Book Pride Genova 2019 - Presentazione del libro di Marina Garcés "Il nuovo illuminismo radicale" (Nutrimenti)

Ecco e ci scusate Buongiorno a tutte e a tutti
Allora abbiamo una giovane filosofa catalana
Molto famosa in Italia ho visto perché ha grandi recensioni ha già avuto per questo libro anche su su giornali molto importanti e qualificati e mi fa
Molto piacere perché io continuo a credere che c'è poi ci sono anche dei dati che in effetti io sono una giornalista sono Silvia Neonato scusate non mi son presentata è molto più difficile a recensire una donna anch'tuttora in Italia sui quotidiani una donna filosofa scrittrice economista di un uomo quindi tanto dichiaro con piacere che sono molto felice che molti giornaletti abbiano dedicato spazio
Seconda cosa
Ma che vorrei dirvi Marina è nata a Barcellona nel settantatré insegna alla libera università di Catalogna e cosa invece da aperta l'aperta cosa insegni filosofia contemporanea filosofia contemporanea
A se andate a vedervi su Wikipedia a una quantità di pubblicazione mostrano dei libri Mihai intimidito libri articoli ho letto che i tuoi maestri sono stati Merleau-Ponty del Zani sopito e maestri reso ai preliminari inserimenti e di studio folletto che ti sei anche interessata però dei POR della Teoria del del genere della differenza sessuale e quindi forse in in momenti posteriori all'inizio dei tuoi studi il libro di cui parliamo oggi il nuovo illuminismo radicale
Lo dirà molto meglio di me Luisa Stahl AG è una critica molto molto dura anche alla nostra credulità ecco la parola mi mettete ma lei mente perché mi sembra di capire che per Marilena è molto importante
Lei dice che noi siamo dei creduloni
Sono ora informati cioè bombardati da milioni di informazioni ma non più in grado che non abbiamo più voglia non non so bene ce lo spiegherà lei o no
Di fare una critica
In generale alla realtà le informazioni che ci arrivano quindi
Parto da qui lascio la parola Luisa da questa espressione che mi è piaciuta molto appunto lei parla di credulità sopra informata mi sono sentita molto toccata
Ecco
Questa che avrebbe
Sì aggiungo ancora una nota biografica firme importanti che sono già stati sociologa ringrazio moltissimo opprimenti ringrazio
Silvia neonato di avermi coinvolta è stata veramente è stato un regalo
Dicevo una nota biografica si dice nella sua mini biografia che faccia parte di questo collettivo di riflessione critica Esquire Blanca si dice così
Ecco ci tenevo a dirlo perché una delle cose che emerge fortemente dal libro è che ormai la riflessione culturale è un po'autoreferenziale no che bisogna trovare il modo per comunicare in rendere vive le cose che si capiscono renderle emancipata Oria cioè che servano alle persone e allora che cos'è questo collettivo è un centro sociale pensare a più non posso in cui le persone si vedono e riflettono io sono molto degli di che i centri sociali siano un luogo importante
Di riflessione critica per la maturazione della riflessione critica per fare cultura purtroppo in Italia in questo momento di stanno tutti chiudendo e anche a Genova c'è in atto un un
Una serie di procedimenti di sgomberi proprio l'altro giorno c'era una manifestazione qua davanti sul modello segnalano e quindi non lo dico perché alla fine Suma uno dei temi centrali è quello del no do do dove stiamo andando cosa stiamo facendo cosa possiamo fare allora io mi appoggio un attimo all'introduzione di Michela Murgia perché come sempre
Riesce no a a darci dei distillati di di di di riflessione importante
Anche perché questo libro voi vedete un libro piccolino no e devo dire molto scorrevole molto facile nella le nella prima lettura
Dopodiché la seconda comincia a richiedere ti un po'più di spazio nella terza vedete ecco i miei appunti
è molto efficacia da questo punto di vista perché sono un insieme di saggi di diciamo di esposizioni pubbliche no di convegni di seminari
