Capitalismo e democrazia liberale. Intervista al professor Dino Cofrancesco

Parliamo di capitalismo e democrazia liberale nei giorni scorsi in occasione della presentazione di un libro del vicedirettore del Corriere della Sera
Antonio Polito c'è stato un mea culpa di Carlo Calenda sulle banalità del liberismo
Ha detto quando leggevo Alesina Giavazzi che scriviamo no che non è importante salvaguardare i posti di lavoro mai lavoro dicevo che fico porre poi ho capito che sono solo scemenze questo ha dichiarato
L'ex ministro lo sviluppo economico seguito da un editoriale poiché di Giuliano Ferrara sul foglio sul nesso invece tra la difesa del capitalismo e la difesa della democrazia liberale ne parliamo con il professor Dino Cofrancesco professore emerito di storia
Delle dottrine politiche all'Università degli studi di Genova che ringraziamo salutiamo per essere una buongiorno professore buongiorno dunque le chiedo cosa ne pensa se c'è ancora un nesso tra capitalismo e democrazia liberale o per garantire quest'ultima bisogna rivederlo
Ma guardi credo che tutta questa discussione si fondi su un equivoco nell'accento che sicuramente Calenda un po'esagerato nel di delle strumenti di cui lui si sarebbe reso colpevole eccetera però resta il fatto
Che e verismo chiamiamolo così cioè la difesa dell'economia di mercato
E la democrazia liberale hanno un nesso molto stretto no
Però pieno al concetto di libertà in tutti i campi non può essere considerato un concetto assoluto da salvaguardare sempre e comunque la nei limiti
Della libertà sono limiti costitutivi dell'artista natura del liberalismo classico
Nel senso che l'assolutizzazione del mercato e come l'assolutizzazione della libertà individuale
Nessuno pensa nessun liberale può pensare che l'individuo sia libero di fare tutto comunque sempre dunque e e quindi il limite alla libertà c'è sempre in Totti campino e la libertà dell'individuo e la libertà del mercato la libertà dello Stato
Non so se sono stato chiaro si insiste molto chiara
Io le chiedo secondo lei a cosa si riferisce esattamente l'ex ministro Calenda cioè ci sono stati degli esempi di gli eccessi eccesso di libertà in Italia o il liberismo è stato come invece dicono altre soltanto a parole
Beh io credo
A dire la verità che liberismo in Italia ci sia soltanto a parole no
E che
A un certo punto
Si faccia molta retorica sul mercatismo
Quindi senza nessun riferimento al bellissimo libero naturalmente i di Giulio Tremonti in cui ogni critica il meccanico il mercatismo ma lo critica voglio dire in una prospettiva globale nove senza particolare differimento al calcio italiano
Dicevo questa retorica sul mercatismo fatto dimenticare tante cose che per esempio
In Italia lo Stato è sempre stato pronto al salvare industrie che sul mercato erano completamente in passivo
E non so con quanto vantaggio né dei consumatori né dell'economia considerata nel suo insieme no
Non so se ho risposto alla sua domanda certe
Certo che ha risposto volevo tornare per un attimo sull'editoriale Giuliano Ferrara
Che
Prenderà in considerazione quell'ipotesi che si sta insomma affermando che molti sostengono che l'impresa debba assumere anche compiti sociali ed è Ferrara dice se l'impresa assume compiti sociali estesi oltre il mero profitto lo Stato rischia di indebolirsi le condivide questa idea
Completamente
Ma convintamente quale asse
No mi pare che lo sarà un'inchiesta promossa anche usare una politica diciamo sociale
E però si deve essere sempre finalizzato al profitto dell'impresa per fare un esempio banale
Una impresa come la vecchia Olivetti dovere gli operai vivevano in ambienti molto bene non sceicchi curati dove c'era tutta una serie di attività
Volta al loro benessere fisico e psichico ebbe quella era un'impresa che sul mercato
Faceva profitto norma contropiede oppressive
A un certo punto la politica sociale dell'impresa dove esce rivelarsi una diminutio del profitto e quindi uno svantaggio sul mercato rispetto alle altre imprese esce beh questo lo troverei estremamente discutibile no quindi per questo
Mi sento di dare ragione a Giuliano Ferrara no
Grazie professore grazie per essere stato con noi e buon lavoro grazie a lei