Spazio e libertà negata

Sì
Sedici
Parli
Come riteniamo
Vogliamo
Bene se prendiamo posto
Così cominciamo
Allora innanzitutto benvenuti a tutti io
Dopo il benvenuto anche al nome indirettamente al nome dell'istituto il direttore generale Massimo per RAI fuori sede non è potuto intervenire ma avendo come dire trascorso un bel pezzo darebbe vita all'interno di queste stanze che in qualche modo sono come dire delegato a dare il benvenuto anche al nome dell'istituto
E un seminario un po'attento a più voci e quindi che in qualche modo
Dovremo stare molto attento lì sui tempi io farò una Berelain introduzione poi loro due anche l'introduzione per faremo tutto una serie di interventi programmati mette rilievo deceduti perché se no mi sembra dei corazzieri sembrava sembra e allora parto da alcune come dire da alcune mie
Osservazioni fare soprattutto il significato dell'incontro
Detto qui davanti a me una schiera di persone che hanno dedicato tempo professione intelligenza ragionare su gli spazi per il carcere e quindi la progettazione possibile all'interno del carcere
In realtà il mio punto di vista che vorrei porre oggi è in qualche modo un pochino più laterale un pochino più ampio
Sono gli spazi della privazione della libertà io non so chi se qualcuno ha dedicato cinque minuti di attenzione allo spazio dei centri per i migranti Pepe il rimpatrio
Non credo perché sennò avrebbe arrestato subito perché in qualche modo sono spazi che non hanno nessuna idea dietro sono semplicemente dei grandi contenitori
Il l'unico l'unico arredo da ciò che può molti di voi hanno dedicato anche studi a come cambiare gli spazi esistenti nel carcere con elementi di arredo diversificate Celli non si parla di arredo non c'è il nulla
E ed è uno spazio di privazione della libertà dove ci si può stare fino a sei mesi
E sei mesi è un Periodo Blu significativo dell'esistenza sempre considerate che in carcere
Mille ottocento persone attualmente sono state condannate ad una pena inferiore ad un anno quindi diversi di loro ci stanno cinque mesi quattro mesi sei mesi
è anche chi sta nei centri per immigrati sta per un tempo comparabile con quello di alcune detenzioni
è uno spazio del malessere qui in questo anche del in senso proprio quasi come dire staccato Marche essere proprio perché sono spazi dove si chiede in un certo senso star male perché hanno in qualche modo toglie la funzione simbolica di messaggio
E devono essere un messaggio del tipo e attenzione che l'essere irregolari in questo territorio in questo Paese può determinare questa situazione quasi un messaggio
Da inviare a chi avrebbe magari intenzione di di partire quindi a uno spazio messaggio
Uno spazio che in qualche modo ha una funzione diversa non te la rieducazione ma della comunicazione ad altri
è uno spazio
Non invisibile chi di voi è di Torino sa bene che ha corso Brunelleschi dove c'è il CP pre
E affacciano palazzi attorno eppure giustamente c'era stato un convegno che parlava di visibile invisibile
Nonostante nonostante
Fosse molto visibile era molto inflessibile quello ciò che avveniva all'interno dei palazzi vi si affacciano
Ma quanta questo ci sono anche altri spazi su cui la riflessione poco penso alle camere di sicurezza da un lato che spesso sono il bugigattolo di oscuri anche a queste zone aeroportuali cioè tutti questi spazi
Che il Garante nazionale è chiamato a visitare a monitorare i ci aggiungo anche
I reparti ospedalieri
Dove si d'aggiungere ogni tanto un piccolo dehor per farsi che le persone possano stare all'e sterno rispetto al quale devo dire
E quindi che gli spazi esterni del carcere a volte sembrano un qualcosa di inimmaginabile mente meglio perché quelli sono proprio semplicemente di quadrati
Dove andare
Compulsivamente a fumare la sigaretta
Allora credo che in un sistema che aumenta gli e i luoghi di privazione della libertà
Aumentano anche i luoghi dove tale privazione può avvenire
E allora la riflessione sullo spazio non è soltanto più una riflessione architettonica ma è una riflessione funzionale ed è una riflessione possenti mica cioè quali relazioni si stabiliscono all'interno di questi spazi
Ieri L'Espresso diceva per esempio del Carcere e territorio di guerra nel senso che sono spazi dove la violenza in qualche modo che si rafforza viene ancor più forte sia da parte delle persone dei recluse sia da parte di chi e in quegli spazi cambia è chiamato a trascorre la propria attività professionale per anni anni e per decenni e decenni e questo avviene anche per chi lavora all'interno dei centri per chi lavora nelle questure e via dicendo
Questo è il significato dell'intervento il secondo punto però poco tempo
E il significato del titolo del mio e del mio intervento l'intrinseca Namor fossi dello spazio ristretto e e qui diciamo mi viene come dire in sussidio il termine stesso perché parlo di Anna Moffo si era morta fossi è in qualche modo nulla diversità tra lo spazio mentalmente rappresentato e lo spazio raffigurato
E in questo caso non nello spazio raffigurato nello spazio costruito allo Spazio mentalmente rappresentato anche qui c'è una scollatura
Noi pensiamo degli spazi ma non sappiamo qual è la rappresentazione mentale tutti c'è dentro come se lì raffigura questi spazi
E quindi la Namor Fusi in qualche modo mi rinvia anche alla
Deformazione cioè lo spazio mentale vissuto è uno spazio deformato rispetto allo spazio di kilowatt rigettato con lo ha definito ed è interessante capire come avviene questa deformazione voi sapete che nell'era morto così
Dal ma questi sono lo dico così mio pallino mi sono sempre e interessato di studiarle eccetera si viene mandata qualcuna gli mandiamo subito al sol fine con l'acqua che andiamo su pure l'iper conosciute o no assorba in in qualche modo la Namor fosse sempre un messaggio no
In questa diversità tra rappresentazione e realtà questi sono gli ambasciatori e praticamente in quel trionfo di strumenti scientifici
Dell'Umanesimo e del Rinascimento là sopra ci sono strumenti musicali ci sono liberi strumenti di astronomia ci sono libri Italia dai sembra però c'è ci sono in quel quadro ci sono ben terrei elementi di che evocano la morte
E non si vede bene da cui però ve lo posso garantire che vanta National Gallery lo può credere in alto a sinistra in realtà c'è un crocefisso
Quell'Lewton in primo piano a un vessillo staccato corrotto diciamo si rompe in qualche modo il figlio e soprattutto poi c'abbiamo questa specie che potrebbe sembrare di osso di seppia né in prima in prima linea che in realtà se noi ci mettessimo
Vedete gli occhi del personaggio a destra sembra ci mettessimo a un metro di distanza dalla cornice del quadro guardassimo quell'occhio di seppia sarebbe questo cioè è un teschio è un richiamo in qualche modo alla morte
Lo spazio deformato siti in forma in funzione di un messaggio che vuole essere comunicato e noi anche quanto mettiamo le persone in uno spazio che sappiamo
Essere deformato rispetto alla percezione di ciò che loro si attendevano nel arrivare rispetto allo spazio vissuto vogliamo in qualche modo mettere il nostro teschio anche se non visibile dietro lo lì ciò che noi stiamo comunicando loro il in altre epoche più avanti
Passatemi questa specie di excursus così la la Namor fosse acquista anche un altro significato che il primo significato per cui ho chiamato a una morte così quell'è quella del voler infilarci un messaggio il secondo significa indicato
Per fatte vedere ecco per esempio questa è una Gabor così
Di Carlo primo di Svezia
Che che qui siamo molto più la del periodo in cui che poi verrà in qualche modo ha ammazzato e vedete che c'è il teschio si omette il cilindro
Sopra cilindro speculare all'altezza del teschio vedo l'immagine di Carlo primo di Svezia quindi il primo punto per cui ho scelto Anna Moffo si è dietro questa deformazione spaziale
C'è sempre un messaggio che non vogliamo in qualche modo trasmettere non è mai casuale anche quando mettiamo le persone in uno spazio vuoto quando le mettiamo in una gabbia
E quindi in qualche modo dobbiamo riflettere su questo aspetto dello spazio
La seconda questione è che la amorfo sì però andiamo sul positivo c'ha sempre un punto di vista ricostruttivo
E allora qui ho attirato fuori questo che un paesaggio questo l'ha fatto Mignani che era un allievo Dini se era un che Misano parlo del collegio dei minimi a Parigi quindi scuola cartesiana de allocata dialogo tra Cartesio L'Abate Marsella eccetera quindi la volontà di dire la ricostruzione che formata per roccia sempre un punto attraverso cui io la posso ricostruire e infatti questo questa Trinità dei Monti del collegio di dati Monti e che è un paesaggio della costa calabra se io lo fato apprendere
Dall'inizio del corridoio in realtà è San Francesco di Paola cioè quindi è San Francesco di Paola dal punto di vista iniziale del corridoio è la costa calabra nel momento in cui io passo per il corridoio tra l'altro è tutto un po'figli intorno
E anche il corridoio per una parte nera per l'altra parte in realtà è disegnato sulla parete di fondo
E allora questo elemento è quand'è il punto di vista ecco perché ho perché ho parlato di Hannah More così dello spazio distretto
Attraverso cui una persona che ristretta occorre costruire la filiera immagine della sua del suo essere incluso è possibile questo a cura nel nostro sistema o il sistema della sua reclusione di diventa talmente incognito impossibile da interpretare che non una più il punto di ricostruzione della morte così
In prima la Namor Possieri incrocio kata in negativo il messaggio negativa da sola giochi in positivo
Lana morto si è anche garanzia
Qui siamo non a caso citato Cartesio siamo ben dopo siamo nelle nelle nel momento in come in cui come dire la scienza e la razionalità acquistano un valore fondante
E questi sono spazi calcolati quindi sono sparsi su cui il punto di ricostruzione è esattamente come dire prospetticamente calcolata sulla base dei Ciocchetti e sarde gli altri matematicamente avevano definito e questo aspetto qui è il il secondo punto diciamo della Namor così esiste un punto di ricostruzione attraverso cui possiamo dire che la persona possa capire il perché
Di quello spazio angusto il perché di quello spazio che non gli parla di perché di quello spazio che determina sulla flessibilità
Il terzo aspetto per cui ho messo Anna morta fossi forse lo trovo qui questa Andrea Pozzo qui siamo nel palazzo Ducale di Sassuolo ma potremmo andare a Sant'Ignazio qualora a due passi da qua questo è tutto dipinto è tutto finto e tutto scenografia la Namor fossi diventa teatro e anche lo spazio detentivo è il teatro qui
Prendiamo in prestito un pochino fu corta il teatro della sofferenza esibita
E il tè al latte a terra Lita della pena e anche lo spazio contribuisce questo e le e da questo punto di vista diciamo è una crea che ha tradita mai abbandonata
Perché ancora adesso che noi diciamo
Che la pena deve essere come dire solo la limitazione della libertà soltanto come dire a sette carte nel suo agire e anche negli spazi che la pena finisce sempre per radere una elemento di teatralità della sofferenza al suo interno
Allora ecco i tre punti di vista su cui io riflettevo sullo spazio nel senso e per questo ho usato il termine Hannah More fossimo una riflessione che parte dallo spazio come messaggio
Una riflessione che parte dallo spazio però come che tuteli riavere perché le persone sono persone perché usciranno un punto di vista di ricostruzione di un perché in cui guardare lo spazio in cui sono ristretto il terzo il punto di vista incombente pesante che abbiamo ancora della teatralità
Questo è stato diciamo il punto mio di partenza con cui mi misuro con lo spazio fermo restando tutta la positività della ricerca
Che poi c'è nelle varie l'università ne vedo diverse e quindi rappresentate nei singoli professionisti dei singoli istituti
Però Contu due aspetti decreto non vadano persi di vista primo quello che non so dire a voi però sapete meglio di me e lo spazio
Non è mai neutro
Lo spazio è conseguente a ciò che scrissi ci si fa all'interno deconferma ciò che viene fatto ancor di più lo spazio istituzionale e in cui c'è una funzione assegnata quello spazio dalla collettività
Un risultato di ciò che la collettività pensa rispetto alla funzione che vi si insegue
E contemporaneamente è un elemento di con ferma al società esterna di tale funzione e vitale al avanzata o arretratezza della funzione stessa
Quindi in qualche modo riflettere sullo spazio mi diventa riflettere sulla realtà di come la pena concreta si realizza io mi fermo qui
Dico che questo discorso va oltre i metri lei ha dimensioni come dire degli spazi che dovremmo cominciare ad a vere un pochino più un occhio un pochettino più largo sia aitanti alle tante restrizioni sia i tanti diversi spazi e sia alle relazioni che in tali spazi si realizzano grazie
Anzi devo presiedere allora adesso passo pagata Alessandro al panno Alessandra Barolo conoscendo l'ufficio del Garante nazionale
Ringraziamo allora
Per introdurre l'argomento con Mauro Palma è stata abbastanza complicato però ci dobbiamo lo stesso e comunque l'idea agli
Cercare di raccontare anche dal punto di vista della Corte europea dei diritti umani
Qualche approdo positivo qualche approdo che si può insomma qualche elemento positivo che si può cogliere nell'ultima giurisprudenza avrà a costo di sembrare molto brusco salto subito al meglio Straße perché abbiamo davvero stringenti limiti di tempo
è un introduzione intanto cari principalmente tre punti anch'io la vorrei fare il punto sugli ultimi approdi della corte di Strasburgo rispetto al sovraffollamento
E a come va inteso lo spazio carcerario valorizzando gli aspetti virtuosi di questa costruzione perché ce ne sono
Mi pare no ricavarli
Poi vorrei proporvi un intermezzo dedicato alla singolare corrispondenza del mandato del Garante nazionale con l'esito Trupia in particolare con quelle di deviazione
E infine chiudere ai con un breve focus sul concetto di spazio alla detenzione amministrativa dei migranti erano perché abbiamo detto a gli spazi non sono solo quelli carceraria
Cominciamo però dalla costrizione in generale in spazi chiusi e qui concedete imporgli pazienza perché vorrei partire da otto lontano
Allora a poco a poco l'idea di un libro comincio a prender forma dovrà essere un'opera sfrenata mente ambiziosa intollerante una sorta di Anatomia dell'irrequietezza imbastita intorno al dito di Pascal sullo starsene qui a chi nella propria stanzetta
Il discorso grosso modo era questo l'uomo umanizzante ossia aveva acquisito insieme alle gambe diritte al passo ai tanti un istinto migratorio l'impulso a varcare il lunghe distanze nel corso delle stagioni
Ok può varcare lunghe distanze nel corso delle stagioni
E questo impulso era inseparabile dal sistema nervoso centrale quando era tarpato da condizioni di vita si dentarie trovava sfogo alla violenza nella vita nella ricerca di prestigio quando la smania del nuovo ciò spiegherebbe dall'altro perché nell'intento di ristabilire l'armonia dello Stato primigenio tutti i grandi maestri da Buddha la forza e la San Francesco
Abbiamo messo al centro del loro messaggio il pellegrinaggio perpetuo raccomandato da loro discepoli letteralmente di seguire la via la via con la V maiuscola
Allora lo scritto di Bruce Chatwin e sull'alternativa nomade qui si riferisce lo stesso autore il passo che abbiamo appena citato
Crebbe a dismisura ma rimase incompiuto oltre che per l'ingovernabilità del tema anche per la convinzione che aveva l'eccentrico scrittore secondo cui l'atto dello scrivere il nomadismo sono in qualche modo inconciliabili
E allora le considerazioni ricette Pennant sull'irrequietezza quando si è chiusi sulla necessità di assicurare la libertà di movimento sul soldi Thuram volando come panacea semplicemente cambiano forma si diffuse in modo capillare
Impegnando un po'tutta la sua opera contemporaneamente invadendo l'immaginario collettivo sul viaggio considerato in antitesi alla sedentarietà
Ora gratuiti cattivo tentare di introdurre l'inafferrabile mercuriale tema dello spazio nell'attivazione la libertà partendo da un libro che non è stato mai scritto
E da parte di un autore che non ha mai esplorato per lo meno direttamente il tema della della detenzione se non forse a ritroso
Perché comunque molte le osservazioni ricetto in sparse poi libri taccuini si adattano molto bene ragionamenti sullo stato di cattività
A partire proprio dal recupero di alcuni concetti potentissimi espressi in particolare da Blaise Pascal principale dei pazienti
E non solo il pensiero duecentocinque quello qui abbiamo già accennato nell'incipit quello per cui tutta infelicità degli uomini proviene da una cosa sola cioè dal non saper restare tranquillo nella propria camera
Ma anche il pensiero duecentouno per cui nulla è più insopportabili all'uomo che di essere in completo riposo senza passioni senza fari
Senza divertimenti senza applicazione egli sente allora il suo nulla il suo abbandono la sua insufficienza la sua dipendenza la sua impotenza
Il suo vuoto subito saliranno dal fondo della sua anima la noia l'umor nero la tristezza la malinconia il dispetto disperazione
Ora l'impressionante che qualcosa di questo Bach diramandosi arrivato fino a Strasburgo dove venti ottobre due mila sedici il giudice la Grande Camera Cortenova i diritti umani hanno pronunciato la sentenza fondamentale in un caso che riguardava la Croazia
Sto parlando la sentenza Mursio ci ha rappresentato una significativa svolta rispetto alla giurisprudenza che fino a quel momento nel valutare il sovraffollamento carcerario come trattamento inumano e degradante in violazione dell'articolo tre della Convenzione
Aveva ritenuto in generale assorbenti le questioni di mero spazio geometrico
Tazza Solimano riscontro Italia del due mila nove è la rappresentativa di quest'ultima visione e diceva che lì sotto i tre metri quadri a testa la corte aveva ritenuto automaticamente integrato il trattamento inumano e degradante senza dare rilievo giuridico ad altri aspetti
Nel corso del tempo sebbene regolarmente si era sviluppato un altro orientamento che andava nel senso di un progressivo abbandono del criterio dell'automatica violazione dell'articolo tre nei casi di disponibilità di meno di tre metri