Che sono diventati libero quindi hanno la caratteristica della scorrevolezza perché proprio sembrano di dissentire parlare Marina ma sono pieni di riferimenti quindi una prima lettura uno si fa un'idea la seconda se comincia andare a cercare tutte le cose che lei cita è un libro estremamente colto ed estremamente
Teorico anche nel senso denso di
DT Oria Michela Murgia ci fa notare due cose subito uno
Che intanto questo tipo di Libero necessario lei dice è stato scritto da una donna
E non poteva che essere una donna compiere una speculazione su questa fase storica che poi vedremo che Marina chiama di posto posto postuma
Perché perché effettivamente forse e qui comincia a dire a chiederti se ho interpretato nel modo corretto effettivamente tutti i movimenti che poi lei richiamano femministi ambientalisti non sanno sono fatti anche da uomini e meno male ma come dire l'incipit è è femminile perché comunque nell'era parlo troppo veloce scusami perché io sono in seno studiata di questa ricercatori sono un artista giustamente
Dicevo appunto perché forse
L'uomo per come è stato costruito nell'epoca moderna l'uomo intendo dire proprio il maschio soprattutto bianco
Eterosessuale di cui parlerà poi nel nella presentazione successiva è stato proprio costruito socializzato all'idea del andare avanti del progresso Nobel immaginare questo questa idea del della no del del mondo del futuro no che produce che va avanti
E quindi dover riflettere in questo momento in un modo invece antitetico a quello per cui diciamo è stato costruito è molto difficile quindi non è strano che
Le riflessioni più interessanti in questo momento siano prodotte da
Da donne o da giovani donne
Quello che dice Murgia per cui ci fa subito piombare all'interno della della riflessione è che facciamo parte di una generazione soprattutto dalle multe dice quella degli anni Settanta di cui facciamo parte anche noi due di orfani di grandi narrazioni di ideali nodi
Di di idee forti siamo nati nell'idea che era già tutto finito voi avete vissuto lì dove c'è un momento in cui era tutto ancora accesso non è siamo arrivati che era già tutto andate dovevamo ripensarci e non è stato facile ecco trovare un senso in in questa età postuma di fine delle grandi narrazioni di fine delle idee forti in cui bisognava ritrovare un senso l'idea forte di questo libro e proprio quest'anno provare a costruire un nuovo senso dei nuovi occhiali
Per molto tempo il Sociologia questa crisi della capacità di essere critici e di essere di di comprendere il cambiamento
è stata identificata chiamata come categorie zombie no che è un tema che anche tu li chiami
Lo richiami tra l'altro mettendolo poi al lavoro in tanti modi no con questa morte che in realtà sta camminando con noi però in realtà è proprio la mancanza di strumenti nel momento in cui
Non c'è più un futuro non c'è più l'idea di un dopo anzi no nel momento in cui viviamo nei tempi supplementari
Cosa succede succede
Come prima istanza ed è estremamente efficace questa riflessione che Marina fa eh guardare all'indietro cioè questo questa grande spinta reazionaria
Che stiamo vivendo in questo momento questo costante guardare a un mondo ideale di prima un un'idea tra l'altro poi in questo spesso viene usato come dire come dispositivo l'idea di
No romantica di natura di di tradizione no come
Se benissimo da da qualcosa che che dobbiamo rimpiangere
Oppure appunto il guardare avanti ora visto che non possiamo guardare avanti e non ha senso guardare indietro forse
è importante trovare nuovi occhiali nuove parole nuovi modi per trovare senso nel presente un presente che sicuramente
è complicato
Una cosa ancora bella che appunto dice
Murgia per introdurci a questo libro per darci un ponte punto una cartina per muoverci è questa idea delle sfide collettive
Cioè il discorso che costruisce Michela in questo in questo libro e proprio una un media di tessitura
Ci indica tutte le le le diverse strade e poi arriva nella parte finale
