"Enrico Berlinguer: il sogno di un'Italia diversa. La riforma morale, la ricostruzione nazionale, i diritti dei lavoratori"

Compagni e le compagne che sono presenti
Un saluto particolare vogliamo inviare ai compagni che sono qui presenti nel degli ottimi al compagno Ugo Pecchioli
Al compagno Trivelli
Ettore Scola
Il compagno Piras come tanti altri che sono qui con noi stamane io voglio anche leggervi due messaggi significativi
Di uno di Luciano Lama e uno di Domenico Rosati che hanno mandato
Un saluto alla manifestazione un'adesione non potendo essere presenti
Luciano lama ci scrive cari compagni vorrei tanto essere con voi oggi per ricordare il ricco ma un impegno improrogabile fuori Roma per la mia funzione di sindaco mi impedisce di venire vi assicuro che specie in questo periodo il ricordo di Berlinguer e il valore di tante sue intuizioni derivanti da lucida analisi di una realtà già immanente ma non ancora percepita da tanti anche di noi
Tiene i miei pensieri Enrique è un italiano che appartiene all'Italia intera e alla sua storia l'eredità che ci ha lasciato per fortuna non è andata perduta consideratemi presente alla manifestazione di oggi Luciano lama
Domenico Rosati invia un messaggio al compagno Angius organizzatore della manifestazione Caro Angius ringrazio tuo tramite la segreteria del PDS
Per l'invito all'Assemblea dedicata Enrico Berlinguer nel nono anniversario della sua scomparsa
Mi pare molto bello anche il titolo
Al quale farei volentieri una correzione non fu almeno per me un sogno quello di instaurare una cooperazione inedita fra il meglio delle due grandi tradizioni quella cattolica e quella comunista
Fu un disegno politico lucido e consapevole che venne prima stroncato con l'assassinio di Moro e poi volto al peggio con la proroga dell'anticomunismo
Realizzata mediante i tanti preamboli che hanno degradato la politica
Proprio perché condivido l'iniziativa e anche perché ebbi l'onore di prendere la parola ai funerali di Berlinguer
A nome delle ACLI sono rammaricato del fatto che un impegno già preso da tempo e al quale non posso mancare mi impedisce di essere presente come avrei desiderato
Ho voluto comunque scriverti per apprezzare il significato dell'assemblea per pregati di comunicare questa mia adesione Domenico Rosati che ringraziamo
Calorosamente
Abbiamo
Voluto care compagne e cari compagni svolgere questa manifestazione
A nove anni dalla morte di Enrico Berlinguer come avete visto la firma dei promotori di questa manifestazione il Consiglio delle lavoratrici e dei lavoratori del PDS
E questa è stata una scelta non casuale appena costituito il Consiglio delle lavoratrici e dei lavoratori
Pochi giorni dopo Cesare Romiti faceva una dichiarazione a proposito di Tangentopoli della questione morale dicendo aveva ragione Berlinguer
I lavoratori le lavoratrici e lavoratori del PDS vogliono dimostrare insieme a tutti noi con questa manifestazione
Che Berlinguer aveva effettivamente ragione ma il Berlinguer che ricordiamo era uno era il Berlinguer della questione morale era il Berlinguer
Che sosteneva le lotte dei lavoratori anche del dei lavoratori della FIAT contro Cesare Romiti
E che quando si ricordano personaggi che hanno lasciato un segno nella storia di un Paese grande leader come è stato Enrico Berlinguer in genere ci si interroga su la attualità di un pensiero o di una azione politica
Noi oggi ragioniamo non solo sull'attualità di un pensiero ma anche sulle sue straordinarie intuizioni anticipatrici
Molti di voi credo avranno visto il volantino che convoca questa manifestazione nel quale abbiamo voluto riprodurre per intero l'intervista che Berlinguer rilasciò a Scalfari sulla Repubblica
Nella quale denunciava con tantissima anticipo ciò che gli italiani oggi stanno vedendo ormai da diversi mesi e cioè la degenerazione dei partiti di governo un'Italia lottizzata e Berlinguer diceva
Che quello è il male principale del quale soffre il nostro Paese
Oggi noi vogliamo ricordare Enrico Berlinguer ricordare e riaffermare
La lotta dei comunisti contro sulla questione morale
Voci inascoltate e troppo spesso anche il risse in quel momento
E la lotta che noi facciamo oggi che facciamo per uscire da Tangentopoli in questo Paese con un'alternativa e che facciamo per ribadire ecco il significato di questa manifestazione convocata dalle lavoratrici e dei lavoratori l'impegno del PDS
Con le lavoratrici e lavoratori italiani
Questa manifestazione a un programma come avete visto anche dal Manifesto che prevede un suo inizio con la proiezione che avverrà subito
Del filmato dell'intervista di Berlinguer a Mixer dell'intervista di Giovanni Minoli Berlinguer che molti di voi ricorderanno vogliamo riprodurla perché c'è sembrato uno dei passaggi più belli della comunicazione di Enrico Berlinguer con il nostro Paese con gli italiani e le italiane
Ci scusiamo se la diciamo riproduzione tecnica dell'intervista non è perfetta ma pensiamo che renda ugualmente
Il messaggio che tutti noi percepiamo quando la vedemmo per la prima volta poi dopo la proiezione del filmato ci saranno una serie di testimonianze di interventi e infine un intervento conclusivo di Achille Occhetto che verrà intervistato da Carmine Fotia e da Sandro Curzi
Io vi ringrazio di nuovo per essere presenti e diamo il via al filmato grazie a tutti
Sì Enrico Berlinguer riproporvi questo documento fosse un atto doveroso nei confronti di un uomo politico
Che morti di fronte alla sua gente lui così schivo in un modo così clamoroso pennelli ascoltiamo insieme queste tre
Enrico Merlin sessantun anni sassarese economista liberal trentasette dibattito la quarantatré il padre Mario
Se l'Italia mandato in scienza del trentotto trentanove
Sufficiente religione quarantatré quarantaquattro a quattro mesi di prigione per la rivolta del pane Togliatti lo chiama a Roma e quarantacinque membro del Comitato centrale dal quarantanove al cinquantasei segretario della FGCI
Per cinquantasette direttore della scuola di partito da sessanta responsabile dell'organizzazione del Sessantotto deputato a Roma poi vicesegretario da diciassette marzo settantadue segretario del PC
Da allora è sempre lì al secondo piano di Botteghe Oscure a portare il partito al suo massimo storico trentaquattro e quattro nel settantasei
Oggi tanta acqua è passata sotto i ponti a Roma e a Mosca ma lui è sempre lì schivo riservato apparentemente triste tanto che qualcuno l'ha chiamata il sardo
Parla poco di buono ma poi ha scritto Enzo Biagi è uno dei pochi politici che mantengono la parola per altri invece è nato vecchio lattiero svolta continua accerto è un campo qualcuno dice anche troppo e l'accusano di cesarismo
Tutti i cambiamenti tanti via gestiti da solo dicono dicevano che avrebbe mollato che all'ultimo congresso se ne sarebbe andato invece è ancora lì di privato in lui almeno così sembra non c'è quasi nulla
Ha giocato al calcio gli piacevano le moto e da gennaio
E fa il tifo per i cani
Lo amano e l'organo a Roma e a Mosca dicono che piace alle donne perché appare indifeso che invece si difende benissimo non per nulla dopo dieci anni è ancora lì al secondo piano di via delle Botteghe Oscure dove da sempre c'è la stanza segreta
Ma regole Berlinguer in una battuta l'onorevole Pajetta ha detto che lei nobile famiglia sarda e scritto fin da razzi scritto fin da ragazzo la violazione del Pdci la considera una critica o un complimento
Complimento Nobel tutto vero perché
All'inizio dalla mia milizia comunista ho fatto anche il segretario di sezione
Sempre parlando di potere in televisione scientemente ammesso sia pure con molta reticenza che rifare il segretario del partito comunista dopo dieci anni le fa ancora ecco ma perché tanta reticenza nell'anime
Mi ha dato soddisfazione l'ampiezza del consenso con la quale sono stato designato ma per lei cos'è il potere
Il propellente uno strumento
Insufficiente necessario per realizzare criminali credo milioni creduloni
Ecco ma lei cosa che accende sensibile al potere
Piace la possibilità di fare avanzare la realizzazione di questi anni e di meno la cosa che le dà più fastidio e di meno parlando non soltanto a titolo personale ma parlando come segretario del partito comunista mi dispiace che il nostro potere sia ancora insufficiente la realizzazione dei nostri obiettivi ecco assetto parlando di bottega nella Milano ha stravinto il congresso e che vuol dire che i berlingueriani sono in grande maggioranza nel partito comunista ci può fare brevemente l'identikit di un berlingueriano
Non posso perché io nei propri esista questa categoria dei berlingueriani
Quindi lei crede che ognuno insomma diciamo dei comunisti diciamo così che l'hanno che l'hanno diretta
Abbiano chiara la coerenza che ci dovrebbe essere tra la politica del compromesso storico di ieri è quella dell'alternativa democratica di oggi
Lei che cosa intende compromesso storico
Quello che si intende comunemente ecco quello che si intende comunemente però non è esattamente quello che io intesi quando parlai di questa formulazione comunemente s'intende un accordo ha dunque fra Partito Comunista e democrazia stia
Ecco ma secondo lei allora lei lo stesso cioè quelli ora lei non si sente in contraddizione cioè un leader politico come lei può gestire due politiche che appaiono contraddittorie senza avere dei problemi
No non Nicola la novità che abbiamo introdotto con una per c'è una differenza una
La differenza sta nel fatto che nella nostra politica di alcuni anni fa era prevista una collaborazione anche di Governo con la Democrazia cristiana nella politica per Alternativa democratica questo escluso tuttavia rimane valido nella ispirazione del compromesso storico la ricerca di un incontro e di un lavoro comune con le organizzazioni di ispirazione cattolica
Quindi secondo lei la contraddizione è minima
Anzi non c'è esiste una i evoluzione perché situazioni cambia nome la politica del partito stesso quindi lei non ha mai pensato di perdere fedele scusi ma mai pensato di perde credibilità nel cambiare da una all'altra
Anche gli altri partiti cambiano spesso politica
L'importante Carey cambiamenti siano adeguati alla situazione siano
Condotti in modo tale che tutti comprendano la necessità
La opportunità di quel cambiamento ecco la però addirittura detto compromesso storico è un termine che ho deciso di non usare più ecco mi sembra troppo per aver fatto dopo aver fatto sette anni di di strada con questa parola
Perché come ho detto prima la il termine infinite volte ho dovuto spiegare di che cosa si trattava infinite volte mi sono trovato di fronte
Interpretazioni riduttive deformanti e a questo punto preferito ma non è questo che fosse oggettivamente difficile capire il loro saluto spiegarlo tanto quanto i cosi
Può darsi in realtà per un certo numero di anni si è capito che cosa significasse puri sopravvenuta una campagna tale di deformazione che evidentemente ha fatto la sua pretesa ecco ma l'altra cosa però che sicuramente è cambiata
E che è difficile a capire in qualche modo è perché lei all'epoca del compromesso storico teorizzate che più o meno ci volevano settanta per cento dei voti per governare adesso invece dice bastano cinquantun per cento cosa è cambiato qualcosa cambia
Niente di sostanziale da questo punto di vista perché cinquantuno per cento e il necessario dal punto di vista della base parlamentare per fare un governo tuttavia io ritengo che poi governo che si formasse anche con questa base così ristretta dovrebbe lavorare non contro tutto il rimanente quarantanove per cento ma per conquistare nell'opinione pubblica il consenso più largo cioè invece che partito settanta si può partire cinquantuno e cercare di arrivare al settanta
Senta onorevole Berlinguer ma che differenza c'è tra l'austerità che predicava lei e il rigore invocato oggi dalla Confindustria dalla Democrazia cristiana
Il punto fondamentale chi paga prevalentemente nelle spese del la fuoriuscita dalla crisi e del riso allevamento economico e sociale del paese da questo punto di vista noi rifiutiamo che a pagare siano i soliti siano gli operai siano le masse popolari
E riteniamo che se sacrifici devono essere e tutti c'è in una misura proporzionata vi debbono contribuire debbono servire a raggiungere determinati traguardi non a far tornare indietro il Paese ecco però a proposito di questo rigore si dice così almeno si legge
Che lei avrebbe in testa per dopo le elezioni quel governo diverso composto da tecnici e personalità scelte fuori e dentro i partiti una sorta di governo del presidente diciamo a qual è il principale del suo sostegno è vero o no
Abbiamo indicato dei criteri di formazione del governo diversi da quelli seguiti finora
In base ai quali il Presidente del Consiglio dovrebbe scegliere liberamente e non attraverso le imposizioni e designazione delle segreterie dei partiti i ministri fra gli uomini di partito e al di fuori dei partiti questo ritengo sia un criterio valido
Per qualsiasi governo compreso un Governo di Alternativa democratica ecco quindi non c'è un'alternativa tra governo diverso dal governo dell'alternativa no non mi pare perché il problema che abbiamo posto è quello
Che ripeto deve riguarda quasi il governo anche un governo non di Alternativa democratica
Di criteri non più fondati sulla lottizzazione sulla spartizione dei ministeri si dà ma io chiedevo se Trieste chiarissime ecco se il governo dell'alternativa prevede o no anche una subordinata
Non possono essere escluse delle tappe intermedie sulla via dell'alternativa ma una tappa intermedia potrebbe essere per esempio anche quella
Che Partito comunista e il Partito socialista restino entrambi per un certo periodo per il periodo necessario all'opposizione per prendere poi più possibile
Per la lotta per l'alternativa ecco a proposito di questo il Partito comunista dall'unità nazionale da De a oggi ha cambiato parlo del partito
è cambiato ma non soltanto perché
è cambiato il quadro politico perché cambiato perché c'è stata una evoluzione
Dovuta anche alle ad uno sviluppo delle nostre posizioni sul piano internazionale dovuta poi al lavoro sviluppo di una vita interna molto più aperta
Molto più trasparente ecco su questo torneremo poi in seguito lei al congresso di Milano
Ha elogiato la stampa estrema sgridato quella italiana crea secondo noi di non aver capito la sua relazione penso a un mese di distanza ci può dire che cosa non aveva capito la stampa italiana
Non aveva capito che il nostro congresso dall'inizio era un congresso di apertura
E di grande innovazione
Mentre mi pare che i commenti della stampa straniera in quei giorni avevano colto questo aspetto compresso ecco ma che in complesso lei come giudica oggi la stampa italiana
Nella media
Non inferiore per certi aspetti superiore per esempio per quanto riguarda la ricchezza dei notiziari politici a quella di altri Paesi
Il difetto principale
No non direi perché mi pare che il popolo italiano conserva un interesse politico maggiore di quello che viene la maggior parte degli altri Paesi dello stesso Occidente
Troppo forse nel senso che qualche volta prevale il commento sull'informazione
Ecco ma qual è il giornalista italiano che lei preferisce
Luigi Pintor dal punto di vista delle qualità giornalistiche l'unico no lei dice quello che preferiscano Grillo assoluto
E perché
Perché mi pare che abbia veramente la stoffa del del giornalista di alta qualità
Senta onorevole Berlinguer quando l'ultimo romanzo che ha letto e che non è piaciuto
La cronaca di una morte annunciata di Garcia Marcus e perché mi è piaciuto
Mi sembra una combinazione felicissima di tipo visiterà le
E di cui do realismo
E il film che ha visto l'ultimo film che ha visto che gli è piaciuto
L'ultimo eletti
E perché mi è piaciuto
è un film è pieno di poesia di fantasia soprattutto in un film
Che mi pare che Agca appello ai sentimenti migliori della venisse Parmalat alla televisione a lei che programmi segue
I telegiornali
Lo sport qualche film
Senta ma lei pensa che la la prima dell'avvento delle televisioni private abbia migliorato ho peggiorato complessivamente la qualità dei programmi proposti al pubblico
Almeno dal punto di vista spettacolare migliorato dal punto di vista culturale non direi io comunque non ancora
Senta parliamo dell'evoluzione del suo modo di essere comunista nel quarantaquattro lei fu arrestato a sassate abbiamo detto nella introduzione per la rivolta del pane e rischio la pena di morte leggo
Per insurrezione armata contro i poteri dello Stato per devastazione e saccheggio per detenzione di armi associazione propaganda sovversiva
Era colpevole o innocente
Fu prosciolto in istruttoria per non aver commesso il fatto ecco ma allora era più giusto