Pensiamo in particolare al caso anni R. altri contro Russia del due mila dodici in cui il giudice europeo aveva stabilito tre criteri piuttosto basici per la verità che devono comunque sempre essere cumulativamente soddisfatti
E se uno dei tre profili non è verificato scatta una forte presunzione di violazione l'articolo tre nomina automatica violazione
Avrà musici contro Croazia in un certo senso va considerato un approdo
Dopo l'esame approfonditissimo in una sentenza di oltre cento pagine la Corte scioglie in modo chiaro alcuni nodi
Traumatismo e forte presunzione sceglie la forte presunzione
Quindi in assenza di spazio detentivo sufficiente cioè sotto i tre metri scatta una forte presunzione di trattamento inumano e degradante a quel punto sullo stato convenuto incombe l'onere di vincere la parte presunzione
Attraverso la possibile allegazione questa volta cumulativa
I tre fattori compensativi delle della inseguita dello spazio questi fattori quali sono fatto che lo spazio stesso la riduzione di spazio stessa deve essere breve
Fuori dalla cella e questo è il secondo elemento compensativo devono essere garantite libertà di movimento e adeguate attività
E terzo elemento la struttura penitenziaria deve essere ritenuta complessivamente adeguata ora se lo Stato è in grado di dimostrare questi tre aspetti non ce la violazione attenzione lo stiamo dicendo che se lo Stato contro argomenta bene la situazione ottimale
Solo che il trattamento inumano e degradante non è integrato
Infine giudice trovavo chiarisce come vada misurato lo spazio e dice di farlo come fa il CPT CPTA il Comitato del Consiglio d'Europa per la prevenzione e la tortura che Mauro Palma presieduto qualche anno fa
E Chiamparino genitore garante nazionale e come fai CPTA misurare in due modi la misurazione al netto della servizio igienico del bagno e al lordo della mobilia naturalmente e la corte specifica la persona ristretta vede potessi muovere liberamente tra immobili perché allora abbiamo parodia trauma
Perché la sentenza Mussi dice declina la questione dello spazio detentivo oltre i termini puramente geometrici che in una certa fase erano soffocato l'argomento fornendo ai giudici e a chiunque si occupa di detenzione un approccio relazionale i cui esiti vanno messi a valore
Cioè i dettami sul modo di misurare lo spazio detentivo contengono qualche indicazione di sistema come ad esempio quella per cui lascia le devono essere normalmente dotati di mobili
Per intendersi lascia l'ammenda quella che in gergo burocratico viene descritta come priva di suppellettili è un'anomalia e a certe condizioni corrisponda maltrattamento
E lo spazio papà considerato in relazione a innumerevoli altri profili in particolare al tempo alla libertà di movimento e alle questioni correlate alla progettazione architettonica
L'elemento da sottolineare con forza e che a volte mi invece viene oscurato da interpretazioni riduttive
E che la corte partendo da un problema percepito come soli spazio contribuisce a ridisegnare in generale modello di detenzione
Moderno e quindi non solo la nostra ultima relazione al Parlamento in cui riconoscerete certamente l'influsso di Marcuse
Essenzialmente sposta il baricentro dello stare in carcere verso gli spazi esterni comuni sociali relazionali in cui si praticano attività dotati di un senso che creano un'identità il riempiono un tempo altrimenti vuoto auspicabilmente andando nella direzione dell'allontanamento concettuale dallo spazio del non luogo che è quello che non crea né identità singola le relazione ma solitudine similitudine
Ora riassumiamo lo sviluppo di questo ma dalle in quattro schematici punti primo punto
è un modello in cui la cella diviene prevalentemente luogo di riposo questo significa che il tempo non dedicato al sonno riposo va trascorso fuori dalla Camera fuori dalla cella
Quindi prendiamo compì come standard di riferimento quello raccomandato al CPT fa almeno otto ore riprende anche il Garante nazionale
Punto due il tempo fuori dalla Camera deve poi essere un tempo non vuoto da dedicare ad attività appropriate e cioè significative dotati di Sanzo e costrutto insomma non basta a far fuori dalla Shell a maggior ragione in ordinamenti come il nostro in cui alla piena è costituzionalmente attribuita una funzione di socializzanti attività dei quadri sono quelle che vanno nel senso della responsabilizzazione anziché in quello dell'infantili trazione e attraverso questa clausola si può plasmare uno spazio della detenzione che riempia il vuoto di senso e compensi tutte le emozioni e sentimenti negativi che lo stare rinchiusi la sedentarietà coatta è l'immobilità intrinsecamente Gianni erano e qui ce lo ricordava
Mauro Palma nell'intervento introduttivo e mi ricollego a a quel passo di certo in che abbia con cui abbiamo aperto l'introduzione terzo punto la la detenzione deve avvenire
In una struttura complessivamente adeguata dice la corte quindi non solo le Camere detentive ma anche tutti i servizi dell'istituto fino all'intero edificio con tutti gli spazi che lo compongono e le funzioni che sono loro assegnate
Questo terzo elemento talvolta sottovalutato dei giudici ha il grimaldello attraverso cui innalzare il livello di tutela della vita negli istituti anche e soprattutto attraverso una progettazione architettonica ragionata
E mirata che tenga conto della Pro Senica e che si interroghi sulla funzione dello spazio il riferimento alle sue molteplici espressioni pesanti all'interno di un istituto di detenzione
Qui riferimento non solo come è ovvio le condizioni materiali complessive ma anche ai singoli aspetti della detenzione da considerare però privilegiando quello che la Corte chiama horror assessment cioè in sostanza una valutazione complessiva basata sulle relazioni tra le parti il sistema considerato gli stessi giudici europei sono arrivati a parlare esplicitamente di approccio olistico
Quarto punto attraverso questo tipo di approccio la Corte due arriva ad affermare che un problema intenzione come trattamento umano degradante può essere di anche in assenza di problemi di spazio e questo andare oltre lo spazio per una questione che era nata come esclusivamente spaziale a me sembra davvero un elemento ricco di prospettive Sempre inquadrabile nell'ottica virtuosa il superamento degli automatismi
Questi parametri richiamati dalla Shadow attraverso un raffinato esercizio esegetico
Sono offerti alla riflessione di chi gestisce l'esecuzione penale e di chi elabora modelli architettonici perché possano per usare un'espressione molto incisiva aveva trovato ingabbiare stancato rischiare le parole contenute nella convenzione e veniamo secondo delle punte introduttivi
Il mandato di visita e controllo regolare quando si porta del Garante nazionale si sviluppa nell'ambito dell'intero arco della privazione di libertà quindi non solo la detenzione penale ma anche la custodia da parte delle forze dell'ordine
La detenzione amministrativa dei migranti anche nella sua dichiarazione de facto
Infine i trattamenti sanitari obbligatori impossibilità ad autodeterminarsi di persone disabili e anziani
Allora i luoghi del suo monitoraggio sono analiticamente spiegati nella relazione al Parlamento due mila diciannove perché quest'anno il Garante nazionale ha scelto di individuare come l'attimo chissà proprio la descrizione approfondita e la concettualizzazione
Di tutti questi spazi di libertà negata non solo dal punto di vista giuridico ma anche da quello relazionale quindi carceri per adulti e minori camere di sicurezza delle varie polizie centri dei rimpatri caposcorta navi in cerca di un peso safety
Servizi psichiatrici di diagnosi e cura residenze per disabili o anziani i conti con tutti i loro annessi dalle diverse funzioni tali luoghi oltre che all'oggetto del mandato del Garante corrispondono anche ad un sotto insieme dell'etere utopie categoria escogitata da Michel Foucault
Che designa luoghi assolutamente differenti che si oppongono a tutti gli altri e sono destinati a cancellarli a compensarli a neutralizzarlo unificarle
Sono dei veri e propri contro spazzi luoghi reali fuori da tutti i luoghi le Ferrovie sono centre e dotate di un sistema di apertura in chiusura che l'isola nei confronti dello spazio circostante e soprattutto hanno come regola quella di giustapporre in un luogo reale più spazi che normalmente sarebbero incompatibili
L'eclettico pensatore francese nell'ormai celebre conferenza radiofonica tenuta su fa sculture il sette dicembre mille novecentosessantasei elenca leather utopie annoverandoli tra l'altro i giardini cimiteri manicomi le case chiuse
Le prigioni ora il sotto insieme che dicevamo è rappresentato da quelle che l'autore chiama istituto piedi deviazione ingordi cioè che la Società organizza ai suoi margini
Riservati agli individui il cui comportamento deviante rispetto alla media o la norma richiesta
Di qui le case di cura di qui le cliniche psichiatriche le prigioni bisognerebbe forse aggiungere anche gli ospizi per anziani perché in fin dei conti non società così affaccendata come la nostra l'ozio è una specie di deviazione
Infine curiosamente in un modo un po'profetico direi rispetto ai nostri tempi fuoco considera competere utopia per eccellenza tavola male
Cioè un pezzo di spazio vagante un luogo senza luogo che diverse stesso chiuso in sé libero per certi aspetti ma fatalmente consegnato all'infinito del mare riflettendo in tema di luoghi e spazi detentivi anche di fatto valeva la pena evidenziare questa singolarità per incorniciare il Garante nazionale come meccanismo preventivo dei maltrattamenti rispetto all'etere utopie di deviazione
Che con le raccomandazioni in un ideale contrappunto
Contribuisce all'attenzione centripeta spingendo anche la riflessione su questi luoghi dal margine verso il centro e dal dentro verso il fuori un po'come è nelle nostre intenzioni nel caso di questo seminario in qualche modo e tavoli ferimento alla nave
Che ci consente una breve finale incursione nello spazio della privazione della libertà di militanti fa il nostro terzo e ultimo punto
Intrecci altri contro Italia del quindici dicembre due mila sedici la Corte due riprende la Mursia ci pronunciata appena due mesi prima è trovata applicarmi principi al trattamento dei migranti
Anche sulle navi
Isoliamo il discorso sparse sovraffollamento in estrema sintesi emerge un quadro di riferimento complessivamente lo diceva Mauro Palma inizialmente complessi anche molto più grezzo arretrato povero e veramente contenitivo rispetto la carcerazione
Si pensi a titolo di esempio per capirci che all'inizio d'ottobre l'Alto Commissariato ONU per i rifugiati ha rivolto un appello alla Grecia per il trasferimento di migliaia di richiedenti asilo fuori dei centri di accoglienza pericolosamente sovraffollati
Delle isole del Mar Egeo che cosa si intende qui per sovraffollamento allora si parliamo di dodici mila seicento persone per un centrocampo a capacità di circa due mila cinquecento a Samo in centro ha una capacità di circa settecento persone e ne ospita cinque mila cinquecento con accesso limitato alla fine acqua potabile e cure mediche a queste condizioni la progettazione architettonica e tutto quanto abbiamo detto sulla funzione degli spazi in ambito penale
In totale assenza di risorse equivale a poco più di un duplice effetto con cui ci fu sentir dire
D'altronde il trattenimento dei migranti è un fenomeno recente e non ancora cristallizzato rispetto alla detenzione penale ambito più strutturato dai confini incerti abbastanza solidamente presidiato
Tanto che il Consiglio d'Europa al momento sta cercando di buttare la detenzione amministrativa di migranti di regole e garanzie sulla falsariga delle piante sull'uso del due mila sei
Naturalmente mutatis mutandis perché la detenzione amministrativa non implica la non implica la commissione di reati e quindi le sue regole e le sue strutture devono ragionevolmente discostarsi da quelli della carcerazione adattandosi alla specificità di un contesto non penale
Ciò nondimeno l'intesa sui contenuti ancora non sia trovata e il garante nazionale sta partecipando a tale processo di elaborazione di standard comuni europei e siccome il Garante stesso erano standard Sarti Buddy il suo contributo alla riflessione del Consiglio d'Europa
è stato sistematizzato il pubblicato autonomamente ad aprile di quest'anno
E a proposito di funzione degli spazi
Nell'ottica sopra ricordata poi vorrei solo Rhapsody chiaramente ricordare il paragrafo undici sul diritto allo sviluppo personale
Dove il Garante sottolinea che ai migranti trattenuti per essere data la possibilità di non rimanere inattivi e garantita la libertà di movimento
E che gli ambienti per le attività vanno pensati come il ruolo di che generino sentimenti di solitudine isolamento più o meno come l'avrebbe pensato certe disequilibrio mai l'avesse scritta lascio volentieri la parola Gabriele stancato grazie per la pazienza
Passo la parola Caprera stancato voi capite che avete capito dal carattere nazionale piace un po'il pensiero divergente quindi un esperienza convergente mente di parlare di ieri progettarsi ora invece si ritrova a parlare anche come dire di relazioni interpersonali in questi vari luoghi e devo dire una piccola chiosa che io ho visitato un centro perché parecchi a volte in cui centoventisei migranti erano in centodieci metri quadri
Ecco inutili per sei mesi
Centoventisei in centodieci metri quadri voi sapete
Benissimo farvi io conto di qual era lo spazio soggettivo che poteva avere ciascuno
Per questo tema apriamo pensato anche di ampliarlo Gabriele stancato
Il più giovane della sala qui in qualche modo quasi e tra l'altro autore di un lavoro sul quale abbiamo riflettuto discusso le cedo la parola
Allora intanto ringrazio Mauro Palma per questa occasione perché mi trovo insieme a persone che ad oggi rappresentano una bussola sia dal punto di vista teorico applicativo io dire anche etico in questo campo
Quello che vi presento io un sunto della mia tesi di dottorato
E possono essere mandate le slide intanto
Che si intitola architettura della libertà del controllo un concetto carcerario basato sulle nozioni di territorialità e privacy
Come suggerisce il professor Brandon in molti aspetti della nostra vita né perseguiamo la libertà come estensione dei futuri possibili però al tempo stesso ricerchiamo di avere un controllo sull'esito di questi futuri possibili
E nella ed è proprio nella dicotomia tra libertà e controllo che cerca di districarsi il diritto internazionale e i modelli architettonici contemporanei in ambito penitenziario
Se noi vediamo a diverse fonti del diritto ci rendiamo conto che siamo chiamati a concedere le strutture in modo che vengono offerti strumenti formativi
E operativi concreti che permettano le persone di essere attivamente partecipi degli aspetti positivi della comunità di cui in realtà fanno parte e devono continuare a essere concepiti come parte
Sergio Lenci nel settantacinque aveva provato ad immaginare di criteri per un modello che assolvesse a questo a questo scopo questi criteri riguardavano la prossimità
Alla città la capienza che dove non doveva superare un numero di mille unità preferibilmente anche contenute nel Trecento
Spazi per la socializzazione la presenza di una cella individuale luoghi per gli incontri familiari loghi per la formazione lavorativa e l'educazione scolastica e soprattutto il rapporto con la natura
Noi abbiamo preso in considerazione questi criteri per tracciare il confine di un di una serie di casi studio utilizzati nella ricerca
Ne è risultato un gruppo di dieci architetture prevalentemente realizzate in Europa cui però si integrano anche la Guesclin Berlino Australia la pax Santa Russia in Brasile
La
La
Relazione che connette l'individuo con lo spazio in questa antinomia
Tra libertà controllo è di fatto il cuore della ricerca degli architetti che hanno sviluppato queste opere
E se noi ci pensiamo bene il rapporto tra architetture libertà
è molto forte perché piano operativo il piano percettivo sono da sempre due livelli su cui l'architettura lavora
Per formare l'ambiente umano e come sottolinea il neurologo cerchi più star il nostro senso della libertà dipende da una relazione che mette in gioco l'ambiente la corteccia prefrontale operativa la corteccia presso posteriore
Percettiva
Ma avere controllo sullo spazio significa anche definire dei livelli dei dei piani qualitativi dello spazio che passa attraverso dimensioni che Hall aveva identificato e che sono necessari gli essere umani per articolare le relazioni interpersonali nello spazio Raffa e se si sostiene che le relazioni di un individuo o di una comunità rappresentano la sua territorialità Robert Saxa aggiunge che questa costituisce il contenitore delle qualità spaziali degli eventi
Taylor sostiene che comunemente si possano identificare tre macro categorie territoriali
La prima tra queste sono gli spazi terziari non li conosciamo come spazi pubblici più aperti e indiscriminati in cui il vantaggio ricercato è quello condiviso
Tra le persone che lo fruiscono e gli spazi collettivi
Da questi si può entrare nei così detti spazi secondari che sono una realtà intermedia in cui non il soggetto non è ancora esposto pienamente come accade negli spazi pubblici ma al tempo stesso alcune caratteristiche
Nella vita privata che vengono considerate
Meno rilevanti vengono sospinti in altri ambienti fanno parte di questi gli spazi semi collettivi e gli spazi privati dunque o come le sale di socializzazione che noi possiamo riscontrare ad Albano ad esempio
Da qua poi si arriva agli spazi primari gli spazi in realtà primari sono spazi esclusivi in cui il godimento di un soggetto inibisce la fruizione di soggetti terzi
Fanno parte di questi i spazi privati propriamente detti come ad esempio la stanza personale che vediamo store Strom o gli spazi semi privati che consiste costituiscono un importante luogo di mediazione
