Rassegna stampa giustizia - a cura di Giuseppe Rossodivita

Bentrovati agli ascoltatori di radio radicale proseguiamo con questa seconda puntata della rassegna stampa
Che tratta i temi della giustizia non rassegna stampa
Settimanale nel corso della quale appunto andiamo un po'a ripercorrere ciò che è stato pubblicato intorno a questo tema ampio della giustizia nei giorni precedenti tratteremo tre temi quest'oggi che rappresentano un po'il filorusso delle pubblicazioni sulla giustizia la questione della riforma
Le elezioni del CSM caso Palamara e poi la questione dell'ergastolo dell'ergastolo ostativo prima di iniziare a scorrere questi di questi articoli per vedere come si sono mossi i giornali rispetto a questi temi come hanno inteso informare i propri lettori intorno a questi temi
Dobbiamo però partire da un unico articolo che abbiamo trovato che fa riferimento alle iniziative del partito radicale
E questo articolo è stato pubblicato proprio questa mattina sulle pagine del dubbio sempre e solo il dubbio che ritiene di dover informare i propri lettori di quanto fatto dalla dal dagli esponenti del partito radicale e troviamo alla pagina dodici del dubbio un articolo che di Valentina Stella
Titolato presentate trentanove interrogazioni bipartisan sulle prigioni italiane sono state redatte dal Partito Radicale dopo le visite di Ferragosto in settanta istituti Valentina Stella
Scrive sono trentanove le interrogazioni redatte dal Partito Radicale presentate da parlamentari di vari schieramenti dopo l'iniziativa Ferragosto in carcere
Durante la quale duecentosettantotto tra dirigenti e militanti del partito avvocati dell'Unione delle Camere Penali deputati senatori e garanti delle persone private della libertà personale
Hanno visitato settanta luoghi di detenzione dal quindici al diciotto agosto
Ieri presso la sala stampa della Camera dà conto Valentina Stella sono stati illustrati in sintesi gli atti di sindacato ispettivo indirizzati sia il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che a quello della salute Roberto Speranza
Il quadro che emerge che ben noto agli ascoltatori di radio radicale quello di carceri sovraffollate
Dove sono in aumento i suicidi e azioni di Autori sionismo dei reclusi la situazione è aggravata dalla carenza di agenti di polizia penitenziaria educatori e psicologi
A ciò si aggiunge l'insufficienza di attività educative un lavorative per non parlare delle gravissime condizioni sanitarie che coinvolgono soprattutto i malati psichici
I visitatori non hanno potuto poi hanno poi potuto non notare come in molte celle manchi l'acqua calda il riscaldamento il Bucci siano a vista
E spesso avvista e alla turca e nei bagni non ci siano né finestre nei sistemi di areazione
Tutto ciò evidentemente pregiudica la rieducazione dei detenuti come previsto dalla Carta costituzionale infatti Maurizio Turco Segretario del Partito Radicale
E dice ogni detenuto non rieducato rappresenta un fallimento dello Stato mentre la tesoriera del partito radicale viene Irene Testa ha sottolineato come la forse l'alterità
Del partito sta proprio nell'unire diverse forze politiche intorno al tema delle carceri
E delle problematiche dell'intera comunità penitenziaria detenuti e dei tenenti come amava ripetere Marco Pannella
All'incontro di ieri erano presenti i parlamentari di varie forze politiche a partire dal deputato di Forza Italia Roberto Cassinelli che afferma dalla sedicesima legislatura
Tutti i ministri della giustizia hanno usato parole di grande attenzione per il tema mai passi in avanti sono stati davvero pochi
Il suo collega di partito Roberto Bagnasco ha invitato tutti i più colleghi a visitare almeno una volta in carcere per rendersi conto che in molti vivono in condizioni disumane
Il deputato di Italia viva Roberto Giachetti ha invece evidenziato un dato importante in questo momento nelle nostre carceri ci sono addirittura oltre dieci mila detenuti inattesa di primo giudizio a cui vanno aggiunte altri nove mila trecento persone senza una condanna definitiva
Ancora l'onorevole
Manuela Gagliardi della componente dieci volte meglio del gruppo misto ha ricordato come oggi si sono sì sottovaluti che la pena deve consistere nella privazione della libertà
E non in altro la senatrice pentastellato a Cinzia leone che ha visitato le carceri siciliane si è detta fiduciosa che il ministro Bonafede
Posso accogliere in maniera adeguata alle esigenze espresse dai detenuti e dagli agenti
Se il governo accoglierà e si adopererà per fronteggiare la drammatica situazione è difficile da ipotizzare non un punto fermo lo fornisce Rita Bernardini
Del consiglio generale del Partito Radicale che richiama puntualmente il regolamento parlamentare in merito alle interrogazione a risposta scritta
Secondo l'articolo centotrentaquattro del regolamento della Camera il governo deve infatti dare risposta all'interrogazione entro venti giorni dalla sua presentazione
Se il Governo non fa pervenire la risposta del termine previsto il presidente della Camera richiesta dell'interrogante ricorda Rita Bernardini
Deve porre senz'altro l'interrogazione all'ordine del giorno della seduta successiva della commissione competente
Stessa tempistica in Senato dunque gli strumenti ci sono basta farli rispettare come la stessa legalità nelle carceri
E grazie quindi al dubbio alla Valentina Stella che hanno dato conto di questa importante era anche imponente iniziativa invece censurata del tutto dalla dall'arresto dell'editoria italiana
Ricordiamo invece che la scorsa settimana la rassegna è stata quasi per intero occupata
Dalla lettura degli articoli dei commenti riguardo alla grande riforma della giustizia la riforma epocale
Che dovrebbe mettere in campo questo governo sotto la guida in particolar modo del ministro dalla giustizia Bonafede ecco diciamo che questa settimana il tema della riforma
Della giustizia è sostanzialmente sparito dai giornali sono veramente pochi gli articoli che se ne sono occupati mentre tantissimi erano nella settimana a settimana precedente
Troviamo articoli sul tempo dove si dà conto dell'incontro che dovrebbe tenersi il dieci ottobre
Tra il ministro buona fede e la delegazione del PD e il titolo dell'articolo a firma di Tommaso carta nuovo vertice sulla prescrizione leggiamo cosa dici ci dice Tommaso carta perché sono informazioni che possono essere importanti una norma salva processi è questa la possibile Exit Strategy riferiscono fonti parlamentari
Sulla quale starebbero lavorando PD e Movimento cinque Stelle per trovare un accordo sulla riforma della prescrizione ricordiamo agli agli ascoltatori di radio radicale che come dire il percorso di questa riforma o almeno così come è stato raccontato dai giornali ha visto in un primo tempo un una serie di dichiarazioni tutte molto pacifica anti per effetto delle quali sembrava che Pd Movimento cinque Stelle avessero già trovato
