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09:30
giornalista
Cari radioascoltatori Buongiorno a stampa e regime la rassegna stampa di Radio Radicale oggi trentuno ottobre due mila diciannove giovedì
Molti i temi sulla l'agenda dei principali quotidiani ancora le tensioni sulla manovra e soprattutto i riflessi del voto in Umbria sulle alleanze
Nella maggioranza giallorossa
E e e poi i il lo scontro che ieri c'è stato sulla sui fondi a Radio Radicale conclusosi poi con una tregua di cui dovremo vi daremo conto
Ma parleremo anche della questione libica e della volontà espressa dal ministro Di Maio di rinegoziare l'accordo
Con la Libia per la gestione
Dei migranti
Ancora il sì della commissione alla commissione sul razzismo del parlamento corno del Senato con il centrodestra è che si astiene e tra le polemiche
E poi invece in
La la Camera USA il voto unanime sulla
Genocidio in Armenia che ovviamente getta una un muro apre un muro tra Stati Uniti Turchia e il premier turco Erdogan in questo momento difficile in cui Turchia e Stati Uniti si trovano
Al centro di una difficile stabilizzazione dell'area mediorientale e della crisi curda
Poi il sì all'accordo tra i due colossi dell'auto FC a e perciò ieri venuto dai consigli di amministrazione dal bordo delle due multinazionali che apre una grande frontiera sullo sviluppo dell'auto elettrica in Europa e ancora parleremo di Alitalia della offerta di Lufthansa di entrare nella cordata per il salvataggio della compagnia
Italiana di bandiera e poi la decisioni di Whirlpool di non chiudere fino a marzo e di assecondare il progetto di progetto di riconversione dello stabilimento campano ancora la decisione
Della Fred di abbassare i tassi che che far contento Trump e questi diciamo sono i principali temi all'ordine del giorno
Dei quotidiani italiani e vediamo subito i titoli a partire dal Corriere della Sera
Che apre la sua prima pagina con manovra misure e tensioni Zingaretti scuote il Pd la destra intercettato lo smarrimento degli italiani
Più tasse su filtri e cartine per chi fuma stangata sulle auto aziendali lite sui fondi a Radio Radicale poi c'è un
Una lettera del segretario del del Partito Democratico Zingaretti il partito fa rifondato va rifondato basta egoismi e conflitti
Il taglio di prima pagina sul Corriere della Sera e la mozione Segre cioè la il sì alla commissione sul razzismo del Senato il centrodestra si astiene
Ed è bufera la Repubblica
E se ci ha peggio la fusione calda si all'accordo dall'ex FIAT nasce un gruppo da quarantacinque miliardi il quarto al mondo John Elkann presidente Hu un raggio d'azione che va dalla Cina agli States
Una scommessa ecologica il titolo del commento di Paolo dei seri sulla prima di Repubblica
Invece di spalla lo stesso quotidiano di Carlo Verdelli apre con il titolo sulla rinegoziazione degli accordi con la Libia Libia un piccolo passo Pd Movimento cinque Stelle il patto con Tripoli sui migranti verrà rinnovato ma ci saranno modifiche c'è un'interessante intervista
Del l'ex ministro Minniti
Io li intitolata non mi pento di quell'intesa la stampa migranti e informazione tra PD e Di Maio e scontro a tutto campo sì del Senato la commissione Segre anch'io odio il centro destra si astenne
Manovra scintille tra alleati sul finanziamento a Radio Radicale
Il Messaggero le nuove tasse della manovra accordo nel governo su partite IVA famiglia detrazioni ma della bozza spuntano altri prelievi su auto aziendali concessioni autostradali energia fumo e vincite
E poi il taglio del Messaggero e un taglio di cronaca ancora il delitto di Roma l'amico di Luca parlò con i killer prima del delitto delitto di cui si occupano ancora molti quotidiani romani
Il Sole ventiquattro Ore il titolo d'apertura e più tasse sulle auto aziendali dipendenti ma c'è il taglio
Oltre che sulla fusione e feci a Peugeot e che ha avuto come vi dicevo l'ok dai rispettivi CDA cioè il taglio sulla decisione della Fed di tagliare i tassi
Tettamanzi la Fed taglia e prende una pausa