Più in giù voglio dire più ingiusto quello stato che comunque dopo tre mesi la processato ed ho assolto per non aver commesso il fatto lo stato italiano di oggi che più o meno
Per le stesse imputazioni tiene per esempio quelli del sette pene tanti altri come Toni Negri e gli altri da quattro anni in prigione senza giudicare
Penso anch'io che sia un'assurdità questa detenzione preventiva così lunga
Senta Piperno Franco Piperno l'ex leader di potere operaio qui a Mixer ha detto che elemento scatenante del terrorismo fu la politica del compromesso storico della missione diciamo tradizionale perché impediva all'opposizione dei avere il suo spazio lei cosa ne pensa
Questo io rischio la misto penso che l'analisi sia sbagliata ma confermi
Che uno dei bersagli del terrorismo e al Partito Comunista
Ecco provvisto storico nel suo insieme sfuggono al Partito comunista con tutta la sua politica astuta strategia però è morto non realmente innovativa della era morto ma un assetto sociale e politico italiano e morto marocchino
Per il compromesso storico
Morto Moro perché Moro età
L'interlocutore più valido e più intelligente del Partito comunista ma lei crede ai collegamenti internazionali di Brigate Rosse la proposta questa strategia solo quel tanto che finora è stato pubblicato da il Giornale ci credono
Certamente penso che determinati collegamenti Cocchi vi possono essere stati senza tuttavia che questo possa significare negare la natura
Anche carne ricca gamma collegamenti con chi del fenomeno
Questo non saprei perché non ho informazioni e non a opinione sul collegamento
Non ho informazioni particolari penso che i collegamenti siano stati diversi in diverse direzioni
Sempre parlando dei di problemi internazionali al congresso di Milano ha confermato lo strappo con Mosca questa distanza e destinata a ricomporsi oppure e destinata ad allargarsi ancora
L'autonomia in campo internazionale del nostro partito è ormai un fatto inquisiti acquisito immutabile
Le distanze ori vicinanze col Partito comunista dell'Unione Sovietica come del resto con altri partiti comunisti dipendono dai comportamenti di questi partiti e dallo svilupparsi dei fatti
Ecco ma secondo lei che cosa cambierà in Unione Sovietica nel passaggio da Breznev fra Amanda
Se cambierà qualcosa però ora mi pare di notare che rispetto allo stile un po'solenne retorico di Brecht ne fa
Abbiamo uno stile un po'diverso più concreto e più pragmatico di al troppo ma che corrisponde secondo danno sostanzo la forma mi sembra prematuro dirlo ecco Kissin generali se l'ha detto che il fatto che hanno che capo del KGB cioè del servizi segreti sia stato letto lui e non un rappresentante dell'oligarchia tripartito è segno che la l'atto il potere in Unione Sovietica e di tipo diverso nuovo lei è d'accordo
Kissinger ha detto una cosa inesatta perché erano troppo fu viene dal partito io mi ricordo che lo conobbi nel mille novecentosessanta Mosca
In occasione della preparazione di una conferenza internazionale dei partiti comunisti egli era responsabile di Macerata ore di lavoro del partito poi fu destinato dal partito a dirigere i servizi segreti e lì rimase dal sessanta all'ottanta somma quindi in qualche modo viene un po'più o meno tiene di più dalla dal dalla dei servizi segreti c'è questo secondo lei non incide
Insomma questo volevo volevo capire perché non so se può incidere ma non non lo considererei un uomo che viene dai servizi segreti no ecco perché qualcuno dice che è un segno diciamo di questa lotta per il potere di tipo diverso
Sta proprio in questa improvvisa scoperta delle spie sovietiche dappertutto che sarebbe la specie distribuite ad Andropov fa la sua efficienza del KGB
Lei pensa che sia fantapolitica oppure un'ipotesi credibile
è un'ipotesi sulla quale
Si può anche almanaccare
Escluderei del tutto qualcosa del genere
Ecco ma lei crede che Antonoff riuscirà a contenere le spinte diciamo espansionistiche della vecchia leadership sovietica
Quella più legata a
Però ora mi pare che la politica sovietica sia entrata in una fase non espansionistica rispetto al periodo in cui ci fu per esempio dall'invasione dell'Afghanistan e lei pensa che sia riferibile a Giada questo cioè primo segno forse riferibile anche alla riflessione critica è stata fatta sulle conseguenze negative
Tutto per l'Afghanistan e per il mondo ma anche per l'Unione Sovietica che ha avuto lì intervento in Afghanistan settanta settantasei a Giampaolo Pansa giornalista che lo intervistava lei disse di sentirsi più sicuro sotto l'ombrello della NATO
Lo pensa ancora
Sì ma nel senso che precisai allorché se l'Italia facesse parte del Patto di Varsavia e non della NATO
Evidentemente non potremo realizzare socialismo così come lo pensiamo noi
Ciò non vuol dire che qui sotto l'ombrello della NATO nell'ambito del Patto Atlantico ci si voglia far realizzare il socialismo ecco ma perché allora sì si sente comunque anche il modo più sicuro
Nella NATO per realizzare questo socialismo lei parla sempre del pericolo che viene dagli euromissili che non ci sono ancora
E comunque non si è mai battuto diciamo contro gli SS venti sovietici che sono già installati che secondo quanto dice la NATO continuano ad essere installati al ritmo di uno alla settimana
Non so se quest'ultimo dato si è verificato l'atto sui comunque noi ci siamo battuti visto dall'alto contro tutti i ministri di sia quelli sovietici sia quelli americani e chiedo che quelli che non sono stati installati non lo siano
E quelli che sono già installati siano ridotti e progressivamente smantellati ecco ma lei crede o no complotto Bungaro sovietico per uccidere quello uccidere papa Wojtyla
Faccenda mi sembra ancora molto misteriosa
Ma come giudica lei il ruolo del Papa Papa Wojtyla sulla scena diciamo della politica mondiale
è un ruolo diverso da quello di Paolo sesto
In che senso se diverso contraddittorio perché trovo per esempio che mentre l'attuale pontefice ha preso delle posizioni positive come del resto suo predecessore sulle questioni del disarmo del pericolo della guerra atomica presta un'attenzione legittima e giustificata alla Polonia ma sproporzionata rispetto a quella che presta ad altre situazioni non meno acute
Come per esempio quelle dei Paesi tra America Centrale college come giudica presenta un suo viaggio in America Centrale dal punto di vista politico voglio dal punto di vista politico nel complesso negativamente le posizioni non sono state chiare a difesa dell'indipendenza della libertà e del diritto a vivere di quei popoli
Ecco onorevole Berlinguer torniamo un po'al fatti di casa nostra recentemente nel comunicato finale dell'incontro fra comuniste socialiste Frattocchie lei e l'onorevole Craxi avete accusato una parte dei magistrati italiani di iniziative strumentali in che senso strumentale
Basta pensare alle iniziative contro sul sindaco di Roma contro gli assessori Nicolini e Rossi Doria
E poi ci sono sconfinate per comprendere che qui ci siamo trovati di fronte quanto meno a una e improvvisazione e
E ha una fretta ecco ma come mai il PC fino a che non è stato attaccato non ha mai parlato di una possibile strumentalizzazione dei giudici anzi
E a difesa spesso e ha fatto lo ha fatto solo dopo i fatti di Torino Roma come ricordava strumentalizzazioni sono state anche nel passato però intendiamoci io difendo la l'atteggiamento della grande maggioranza dei giudici italiani
Che correttore onesto ma secondo lei esiste un problema di protagonismo eccessivo soprattutto di responsabilità dei giudici
Possono esistere dei fenomeni di questo genere ma la soluzione peggiore sarebbe quella di sottoporre i giudici al controllo del potere politico cioè del governo ecco ma lei pensa che
Invece la soluzione del giudice elettivo almeno per una parte i due ci potrebbe essere positiva o no
In linea di principio si nelle attuali condizioni italiane è ottimo vorrei che si si adottasse con la soluzione si andrebbe anche in quel campo a delle lottizzazioni
Dove il Berlinguer ma quale
Il suo peggior difetto
Forse una certa spigolosità del carattere
E la qualità cui è più affezionato
Quella di di essere rimasto fedele agli ideali della mia gioventù
Ecco ma e la cosa che le dà più fastidio sentir dire di lei
Che che sarei triste perché non è vero
Senta lei ha una una famiglia di di origini nobiliari e di tradizioni massoni
Ecco lei che rapporto hai con queste tradizioni
Dell'originario immobiliare non non mi importa niente ed è tradizione massonica mio padre si scrisse la Massoneria mi pare nel mille novecentoventicinque ventisei nel momento in cui la Massoneria fu vietata dal fascismo
Quindi funzionanti fasciste e lei è massone no ecco ma se lo fosse si vergogna ad dirlo
Non lo sono quelli non riesco a mettermi nella lo stato d'animo di chi due senta ma e gran maestro corona manifestano storia chiami sarà detto che non c'è incompatibilità tra essere massoni essere comunisti vero
Secondo me c'è incompatibilità perché e se iscritto alla massoneria significa addirittura giurare
Fedeltà a un'associazione cui interessa i cui obiettivi possono entrare in contrasto con quelli del Partito comunista e cioè di un'altra associazione alla quale si aderisce liberamente
Ecco Berlinguer per lei cos'è più importante nella vita la politica o la vita privata
La politica però ma la politica in senso generico perché io non ho fatto la scelta della politica io ho fatto una scelta della lotta per la realizzazione degli ideali comunisti
E come la famiglia quanto conta
Conta molto
E ha quattro figli
A quanto del suo essere padre è anche merito ha rinunciato per fare politica
Una parte certamente
E me ne rammarico continuamente ecco se non ha mai pensato non ne valeva la pena proprio per davvero
Non valeva la pena di rinuncia rinunciare no questo non ho mai pensato spero di non pensarlo mai
Se un suo figlio le dicesse Non sono comunista lei come reagirebbe
Rispetterei tu giudizio sua opinione ma certi sono comunisti
Credo che da allora lei non lo sa torno in genere non rispondo a domande che riguardano i miei familiari vuol saperne qualche cosa chieda a loro ma lei si sente tollerante in casa oppure autorità cioè a un in un rapporto di che tipo
Cerco di essere comprensivo
Torniamo alla politica
Una cosa che molti si aspettavano a Milano era che il processo di democrazia interna del partito andasse avanti e si dotasse solisti diverse invece dopo gli sconvolgimenti pre congressuali tutto sembra essere tornati indietro paura
Non è detto che la votazione per liste aperte sia più democratica in ogni caso ha deciso al congresso la stragrande maggioranza di contare su una lista
Ma si sa parlare si può parla di correnti nel PC no Ray almeno
Ecco ma l'identificazione numerica dei filo sovietici con gli amici di Cossutta diciamo così è un'identificazione corretta o no cioè sono tutti quelli che sono rimasti con lui al Congresso i filosofi se il vicino no
Io non posso fare il processo alle intenzioni di quelli che hanno votato per la maggioranza diciamo così devo prendere atto che i risultati numerici del congresso sono stati quelli che tutti hanno potuto eccome se pagano il pizzo iper esterofilo Cossutta oggi
Parlo dico dal punto di vista disciplinare non si parla del
Nessuna opinione anche si esprime cioè
Si può pagare se essi compiono per infrazioni al vero Fregoli di vita del partito questo caso non vi sono state nessuno ha pagato
Ecco pure per venire qua nell'uomo politico italiano vivente che lei stima di più
Pertini perché
Mi pare che da parte la sua
Le sue doti personali abbia costituito costituisca tuttora un punto di riferimento di fiducia fondamentale per la per l'istituzione delle acque internazionali
Vivente
Internazionale vivente più pontifici deve dirlo qualche se mi avesse chiesto qualche anno fa avrei potuto dire titolo per qualche anno ancora prima avrei potuto dire Ho ci Min
Ora una particolare ammirazione per me sono politico anche se ne stimo Monti per esempio stimo cabaret
Senta che il suo avversario politico più duro ma più reale incontrato nel corso della sua vita politica lunga ormai chi è italiano
Un avversario leale è stato Zaccagnini
Senta lei come definirebbe Craxi con ha definito la detenzione breve
Un buon giocatore di poker
E De Mita
Dell'imputato solo maschile
Anche intelligente ma un po'imbonitore e Fanfani
Fanfani
Nuovo moti spirito
Tanto che è riuscito risorgere sempre dopo non poche sconfitte sette ma lei ha degli amici veri che non siano comunisti ci ritenersi
Dove Berlinguer un'ultima domanda quest'estate dopo le elezioni a proposito elezioni saranno quando
E ancora non si sa ma io penso che la cosa più razionale anche più meno dispendiosa sia quella di concentrare tutte le elezioni
Amministrative
Delle due regioni a statuto speciale Friuli Venezia Giulia e Aosta e politiche
Nella stessa giornata ecco io dicevo comunque dopo le elezioni quando andrà in vacanza andrà ancora all'estero comandato età negli ultimi anni oppure tornerà nella sua Sardegna
Ancora non so anche perché se le elezioni avranno luogo verso la fine di giugno
Ho timore che poi ci sarà mese di luglio forse una parte di agosto che dovremo dedicare alla risoluzione della crisi di governo
Quindi niente vacanze
Comunque la canta ritarda
Dalle compagne
E cari compagni iniziamo
La parte che avevamo annunciato di interventi di testimonianze
Sono come vedete saliti sulla palco Rita si chi presidente del Consiglio Nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori la lavoratrice dipendente del Comune di Milano il compagno Gavino Angius ma io inizio
Inizio dando la parola alla compagna Rita si che avverto i compagni che aperta alla galleria del cinema quindi vedo molti compagni in piedi che possono accomodarsi sopra per stare più comodi
Sì
Innanzitutto vorrei molto brevemente dire che cos'è il Consiglio nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori perché è un organismo nuovo del partito
Che ha promosso questa iniziativa allora il Consiglio nazionale
E appunto il primo organismo dirigente del lavoro
Formato grazie
Formato esclusivamente da lavoratrici i lavoratori in produzione
Il Consiglio si è dato come compito la ricostituzione rafforzamento del partito nei singoli luoghi di lavoro nelle città
In ogni federazione con strutture parallele collegate al Consiglio vogliamo ricostituire
Una rete di presenza organizzata del partito che in questi anni si è indebolita
Proprio perché noi crediamo che quello del mondo del lavoro che i luoghi del lavoro siano essenziali per il nostro radicamento sociale perché il lavoro è l'anima del PDS
La Costituzione quindi del Consiglio del lavoro è il riconoscimento di un'autorevolezza politica attribuita dal nostro partito dal PDS ai suoi lavoratori
Il riconoscimento di un ruolo di uno spazio specifico
Diciamo in qualche modo autorganizzati preferenziale per tutto il partito non speriamo anche oltre il partito
E tutto questo in un momento in cui i lavoratori pagano i costi più alti della crisi delle dissennate politiche economiche dei governi nazionali
E lo diciamo oggi in cui stiamo abbiamo organizzato questa iniziativa dopo i nove anni di scomparsa del compagno Enrico Berlinguer
Perché questa iniziativa beh Ammerti viene da dire perché il compagno Berlinguer e nei nostri cuori io ringrazio la Sinistra giovanile per quel bellissimo striscione il tuo esempio la nostra storia
Aperto siamo anche convinti e parliamo anche di politica su questo perché siamo convinti che soprattutto oggi nel momento in cui la crisi economica e così acuta
E le risposte sono così inique così spesso ingiuste nel momento in cui la crisi morale così profonda ma le risposte spesso sono così deludenti
Quando si riaffaccia l'ombra macabra delle stragi
E segnali di volontà di cambiamento si esprimono in maniera contraddittoria penso ai risultati elettorali nella mia città che Milano alle preoccupanti affermazioni della lega in alcuni comuni
Che sono all'insegna del separatismo e dell'intolleranza
Beh penso che in questo momento ci sia bisogno di rivisitare alcuni fili di un ragionamento che qui abbiamo visto di una speranza di un sogno di civile società della solidarietà
Nel momento in cui la crisi quindi è più profonda e investe la credibilità della politica allora c'è anche bisogno di ricordare
Di ritrovare anche dalle nostre radici con orgoglio la passione la dedizione per la politica
Per questo noi vogliamo oggi ripercorrere il pensiero politico di Enrico Berlinguer le sue azioni le battaglie difficili perché spesso controcorrente
Il suo esempio il sogno di un'Italia diversa e l'uomo che per anni lo ha impersonato
Nel suo sogno ed ero e più che un sogno in realtà è tracciato un preciso identikit già di un'Italia possibile