Un accordo su tutto per poi finire invece con un muro contro muro in particolare su due questioni quella della prescrizione
E quella relativa alle elezioni del CSM ricordiamo ancora come il ministro della giustizia
Del movimento cinque Stelle Bonafede abbia più volte detto non è che di prescrizione non si deve più parlare
Perché la riforma della giustizia non contempla
Nuove riforme della prescrizione la prescrizione è già stata riformata con la legge sparsa corrotti entrerà in vigore
A partire dal primo gennaio del due mila venti ed in sostanza queste norme inserite
Nella sparsa corrotti nella cosiddetta legge sparsa corrotti fanno sì che dopo il primo grado la prescrizione sostanzialmente viene a ad essere annullata quindi dopo il primo grado un imputato in Italia può rimanere tale anche fino alla suo alla sua dipartita
è lo scoglio più delicato dice Tommaso carta quello della prescrizione Encuestas prima fase di navigazione del Governo perché finora il ministro Bonafede ha spiegato appunto che la riforma della prescrizione non si tocca
Anche perché i suoi effetti si avvertiranno per tre o quattro anni mentre il PD per iniziali puntano invece a delle modifiche
Il vertice di maggioranza della scorsa settimana una prodotto su questo fronte passi avanti si è trovata un'intesa di massima sul percorso
Sulla necessità di tenere un dialogo aperto ma nel merito Movimento cinque Stelle gli altri partiti della maggioranza sono rimasti sulle posizioni di partenza
Oggi dovrebbe esserci un nuovo incontro questa volta solo tra il responsabile di via Arenula e la delegazione del PD quindi ancora una volta i rappresentanti di Italia viva non fanno parte di questo tavolo e sul tavolo potrebbe arrivare una soluzione per evitare il muro contro muro così avevamo finito la rassegna stampa della scorsa settimana
Come si può andare ad evitare questo muro Moon contro un muro qualora un processo dovesse durare più di un certo tempo ancora da decidere ma potrebbe essere quello di quattro cinque anni
Allora scatterebbe la prescrizione si tratterebbe di una sorta di norma di salvaguardia da inserire in una legge delega ad approvare entro il trentuno dicembre
Di questo possibile compromesso si comincerà solo discutere ma non dovrebbe arrivare alcuna fumata bianca mentre dovrebbe esserci l'accordo sul fatto che la riforma del processo penale che conterrà anche il tema dell'elezione dei consiglieri del CSM
Con il Pd che non vuole il sorteggio
Camminerà a alla Camera mentre il DDL sul civile andrà al Senato ma anche sulla riforma della giustizia il Pd chiederà tempi più ampi per avviare una istruttoria con tutte le parti in causa quindi in realtà da questo articolo del tempo non si capiscono bene i contorni di questa soluzione di compromesso
Vediamo sì riusciamo a capire qualcosa di più dalla Sole ventiquattro Ore
Che ci in forma che idem propongono una sospensione a tempo dopo il primo grado a ecco qua allora si tratterebbe praticamente di una sorta di parentesi
Di quattro o cinque anni dopo il primo grado per consentire al processo
Di terminare qualora non dovesse il processo essersi conclusa in quattro cinque anni inizierebbe euro a rincorrere
Arride corre le chiedo scusa i termini della prescrizione la prescrizione scatterebbe di nuovo
Beh se queste sono le le premesse di cui ci informa il Sole ventiquattro Ore allora non possiamo non essere d'accordo con la premonizione dell'unione delle camere penali che a già indetto un'astensione dalle udienze che si protrarrà fino al venticinque di ottobre
Avendo l'Unione delle camere penali già denunciato ab inizio un atteggiamento assolutamente
Morbido su questo da parte del partito del partito democratico di fatto si tratterebbe e di andare ad ampliare i termini di sospensione della prescrizione che già oggi sono previsti a seguito di un'altra riforma appunto su questo istituto che è settanta
Implementata dalla precedente Governo quando il ministro della giustizia era era Orlando
Detto questo sulla riforma epocale della giustizia quindi non abbiamo trovato null'altro sui giornali articoli
Invece non mancano su a sul tema in particolar modo dell'ergastolo ostativo che andremo a trattare successivamente ma anche sul tema
Delle elezioni del del CSM elezioni del CSM
Che si sono dovute intervenire a seguito delle dimissioni di diversi consiglieri per il noto scandalo che prende il nome del del principale indagato che il dottor Luca Palamara
E andiamo a vedere innanzitutto interessante Leggere un almeno la prima parte la primissima parte
Dell'intervista al vicepresidente del CSM David Ermini
Pubblicata sul dubbio
Il quattro il quattro ottobre
Il vice presidente del CSM quindi nei giorni precedenti quelli delle elezioni il vicepresidente Ermini del CSM dice tra le toghe c'è aria nuova il sorteggio le punire Ebe questo il virgolettato che fa da titolo all'intervista
è l'espressione adatta sottovalutazione è come se i gruppi della magistratura associata avessero perso a un certo punto la misura della loro funzione
Parliamo delle correnti della magistratura evidentemente prima luoghi luoghi di confronto sui diritti sugli orientamenti della giurisprudenza sull'organizzazione della giustizia
Poi non si è avuta consapevolezza di un'altra mutazione delle correnti in centri di potere o nella loro brutta copia
Al vicepresidente del CSM Davide termini bah riconosciuto di saper teneri insieme serenità e fermezza
Perché la sua analisi sulla degenerazione del correntismo
Emersa con fragore ma forse senza novità nel caso Palamara non ridimensiona nulla
Anzi le sue parole in plenum nel plenum più difficile seguito alle intercettazioni di Perugia furono di una durezza impressionante
Ma va appunto colta la sua attenzione a non far mai impennare il termometro dei discorsi
Va detto che mi ha dato grande gioia il riconoscimento sono le parole di Rimini sul modo in cui ho condotto l'attività del consiglio
Riconoscimento arrivato dei gruppi che non avevano contribuito alla mia elezione e dal mio stesso competitor alla vicepresidenza Alberto Benedetti
Il giornalista Errico Novi del dubbio domanda d'accordo ma dopo lo tsunami vede una magistratura associata consapevoli delle necessità della necessità di cambiare sì risponde il Ermini a me sembra subito di cogliere un cambio di passo
Ho visto negli stessi consiglieri una riflessione nuova sulle correnti come se si fossero trovati di fronte ad un'impietosa realtà
L'associazionismo giudiziario uscito dai binari del confronto sulle idee ed esposto in maniera gravissima il rischio di essere ben altro
Una brutta copia dei centri di potere
Una sottovalutazione appunto
Dice Enrico Novi incalzando
Ermini
Si era arrivati a non comprendere più il rischio che si correva però secondo Ermini invece appunto c'è stata a seguito della vicenda
Palamara un cambio di passo a me è sembrato subito di cogliere un cambio di passo ho visto negli stessi consiglieri una riflessione nuova sulle correnti questo dichiara il quattro ottobre