Scommessa asimmetrica il commento di Roma Donato Maggia andarono che lascia andar che leggeremo il mattino Whirlpool per ora non chiude
Ma noi lasceremo Napoli la di l'amore già pronti a supportare la riconversione fino a marzo il governo la coinvolga anche Invitalia
Che oggi lo sciopero dopo la riapertura delle trattative intervista all'amministratore delegato della multinazionale avvenire
Patto con lo il diavolo Roma verso la conferma dell'intesa con i libici Di Maio evoca alcuni correttivi le associazioni del tavolo assillo grave continuare a finanziare così
I Lager poi abbiamo
I giornali che vanno un po'su temi diversi
Il tema dell'immigrazione e ancora l'apertura del quotidiano di Alessandro Sallusti con una chiave
Un po'un poi nel in controtendenza Conte si prende anche gli immigrati della Merkel o Roma cede dalla Germania deriveranno cinquanta al mese
Caos manovra tra Micol tasse e ricatti incrociati adesso cinquanta migranti fanno anche notizia a quanto pare ecco qua poi la verità
Salute contanti fumo questi tassano tutto governo la frutta solo liti e fisco pazzo questa la linea del direttore Maurizio Belpietro
Il tempo invece apre il collo lo spazio di un padre fate giustizia a parlare e il padre di Luca ucciso il delitto della Caffarella come sappiamo ucciso da dagli spacciatori
Il manifesto memoria corta due giorni dalla scadenza del memorandum con la Libia sul respingimento dei migranti il governo in alto mare
Il tavolo assillo viola i diritti umani deve essere stracciato il PD va rivisto ma Di Maio frena l'assistenza la Guardia costiera va mantenuta libero vogliono cacciare i Di Maio i grillini non lo reggono più l'ormai l'ex leader di Cinquestelle isolato gli ex ministri e gruppi parlamentari sono contro di lui ebbe però contraddice di continuo
Disperato sfida il guru e archivia l'intesa con il PD sul territorio e da ultimo il quotidiano del Sud diretto da Roberto Napoletano che a un'intervista a Roberto Maroni l'ex governatore della Lombardia
Lombardia e Veneto sull'autonomia sbagliano troppe le ventitré competenze richieste servono davvero tutte si chiede Maroni
E poi c'è un editoriale del direttore Roberto Napoletano che spero di poter leggere tempo permettendo infine segnalo
Il fatto quotidiano che non si rassegna alla sentenza con cui la Corte
Costituzionale a
Bocciato l'ergastolo ostativo dopo la sentenza della Corte europea di Strasburgo e addirittura organizza una raccolta di firme
Per una nuova legge contro i boss e salva magistrati è questo il titolo
Del fatto quotidiano
Da parte opposta ovviamente su una posizione assolutamente antitetica a quella del quotidiano di Marco Travaglio il Riformista di Piero Sansonetti che invece apre con il titolo e con la verità
E con la vera trattativa tra Stato e mafia i depistaggi sulle stragi e racconta una lettura del falso pentimento di Scarantino che come sappiamo occultato la verità sul delitto Borsellino per molti anni e che sarebbe stato assecondato da una diciamo da strutture investigative per impedire
Che venisse che che per seppellire il dossier armarsi appalti che un'altra parte degli investigatori palermitani stava mettendo in campo e quindi questo la lettura di
Piero Sansonetti come vedete ce n'è per tutti i gusti con lo punti di vista radicalmente diversi anche su alcuni fatti che hanno segnato la storia del nostro Paese
Ma torniamo sulla cronaca sulla sulla cronaca che ci porta al dopo voto umbro agli incontri nella maggioranza per mette l'appunto le i dettagli della manovra che andrà poi in discussione in Parlamento e alle nuove tensioni che ieri sì solo
Riviste fra PD e Cinquestelle tanto sull'alleanza quanto sulle singole misure della manovra ce ne dà conto anzitutto il Corriere della Sera a pagina due
Con un articolo di Marco Galluzzo demmo e Movimento cinque stelle duello sull'alleanza le condizioni di Zingaretti o l'asse e unito da una visione del futuro o non c'è
Di Maio in Emilia Romagna e Calabria da soli la replica ha cambiato idea questo lo scambio di battute il il l'appello del segretario democratico