Di valori indistruttibili che sono i valori della democrazia della giustizia sociale dei diritti delle classi più deboli della solidarietà della morale dei valori del lavoro
Egli auspicava un cambiamento di una cultura nei costumi di vita nei valori morali della società italiane ne indicava anche i passaggi e appunto ripeto è vero non era un sogno
Dall'etica della politica ne ricordiamo la consapevolezza Daloui tante volte manifestata nella necessità di un profondo cambiamento nella vita politica italiana
Richiamando i partiti sui danni da loro causati nella vita del Paese
E sulla necessità di una svolta a partire da loro stessi
Perché per lui era sempre chiara e ferma la visione della politica e del partito come servizio di una classe dirigente espressione del popolo e dei suoi interessi
Al primato della questione morale richiamava la necessità di una profonda riforma morale
Che significava anche la ricostruzione della politica
Economica dei valori del Paese all'affermazione dei diritti dei lavoratori e dei più deboli in un disegno strategico di quell'Italia riscoprì formata che era e trasformata che era la base del suo sogno
Attraverso quello che noi definivamo gli elementi di socialismo la democrazia e la partecipazione e la solidarietà ma voglio arrivare
A un punto centrale nella sua politica il lavoro
Il lavoro i lavoratori per lui erano strategici il ruolo politico della classe operaia dei lavoratori come forza dirigente della società e dello Stato
Lavoratori soggetti della trasformazione della società
Nella difesa dei propri diritti dentro e fuori la fabbrica portatore di una cultura alternativa dello sviluppo e in questo senso che andava la politica dell'austerità
La politica dell'austerità era nata contro la politica che lui stesso definiva restauratrice
Che lui stesso definiva la politica di austerità restauratrice reazionaria che pretendeva di mantenere il consumismo insieme abbassare i salari
Chi paga diceva Enrico Berlinguer la politica dell'austerità diceva deve essere Diretta
Sia contro l'insani a consumistica sia contro il tentativo di far sì che l'uscita dalla crisi sia pagata solo dalla classe operaia e dai lavoratori
Ecco dove sta oggi lo scontro di classe ma anche il misurarsi di due concezioni della civiltà
Nel pensiero quindi ma anche nelle azioni di Enrico Berlinguer centrale e strategico il ruolo del lavoro e dei lavoratori
Voglio ricordare due
Questioni
E due iniziative che il compagno Enrico Berlinguer vide protagonista allora le iniziative spesso difficili dal mitra prese con tenacia
E ricordo quella del referendum contro l'abolizione della scala mobile lotta simbolica contro l'ingiusto è inutile attacco lei lavora ai lavoratori dal governo Craxi e ancora la scesa in campo con i lavoratori della FIAT con una presenza indimenticabile per tante ragioni
Per il significato politico perché fu una concretizzazione della solidarietà
Per la partecipazione umana ed emotiva davanti ai cancelli della FIAT con gli operai in lotta
Non era politica spettacolo non c'erano effetti speciali ma c'era la consapevolezza dei problemi reali
C'era l'assunzione di responsabilità del segretario del Partito dei lavoratori mi ricordo le sue indicazioni precise e meticolose di solidarietà militante le responsabilità assunte nei confronti delle famiglie degli operai che lottavano per il posto di lavoro
Caro signor Romiti siamo contenti del suo riconoscimento posteriore ma guardi che Enrico Berlinguer fa parte della nostra storia della nostra cultura politica il suo pensiero le sue lotte che sono state le nostre sui appartengono non sono cosa diversa da quelle che nelle sue fabbriche ogni giorno anche oggi si attivano per difendere il posto di lavoro per la piena contrattazione per affermare la dignità collettiva e individuale delle lavoratrici e dei lavoratori
Per i diritti di chi vuole essere soggetto del proprio lavoro
Per chi vuole riconosciuta la propria professionalità insieme al diritto di esprimere la propria appartenenza sindacale e politica senza discriminazioni nelle sue fabbriche ciò non è scontato
Non basta non ci convince il suo codice morale che dovrebbe porre fine all'intreccio tra sistema politico ed economico e che ha mutuato però nel quarantennio del dopoguerra tanti governi conservatori non ci convince perché nel nostro codice non ci sono due questioni morali una davanti alla magistratura l'altra distinta davanti alle responsabilità politiche e civili
Responsabilità che arrivano da lontano dalle scelte mio perdite politiche industriali dal fiato corto
Che oggi i lavoratori prima di tutti pagano e non si vedono proposte alternative di sviluppo industriale non si vedono novità sul risanamento dell'economia non colgo nulla di positivo nelle trattativa sulla riforma del salario
Di certo cioè che calano gli occupati e diminuiscono i salari
Cari compagni sono trascorsi nove lunghi e intensi anni dalla sua scomparsa e certo la nascita del PDS rappresenta il segno massimo di discontinuità con il passato
Ma oggi più che mai ricordando Enrico Berlinguer so che le nostre radici sono profonde spesso incancellabili nella memoria collettiva
In un recente articolo dell'Espresso citando la sua questi
Per essere felice avere un'automobile
Oltre un certo limite materiale le cose materiali non contano poi granché
E allora la vita si concentra nei suoi aspetti culturali e morali
Noi vogliamo che la nostra vita sia una ditta completa multilaterale ricca e piena una ditta nella quale l'uomo esprima tutti i suoi valori reali e questo che dà un senso alla vita che dà valore a un popolo
Quindi oggi cari compagni non è nostra intenzione celebrare ma ricordare con austerità per andare avanti più ricchi e più soliti grazie anche alle nostre radici grazie anche Enrico Berlinguer
Interviene ora il compagno Gavino Angius
Fare compagna Karen comprando i cambiamenti dei terreni ci sta di fronte a noi lo diceva adesso la compagna City
La fine di una fase intera della vita democratica italiana
Il crollo dei partiti che hanno governato l'Italia e la miseria morale di tutto un personale politico
Appaiono nella loro piena evidenza
Poco più di dieci anni fa Enrico Berlinguer cogliendo l'inizio di quei processi degenerativi imprime fa una svolta la politica del suo partito
Rivolgeva al più alto appello a tutte le forze sane della nazione poneva mano ad una difficile ricerca di forme nuove della politica
Noi oggi siamo qui a misurarci con i problemi dell'oggi appunto anche riflettendo sul cammino percorso
Nove anni sono passati dalla sua morte
Ed è un tempo non lungo
E tuttavia percorso da mutamenti straordinari che hanno segnato la fine di un'epoca
Nonostante questo noi sentiamo
Lo diceva bene l'accompagnassi chi che il suo pensiero non è poi così lontano dalle acute tensioni
Dagli inediti problemi dalle diffusi aspirazioni che scuotono la politica che investono i suoi protagonisti che coinvolgono milioni di cittadini
E con la scelta delle compagnie dei compagni del Consiglio Nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori del PDS è stata semplice
Ricordare Berlinguer come persona come dirigente politico rivolgendosi essenzialmente alle lavoratrici e lavoratori alle nuove generazioni
A quelle che si affacciano oggi all'impegno politico e che quindi non sono stati partecipi di una stagione che ebbe protagonista Berlinguer il suo partito
E che si prefiggeva al ricambio nella classe dirigente la costruzione dell'alternativa alla riforma della democrazia italiana
Non vi è quindi in questo nostro incontro di stamattina il compito di una valutazione storica e politica complessiva dell'opera di Berlinguer
E nemmeno ci avventure Remo nella pretesa di distinguere ciò che è vivo da ciò che superato nell'elaborazione politica intellettuale di un leader dalla personalità così forte come Berlinguer
Ci prefiggiamo quindi ricorda di un uomo
Dirigente politico un intellettuale
Che sentiamo nostro nel senso in cui lo sentono vicino milioni di cittadini nel senso in cui ancora ne avvertono la per dita milioni di lavoratori
E di moriva mentre si dispiega Trenitalia e anche in Europa quella che fu definita la rivoluzione neo conservatrice che impronta o in lungo decennio degli anni ottanta
Gli anni dell'innovazione tecnologica del modernismo dell'attacco le conquiste sindacali ai diritti dei lavoratori gli anni della crescita economica
Della più alta produzione di ricchezza ma anche della sua più diseguale distribuzione del dopoguerra gli anni della ricchezza privata e della povertà pubblica non solo materiale
Fu il decennio in cui si affermavano dopo la rottura della solidarietà nazionale il governo del pentapartito a guida laico socialista ma ben imperniati nel ruolo centrale della Democrazia Cristiana
Per lingua si impegna in quegli anni in una durissima battaglia di opposizione per una politica di Alternativa per il rinnovamento della società la trasformazione dello Stato l'interramento della democrazia
Fu una nota astrale combattuta spesso dai soli Comunisti italiani
Ma lo scontro non fu solo politico
E vale la pena ricordarlo perché oggi troppi e troppo interessati sono coloro
Che vogliono rimuovere quel passato di carattere di quello scontro nel quale insieme all'armamentario ideologico classico anticomunista di allora furono Elisa usati contro il rinnovamento dell'Italia e poteri occulti la mafia le stragi
A Palermo venivano assassinati Dalla Chiesa e la torre tramava la P due di Licio Gelli venivano massacrati cittadini inermi alla stazione di Bologna sul treno Italicus sul DC nove di Ustica
Nessun paese civile
Nessun paese civile ha vissuto la barbarie politica che ha segnato l'Italia degli anni ottanta
E sono gli anni in cui si cementa un blocco di potere molto forte in cui convergono un grumo di interessi economici e finanziari e politici
Ora con la rivelazione della città delle tangenti abbiamo capito su quale scambio tra una buona parte delle forze economiche le forze politiche di governo si sosteneva quell'assetto di potere
Da una parte l'impegno per una democrazia bloccata dall'altra la garanzia del mercato protetta fu una lotta scrissi
E Berlinguer la combatte sino allo stremo delle sue forze con una tenacia incredibile in una difesa quasi disperata colte degli interessi e dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori
Negli anni della teorizzazione della fine della classe operaia e nel periodo in cui se ne esaltava la solitudine
Egli non lascio solo i lavoratori le donne gli operai che riteneva di stare da quella parte che considerava essere la sua parte la nostra parte
Ma soprattutto era convinto che senza un ruolo protagonista del mondo del lavoro quell'Italia sarebbe stata peggiore e più ingiusta come poi purtroppo è puntualmente avvenuto
L'attacco del mondo del al mondo del lavoro fu senza esclusione di colpi giustamente Rita ricordava la lotta operaio nell'ottantuno alla FIAT di Torino
La resistenza nell'ottantaquattro contro il superamento della scala mobile momenti alti di uno scontro sociale politico e culturale anche oggi
Non dimentichiamolo milione di lavoratrici e lavoratori subiscono l'attacco al salario che perde il suo valore reale e vengono messi in discussione il posto di lavoro i diritti nei lavori sono spesso ignorati e cancellati
Ricordiamolo anche Ucci a Milazzo poco più di una settimana fa sette operai sono arsi vivi in una raffineria e tre giorni fa a Napoli sono morti altri tre lavoratori nel luogo di lavoro
E crescono le povertà
Come ci dicono non solo le statistiche c'è un peggioramento delle condizioni materiali di vita dei ceti popolari soprattutto nelle grandi città e questo deriva anche dal fatto che il movimento operaio il sindacato allora in quegli anni ottanta furono sconfitti si può discutere naturalmente come allora si fece sui limiti sugli errori di quella lotta di cui il Partito comunista fu parte ma l'ispirazione di fondo
Il senso ideale e politico che Berlinguer aveva impresso già nell'ottanta il suo partito era giusta e tale oggi si rivela naturalmente egli non poteva prevedere gli accadimenti che avrebbero sconvolto il mondo alla fine degli anni Ottanta metti certa o che nel corso di due anni
Proprio agli inizi degli anni Ottanta Rota la solidarietà nazionale ed imposta la politica di alternativa riafferma il valore universale della democrazia constata l'esaurimento della spinta propulsiva del modello sovietico e candida il suo partito al governo del paese
Poteva fare questo a pieno titolo non solo per quanto il suo partito aveva contribuito a costruire la democrazia repubblicana anche per quel senso di responsabilità nazionale di difesa dell'Istituzione dimostrato nella lotta al terrorismo
Certo vi sono pagine non chiare nei collegamenti nelle coperture di cui godettero movimenti eversivi lo stesso brigatismo rosso
E lo stesso assassinio di Moro come vediamo in questi giorni appare ancora colto Eba troppe nebbie impenetrabili
Il terrorismo rosso si estese lo abbiamo sentito dalla foce di Berlinguer poco fa e si rafforzò nella stagione in cui il PC era più forte in cui era alle soglie del Governo
Ma io non poneva per il suo partito sono l'obiettivo del governo mirava alla costruzione di un più ampio disegno che riguardasse la democrazia italiana la totale compiutezza del suo pieno dispiegamento
Al fine di esaltare le potenzialità e i significati più profondi un radicamento dalla nostra democrazia della democrazia italiana
Compromesso storico incontro tra culture politiche riverse valori idealità non contrastanti ma distinte quale cattolica quella comunista quella socialista
E l'appello il passaggio obbligato per dare piena e definitiva legittimazione non solo al pc ma ad una democrazia dell'alternanza che viceversa si manteneva bloccati
Si discusse molto allora lo discutemmo noi stessi
Discutemmo volto del compromesso storico come della solidarietà nazionale ma fare dei confronti oggi con l'attuale fase politica sarebbe improprio oggi il Partito democratico della sinistra impegnato nel rinnovamento del sistema politico
In una situazione del tutto nuova che non ha similitudini con la frase con le fasi precedenti
E neanche con la proposta di Alternativa democratica che Berlinguer avanzo non vogliamo quindi dire che tutto era già detto e sappiamo che oggi è il tempo di una nuova politica non solo perché sono diversi protagonisti
C'è in campo un partito nuovo il nostro ma perché lo scopo sblocco del sistema politico significa una nuova concezione della democrazia una rimotivazione della credibilità delle istituzioni repubblicane scosse della questione morale
Non solo quindi la definizione di nuove regole non solo alla fine la conventio ad excludendum
Qualcosa di più una concezione della democrazia quella che abbiamo abbracciato che ci aiuta a non restare abbagliati dalla lunga teoria del nuovo che vediamo circolare
Ultima categoria dell'analisi politica continuamente chiamata soccorso avvolta del moderatismo e dei conservatori di oggi
E con la cultura di Berlinguer era quanto di più distante può esserci dalla caricatura che troppo spesso si è fatta di luglio e del suo partito
Pensiamo per un momento egli si era nutrito di Gramsci e del giovane marchese già questo lo rendeva diverso e spesso inconciliabile
Comunque l'immobilismo dottrinario quella sua attuazione pratica che aveva tante
Aperto tante tragedie nella società cosiddette comunista e la riflessione che gli fece a più riprese su Gramsci e il giovane Marx lo porto a ragionare sulla democrazia come valore universale
Estraendo da quella cultura politica il valore dell'individuo nella società l'affermazione dei diritti e dei fattori della persona umana
E qui che il pensiero di Berlinguer diventa parte integrante di quel corso culturale democratico socialista europeo che attraverso nel secolo che viviamo il Vecchio Continente
Ed è da questa dimensione nuova
Chi acquisterà il suo pensiero che deriverà io credo la sensibilità e la capacità di cogliere i contenuti inediti da dare a l'agire politico
Il ruolo rivoluzionario che gli attribuisce al movimento delle donne la percezione dei vincoli delle opportunità derivanti nella società Ierna dall'idea dello sviluppo compatibile
Ma la più preziosa e la più feconda eredità di Berlinguer che oggi siamo chiamati a cogliere anche come partito in tutta la sua ricchezza consiste a mio giudizio nell'idea e nella pratica della politica che egli afferma nel corso della sua vita
La politica come applicazione pratica di un'idea di un valore come studio come riceve
Anche come sacrificio come personale disinteressato impegno
La politica così intensa allora