E di riconfigurazione psicologica nel passaggio da quello che è lo spazio più personale al confrontarsi con lo spazio esterno al mondo esterno tutti quelli che abbiamo visto finora corrispondono a quello che altro hanno chiama il gradiente di privacy perché altra sostiene privacy non significa solitudine prelati significa la possibilità di articolare sviluppare liberamente tutti i livelli delle dimensioni interpersonali
Infatti la cella di isolamento non a privacy
Hannah Arendt nella condizione umana sosteneva che l'agire umano in isolamento è una contraddizione in termini
Perciò la cella di isolamento non è un rogo umano come non lo sono gli spazi di confinamento in cui vengono stipati certi detenuti
Questi luoghi appartengono di più a quella dimensione che aveva riconosciuto Fo Coop come interrotto pie che sono i luoghi in cui l'individuo non è più responsabile per se stesso e non appartiene più al sì
Queste categorie sono state verificate con gli strumenti da la Spezia in texana Leasys che permettono di affrontare lo spazio in cui con parametri topologici e che furono identificati dei professori che le rende Hansson
Gli strumenti che noi abbiamo utilizzato per affrontare i Progetti in questi termini sono a sono prevalentemente del tipo open-source sia perché si voleva rendere questa strumentazione disponibile alla più ampia utenza possibile sia per rendere fruibili i risultati alla comunità scientifica nel rispetto del principio di confutabili tant'
Uno di questi parametri che consideriamo è la differenzia action la differenza Jean si restituisce quanto repentinamente varia
La funzione e il ruolo di un ambiente
C'è un conto è passare dallo spazio privato allo spazio pubblico passando attraverso un tutta una serie di elementi intermedi che pur fanno da mediazione un altro conto è aprire la porta della propria stanza ritrovarsi di punto in bianco in una piazza
Secondo parametro è l'Integration lite cresce non ci restituisce la vocazione di uno spazio e cioè se è più o meno riservata e al tempo stesso ci permette di leggere se un ambiente se un Complesso tende ad essere più mono centri con o più pluri cilindrico
Il terzo parametro è il controllo questo ci permette di capire la gerarchia degli spazi e dipende fortemente dalla disponibilità o meno di percorsi alternativi all'interno di una struttura
Qua possiamo vedere il diagramma di concatenazione degli spazi e i relativi livelli di riservatezza leggibile attraverso questo algoritmo analitico
Però lo sappiamo la privacy è anche una questione di percezione e per questo abbiamo tenuto conto di un'altra strumentazione che si chiama ISO visuale che costituisce il fascio di vettori che si irradiano non punto nello spazio di osservazione quello che noi facciamo è considerare il per comunità la loro proiezione in piano
Tracciare una griglia che fraziona la planimetria e spostare al centro di ciascuna cellula di questa griglia l'osservatore e ricavarne di conseguenza le superfici su visuali cioè ciò che riesce ad osservare a trecentosessanta gradi
Da quel punto e di conseguenza attenere il calcolo della permeabilità visiva
E qua possiamo vedere le superfici subito Wali sovrapposte una all'altra ci restituiscono ovviamente che alcuni ambienti risulteranno
Più disponibile alla visione sono quelli che quando li leggiamo il rosso e altre invece risulteranno essere più occultati che sono quelli che quale diciamo in blu
Accanto a queste formulazioni
Noi proponiamo di accostare un altro sistema di valutazione che considera simultaneamente tutti questi aspetti
E che valuta la possibilità di articolare le relazioni attraverso lo spazio e le varie territorialità
Se noi consideriamo Conte simultaneamente la disponibilità operativa e la permeabilità visiva otteniamo quella che è l'estensione di privacy all'interno di un complesso
A sinistra di questo grafico possiamo vedere il valore della PAC Santa Russia che effettivamente l'unica tra le strutture analizzate che contempla sia la dimensione privata che una piazza effettivamente pubblica
A destra invece tre dei modelli ottocenteschi storici più famosi e in particolare nell'estremo destro vediamo il Panopticon che guarda caso restituisce un valore di privacy pari a zero che esattamente lo scopo per cui fu concepito
Per questo e il adesso vi voglio mostrare soltanto tre di questi esemplari
In particolare il primo appunto la pacca Santa Russia realizzato in Brasile nel due mila sei dallo studio M tre architettura e che come vi dicevo è l'unico che piene formato attorno a una piazza che effettivamente aperta dove si incontrano i detenuti con i loro parenti durante i giorni di visita
Dalla piazza la protrusione di una rampa curvilinea accompagna verso gli spazi collettivi e da quelli poi si può raggiungere nella cerchia più esterna gli spazi dormitorio riservati
Gli edifici sono realizzati lungo con una collina e sono tutti edifici ad un piano e questo permette da ciascun edificio di poter traguardare il paesaggio circostante
Qui i programmi di formazione e di inserimento lavorativo
Implicano che la polizia non entri entrano soltanto operatori sociali formatori e spesso vengono coinvolti anche i familiari programmi si estendono i familiari perché l'individuo non viene considerato come un elemento singolare ma come un elemento in un sistema
Quest'imbelli in Australia nasce a seguito di uno studio voluto dal governo australiano è realizzato in collaborazione con i detenuti aborigeni
I loro familiari
E la comunità di riferimento in modo tale da identificare dei parametri di Progetto e di gestione innovativi
Ne è risultato un complesso di quarantadue edifici diversificati per forma e per funzione che ruotano intorno lo spazio collettivo
Gli edifici sono disegnati per massimizzare i benefici io climatici i processi ecologici e rapporto con il contesto
Non c'è una compartimentazione tra le parti tant'è vero che li detenuti possono muoversi con una certa autonomia dai blocchi residenziali verso i laboratori e le Aule di formazione
Molto importante è qua e il rapporto con il contesto naturale tant'è vero che non esista una cinta muraria ma solo una barriera semitrasparente
Che mette in comunicazione visiva lire la struttura con il la natura circostante
Alda nella più famosa sicuramente delle strutture che abbiamo analizzato tant'è vero che è stata persino immortalata nella pellicola di Wim Wenders le cattedrali della cultura
Qua gli edifici nascono immersi in una pineta sono diversificati per funzione e per materiale ad esempio refettorio caratterizzato da listelli di larici mentre le Aule laboratori sono caratterizzati da buon mattoni bruniti
La distribuzione l'organizzazione planimetrica segue una sequenza molto chiara si passa dalla cella rigorosamente individuale che si apre
Non direttamente sul corridoio ma attraverso delle nicchie che fanno da mediazione
E poi dal corridoio si raggiungono gli spazi di socializzazione che hanno una loro cucina e un arredamento a carattere fortemente domestico da lì poi si possono raggiungere gli spazi che sono condivisi da diversi blocchi quello che vedete qua è un edificio che ha dedicato agli incontri familiari qui un nucleo familiare può stare settantadue ore insieme e il minore
Siccome l'ambiente costruito in modo tale da emulare una normale condizione residenziale lo può riconoscere come casa del genitore perché dobbiamo sempre ricordare che i familiari e i figli dei detenuti subiscono una quota parte della pena ogni volta che entrano in carcere
Sorsero ma la più recente delle strutture che sono state analizzate realizzata nel due mila diciassette da chef mollare è concepito con l'idea di una piccola comunità
In cui gli elementi residenziali ruotano intorno agli edifici che sono dedicati alla collettività all'istruzione e al lavoro
Anche qua la l'organizzazione degli ambienti segue una chiara gerarchia che in cui si passa dalla cella individuale con bagno singolo individuale riverberato all'esterno in modo tale da da un lato evitare l'introspezione tra gli ambienti privati e dall'altro però vere uno sbocco visuale verso lo spazio esterno
Poi si passa agli spazi di socializzazione quali però sono strutturati con pannelli mobili che permettono di riconfigurare lo spazio all'occorrenza e poi da lì si può passare ai cortili e agli spazi di formazione
Qui possiamo vedere gli spazi d'incontro e la cella individuale come vedete è dotata di una un'ampia finestra con vetro anti rottura senza sbarre e un pannello pivot che permette l'autonoma gestione della ai reazione naturale
Per finire vi voglio vi voglio presentare il Progetto di riconfigurazione del carcere di Valparaíso perché io ritengo che chiederà un individuo di modificare il proprio atteggiamento quando viene inserito in un ambiente che rigido compartimentati immutabile su cui non può intervenire a nessun livello è una contraddizione in termini
Quello che bisognerebbe fare è pensare le strutture in termini trasformazione Ali pensarle anche per quando non saranno più carceri per quando smetteranno di avere auspicabilmente questa funzione
Va al Paradiso
Una rappresentazione di questo potenziale nascosto
In cui l'edificio è stato trasformato addirittura in un da luogo di reclusione a un parco culturale dedicato alla società e alla comunità fortemente inclusivo
Qui gli architetti hanno eliminato per esempio una parte della della parete di confine dell'edificio originario realizzando degli elementi che permettessero una forte comunicazione tra interno ed esterno e lavorando fortemente sulla luce naturale
Il risultato è una in cambio di nella dinamica interna estremamente radicale che permette un continuo cambiamento tra interno e esterno è un rapporto tra pieni e vuoti in maniera molto articolata
Quello che voglio dire in chiusura e che però il monito a pensare in questi termini cioè pensare alle possibilità trasformazione Ali degli edifici che noi progettiamo e concepiamo soprattutto per persone che devono stare in quello che per diverso tempo
Questa idea dei futuri possibili in realtà c'è la rivolta
Tempo fa Goethe quando sostenne che se noi prendiamo gli uomini per quello che sono li rendiamo peggiori solo trattando lì come se fossero ciò che potrebbero essere li condurremo
La dove sono destinati a essere
Allora adesso beh che i vari contributi ne abbiamo già programmati qui ben otto contributi che una piccola nota però penso che si sia capito diciamo tutte le le gamme colora la gamma di colori che venga usato usata nelle sono calcolate insomma
Sono calcolate cioè quei fattori di integrazione di presti c'è espresse con col diate orribili formule matematiche permettono diciamo di calcolare quei fattori e quindi conseguentemente di associare
Il colore un po'come avviene nelle cose meteorologica e no diciamo quando vengono fatte quelle cartine sulle temperature e via dicendo qui non è un colorate erano calcolate
Io otto interventi procederei democraticamente pentendo qui c'aveva in ordine alfabetico fare sempre il primo e l'ultimo il per il secondo il penultimo Epi Energia dicendo e quindi tosse subito la parola a re Roberto Bezzi tra l'altro saluto varie persone che ci sono qui dentro però volevo segnalare la presente edizione Adele al provveditore
Regionale pere l'amministrazione penitenziaria anzi pluridecennale
Perché Lazio Abruzzo Molise che come dire sapete che provveditorati sono diventati ben più ampi che significa che se sei a Viterbo dove anche essere delle asperità Isernia
A complicare un mese mentre forse no perché come dire all'interno di queste saluto alcune di la direttrice di Regina Coeli la direttrice dico Frosinone
Che avete leader dell'istituto saluto Pato così a occhio il magistrato di sorveglianza di Spoleto e varie altre persone me ne dimentico moltissime Roberto Bezzi lavora che in un carcere come dire abbastanza noto
L'istituto di Bollate
E fa Milano
Ora io devo dire che io chiaramente non avendo un approccio architettonico o ipotizzato di analizzare il tema dello spazio
In relazione alla libertà negata da tre punti
Principalmente quello che devo dire io maggiormente sperimentato lo spazio identitario tra cui quale rapporto centra lo spazio e le persone che devono in qualche modo ciò caro un proprio ruolo all'interno di quel contesto sociale
Mi sono interrogato sul fatto se il carcere possa essere definito un nonluogo tu prima punto citato Marcucci
Egli mi sono interrogato in realtà Marcucci definisce in luoghi quegli spazi dell'anonimato
Ogni giorno più numerose e frequentate da individui simili ma soli in un luogo il contrario di un attimo Ratti una residenza giuoco nel senso comune del termine
Quindi il carcere uno spazio luogo perché invece secondo me il come dire loro spazio della pena e uno spazio che è estremamente di moda che pieno di simboliche non è per niente anonimo anzi è uno spazio denso di significati ET appartenenza
Per cui in questo senso anche se a me è capitato Giorgio usato invece il termine in un luogo per il carcere analizzato secondo la definizione io ce senza dubbio un luogo un cuoco
Molto forte
E lo spazio nel senso fisico Chan connotato comune come non anonimo e questo sigillo di ho detto prima per cui come dire a veicola tutta una serie di messaggi
E visto che l'identità in primo luogo una come dire alla presentazione del rapporto tra il singolo e gli altri attraverso dei simboli
Sicuramente il carcere è un luogo estremamente sino
Più volte mi sono occupato del transitorio identitario per cui mi sono immaginato di quanto l'identità che resta fuori
Venga in qualche modo scritte cristallizzata al momento del ingresso e credo che per tutti coloro che transitano in questo caso in un carcere ma credo anche nelle altre insomma strutture di cui avete parlato non posso approccio può essere intesa come la prima cioè l'idea che si lasci all'e sterno una identità che tenga poi ripresa al momento del termine per la piena in modo identico
Credo che sia utopico perché quello spazio quello spazio fortemente identitario inciderà senza dubbio sul fatto che poi quando si esce quando si ritorna in un in una convegno fatto dove abbiamo avuto ospite Mauro Mauro Palma all'università di Milano Bicocca nel mese di ottobre del due mila e diciotto si parlava del gesto simbolico di lasciare alcuni oggetti
Al ufficio appunto matricola
E che quando quegli oggetti vengono ripresi al termine della pena quegli oggetti sono identici la persona non è più che per quel fra una nuova interazione con i
Per cui identità dicevo prima appunto lo spazio di transito mi piaci l'idea metterci Minetti identità schiacciata
Perché perché se è vero ciò che dice gli ha detto di no perché se noi potessimo immaginare citare messaggi non so non su ciò che le persone sono ma su ciò che le persone potrebbero essere il carcere invece essendo un luogo fortemente stigmatizzate rimanda una sola parte
Come si l'identità fosse monolitica e per cui il carcere rimanda senza dubbio colpa
L'idea invece
Dello spazio che fa pensare alla parte tra così usando un termine banale tuona alla parte funzionare
Non c'è il luogo per come ipotizzato corretta riporta soltanto quella parte disse
E devo dire secondo me interessante anche citare in questo senso altri luoghi di qualità avete parlato prima perché se penso alle residenze per persone disabili rimandano unicamente alla loro disabilità
Come le residenze per anziane le mandano unicamente al fatto che le lettere che le persone presenti siano tali
Come se una parte diventasse il tutto e per cui la colpa diventasse l'intera identità e negli altri casi negli aspetti più fragili avessero come dire appunto schiacciasse ero così tanto l'identità da essere poi soltanto quella rappresenta
Per cui uno spazio che da un lato dei costruisce per cui lascia fuori un pezzo ma appunto gli ho detto che uno spazio che costruisce nuove identità e in questo Bosman ci viene in aiuto sia cofano anche che Lerner cito questi due autori
Estremamente diversi tra loro ma io credo che i tuoi concetti principali e che tuttora possono trovare
Una come dire uno spazio attivo nel nel sistema penitenziario siamo partiti di scultura azione e di Prison iniziazione per cui uno spazio che disabili tua alla normalità
Tant'è che tutta una serie di cose non ci sono
Un nuovo spazio dove mancano tutta una serie di oggetti tutti i luoghi che sono quelli invece della quotidianità alle stelle
E questo per quel pezzo Dell'Atti scultura azione c'è il fatto che si perda la abitudine a usare alcune parti di sé a usare alcuni strumenti a giocarsi alcuni ruoli
Dall'altra invece la per isomerizzazione che vuole dire appunto faccio lecco la definizione che ne fa Clem
Assunzione
E ingrato maggiore o minore del furto colore dei modi di vita dei costumi e della cultura generale del penitenziario
Ho finalmente l'atteso Nizza azione viene accudita più il tempo di permanenza è lungo ma non è soltanto una questione di tempo manco una questione di struttura identitaria pregressa per cui su alcune tipologie oggi persone ovviamente la Prison in stazione trova una efficace l'uno sviluppo più immediato
Quindi è ovvio che macinate possiamo immaginare quanto un processo come la per isomerizzazione posso incidere sulle tele senza fine sulle pene che durano venti trenta quarant'anni
Sapendo che anche quelle piene che c'è l'Africa ricordato recentemente la corte vivono tendere alla risocializzazione attraverso però ripeto un tempo e uno spazio che rischia invece di essere quello della risocializzazione
è vero che la personalizzazione agivo ora però forse quella che è la parte io credo che sia la prenderà parte più forte che una persona si possano giocare in un contesto penitenziario e cioè la capacità di adatta
L'adattamento che con la personalizzazione come dire estremamente imparentato e ciò che fa sì io credo
Che pur con gli alti numeri di eventi critici e che i morti
Come dire ce ne potrebbero essere molte altre se tutte le persone che transitano in quello spazio mettessero in atto una forte strategia atti adattamento
Il problema è che l'adattamento quando appunto arriva ad essere aderì come dire livelli così strutturati da essere per lui sono iniziazione