In cui formula queste cinque ipotesi su cui poi mi piacerebbe proprio arrivare a chiederti delle cose concrete rintracciando tutti i siti che ci ha lasciato sparsi durante questo percorso e invitandoci a fare altrettanto cioè a imparare a intrecciare a creare connessioni a a riflettere su questi nuovi movimenti
Collettivi
Perché è importante parlare di questi nuovi movimenti collettivi perché quello che successe soprattutto quando abbiamo iniziato a
Parlare della presenti citazione Michela individua due tappe storiche
Di diciamo di questo ripiegamento no nel intorno agli anni Settanta nel settantadue quando per la prima volta si parla del nostro futuro del Nobel non non non non finzione
E l'altro momento
Intorno insomma agli anni ottanta novanta in cui con la globalizzazione si è iniziato a parlare di presenti ficca trazione non abbiamo più futuro
Viviamo in questo presente sparso infinito no non ci poniamo il la questione del futuro poi c'è il due mila otto altra tappa estremamente importante in cui viviamo il primo grande Collazzo del capitalismo no in cui ci rendiamo conto che non solo non c'è futuro ma che questa presenti circa azione che stiamo vivendo rischia di marcire perché il capitalismo a veramente portato all'esasperazione tutta la le risorse la possibilità di di espansione e allora e allora le soluzioni che soprattutto negli anni Novanta dagli anni novanta in poi si sono manifestate esistono insomma discusse soprattutto nell'ambito sociologico
Sono sono diciamo ma così il così detto individualismo il ripiegamento no della dell'idea di politica come difesa dei propri confini cioè sta andando tutto in malora ma io e la mia famiglia ci dobbiamo salvare no
Provare a trovare soluzioni individuali disse Beck e tanti anni fa ha problemi sistemici ora anche questa cosa qua non funziona più no anche le persone che come dire più egoisticamente fino adesso volevano ragionato con va tutto in malora ma salvi chi può sentono che l'unica salvezza
Deve avvenire dalla collettività e allora e allora la cosa veramente forte che ci dice Michela Murgia e che questo libro è un libro che che parla di etica dice questa cosa molto bella etica nel senso di nominare le cose da mandarle e questo che veramente trasuda dal da Libero si si si assolutamente sì scusa eh ma l'avevo detto che mi aveva entusiasmato quindi scusate no allora dico due cose rispetto appunto a a come è strutturato c'è questa prima introduzione che ci dà gli strumenti ci dice
Perché è necessario parlare di illuminismo il libro non l'abbiamo detto si chiama il nuovo illuminismo
Radicale perché noi ex abbiamo sempre avuto idea di illuminismo molto ancorato un certo periodo storico invece l'Illuminismo è un metodo è un metodo è un compito che va ripreso va va ripensato altrimenti altrimenti il rischio è che quest'ombra in cui stiamo piombando ci porti a nuove forme di autoritarismo salto non entro nel populismo nuove autoritarismo
Sì sì sì sì no io te pensavo di finire se non se di farti una serie di domande e poi una volta va bene
Va bene va ma non era un piccolo era era piccolo avevo finito va be va be'niente allora che cosa
Ma allora certe certe sere alle va bene
E era difficile no dai
Complesso no nella conferenza va be allora
Marina
Quasi spontaneamente ti volevo chiedere sì sì cosa intendi per illuminismo illuminismo
Sì i patti giura che le verrà chiesta prima
Prima domanda arrivi riesame trendy per si ricorda tante grazie a sono molto contenta di stili e sete cui sono appena arrivata a alcune in minuti fa
E e sono contenta di essere così ben accompagnata da Silvia Luisa degli editori riempi Nutrimenti che hanno preso il rischio di comincerà a pubblicare
A questo piccolo testo la
Sempre difficile di traversare le lingue nei contesti culturali diciamo molto che siamo nella globalizzazione tutte e tre ma non è vero in tanti sensi alla fine tutto resta chiuso mai non venne i piccoli mondi vivi
E ciascuno allora volevo
Prima di tutto ringraziare questa generosità e questo rischio dopo
A