Richiede onestà intellettuale ricerca del nuovo bandisce le analisi interpretative della realtà viste attraverso le lenti deformanti dell'ideologismo
Richiede il coraggio dei cambiamenti delle rotture con il passato pretende i salti di qualità nella elaborazione nella proposta
A volte esige modestia e silenzio
Si dice che oggi tutti soprattutto in Italia considerino la politica è una cosa sporca in marcia
Non credo che sia così care compagne e compagni vi sono milioni di lavoratori di cittadini
Di giovani che fanno politica in modo nuovo coraggioso a volte e ironico la lotta contro la mafia e spesso alimentata a Palermo in Sicilia in tante città del Mezzogiorno da ragazze da ragazze
E così la lotta per la pace nel nome della non violenza
Pensiamo per un momento che cos'è la morte di quei tre giorni che andati ad aiutare un popolo Dino animato da una guerra spaventosa in Bosnia sono stati massacrati a sangue freddo se non un atto eroico compiuto nel silenzio con coraggio
Come tanti altri giovani vincola terra martoriata portano il segno di un impegno di civiltà di chi crede nel valore
Di una dimensione della politica che a volte riteniamo scomparsa
E come alla politica vera e anche essere se stessi essere autentici
Berlinguer lo avete sentito e lo sapete era sardo attaccato la sua terra usava le parole con moderazione ma spesso lasciavano il segno aveva i pregi e difetti della gente della sua terra taciturno e schietto ma anche The Star do sino all'ostinazione
Poté dirsi conservatore e rivoluzionario come in fondo era il suo partito
In una parente sorprendente antinomia rifilato a una verità intrinseca la serietà della politica e anche questa capacità onesta di affermare esplicitamente cose non dette ma a volte soltanto sentite e da fare tilt
Oggi noi sentiamo che questa idea e questa pratica della politica di Berlinguer è una grande risorsa democratica e per il nostro Paese ma allora egli vivo questa concezione della politica fu sconfitta
Ora il vincitore di allora sono dispersi sono cancellati ma i danni recati al sistema politico alla nostra democrazia sono stati e sono immensi
Oggi l'Italia vive il rigetto della vecchia politica la ricerca si potrebbe dire il bisogno della nuova politica vuole impadronirsene farla propria
Ecco io penso che le compagne e compagni che non c'è idea più nuova della politica di ciò su un po'più convinto di quella che pratico Berlinguer
Anche per questa ragione sentiamo questo dirigente politico nostro di questo nostro partito non solo perché veniamo da una storia da un movimento ma perché ci aiuta appunto a costruire il futuro
Noi sia piano di essere giunti oggi in questi anni come Partito Democratico dalla sinistra all'elaborazione e alla proposta politica nuova andando oltre Berlinguer non siamo rimasti fermi
Oggi la politica più alta e lotta per la trasformazione del sistema politico riforma della Società affermazione dei diritti e c'è chi vorrebbe tenere separate le regole della politica dai diritti dai poteri sociali dai bisonti
Ma la politica non è tecnica coscienza del potere o peggio manipolazione delle coscienze
La politica per essere davvero le fatta deve essere umana deve cioè parlare alle persone sui bisogni e su interi sia le sue aspirazioni e come tale la politica è anche ricerca dubbio Travaglio applicazione
In Berlinguer e neanche questo cioè in luglio il rifiuto della distinzione tra la quotidianità della politica e la giro politico delle grandi masse oggi si potrebbe dire tra il palazzo i bisogni della gente
Ma al tempo stesso cenno il rifiuto di attribuire ai partiti l'esclusiva soggettività della politica
Oggi noi abbiamo usato lo ha fatto spesso il nostro segretario l'espressione del limite della politica cioè noi siamo andati oltre quei concetti che abbiamo sentito anche poco fa espressi da Berlinguer d'altra parte e da lì eravamo partiti egli ci aveva detto che la politica è chiamata a considerare suo compito diretto la soluzione di quei problemi che insorgono nello svolgersi della vita delle persone
Che fa superato una concezione tradizionale secondo la quale vengono considerate degne di attenzione
Soltanto quelle masse quelle organizzazioni quei movimenti che esprimono rivendicazione di tipo economico e non già quelle che soffrono di una condizione di povertà e di emarginazione
Ebbene l'unità che noi vogliamo costruire la politica di cui vogliamo essere protagonisti non riguarda soltanto i soggetti tradizionali dell'agire politico della sinistra i partiti
Che ne sono stati espressione ma quell'insieme di forze di soggetti di movimenti selezionati dalla telematica di questi anni
Che sono stati capaci di interpretare quelli aspirazione di cui parla
Certo egli era un uomo della tradizione comunista ma seppe anche essere protagonista delle innovazione comunista il progetto con grandissimo coraggio le più ardite innovazioni politiche
Certamente Berlinguer aveva una visione globale dei problemi una sua sistematicità critica capace di una lettura inedita non ideologica delle contraddizioni del moderno sviluppo capitalistico
E forse proprio in forza di questo tratto della sua personale cultura egli poteva proporre ai lavoratori innanzitutto l'austerità come leva per lo sviluppo per instaurare una cooperazione con i popoli del terzo mondo e li invitava ad aprirsi alla piena comprensione delle ragioni di sviluppo e di giustizia
Non solo delle parti più povere del suo Paese ma dei Paesi più poveri del mondo
Parlando di ostilità affermava che non era una politica di tendenziale livellamento verso l'indigenza ma aveva come scopo quello di instaurare giustizia efficienza ordine
E aggiungeva una moralità nuova
Ecco tutto questo ci riporta alloggi agli anni agli anni che stiamo che stiamo vivendo ma ci fu una campagna la campagna del rampanti sulle dello yuppismo che fece breccia a sinistra e fece discutere anche nel suo stesso partito
La ferita rispetto a quella campagna era un'altra Berlinguer diceva chiaramente i partiti cessino di occupare lo Stato
Hanno degenerato arrecando danni gravissimi allo Stato e a se stessi
Chi chiede un credito bancario oggi molte volte se lo vede concesso si procura vantaggi o cliente IVA
Un appalto viene aggiudicato una cattedra viene assegnato a un laboratorio viene finanziato se i beneficiari fanno atto di fedeltà al partito che glielo procura
Non era forse profetico
Ma certamente sapeva Berlinguer di che cosa parla la questione allora che vogliamo porre non è quella della lungimiranza di Berlinguer
Ma è piuttosto il fatto che il successo della lotta contro Berlinguer e allora anche contro il suo partito e contro la cultura politica che esprimeva questi valori
è servita a far durare per altri dieci anni col sistema di potere e anche i profitti personali dei suoi notabili
La questione morale quindi è una questione politica che solo ora noi l'Italia può iniziare ad affrontare in quanto tale mi avvio a concludere domenica scorsa dieci milioni di italiani sono andati a votare molti torneranno a farlo tra una settimana
Quel cambiamento per il quale abbiamo ostinatamente lavorato in questi anni comincia ad essere visibile e di questo cambiamento il Partito democratico della sinistra
Il presidio fondamentale lavoriamo per una sinistra unita che si candidi al governo dell'Italia degli anni novanta
Non possono pensare di riguardi guidare la ricostruzione nazionale quelle forze che hanno portato l'Italia sull'orlo del baratro la crisi democratica dell'Italia non ha un esito scontato
Grandissima è la responsabilità nostra di tutte le forze di sinistra
Sono in atto trame oscure ripresa la strategia della tensione che politica perché punta a fermare la costruzione di una piena democrazia un'effettiva riforma dello Stato un ricambio di classi dirigenti
Ecco compagne e compagni in tutta la lotta di Berlinguer c'è il tormento della ricerca la fatica della riflessione ma anche la sicurezza della strada maestra
A volte c'è la sincerità disarmante del dubbio la spontaneità del paradosso ma spesso c'è il rigore implacabile del convincimento fermo c'è l'umanità della politica
Forse per questo una marea immensa di giovani di ragazze di donne e di uomini di ogni ceto lo accompagnarono l'undici giugno del mille novecentottantaquattro
Tutti noi sentiamo di dovergli molto
Ma forse molto lire per il nostro Paese quanti oggi vogliono impegnarsi in quella faticosa ricostruzione nazionale di cui avvertiamo urgente bisogno
Ecco noi che siamo venuti alla politica per un'idea di liberazione per un'accanita incontentabile pratica di democrazia e di libertà dobbiamo saper riconoscere i nostri limiti denunciarli e superarli
Ma anche di essere fieri di ciò in cui crediamo di ciò che siamo di ciò per cui ci battiamo ecco noi possiamo dire di sentire che in tante idee che abbiamo abbracciato è che Berlinguer ci ha lasciato c'è una forza care compagne e compagni c'è una freschezza che non si esaurisce mai
Car viene ora il compagno Lorenzo Ponticelli operaio dell'Ilva di Piombino
L'emozione è sempre forte quando si parla di fronte a tanta gente
Immaginiamoci poi quando si tratta di parlare di revocare
Enrico Berlinguer
Berlinguer
Ho deciso di non immergere mi in una rilettura dei suoi discorsi fondamentali
E tanto meno di affidare nelle citazioni userò la memoria quei ricordi questi interventi profondi che ci invadono ogni volta quando e votiamo Berlinguer
O mentono certe rischi di approssimazione ma forse ne guadagna la spontaneità
Berlinguer
La solidarietà nazionale il compromesso storico il timore di non poter governare con il cinquantuno per cento dopo il micidiale reazionario colpo di stato incivile
Non era un limite del pensiero di Berlinguer era piuttosto un limite oggettivo di quella fase
Da una parte l'ottantanove era ancora lontano il muro era ancora lì con i blocchi militari contrapposti e le loro strutture parallele occulte illegali deviate
Qui in Italia e servizi segreti contro il PC come ammesso Cossiga e l'ostracismo per bloccare ogni avanzata di una politica nuova
Nessuna verità assumesse una strage e ciò vuol dire che le stesse forze la stessa gente sono ancora al lavoro come ci ricorda che l'ultima l'orrenda strage di Firenze
Nel mondo diviso in blocchi governare con il cinquantuno per cento voleva dire avere quarantanove contro la sinistra e contro il movimento dei lavoratori
Voleva dire esporre il governo della sinistra al colpo di coda reazionario appunto l'esperienza cilena ecco allora la ricerca di Berlinguer
Come evitare in politica quella leggi della fisica che chiarisce che ad ogni colpo corrisponde un contraccolpo uguale e contrario e dall'altra il sistema elettorale proporzionale che certo non ha favorito la Ternana sa
Quando la gente lavoratori giovani donne intellettuali ci chiese tutto dandoci il trentatré per cento il massimo che riuscimmo a fare un più alto livello di consociativismo
La solidarietà nazionale il compromesso storico
Non mi interessa dare un giudizio su quella politica su questa politica del resto condivido quello di Berlinguer un'esperienza che gli chiuse ritenne non ripetibile
Quello che mi preme invece cercare di ricavarne la sostanza e di giungere al nocciolo
L'identità di un grande partito nazionale come il nostro e l'identità della sinistra in Berlinguer sono ricerche lotta per governare sono ricerche lotta perché i valori e gli interessi della sinistra innanzitutto il lavoro
Governo finalmente questo Paese
Aprendo una nuova stagione democratica e di progresso
L'identità non è nella testimonianza per quanto nobile
L'opposizione è uno stato di necessità non il fine da sinistra il fine della sinistra e governare il Paese
Questo mi pare il senso profondo della ricerca UDACE su cui si è molto discusse sue ancora si si discuterà di Berlinguer quel compromesso storico
Il senso di quella ricerca e tante più decisivo oggi di fronte ad una fase radicalmente cambiata
Il muro è caduto e per quanto le forze eversive siano ancora all'opera e capaci di ostacolare il nuovo appare però improbabile contraccolpo reazionario diretto
E con le diciotto aprile si va ormai decisamente verso regole elettorali maggioritarie verso la democrazia dell'alternanza chi vince governerà anche con il cinquantuno per cento e forse persino un meno
Il voto di domenica scorsa buono sotto certi aspetti anche straordinario per il PDS
Ma con le pesanti ombre di Milano e Torino che non vanno nascoste ma compresse rimossi indica che la sinistra non solo Danny ma può vincere
O farlo se si aggrega con l'esplicito obiettivo di governare in alternativa al nuovo moderatismo espresso dalla lega
Bisogna che tutta la sinistra superi particolarismi Estate a costruire un processo di unità che senza smarrire l'identità di nessuno
D al Paese la percezione chiara che un programma di governo dice e che dunque la sinistra merita il consenso per governare
Non è tempo compagni e compagne Non è tempo per stabilire aprioristicamente qual è la sinistra lire quale quella falsa questi se negli schemi della vecchia politica superati e da superare
La crisi del blocco di centro rappresentato dall'asse DC PSI il vero compromesso storico in senso deteriore già operato in questo Paese
Al al Liberati libera forse nuove laiche cattoliche che si stanno guardando intorno che cerca una propria strada tutto questo è di straordinaria importanza
All'insieme di queste forze democratiche di sinistra più vecchie più nuove noi dobbiamo guardare senza alcun pregiudizio anche se non si tratta di rincorrere nessuno
Sono i programmi le concrete cose da fare a partire prima di tutto dalla questione lavoro che decideranno da una parte le auto esclusioni e dall'altra la coalizione che si tanto candida per governare
Queste le compito politico più alto immediato che abbiamo dinanzi
I tempi non sono infiniti sono anzi drammaticamente insieme obbligatoriamente stretti ci vogliono di leggi e bisogna votare subito per realizzare il sogno di un'Italia diversa
Ma se prevalgano le tattiche del rinvio di DC e PSI caro Achille dobbiamo ritirare l'astensione a Ciampi
Berlinguer
Berlinguer morto durante la fatica di un ultimo comizio davanti c'era un'elezione europea e
E appena più indietro
La prima brutale aggressione la Confindustria radici di Craxi contro la scala mobile oggi scomparsa con l'accordo sbagliato il trentuno luglio ma intanto non diciamo niente sulla trattativa in corso dobbiamo incalzare il governo
Berlinguer sapeva
Percepiva che mentre costoro si sciacqua con la bocca con le regole di mercato la competitività internazionale e dunque con il presunto moderno bisogno di ridurre il costo del lavoro ovviamente sul versante della busta paga
Costoro avevano costruito è sempre più stavano costruendo quel micidiale sistema di Tonino emerso drammaticamente ma anche finalmente con Tangentopoli e con le indagini ora penetranti sul rapporto politico
Mafia e camorra
Un sistema di dominio soffoca attore della cultura della democrazia dell'economia che ha trasformato questo Paese in una immensa Gora morta
Sì anche proprio dell'economia affarismi e tangenti che davano certezza di controllo sul mercato da una parte e dall'altra l'ondata reaganiana di destrutturazione del lavoro oltre che dello stato sociale
Hanno attivato processi di riorganizzazione industriale a forte contenuto di compressione del lavoro piuttosto che a forte contenuto di innovazione tecnologica e di prodotto
Il sindacato la sinistra noi abbiamo subito apparendo incapaci di uscire da una logica puramente distruttiva di diritti e cupa azione da qui le origini di nostre difficoltà non ancora superate
Da qui lo scarto competitivo del nostro Paese che le politiche monetarie liste che la votazione la lira attendono nel breve periodo ma non risolvono strutturalmente da qui allora il bisogno subito dell'alternativa parlando chiaro al Paese nessun miracolo ma duro sforzo di risanamento per risalire precipizio in cui il sistema di potere DC e PSI ha cacciato l'Italia in Berlinguer dunque questione morale e questioni economico e sociale non sono cose diverse ma anzi legati da un nesso intimo inscindibile
La questione morale cioè prima di tutto una chiara gerarchia di valori in cui la società deve riconoscersi a cui ispirarsi
In testa questa gerarchia c'è il lavoro manuale intellettuale la gente in carne ed ossa che lavora e che circa un lavoro
La questione morale parte da qui
Ecco la difesa di Berlinguer della scala mobile una difesa che è parte integrante di quella più profonde vaste riflessioni sul come produrre sul cosa produrre
Come produrre nel senso di un lavoro non alienato ma emancipato dentro luoghi della produzione attraverso la contrattazione realizzando strumenti momenti di democrazia economica a partire innanzitutto dalla democrazia sindacale