Ermini al dubbio ed in particolare ad Enrico Novi che lo intervistava andiamo a vedere se effettivamente poi questo cambio di passo c'è stato e come si sono mossi
Come si sono mosse le correnti in queste e elezioni dove ci informa il fatto quotidiano
Erano chiamati al voto circa nove mila magistrati l'articolo e dell'otto dicembre cita qualche numero CSM cala l'affluenza dei magistrati al voto per due posti
Erano chiamati al voto circa nove mila magistrati per eleggere due nuovi consiglieri nel collegio destinati ai pm in sostituzione di altri due togati che si sono dimessi per il cosiddetto scandalo delle nomine vediamo qualche numero sei è un anno fa l'affluenza era stato del novanta per cento stavolta la partecipazione si attesterebbe al settanta per cento su base nazionale
Roma sarebbe appena sotto questa percentuale minano il settantadue per cento Palermo al settantacinque
Mentre un anno fa era l'ottantacinque per cento corte di cassazione in Corte di Cassazione hanno votato il sessantacinque per cento degli aventi diritto quindi una importante calo di affluenza anche da parte dei nove mila magistrati che avevano diritto alla voto per scegliere i loro rappresentanti al CSM ma vediamo appunto se poi come diceva Ermini
Effettivamente c'è stato un cambio di passo le elezioni suppletive dell'organo di autogoverno dei giudici libero il dieci ottobre titola le solite correnti si spartiscono il CSM
Dopo le bufere dei mesi scorsi le toghe tornano a misurarsi e pesarsi politicamente alle elezioni suppletive del CSM indette per sostituire due dei cinque giudici dimissionari dello scandalo nomine e la sfida tra le correnti più presenti che mai del Consiglio superiore della magistratura finisce con la vittoria di Magistratura indipendente la corrente moderata
Il più votato di diciotto via nel corso infatti risultato Antonio D'Amato procuratore aggiunto di Santa Maria Capua Vetere
E storico di Magistratura indipendente che a sorpresa abbattuto Nino Di Matteo magistrato noto per il processo sulla trattativa stato mafia e grande favorito alla vigilia
Una vittoria politica
Secondo libero quello di Magistratura indipendente che aveva incentrato l'intera campagna elettorale nel tentativo di prendere le distanze da Cosimo Maria Ferri l'ex leader di Magistratura Indipendente divenuto deputato di deputato del Pd in quota Renzi
Damato infatti ha conquistato anche Unicost la corrente centrista di Palamara uscita malconcia dalle inchieste l'area di Piercamillo Davigo autonomia e indipendenza un'altra corrente della magistratura che vede appunto campo Piercamillo Davico nata proprio dalla scissione con Magistratura indipendente con Di Matteo era il candidato della corrente di Davigo arriva a contare ben cinque consiglieri togati su sedici
Assumendo quindi un peso che inevitabilmente risulterà rilevante in vista delle prossime nomine tra cui quelle del procuratore generale della Cassazione e del capo della procura di Roma siamo alle solite verrebbe da dire
E leggiamo anche Antonella Mascali su questo tema CSM titola il fatto quotidiano c'è Di Matteo un ma vince l'asse Ferri e Palamara
Lo scandalo nomine che ha fatto precipitare il CSM sull'orlo dello scioglimento non ha provocato tre magistrati una valanga di indignazione assoluta
Se si guarda i risultati delle elezioni suppletive per scegliere due togati in quota di M così l'incipit dell'articolo di Antonella Mascali che sul fatto quotidiano evidentemente attendeva una indignazione da parte dei nove mila magistrati chiamati al voto
Una indignazione che secondo le previsioni avrebbe dovuto o portare ad una vittoria schiacciante
Di Nino Di Matteo il candidato della corrente che fa capo appunto a Piercamillo Davigo
Ce l'ha fatta anche Nino Di Matteo ma è arrivato secondo dice Antonella Mascali la campagna elettorale segnata dalla corsa di dei tredici candidati a chi era più estraneo non solo al correntismo
Ma anche alle correnti ha fatto sì che pure D'Amato iscritta a Magistratura indipendente dal mille novecentottantotto dicesse che la sua era una candidatura autonoma
Può darsi scrive Antonella Mascali che sia partita dalla base ma di sicuro aveva il sostegno della sua corrente
Quindi ancora una volta come dire le previsioni di termini rispetto al cambio di passo delle correnti sembrano essere cadute nella nel vuoto per alcune settimane continua Antonella Mascali
Solo della parte di Magistratura indipendente legata a Claudio Galoppi consigliere del CSM fino al luglio due mila diciotto e ora consigliere giuridico della Presidente del Senato Elisabetta Casellati
Allora quindi può darsi che la candidatura di Damato sia partita dalla base ma di sicuro aveva il sostegno della corrente per alcune settimane dice Antonella Mascali
Almeno di una parte della Coop di questa corrente quella legata a Claudio Galoppi consigliere del CSM che non diciotto e ora consigliere giuridico della presidente al Senato
Elisabetta Casellati
E quindi con questa affermazione come dire vediamo
Che innanzitutto le correnti sono tutt'altro che sparite dal consiglio superiore della magistratura com'era ampiamente prevedibile anzi lo scandalo Palamara ha determinato un movimento che poi ha portato ad un ribaltone
Il foglio con Ermes Antonucci così titola ribaltoni compiuto Davigo ora conquista la maggioranza del CSM non sarà sfuggito ai più attenti lettori ed ascoltatori
Come in tutto questo periodo poi dello scandalo Palamara quindi parliamo del sette a partire dalla da prima del del del periodo estivo in realtà il dottor Davigo sia stato assolutamente silente ma l'articolo di Antonella Mascali interessante anche per un'altra questione è perché appunto evidenzia come i poi la parte di corrente che ha sostenuto sicuramente Damato
Fa capo a Claudio galoppi che è un magistrato già consigliere del CSM e ora consigliere giuridico della Presidente del Senato Elisabetta Casellati
Con ciò evidenziando uno dei problemi maggiori della giustizia italiana cioè quello dei magistrati fuori ruolo e dei magistrati che appunto poi i vanno a ricoprire incarichi in se altri settori della vita
Politica istituzionale e democratica italiana in questo caso vediamo che il consigliere giuridico del presidente del Senato quindi della potere legislativo appunto un magistrato un magistrato fuori ruolo
Ma così eh
Praticamente in tutti ministeri in quasi tutti i ministeri abbiamo capi di gabinetto o uffici legislativi che sono composti per lo più da magistrati fuori ruolo poi però si vuole la separazione dei poteri tra magistratura e esecutivo tra magistratura tra giudiziario ed esecutivo giudiziario e legislativo diciamo che se i magistrati sono così presenti nelle stanze dei bottoni del esecutivo del legislativo poi francamente appare anche un po'ridicolo puntare il dito nei confronti di quei magistrati che incontrano i politici per andare ad individuare i candidati agli uffici direttivi delle procure insomma sinus musici c'è ci deve essere in in in entrambi i sensi ma la soluzione evidentemente migliore sarebbe quella per cui giudiziario fa giudiziario e il legislativo fra legislativo l'esecutivo fa l'esecutivo e non c'è poi tutto questo bisogno di magistrati fuori ruolo il in incarichi come quelli di capo di gabinetto di capo dell'ufficio legislativo dei vari ministeri