è un elemento che allontana dallo fuori e devo dire che quando climber parla della pressurizzazione parla dell'intera comunità penitenziaria non soltanto delle persone che scontano una pena ma anche degli operatori che vi operano e non è un caso che tutti voi per cui mi ci metto anche io dopo un po'di tempo nulla facciamo più caso a delle prassi in un centro chiamo più su alcune perché che lei rispetti spiegava che la comunità penitenziaria che era quella anche degli operatori
E quando qualche d'uno da fuori ci interroga sul perché accade quella cosa perché è prevista quella norma
In molti casi non siamo in grado ti a rispondere
Poiché non ha una fonte normativa in senso stretto
Spesso una prassi
Una prassi e non riusciamo a tale pare alla fonte di quella prassi
è uno spazio che definisce ruoli molto chiari sicuramente tra chi sta da una parte e che sta dall'altra ma vorrei ricordare in senso strettamente identitario
Quanto incida molto anche sulla classificazione delle persone recluse di quelli più forti
Di quelli Criminal mente più credibili di quelli che dicono maestà reietti si pensi solo alle sezioni protetti
Per cui uno spazio che crea una fortissima appartenenza e una scala gerarchica
E siccome sulla questione protette devo dire che è un tema già nove è stato sempre molto caro perché in effetti fa Lucia Castellano quanto abbiamo detto
Nel lontano due mila e sei proposto Dix proteggerli cioè di di di immaginare di attuare l'articolo uno del ordinamento che già al primo comma ci dice
Che non ci devono essere discriminazioni
E invece ripeto il fatto tredici dei circuiti differenziati ancorché senza dubbio legati a delle questioni di carattere giuridico ci indicano antichi sta meglio che sta peggio chi più credibile sì è vero
Per cui uno spazio che non è mai neutro deceduto prima Mauro ma è uno spazio che è fortemente stigmatizza
Uno spazio che aggiungerei
Si parla molto del genere da alcuno spazio che nasce con uno spazio declinato senza dubbio al maschile
Uno spazio che si sforza di ricomprendere il genere femminile e che quando si trova di fronte per esempio al transgender si trova completamente spiazzato
Perché non è un carcere pensato per dei generi che siano mobili
Sicuramente sono spazi estremamente statici
Cerco di non sforare il secondo aspetto è vado molto veloce e lo spazio invece relazionale
Che in qualche modo Loggia anche insomma citato è una comunità chiusa questa era una comunità che tende alla omologazione
E tante volte anche noi come operatori ci interroghiamo ma assenso ciò che ne stiamo facendo cioè tutte quelle che sono le procedure che noi adottiamo e anche qua gli spazi cede suggeriscono spesso sono volti arrendere autonomo qua da rendere atto mesti catturò sono volte alla omologazione o lo uno invece hanno sviluppare una coscienza critica nell'altro
Lo spazio per come immaginato lo spazio che separa e probabilmente la relazione rischia spesso anche quando come dire anche con le migliori intenzioni di essere una relazione piuttosto retorica piuttosto conflittuale
Con voi
Se pensiamo agli approcci possibili che ne abbiamo
Anche con degli occhi Esterni verso il carcere spesso emergono comuni alcune tipologie di su sguardo
Quello che ci fa paura
Quello che invece omologa per quel mondo del ma persone recluse anche qua eh monolitico
Un mondo una come diritti sulla retorica semplicemente perché c'è quest'idea infantili Zante che devo dire anche qua coinvolge un po'tutti noi per cui nella migliore delle ipotesi c'è un approccio assistenziali
Per cui il carcere come spazio che punisce il carcere come spazio che cura
E sicuramente la dicotomia osservazione trattamento ricorda la somma questione diagnosi terapia sensato
All'interno del carcere regole privilegi collegati all'obbedienza formale e punizioni sono le tre e tre elementi che regolano le relazioni io dico sempre che credo che in un voto così tanto artificiale come il carcere lacerazioni non possono essere pienamente autentiche mano devono neanche essere perché non è autentico il il carcere come luogo non è un habitat e per cui proprio perché lo spazi induce induce dei movimenti la relazione per forza di cose sarà fortemente sollecitata da questi spazi dicevo infine lo spazio pittorico campo quello che appunto dicevo prima cioè una cosa c'è un noto sempre otto anche in mente perché lo facciamo come forma di autocritica che di parole che noi usiamo legate al carcere
Ruotano sempre attorno delle macro aree e alla fine in qualche modo finiamo sempre per usare un po'questi approcci che sono ripeto retorici
Quindi mi sono interrogato detto ciò visto che opero dovrà come dire davvero un po'litigati cosa potremmo fare
Non lo so mi viene in mente forse che l'ITEA di uno spazio immaginato come servizio pubblico
Più organizzato i più razionale l'ottico perché il carcere sempre un luogo di grande pancia per cui come dire sulle città emozioni forti negative e positive eccessivamente impatti che assolutamente nome epatiche ma è sempre qualcosa che non sta su un piano della razionalità
Del servizio del efficacia con dei parametri ecco non so quale possa essere lo spazio in senso fisico che possa agevolare questo sicuramente su quale spazio mentale
Da parte di chi lavora negli istituti di pena possa esserci
E dire io credo essere qua uno spazio inclusivo
Ma dunque in primis e basta cambiare proprio questa visione cui io credo che davvero la questione della retorica e del ritmo disco cioè finché ne avremo regole che spazia che neanche lui gli operatori riusciamo a comprendere non possiamo di certo pensare che i nostri ospiti possono trovarle logiche oppure efficaci
Grazie a Roberto tengo da parte per un osservazione quello fatto con la questione degli oggetti e del tempo che passa dalla parola Luca Zevi
Qua poi
Buonasera a tutti ringrazio Mauro per questa
Momento corti in conto così importante riflettere insomma sullo stato dell'arte
Lo stato dell'arte gli interventi che mi hanno preceduto
Hanno raccontato poi fondamentalmente i problemi e anche un po'le soluzioni che sono state adottate per cercare di ridurre diciamo il disagio all'INPS
E anche un po'il carattere controproducente delle dello spazio penitenziario tradizionale
Io ho avuto la fortuna di lavorare parecchi anni insieme ad altri che sono qui presenti
Prima per definire diciamo quello che era un modello
Un possibile modello come si è detto modello che abbiamo desunto dalle esperienze più avanzate anche a livello internazionale la professoressa Santangelo insieme alla dottoressa Bellini
Specie in occasione degli Stati generali dell'esecuzione penale una ricerca importante su quanto c'era a livello internazionale
Che ha fatto vedere il l'archetto stancato alcune non c'erano ancora e quindi non potranno essere documentate ma di base e devo dire che da quello che abbiamo sentito e visto oggi
Come dire il livello di definizione era diciamo che era stato raggiunto rispondeva in qualche modo a quella che è la domanda che viene avanzata qui così come in un periodo di consulenza al DAP con l'architetto Barletta che qui presente
Cercammo di capire l'adattabilità di quel modello a quelli che sono gli istituti esistenti nella convinzione allunga che bisognasse come si era dimostrato dopo la sentenza Torreggiani che sarebbe potuto ridurre la popolazione penitenziaria e quindi il problema non è non fosse quello di costruire massicciamente nuovi Cancemi infatti le previsioni del piano carceri erano state radicalmente ridotte
E invece diciamo quindi il tema era quella di adattare di ristrutturare gli edifici esistenti secondo quei modelli poi ho lavorato alla commissione per la riforma dell'ordinamento penitenziario che è stata purtroppo non è stata approvata diciamo nel tempo previsto quindi è stata approvata successivamente
Devo dire siccome io forse portato della vecchiaia sono abituato spesso a vedere delle cose potrebbe andare anche peggio oltre che è meglio
Allora devo dire che il Governo che ha approvato diciamo questo ordinamento per quanto riguarda il funzionamento interno gli istituti a ha raccolto molto di quello che avevamo prodotto e quindi questo senso positivo
Dove invece c'è stato proprio un arretramento pesante è su quello su cui poi ci provoca fortemente Margot
Per quanto riguarda e quelle che sono le misure alternative alla detenzione liti la legge approvata e diciamo a come dire ridotto grandemente quella che erano le previsioni e che vivevano nelle misure alternative un proprio la un asse portante di una strategia di riforma del sistema e qui faccio una piccola autocriticamente ho avuto diciamo il piacere di collaborare a rapporto di delle garante del due mila diciannove in cui ho cercato di riportare quelli che erano diciamo le elaborazioni collettive che sinteticamente naturalmente che a cui eravamo addivenuti in questi anni però
Quando Mauro ha fatto questa
Provocazione in senso buono di italiani dice non parliamo più solo di carcere ma
Di di s'
Spazio di diciamo nei quali la libera le diciamo la libertà immediata ecco ho capito che diciamo in fondo rispetto al tema io avevo diciamo elencato diciamo un lavoro fatto sugli istituti penitenziari
Ma che non era più sufficiente in quanto il tema diciamo e molto ampio e anche il tema della sanzione non attraverso la detenzione per penitenziaria e sempre più strategico ad onta del fatto che un certo governo abbia approvato
Un un Regolamento che invece diciamo riduceva molto questa diciamo così allora questo dazio che sono andato a rivedere il rapporto del due mila perché quello Doria diciannove che fa queste grandi aperture ovviamente non era ancora uscito
Quando io ho scritto ma quello che doveva chatta si allora me ne sono andata guarda effettivamente visto che già allora in scena questa richiesta di allargamento del tema al quale diciamo non avevo disposto anche per ragioni di brevità ma che
Allora
Io accanto diciamo alle cose lei cose che sono state dette vorrei
In cui in una possibile strategia di ripensamento della pena dire che in fondo questa situazione di disagio che è stata così ben descritta adesso dal direttore del carcere mitico calcio di Bollate
E dovuta anche al fatto di non sentirsi utili alla società cioè il detenuto si sente in qualche modo un peso per la società e diciamo e impumone allora
Un tentativo che bisognerebbe fare invece è e questo già esiste diciamo nel coinvolgimento dei detenuti nella Comit socialmente utili
è proprio cercare di far partecipare un qualcosa che tangibilmente rappresenti un'inutilità
Per la suscita allora naturalmente ti ti lavori socialmente utili sono una conseguente una città come Roma così abbandonata devo dire che i detenuti hanno come dire ridotto un pochino diciamo il il disastro della scena urbana romana dove sono intervenuti
Ma
Esistono in qualche modo delle emergenze profonde del nostra società che potrebbero vedere ecco e quindi non tutti hanno dei detenuti certamente nelle loro azioni ma parlo molto appunto per esempio degli immigrati allora noi abbiamo un problema come sapete di sviluppo diseguale del nostro Paese e in particolare la fascia interni appenninica e una zona abbandonato sedi abbandonate ragione non ultima delle catastrofi naturali
Che colpiscono il nostro Paese perché sappiamo che vivendoci c'è una manutenzione che altrimenti viene meno petardi un dato il territorio il fai il territorio agricolo italiano si è ridotto del trenta per cento dal mille novecentoquarantacinque a oggi perché il bosco a divorato delle zone che prima erano agricole quindi lavorate manutenuto
Bisogna in qualche modo il usanze un termine diciamo resta uguale a questo territorio allora
E si parla molto dei borghi si può anche da molto dei paesaggi Lelli
Chi Sheva
A all'estero questi territori oggi si parla anche molto metodicamente di giovani che tornano all'agricoltura in campagna
In realtà in massima parte ci tornano i figli dei proprietari terrieri che mandano avanti l'azienda di famiglia non è un fenomeno diciamo diffuso in un altro allora
Se non ci andranno i nostri figli con i punti certamente degli altri giovani di cui abbiamo bisogno per il noto noto invecchiamento della popolazione certamente potrebbero essere coinvolti penserò io letto anche un la le parti che riguardano
Le pene alternative l'affidamento in comunità ecco e tutti i problemi legati al fatto di poter
Combinare delle pene che non ha che non si sa non vengano consumate diciamo i ruoli di reclusione assoluta che ci sono da questo punto di vista anche delle esperienze che norme cambi unicamente cioè su cui non è che andrebbero di proposte meccanica vite manderebbero
In qualche modo studiate cioè l'esperienza delle coloni penali con tutti i limiti aveva però anche il senso di creare delle comunità
Operative delle comunità diciamo in cui si abitava si lavorava che qualcosa da insegnarci ce l'hanno allora la domanda che mi faccio è
Lei persone private della libertà oppure tempora anche diciamo quelle che sono temporaneamente sul nostro suolo e che inattesa probabilmente di respingere come si chiama di Galilei
Di rimpatrio dei rimpatri ecco non potrebbe oltre che ripeto i detenuti della zona non potrebbero S quindi attraverso una pena alternativa alla detenzione di tipo d'elezione non potrebbero essere organizzate come formazione eccome azione nel recupero
Nella abitazione di questi voti nella coltivazione di questi paesaggi agricoli abbandonati e nella recupero diciamo di questi complessi al funzione originaria
Ecco io ho la sensazione che oggi per se diciamo un discorso di passaggio a forme di sanzione che non siano quelle di tipo di tipo detentivo abbia bisogno di essere ancorato proprio a un un'idea di sviluppo del nostro Paese
Che
Dice civiltà se vogliamo e quindi con l'obiettivo di falsi che la pena sia sempre lì è più più riabilitativa e diversificata
Ecco io penso che e questo è un tema su cui vi propongo di cercare di lavorare e di come la restrizione della libertà possano essere anche diciamo acquisire una efficacia diversa
Nel momento in cui viene esercitata diciamo al di fuori appunto delle del penitenziario su cui ripeto abbiamo lavorato moltissimo ed è importantissimo io adesso
Faccio questo prospettive dopodiché mi identifico come dire faccio il tifo
E e credo che sia importante il lavoro soprattutto di chi lavora dette l'istituto cercando di ridurre un pochino il disagio di chi chi sorveglia tutto quello che succede quindi non vuole essere uno spostamento dico
Secondo me
Quello poi la riduzione del danno la riduzione del danno diciamo continua a essere las strategie sono perché dice di aver sentito le cose che ho sentito che sentirò sicuramente avendo visto i nomi degli altri dati
Però nello stesso tempo di fronte ad una società e una cultura che vanno esattamente nella direzione contraria nel luogo diciamo e ispezioni oggi egemoni credo che un ragionamento su una riconciliazione del rapporto fra detenzione e sviluppo quindi di privazione della libertà e sviluppo la società e quindi qual è la natura dei processi di educativi che si possono riabilitativi che si possono avviare sia molto importante in questo senso siamo tutte persone diciamo che hanno lavorato Gilberto su ci sono sulla pena detentiva e quindi premette anche oggi prevale a questo discorso però raccolgono la domanda che viene da da Mauro e dalla convocazione questo convegno non limitiamo non identifichiamo spazio della pena uno spazio detentivo ecco questo credo che sia un lavoro molto importante da fare
Anche se vogliamo per cercare di invertire un po'questo appunto pensiero dominante di cui parlavo e che certamente in mancanza di un modo diverso di considerare le cose rischia di anziché come dire
Più soffrire diciamo la condizione detentiva nei suoi aspetti più is escludenti rischia di essere invece un'esaltazione come succede oggi dell'esclusione un'esaltazione della diciamo diffusione invece della della della penitenza dura io escluderei nette differenze ante rispetto alle di nuovo rispetto a quello che abbiamo detto c'è ne parliamo adesso le caserme questa idea di riutilizzare delle case le caserme come diciamo luoghi di detenzione anziché costruire nuove nuovi istituti
E
Bene che ne ragioniamo io qualora gli spazi si rivelino diciamo gestibili da questo punto di vista Cervia trattabili
Credo che tutto sommato sia
Un fenomeno diciamo su cui si può ragionare perché da una parte appunto è comunali utilizzazione di un patrimonio esistente dall'altra
Geograficamente mediamente e chiedevo conferma e l'ho avuta sono degli istituti meno isolati nel territorio dispetto a quelli che sono stati realizzati a partire da un dalla fine dell'Ottocento il poiché volutamente come veniva spiegato eccome
CDC insomma
C'è stata raccontata da molti autori invece a avevano la volontà diciamo esattamente opposta allora
Se la riutilizzazione di queste strutture dismessi può contribuire anche diciamo in parte a ridurre la separazione fisica fra cancellare città fra il carcere l'habitat
Naturalmente un una cosa estremamente utile grazie
Grazie a proposito di misure alternative prima mi ero dimenticato di salutare e Lucia Castellano del direttore generale delle misure alternative perché occorre in mezzo Cesena bustese
Architetto a Torino
Dalle diapositive che non necessariamente vanno viste tutte però successo il caso mi aiutano
Uno poca roba nel caso mi aiutano
Per mettere in moto attingendo c'è proprio entrambi Tessitore
Signori buonasera
Sicuramente ringrazio Mauro fa notare questo secondo me è un evento storico
Non è costretto che
Un consesso di architetti venga invitato ancorché architetti competenti sicuramente non fosse altro come sottoscritto per anzianità sono più di trent'anni che traffico in questa materia per cui qualche competenza a forza di starci dentro lo acquisita
Dicevo e storico questo momento e mio ospite Ray che questo momento diventasse io non so se devo parlare
A nuora perché suocera intenda nuora siete voi suocera può essere Mauro Palma magari anche qualcuno più in alto al Colle
Che intenda che bisognerebbe dare sistematicità
Alla questione del ruolo dell'architettura
Nelle problematiche legate agli spazi della privazione della libertà che si chiamino prigioni che si chiamino centri di prima accoglienza che si chiamino ospedali si chiamino tutto quello che abbiamo già elencato
Perché dico questo
Perché purtroppo manca e una dimensione culturale innanzitutto ancorché coi operativa che nel nostro paese manca