Bisogna riconoscere che su questi temi abbiamo perso terreno c'è un patronato ti abbatti diritti come Piattelli c'è una domanda di PDS dentro le fabbriche che siamo ancora lontani da soddisfare
Di un contributo nostro all'autonomia culturale del mondo del lavoro dinanzi ad un imperi ISMU sindacale spesso predominante e subalterno
In questo ambito va collocato il nostro impegno ancora insufficiente e che perciò deve urgentemente crescere e sostenere il referendum sull'articolo diciannove
E la nuova legge che dia certezze di elezioni democratiche di funzioni chiare e verificabili a rinnovate rappresentanze sindacali aziendali
E poi cosa produrre
Nel senso cioè di una critica esplicita la produzione per la produzione al consumismo esasperato e dunque della necessità di un potere pubblico che a partire da una ricognizione delle fondamentali necessita di un Paese
Di una finalità sociale alla produzione
E questo certamente sul piano nazionale
Dove era ed è ancor più necessario mutamento netto del rapporto tra consumi privati e consumi sociali a favore dei consumi sociali rilanciando su questi la base produttiva selezionando le risorse
E poi sul piano terze internazionale mi avvio a concludere
Se nei Paesi industrializzati la produzione non riesce acquistare una finalità sociale se cioè nei Paesi industrializzati non cambia la gerarchia dei consumi e non si fa un salto di qualità nel modello di sviluppo anche nell'uso di risorse non c'è speranza per centinaia di popoli miliardi di persone e incombente si farà il rischio del collasso ecologico
Non ci sarà speranza di favorire una crescita economico sociale in Europa e sul piano mondiale assicurando con essa un mondo democratico in cui gli uomini siano solidali tra loro ed in pace con l'ambiente
Ecco quegli elementi di socialismo da introdurre in Occidente
Qui è la sfida
Al centro e protagonista o primo di questa sfida il mondo del lavoro le sue lotte sulle contraddizioni quotidiane che maturò detto processi produttivi e nella società
Saldamente collocate dentro questa prospettiva generale ai limiti del dell'utopia
E qui che come PDS dobbiamo energicamente recuperare qui occorre profondere un superiori impegno in idee uomini e risorse
Qui si gioca in decisiva misura la profondità del nostro radicamento nella società e anche il nostro consenso elettorale
Quanto Berlinguer avesse ragione e dinanzi ai nostri occhi
Mentre guardiamo scorre quotidianamente la cronaca drammatica e disperata di tanta parte del mondo davanti a televisione il mondo di oggi la cosa l'aria ma non sola cosa l'abbia ci dice quanto ci sia bisogno di questa
Grandiosa capacità di sguardo e di una conseguenti tenace intelligente opera l'esatto opposto dell'ICI altro nati Demichelis si e più in generale della politica estera ariana
E da qui anche il Governo il sogno del Governo mondiale come necessità imposte dagli oggettivi interdipendenze dimensioni internazionali delle contraddizioni e dei processi da guidare
Anche per questo c'è bisogno di un'Italia diversa in un'Europa diversa capaci di battersi per un'evoluzione Turlon in questa direzione
Berlinguer
Belle invece aiutato che ancora ci aiuta a conoscere il mondo e ad orientare la lotta per cambiare
Berlinguer a nome del suo tempo e contemporaneamente almeno per l'assenza del suo pensiero e agire politico oltre ogni tempo
è semplicemente bello che il pidiessini salirebbe continuatori ed innovatore
Alla parola ora il compagno Massimo Salvatore
Care compagne e cari compagni
Mi viene in mente
Un
Articolo famoso
Di Antonio Gramsci
Nel quale egli si domandava
Quale fosse il suo Marx
E gran si rispondeva che il suo Marx
Non era un pastore armato di di incastro
Ma era un pensatore critico
Era un pensatore che come tutti
Coloro che danno grandi contributi e capire la realtà
Ci forniscono degli strumenti analitici che ci servono per andare avanti
Certo gli strumenti razionali non devono essere in contrasto
Con i sentimenti
Che animano la volontà
E che sono necessari per sostenerci nella nostra azione la nostra azione fatta insieme di sentimento e di razionalità
E io credo che nel pensare oggi
All'Opera di Berlinguer
Non si può che partire
Direi che si deve partire
Da
Un aspetto forte
Della sua personalità
Dirigente politico
Il quale
Era molto sensibile agli aspetti umani
Della politica soprattutto di una politica che rivolta
Alla difesa
Di quegli strati sociali
Che hanno bisogno di essere difesi
Io credo che questi aspetti della personalità di Berlinguer
Risale Tino insieme in maniera inequivocabile
Nella
Famosa intervista fatta alla Repubblica che è stata molte volte evocata sulla questione morale
In quell'intervista del mille novecentottantuno Berlinguer scriveva delle cose che effettivamente
Sembrano profeti che oggi di fronte a Tangentopoli
Vorrei ricordare
Due affermazioni contenute in quell'intervista
La questione morale diceva e il centro del problema italiano
E aggiungeva la questione morale nell'Italia d'oggi
Fa tutto uno con l'occupazione dello Stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti
Ebbene qui vi è
Potremmo dire quasi una fotografia
Del sistema di potere
Che
Con l'atto sotto il vento di Tangentopoli
Io credo però che in quella stessa intervista
Berlinguer ponevo un noto
Che era un modo più storico e politico
Che a mio giudizio
Berlinguer riuscì apporre con forza
Iniziando soltanto
A indicare gli strumenti che potevano portare a uscire da quella contraddizione
Io credo che
Ragionare oggi di Berlinguer voglia dire ragionare sul percorso storico politico di un dirigente di un dirigente del partito comunista italiano il quali essi troppo a vivere durante un percorso storico
Che poneva degli interrogativi a cui dovevano essere date delle risposte adeguate
Io credo che in Berlinguer vi fu una lucida capacità di identificare dei nodi
è un tentativo di dare una risposta a questi no
Imposto a mio giudizio
Dei problemi
E lascio le risposte in parte inevitabilmente allo sviluppo successivo
Io credo che
Berlinguer
Ebbe
Un compito difficile
Che probabilmente e non poteva
Risolvere in maniera adeguata
Berlinguer si trovò nella crisi di un Paese
A capo di un partito come il Partito comunista
Che sia beni che hard arrivò ad ottenere un eccezionale consenso
Nel mille novecentosettantacinque mille novecentosettantasei arrivando nelle elezioni del settantasei come tutti sappiamo ad a vere il trentaquattro virgola quattro
Dei voti
E a dover decidere
Che uso politico fare di questo grande consenso a dovere interpretare
Quale sbocco strategico dare a questo grande consenso
Io credo che la risposta che gli diede
Allora quando si mise a capo l'euro comunismo
Fu una risposta insieme storicamente importante e politicamente inadeguati
L'euro comunismo che fu uno dei grandi capitoli della sua iniziativa politica
Fu in pieno la percezione di una crisi che doveva essere affrontata
Nello stesso tempo i termini in cui Berlinguer formulò la sua risposta furono dei termini che non a caso anni dopo richiesero la Fondazione di un nuovo partito che portasse oltre
La frontiera che Berlinguer aveva identificato
Io credo che
Come abbiamo sentito nell'intervista
Ah mix
Quando Berlinguer nell'ultimo periodo della sua vita giunse a identificare la necessità
Di un'alternativa democratica Berlinguer si avviò a porre sui giusti binari sui binari politicamente più fecondi la risposta è che occorre guardare alla crisi italiana
Quella alternativa
Per poter a vedere successo
Doveva portare il Partito comunista
A diventare in senso pieno un partito della sinistra europea
Berlinguer ebbe l'intuizione che occorreva introdursi per una strada avviarsi per una strada nuova
Sia io per quella strada nuova diede un contributo importante a percorrerla ma in sostanza non riuscì a dare a quella strada
Quella coerenza interna che pure doveva essere data per poter affrontare in Ienno il nodo della questione morale
Nella sua famosa intervista
Berlinguer dice la questione morale le senza e lo dice bene lo dice in maniera profonda l'essenza della questione morale
E una irrisolta questione di alternativa di governo
Quando Berlinguer parla della questione morale parla della quotazione dello Stato
Parla dell'identificazione fra Stato amministrazione governo
Ebbene per sciogliere quel noto
Il potere bisognava appunto mettersi sulla strada che erra la grande secondo tuttavia della riforma democratica
Io credo che
Il migliore modo di ricordare Berlinguer e di fare uno sforzo di identificazione
Del suo percorso storico e politico
In un'epoca in cui stava crollando un mondo storico e ne stava cominciando una Berlinguer si trovò a percorrere la crisi da un mondo all'altro
Si trovò a dover affrontare il problema di portare il Partito Comunista Italiano
Da un certo tipo di rapporti con il mondo sovietico ad una nuova autonomia che doveva finire poi con una Rifondazione
In un partito nuovo
E quindi io vorrei concludere dicendo che
Il modo migliore per celebrare un uomo e cercare di comprenderne in termini razionali
Il percorso
E il suo significato
Perché proprio attraverso questa riflessione critica
Noi impariamo ad andare avanti
E certo l'ambizione di ogni grande dirigente politico
Come di ogni grande maestro di scuola è sempre soltanto quella di aiutare
Ad andare oltre ad andare avanti per obbedire alla logica
Che il nostro imperativo categorico e cioè obbedire
A quell'imperativo che ci dice di raccogliere le nostre forze per risolvere i problemi che noi abbiamo di fronte nel mutare vorticoso della situazione
La crisi italiana una crisi ormai terribilmente profonda
Ed è una crisi che a mio giudizio e ho finito richiede davvero la capacità di ripensare al passato
In modo tale da vere da ricavare gli strumenti per andare avanti
Con quella appannaggio critico che insieme generosità verso il passato
E spirito critico verso noi stessi impegnati nell'azione del presente vi ringrazio
Interviene ora allora insapore Tomei segretario della sezione attacca di Roma
Di solito la memoria collettiva che viene conservata di un leader è sottoposta ad una continua erosione
Se certi personaggi tornano a far parlare di sé
O attraverso atti a suo tempo compiuti o con rivisitazioni estemporanee del loro pensiero o elaborazione politica concreta ciò avviene di solito in virtù di una particolare voglia accanitamente perseguita di confutare nelle ragioni con una carica che appare più polemica che razionalmente compiutamente critica da tutto ciò nasce nell'immaginario collettivo una definitiva cesura tra ciò che è passato di ciò che è presente
E questa separazione investe una prospettiva non solo diacronica e storica
Ma profondamente culturale nel senso della presenza sociale di nuove verità condivise ed accettate in contrapposizioni di altre verità ormai vecchie inattuali
Già nel mille ottocentottantanove Chiara Valentini nella sua mio biografia di Enrico Berlinguer lo sottraeva a questo comune destino riconoscendo direi in uno slancio emotivo più che in un approccio storico
Che nelle sue figure mi ricordo che la stessa ha lasciato con i militanti del suo partito
Ma anche negli avversari per lo meno in quello più illuminati vi è qualcosa che si colloca al di fuori se non oltre i giochi critici di cui si è detto qualcosa di non ripetibile di umanamente affettuoso e stringente
Ma oggi possiamo andare oltre questa intuizione possiamo in una visione realmente storicizzata capire le tragedie di oggi attraverso un'analisi di ieri
Chi ne aveva compreso i presupposti e le reali ragioni politiche
La grande forza di attualità dell'elaborazione berlingueriana sulla questione morale
E l'aver capito chiaramente che il suo nucleo politico non stava e richiami sia pur sinceri ed appassionati all'onestà alla trasparenza al dovuto rigore di comportamento della classe politica dirigente
Ma nel combattere a viso aperto la degenerazione profonda il vero e proprio stravolgimento di quelle relazioni che si debbono sicché si debbano stabilire tra i compiti e le relative funzioni dello Stato e delle istituzioni da un lato e i compiti e le funzioni dei partiti dall'altro
Su queste problematiche
La presenza intelligente del nostro partito viene da lontano basti ricordare le indagini teoriche di Gramsci nei Quaderni dal carcere e le profonde riflessioni dito gli atti sul ruolo dello Stato del Parlamento dei partiti
La Berlinguer va indubbiamente più in là
Egli riesce lucidamente accogliere la tendenza dei partiti di governo a concepire un loro ruolo istituzionale a diversi in qualche modo come partiti statali
Questa l'analisi di Berlinguer palpitante di attualità politica e sociale ma vi è di più vi è una concreta risposta due domande cruciali
La prima e che cosa ci si debba attendere da uno Stato democratico la seconda quali sia se ancora deve essercene uno il compito dei partiti in questa rigenerazione della vita pubblica
Lo Stato per Berlinguer dovrebbe essere in grado di leggere i mutamenti sociali gli sviluppi del tessuto vivo della comunità cui sovrintende e tradurre poi tale lettura nell'ordinamento giuridico attraverso norme legislative certe e chiare
Trasformando così le aspettative dei cittadini in diritti patrimonio dell'intero Paese così lo Stato diviene Stato di diritto è anche stato democratico
I partiti da altro verso possono e debbono cercare di conservare la loro funzione politica a patto che se la guadagnino e che risultino degni di esercitarla
Ritornerà così ad essere una funzione dinamica di movimento di continue iniziativa fucina di invenzioni e sollecitazioni per tutta la società
Questo ci fa comprendere che per Berlinguer l'orizzonte dell'impegno etico non era solo personale si trattava invece di una morale ben più alta una morale politica che coinvolgeva Fini e contenuti che riguardavano la società nel suo complesso
Com'è lontano tutto questo da alcune frontiere contemporanee
Che non credendo più nei partiti democratici e di massa adombra l'ipotesi più o meno elaborate e più o meno comprensibili di partiti elettoralistici rappresentanti interessi e non diritti tesi solo ad incamerare consensi
Svuotando definitivamente di ogni significato la militanza politica e di lavoro a stretto contatto con la gente con il mondo del lavoro e le sue problematiche
L'utopia è definita da questi signori una barbarie
Quella stessa utopia che nel pensiero di Berlinguer è il non ancora che può cadere che bisogna cercare di fare a credere in altre parole la coscienza della fattibilità della storia
Il partito democratico della sinistra oggi
Come ieri il partito comunista di Berlinguer vuole si rigenerare le forme della politica ma ricordando sempre che le democrazie di tutto il mondo si sono fondate sui partiti di massa
Che soli possono assicurare il confronto la partecipazione il controllo democratico della base
Altre forme associative al di fuori di questi principi non farebbero che alimentare ulteriormente i rischi di regressione di involuzione della democrazia italiana
Enrico Berlinguer a cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta si diceva consapevole come ricorda Mario Tronti
Che la funzione politica svolta dei partiti è insieme impossibile e necessaria impossibile nella vecchia forma necessaria in forme nuove rigenerate
Il PDS infatti si è è vuole rimanere un partito di massa anche oggi un partito che sappia produrre reale consenso popolare e che si presenti come forza dinamica della trasformazione democratica della società italiana
L'eredità di Enrico Berlinguer le sue prospettive politiche ed ideali sono alla base della nascita del nostro partito impegno è infatti quello di costruire una nuova cultura della sinistra italiana
Capace di inverare un più forte radicamento sociale per rimanere eredi della tradizione più vera del comunismo italiano e contemporaneamente essere in grado di sentirsi parte di un nuovo schieramenti ideale
Capace di proporsi come polo critico moderno e attuale dell'ordine sociale esistente
Pronto a guidare il Paese verso nuove forme di democrazia e di sviluppo
Tutto questo facendo odio Tournament i conti con i concreti bisogni dei lavoratori che poi non fanno che esprimere i reali problemi del Paese cercando di essere sono parole di Achille Occhetto tutt'altro che un partito pigliatutto un partito elettorale all'americana
Ma una forza con un forte radicamento sociale sostenuto da un progetto politico coerente
Berlinguer ebbe ad affermare che i grandi potentati economici gruppi elitari di pressione sulle forze di governo potrebbero agevolmente pensare forme di vita pubblica prescindendo i dall'esistenza dei partiti e dei sindacati
Ma i lavoratori non potrebbero mai farlo