Devo semplificare un po'alcune delle cose che dirò perché parlo a un po'l'italiano ma botte sfottuto tempo cercando ma in questa prossimità tra tra il catalano è l'italiano le parole
Sì se ci sono delle cose che non dico a abbastanza Matiz ateo precise mi ha mi
Mi
Mi discutono e dopo questo ti rispondo alla fra le ho fatte la domanda ha
Perché illumini Isma'adesso no quando è una un un reinserimento no una referenza storica che è stata collegata tutto né storia della modernizzazione a europea a patriarcale occidentale e capitalista a moderna eccetera
Ma ma per me c'è un problema che tutta questa hanno questa questa idea delle dell'Illuminismo come la base ideologica della modernità a dimentica
Le lotte interne alla propria modernità e che ha tutto questo che chiamammo la modernità non è un unico progetto di stilizzazione dei a no di di di ideologico di idea ma è un campo di battaglia permanente c'è tra differente non tra ideologia tra forme di vite tra soggetti politici tra tanti mondi che che che notte detti di genere anche di classe questa ma questa visione egemonica da di una sola un'OPA con un solo progetto con un solo soggetto quasi con una sola no cultura
E una della delle cose che dobbiamo aprire no a aprire come come un come un corpo per vedere tutta la non solo la riva la diversità ma gli antagonismi interni a a questa storia che ama
Fatto il mondo nel quale a arriviamo adesso
E e facendo questo gesto di aprire vedere Nocchetti che Celli di ancora a pensare penso che c'era questo questo gesto non recepire questa sfida ma questo gesto de altra ricca leve di una certa idea di di lumini Isma'che consiste precisamente a alla possibilità di di di di chiedere a che si dietro alle nostre a credulità ma perché credemmo a certe cose
No Como no come come carenze delle credenze hanno una base da un altro tipo ma queste credulità che sono fatte sempre mente
Dell'accettazione di certe evidenze o di certe idea certe concezioni del della vita del mondo del futuro dei a qual sia e c'è sempre la possibilità di Chieri e come lo sai
E come sappiamo questo perché danno questo Piero ovvio e adesso nel nostro tempo è una delle cose che
Che che
Che per me sono importanti a approssimare età questo
Punto di vista Miano della critica radicale sarebbe questa ovvietà del del non futuro nel senso apocalittico non stiamo accettando una fine del mondo
Non sappiamo bene che vuol dire questo stiamo parlando dell'estinzione stiamo parlando della fine del pianeta o stanno parlando del nostro mondo come lo abbiamo a a immaginato stanno parlando della fine di una civiltà che quella che presenta mente questa modernità europea colonialista eccetera a
Ha non ha affatto farla non la la la la
Ma ne ha fatto un un mondo unico globalizzato de che fine nel mondo stanno parlando e che stiamo accettando quando si diamo questa condizione postuma
Vuol dire di cui come vedi sopra viventi di quanti di alcuna cosa che tramoggia per
Per finita
Allora
Questa temporalità che dove siamo rispetto a che immaginiamo le non le nostre azioni restituzioni alle nostre vite
E a i nostri impegni che che ci impegna rispetto li altri io rispetto l'intorno quando a a in alcun modo stiamo accettando già camp stiamo in un in un tempo che restano nel quale ogni giorno è un giorno di meno
Un giorno di più dipendesse stiamo nel nell'atto può note della frontiera o nell'atto buono de modella vere
Dei dei privilegi dipende no allora per me altri riprendere questo gesto illuministico di dire come lo sappiamo questo Chitty Chitty de che sta fra no che che e che dei che sta fatta questa accettazione quale sono le le non rende le le sfide che che non si lasciano dire quando accettano questo e quali esso sarà quale sono le conseguenze di di questa obiezione di consensi hanno come nei come i ragazzi che no che che decidono di non andare via a lei Serse all'esercito e lo stesso non non non non dobbiamo Lacks lasciarci allignare in questi modi morì di di di difenderci
Con tra gli altri
Di un futuro