Ma tant'è è questa una battaglia che pure dovrà essere continuata nel corso del tempo
Fatto reso conto di queste elezioni suppletive alla CSM
Ci rimane
Da vedere il tema dell'ergastolo dell'ergastolo ostativo perché come sappiamo in questa settimana
C'è stata un pronunciamento della Corte europea dei diritti dell'uomo
Che ha sostanzialmente rigettato un ricorso del governo italiano che mirava apportare alla Grande Chambre della corte
Europea dei diritti dell'uomo
La revisione di una precedente sentenza la sentenza viola degli a giugno di quest'anno che aveva già a giugno di quest'anno indicato come l'ergastolo ostativo
Sia un trattamento inumano e degradante sia sostanzialmente una tortura vietata dalla Convenzione europea dei diritti dell'uomo ora su questo tema
Noi abbiamo potuto vedere come siano stati pubblicati tutta una serie di articoli che hanno fatto veramente del del del terrorismo ne leggo solo alcuni a a livello di titoli ergastolo
Siamo al sette ottobre il mattino al Messaggero ergastolo Oggi il verdetto due
Non è vero perché non è verdetto dell'Unione Europea la UE e l'Unione europea la Corte europea dei diritti dell'uomo non hanno nulla a che vedere con l'Unione europea
Ma accede ad un altro trattato internazionale quello che ha dato vita alla consiglio d'Europa e quindi vediamo già un primo esempio di disinformazione Oggi il verdetto UE novecento cinquantasette criminali potrebbero uscire
Così titolava il sette ottobre
Il mattino e il Messaggero ma abbiamo anche altri titoli che sono dello stesso tenore
Che possiamo leggere soprattutto appunto soprattutto i titoli hanno c'è tanto come dire veramente un
Una una un colore Fosco su questa sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo il fatto quotidiano poi andremo a vedere infatti titola cancellati centocinquant'anni di antimafia i boss esultano
Il mattino ancora la UE che non è ancora vero
Ma al mattino titola così la UE che sarebbe unione europea no all'ergastolo da Cutolo a Sandokan chi può tornare libero
Il Secolo decimo nono nove ottobre i giudici europee i ignorano che cosa siano le nostre mafie
E così via
E così via fra i vari fra i vari titoli che sono comparsi in questa settimana
Leggiamo qualche articolo perché poi come al solito dobbiamo renderci conto quali sono le informazioni che vengono veicolate lettori e sulla base delle quali i lettori poi si formano una loro opinione intorno ad una vicenda che anche diciamo un tantino complessa un pochettino complesse che quindi meriterebbe di essere spiegata in modo semplice e comprensibile soprattutto aderente alla realtà
Abbiamo visto gli articoli che parlano di Unione Europea e già e non è vero abbiamo visto di novecento usando addirittura il grido Oggi il verdetto novecentocinquantasette criminali potrebbero uscire
C'è anche questo capiremo poiché non è affatto vero però per comprenderlo bisogna evidentemente
Fare un lavoro di ricerche di studio dopo aver letto articoli di quel tipo non non indifferente
Leggiamo innanzitutto un articolo redatto da un autorevolissimo dolente magistrato per il fatto quotidiano
Pubblicato lotto ottobre a pagina tredici il magistrato il dottor Luca Tescaroli
E l'articolo titolato così abolire l'ergastolo un segnale hanno astiosi fare la guerra all'ergastolo messaggio al boss mafiosi
L'iniziativa di abolire la pena dell'ergastolo viene in questi giorni di proposta una premessa questo articolo di Luca Tescaroli è un articolo che non chiarisce bene si inserisce come dire nel filone
Per si parla di ergastolo è stata la settimana della sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo e non si capisce se Luca Tescaroli il dottor Luca Tescaroli parli dell'ergastolo
In termini assoluti o parli dell'ergastolo ostativo non si capisce dal titolo e non si capisce neanche proseguendo la lettura però i messaggi che vengono regolati a nostro avviso difetto hanno di chiarezza e rischiano di essere messaggi non corretti poi indirizzati al lettore
Leggiamo l'iniziativa di abolire la pena dell'ergastolo viene in questi giorni di proposta sicuramente merita massimo rispetto per le Regioni di umanità e giuridiche che la sottendono
L'abolizione era stata prevista nei progetti di riforma del codice penale del mille novecentosettantatré in quello elaborato la commissione Grosso in occasione della riforma del rito abbreviato del due mila
Non chiedo se sia eticamente accettabile la sua estensione al mafioso irriducibile
E se sia compatibile con il proposito di contrastare efficacemente l'azione il potere la pericolosità delle strutture mafiose radicate nel nostro Paese
Vedete quindi che parliamo di ergastolo dottor morte Tescaroli parla di ergastolo e subito introduce l'argomento della mafia ora nuovi evidentemente chi ha la possibilità di saper decrittare certe informazioni è chiaro che se si parla di ergastolo e se si parla di ergastolo grafico si si sta parlando dell'ergastolo ostativo ancorché non sia nominato in quanto tale nell'articolo e sembra far riferimento piuttosto ad una riforma che vuole abolire l'ergastolo tout-court
Eliminare perciò eliminare il carcere a vita significa oggettivamente favorire la mafia
Dice Luca Tescaroli scrive Luca Tescaroli su il fatto Quotidiano ovviamente al di là dell'intenzione di chi si è fatto portatore della proposta
Al contempo la proposta invia al mafioso un segnale pericoloso di interessante disponibilità delle classi dirigenti
Ad interagire con il sistema mafioso e costituisce un segnale di debolezza e di indulgenza nello stato nei confronti dei cittadini e delle vittime della mafia sono accuse abbastanza gravi che provengono dalla dottor testata pesca Tescaroli
Un segnale pericoloso di interessata disponibilità delle classi dirigenti non si può dimenticare mai che i componenti delle strutture mafiose continua il dottor Tescaroli
Continuano a controllare il territorio inquinano il tessuto sociale ed economico del Paese ed impediscono la fruizione delle garanzie collettive della libertà e della sicurezza
I mafiosi manifestano un'attitudine a Generali Pollenzo e morte che impone la loro perpetua sepoltura civile
Questo scrive Dotto Luca Tescaroli
I mafiosi non possono essere gli educati perché non nostro alcun segnale di resipiscenza e permangono in perpetuo all'interno del sodalizio del quale possono fuoriuscire solo con la morte o con la collaborazione e per questo che per lo Stato sarebbe imposto
Di seppellire civilmente questi condannati per reati di mafia
Noi diciamo solo che siamo con l'articolo ventisette della Costituzione in questo caso lo e qui poi si introduce un elemento come dire