La vera sfida per il nostro partito per tutta la sinistra e oggi quella di saper rappresentare veramente il mondo del lavoro o forse più giustamente dei lavori una rappresentanza che deve modificare cito testualmente Enrico Berlinguer
Non solo situazioni salariali profondamente ingiuste e condizioni di sfruttamento d'arbitrio non più tollerabili
Ma deve anche mettere in discussione aspetti essenziali della vita sociale come l'assetto delle città gli ordinamenti scolastici la penuria delle abitazioni la carenza dei trasporti e nell'organizzazione sanitaria la condizione del mezzogiorno e quella delle campagne
Si può continuare citando parole di Achille Occhetto che sembrano la continuazione logica e naturale del pensiero di Berlinguer
Il nostro partito deve partire dalla consapevolezza che la disuguaglianza sociale non si misura più soltanto in termini di reddito ma anche di servizi di scuole e di opportunità e possibilità di autodeterminazione della propria vita
Cresce il senso di un'ingiustizia nuova acutissima che è l'incertezza la precarietà in un riconoscimento della professionalità il diniego del diritto a sapere a controllare a partecipare al decisioni da questa filosofia e da questa pratica politica è nata l'esigenza della nascita del Consiglio Nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori perché lo ripeto l'impegno la loro professionalità possano pesare contare contribuire a decidere
Come lavoratrice come donna militante del Pci ieri e del PDS oggi non posso poi non sottolineare la profonda tensione morale con cui Berlinguer ha sempre affrontato le problematiche inerenti la questione femminile
Ma il lui non vi è stata solo partecipazione capacità di comprensione
La sua teoria politica fu profondamente innovativa anche in questo campo
Seppe infatti comprendere con largo anticipo nell'arco di tutta la sinistra italiana ed europea la fine dell'impostazione teorica basata sulla lotte per la parità e l'inizio della riflessione sui grandi temi legati alla differenza
Differenza culturale affettiva politica sociale intellettuale ed etica
Tali riflessioni erano tanto mature in Enrico Berlinguer da spingerlo a decidere che le donne elette nelle liste del Pci
Avrebbero potuto se lo avessero voluto organizzarsi in un organismo autonomo e con possibilità di iniziativa il cui parere su tutto ciò che riguardava i diritti delle donne sarebbe stato vincolante per il gruppo parlamentare comunista
Importanza l'attualità di tale decisione non ha bisogno di commenti
Da tutto ciò si evince che la ricerca continua e commossa dell'identità di un partito che sappia essere garante dei diritti e delle libertà per le lavoratrici e per i lavoratori per le donne giovani immigrati deboli
Era il cuore del pensiero politico di Enrico Berlinguer era il cuore del Partito Comunista Italiano e oggi il cuore del partito democratico della sinistra
Il cardinale ora del compagno Mario Tronti seguirà l'intervento di Achille Occhetto
Ma questo nostro incontro a me piace
Per il titolo che ha avuto questo sogno di un'Italia diversa
Perché io credo che Enrico Berlinguer in politica ha saputo essere anche un sognatore
Quando l'abbiamo sentito nell'intervista Mizia richiamare continuamente di ideali quando diceva io
Non mi sono dedicato alla politica mi sono dedicato agli ideali con cui appunto la politica poi doveva fare i conti anzi la politica doveva far vincere questi ideali vedi già esprimeva appunto una carica di di sogno
Anche se Berlinguer veniva dalla tradizione comunista italiana togliattiana
Era cresciuto quindi alla scuola del grande realismo politico
Che raccomandava di tenere sempre bene conto delle condizioni della politica
Perché questa poi possa essere efficace
Che raccomandava di misurare gli obiettivi storici che un movimento autonomamente si Dante con le possibilità concrete che la situazione presente
E pure a un certo punto Berlinguer ricomincia a sognare
E cioè concepisce l'idea di saltare oltre il dato di realtà dato Duroi opaco di quelli italiani che oggi abbiamo un po'dimenticato quella degli anni nel settantasette settantotto
Anni di piombo anni di terrore anni di Trani che sono oggi cominciamo a decifrare
Con un popolo in quel momento impaurito ripiegato su se stesso e un ceto politico di governo che già portava sul volto i segni dalla prossima crisi e allora matura in Berlinguer alla fine degli anni settanta la necessità di una svolta nella vita del Paese
E nasce appunto il sogno dell'alternativa anche lì il sogno di un'altra italiano oggi si parla molto ne abbiamo parlato anche qui
Di Berlinguer anticipato anticipatore della Spini dall'esaurirsi della spinta propulsiva della rivoluzione russa
Anticipatore della crisi per la politica di potenza dell'Unione Sovietica
Anticipatore della centralità della questione morale nel sistema di potere italiano e poi anche di altre cose
Della caduta di rappresentanza dei vecchi partiti per esempio del bisogno di una diversa pratica della politica quanto a lungo negli ultimi anni lui rifletteva su un'altra idea della politica
E anche delle nuove frontiere aperte lo ricordava adesso la compagna Della ricorrere aperte dalla rivoluzione femminile a un certo punto ha divisi dagli anni Ottanta deve aver sentito proprio dentro la spinta non solo a cambiare le cose ma anche a cambiare se stessi e arrivista e locare anche la propria figura di dirigente e soggetto politico che dirigeva il Partito Comunista in una nuova più avanzata dimensione il paradosso è che poi sono venuti gli anni Ottanta che andavano contro tutto questo
E sugli anni Ottanta ancora aperto una discussione anche una divisione tra nove io sono di quelli che accentuano radicalizza anche il giudizio l'aspetti negativi degli anni ottanta Berlinguer in fondo è stato ucciso secondo me dagli anni ottanta
Perché questi erano il contrario dell'ultimo Berlinguer
Gli anni ottanta sono grande ritorno di capitalismo rivincita selvaggia del mercato individualismo esasperato rampanti ISMU e consumismo arroganza del potere
Privatizzazione della politica
E quindi decadenza e corruzione di ceto politico
Tutto quello che noi oggi vediamo di del degrado del sistema ti arriva in fondo da chi appunto ha gestito quegli anni Kakà deve accade spesso però che quando si anticipa
Accade di venire smentito dal seguito immediato della realtà
Il grande politica cioè sempre un uomo prematuro nel suo tempo
Vedete il destino di due personaggi così antitetici come Craxi e Berlinguer Craxi che esprimeva tutto degli anni Ottanta il tutto li rappresentava è stato travolto dai diessini e con essi
Nell'altro e dall'altro che in quegli anni appunto li combatteva tutti oggi sono costretti a dire che aveva ragione Berlinguer
Ma attenzione quel Berlinguer che aveva ragione qui la il richiamo è stato molto forte e giustamente anche l'organizzazione di questo incontro va in questo senso
Il Berlinguer che aveva ragione non è solo quello che la questione morale ma anche quello dalla questione sociali
Bilingue dell'ottanta ha più volte richiamato davanti ai cancelli della FIAT e contro il decreto di San Valentino
Della lotta sui punti di scala mobile tagliati fino alla scelta appunto radicale del referendum appunto tutto questo
Sceglieva una parte della società da parte del lavoro balla sceglieva come motore e perno di un grande campo alternativo
è qui che il sogno di un'Italia diversa comincia a concretarsi oggi e forse sono oggi diventa questo sogno di un programma d'azione da mettere in pratica da costruire da organizzare con la nostra forza è collegando avendo la capacità di collegare la nostra forza a quella di un più ampio schieramento
Che deve puntare al le all'attuazione di quel compito storico che è stato del Partito comunista in Italia che viene ereditato dal PDS
Quello di portare i lavoratori al governo del paese
Dobbiamo sapere e capire e concludo
Che questo obiettivo oggi si ravvicinate
Va declinato sì in forme nuove con un'organizzazione aperta del campo dalla sinistra capace di andare oltre i propri confini e in grado di cogliere il consenso maggioritario del Paese
Ma tenendo ferma questa alta ambizione il crollo dell'Antico Regime in montagna offre l'occasione per questo passaggio non si tratta più di introdurre le masse nello Stato
Non più della fondazione di un genere incorreggibile democratico semmai si tratta della fondazione di una specifica democrazia governanti e non solo appunto Fondazione delle regole del suo funzionamento massimamente i soggetti che devono governare
E quindi con quale i beni con quali forme di organizzazione con quali istituzioni riformate
Per fare che cosa per andare dove e soprattutto stando chiaramente dicendo di stare chiaramente d'acqua
Parte ora dall'improvvisa morte di Berlinguer a questa lenta e lunga nascita del PDS cioè un tempo tormentato
Ma c'è anche un tempo opportuno questo tempo adesso rapportato con decisione a compimento
La compagnia si che ha detto all'inizio una cosa una frase molto bella che secondo me dovrebbe diventare un tonno slogan e un'immagine che gli altri dovrebbero capire cioè il lavoro nell'anima del PDS questo dei lavoratori della lavoratrice del PDS il partito che cioè e che qui la con cui tutta la sinistra ma anche i nostri avversari dovranno di qui in avanti fare i conti
Allora il richiamo i compagni che sono fuori a entrare nella sala perché inizia la parte conclusiva della manifestazione ci sarà l'intervento di Achille Occhetto e subito dopo l'intervista ad Occhetto di Sandro Curzi e Di Carmine Fotia
Diamo la parola ad Achille Occhetto
Se a Moggi nel pieno di un mutamento profondo e radicale
Della vita del nostro Paese
Oltre al collasso del vecchio regime ogni giorno accompagnato dai denti più foschi e inquietanti
Cominciamo a intravedere i lineamenti di quella che potrà essere se riusciremo a mettere in campo la necessaria energia riformatrice
Una democrazia dell'alternanza
Un'intera fase totalmente nuova dalla vita dalla Repubblica e quindi ricordare o ripensare oggi Berlinguer
Ci restituisce in nuclei forti della sua riflessione
Con tutta la loro capacità di anticipazione
Ma cita anche l'esatta percezione del modo con il quale dobbiamo misurarci
Enrico Berlinguer si era posto e aveva posto al Paese un problema di grande portata quello del cambiamento di una classe dirigente
Aveva saputo vedere nel quadro di un più generale mutamento
Che investiva con forza di solvente la struttura bipolare di governo del mondo alle logiche di campo
Anche gli elementi di crisi
E di degenerazione del processo democratico in Italia
E ne aveva ricavato quella visione assai penetrante della questione morale
Non solo come limite interno del processo di occupazione dello Stato da parte dei partiti di governo
Ma come profilo complessivo del potere moderato e Romiti lo ha ricordato troppo tardi dopo Tangentopoli
Come dissi allora Berlinguer partiti di governo e potere economico e finanziario erano stretti tra loro da un patto perverso da una reciproca incombenza in confessata convenienza
Si garantivano risorse a regime
Per tenerlo in piedi e per bloccare ogni passaggio all'alternanza
In quel patto metteva radici un blocco di forza che aveva come progetto politico
Quella di rendere impossibile nel nostro Paese una democrazia compiuta
Così trovò alimento e protezione una classe dirigente arrogante fallimentare trasformista e consociative
E dell'asse di Gipsy si era giocata per costruire l'architrave del proprio sistema di poteri di qui la spinta assai forte di Enrico Berlinguer dopo il ripiegamento della strategia del compromesso storico
Alla definizione di un obiettivo radicale
Quello che egli stesso volle chiamare il rinnovamento dalla politica
Un rinnovamento profondo in termini di valori di idealità di programmi e di strumenti
Di qui la critica ai partiti di governo come espressione di una classe dirigente mediocre insieme avventurista
E di nessun rilievo nazionale
Ma anche lo stimolo incessante alla rigenerazione delle forze politiche sinistra inclusa fu presente nell'orizzonte di Berlinguer
Di qui ancora lo sforzo di identificare sul terreno del buongoverno
I lineamenti di una consapevolezza nazionale nuova
Di una via tempo d'uscita democratica dalla crisi italiana
Di cui la sinistra si facesse insieme portatrice e garante
Rileggiamo oggi le frasi forti di Berlinguer nella famosa intervista di Eugenio Scalfari nell'ottantuno i partiti hanno degenerate questa è l'origine dei mariti
I partiti hanno occupato lo Stato e tutte le sue istituzioni a partire dal governo
Hanno occupato gli enti locali e gli enti di previdenza le banche le aziende pubbliche agli istituti culturali
Insomma tutte lottizzate spartito si vorrebbe lottizzare spartire
Ecco perché dico sono parole di Berlinguer
Che la questione morale centro del problema italiano come è stato ricordato già prima e che gli altri partiti possono provare
Dev'essere forza di sera di rinnovamento solo Securities con impiego alla questione morale andando alle sue cause politiche
Allora la portata di queste parole non fu capita fu ridotta ammiro moralismo
In realtà si metteva in discussione l'intero sistema dei partiti
E vorrei ricordarlo a quanti anche la nostra sinistra hanno visto come abbandono dalla questione sociale l'interesse del PDS per la questione istituzionale
Berlinguer infatti non è solo l'uomo dalla battaglia contro la cancellazione dei quattro punti di scala mobile
E concordo con quanto ha detto ieri Tortorella
Quando ha affermato che la sua figura è unitaria e cioè che non è possibile dividere la sua azione politica
Perché Berlinguer importante quando riconosce il Patto Atlantico quando propone l'austerità e la solidarietà nazionale in uno sforzo per salvare il Paese che si trovava in un momento difficile così come quando decide di uscire dall'unità nazionale
E di tracciare un nuovo programma per la sinistra fondato sul pronto primato dalla questione morale e dalla questione operaia
L'esigenza di andare oltre il vecchio sistema politico trae le sue radici dall'analisi spietata della crisi
Talmente spietata in Berlinguer che lo conduce in mancanza in una visione nuova del sistema istituzionale ad avanzare addirittura come momento di passaggio
L'ipotesi di un governo dei tecnici e il tema tutto berlingueriano del governo diverso nel quale le competenze proprie della funzione di governo potessero giocare libere dal vincolo dei vecchi poteri
Possiamo considerare il complesso dell'impostazione berlingueriana quindi come una prima tappa
Oggi tuttavia proprio in ragione dei mutamenti fin qui avvenuti si delinea una nuova tra non è più sufficiente parlare di cambiamento di ceto politico
E ragionare esclusivamente in termini di buongoverno
In primo luogo perché il passaggio dal regime consociativo alla democrazia dell'alternanza implica che venga ridisegnato il profilo politico istituzionale del Paese
Non si tratta dunque soltanto com'era per Berlinguer
Di liberare la costituzione formale dagli abusi della costituzione materiale
Ma di rielaborare regole assenti dalla nostra vita pubblica nella piena fedeltà ai valori e i principi che hanno fondato retto fin qui la Repubblica
In questo quadro la vera novità è un'altra e cioè la partita che si gioca fra ceti politici nuovi
Che si affrontano e competono da campi opposti per la direzione del Paese moderati e progressisti destra e sinistra conservatori e riformatori
Ho detto ceti politici nuovi anche se sappiamo bene che sono in ballo quelli nuovi e quelli meno nobili
E che per esempio dentro la lega che si presenta come il ferro di lancia della rivolta contro il vecchio sistema dei partiti
Si ritrova poi molto del vecchio di questo Paese
Componenti antinazionale corporativismo diffuse aggressivo
Discriminazione etnica e territoriale antichi trasformismi più o meno sapientemente riciclati insomma un'arma inventario disponibile a possibili esiti populistico autorità
Evidente tuttavia che la scomposizione del vecchio sistema politico è già in atto
E in fase già avanzato
E mi ha dato spettacolare dimostrazione il voto del sei giugno
La logica dell'alternanza comincia a prevalere su quella vetero centrista assegnare qualche punto al proprio a questa logica con buona pace di molti commentatori Rita slancio alla sinistra
Ad alcune condizioni tuttavia
E io ne enuncia tre
Che il processo di rigenerazione della sinistra prosegua fino al suo compimento
Liquidando le ipoteche i vincoli di un passato ormai improponibile e nel quale mi pare ancora largamente invischiata la vicenda socialista
Che le tendenze alla unione delle forze prevalgano sulle spinte alla lacerazione
E allo scontro
Che non hanno alcun senso storico e politico