A considerare strategico
L'alleanza di governo e quindi al nonno a fibrillare per così dire la conferma di Dimaio che l'esperienza delle alleanze regionali si è chiusa
E e quindi poi la nuova replica del segretario del democratico Zingaretti
Che dice Dimaio ha cambiato idea ma le posizioni sono molto lette il il voto in Umbria dimostra dice Di Maio che il Movimento cinque Stelle deve mantenere la terza via
Occorre incontrato i parlamentari di Emilia Romagna e Calabria con loro ci prepariamo ad una campagna elettorale difficilissima andremo da soli
Che non significa mettersi insieme a liste civiche io o ambire a un candidato Presidente che vada oltre il movimento la linea di Di Maio
Essenza se e senza ma e quindi su questo punto
Questo punto pare un punto di particolare frizione per la maggioranza ne dà conto Massimo Franco nella sua nota a pagina tre sul Corriere della Sera e dice il compromesso sulla manovra finanziaria e obbligato dunque inevitabile e ieri sera è stato abbozzato dopo il secondo vertice in due giorni a Palazzo Chigi e in attesa di un terzo
Pochi Peroni ritengono che significhi un vero ricompattamento della maggioranza tra Movimento cinque Stelle e PD o almeno tra un movimento cinque stelle e il partito di Nicola Zingaretti
Lo schema scelto dal ministro degli Esteri grillino Luigi Di Maio non prevede un'alleanza vera colpiti al massimo delinea
Un patto stiracchiato come quello con la lega di Matteo Salvini ricordato da Di Maio con una miscela di irritazione e di nostalgia di fatto si assiste a un trascinamento e il riflesso sull'esecutivo guidato da Giuseppe Conte quasi automatico il premier e succeduto a se stesso tra accuse di trasformismo come espressione di un patto politico
Della nuova maggioranza e come leader che doveva Amal amalgamare le due forze e proiettarsi
Sull'intera legislatura o comunque fino al due mila ventidue per l'elezione del prossimo capo dello Stato il risultato delle regionali l'Umbria di domenica e il modo in cui Di Maio ha deciso di sfruttare una sconfitta prevista per rifiutare
Qualunque accordo strutturale colpi di
Cambia questo schema
Il bersaglio oggettivo dello smarcamento Lorenzin Galetti scrive
Massimo Franco
Uscito indenne da quel voto ma proprio Conte non significa che si intravede una crisi a breve termine
Anche perché rischierebbe di precipitare l'Italia alle urne si percepisce però l'intenzione di trattare l'esecutivo come un governo amico disconoscendo allo stesso Conte
Il ruolo politico che si è rassegnato
E gli stessi alleati sembravano affidargli e tenendo a schiacciarlo supplì di e Leo con un'azione continua di distinzione su alcuni provvedimenti
Ma con le polemiche sistematiche avverte Zingaretti cadono le ragioni stesse del governo questo il continuo appello Di Fazi in Galetti
Alla alla a a Di Maio all'alleato riottoso e fra l'altro ieri Zingaretti ha detto anche sul peggio in questo caso il il pezzo di Marco Galluzzo alla domanda Conte sarebbe il candidato premier del centrosinistra se il governo cade cadesse
Deciderà l'alleanza io dico chi ha lavorato bene questa la frase sibillina
Di mi Nicola Zingaretti che in qualche modo fa capire come la premiership in questo momento sia molto spostata più sul Pd di quanto evidentemente non lo sia
Sui cinque stelle pur essendo stata proposta da questi lo scontro di ieri in Consiglio dei ministri torniamo all'articolo di Massimo Franco sui finanziamenti
Pubblici a Radio Radicale osti Cola ostacolati da Di Maio è solo l'ultimo episodio la preoccupazione del partito di Zingaretti
E su quanto potrà accadere nelle prossime settimane in Parlamento durante la discussione sulla manovra finanziaria e sui motivi veri che hanno spinto Di Maio a considerare morta qualunque alleanza con il Pd a livello locale
Su questo il movimento appare spaccato oltre che in ebollizione contro Di Maio a gennaio ci saranno le elezioni in Emilia Romagna
E con un movimento Cinquestelle intenzionato salvo sorprese accorre da solo le probabilità di vittoria della sinistra si riducono di molto