L'amico chi tetto Luca Zevi ci ha anticipato il collega
Stancato ci ha illustrato altri lo faranno è già stato detto esaltato progettato è già stato realizzato tutto peccato che non in Italia per cui se è vero non credo di poter essere tacciato di provincialismo se è vero che all'estero manda in queste carceri le abbiamo visitate
Ci siamo entrati dentro abbiamo parlato abbiamo visto abbiamo riflettuto ragionato abbiamo anche discusso tra di noi
Quindi ritengo che le buone prassi ci siano lasciamo perdere se all'estero o dover su quale pianeta esistono allora perché dico che questa giornata potrebbe essere storica se desse l'avvio a una sistematica azione di dialogo con l'amministrazione penitenziaria
Bello questo ai Q giapponese in questo mondo contempliamo i fiori sotto l'inferno perché cito questo ai CUP perché purtroppo noi architetti in questa vicenda ci stiamo battendo senza di fatto avere un interlocutore cioè un committente sarebbe troppo bello avessimo un'amministrazione che recepisse in pieno le istanze che da tempo andiamo sostenendo abbiamo lavorato alla Commissione Palma durante la settimana per la famigerata sentenza Torregiani abbiamo lavorato al tavolo tecnico numero uno preceduto dall'architetto Luca Zevi degli Stati generali
Abbiamo scritto purtroppo abbiamo solo scritto
Allora ciò detto è giusto
Che se si dibatte tanto più rivolti a un pubblico che non credo che siamo tutti addetti ai lavori si debba contestualizzare l'argomento l'oggetto ancorché è un oggetto per addetti ai lavori perché per gli architetti gli architetti
Storicamente hanno sempre avuto un ruolo nel fare architettonico legato al carcerario penso a quelli che parteciparono e poi realizzare del progettarono coerentemente nella metà dell'Ottocento quando si definisce la tipologia
Del luogo della privazione della libertà intesa come pena della libertà personale
E quindi sappiamo per certo che agli architetti sempre stato attribuito un ruolo importante nell'amministrazione della pena
I muri sono importanti sappiamo che e questo ci vengono in soccorso le neuroscienze
Leggo testualmente cambiando un ambiente si può cambiare il comportamento di un individuo
Sia in senso positivo che negativo questa e affermazione provata scientificamente là dove si sperimenta non certo in Italia
Di conseguenza voi capite che dare sistematicità un'azione e anche le buone intenzioni alla passione che spinge alcuni che poi regaleranno ad altre passeranno il testimone e un momento fondamentale altrimenti non andiamo da nessuna parte no in questo momento stiamo vivendo una situazione drammatica nell'amministrazione penitenziaria
Queste non sono cose che suppongo sono cose che sono quotidianamente racconta
Perché l'amministrazione penitenziaria per esempio sul piano culturale a eliminato il centro studi
Non si pubblica più
Rassegna di studi penitenziari in una lacuna
Ma non c'è dialogo non c'è partecipazione del mondo della cultura architettonica quindi io credo che a questo punto l'auspicio
E proprio questo cercare di
Creare condizioni istituzionali direi io ho provato a leggervi quali sono qual è la missione del garante
Molto semplicemente sono andato a leggere la pagina del sito ministeriale
E il garante vigila affinché l'esecuzione della cultura delle persone del tutto in carcere degli internati sia conforme ai principi e norme nazionali e internazionali
E interviene su criticità di carattere generale e su questioni che richiedono gomitate una un'immediata azione la mia idea e quella che dovrebbe sono di col Garante scusami
Mauro non è che adesso sono qua ein vestirti di una responsabilità
Ovvero di un'istanza no assolutamente però sono spunti di riflessione sarebbe bello poter continuare altrove in futuro ma dico sarebbero ci fosse un organismo che come il lavoro tenace che fa il garante come la lavoro tenace di monitoraggio fa Antigone ci fosse un soggetto che potesse o perché è scaturito da una costola di qualcuno
Con metodo e sistematicità dir dialogare appunto con l'amministrazione questo è un po'l'istanza che io porto in questa giornata che ritengo per me epocale molto importante anche per proprio la presenza di chi da tempo fa
E quel poco che riesce a fare il sottoscritto qualcosa lo fa
Altri colleghi qua presenti lo fanno le quelle che io chiamo le contaminazioni architettoniche entrare come diceva appunto Renzo Piano in occasione di un lavoro che ha seguito la collega che poi probabilmente ci racconterà si incomincia poco per volta incominciamo poco per volta e continuavamo poco per volta
Chiudo sulla questione invece dell'argomento di oggi specifico che lo spazio io ho avuto in sorte e lo sto facendo di progettare il carcere di San Marino la Repubblica di San Marino col carcere totale
In una repubblica dove di fatto non c'è il sistema penitenziario io sono abituato a ragionare in termini tali ci schiavizzare esiste
Non sto a dire che cos'è un sistema penitenziario perché per lo meno le dettero voi lo sanno gli altri possono immaginare che una situazione talmente primordiale in uno stato non vede figure eterogenee se noi guardiamo siamo a livello della guardia del Bogliolo e infatti la commissione frazione la tortura gli sta alle calcagna se no fuori dal Consiglio d'Europa
Allora dicevo progettando
Io ho avuto occasione di progettare lì unica ma io era più facile era diverso intanto i bambini creare un ambiente domestico l'abbiamo fatto e a Torino si può vedere è una casa
Bene
Un carcere è un è una cosa leggermente un po'complicata ci sono gli architetti che fanno obiezione di coscienza e non progettano un carcere
Anche autorevoli architetti io non voluto fare obiezione di coscienza e anzi ha detto mi voglio cimentati allora sapete cosa mi capita cosa mi è capitato e cosa mi e c'è un problema ma io sto mica disegnando la gabbia del criceto
Io posso fare il massimo della situazione che soddisfa i bisogni materiali e psicologico relazionale di un individuo privato dalla libertà personale
E questo può essere per me è una consolazione perché io lavoro per i bisogni sì ma non è che poi le risposte spaziale architettoniche si riducano i due appunto
In quello che potrebbe essere sapete qual è il riscatto che tu puoi farlo se pensi che quella persona che chiusa a una prospettiva in termini di durata il tempo quindi sa che lì ci sta per un periodo io ho fatto il collegio ho sopportato ai quindici e diciotto perché sapevo che uscivo
E che era solo un momento di transito privato delle ragazze privato della libertà infantili esatto al massimo come succede l'ho fatto un po'sulla mia esperienza personale questo ragionamento questa riflessione quindi superamento del timore di progettare la gabbietta del criceto tanto se non lo faccio io qualcun altro lo fa ho notato quale che mi cimenti certo non vorrei farlo da soli farle compagnia insieme ai colleghi
Molto più bravi di me quindi
E proprio questa la questione lo spazio quale spazio con quali rappresentazioni si è parlato di rappresentazioni simboliche quando progettato ricca la rappresentazione era la casa domestica
Salvo poi l'amministrazione penitenziaria ovvero gli addetti subito
Ha ricominciato a mettere dei cartelli di carta per poi farli fare di legno dei detenuti dove scrivono vicini soggiorno cucina io sono andato lì ho detto scusate ma voi a casa vostra avete le etichette sulle porte di ingresso nei locali
No allora perché qua dobbiamo metterle etichette
Allora da una parte bisogna superare le mentalità certo ma non è una colpa che io faccio presa d'atto e dall'altra bisogna dare un senso a quegli spazi ecco io vorrei dire che tutte le connotazioni tutte le suggestioni tutto quello che può essere il soddisfi le azioni terso addossare i bisogni reali dell'individuo ancorché in condizioni personali vita personale
Sia non si possono estrapolare da un contesto che è il senso della pena perché pena noi stiamo lavorando anche ad architetti io mi fermerei qua
E ripeto per l'ennesima volta ringrazio veramente gli organizzatori perché
Io lo dico chiaramente io spero che ci sia per non futuro non vorrei ritrovarmi e ho finito davvero
Come verso mi spiace non vorrei che voi di fraintendere specchio mi accomuni a degli eccessi
Accese figure della cultura italica ma in un'intervista nel mille trecentosettanta Sciascia dopo aver scritto il giorno della civetta a chi lo intervistava all'intervistatore la panza
Dice non scriverò più ti mafia
Perché uno scrive
Se ha qualche speranze
Ecco è su questo che può andare in crisi
Uno
Una persona come Sciascia
Male Marella Sant'Angelo invece Università di Napoli
Allora buona sera grazie tutti Mauro palmare
L'ufficio del Garante
Dunque io ora provo a io faccio parte di quelli che già un po'da un po'di anni lavorano a questa a questi temi io insegno all'università Napoli Federico secondo dove appunto sono molti anni che tento di di di fare il progetto tento di usare il progetto di architettura
Anche ricostruibili realizzare alcune cose piccole e però insomma in qualche modo sono abbiamo deridere comunque simboliche però io stasera
Ho pensato che avendo essi ha chiamato a raccolta appunto come ti senti c'era Cesare Burdese Mauro Palma
Mi sono auto diciamo data il compito di parlare un attimo di che cos'è il progetto di architettura ne parliamo dello spazio però tutto sommato diciamo noi siamo qua lavoriamo questi temi come architetti e quindi voglio fare una riflessione insieme a voi su quale può essere poi appunto questo ruolo nel dell'architettura io
Tempo fa notare questa cosa condividendola sempre con i colleghi e cioè che non normalmente non si parla di
Di architettura del carcere né di edilizia carceraria
L'edilizia l'architettura non sono la stessa cosa questi due termini non sono sinonimi ma l'archetto nel carcere una cosa precisa dopodiché ci diciamo che in Italia non possiamo parlare del Pietro il carcere da cinquant'anni quasi sessanta benissimo siamo d'accordo
L'architettura quindi del carcere esista e forse
Sì certamente buona parte sono esempi che sono tre delegabile alle stancato cioè c'è e e che ci dicono che peraltro si può lavorare sullo spazio del carcere con tutti diciamo
Infinite complessità e a mio modo di vedere anche sullo spazio non del carcere la sollecitazione di Mauro
Io qui mi ha accompagnato una mia laureanda che appunto era stato sa progettando uno spazio per i migranti a Castel Volturno
E e quindi come dire siamo con anche noi abbiamo colto questa questa sollecitazione parlo a partire dalla relazione del due mila diciannove del garante
Tra l'altro io credo che come dire l'architettura non solo è una disciplina che racchiude in sé molte anche delle cose o quello che abbia di cui abbiamo parlato e che abbiamo detto ma la la l'architettura è una disciplina che ha molto a che vedere vedere con la vita civile
E quindi come dire è compito e responsabilità dell'architettura riappropriarsi di questo ruolo ed io da quando lavoro a questi temi inerenti diciamo in senso più ampio lo spazio della privazione della libertà
Ho fatto una serie di di di riflessioni proprio su questo e quindi oggi che il garante ci richiama a ragionare sullo spazio penso che ne architetti siamo chiamati a riassumerci ancora una volta questa responsabilità devo dire che il gruppo diciamo dei degli ormai quasi storico e di di di noi che ci occupiamo di queste di questi temi lo abbiamo fatto abbiamo provato a farlo proviamo a farlo e lo stiamo facendo e continueremo a farlo però forse perverse urgente un po'più in generale in questo devo dire
Che l'università si può aiutare visitavo dare una grande mano
Non solo a stimolare ragionamento ma anche a coinvolgere le altre discipline perché voi l'architettura non è quella della progettazione specialmente oggi non è una disciplina che va da sola avanti è una disciplina che deve dialogare si deve nutrire
Le ragioni della relazione con gli altri e ovviamente immaginando lo spazio come quello della del del carcere e non possiamo che ragionare con gli altri che sono da una parte il mondo che abita il carcere che non è fatto solo di detenuti
Ma anche come dire le esigenze di uno spazio carcere di un edificio coi suoi spazi aperti eccetera quindi io credo che c'è molto ancora da da da da lavorare su questo anche perché il proprio il Progetto che può diventare come dire attivatore di una serie di di filiere che possono diventare e mia moglie Lolli lo lo diventano quando si innescano di filiere positive
Attraverso l'architettura noi possiamo ragionare proprio su questa come dire
Sulla marginalità che finiscono per avere sia i luoghi della detenzione che i detenuti cioè quando noi diciamo sì noi diciamo no si dice
Che il carcere è una discarica sociale re ma luoghi del carcere gli spazi non fanno che acuire tutto questo e quindi l'architettura può lavorare ed è poi appunto quello che noi siamo cercando di fare danni c'è una Biennale di qualche anno fa c'era questa mozione si chiamava per tecniche prendersi cura io credo che l'architettura si prende cura e in un caso come quello di cui ci occupiamo noi di cui stiamo parlando questa cura è più complicata e più profonda anche perché diceva prima Roberto Bezzi lo spazio del carcere non è uno spazio abitato
Questo primo discutere a lungo perché in fondo quando tu passi un tempo anche lungo della sua vita in quello spazio tu abiti con lo spazio il tuo corpo si relaziona quello spazio in modo specifico che dura a lungo passano gli anni si invecchia no
Si cambiano siamo i connotati camerato fisicità e come non lo abitino abiti con lo spazio che però non è il tuo spazio privato vero non è tuo spazio intimo non è Topazio domestico ma è uno spazio che ricopre tutti questi ruoli perché è uno spazio pubblico meno spazio privato lo spazio intimo è uno spazio in cui dovresti avere privacy ma non ce l'ha e quindi questo è tutto un tema che serve a progettare il caso che serve a pensare a questi spazi anche perché qua abbiamo detto tante volte tante volte da tanti anni ma speriamo non vogliamo costruirne dedicarsi di però intanto il problema cioè la questione si pone e anche perché tutte queste riflessioni al mondo di a mio modo di vedere che dobbiamo comunque trasporre rispetta la questione della manutenzione di quello che c'è la manutenzione non è aggiustare la porta con sé rotta preparare dei trovandosi facciamo non è questo manutenere un edificio è progettare quell'edificio Horri progettarlo lui significare dallo quindi io credo che questa tra l'altro le Bester una delle azioni più importanti che noi dobbiamo a possiamo avere a fare rispetto alla
Ma la questione era chiuso nel carcere e questo tipo di interventi ci consente di cambiare il sì il il senso di questi spazi possiamo farlo ora
Lei l'esempio di di Poggioreale che è veramente una cosa minima che ha fatto
Abbiamo fatto prima però intanto quei corridoi non sono più dei corridoi allora in un una credo in un carcere che come sappiamo è più infernale l'Italia è uno dei più infernali d'Europa forse del mondo
Questo è stato un un esempio importante che peraltro ci andavo anche molta fiducia perché appunto a voi sempre si chiede
Se queste cose poi possono realmente nella loro piccolezza che che cosa volete che siano degli elementi di allestimento di un corridoio rispetto alle questioni di Poggioreale una goccia però intanto ti dai ghiacci hanno dato una misura e io tutto questo lo continua a fare quelle che vedete scorrere spero sono alcune delle tesi
Che ho fatto e sto facendo sul sul carcere e queste tesi che io faccio con appunto all'università
Le intendo proprio come una pratica politica c'è un'architetta donna Amman Amodeo molto brava spagnola che Giuseppe ti laboratorio di progettazione che appunto il corso il luogo dove ne facciamo questo è una pratica politica
E quindi nel momento in cui e anche un liceo esprima sa essere se uno lo vuole fare il nuovo i modi per farlo ritrova
D'altro canto l'università in questo dà un vantaggio perché in fondo il Progetto universitario come dire è un progetto che ti consente di sperimentare una serie di cose ti con sente anche di farlo o in assenza di di un committente oppure scegliendo di committente trovandolo allora come dire io oggi solo se hanno in corso di laboratorio del quinto anno con cinquanta studenti che lavorano su carta di Secondigliano
E
Come dire o un committente del carcere Secondigliano con il quale abbiamo fatto un un accordo di collaborazione
Specifico lavoriamo su questo ora appunto poi vedremo ho invitato una serie di persone tra cui Ettore Barletta a incontrare gli studenti perché questa è una Commissione e da tutto questo
Naturalmente io ritengo che come dire è un contributo sarà un contributo non sappiamo cosa riusciamo a fare forse
Qualcosa riusciamo a farla
Perché comunque scarsi secondi allocarci quaranta ettari in carcere norme dove per fortuna c'è una proporzione tra costruite spazi liberi molto ampia e quindi dove forse riusciamo a fare veramente qualcosa
è chiaro che non è facile non è facile coinvolgere gli altri in questo non è facile essere più di quelli che siamo da un po'di tempo perché certamente come dire
E anche molto frustrante vi sono stati momenti in cui io non penso noi ci siamo avviliti
Dopo gli stati generali ci siamo avviliti avrà avuto un momento in cui ci sembrava di aver riportato tutta una serie di questioni straordinarie
Sto parlando del tavolo uno nello specifico ma ovviamente il suo discorso vale un po'più in generale eppure insomma come dire c'è stato anche come ho pensato che forse era suo corpo tutto inutile però invece io credo che non sia così e che anzi il nostro compito si allarga proprio
A questo concetto dello spazio in un senso molto più ampio
E che ci consente tra l'altro secondo me
Essendo come dire una privazione della libertà diversa in cui questi spazi bene non si capisce che sono perché poi in fondo che cosa è un carcere in carcere è un un edificio pubblico in cui lo Stato è stato si prende in carico meglio dovrebbe prendersi in carico
Delle persone
E mettere una condizione di vita dignitosa per un tempo anche lungo invece rispetto a questi nuovi spazi è molto più complessa anche la definizione anche il concetto di abitare probabilmente questi sardi non sono spazi da abitare