Se non quello di salvaguardare l'interesse corporativo di piccoli gruppi di potere predestinati a una rapida estensione estinzione
Che infine si sia in grado sulla base di limpide scelte programmatiche
Di dar vita ad alleanze democratiche progressiste effettivamente solidali
Determinate animate da una nuova consapevolezza nazionale
Si tratta di processi politici assai complesse
Che non possono certo essere sottoposti
Alla violenza interpretativa delle vecchie categorie
E non credo che sia le Egitto leggere le condizioni cui enunciato sotto la formula
Che a qualcuno piace evocare in questi giorni
Padre se ne mia gauche niente nemici a sinistra
Una formula francese nata il fatto appunto per la politica francese
In Italia la storia dalla sinistra è un'altra
Nei suoi punti alti è una storia dominata non dalle preoccupazioni di schieramento
Ma dalle intensità dei valori dei progetti di trasformazione in campo il partito nuovo di Togliatti la svolta di Salerno
Il ruolo di governo dei comunisti della sinistra si affermano all'ora sia pure con l'opposizione di una parte delle forze antifasciste della stessa sinistra opposizioni e rottura
Anche la politica di Enrico Berlinguer si afferma con oppositori nemici a sinistra
A contrastarla saranno gli autonomi
A combatterla con determinazione spietata saranno i terroristi delle Brigate Rosse addirittura gli uomini del partito armato
Anche il PDS nato da una rottura a sinistra
E il prezzo pagato con la scissione alla nascita del PDS è un pezzo assai
Ma la svolta era la svolta il crollo di un mondo un tornante d'epoca una prospettiva nuova da dare alla sinistra
Questo abbiamo voluto fare costruendo il PDS
Troverei però insensato che ogni passo avanti ogni successo politico della sinistra dovesse continuare ad essere pagato con una lacerazione della sinistra
Abbiamo fatto il PDS anche per contrastare la coazione a scindersi
Che era propria del vecchio universo ideologico della sinistra e che dentro quell'universo continua a riproporsi
L'obiettivo per il quale ci battiamo è quello di reagire alla frammentazione e quindi dare slancio a un processo di unione
Rifiutiamo quindi per il suo carattere sommario improprio una formula come niente nemici la sinistra
Ma non vorrei tuttavia che qualcuno la trasformasse nell'altra formula tre tanto sommarie ed erronee occorre avere nemici a sinistra
Apprezziamo le intenzioni dei nostri consiglieri
Ma troviamo che questo Consiglio sia rischioso per tutti
Soprattutto per tutti coloro che vogliono cacciare per davvero l'opposizione i conservatori moderati e sentono quindi l'esigenza di raccogliere le forze necessarie a conseguire un tale obiettivo
Il voto del sei giugno ha reso evidente che alla lega da una parte alle forze della mera conservazione dall'altra
Alla possibilità di opporsi con successo solo un polo riformatore un'alleanza di forze democratiche di progresso
Ora mi chiedo
Può unità in Italia costituirsi un polo riformatore effettivo
Senza una sinistra rinnovata o addirittura contro di essa
Ma come si può pensare di battere senza il concorso essenziale della sinistra
Una nuova destra fatta di presidenzialismo di insorgenza leghiste di corporativismo autoritario l'intolleranza e discriminazione razziale e culturale
Come si può pensare di escludere la sinistra è connessa alle forze che più conseguentemente come il PDS si sono battute per il rinnovamento
Dall'edificazione
Di una democrazia più alta e matura nel Paese
Se vogliamo dunque raccogliere vincere la sfida per il governo delle città e del Paese
Il polo riformatore ha bisogno dell'apporto di una sinistra unita rinnovata e forte
Così come ha bisogno di un pensiero liberaldemocratico accetto ma che non è quello della sinistra anch'esso rinnovato e aggiornato
All'altezza dei problemi dei conflitti delle società complesse nella fase dell'industria lirismo matura
E c'è bisogno di una componente cattolico democratica il cui peso è decisivo per infliggere un colpo al vecchio moderatismo di cui la DC se fatte a campione
Ecco il problema vero sul quale deve pronunciarsi Martinazzoli se intende portare avanti un processo di rinnovamento del suo partito
Ma anche segni se non vuole caratterizzarsi come l'erede del moderatismo sul nuovo terreno di gioco
E una volta che si sia definitivamente rinchiuso l'ombrello protettivo della campagna anti partitocratica
Questo e non la disquisizione sul primato del centro quello delle ali e il vero terreno di confronto per una nuova classe dirigente
Che deve avvenire sulla base di un progetto per l'Italia
E cioè che parli Alitalia le forze produttive alle donne e gli uomini onesti e puliti ai lavoratori agli intellettuali e giovani e agli anziani
Ed ecco allora che l'insieme di queste forze
La grande alleanza
Democratica e popolare della quale parliamo
Sarà tale solo se al suo interno le diverse componenti troveranno
A cominciare dalla sinistra
Le ragioni di un rafforzamento della propria identità e della propria autonomia
Quindi della propria pari dignità contro ogni velleità egemonica
Ma anche contro ogni rinuncia ad essere quel che sia
E sono molto d'accordo con Foa quando afferma
Il PDS può essere due cose io credo che debba essere tutte e due insieme
Può essere se stesso
Cioè un partito con la sua tradizione ecco perché siamo qui oggi
Con la sua capacità di elaborazione autonoma
E può essere anche qualche altra cosa c'è un partito che sa sviluppare programmi di alleanze
Programmi che vanno oltre la sua sfera specifica
Sono d'accordo
Perché un'alleanza non è la fusione delle forze che la compongono ma un patto fra di esse
E nessuno può chiedere al proprio alleato di sciogliersi per entrare nell'alleanza
Così la negherebbe nel momento stesso in cui l'accetta
Proprio per questo chi pensa che dentro l'alleanza delle forze di progresso la sinistra debba rinunciare alle proprie autonome ragioni
Modo in realtà dei riflessi condizionati del vecchio universo ideologico
Altro semmai il discorso da fare riguarda il fatto
Che oggi occorre avere una sinistra che sappia guardare muovere in direzione del centro non in nome di astratti equilibri
Ma in nome di una concreta Geometria delle forze dei diritti e dei valori
E il criterio cui abbiamo ispirato con successo la nostra condotta in occasione del voto del sei giugno
Ma non intendo parlare del successo del PDS neppure del ruolo nel raggio ecco di cerniera svolto dalla sinistra nel passaggio alla logica dell'alternanza
Costato semplicemente
Che il nostro impegno sulla riforma elettorale
Che qualcuno aveva scambiato per pura testardaggine comincia a vincere per il riconoscimento che conta
E voglio solo ribadire che a questo punto non esiste pressoché alcun rapporto fra la realtà del Paese la sua rappresentanza
Il governo nazionale ha quindi un obbligo
Quello di operare per far votare i cittadini con le nuove regole
E cioè con il sistema maggioritario indicato dall'esito del referendum per il Senato e completato ventuno nel suo disegno per la Camera
Sapendo bene che l'instaurazione del sistema maggioritario porta con sé rilevanti aggiustamenti costituzionali
E lo dico qui alla presenza della Presidente della Commissione della bicamerale che avrà un grande compito a questo proposito in primo luogo sul terreno delle garanzie
E anche a cominciare dalla riorganizzazione del sistema dell'informazione
Non si può certo pensare che il nuovo Parlamento sia fatto solo dai candidati sostenuti da alcuni canali privati
C'è una somma di Scardi portati nel Parlamento nazionale
Servono nuove regole e parità di accesso per tutti
Capisco le ire di Berlusconi
Ma mi pare che anche gli debba adeguarsi a un'affermazione rigorosa del principio democratico di regolazione dei poteri informativi
Proprio in questo quadro la nostra riflessione la nostra scelta di indirizzo politico istituzionale
Ci consentono di raccogliere il grande patrimonio l'intuizione rivoluzionaria di Berlinguer sulla questione morale
E nello stesso tempo di inverare quelle impostazione sul terreno della nuova democrazia dell'alternanza
Si tratta cioè nell'ambito del grande confronto fra progressisti e moderati
Di costruire strumenti regole e condizioni per la scelta diretta da parte dei cittadini sovrani
Delle condizioni e dei programmi di governo
Usciamo così dal confronto ristretto fra i partiti
E restituiamo ai cittadini una competenza di Scelta della quale sono stati a lungo espropria
è un passo avanti decisivo sul terreno della democrazia politica del nostro Paese
E la ragione fondamentale per la quale ci siamo battuti e continueremo a batterci senza fanatismi ma con limpida realistica determinazione per la sola soluzione che ci pare seriamente garantire diritti dei cittadini e stabilità del governo
E cioè il doppio turno
Guardiamo con preoccupazione al gioco di quanti manovra nel confronto sulla legge elettorale per differire l'appuntamento ma come ho detto la partita su un turno unico e turno doppie tutt'altro che conclusa
Quelle che già appare chiaro però e che le forze reali della società civile dai sindacati e la Confindustria le forze politiche genuinamente referendaria un gran numero di scienziati della politica e del diritto sono favorevoli al doppio turno
E questo innanzitutto perché il doppio turno nella concreta situazione italiana e quello che meglio può consentire ai cittadini di scegliere il governo
E di traghettare il nostro sistema politico dall'attuale frammentazione a trasparenti processi di aggregazione
E le forze politiche più legate al vecchio sistema e più ostili a quello delle alternative programmatiche
In primo luogo la di Gia il Partito socialista e dall'altra parte la Lega che si muove su motivazioni esclusivamente particolaristiche guidano lo schieramento per il turno unico che rischia di identificarsi con quello di un nuovo trasportabili
Il PDS insisterà nell'impegno per il doppio turno convinto di condurre così anche una battaglia in favore dell'istituzione parlamentare
A nessuno può sfuggire infatti che i gruppi parlamentari Dc e Psi e i loro alleati
Stanno conducendo una lotta di retroguardia potremmo anche essere battuto in Parlamento ma non è necessario vincere supposizioni sbagliate forti di vecchi numeri che rischia di acuire la distanza tra Parlamento e paese reale
Ma anche per queste ragioni non possiamo oggi dimenticare il Berlinguer
Capo dei lavoratori tagliarlo
In un momento difficilissimo di controffensiva neoliberista
Noi continuiamo in forme nuove ad essere oggi il partito delle lavoratrici e dei lavoratori
Affrontando in primo luogo come dovremmo fare
I termini di quella che appare oggi essere una nuova questione settentrionale
Ciò è tanto più significativo in un momento di crisi degli apparati produttivi di città come Torino e Milano sottoposte l'offensiva dell'Africa
Un momento nel quale si può legittimamente fare riferimento al grande tema berlingueriano dell'austerità come chiave di un nuovo modello di sviluppo
Per questo abbiamo chiesto al governo Ciampi sulla gravissima questione sociale di impegnarsi a costruire un nuovo sistema di relazioni industriali fondato in primo luogo sul rispetto dei diritti individuali e collettivi dei lavoratori
E di non scendere a patti arretrati con la Confindustria
Che si chiama fuori dal sistema di potere che ha partorito Tangentopoli e che non rinuncia
Per riacquisire credito sui mercati a percorrere la strada dei padroni di sempre colpire il salario il potere contrattuali delle lavoratrici e dei lavoratori distruggere e non rinnovare il sindacato
Si tratterebbe
Di un inaccettabile ricatto imposto al Paese all'intero sistema delle relazioni democratiche
Si sappia che noi non consentiremo in alcun modo che ciò avvenga
E anche in questo l'opera di Enrico Berlinguer
Costituisce per noi un'irrinunciabile punto di riferimento un aspetto decisivo del sogno di un'Italia diversa che vogliamo portare a compimento
Adesso pongono programma Sandro Curzi e Carmine Fotia interviste danno Achille Occhetto prego di accumulazione
Buongiorno buongiorno anche a coloro che ci stanno ascoltando in questo momento sulle frequenze nazionali di Italia Radio io vorrei cominciare con una domanda molto semplice in questi giorni
Una settimana scorsa se molti hanno riscoperto Berlinguer
La riscoperto anche l'amministratore delegato della FIAT che come abbiamo saputo
Pagata con i soldi delle tangenti
La campagna contro il referendum sulla scala mobile promosso in nome di Enrico Berlinguer l'hanno scoperto anche tanti altri ora la domanda che vorrei fare questa in questa riscoperta c'è soltanto l'opportunismo di chi appunto vede confermate a distanza di tanti anni in modo così straordinario le intuizioni di un uomo che ha combattuto ma non c'è anche forze il bisogno
Urgente e per certi versi persino drammatico del Paese di avere una sinistra che si candidi sia al governo
Ma con un'identità che sia radicalmente diversa da quella di chi ha governato fino adesso si questa parola diversità che fu imputata tanto per linguette di costo tanti nemici e tante incomprensioni allora Occhetto quale di queste due secondo della motivazione
Più profonda che spinge in questo momento a fare di Berlinguer un personaggio moderno e attuale
Nel dire questo penso di non evocare un tema riduttivo io sono molto d'accordo con le parole bellissime che ha detto a questo proposito pronti e cioè che un dirigente politico può nel momento dato apparire sconfitto ma vede poi ragione successivamente Berlinguer
è stato sconfitto negli anni Ottanta io ho avuto modo di aver di vederlo da vicino negli ultimi anni perché io entra in segreteria proprio negli ultimi anni e chiaramente
C'era attorno a luglio contro di lui un cerchio incredibile tutta la società italiana pensava che la modernità il successo all'Avvenire stava dalla parte di Craxi
Le cose che diceva allora Berlinguer venivano considerate delle affermazioni fuori moda
Prive di senso
Le stesse cose rilette oggi hanno l'attualità assoluta
E io credo che quando di un uomo politico come di un pensatore o di intellettuale si può fare una verifica di questo genere questo è già il suo primo più grande successo intellettuale politico che si possa riconoscere andare oltre pensando poiché invece tutto era già presente
E Apologia l'Apologia non lo si può fare nei confronti di nessuno di nessuno
Caso mai la si fa nei confronti dei mediocri e non dei grandi Berlinguer è stato un grande non ha bisogno di Apologia quel riconoscimento è un valore secondo me eccezionali disse Emma e oggi la sinistra ha bisogno di trovare nel sistema politico totalmente diverso
Possibilità equilibri
Che noi non conoscevamo ora e in mare aperto deve inventare
Naturalmente c'è una verità anche nella seconda cosa che dicevi
Non può inventare perdendo
Le ragioni interne che hanno permesso a Berlinguer di vedere il giusto alla fine degli anni ottanta e cioè il fatto che non si può rinnovare un paese alle spese dei produttori di quel Paese cioè degli operai non si può rinnovare un Paese mettendo al centro i partiti che occupano intatte il potere ma invece mettendo al centro i cittadini che sanno in modo nuovo a riorganizzarsi
Sia con partiti diversi e sia attraverso un rapporto diverso di scelta delle classi dirigenti
Ho colto de tuttora ho sentito tutta l'Assemblea di stamattina
E le parole tra l'operaio dell'IVA dicevo prima Occhetto
Quando ha detto è semplicemente bello che Partito Democratico della Sinistra sia le rette di Errico
Mi è piaciuta e probabilmente un bel titolo
Però sento il pericolo
Che è poi quello già emerso da questa prima domanda il pericolo che non dobbiamo fare
Proprio perché amiamo
Enrico Berlinguer
Di Enrico Berlinguer un santino
Enrico Berlinguer e attualità piena
è non c'è più fra noi
Ma è in questo momento l'uomo politico
Indicando alcune vie d'uscita
Dalla crisi del nostro Paese
Perché le cose dette da lui che altro che sentiva qui ci sono due derby innanzitutto io questo volevo sentire da Occhetto
Anche qualcosa di più
Dello scontro duri
Sopportato da Enrico Berlinguer
Dentro tutta la sinistra
L'odio dei nemici era noto deliberato aveva questo aspetto di essere e ce ne siamo accorti ai funerali
Di essere forse uno degli uomini più amati
Nella storia del nostro Paese e nello stesso tempo l'uomo che ha suscitato duopolio
Negli avversari disprezzo derisioni
Ma quante volte
Quante volte anche dentro di noi
Nelle nostre file nelle nostre riunioni
C'è stata su Enrico Berlinguer la derisione il protestante Enrico Berlinguer
Definito allora vivo domandare ad Occhetto la direzione del venti settembre ottantuno ad essi
Quando Enrico Berlinguer dice viene subito dopo l'intervista ad Eugenio Scalfari che rimane credo il documento Occhetto ne ha parlato dall'Inter per