Che non lascia comprendere a che cosa effettivamente si riferisca il dottor Tescaroli perché dice
In ogni caso quand'anche dovesse rodare i segnali di mutato atteggiamento parliamo dei mafiosi l'ordinamento penitenziario già prevede la possibilità di affievolire il rigore della pena di cui si tratta
La per Prittwitz la perpetui TAR dell'ergastolo infatti non è assoluta
L'ergastolano può essere ammesso al lavoro all'aperto alla liberazione condizionale alla liberazione condizionale se ha tenuto un comportamento tale da far ritenere sicuro il suo ravvedimento
Ma è esattamente questo il tema della sentenza viola perché in realtà checché ne dica il dottor Tescaroli i condannati all'ergastolo per reati di mafia scontano l'ostatività dell'articolo quattro bis dell'ordinamento penitenziario e quindi non è vero che per i mafiosi
Almeno fino a prima della sentenza viola vi fosse la possibilità di andare ad attenuare Argo dei re appunto di alcune situazioni come illa i permessi la liberazione condizionale
Seppur avessero avuto un comportamento tale da far ritenere sicuro il ravvedimento può che l'ergastolo ostativo imponeva
Come unica condizione
Per la liberarsi per non per la liberazione chiedo scusa per far godere di una serie di benefici penitenziari anche a costoro
La collaborazione la collaborazione con lo Stato che non è il pentitismo
Il pentito chi si pente evidentemente si pente nell'intimo chi collabora lo fa per uno scopo egoistico uscire dal carcere
Ed era esattamente lo scopo ed è esattamente lo scopo dell'ergastolo otto ostativo
Pertanto compiuto conclude che il dottor Tescaroli il proposito di abolire l'ergastolo trova il se ben poche ragioni d'essere visto gli istituti premiali già esistenti nella vigente legislazione ecco
Sci ma non per appunto i mafiosi che come unica possibilità di accedere a alla speranza di poter godere di alcuni benefici e quindi di non essere seppelliti a vita
Nelle carceri italiane
Come vuole la nostra Costituzione pende la il carcere non è solo vendetta
Non è vendetta anzi non dovrebbe essere vendetta dovrebbe essere rieducazione del condannato ed è per questo che parla corsero per i diritti dell'uomo già a giugno aveva con la sentenza viola censurato l'ergastolo ostativo perché va allevare a distanza
Anche di dieci vent'anni la semplice speranza di poter accedere a qualche beneficio a meno che non si collabori
A meno che non si collabori ma vediamo allora qual è effettivamente quali sono le posizioni di tanti che hanno si sono stracciati le resti in in questa in questa settimana
Innanzitutto Nicola Morra ce lo le sue parole sono riportate proprio nell'articolo del Messaggero di cui abbiamo letto il titolo a firma di Claudia Guasco ha ergastolo Oggi verdetto UE novecentocinquantasette criminali potrebbero uscire ovviamente il titolo non è opera dell'autore dell'articolo
Ma Claudia Vasco riporta le dichiarazioni della Presidente della Commissione Antimafia del momento cinquestelle Nicola Morra
Il quale dice si dovrebbe lavorare affinché la nostra registrazione antimafia venga recepita dal filo di eventi nazionali in attesa di una normativa europea contro la mafia invece la CEDU vuole impedire che l'ergastolo senza possibilità di alcun alleggerimento di alcun beneficio
Di alcuno sconto di pena
Cosa vuole impedire la CEDU
Possa indurre i mafiosi ad accettare la possibilità di collaborare con lo Stato diventando fonti informative importanti per sconfiggere i sodalizi mafiosi quindi l'ergastolo ostativo secondo appunto il lucido pensiero del presidente della Commissione antimafia Nicola Morra sette effettivamente a far sì che ci sia la collaborazione dello Stato alla collaborazione dei mafiosi con lo Stato non ha nulla a che vedere con la
Penna da da scontare anche deve essere rieducativo con la pena del singolo soggetto ma il soggetto introiettato nel sistema delle riga solo ostativo è un soggetto che può essere ritenuto interessante solo se e quando collabora con lo Stato quindi per andare poi a compiere altre operazioni che indubbiamente sono importanti ma il problema è sempre lo stesso nei secoli passati la collaborazione con le autorità
Pubbliche sia ottenuta in vari modi tutto sommato se lo scopo dell'ergastolo sta divo è quello di far parlare di far collaborare di farà appunto di fare sostanzialmente delle chiamante di in correità da parte di chi sta già in in carcere se lo scopo è questo tutto sommato lo si può ottenere anche con
Un impiego di mezzi e di tempo e di economie molto inferiori si ritorni direttamente alla tortura cinque minuti si risolve il problema
Non è necessario tenere
Un mafioso
Incarcerato a vita per farlo parlare ci sono degli strumenti di tortura che consentono di far parlare in cinque minuti il problema è che la tortura evidentemente non è consentita
Ne dalla nostra Carta costituzionale
Mi
Dai trattati internazionali ai quali fortunatamente l'Italia a aderito
Ma la visione ovviamente di Nicola Morra la stessa visione della del del ministro buona fede ce ne dà conto il quotidiano nazionale ma le sue dichiarazioni che mi sembrano figli sono riportate da per tutto
Sull'ergastolo ostativo la posizione dell'Italia e Chiara rappresenta un caposaldo della lotta alla mafia lo abbiamo espresso in tutte le sedi ufficiali l'ergastolo ostativo rappresenta un punto fondamentale nella lotta alla mafia quindi l'ergastolo è uno strumento di lotta alla alla alla mafia quindi la pena la punizione che lo Stato bah ad irrogare a chi si è reso responsabili di gravissimi reati in realtà a un altro scopo quello di farli parlare
Caro direttore scrive Gian Carlo Caselli
Sul Corriere della Sera un altro intervento nella stessa direzione la decisione della Corte ONU per i diritti dell'uomo evitiamo che mio figlio si riprendono le armi scrive Gian Carlo Caselli che non ha bisogno di presentazioni Caro direttore
Su Mussolini ius summa ignora la locuzione proverbiale con cui si vuol dire che anche dall'applicazione della legge possono derivare i risultati assolutamente ingiusti
Ciò accade in particolare quando la legge si interpreta in vitro come fosse un'astrazione sganciato da quel che accade nel mondo frutto di una specie di dimissione dalla realtà
Il problema si pone dopo che la Corte l'opera dei diritti dell'uomo ha colto il tredici giugno un ricorso contro le Picasso ostativo per i mafiosi al quarantuno bis quelli più pericolosi
Che non hanno scelto di pentirsi tra virgolette riportato perché l'abbiamo detto non è effettivamente di un vero e proprio pentimento che si tratta ma di una collaborazione
Con lo Stato riparando almeno in parte tremendi guasti causati la decisione
Che la superiore stanza della gran shampoo potrà confermare o smentire questo è un articolo scritto prima della decisione della Corte uno di quegli articoli fino appunto hanno poi rappresentato il substrato su cui si sono costruiti quelli successivi alla decisione della Corte comporterebbe per un numero consistente di criminali riducibili