Ma e e quindi come dire la loro il ruolo che può avere il progetto e che tutti ancora più complesso forse ancora più più da definire proprio davanti da disegnare in qualche modo evidente e Lelli che come dire tutta questa cosa CD sì sì sì insomma mi mi riporta a quello che ha detto
Mauro Palma nel suo intervento e cioè che poi alla fine come dire c'è un problema di uso e anche Alessandro Albano cioè se approvati sono c'è anche un problema di questo di di uso dello spazio di tempo dello stare in carcere tutte queste cose si porta dietro una serie di luoghi
Cioè io quello che cerco di ragionare sempre tra luoghi e azione parliamo i detenuti devono avere da fare i fatti
Ho il proprio l'altro giorno pensavo in fondo il Progetto del pizzo al carcere quasi il progetto del tempo del detenuto ma denso di progetti del luogo dove stare noi dobbiamo progettare attraverso lo spazio e il tempo
Perché se noi pensiamo a quali attività li può fare ha come lo spazio all'esterno può essere adoperato a come si possono come dire mettere a punto una serie di DVD significa che noi andiamo a pensare a come si articola la giornata di queste persone quindi questa cosa
Come dire si deve caricare ancora di più perché dà ancora maggior senso tutto questo parlavamo prima per esempio dell'ospedale
Ne abbiamo fatto un promo una tesi che scorre sempre qua sull'ospedale di Poggioreale perché leggono per noi è simbolico ha vinto un premio peraltro e per la prima volta questa tesi di Ines nappa
è stata premiata ma il premio Nobel prevede scritture un premio alla migliore tesi che si occupava del della detenzione e del miglioramento della vita dei detenuti erano pronti
Una cosa altamente organizzata alla dipartimenti giurisprudenza della Seconda Università della Campania
E che invece per la prima volta in assoluta approvato a premiato una tesi e pittura ovviamente è una cosa simbolica però è un simbolo importante perché vuol dire che come dire è la questione dei luoghi del carcere degli stati anche di uno spazio come quello della sanitario che è parzialmente delicato anche perché la se tutta una storia del tempo venivano trascorre in questi spazi Lila sono un po'come dire la senza cadere che significa non avere i luoghi veri colloqui non avere per lo meno peggiore di una dei luoghi per i collaudi e di non avere neanche posso dei posti per avere per passeggiare insomma come dire sono come delle esasperazioni di una condizione già estremamente esasperata nonché esasperante
Quindi voglio dire e concludo
Penso che questo incontro di stasera sia importante perché vuol dire ritornare alla insieme cioè riconoscimento da parte del garante ma di tutti
Quelli che che sono qua stasera di dell'importanza dell'architettura cioè lo spazio poche e e come dire e il nutrimento dell'architettura o è e quell'oggetto del nostro indagare mai appunto è anche indagare sulla sulla sulla vita dell'uomo su come l'uomo si si muove come l'uomo potrà scorrere il tempo e come può agire in questi spazi
Nel nel nel libro dentro per me è sempre fuori straordinario di Perex specie di spazi inabitabile è esattamente tutto ciò che è ingabbiato in chiavi stellato munirsi di cocci di bottiglia
Spioncini e blindati queste Lina abitabile per parecchio è forte diciamo questo è inabitabile dovrebbe essere abitabile anche per noi però per un architetto ai bisogna lavorare sull'inabitabile
Perché dobbiamo rendere abitabili presumibilmente anche questi questi lunghi assolutamente inabitabili quindi sono molto contenta appunto anche io di avervi di trovare quasi siamo come dire questo nucleo che però spero che sia solo diciamo un nucleo iniziale che già si è aperto a nuove a hanno le a noi con architetti
Perché io credo ne abbiamo appunto stasera farei una collettiva assunzione di responsabilità ulteriore rispetto a questo tema che chiaramente ci deve vedere tra l'altro collaborare con le istituzioni anche per questo il ruolo dell'università nel mio caso naturalmente
è importante perché è una relazione interistituzionale sono due istituzioni dello Stato che si devono parlare
E io quando parliamo parlo solo di fare il Dipartimento di Architettura ma parlo i dipartimenti o addirittura ora abbiamo contattato Dipartimento di i medici uno dei dipartimenti invece è come dire è anche nostro compito proprio per la delicatezza e la complessità del progetto dello spazio del carcere chiamare appunto a raccolta anche gli altri
Grazie io Clark servato vado veloce ma perché abbiamo dei tempi anche abbastanza stretti ottima questa idea del carattere nazionale che si assume come responsabilità anche il compito di essere un collante
Un collante come dire culturale e da collante culturale passa al no non si tocca che Andrea passano alle provveditore
A Carmelo Cantone
Etichettato pericolo lato
E qui
Il provveditore frecce orale dell'amministrazione vedi devo chiedere appunto faro dei passaggi molto rapidi perché
Dopo siccome l'istituto alcuna prevenuto profondo ci proviamo allora buonasera a tutti
Una prima cosa
Su cui non sono solo dentro l'accordo
Cioè per quanto grave quei calcoli con quelle equazioni dove c'erano anche le radici quadrate ti dico subito che non mi avrete su questo centri cioè mi chiamo fuori avevo gli orecchioni i giornali hanno spiegato l'equazione a scuola quindi non non ci arriviamo lì non c'ero proprio no scherzi a parte
Beh e posso anche sfruttare qualche considerazione di chi di denigratorio mano preceduto
Ma intanto è curiosa sta cosa che
Come diceva Shakespeare le circostanze creano strani compagni di letto e in realtà non tanto strani nove compagni di letto in questo caso che in questi anni si sono incrociati sono gli operatori penitenziari con gli architetti e speriamo che si continui ad incrociare c'è sicuramente un limite culturale un po'per citare le parole che sono state dette dal comune io mi rendo conto che per esempio col passare degli anni solo col passare degli anni e incrociando più esperienze
O congela per un'abitudine alla a ragionare sugli spazi della pena mi riusciva molto difficile per esempio quando il direttore del carcere di Brescia
Mauro conoscere un carcere del mille novecentootto con insomma con degli spazi quelli erano insomma qualsiasi superfetazione rimaneva questo una superfetazione non non uno spazio armonico
Invece poi ho cominciato a ragionare in modo diverso quando l'opportunità di lavorare alla casa di cura di reclusione di Padova e poi a Rebibbia Nuovo complesso
Due pezzi di ragionamento che esposto al tema e non voglio racconti inseriti nei percorsi negoziali perché nella Casa di reclusione di Padova mi trovo davanti a un istituto
Della generazione degli anni Ottanta appunto
Dove comunque per una serie di circostanze anche fortunate perché no oltre per oltre che per delle energie
Molto molto valide energie umane che girano lì attorno
Si riuscì a ragionare molto sulla rimodulazione di anti spazi cioè per far far in modo che quel carcere fosse meno concentrato il tema di questi anni sulle stanze di pernottamento è più concentrato invece sugli spazi delle attività partendo anche e Purple sembra paradossale ma partendo da situazioni estremamente basiche
Già si si aiuta a cambiare il modo di concepire lo spazio per chi non lo conosceva all'epoca ritrova ipercalcemia duecentonovantasette ma era aperto da sei sette anni era un carcere dove tutti gli ambienti tutti compresi gli uffici matricola all'ufficio del comandante di reparto ufficio tutore erano tutti con la pavimentazione con lastre di calcestruzzo pista
Perché secondo i canoni che poi in un carcere funzionano in un altro no della stessa generazione per la sicurezza era opportuno non pavimentare quegli spazi già la sua operazione di andare a pavimentare
Con un bel gres porcellanato
Migliaia di metri cubi di istituto cioè partendo dagli uffici grandi corridori fino arrivare alle alle sezioni alle stanze
Già questo era un'operazione importò ovviamente fatta tutta in economia
Già questa era un'operazione un'operazione importante quando invece sono l'uno dei risparmi ad altri dettagli sulla rimodulazione di spazi lavorano invece a Rebibbia Nuovo complesso mi trovo davanti all'esperienza che mi affascinava già moltissimo di Sergio Lenci l'esperienza la sua la sua testimonianza quindi un modo di concepire ed un'attenzione al rapporto fra spazi chiusi e Fazio aperti alle fonti di luce naturale al ricambio dell'aria al modo anche dal tipo di manufatto che utilizzi gli affetti
Quell'esperienza ancora oggi ha un suo fascino secondo me la sua importanza basti pensare alla scelta del muro a mattone pieno che ha permette dal punto di vista estetico di apprezzare la sopravvivenza di un malus
Patto rispetto a certe ciofeca e se mi consentite il termine tecnico di istituti di successiva generazione dove con le coloriture del della ruggine delle delle delle sbarre che Calamo sul cemento si vedono poi degli spazi delle situazioni immonde qua e ce l'abbiamo anche qua nostro distretto
Allora dove il problema è che noi dobbiamo ragionare almeno noi operatori veneziani siamo costretti tra virgolette a ragionare sull'esistente
Cioè io vorrei tanto ragionare sulla progettazione del carcere di Nola che sarà realizzata quando Berlusconi prenderà le sue televisioni quindi fate un po'voi
Devo ragionare sull'esistente devo ragionare sugli spazi sulla rivoluzione gli spazi per esempio di Frosinone Brancacci Frosinone per esempio di Velletri
Vogliamo ragionare sugli spazi di Regina Coeli
Con conservano esserci e di altre strutture cone allora ragionare oggi su questi spazi secondo me bisogna partire bisogna drizzare lo dico solo come contributo alcune alcune cose Lurie
Innanzitutto una grande divaricazione pulito conto sporco cioè e pulito è il forse è uno delle delle categorie su cui tutti ci possiamo entrare di polizia non significa che avere degli istituti come degli aeroporti o come come l'Ikea dolce con duramente quello che passa con significa mantenimento di condizioni di igiene di condizioni igieniche sono ovviamente sono vissute che sono accettate che sono fatte proprie
Se qualcuno a vedere conosce in tanti rivoli conosceranno il Corridori museale di Rebibbia Nuovo complesso che arriva fino al corpo centrale dell'istituto quel col quando venne realizzato un cordolo Busia nel due mila sei diceva eh sì però qua tutte 'ste grotteschi queste cose qua questa gente comincia sporcare ci butta bicchiere fare
Quel corpo museale stalla non ha avuto bisogno provvisto fino a ieri non non ha bisogno di interventi restauro perché possiamo permetterci di dire che il bello chiama il bello il Polito chiama il Polito e se si sport che ci torno di nuovo
E faccio di questo un verbo fondamentale non è un caso che noi stiamo come Provveditorato stiamo rompendo le scatole ai nostri istituti dicendo cerchiamo di piazza ci su una stima alta dei prodotti di pulizia che cosa banale i prodotti di pulizia
Però c'è una bella differenza se gli dai convogli dai alla stanza non al detenuto il prodotto per la pulizia dei pavimenti per la pulizia dei servizi igienici quindi significa portare una o così un approccio su cui tutti ci possiamo isolare a tutti noi piacciono ambienti più puliti possibile dove si senta l'odore del Polito e se possibile anche perché non l'odore la vernice della tempra perché stiamo tinteggiando perché stiamo un altro aspetto l'attenzione al particolare fa la differenza rispetto alla disattenzione al particolare la vita ogni giorno degli istituti io porto sempre l'esempio va be'che negli istituti ci dovrebbe essere da per tutto celebrarsi alle docce
Sì nei servizi igienici della della stanza ma le dolci purtroppo ancora oggi spesso sono comuni allora fa differenza sino distrutto UDC
Che le docce apro alle otto di mattina o alle nove diceva sempre due ore vediamo che differenza fa fa differenza perché alle otto del mattino c'è quello che si vuole fare subito la dolce lo shampoo
Perché loro essere pulito e profumato perché ha detto mezzo viene la moglie la famiglia fa ricordò che si vuole presentare un certo modo
è un valore è una cura particolare che devo avere sì per citare un esempio proprio subito subito ma tante altre cose insieme con anche una piccola cura del particolare
E avere messo a quelle due panchine che stanno ai bordi del dell'ingresso colloqui di Regina Coeli
Perché penso tante persone anziane che arrivano lì di buon mattino magari hanno diritto nell'attesa invece di stare in mezzo a via delle Mantellate hanno diritto anche se possibile a trovare un posto in cui sedersi sì posso fare decine di esempi quindi il rapporto fra fra il particolare l'attenzione al particolare e non poi un punto importante partecipazione e non partecipazione
Se rimanendo ritornando un attimo a livello estetico però io ho visto per esempio anche di recente
Le stanze della vigilanza dinamica della Casa di reclusione di latino
Se faccio valutazione del mio gusto dico che quelle stanze sono ignobili mondezza un terribile
Erano stanze molto pulite molto personalizzate ognuno ci mette sui colori spesso erano stanze singole quindici mete magari un azzurrino un verdino che stile Shining e io non vorrei mai vedere a casa mia
Ma c'era una partecipazione c'era una tenuta e non soltanto lì l'ho visto anche in alcune sezioni di Campobasso per dire istituti che non sono tanto al centro del dell'attenzione
Culturale chiamano così però
Queste stanze erano personalizzate ma ero molto ben curate
A noi la scelta preferiamo preferiamo dentro le stanze almeno che ci siano soluzioni di questo tipo oppure il verbo unico tutte stanze bianche tutte le distanze rosso tutto gli stessi servizi si può fare molto in questa direzione stimolando la partecipazione alla persona
Così come si può invece stimolare la partecipazione collettiva per la scelta che si fa sugli spazi sugli spazi collettivi
E la partecipazione e sistematicamente vincente
Ricordo ancora che quando nel due mila e tre partimmo con le schede telefoniche per concentrino detenuti a Rebibbia
Fu grazie all'ostico spunto che ci davano i detenuti parlando con i gruppi ci dicevano
Perché non erano partiti con la scelta che la tessera telefonica la tessera prepagata alla trattenesse il nostro operatore di sezioni precisiamo scusi perché è già da da noi
Pare una cosa banale semplice però in effetti noi limitati dal mosto approccio diciamo la scheda la temono per la Torno dicono la tengo io la mia scheda quando venne data la possiamo andare telefonare o la scheda se perdo la scheda pago se viene smarrito qualcuno e la frega capirai insomma c'ha la possibilità di telefonare a mia moglie ma non sicuramente
Di commettere reati piccole cose anche qui l'attenzione al particolare che aiuta ora su voglio credo su questi ambiti ci sia spazio per lavorare soprattutto sul discorso della partecipazione
Mi collego alcune cose che diceva Bezzi io non sono d'accordo onestamente sul sul sul carcere che sia esclusivamente esclusivamente un teatro della dissimulazione
Perché altrimenti un gallo da dissimulazione anche questo io posso io racconta tante belle storie ogni saldo pure poi magari andiamo a casa e ci confrontiamo un altro modo andiamo nei nostri uffici
Diciamo e decliniamo un altro verbo
Quindi il teatro della simulazione ingrati magro ambienti c'è nel che ci può essere al carcere ci può essere la scuola negli ospedali nei tribunali ha voglia e in tanti bei posti però fa parte del gioco bellezza
E questo il carcere e anche il teatro di questa contraddittorietà
Ma è anche il luogo dove se persiste le persone come capita spesso
Si trattengono anche per anni dell'arte alla propria vita quindi ambienti sì è vero vengono assorbiti li fanno li fanno proprio Mele si adattano li adattano alle loro esigenze e nello stesso tempo anche l'ambiente
Dove dove c'è spazio per una relazione importante con le persone chiudo
Carcere carcere caserma e rebus Renzo ne abbiamo parlato
Però io credo che sia giusto sottolineare la vergogna delle Rennis in termini di scelta dei luoghi d'emergenza oggi le Renzo vengono fatte sistematicamente
Lì lontano no un po'più in là
Nei Nebrodi in piena Ciociaria nella nella valle lontano dai grandi centri abitati lontano dalle strutture ospedaliere quello mi interessa in particolar modo dove le persone possono essere curate se parte facciamo scongiuri un un un ricovero per infarto da uno di questi luoghi hai voglia raggiungere L'Unità coronarica per tempo ma abbiamo fatto la scelta dopo la legge ottantuno di una quattordicenne anche violare questi posti
E questa non è una colpa
Dell'apparato penitenziario o del garante e una colpa che si portò appresso le regioni che non hanno fatto un discorso serio tutte tutte le Regioni sistematicamente hanno accettato di collocare le mense veramente imposti lontani dai da da dai bisogni dei centri nevralgici delle delle città sulle caserme sì e importante questo porzione delle caserme Jolla Conte anch'io la condivido
Potrebbe anche essere un'opportunità per farsi non tanto non tanto lavorare
Qui il mio ego Ettore Barletta mi potrà aiutare o comunque ci sarà modo di parlare non tanto di pensare alle caserme come aree da buttare giù e costruire poi un del padiglione da quattro piani ma come rimodulare lo spazio perimetrale caserma
Gli spazi caserme tranne clamorose eccezioni come sappiamo sono collocati a un un anni mai a più piani quasi mai
Correggetemi se sbaglio
Quindi e su quegli spazi che bisogna lavorare sul rapporto con le aree avverte che c'è all'interno della ex caserma non ripetere il gioco di costruire molto in altezza e non di sfruttare le superfici altrimenti veramente la lezione di Lenci
E di chi altri l'ha seguito veramente alla la la la la perdiamo ripensare riprogettare quegli spazi sapendo che c'è un contenitore che va cambiato che va di di contenuti all'interno ma senza pensare a tirare su grattacieli purtroppo vedo che è un errore che anche questo è stato rifatto all'interno dell'ultimo piano carceri con la costruzione di una serie di padiglioni all'interno di e istituti esistenti sono tutti i padiglioni che si sviluppano perlomeno su quattro piani
E ritorna ed è purtroppo lo vedo dalle speranze concrete anche lì purtroppo è molto difficile