Che non usiamo più immaginari come un futuro condiviso sì perché uno dei temi che tu poni rispetto a questo schiacciamento no del della speranza è questa austerità questa austerità
Che è un tra l'altro è un è il pensiero un po'che anche Mark Fisher
In questo bellissimo libro realismo capitalista pone proprio come questione no c'è l'incapacità di appunto immaginare ancora un welfare una cura importanti la Tusek tanto la parola cura
E ed è interessante perché nel momento in cui no arriviamo al neoliberismo liberismo significa ognun per sé e Dio per tutti no a è è la è la conseguenza della frase di Margaret Thatcher non esiste la società esistono gli individui
Vinci perdi merito tuo colpa tua tornare a pensare invece e quindi ci siamo allontanati abbiamo rinunciato completamente all'idea di un lo Stato che cura di una società che cura di una comunità no per quello che è interessante pensare di nuovo in termini di cure questi movimenti stanno riportando questo tema anche se effettivamente
Riparlare di cura in una società così individualista così neo liberista può anche essere pericoloso per le fasce più più deboli
E dall'altra parte tu
Appunto dirci è vero quello che accennava già anche anche Silvia in questa società
Sovrabbondante di informazioni noi non riusciamo a muoverci in modo competente e quindi ci affidiamo
Versiamo creduloni in questo senso ci affidiamo i primi via che arrivano e ci spiega come si fa e semplificano entravano spesso appunto come richiami soluzioni in stile bensì bellissimo no soluzioni soluzioni spiccia davanti alla complessità riduciamo e e da un lato ormai abbiamo siamo schiacciati da questa idea dell'austerità e non riusciamo a pensare altrimenti dall'altro chi arriva
Eccita queste queste soluzioni così così facili però spesso anche molto lesivi
Consigliere della della libertà
Come dire e favorito anche perché ovviamente sempre per questa interiorizzazione no del si salvi chi può chi ti dice va be salvati tu gli altri pazienza insomma trova trova terreno terreno facile in questo ecco ti volevo dire
In questa sovrabbondanza di informazioni effettivamente però i media così tiriamo in ballo un po'anche Silvia Neonato hanno ancora Ungar una grande responsabilità perché non è vero che cioè come dire le informazioni ci piovono addosso tutte insieme c'è una forte costruzione di agenda setting di regimi di visibilità per cui
Io ogni tanto lo faccio come esercizio nomadi tutte le notizie che stanno passate in questi ultimi tre mesi cosa ti ricordi e vidi che proprio rimangono alcune altre no ecco appunto
Mi mi chiedevo rispetto a questo questo questo diventare obiettori di coscienza e e quindi poi si può e passiamo anche le due ipotesi perché è da lì che partì ecco come come come può succedere in una società che comunque è vero ci
Butta cioè ci dà l'idea di avere accesso ad informazioni ma poi in tutto e per tutto non no non ci dà questa questa possibilità cioè tu dice alla fine dobbiamo diventare disobbedienti increduli
Anzi tutto al femminile devo anzi abituarli perché nella sessione dopo parlerò solo al femminile con con Federico Zappino
Tessitrici disobbedienti incredule e fiduciose
Come si arriva a questo passando per le tue
Cinque meravigliosi sfotte
Se che dico una cosa che credo i guarda il mio mestiere piccola no mi sembrava leggendo di che tu hai una certa sfiducia
Nei nuovi media nel mo'nuove forme di informazione
Sui quali invece ci siamo illusi nonché fossero democratici orizzontali che ciascuno avrebbe finalmente gratuitamente quindi cancellando il filtro giornalistico
Come tutti sapete è la nostra
Professione completamente in crisi completamente
Misconosciuta
Quindi c'è stato una grande euforia di finalmente ciascuno di noi no se mi sembra Lutero quando fa tradurre Lab la la la Bibbia il tedesco manda tutti contadini tedeschi a ha imparato a scrivere la legge ne che non è una roba da poco e dite finalmente le leggete la Bibbia e parlate da soli con Dio senza l'intermediazione dei preti