Un recupero di spazi di libertà permessi lavoro esterno misure alternative che consentirebbe loro senza troppa fatica di darsi alla macchia e tornare a delinquere
Ecco ma come poi eliminato l'ergastolo ostativo potrebbero essere concessi questi benefici ai condannati in My Filosi
In assenza di una collaborazione
Per ora nessuno lo ancora ha spiegato e sembra che effettivamente l'ignaro lettore che abbia preso visione di tutti questi articoli sarebbe terrorizzato spaventatissimo dice insomma questi qua riescono come nulla fosse
Piero Grasso Piero Grasso rilascio anche lui un'intervista l'otto ottobre
A Giovanni Bianconi del Corriere della Sera il titolo tra virgolette eh qui si incrocia la questione con la vicenda di Brusca allora Brusca è un Giovanni Brusca sappiamo tutti che era stato terribile mafiosa autore della strage di Capaci
Lui ha collaborato
Lui ha collaborato e quindi vediamo come si pongono i magistrati magistrati anche chi è stato magistrato come Piero Grasso rispetto a chi ha collaborato e pur avendo sciolto nell'acido dei bambini a ad oggi già usufruito di oltre ottanta permessi ma questo non lo abbiamo trovato scritto sui giornali ciò ha dovuto ricordare Rita Bernardini
Dice Pietro Grasso ma all'Unicef Brusca non è come Riina il ravvedimento c'è stato evitato altri crimini
Il pentimento sociale richiesto dei giudici di sorveglianza secondo me è rappresentato anche dalla collaborazione che non sa interrotto in oltre vent'anni perché aiutato a scoprire la verità su ciò che era avvenuto e ha impedito ulteriori crimini ricordiamo la vicenda il a Brusca si era rivolto ai giudici di sorveglianza
Al tribunale di sorveglianza che avevano rigettato le istanze di godere di alcuni benefici da parte di Giovanni Brusca
Si è rivolto ancora la cassazione non ci sono stati importante prese di posizione a favore della concessione dei permessi ride beneficio Giovanni Brusca anche istituzionali poi la cassazione invece a reputato di rigettare la domanda di Brusca ma veniamo all'ergastolo sta vivo come lo tratta Giovanni Bianconi Pietro Grasso in questa intervista anche lei è preoccupato per il rischio che l'ergastolo ostativo che impedisce la concessione dei benefici a mafiosi e terroristi non pentiti venga bocciato senza appello dalla Corte ONU per i diritti umani
Sì risponde Grasso perché non sono sicuro che all'appello che a livello europeo attraverso la sua lettura delle carte sia scapperà civile fino in fondo la pericolosità l'incidenza della criminalità organizzata in Italia dice Giovanni Bianconi ma l'abolizione del divieto non significherebbe scarcerazione automatica sarebbero sempre il giudice a valutare caso per caso è vero dice grasso quindi siamo anche a capire che allora non è vero quanto scritto
Novecentosettantacinque Sandokan riescono tutto non è vero nulla
E farti Grasso rispetto a Giovanni Bianconi dice non c'è nessun automaticità sarebbe comunque giudice a dover valutare caso per caso ancora non siamo arrivati a comprendere però che cosa dovrebbero valutare i giudici caso per caso eliminato recasse ostativo ma
Piero Grasso risponde vero tuttavia non sempre tribunali di sorveglianza hanno la possibilità di conoscere a fondo le storiche Minali dei singoli soggetti
Quindi il tema evidentemente che non c'è fiducia nei confronti dei tribunali di sorveglianza e dei magistrati che svolgono questo delicato ruolo
Leggiamo ancora c'è un'altra intervista molto importante avviso di chi parla che l'intervista Cafiero De Raho
Cafiero De Raho dice c'è il rischio di disarmare le indagini contro le mafie e si dichiara molto preoccupato si rischia un passo indietro nella lotta alla alle mafie fino agli anni precedenti alle stragi di Cosa Nostra
Dice Cafiero De Raho così i mafiosi non si pentirà hanno più Cafiero De Raho è il procuratore nazionale antimafia così i mafiosi non si ventilano più ci permettiamo sommessamente di correggere Cafiero De Raho in questo uno virgolettato non collaboreranno più non non si pentirà hanno più perché il pentimento è un'altra cosa
Il dottor Cafiero De Raho procuratore nazionale antimafia dice sono molto preoccupato si rischia un ritorno al passato facendo un passo indietro nella lotta alle mafie fino agli anni precedenti alle stragi
Gigi Di Fiore che è l'intervistatore domanda procuratore cosa accadrà nell'immediato è vero che c'è rischio alcuni mafiosi possono essere scarcerati
Cafiero De Raho risponda nell'immediato non esiste questo rischio la decisione è per il momento un monito all'Italia a rendere compatibile il meccanismo della detenzione di mafiosi al quarantuno bis con il principi della Convenzione dei diritti dell'uomo che fu sottoscritta anche dall'Italia
Sono apre qui in realtà non si parlava di quarantuno bis
Continua l'intervistatore quale principio venne richiamato in particolare dalla corte di Strasburgo
Risponde il dottor Cafiero De Raho quello contenuto nell'articolo tre che proibisce la tortura e qualsiasi altro sistema vessatorio nei confronti dei detenuti la Corte ha ritenuto che l'ergastolo perenne senza alcuna possibilità di accedere a benefici detentivi sia per i mafiosi che non collaborano con la giustizia
Equiparabile ad una forma di vessazione contrarre la convenzione dei diritti dell'uomo risposta ineccepibile la corte ha ritenuto che l'ergastolo perenne senza speranza senza alcuna possibilità
Di poter accedere a benefici è equiparabile appunto ad una tortura è una decisione che toglie agli inquirenti la principale arma per affrontare la lotta alle mafie proprio così risponde il dottor Cafiero De Raho non chiusi hanno sempre tenuto il fine pena mai l'assenza di benefici carcerari
E molti hanno avviato collaborazioni con la giustizia proprio per questi motivi
Si prevedeva infatti che aveva i benefici mafioso potesse accedere solo collaborando con la giustizia
La decisione di Strasburgo complica le cose nella lotta alle mafie pone la necessità di una rivisitazione di norme efficaci che sono servite molto contro mafiosi ma bisogna aspettare comunque la prossima decisione della Consulta palo vedremo ci sarà un importante sentenza del ventidue ottobre sullo stesso tema da parte della Corte costituzionale
Dopo la decisione della Corte costituzionale incalza Gigi De Fiore il Parlamento dovrà intervenire sì avendo risponde Cafiero De Raho dinanzi un quadro chiaro sui limiti costituzionali delle norme da riesaminare
Ci saranno la decisione di Strasburgo e la decisione Dellas consultata Venere conto e si dovrà comunque evitare di spuntare le armi agli inquirenti che pregiudicherebbe la lotta alla mafia
E questo è un ragionamento che noi riteniamo che condivisibile non bisogna spuntare le armi che gli inquirenti hanno per la lotta alla mafia però per cortesia
Leviamo di mezzo le torture che Bundu cono come lo stesso Cafiero De Raho