Lui dice l'Italia va in pezzi
Occorre una grossa scossa altrimenti il distacco tra Paese reale e paese legale venderà definitivo cioè in cioè in questa affermazione fatta in direzione del partito l'intuizione
Di quello che noi adesso abbiamo che stiamo ancora vivendo
E lo fa in difesa e discutendo della sua intervista
E lo fa particolarmente amareggiato per un ricordo fatto sul giornale del partito nel giorno del anniversario della morte del compagno Togliatti
Sembrò in quell'articolo e una parte del partito
Qua si contrapponeva Togliatti
Ad Enrico Berlinguer
E in quell'articolo e in quella discussione
In quel momento
Io ebbi uno dei pochi momenti di nuovo perché da quando era segretario non lo frequentavo più pochissimo c'era un muro molto difficile intorno a luglio eravamo molto amici avevamo giocato sempre Cartizze tutto il primo dalla Federazione giovanile tutte le sere quel periodo cercato poi ognuno aveva un ruolo diverso e così via l'ho visto però dopo quella riunione di direzione
E la cosa che l'aveva ferito e perché capiva che i i compagni che l'avevano attaccato non capivo nulla assolutamente nulla di quello che lui voleva fare che aveva il teste era questo
Offensivo tentativo di dividerlo dal pensiero ed azioni di Togliatti certo capiva tutta la novità profonda di quello che aveva fatto il parlo lui spesso di due momenti diversi della sua vita dopo l'esperienza del compromesso storico e la rottura di Salerno
Però visto in tutto questo è in questo discutevamo prima con Foti ha ci può essere anche un limite di Enrico Berlinguer di vedere una continuità
E forse questo era il momento dove la discontinuità poteva essere affermata
Scusate la lunghezza dalla domanda che è sempre difetto di tutti i giornalisti io volevo sapere da Occhetto ecco se ci racconta qualcosa di più di questo aspetto perché non è ecco non è il solito giornalismo che vuole intrigare eccetera e ma per aiutarci a capire a lavorare meglio a pensare quello che è il nostro Paese in questo momento perché gli stessi avversari
Lo stesso tipo di scontro può avvenire e io credo che capire quello che dobbiamo fare quello che devono fare i democratici per quella svolta democratica
Di cui Enrico Berlinguer parla profondamente dopo Salerno
Quell'alternativa Alternativa democratica in polemica con la concezione dell'alternativa di sinistra generica parolaia e astratta e molto importante
Ma nato io ritengo che innanzitutto la tua più che una domanda è prima di tutto una testimonianza che raccolta giustamente come tale che mi permette di fare una dire una cosa molto semplice ma che può servire perché una visione un po'agiografica di un partito comunista che era monolitico rispetto a quello che è successo dopo la differenza
E che poi sono emerse le componenti in modo chiaro
Ma in tutta la fase della storia del partito comunista lo scontro politico interno è stato sempre aperto e anche molto acuto era molto meno era ma era più chiuso nel gruppo dirigente e meno Alberto dal punto di vista Della con sua espressione pubblica
E proprio e certe posizioni e di innovazione trovavano delle difficoltà di espressione nei gruppi dirigenti
Io voglio fare soltanto qualche esempio io credo che il lancio del compromesso storico da parte di Berlinguer se partiva prima da una discussione sulla direzione nella direzione non sarebbe mai riuscito
No io dico dopo perché siccome ho perso da tante polemiche dirigente che invece sale compagni che sa come stanno
Cioè la fine della strappo nasce la prima se la famosa frase della fine della spinta propulsiva l'avesse detta non direttamente in televisione ma prima in direzione
Avrebbe subito e dieci gli emendamenti qualche cosa di simile sarebbe uscito ma non con quella parte
Citati
L'espressione
Ora questo cosa voglio dire voglio dire che non ci vuole democrazia no potere che la democrazia deve essere una democrazia moderna una democrazia in quindi il dirigente si assume la responsabilità
E poi gli organi collettivi devono avere però il pieno potere o di condividerla classe dirigente ha sbagliato di metterlo in minoranza ma ci sono dei momenti in cui il passaggio dalla tradizione all'innovazione richiede dei rischi
L'idea che ci possa essere innovazione senza rischi e un'idea che non ha precedenti nella storia né dalla politica né di questi assegni
Genere i lavoro intellettuale l'innovazione e collegata ai ai rischi
E quindi anche chi compie consapevolmente l'innovazione naturalmente poi soffre delle controffensive o delle incomprensioni e questo mi sembra un fatto
Naturale
E in questo per ritornare alla questione della contrapposizione con Togliatti io credo che Berlinguer fosse del tutto consapevole che tutto lui doveva operare in quel momento in una posizione diversa e introducendo l'elemento dell'alternativa in quel modo introduceva qualche cosa di nuovo rispetto a tutta una fase precedente dalla storia
Italiana quello che la poteva portare non è poi tanto il fatto che si metteva in evidenza
La differenza con quanto detto in altre occasioni poi le occasioni sono sempre storicamente diverse da Togliatti ma
Urta sempre quando viene invocato il passato come esempio di tradimento nel presente
Una discussione laica è una discussione che riconosce che c'è una diversità e non vuole invece ad ogni costo sostenere la continuità
Credo di averlo fatto nel mio intervento di prima sembra con estrema franchezza
E riconosce il valore lo diceva Salvatori prima tutto che cala capacità di un confronto senza perdere nulla del passato ma il riconoscimento chiaro e limpido
Delle novità che si vogliono introdurre che poi queste ma la battaglia politica introduca dei dissapori
è un fatto del tutto naturale avverrà sempre Occhetto voglio farti una domanda molto precise
Berlinguer fu accusato di aver combattuto troppo stranamente Craxi e di aver avuto come obiettivo ed era effettivamente così Berlinguer disse che consideri la considerava il craxismo e Craxi un pericolo per la democrazia italiana
Per questo fu aspramente combattuto dentro e fuori il Partito Comunista tu non ritiene che ci sia stato un errore dopo la morte di Berlinguer nel non aver continuato a combattere con la stessa energia grazie
Posso parlando Partito comunista il PDS è un'altra storia esatto puoi fare tutta una risposta perché questo era un punto che interessava anche molto meno
Cioè nel senso che anche li ricordo sono alcuni ricordi personali
Di essere stato al congresso di Verona
Come avete capito io intervistò Curzi Occhetto insieme
O ricordate molto di voi
Entrò nella sala c'è una descrizione di Pansa molto bella entrò nella sala Piccolo come era
Lui molto schivo
E la sala fu un boato prima di scemo scemo poi Cernenko Cernenko
E poi i fischi
I famosi i famosi fischi di Verona
Poi ci fu l'intervista con Craxi
All'uscita tutti i giornalisti perché tutti erano colpiti devo dire anche gli inviati dei giornali più di destra erano colpiti e amareggiati
Anzi alcuni avevano abbandonato
Quel momento la sala riservata la zona riservata ai giornalisti
Poi devo domandata Craxi e lui fece quella risposta che anche questa no non ho fischiato perché non sapevo fischiare altrimenti l'avrei fatto volentieri
Ricordare questo questa era la domanda che tu facevi Matching sia interessa dal punto di vista di ricostruire non è una cattiveria in questo momento per infierire
Su un uomo che crediamo finito come Bettino Craxi
Pica e la quello che dicevo prima dell'odio che Berlinguer poteva suscita perché era proprio la contrapposizione a quel tipo di mondo che in quel congresso di Verona uscì perfetto il tipo di o dopo della sala le signore come erano vestite
Il tono e di mondanità riservato intorno ai giornalisti c'era tutto tutto quello che poi sarebbe accaduto allora la domanda scusate questa dispone 'ste cose una domanda ho detto noi resta quella che t'ha posto lui
Cioè
Ecco in questo noi abbiamo sentito per un lunghissimo periodo d'in comprensione profonda verso verso Berlinguer
Quella sera non ebbe molte solidarietà o gli giunsero in albergo molte moltissime solidarietà non gli giunsero e anzi poi ci accorgemmo che molti quasi
Critica buoni Enrico Berlinguer per aver suscitato quindi non sapendo neanche cosa avrebbe dovuto fare perché si era presentato paterno SS fischiato e credo che alla fine si era presentato il promotore e organizzatore potesse
Conta non si doveva parlare dentro il congresso doveva solo solo assistere il raffronto e ho finito ma la domanda così sento cellula vuol dire il raffronto è con Mosca perché la stessa cosa lì non ci furono i fischi
Ma la sala di Mosca dove lui fece quel discorso che divenne famoso di fronte a Breznev fu era una sala che aveva molte similitudini molte certo non i vestiti
Ma molte similitudini con quella di Verona
Cattivo di riconquistare l'unità colpendo socialista è stata una costante è impegnato anche Berlinguer a dire la verità
Perché i rapporti con Craxi sono stati anche contrassegnati dal momento in cui si tentò di avere poi un avvicinamento ricordiamo tutti famoso incontro
Frattocchie
E certo che Berlinguer quando faceva questi incontri per la durezza dello scontro che già si era determinato non era sicuramente sospettato di accedere una posizione eccessivamente vicino a Craxi però il tentativo di costruire l'unità fu fatto anche al congresso di Milano
Mi ricordo che allora c'era una critica casomai ricordo ancora negli articoli dipintore del Manifesto contro Berlinguer perché nel nome di un rapporto eccessivo col mondo cattolico non aprivano a Craxi
La stessa relazione di Milano di Berlinguer fu considerata troppo arretrata rispetto a questo Craxi intervenne nel congresso ebbe un grande successo nel congresso otto di svenuto battuto di sinistra magico facendo l'intervento molto di sinistra poi ci fu l'Inter poi ci fu di nuovo l'incontro alle Frattocchie poi doccia fredda Presidente del Consiglio scala mobile e di si apre un'altra
Un'altra fase successivamente dopo il gruppo dirigente che ha seguito ha portato avanti l'eredità facendo la battaglia sulla quale purtroppo siamo stati sconfitti della Scala della scala mobile
Io voglio ricordare l'ho detto recentemente in un'intervista alla al ma mi sembra Corriere che sicuramente non tutti noi abbiamo non tutto il partito diciamo a portato avanti coerentemente due intuizione quella di Berlinguer che aveva detto
Che Craxi rappresentava un nemico
Per la democrazia perché fu considerata un'invettiva ma invece era collegata a quel discorso sulla questione morale che abbiamo visto
E l'altra mi ricordo che nata fece un'analisi molto interessante in una direzione seminario in cui parlò del fatto
C'era ormai l'inizio di una mutazione genetica del partito associati
Però ci fu una diversità di opinioni nella direzione molto forte
E quindi noi per un certo periodo abbiamo avuto costantemente un atteggiamento non dico ondivago perché se no sembra che
Poi quando io non sono solo io che non era un livello era determinato da un'effettiva lotta politica sul modo come atteggiarsi nei confronti del partito socialista
Io voglio dire non so se Berlinguer questa autocritica s'ha da fare voglio dire io che credo di avere condiviso allora sia la frase di Berlinguer che quella di Natta
Che indubbiamente anche in chi condivideva più a fondo questa posizione aveva un limite
Che era quello di non presentare alla Società italiana un'ipotesi in avanti per uscire da quel tipo di scontro
è il limite io continuo a sostenerlo
è stato quello di ritenere per troppo lungo tempo che la questione potesse essere risolta dentro i vecchi schemi consociativi necessariamente consociativi della società eccetera
Però nella sostanza dei giudizi io ritengo che erano giusti quei giudizi negativi e che era giusto fare quella battaglia contro non il partito socialista contro il craxismo come qualche cosa che si
Guardando prima scontando l'intervista a minori di Berlinguer a me ha colpito molto la straordinaria attualità qui si è parlato molto dell'attualità del pensiero politico di Berlinguer che è una questione molte e complessa ma le me colpiva la straordinaria attualità ed è paradossale perché sono passati proprio esattamente dieci anni da quell'intervista
Di alcune sue intuizioni politiche se voi avrebbe mi viene in mente la questione dei giudici come ponevano la questione dei giudici
Rivendicando l'indipendenza dal Governo ricordiamoci tutta la campagna che venne dopo soprattutto da parte del craxismo contro l'indipendenza dei giudici e oggi capiamo perché probabilmente e poi la questione del governo dei tecnici che lui li pose mi pare negli stessi termini in cui è stata riproposta anche dal PDS proprio mi pare quasi con le stesse parole al momento della formazione del governo Ciampi cioè lui disse è una metodologia che va applicata Nova a questo o a quel Governo ma tutti i governi che farà si faranno anche quelli legati all'alternativa democratica
La domanda è tu che l'hai conosciuto anche molto bene lavorato molto insieme a lui come ti spieghi questa attualità proprio sulla politica sembra come meta ubriaco alcuni colleghi sembra un'intervista su quei punti realizzata ieri ecco come come la spieghi questa cosa
Ma io credo che Berlinguer a differenza di quello che si diceva che erano aspetta invece puramente caratteriale questo suo modo di essere appartato eccetera
Aveva un'attenzione basta molto ricca nei confronti dei dei più minuti processi politici e anche sociale
Quindi ha una grande attenzione per quello che avveniva
E sulla questione che tu hai ricordato è chiaro che la battaglia dando Luís quell'analisi del rapporto tra partiti occupazione del potere aveva intuito ma questi R. intuite quindi e chi voleva togliere i giudici l'autonomia voleva chiudere il cerchio di quel potere
In modo definitivo e quindi ha fatto quella battaglia
L'altra io l'ho ricordata prima appunto è stato Berlinguer a parlare per primo di governo dei tecnici io dico che nulla esigenza transitoria perché noi non li dovremmo mai più parlare
E è un'esigenza vittorie ma anche per Berlinguer doveva essere questo cioè nel momento in cui tu dici i partiti hanno occupato il potere cioè quella classe dirigente non hai a disposizione
Strumenti nuovi per il ricambio dalla classe dirigente proponi una soluzione intermedie transitoria Bata anche quella proposta scatenò una serie di obiezioni
Diciamo di sinistra classe
Cosa vuol dire governo dei tecnici il problema il governo della sinistra e così via dicendo ma era un modo per traghettare da una situazione all'altra così come noi abbiamo sostenuto il governo istituzionale in una situazione in cui com'è evidente in questo Parlamento non era possibile fare la proposta di un governo di sinistra
Ma finalizzata e qui io ritengo che ormai non per demerito di Berlinguer che purtroppo è scomparso poi troppo presto anche rispetto a quello che poteva ancora dare
E che noi diamo oggi ormai colleghiamo questa una visione compiuta di una democrazia dell'alternanza
Per cui il Governo transitorio e finalizzato ad aprire una fase in cui sono i cittadini a decidere del governo noi se passa il turno unico avete visto fatto un attacco abbastanza duro penso che per il parlamento ci sia la maggioranza per il turno unico non lo so ancora penso
Ritengo perdiamo una prima grande occasione
Almeno se il turno unico non sarà corretto rispetto all'unica cosa che conta perché se ne abbiamo fatto il referendum abbiamo messo in in campo le riforme istituzionali
Solo per il piacere di avere i collegi un uninominali maggioritari sì sarà un passi in avanti ma non abbiamo combinato niente
Rispetto al problema di riaggregare le forze in Italia e dare ai cittadini la possibilità di eleggere direttamente
Il governo
E arriveremo a delle leggi forse arriveremo a delle leggi confuse nel prossimo Parlamento purtroppo dico io
E anche con la complicità non capisco perché di una parte dei partiti minori della sinistra compreso
Rifondazione Comunista saremo ancora di fronte all'alternativa che per governare questo Paese sarà necessaria delle coalizioni di transizione invece che andare decisamente alle alternative
Però pancia però poi la responsabilità di chi se l'Assunta quindi le manteniamo la nostra posizione sul doppio turno
Non è necessario dichiarare di avere vinto se passa a un'altra posizione faremo i nostri emendamenti comunque per cambiarlo nella direzione in cui ci sia il più possibile arrivate alla aggregazione delle forze ad avere un'alternativa
Penso che dobbiamo
Chiudere
Perché
L'orario e poi perché noi ci teniamo ai nostri segreta e anche
E
Ognuno
Ecco altra ancorare dietro al quale
Favola un anno cambiava accetta morde interrotta