Io ho capito bene quello che tu intendi e io sono abbastanza d'accordo in realtà è stata una grande illusione non proprio andata così
Sì anni
Sì da da tutto questo che che anche ricette io penso che la la la tensione interessante tra tra l'incredulità e la fiducia perché se siamo soltanto increduli e ho incredule a alla fine rimandiamo scettiche se scettiche scettica
Finito no mettiamo tutto in dubbio anche possiamo vado adottare posizione ciniche che sono anche molto del nostro tempo e io che posso fare tutto è un no
A tutto è falso adesso con le sei neo tutt'possiamo anche rimanere tranquilli dei come non è possibile sapere nessuna verità nessuna allora mance faccio quello che mi conviene di più alla fine la conseguenza può essere questa si sorsi emaniamo soltanto nel nell'atto dell'incredulità
Allora a che sarebbe una fiducia per il nostro tempo
Una fiducia in un tempo dove abbiamo U ha perlomeno incerte certi contesti
Un accesso ampio a certe informazioni accetti stamperia certa educazione dico c'era perché non è non mai e tutto
Quello che potrebbe essere ma abbiamo un acceso en molto ampio a all'educazione a a no l'informazione al dibattito e alla comunicazione
Questo lo abbiamo allora la lotta per il stesso non è forse a quella a nella quale Service si si riassume tutto perché sì quello questo lo abbiamo in parte di in una parte relativamente ampia la domanda è un'altra come
Che che rapporto dissenso possiamo fare tutto questo
Che che che spero che questo è il il vero problema dell'esperienza come facciamo senso
è un senso che non sia soltanto a particolari o privato mi pare il regime dell'opinione mi pare questa mi pare quello casta sino veramente Como
Queste lavorazione delle tessitrici domande di fare tessuto con questo è un tessuto che non sia a imposto agli alli altri ma che sia fatto del
A dalla reciproca citando
Per me è la è la la quest'la la la domanda per la fiducia possiamo aspettare che sapere più cose ci farà più inviterei o più capaci di rispondere penso che stanno facendo l'esperienza di no ma questo non vuol dire che non serve a niente serve essi se ci diamo le le le le maniere non le le le le le forme e i contesti per a a per arrivare a far spazio in su alcun tipo di senso di tutto questo e per questo che per me molto importante e tu lo dicevi all'inizio a pensare a come fare esperienze a comune del sapere e non soltanto non soltanto un prodotto un prodotto prima piccolissimi consumasse o dei consumo privato
A come
Certi a media o anche l'educazione o anche il consumo culturale a propone anche le rette sociale sono poco INPS sociale è una forma di non dire che sono a altamente private perché ognuno di noi vede il mondo come vuole vederlo non perché ci ci spese per questa mattina io ieri a su immagino che avete visto che a Barcellona c'è una grande battaglia
A ieri dovevo arriva verde ieri sono arrivata oggi che stiamo vivendo tutto questo e ora come sono uscita questa mattina molto presto ho passato
Tante ore questa mattina a seguire le alle mie rette per sapere che succede
Ma
Le mie rete che dicono parlano soltanto della brutalità polizia le no e ho visto cinquanta mille vivi ombra
Fatti per la gente sulle leali attacchi della polizia la gente ma questo lo vedo io
Io e i miei amici che siamo sempre no l'incontro e allora che facciamo con questo perché e è un Zemun esempio di oggi come facciamo che questo a ma tra perché questo re in forza nuovo certe visioni del mondo che si che si che si tornano autoreferenziali uno dei problemi che permette assediati non con più a effetto questa necessità di una critica condivisa nove una critica che reciproca che che antagonista anche si fa fatica a mano mano a nonno particolari sta siamo un po'lì no alimentando dei mondi privati
Che hanno l'apparenza di essere sociali aperti pubblici
Sì no che sta venendo in mente che una cosa
Molto efficace ma
Rispetto a tutti i post post post post che siamo abituati a usare anche possibilità no ai ragionare intorno a questo tema quando diciamo post verità