Fare in modo che l'esperienza che la la il nucleo della vita della della persona detenuta non sia nella stanza di detenzione ma in altri spazi tante che molto spesso le gli spazi per attività e quant'altro sono vengono dopo la costruzione del padiglione a volte non non si riesce ricomprende neanche all'interno dello stesso appalto e anche questo lo vedo come comunque rosso per il gol mi fermo grazie
Grazie propriamente su ogni tema ci sarete voi da discutere e sana Posocco Università di Roma la Sapienza
O di salute
Ho bisogno del jet sentire buonasera
Anzi
Io ho mal di Ray noi siamo forse gli ultimi arrivati in questo gruppo siamo tra quelli che hanno iniziato da poco a lavorare sulle carceri
Va bene abbiamo iniziato in un modo un po'
Un po'strano un po'fortunato
Forse
Penso che forse Saccà sappiate che a Renzo Piano è un senatore a vita sotto nominato da Napolitano e quando è stato nominato senatore a vita usando lui architetto
Si è chiesto come potrà fare il senatore supponendo di non saperlo fare quindi decise che avrebbe utilizzato il suo monumento dal senatore per fare delle borse di studio questo ha fatto negli anni dedicandosi alle periferie urbane
Quest'anno ha coinvolto alcune università tra cui la sapienza e e non abbiamo trovato interloquire con il due dicembre forse c'erano delle periferie fisiche delle periferie
Non lo so più altri tipi di periferia e lui ha accolto con molto entusiasmo questa cosa perché abbiamo iniziato a lavorare con tre borse tre giovani borsisti che sono qui presenti degli architetti io senatore Renzo Piano che in qualche modo no
Seguito questa cosa e con l'ufficio tecnico del ministero cioè con il DAP io vi voglio fare a questo sono alcune immagini sono dei lavori che abbiamo fatti realtà
Siamo andati per ultimi parametrata farci forza
Avendo un gruppo attorno abbiamo chiesto ai colleghi della nostra diversità soprattutto di diritto abbiamo chiesto altri amici
Strutturista i consulenti abbiamo lavorato con il DAP ma stavamo lavorando in particolare va a Nizza per ragionare attraverso una tesi di dottorato di letizia gorgo che qui
E sugli spazi al femminile della detenzione e quindi attraverso questo avevamo in qualche modo immaginato come questa dimensione dello spazio al tre mi uno spazio che in fondo è stato pensato al mattino stile mancava di accezioni al femminile
E a ci siamo confrontati e quindi anche con Rebibbia femminile
E
E siamo finiti a lavorare qui
Cosa abbiamo pensato abbiamo pensato il Progetto forse più piccolo che si possa fare sotto un progetto di ventotto metri quadri no studiando e carceri femminili ci siamo resi conto che a parte alcuni casi speciali come Bollate i carceri femminili funzionano meglio delle sezioni femminili dei grandi carceri però hanno anche il problema che portano le detenute lontano dalla loro
Il luogo degli affetti e questo ovviamente creando ancora più una pesantezza nella gestione del tutto soprattutto nelle famiglie e dei figli
E quindi abbiamo provato a pensare che potesse esserci il che l'architettura potesse essere d'aiuto a questa situazione creando uno spazio che in qualche modo
Dev'essere un momento quasi di l'ora di sospensione della pena promo luogo di accoglienza per questa situazione e abbiamo quindi immaginato un posto veramente piccolissimi
Dove questo potesse succedere
E a Rebibbia ci hanno indicato un posto che fosse più vicino alla all'ingresso in modo anche che questi bambini forse non avessero attraversare tutta la struttura anche facilmente controllabile anche un posto molto bello e abbiamo immaginato uno spazio che
Fosse la cosa più facile da riconoscere dov'è unico unicità particolare cioè quella della casa peraltro già a Milano era stata credo perseguita negli anni passati
Nomi
Non ho cioè non vogliamo fare gli architetti che fanno gli architetti contemporanei alla maniera di questo o di quello volevamo mettere al servizio né nostra capacità di essere architetti
Per dare una qualità che potesse essere immediatamente riconosciuto un po'come si è detto prima di Rebibbia Nuovo complesso questa cosa del mattone della
E anche il fatto che Lenci voleva in qualche modo ricostruire questa dimensione urbana affinché il vivere dentro al carcere fosse un pio comunque imparare a vivere una struttura che avesse una dimensione Pseudo urbana
E così abbiamo provato a pensare non lo spazio tant'è vero che è quasi
Quasi eccessivo questo ridondante questo ripetere l'idea della casa anche con il portico quasi che fosse un ventre protettivo
Il progetto è questo c'è c'è uno spazio che è una stanza con un bagno una piccola loggetta
è fondamentalmente il luogo dove si celebra la dimensione domestica lì l'idea è che si possa essere un incontro anziché nello spazio degli incontri ci possa essere un incontro attorno a un tavolo proprio con un po'come la tradizione italiana ma anche gli stranieri che ci sono le nostre carceri hanno questa condivisione del momento del cibo non è una cosa che sono italiana quindi un pochissimi piccolissimo luogo dove si potesse cucinare un posto che si potesse stare assieme
Con un divano un'apertura il posto che ci hanno suggerito che alla fine abbiamo convenuto è un posto bellissimo quindi anche uno spazio esterno che in qualche modo permette traguardare un esterno naturale è bello anche senza traguardare il resto del carcere sotto veramente una fortuna incontrare questo spazio e un bagno
Detto molto chiaramente quando abbiamo iniziato a ragionare non so se vedete quel piccolo tratteggio c'è un divano che è così è provata vedere se si può aprire se può diventare un divano letto chissà se questa non può essere un piccolo seme che poi Porta un ragionamento diverso al momento è stato previsto per i carceri minorili un luogo dell'incontro queste realtà esso nel luogo dove le madri ma in realtà anche i padri
O potrebbe essere altrove possono incontrare e il resto della famiglia è un composto che a norma di legge all'abitabilità quindi potrebbe essere anche un luogo un po'tipo le colonie penali che venivano dette prima una modalità utilizzata abbiamo pensato insieme a Occhetto Barletta e noi abbiamo pensato che questa cosa non voleva ci sono molti prodotti sul mercato queste costruzioni in legno sostenibile che adesso si fanno che si potevano trovare facilmente
E abbiamo pensato a un modo da da quello che abbiamo iniziato a studiare che però credo sia molto meno tutto quello che voi sapete
Che mantenere un rapporto evitare che poi ci sia una ricaduta mantenere un rapporto tra chi è dentro e chi è fuori passa attraverso due cose una qualità d'incontro
E l'altra che la persona che dentro non sia dimenticata dalla famiglia e multe infatti per non essere dimenticati anche provvedere economicamente
Per cui abbiamo provato a pensare che questo edificio possa essere prodotto dentro al carcere quindi costituire ulteriormente un lavoro per i carcerati
In questo c'ha dato una mano notevolissima Varchetta Barletta messa se abbiamo cercato alcune falegnamerie quella dentro Rebibbia stessa non era all'altezza abbiamo trovato quella di Viterbo
E abbiamo quindi ragionato sul futuro dei pannelli questo è un classico di lavoro c'è tutta la struttura poi c'è una finitura fuori che adesso vi racconto di pannelli che però stessero sotto i cinquanta chili perché perché questa cosa a norma di legge possano essere movimentata lavorata da due persone
E quindi abbiamo fatto anche ragionando proprio dentro al carcere con il falegname guardando le sue macchine quello che sapeva fare abbiamo immaginato un modo di costruire questi pannelli che fosse molto semplice quasi elementare perché un e carcerati lì dentro imparano un mestiere ma non sono devi falegnami professionisti o o particolarmente specializzati quindi abbiamo immaginato i pannelli molto piccoli molto semplici le qui fognature si mettano in opera quindi anche nel trasporto non si danneggino che possono essere fabbricati sono solo forse l'avete visto prima so solo tre tipi di pannelli quindi un'operazione semplicissima
E appunto se mai finite a Viterbo la struttura è questa un piccolissimo trema su cui sia carcere pannelli che sono quasi auto portanti abbiamo disegnato un manualetto provo un attimo a spiegarvelo c'è un basamento in cemento
E poi si mettono sui frame che un po'alla volta il limite l'ha anche un po'la volta si irrigidiscono bloccando sicuro con l'altro si appoggia al pavimento sì sì insomma
Si portano i pannelli laterali e dopo aver messo dentro l'isolante si tirano su
Si portano a quelli del tetto e si agganciano anche quelli poi ci sono delle pareti trasversali che irrigidiscono
C'è poi una finitura interna che mettiamo alla fine altrimenti nel trasporto nell'operazione si potrebbe danneggiare e invece stiamo cercando di fare una cosa che sia un po'approvati è è anche un prototipo magari sbagliare ma qualcosa comunque
A prova di lavorazione reale che si può fare lì dentro
E si finiscono le placcatura e della struttura vengono definiti Lele finitura che sono un po'arrotondate
E la finitura l'abbiamo studiata e in realtà in prima istanza ce la regala una abbiamo immaginato un impermeabili un'impermeabilizzazione una finitura
In modo che questi edifici non avesse voci piaceva che fosse un blocchetto proprio semplicissimo una cosa proprio iconica che rimanda sarà casetta delle fiabe e quindi è una cosa molto semplice quasi essenza grondaie la stonatura dell'atto in fondo avevano bisogno di un apporto serie scientifica son messi a disposizione ci sono due infissi resta questa Nigra loggetta che un'altra casetta e questa quello che dovrebbe venire questo colore l'abbiamo ragionato mille volte ed è stato uno non non è ovviamente l'unico ma è stato decisamente voluta da Renzo Piano questa perché conosce la zona dovrebbe conosce la Rebibbia femminile dove dovrebbe andare e la spazia in questa stanzetta si intravede in sezione e che fa cinque metri per cinque in pianta e cinque metri al colmo nel punto più alto quater il resto al varco ovviamente di due e mezzo e traguardo all'e sterno
Ed è il luogo dove si incontrano
Forse si è pensato si è parlato questa prima esperienza che viene lavorata al carcere di ritengo che verrà trasportata assemblata con la mano d'opera
Di Rebibbia femminile a Rebibbia potrebbe essere un prototipo che forse finirà in altre carceri forse imputato c'è sta pensando
E se così fosse potrebbe essere una tipo un lavoro che si produce nel tempo come si producono gli sgabelli gli armadi
All'interno dei carceri questa il modellino con cui abbiamo lavorato a lungo e questo è quello che al momento c'è è stato fatto rigetto e ASP
In questi giorni stanno lavorando a parte dei pannelli al carcere di Viterbo e e speriamo di completarlo a breve
Ancorati fra
Però
Ci sono
Allora
Soci andare a De Franco Pacheco e Corrado
Buonasera io sono Andrea Di Franco del Politecnico di Milano
E e buffo perché adesso vi faccio vedere un'esperienza molto simile a a quella che ci ha raccontato pisana
Però precedente posso dire che Renzo Piano mi accoppiato questo è una cosa che è nata la nel corretto una tormenta immagino che non sia così però io lo dico lo stesso
Perché
Atteso voglio dire
Dunque io
Ecco sì va bene naturalmente ringrazio Mauro
Per questa occasione ma soprattutto per avermi seguito insieme a tante altre persone con sono qui come Roberto Marella
Nella ricerca che che sta dietro a questa esperienza che vi racconterò in un in maniera un po'ellittica rispetto a come ci siamo comportati fino adesso nel senso che io anche per stare nei dodici tredici minuti adesso parlo per due minuti
E poi faccio andare in video un piccolo cortometraggio che è stata la diciamo che è il racconto di questa realizzazione di una di una l'abbiamo chiamata traccia di libertà in realtà è una casetta rossa che assomiglia tantissimo alla casetta che abbiamo appena visto
Però è già stata realizzata finita anzi ne abbiam già fatto un'altra non di Casetta Rossa manata la realizzazione nel carcere di Bollate io per andare avanti avevamo fatto due slide ecco va bene questa era e la ricerca dipartimentale e e qui volevo dire faccio una parentesi dicendo che sposo in pieno tutte le cose che ha detto Marella rispetto al ruolo dell'università come interlocutore
Fondamentale diciamo così tra le istituzioni e la società
Per non sottrarre lavoro ai professionisti naturalmente ma per fare delle sperimentazioni che possano diventare un diciamo uno stimolo costituire una metodologia per poi lavorare con il carcere e e anche il dottor Cantone ha detto delle cose che mi hanno proprio visto mi son trovato molto in sintonia rispetto all'aspetto della come dire nel fare ciò che è possibile adesso
E anche rispetto a un aspetto che Luisa ha considerato importantissima che lo è anche lo è stato anche per noi rispetto al metodo che è quello della partecipazione nel senso di
Il coinvolgimento di diciamo di tutte le strutture il i soggetti esterni ma anche interni soprattutto interni al carcere compresi gli abitanti polizia e persone detenute
In questa diciamo così progettualità che traduce secondo me nel senso più pieno il tema della libertà fuori dal carcere e in particolare dentro il carcere lo spazio e il tempo perduto per gli abitanti del carcere evidentemente la perdita della progettualità
E allora riuscire ad affrontare il problema dello spazio che è un problema
Che è un problema come dire
Molto banale alla fine a un problema fatto di rubinetti che perdono è un problema fatta di strutture di cemento che può essere bello brutto a secondo dei punti di vista ma insomma materiale grezzo
Ma in realtà è una specie di strettoia lo spazio una specie di sedimento di questioni di un'ampiezza quasi inafferrabile oggi il tutte le persone che hanno parlato sul tema dello spazio in relazione al progetto in relazione a prevalga la libertà
Per dovuta hanno hanno citato punto questioni enorme infinita insomma grandi filosofi sono stati citati per per per poter parlare di una stupidaggine con un pavimento voglio dire no
E invece e il se anzi anche la responsabilità che abbiamo avuto noi come ricercatore del Politecnico quando vien detto va bene lavoriamo nel carcere pensiamo uno spazio è stata una responsabilità di questo tipo cioè uno spazio
Assume davvero disse questo valore io manco sapevo quasi cosa volesse dire lana lana morfismo e cioè di di questa di questa figura
Desiata distorta che può essere o la rappresentazione di un teatro distorto qual è appunto la rappresentazione del carcere vendicativo punitivo ma può essere anche un elemento grazie Mauro perché questa veramente
Anche progettuale nel senso che chi può chiamare in causa come persona con cui calibrare un punto di vista per cui quella visione non è solo una visione di morte ma è anche una visione in una prospettiva costruttiva positiva
Ecco va be'qui si vede i due interventi che sono stati fatti il primo era proprio quello della casetta rossa che si è concluso l'anno scorso il secondo è quello di quella Pergola che è stato una ristrutturazione i limiti del possibile erano quello spazio per gli incontri e e anche naturalmente non avevamo nessun passa Mara senatore che ci portava come dire ma ci siamo dovuti trovare dei fondi attraverso sistemi bancari
Tutti legali tutti leciti ok io direi ecco che si chiama traccia delle battaglie di iracheni fermaste del Palazzolo due minuti e fare andare questo video della dell'esperienza della traccia di libertà che è uno dei prodotti oltre alla oltre alla Casetta Rossa oltre a questo questo padiglione della casetta
C'è anche questo video perché l'aspetto naturalmente della comunicazione della prima volta che lo presenta in pubblico mi sembrava l'occasione il valore naturalmente della comunicazione di questi e di queste sperimentazioni a è al pari io credo della sperimentazione in sé dell'oggetto concreto il fatto che sia sconosciuto
Allora per farlo andare via deve essere possibile
Più di un secolo comode continuano ascoltare possono scambiato per
Benissimo
Se anche un po'di musica ce la stiamo
Dieci minuti così
No ma la partecipazione siamo noi che dobbiamo mettere i contenuti basta la presenza da partecipazioni
Specie però sa no però non mi possono per rubare minuti preziosi
Ecco no
Forse sì su internet funziona meglio perché San Siro chi vuole tagliare
Innalzare un po'perché c'è un parlato
La ricerca sul carcere parte nel due mila tredici quando uno studente di architettura di progettazione architettonica ripropone una tesi di laurea assunse un carcere Due Palazzi di Padova
Grazie a queste tesi disse ma per per le ventenni molto molto urgenti
Ed è per quello che abbiamo deciso di dedicare successivamente una ricerca specifica finanziata con un bando dipartimentale
Una ricerca che esplora il problema delle strutture carcerarie che cerca di dare alcune risposte rispetto a una possibile modificazione
Un progetto come questo rappresenta a mio modo di vedere un'interpretazione molto interessante nel ruolo della responsabilità sociale questa capacità di lavorare con il mondo esterno con gli operatori in un contesto così dissi Cile come quello del carcere rappresenta secondo me è una esemplificazione straordinaria delle potenzialità del Progetto inteso come pratica sociale nella quale l'interazione fra diversi settori diventa decisivo
Come chiave di lettura interpretativa del mondo carcere in generale se dato il tema dell'affiliazione
Come aspetto chiave vera affrontare il tema della recidiva ovvero di preparare il detenuto alla sua uscita
Questa sperimentazione simbolica questo piccolo progetto pilota di un intervento che si è fatto all'interno del carcere di Bollate a Milano è un e esordio di questa grande ricerca nell'episodio principale sicuramente è un episodio che ha il carattere della massima visibilità
Il progetto che affianca la ricerca attraverso l'apporto della vita in occasioni di poter realizzare un piccolo padiglione dalla casetta rossa o tracce di libertà è stata Carla circa un'occasione esperimenti dare sul campo comunioni intervento limitato e puntuale possa essere leva di una trasformazione più ampia è stato un progetto fatto nel laboratorio di il primo anno magistrale quindi abbastanza grande a un anno dalla tesi