Afferma a indotto nel corso degli anni ha collaborare molti mafiosi gli inquirenti che indagano sulle mafie rischiano di tornare indietro nel loro lavoro
Sicuramente chi ha coordinato indagini sulle mafie negli ultimi vent'anni sa quanto sia stata efficace l'articolo quattro della legge quanto il fine pena mai abbia spinto decine e decine di collaborazioni con la giustizia
è evidente che quando arriverà anche la decisione della Consulta al legislatore spetterà un compito di grande responsabilità e questa intervista al dottor carriera ci sembra tecnicamente la più corretta e anche la più la più sincera
Però ovviamente e ce ne sono ce ne sono
Altre stiamo andando lunghi con i tempi ma dobbiamo cercare di legge va assolutamente gli ultimi articoli su questo su questo tema proprio per comprendere poi come come il lettore può può formarsi la propria idea
Il fatto quotidiano intervista Nicola Gratteri Nicola Gratteri procuratore capo tra virgolette buttiamo centocinquant'anni di antimafia così non parla nessuno Nicola Gratteri procuratore capo a Catanzaro
Entra ed esce dal carcere una serie di interrogatori ho appena saputo della sentenza sull'ergastolo virgolettato in ambito europeo l'Italia conta pochissimo anche sul piano normativo e ogni tentativo di omologare i codici produce corde verdetti più basso
Le istituzioni europee molto attenti al piano bancare monetario politicamente e giudiziariamente non esistono
Ricordiamo hanno gli stessi alla Marco Travaglio che fa l'intervista che le istituzioni europee e l'unione europea nulla centra con la corte europea dei diritti dell'uomo
E noi quali Codice antimafia dovremmo applicare dice Nicola Gratteri quelli della Lettonia della Scandinavia no ma non c'entra nulla questo a nostro avviso i giudici di Strasburgo invitano l'Italia modificare l'ergastolo storico per concedere benefici penitenziari condannati irriducibili
Risponde Nicola Gratteri i mafiosi tirano un bel sospiro di sollievo è passata l'idea che puoi commettere qualunque crimine anche il più abietto poi alla fine esci di galera
Un principio devastante che non possiamo permetterci di accettare cancellerebbe centocinquant'anni o di legislazione antimafia
Non penso che la legislazione antimafia in Italia abbia centocinquant'anni se non ricordiamo male
Fino pochi anni fa le corti siciliani negavano oppure l'esistenza della mafia per motivi culturali ma anche pratici viste le conseguenze che avrebbe non solo in Italia ma in tutta Europa
Ce lo illustra quello che questi giudici non capiscono è che un capo mafia capomafia resta tale per tutta la vita
Per caso lo stadio associato al quarantuno bis anche la molla per indurre molti mafiosi a collaborare è infatti è questo il tema sempre
Sono essi stessi a confessare ce l'ho risponde Nicola Gratteri nessuno salvo rare eccezioni si pente ecco questo importante nessuno salvo rare eccezioni si pente per ragioni morali religiose e ideologiche
Nella legge lo chiede è infatti ci permettiamo di aggiungere la legge non chiede il pentimento ma la collaborazione che è un'altra cosa chi parla lo fa per convenienza vero verissimo ecco una risposta che ci che che che riteniamo di poter sottoscrivere chi parla lo fa per convenienza perché vuole tornare dalla moglie perché ha figli piccoli vuole vederli cresce perché non sopporta l'isolamento l'idea di lasciare il carcere
Solo da morto perché vuole rifarsi una vita perché sogna di spirare nel proprio letto se ora dopo questa sentenza venisse modificata la norma italiana del carcere ostativo
Anche mafiosi irriducibili e anche protesi riducibili potessero ottenere permessi altri benefici l'aspettativa o la sola speranza di tornare a casa anche solo per qualche giorno
E soprattutto di morire nel proprio letto perché mai dovrebbero collaborare ecco nuovi
Come dire in queste poche righe sono raccolte
Tutte proprio raccolto tutto il significato dell'ergastolo ostativo è una tortura che è incompatibile con la nostra carta costituzionale oltre che con la convenzione europea dei diritti dell'uomo lo ripetiamo se l'obiettivo è questo
Potremmo ottenere gli stessi risultati di collaborazione con mezzi magari un po'più pure più cruenti ma che impegnano meno tempo
E anche meno almeno meno denaro
Ma noi evidentemente siamo con la Costituzione siamo con lo Stato di diritto e soprattutto consentitecelo di ripeterlo noi non siamo la mafia noi non siamo come la mafia la mafia tortura chi deve torturare per ottenere i propri scopi lo Stato non si può comportare da torturatore come mafiosi e c'è poco da dire su questo anche se il dottor Gratteri conclude poi una sua intervista rispetto ad una domanda fatta ad hoc da Marco Travaglio questa sentenza avrà molti consensi anche in Italia certo piacerà
A chi si spaccia per progressiste garantista per interessi inconfessabili o anche soltanto perseguire la morta
Ecco parole dette da un Procuratore Capo di Catanzaro sulle pagine di un giornale che dice chi a chi piace questa sentenza interessi inconfessabili francamente io penso che siano intollerabili
Perché a noi piace questa sentenza
Piace su questa sentenza ma semplicemente perché riteniamo che lo Stato non debba essere torturatore non abbiamo interessi inconfessabili
Se non quello di seguire la moda come dice il dottor Gratteri sì la moda della nostra Costituzione della Repubblica italiana
Ma capiamo come è nato questo questo questo questo ergastolo ostativo ce lo dice Tiziana Maiolo sul dubbio la vita incostituzionale Vergassola ostativo col peccato originale di favorire il pentito cilicio
L'ergastolo ostativo
Pubblicato a pagina quindici del nove ottobre Tiziana Maiolo fa capire effettivamente di che cosa si tratta di un articolo da leggere
L'ergastolo sta attivo nato l'otto giugno del novantadue con il decreto Scotti Martelli a cavallo tra l'ultimo Governo Andreotti il governo Amato negli stessi giorni in cui governo doveva banca rivale Carlo Azelio Ciampi chiedeva azioni radicali per risanare la finanza pubblica
E l'Amati avere la maschera saltino fino ad un
Cineland Giovanni Falcone
L'incostituzionalità del provvedimento fu denunciata in modo quasi unanime con un po'di memoria dentro e fuori il Parlamento gli avvocati scioperano protestano i membri della commissione Pisapia perché il decreto era prima di tutto un attacco palese
Al nuovo processo penale entrato in vigore nel mille novecentottantanove
Per il quale la prova si forma nell'aula e non nelle segrete stanze della pubblica accusa
L'articolo lungo fa la storia i dice e racconta come si arrivò a introdurre questa normativa quali furono gli scopi ecco l'articolo di cui consigliamo la lettura perché Tiziana Maiolo ci aiuta a conoscere e quindi a comprendere dobbiamo segnalare
Una ulteriore presa di posizione uno di quelli che evidentemente a interessi inconfessabili Mauro Palma sul dubbio una decisione che dà corpo ai principi costituzionali da leggere sulle pagine del dubbio
Di Mauro Palma garante nazionale dei diritti dei detenuti e chiudiamo con la lettura invece di un articolo di Davide alle grandi reti