E quello che dicevi insomma il termine prosperità nasce un po'dopo Breaks hit no quando giustappunto il giorno dopo le elezioni per la Break It tutti vanno a tutelare per vedere che cosa realmente sarebbe successo perché nessuno nella nella sua cerchia aveva avuto informazioni precise no e quindi è stato molto interessante e anni fa si dice è un passato il momento in cui se si è realizzata questa idea del dell'inaccessibilità le informazioni e la manipolazione si prepara dodici post verità
E proprio l'esempio del da riposto no
Come se ci fosse stata una verità prima e adesso forse inaccessibile no a questa quindi questo uso continua del del posto e ci porta poi sempre in quella in quella idea della retro Topolinia
Di cui parla Baumann quest'ultimo i questori ultimo libro guardare
Guardare sempre indietro
Tu dici che in questa sovrabbondanza di informazioni in cui tutto sommato trovarci una poi primaria se c'è stato questo convegno recentemente in dove appunto le intervento principale è stato fatto da Bifo questo intellettuale che dice proprio appunto in realtà
Non solo non non cioè come dire le informazioni sono troppe ma cognitiva mentre noi non siamo ancora in grado di gestirle no ed è il motivo per cui poi veniamo così portati dietro ai pifferai magici no perché proprio non non abbiamo non abbiamo ancora queste competenze e allora tu dici una cosa importante rispetto invece al al ruolo
Degli intellettuali non di tutti ma di quelli delle scienze umane no cioè di tornare ad avere un ruolo di
Come dire di di garanti di mediatori no che era quello che richiamava anche adesso Silvia rispetto a quello del giornalismo Rispetto alle informazioni
Quindi e le centodieci ormai purtroppo la cultura è diventata costantemente autoreferenziale non parla e amo di quella prodotta in Accademia no che si rende incomprensibile apposta per non essere più utile ma serve per essere valutata serve per altre cose
E invece appunto per quello che dicevamo i luoghi in cui discutere il modo in cui parlare in in modi in cui no dire le cose ma soprattutto
Diventare un po'forse di nuovo in importante per per avere delle cornici dissenso no perché altrimenti
Anche i dati come dire come diceva prima Silvia io accesso ai dati ma poi non li sto leggendo li sa usare malissimo no in che modo perché poi è una delle tue ipotesi finali nelle ipotesi finali richiami
In realtà fu cuoce tanto dappertutto lo espliciti alla fine no perché in realtà
Fu Codice anche come dire tutte le scienze umane che hanno avuto il compito di classificare categorizzare eccetera poi si sono servite al potere quindi
è anche difficile come Roma in che modo le scienze umane devono tornare a essere protagoniste
Sì per me nel a in questo bar su questa domanda per la sì fiducia hanno a che fare fiducia quando non sappiamo come come interpretare
Quello che succede siamo essere informati informati e non sapere che succede sette razziale e anche nel mondo
Della no del dell'educazione e della formazione
Accademica a ci troviamo con questo questo che io chiamo la l'analfabetismo illuminato non lungo grandi conosci menti che no che non s'sanno niente no di ed è e e anche della gente che sa molto di non sa niente
Tra
Allora io penso che il ruolo dell'intellettuale come prescrittore
A me non mi interessa più no è una figura legata a una extra una storia di classe ritenere di disponibilità anche l'incerto monopolio sul sapere io penso che oggi il i saperi noi noi sapere i saperi sono distribuiti in modi molto motivi versi a che il pericolo e che diventano soltanto a quello che dicevamo prima dei mondi particolari
E che per lo tanto la figura no lo assicurano la la funzione no la pratica le pratiche anche in plurale dell'intellettualità o della cultura o dell'educazione hanno avere per me con questo lavoro di di incrociare Mondino di di facce un po'il incontrava in vista
