fondamentalmente nella vita
Scolastica ma anche nella vita pubblica del nostro Paese e qui verrebbe da dire che la scuola ma è politica anche perché ha un ruolo leggendo questo lemma rifondate Ivo non solo della parità di genere ma anche dell'equità
Di tutto quanto quello che ne consegue
Vecchi sicuramente la scuola a di dovere di formare a una vita democratica
Che anche se forse utopistica anche se sappiamo che non è quella che poi aspetterà Agazzi fuori
Dobbiamo avere il coraggio di inventare la scuola non può come in maniera diciamo realistica ma io la definisco anche un po'vile ipocrita
Fanno molti molti colleghi purtroppo insegnanti che ho conosciuto i quali preferiscono
Essere più realisti del re pensano che siccome là fuori il mondo è cattivo o il mondo non è pienamente democratico si sentono di dover consigliare un un bambino proveniente da una famiglia povera di fare un percorso professionale perché così si troverà meglio a uno straniero di non fare gli sherpa o perché così non andrà incontro a delusioni e ha una bambina una ragazza
Di intraprendere percorsi ancorché il Minhiriath femminile abitanti perché
Quello è il posto che poi spetterà allora nella società io credo che la scuola e questo chiusi marchetta ce lo dice molto bene con sua didattica con il suo bellissimo
La bellissima iniziativa del tavolo delle ragazze che sta portando avanti con Add Editore
La scuola deve assolutamente fare come si vivessimo davvero in un Paese democratico non è pensabile che a scuola
Non si sperimenti ciò che cuori forse non si sperimenta mai nel nostro Paese ma giustamente non pretendiamo che la democrazia sia un sistema perfetto però si deve sperimentare la giustizia l'uguaglianza e si si deve sperimentare la possibilità autentico che ciascun essere umano ma di essere ciò che decide vuole essere poi fuori dalla scuola farà i conti con le risorse a disposizione ma la scuola il dovere davvero di farlo osare fare usare le persone
Ecco e chiudiamo proprio questa nostra conversazione con un ultimo lembo anche ultimo in questa nostra chiacchierata ma non nel libro perché ovviamente
Abbiamo solamente in questa mezz'ora potuti toccare alcuni che è un altro tema chiusa a cura di giudizi Marchetta che h
E diceva che trascrive la mia esperienza da insegnante cominciata sulle orme di mia madre professoressa italiano alle medie ma anche per volontà di mio padre che il giorno dopo la laurea mi obbligo ad accettare un incarico breve in un istituto per geometri insegnanti di sostegno improvvisamente sanza cura alcuni dati come si facesse mi sono ritrovata in una scuola con utenza in prevalenza maschile e i talenti dall'architettura dichiara ispirazioni carceraria grande e unico spiazzo centrale
A una come celle lungo i lati del rettangolo in secondo piano con un corridoio corredato da balconata da cui i ragazzi si affacciavano durante la ricreazione
Per lanciarsi addosso a poco peggio la mia presenza caduta una classe speciale un gruppo misto insieme recuperando col proposito
Di recuperare alcuni tre ragazzi più svantaggiati della Provincia il mio compito consisteva principalmente nell'offrire assistente all'insegnante di una cattedra e a preparare delle lezioni individualizzate
Per i tre stranieri presenti in Pakistan nel due afgani e Pirelli anziano disabile al primo banco N che a quanto mi dissero non faceva che
Ridacchiare senza toccare piena e dodici Marchese ovviamente racconta
Quelli che sono stati questi mesi all'interno
Di questa esperienza però il dato fondamentale che la scuola si trova molto spesso ce lo racconta bene in questo libro Giusi Varchetta a lavorare su delle marginalità urbane e sociali che poi nessun altro attore sociale andrà a toccare se non un'insegnante con le ore a disposizione e questo è un dato che che deve
Non solo far riflettere ma dovrebbe anche impegnare fondamentalmente intellettuali diciamo scrittori giornalisti e artisti a riflettere su quanto poi
Diciamo ci sia una solitudine comportamentale all'interno della vita sociale di questo Paese insomma la scuola per quanto bistrattata criticata
è politica ma e anche l'ultimo baluardo sociale che è rimasto di un Welfare State che è andato via via degradando sì nell'arco dei decenni
Grazie davvero per averlo detto così bene consiglieri noi siamo convinti clima che lo dice bene l'ha detto in modo diverso nel suo bellissimo romanzo L'iguana non vuole che racconta proprio l'esperienza di un insegnante di sostegno
In una scuola è uno dei più bei romanzi di scuola degli ultimi anni ma la scuola in questo settore ha veramente qualcosa di incredibile parti semplice fatto che molte scuole io molti alunni disabili sono davvero così siamo costretti a o a volte di non so come dato come di Roma Harding ripetere gli anni e a farli stare a scuola il più possibile perché siamo consapevoli che una volta usciti da scuola
Non avranno dei servizi adeguati e non troveranno nella gran parte dei casi soprattutto nei nelle zone più marginali del Paese delle città delle nostre enormi i partiti le province non troveranno altri luoghi i confronti inquilini deve al di fuori della famiglia e le famiglie stesse non troveranno mai più probabilmente se non in se non fosse paradossalmente per i casi più gravi perché quando si riduce il welfare ovviamente
Chi ci rimette sempre il chi è marginale anche nella marginalità chi però non troveranno più un sostegno come quello che può dare la scuola
Non solo quindi è folle tagliare la scuola ma direi che è folle non imparare dalla scuola perché la scuola anni settanta in poi ha dimostrato davvero ha fatto bene ha fatto bene Pazzaglia
Fare la più grande riforma
Che c'è stato in senso democratico del nostro Paese la scuola dimostra che a scuola si possono ottenere tutti la scuola dimostra che quando vengono assegnate le risorse e quando ci sono le condizioni per lavorare si può fare un lavoro di inclusione
Che dovrebbe semmai turare anche dopo la scuola e dovrebbe dalla scuola diffondersi irradiarsi nel resto della società invece è uno dei settori in cui la scuola
Lasciata più sola ante uno dei settori su cui periodicamente si abbattono ritagli tema che ci riporta alla questione degli adulti e della politica
La scuola dimostra che si possono tenere tutti che ci può essere davvero inclusivi anche per questo appunto e la scuola
Politica non ha bisogno di aspettare glielo dica qualcuno e soprattutto è stanca di sentirsi dire
Non è politica non deve fare politica Cotral per ore fare politica attento fare la democrazia costruirla insieme alle persone insieme a tutti i cittadini compresi quelli davvero partono in una situazione di assoluta svantaggio
Bene allora noi ringraziamo Simone Giusti per questa conversazione ricordiamo Simone Giusti Fe Grigo Badini Giusi macchietta Vanessa roghi la scuola e politica abbecedario laico popolare democratico edito da FV grazie davvero per essere stato con noi si vuole presto risentirci
Grazie grazie ringraziano che c'avete ascoltato sino a questo momento rimane tengono perché continuano le trasmissioni su Radio Radicale