Pubblicato sul Foglio alla pagina nuove rivela rivederli l'ergastolo sta divo non vuol dire rimettere i boss in libertà parlano il costituzionalista Davide italiani e il filosofo del diritto Emilio Santoro il ventidue ottobre la sentenza della Consulta leggiamo velocemente questo articolo la share la corte l'opera dei riti l'uomo ieri ha bocciato il ricorso del governo sulle Grasso lo statino una decisione che è stata accompagnata dei giorni precedenti
Dall'armi sui regali alla mafia e sul rischio che decine e decine di mafiosi possono uscire dal carcere
Il prossimo ventidue ottobre la Corte costituzionale dovrà decidere a partire da un caso simile sulla legittimità dell'articolo quattro bis rispetto però ai permessi premio anche in quel caso immaginiamo
Si moltiplicherà il terrorismo psicologico Davide Galliani costituzionalista ed estensore di un amicus curiae nel caso viola contro
Italia alla CEDU
Ci spiega perché dietro questi allarmi ci sia anche della mala fede anzitutto dice il professor Galliani al foglio è interessante notare come si siano allarmati tutti quanti adesso quando in realtà la sentenza verrà è stata depositata il tredici giugno
è passato abbastanza inosservata ma ora che il governo ha deciso di rivolgersi alla Grande Camera tutti hanno iniziato a dire la propria al di là del merito
Dal punto di vista giuridico e anche per come funziona la corte di Strasburgo il panel di cinque giudici doveva decidere se mandare la sentenza viola in grande camera un meno non stava decidendo nel merito non stava mettendo in discussione come qualcuno ha detto regime del quarantuno bis
Questa levata di scudi tardiva dunque far riflettere dice Davide italiani sono passati tre mesi dove sono stati finora
A un certo punto però politici e magistrati si sono svegliati da Luigi Di Maio Alfonso Bonafede a Nino Di Matteo tutti a parlare di mafiosi in libertà e duro colpo allo Stato da parte dell'Europa anche se dice il professor dagli anni
Io escluderei che tutti i politici abbiano letto veramente la sentenza viola c'è da scommetterci basta leggere che cosa c'è scritto nel cosiddetto spassa corro stilistiche sparsa corrotti che essendo il regime ostativo anche per reati che non sono associativi
Pensi al peculato lei mi può spiegare che collaborazionismo poi mai potrà dare un vigile urbano che si intascato duecento euro che ha scritto questa norma non capisce che regime ostativa al massimo per un senso nei confronti dei reati associativi come la mafia
Ma non può avere alcun senso come per il peculato mi verrebbe da dire perdonate lì dice italiani perché non sanno quel che fanno i magistrati invece è difficile pensare che siano ignoranti anzi quindi quando parlano
Lo fanno si suppone con cognizione di causa
Lasciamo stare la politica ma un magistrato non può dire che la CEDU va a intaccare il carcere duro semplicemente non è vero quindi se lo dice è in malafede insomma dice Galliani
è una strumentalizzazione quella cui stiamo assistendo la sentenza viola non riguarda il carcere duro e non può non si può certo dire chi chi nutre delle perplessità sull'ergastolo ostativo sarebbe un fiancheggiatore della mafia
Papa Francesco è contro l'ergastolo sarebbe colluso con la mafia dunque è giusto esprimere liberamente delle perplessità di natura giuridica
Come chiedo scusa come hanno fatto la Cassazione la sorveglianza sollevando le questioni di costituzionalità senza essere tacciati di stare anche solo indirettamente dalla parte della mafia
Purtroppo è questo il messaggio che sta passando sono molti messaggi sbagliati che sono emersi in questi giorni del fatto che adesso decine di mafiosi uscirà dal fatto che adesso decine di mafiosi usciranno
Al fatto che Strasburgo non conosce bene i problemi dell'Italia niente di questo è vero dire che usciranno tutti i boss non ha alcun senso Strasburgo dice semplicemente una cosa
Durante una detenzione ultradecennale è possibile che una persona cambi nonostante le nostre carceri facciano schifo
Il giudice deve poi poter prendere atto del cambiamento ma non è detto che apre le porte del carcere oggi siamo a capire qualcosa il carcere ostativo nega benefici penitenziari dal permesso premio finale dell'azione condizionale
A meno che un condannato collabori con la giustizia se non collabora è considerato socialmente pericoloso sempre e comunque la CEDU vuole semplicemente restituire al giudice la possibilità di decidere e poi aggiunge Galliani basta con la strumentalizzazione di Giovanni Falcone sul carcere ostativo è insopportabile Falcone merita di meglio bisogna portarli dispetto mentre sul quarantuno bis sappiamo che tanto Falcone quanto Borsellino erano tendenzialmente favorevoli
Sull'ergastolo ostativo non possono esserci strumentalizzazioni e sa perché
Perché quando è stato introdotto il regime del quale parliamo Falcone era già morto quindi o qualcuno mi prova che ha scritto qualcosa a favore del carcere ostativo oppure siccome non lo può dimostrare vuol dire che vuol semplicemente strumentalizzare il suo nome
Io lo lascerei davvero in pace possiamo usare altri argomenti ma non questo
Per giorni come detto Nino Di Matteo l'abbiamo incontrato prima al CSM
E soci hanno lanciato allarmi sulla libera uscita dei mafiosi dal carcere grazie all'imminente decisione della CEDU eppure proprio questa settimana la Cassazione ha respinto la richiesta dei legali di Brusca di ottenere la detenzione domiciliare
Per Emilio Santoro filosofo del diritto è la dimostrazione che non è vero che adesso ci sarà il via libera mafiosi non è che la CEDU abolisce il carcere ostativo ma consente al magistrato di sorveglianza quelli di cui non c'è rispetto ai quali evidentemente non c'è troppa fiducia di valutare dal percorso riabilitativo di un reo se Pocino dal carcere oppure no
Tutto qui adesso si attende la Corte costituzionale del ventidue ottobre e tra i giuristi ormai pacifico ritenere legittimo l'ergastolo ostativo a parte qualche magistrato come ardita o di Matteo nessuno più sostiene il contrario
Quindi io penso che la Corte costituzionale
Non farà altro che ribadire lo stesso concerto stabilito dalla Shadow dice il professor Santoro quello che fa la CEDU e ribadire in linea con la giurisprudenza consolidata
Che negare la possibilità di lasciare un detenuto sotto porto sottoposto ergastolo è una forma di tortura io capisco la lotta alla mafia ma un Paese civile può condurre questa lotta rimanendo in linea con gli standard europei di diritti umani
Senza ricorrere alla tortura un tempo ci si chiedeva se fosse giusto tornare torturare o meno un terrorista e si è stabilito di no oggi è la stessa cosa
Direi articolo definitivo questo di Davide allegra antiche utilizza le parole del Professore dei professori Galliani e Santoro per fare finalmente un po'di chiarezza su questo tema
Da Giuseppe Rossodivita e tutto a risentirci la prossima settimana