No io li a e lavorare questa capacità di di non essere parte di un solo e un solo mondo perché questo è già la la la quello che non la questa o organizzazione a dei mondi particolari a a a propone no anche nel mondo accademico per esempio nature per funzionare con un perfetto rappresentante della tua disciplina del tuo
Supplì guai Gino dentro quella disciplina in sede a questo estrema neutralizzazione Psi precisamente della potenzialità delle e questa questa capacità e lavorare senso condiviso allora
No la visione di uscite fuori o mettersi la sopra quello che succede agli altri forse era un po'la figura dell'intellettuale moderno a poteva avere un ruolo separato
Perché normalmente era un uomo perché aveva certe condizioni ritrasse o a volte notte mamma ma normalmente si e le istituzioni del conosce mento anche si mettevano in questo ruolo
Io tento sempre parte delle mie pratiche anche attiviste a culturali eccetera di sé essere sempre in questo in quel in questo margine non queste pelle dove si toccano i mondi dove i linguaggi si possono a toccare e anche a contaminare e dove io penso che si può fare questo tocchi per me quasi lo più importante adesso che che ascoltare
Veramente no non raccogliere informazioni o prose pro cessare a conosci menti ma veramente ascoltare nel senso di di lasciarsi
Toccare affettare per per per altre realtà per altre altri saperi per altri visioni del mondo che la e la pratica della reciprocità che non è né se necessariamente il consenso o il dialogo o l'accordo che sono figure molto nel fondo molto astratte dell'incontro di quegli incontri quello che ci fa a no uscire dei mondi particolari dei dogmatismi idee ma di tutti questi maniere chiuse di praticare il sapere e la vita in generale toccarsi e toccarsi e e e ascoltare il rettile questa questa la vuole più recettiva che prescrittiva e penso che questo
Abbiamo monta Visentin bisogno di questa
Che e non è facile a trovare i i tempi di spazi per farlo perché tutto il sistema è molto produttivi sta l'Accademia lo sapete bene nei media neanche Mario il mondo in generale no
Questa cosa io no degli destare tutt'sempre in posizione di emissione no produzione
A ma chi ascolta chi chi chi le cifre che Kiske si fa no chi le cifre e porta un po'per questo lo deve questa figura del del contrabbandi stavo del trafficante note di di portare ai a altri posti e a avanti
Delle cose che anche tu puoi portare in un altro lato non è non è non è
Questa idea non ma un dell'universalismo espansivo tutto il contrario e farsi capaci di recidere meglio quello che non sappiamo
Tu concludi dicendo verso il futuro non si può più perdere temi esattamente bisogna che ci attiviamo le facciamo molto velocemente grazie grazie a voi
Cioè qualche brevissimo intervento
Quel trappola bellezza del Book Prize è lettera giornali regala età ma aspetto venti ascoltare ascoltare otto otto esattamente
Velocemente perché credo scusate credo che entri qualcuno qua dopo di noi temo
Londra vedere
Se questa situazione
Grazie grazie
A
No non so se io sono una Ray presentante scrive il filosofo
E è vero che la figura che tutti conosciamo è un po'questa no il filosofo come una figura un po'a parte è strana
Poco se poco poco sociale no a volte che scrive le cose o vizio delle cose che ne sono capisci capire ma non sono io io non mi riconosco in questa mani e io penso che molti filosofi forse non mi re conoscono anche come come parte del loro non lo storione no mi portammo otto io penso che la filosofia tra ha incominciato nelle strade no sì va morsica andiamo indietro la prossima quello che noi chiamammo la nostra filosofia di origine Greco eccetera è incominciato andando nelle strade chiedendo alla gente tu come stai quello che sai e perché dice quello che dici ci vediamo dopo si è un po'questo per me la filosofia naturalmente questo addotta molte forme più
Più più complesse ma a in fondo e questo
No non può essere più grossi Moretti
Casi chi vuole comperare libero di Marina Ghersel scommesse Vincenzo ex Guns esser fuori lo potete prendere e Marina ovviamente è vero firmerà