Abbiamo dato un luogo abbastanza delimitato che era l'area degli incontri all'aperto un giardino piuttosto grande dove seduti ai figli si incontrano Montanile dieci giorni
Luogo che nel nome preciso che era traccia di libertà che è stato messo a fuoco insieme a un ha una struttura gestita da uno psicoterapeuta questo dottor Angelo Aparo
Il gruppo modello trasgressioni in realtà infranto ormai trentuno anni fa studenti università detenute vaso recuperando il modo in cui si comincia dal commettere altri lavorò con il gruppo la trasgressione com'è nato in atto o ad opera quando cominciato la mia carcerazione inizialmente non ero convinto di Pisa la mia arroganza che ho sempre avuto da ragazzi poi è arrivato qui a Bollate
Ho voluto proseguire questo progetto perché a me ha dato molto mi sta dando tuttora gli strumenti per capire i meccanismi che c'erano Catherine nei comportamenti quando ero fuori quando commessi mia reati detenuto nella collaborazione con gli studenti la possibilità di mettere al servizio di qualcuno la sua esperienza
Ed inoltre avere il piacere di riprogettare un tubo e dunque Progetto va poco la sensazione di essere gli effetti rende presuppongono sensazione la traccia di libertà avuto con una risposta per ogni gruppo di lavoro in più di uno di loro doveva dare la propria interpretazione di questo tema il progetto della Casetta Rossa è stato scelto tra a tredici oggetti che hanno fatto Santa dichiara interna è stato selezionato e il progetto relativo effetti l'Italia attraverso l'istituzione di una vera e propria giuria abbia partecipato il direttore del carcere alcuni agenti di polizia penitenziaria
I detenuti e quattro professori del Politecnico di Milano è stato molto bello vedere questo gruppo di persone così eterogenei discutere insieme di architettura
Sulla costituzione della casetta è stato una specie di piccolo laboratorio nel laboratorio vinse travasato immediatamente la Costituzione questo progetto ingegnerizzazione e la messa in sicurezza sono stati gli aspetti del termine l'abbiamo partecipato a qualcuna delle delle riunioni preparatorie nonché poi hanno portato al progetto finale ed è stato veramente molto interessante
Vedere come gli studenti e studentesse i carcerati collaborassero e partecipassero assieme alla definizione del Progetto e quella sua selezione
Un momento importantissimo della realizzazione è stato il fatto di aver trovato che ce lo finanziasse perché non era affatto una cosa scontata uscita un articoletto sul Corriere della Sera e filantropo milanese Federico se sorride Bianchi residente all'estero associazione Onlus Civicum ha letto l'articolo si è appassionata questo tema c'ha finanziato opera il progetto vincente presentava tutta una serie di difficoltà
Nella costruzione e gli artigiani presenteremo Alfano dovuto veramente dar fondo a tutte le loro competenza sono persone che lavorano nel campo da oltre vent'anni quindi hanno grande esperienza e e questa grande esperienza gli si avvita tutta per costruire una casa che aveva un'apertura molto importante una parte di tetto mancante un albero dentro
Un altro apporto fondamentale è stato dato da Italia Nostra in particolare il Centro di forestazione urbana che c'è a far metterò labbra un elemento dell'architettura di questa casetta sostanziale per noi è stato un grande successo
Il risultato finale no la casetta che oggi è pianta stabile all'interno dell'aria incontri della cisterna incontri del carcere di Bollate frequentata vissuta da carcerati dalle loro famiglie dei loro figlioli dalle loro figliole per me questo è un messaggio molto importante
C'è un grande ecco grande buco all'interno però attraverso l'accesso sembrasse dove stanno intelligenti l'idea di casa
In realtà allo Spazio aperto sostanzialmente anche se mantiene la propria volumetria sino al limite dell'soluzione
Precetto della Casetta Rossa progetto ad alto valore simbolico progetto paradigmatico piccolo ma che ha un significato molto grande questa casetta rappresenterebbe India simbolica l'affettività quindi ricostruire quello che dovrebbe essere l'obiettivo del tornare a casa tornare alle persone che si ama spero che questo tipo d'interruzione del testo per capace produrre un obolo seduto dietro detenuti ex delinquente studente
Posso essere purtroppo fuori per la prevenzione degrado nei quartieri problematici io credo che un progetto come questo mette in gioco idea
Secondo la quale il progetto è immaginazione costruzioni di possibilità le aperture dei mondi possibili in questo senso ritengo che proprio perché fa film di questo tipo in sé in qualcosa anche a che cosa può essere il Mar l'azione progettuale come pratica e come il processo multietnica Risola fabbrico occupato recuperata riattivata ma partiamo da una sorta di illecito l'occupazione
E aver lavorato con delle istituzioni come il Politecnico il caccia del fatto
Un un oggetto una costruzione per noi è è una legittimazione della nostra azione del nostro recupero della fabbrica del nostro ed era superiore a quello dei attirare l'attenzione del mondo esterno al carcere Supramonte un concreto molto forte
Cerca di rendere visibile a
Una situazione che all'esterno è rimossa oppure completamente invisibile
Ottanta basso
Sopportabile accento milanese che mi sono reso conto diceva Felipe vacca sacra fegato la cassetta serie
Ancora Corrado querceti della Fondazione Michelucci
Io devo cambiare un po'di scala rispetto andare verso la città andare verso la città forse venendo incontro anche le premesse terreni
Fatto all'inizio non soltanto in termini di audizioni di altre strutture dove
La libertà è un è un sogno diciamo lo spazio nella libertà negata ma anche perché in occasione di un progetto europeo sulla radicalizzazione nelle nelle città europee la visita di una serie di derive urbane periferiche di grandi città europee mi ha rimandato all'importanza in questo di questo tema nell'affrontare il carcere quindi ripropongo questo contributo
Il caso in uno dei luoghi tesserini la prima parte chiama fuori dal perimetro il caccia in uno dei luoghi in cui si riflettono i più imponenti i processi di cambiamento la struttura socio demografica
Ed economica globale in cui iniquità e arbitrarietà nella distribuzione della ricchezza tra i vincitori e perdenti della globalizzazione emergono con maggiore prepotenza
In un mondo con piccole oasi di benessere immerso in un marito rasta
E quindi in un vortice di aumento verticale delle disuguaglianze territoriali dello spazio economico mondiale lo sfarzo carcerario può essere una cartina al tornasole dalla portata le trasformazioni convertono l'intera società umana
Non riusciremo a a comprendere adeguatamente quello che avvenne nel carcere senza avere uno sguardo ampio su quanto avviene nella città
Nelle città attraversate da un vertiginoso aumento della frammentazione sociale dello spazio urbano con zone in cui si concentrano le ricchezze i servizi di qualità alle innovazioni e cioè e centri decisionali il cosiddetto Miglio d'Oro della maglia urbana
E quanto avviene nei territori periferici tratto in cui oltre all'ITC criticità strutturali si concentrano le maggiori vulnerabilità le maggiori tensioni per la contesa di beni scarsi c'è una moltiplicazione di nuovi spazi di confinamento
DC e di campi profughi
Nelle grandi aree urbane di quartieri insicuri delle periferie sono stati denominati da linguaggio ufficiali in vario modo con lo sviluppo di una terminologia che tende a sottolineare con maggiore o minore accentuazione le prerogative dell'insicurezza dell'incontro l'abilità e spesso a suggerire un vero e proprio senso di minaccia
Zone urbane sensibili va in crescendo
Quartiere in crisi aree socialmente vulnerabili zone insicurezza prioritaria non gozzo zona ho finito buon uso
O più tradizionalmente quartieri ghetto losanghe metropolitana coniato nomi più espressivi per indicarle
Ma ci si deve chiedere con perplessità interrogativa perché questi quartieri e vengano principalmente descritti come problematici e violenti pericolosi gli estremi e non si è certi invece di osservare le cose dal punto di vista dei loro abitanti che si sono poi dei grandi fornitori di di detenzione
Sicurezza urbana e l'espressione pulizia etnica i cui significati dipendono da chi la usa ed alle finalità che intende Prost perseguire l'espressione entrata con più forza uno scenario politico recente utilizzata soprattutto del mercante la paura per accompagnare le statistiche su crimini e delinquenza in tutte le possibili coniugazione
Il carcere di uno dei termini terminali principali di questa campagna dalla normalizzazione delle condotte dipinta e delle pratiche considerate anti urbane
In una visione differente talvolta opposta quella degli abitanti dei quartieri marginali stigmatizzati la questione della sicurezza non viene messa in relazione solo con il rischio di subire indirettamente dei reati
Ma anche con quello di poter subire la demolizione della propria condizione di vita
Per esempio con uno strato con la perdita di lavoro e dunque si vorrebbe coniugare la sicurezza che con il diritto alla salute alla casa lavora qualità ai servizi alla libera circolazione e la possibilità di poter modificare la propria condizioni di esistenza
Se ciò non viene reso possibile piaccia o non piaccia prendono chiede forme di autorganizzazione comunitaria
Forme di economia informale pratiche legali in Francia dicono economia camionabile perché quando li interrogano Picone caduto dal camion
Il cosiddetto quel Farda spaccio e anche la pressione poliziesca
Il controllo serrato attivo capillare di ogni angolo sono considerati produttori sicurezza questo lo si è visto in tanti quartieri non soltanto italiani ma anche francesi ultimamente dolosa in una prospettiva dal basso
Nessun essere umano è considerato illegale e tutte le persone diritti provare ad avere un futuro migliore
La sicurezza è quella condizione in cui tutte le persone possono vivere bene senza aver timore che i loro diritti vengano violati
Allora non prendere in considerazione questa realtà degli agglomerati urbani che presenta confini fratture separazioni
Una qualità della vita fortemente degradata dove proliferano le bande giovanili se non si interviene con politiche adeguate concreti interventi
O produrre come risultato il fatto che i gruppi di Giovanni sottoposte a marginalizzazione discussione spaziale
Con pochissime
Prospettive di trovare un lavoro
Coloro che vivono nel nell'economia e nell'economia legale finiscono nel carcere una situazione esplosiva
E puntualmente ritroviamo nelle biografie di tanti giovani detenuti
Ecco perché se non si interviene preventivamente con il tema e che è quello della della prevenzione
Tema dimenticato
Se non si interviene preventivamente sull'organizzazione della città sulla polarizzazione sociale urbana San si interagisce
Con la costellazioni frammenti spaziali non relazionati con ricavi in crescita e discussione su sociale dove l'incidenza disoccupazione e più alta la media nazionale come quella l'abbandono scolastico
Se non si determina una nuova capacità di assorbire flussi eterogeneità differenze metabolizzate se non si agisce su tutte le dimensioni che sono concausa delle ragioni che portano in carcere
Beh allora la possibilità di interagire con la realtà come quella carceraria sarà molto più complicato
Il ciclomotore a trent'anni quindi lo dico con certezza di dentro il perimetro
Quando si parla del rapporto tra carcere città non ci si riferisce a una loro definizione metta storica un metaforica ma esattamente a questa complessa realtà contemporanea di cui il carcere e un frammento sociale spaziale come altri nella deriva in questo quadro di chiusura all'epoca di paesaggio sconvolto da dirti il sistema penitenziario così come è arrivata a noi attraverso l'evoluzione di subirli funzionali distributivi
E un residuo in cui domina la confusione dei suoi gestori in cui si assommano i fallimenti
Ad esempio quando si prova a costruire nuove carceri ma anche solo a riqualificare partire patrimoni insistente
Senza la consapevolezza della complessità urbana e sociale senza la consapevolezza di dover svoltare rispetta la concentrazione sistematica di persone in aree lontane dalla città
Ecco senza la consapevolezza di dovere svoltare rispetto alle ragioni operative dei costi che conducono a strati in società quest'operazione appaiono velleitarie è fallimentare
Naturalmente si può continuare a insistere sulla strada dei piani carcerari in un quadro di accettazione pessimistica dell'inevitabilità della polarizzazione drammatica che si determinata dell'inevitabilità
Il dover costruire ulteriori luoghi di contenimento
E che questa e che hanno questa identità come dominante ma se si ritiene che siano necessarie azioni che possano contrastare questa accettazione pessimistica accorsi occorre Bossi in un altro orizzonte di azione collocarsi rapporto a saperi sociali complessi che sono presenti nostra società le nostre carceri sono carceri di celle
Nei corridoi e dicerie se si escludono spazi rilevanti dedicati ad attività di carattere formativo educativo e scolastico
Sono degni dell'assenza dello spazio-tempo vuoto legato ad una identità affrettato trattata
L'identità storica urbanistica di composizione sociale
Una storia di un progressivo declino
Abbandono
Se c'è un programma d'affari e quello Stoccarda
E quello del lavoro decostruzione
Se c'è un problema da fare con la loro decostruzione attraverso una serie di passaggi a partire dallo smontaggio d'un ambiente complessivamente ostile
Alla vita alle persone promuovendo quelle azioni che favoriscano pratica dell'abitare che costruiscono ponti di collegamento ha reso la città che facilitano attraversamenti culturali e tutto quanto possa favorire una vita dinamica intensa che agiscano su tutte le reti di connessione fisiche materiale per stimolare una potenzialità inclusiva nella società verso individui privi di diritti la cui dignità può essere sistematicamente schiacciato
Si tratta di porsi in uno stato di ricerca continua rispetto alle scelte da adottare l'architettura urbanistica possono dare un contributo alla realizzazione di forme più evolute di convivenza urbana
Se potranno occuparsi dello spaccio carcerario con un frammento un bando per su cui agire tutte le possibili strutture di relazione
Occorre smontare il pregiudizio della non integrabili tale e dei costumi che tutti gli elementi che compongono la segregazione spaziale
Occorre relazionare in ogni modo alla città il carcere come in tutte le zone urbane che appaiono dissociata in dall'UPI più vitali di attività urbana come tutte le situazioni in cui oggi si abitava aperto e quelle in cui si abita disabitato
Quelle dei rifugiati senza rifugio
Solo la promozione di azioni coinvolgenti inclusive capaci ne abbiamo vista alcune prima le condivido in pieno
Capaci di portare un progetto comune di convivenza può incidere positivamente sia a scala urbana che ha scavato il carcere sul contrasto di processi di esclusione e marginalizzazione spaziale
Ciò significa promuovere una politica di un povero ma agendo incisivamente sulle disuguaglianze valorizzando la soggettività delle persone sostenendo concretamente sollecitando progettualità come l'attuazione del principio del poter modificare il proprio spazio come è stato detto
Che poi è l'essenza l'abitare uno stare nel rapporto nella relazione con l'uomo e con gli altri
E come si è visto in diverse esperienze realizzate possono nascere laboratori forme di otto imprenditoria imprese sociali finalizzate a innescare percorsi occupazionali
Occorre però
Un'ultima considerazione avere una chiara
Occorre però perché era una cosa che dentro la presentazione ufficiale formale del carcere
Quella delle declamate finalità c'è una realtà antica un soldo deterrente persistente nucleo affettivo che ha mantenuto una sua continuità violenta che rassicura quelli buttano via le chiavi
Questa violenta continuità di cui ci arrivano spesso manifestazioni di esistenza
San Gimignano motorino Agrigento stanche dentro l'edilizia carceraria la sua disfunzionalità la sua sciatteria la sua indifferenza rispetto a quanto si discute su questo nucleo potente attivo occorre incidere
Bene il seminario che io ci si ferma qui
Si ferma qui ma con l'intenzione di per riprendere diciamo il tema tifare di questo soltanto una prima tappa un primo momento
Io volevo dire soltanto tre terrà altissime cose la prima pur avendo spaziato con interventi del tutto Diversi dalla città al piccolo intervento e via dicendo
Coglierei da quello che diceva adesso Pray Corrado una frase
In maniera specifica ricerca del Progetto Comune di convivenza
Questo è stato un filo che ha riguardato praticamente tutti gli interventi anche se si muovevano da prospettive diverse la seconda cosa che volevo dire abbiamo più volte nominato Sergio Lenci all'interno di questo settimo binario e io penso insomma ringrazio particolarmente Ruggero Lenci per la sua presenza qui al seminario che avesse fatto
La Laterza che un'ultima cosa
E qualcuno l'ha accennato riprendendo poi un un punto che diceva Roberto all'inizio rispetta gli oggetti gli oggetti che si ritrovano dopo eccetera
Qualcuno l'ha accennato il rapporto tra lo spazio banale tra lo spazio e il tempo il tempo che si trascorre e il tempo che invece al di fuori e allora mi veniva in mente siccome vado a memoria sarà un po'così che nelle dodici quando era stato arrestato nel mille novecentododici ormai semplicissima perché cessato ancor più dodici recente
Nel mille novecento da dodici quand'era stato arrestato riconoscibile scrisse nel suo quadernetto eccetera diceva di come era assente la vita nella sua cella eccetera e poi dice l'unica cosa che io vedo in qualche modo della contemporaneità è che c'è un campanello elettrico questo mi consola inni fa capire che il tempo di cui dentro non è qualcosa
Di del tutto diverso dal tempo fuori i cancelli l'elettricità era una novità eccetera ecco in qualche modo noi dovremmo fare in moto che lo spazio che noi andiamo a pensare progettare realizzare
Realizzare con le varie attività
Non tenga un tempo vuote un tempo precluso rispetto al fluire del tempo Esterno grazie attinti dal vertice
No no