La CEDU respinge il ricorso italiano sull'ergastolo ostativo: intervista a Bruno Mellano

Serialità dei siamo con il garante dei detenuti del Piemonte Bruno Mellano per parlare del del pronunciamento della Corte europea dei diritti dell'uomo sulla sul sul Gaston ostativo respingendo ricorso del delle del nostro Paese il governo italiano allora
Insomma un una bella giornata per il diritto si può dire
Si si apre finalmente una pagina nuova per una riflessione che da anni come partito radicale come garanti come persone che so quali il carcere abbiamo tentato di aprire nel nostro Paese era chiaro ed evidente che c'è una discrasia
Costituzionale fra come ora governato Vergassola nel nostro Paese ha seguito anche delle varie riforme che si sono succedute che non è più corrispondente al testo dell'articolo ventisette della Costituzione laddove si prevede che la pena deve essere sempre sempre mirate al recupero inserimento la rieducazione se non c'è questa speranza questa speranza di una possibile recupero e di reinserimento è chiaro che è difficile sostenere che la fine fine pena mai sia diciamo compatibile con il nostro ordinamento questa sentenza della questo rifiuto di riaprire una decisione che la cedo aveva già fatto su cui l'Italia ha fatto ricorso
E doppiamente importante perché preventivo rispetto a quel ventidue ottobre dove la Corte così una italiana sarà chiamata a ragionare sulle ostatività delle pene nel nostro Paese
Quindi una pagina importante che visto l'articolo quattro bis dell'andamento articolo quattro bis quindi doppiamente importante rispetto al gastro in sé
Ed è un punto ma apre davvero una pagina importante nella speranza di una forza nuova che la corte cosare possano decidere sul quattro bis poi l'utile però negarci il problema quotidiano dell'operatività quotidiana che queste norme queste decisioni danno una maggiore responsabilità e un nuovo rinato ruolo alla magistratura
Che nei singoli casi dovrà valutare avere la forza anche di interpretare le informative della DDA ha dei carabinieri della polizia territorio rispetto alla venuta meno della pericolosità sociale di persone che magari sono in in carcere
Da oltre trent'anni
Noi in molti casi registriamo come in qualche modo la pericolosità sociale di queste persone sia certificata sulla base di informative
Molto risalenti è chiaro che questo spinge anche la magistratura a scegliere caso per caso valutando caso per caso come fa in negativo anche farlo
In positivo su possibili benefici sul possibile
Ria aperture verso la società ma c'è l'atto rimane una responsabilità della magistratura che adesso si riapre e si
Rafforza sperando che il ventidue ottobre
Possiamo registrare una nuova significativa decisione
Adesso se praticamente nel governo restano i cosiddetti veti incrociati tanto cari alla Prima Repubblica si andrà avanti a forza di ricorsi alla Corte europea dei diritti dell'uomo
No perché questa parte qua se ho capito bene Prodi non sono un esperto chiude la possibilità di andare alla Grancia Amba cioè di andare ad una discussione della plenaria della corte europea
Quindi questa pagina si chiude così
E si apre appunto un'attenzione nuova rispetto alla alla decisa dalla Corte costituzionale italiana
Io credo che questa decisione rimette in campo una attenta valutazione di quale il quadro normativo che si è venuta a creare nel nostro Paese
In riferimento ai punti ai principi della Costituzione
E difficile spiegare a chiunque che dopo trentacinque anni di carcere un detenuto sia uguale a quello che è entrato magari entrato diciottenne magari entrato alla seguito d'una vita vissuta in un
Congerie di un territorio che lo ha portato a quelle scelte
Il magistrato vede e può valutare il cambiamento operato da un carcere che abbia davvero funzionato le sia stato capace di costruire percorsi innovativi per poter permettere un recupero non sempre è possibile ma almeno in
Teoria e in pratica adesso lo sarà un po'di più l'ottima cosa di mai ha presentato questa
Questa udienza questa possibilità di esame da parte della ricorso presentato dal governo italiano con una sorta di amnistia per i mafiosi
è una semplificazione che come tutte le semplificazioni non fa giustizia della della realtà ripeto quello che ho detto prima
Da sempre noi diciamo da garanti ma nella società civile
Io dal Partito radicale anche si dà la possibilità al magistrato di scegliere
Non di a vere dei percorsi diciamo automatici contro gli automatismi
Occorre ricondurre alla responsabilità sin d'ora della valutazione del singolo caso non tutti quelli che hanno passato una vita intera in carcere hanno cambiato attualmente visione del mondo visione della vita ma molte delle persone che incontriamo in carcere soprattutto nelle sezioni alta sicurezza persino del quarantuno bis sono persone
Piegate dal carcere piegate dalla giustizia e ponte ad una vita diversa occorre valutarlo e dalle la chance che la Costituzione chiede che ti ringrazia Graziano Mellano garante dei detenuti del Piemonte grazie grazie no