Se queste sono le prospettive della coalizione conclude Massimo Franco la sua fragilità promette di aumentare Conte scrive che ci saranno meno tasse e meno burocrazia meno evasione fiscale si riparte con soldi per famiglie lavoratori in prese ieri sera tuttavia il governo dovuto tornare a riunirsi per lo scontro su Radio Radicale Di Maio chiede di destinare i fondi otto milioni di euro ai terremotati becera propaganda dicono nel Pd e Fabio Rampelli
Di Fratelli d'Italia consiglia di Maio se vuole tagliare risorse inutili cominci dal reddito di cittadinanza che dà soldi annulla facenti e non solo a loro poi vedremo che su Radio Radicale c'è stata una una tregua una soluzione
E le daremo conto
Subito dopo ma intanto voglio completare
Diciamo la posizione di Zingaretti che ieri si articola non solo in questo ennesimo appello Dimaio ma anche in una lettera inviata al Corriere della Sera dove il segretario democratico parla di Rifondazione del partito basta egoismi e conflitti e e e dice la destra ha saputo più Dinoi cogliere lo smarrimento degli italiani
Lo sradicamento di legami antichi la paura della frammentazione e della dispersione
E questo in il la lettura di Nicola Zingaretti che prosegue e e la globalizzazione ma come sappiamo esso crea opportunità insieme a tante fragilità e incertezze
I cittadini impauriti vogliono di trovare la loro casa la loro casa interiore con la destra sopranista secondo Zingaretti in tutto il mondo e la lega l'Italia
Propongono approdi forti e chiari certo autoritari regressivi e intollerabili per noi
Illiberali e xenofobi ma solo a Prodi forme cui aggrapparsi simboli identitari e sicurezze ideologiche mentre il centrosinistra
Questa l'autocritica di Zingaretti non è stato in grado di fare altrettanto sulla base di un suo rinnovamento ideale
Programmatico e identitario
E il PD in questo quadro dice Zingaretti resiste e allo stato attuale il solo partito arginare l'avanzata impetuosa della destra ma si può andare avanti così
Sbaglia chi lo vuole piccola che scrive il segretario democratico perché così si indebolisce la democrazia ma sbagliano anche tutte le derive conservatrici che ci rendono inadeguati a rispondere all'inquietudine degli italiani
E certo a queste difficoltà
Non si risolvono con un partito molo culturale o del leader ma neanche con un arcipelago di confuse parzialità che ci portano a praticare una politica lontana dalla vita
E quindi la giustizia sociale la l'evoluzione verde per lo sviluppo che sono l'anima del nostro progetto alternativo alla destra richiedono pensiero e cultura
Nel medesimo tempo forme di rappresentanza più coinvolgenti libere per i singoli iscritti per questo annuncia il segretario democratico
A Bologna a novembre apriremo un grande confronto politico culturale su come pensiamo gli anni Venti del nuovo secolo per questo dopo dodici anni di parole semplici di parole auspici ora con coraggio stiamo rimettendo mano in modo radicale Allo Statuto alla forma del partito non si tratta di cambiare qualche regola
Ma di una scelta politica di fondo cambiare davvero tutto per dare alla democrazia italiana un soggetto plurale ricco e partecipato della politica
Per offrire in primo luogo ad una nuova generazione una un po'opportunità di partecipazione e battaglia collettiva rifondare il Pd per me significa in primo luogo questo ricostruire una comunità aperta Zingaretti è bravissimo a dire tante cose ma di fatto poi nella sostanza
Il i i temi l'oggetto di questa di fondazione lo scopriremo solo vivendo lo scopriremo quando il partito democratico arriverà a congresso mi pare che il che Cuperlo in una intervista
Fatta oggi
Adesso non ricordo a quale giornale forse al fatto Quotidiano
Annuncia che
Il ventisei
Novembre il congresso
Del partito democratico affronterà anche il tema della rifondazione vediamo se riusciamo a trovarla
Temo di non aver scritto il giornale su cui va be'adesso magari spunterà dopo e ne daremo conto per intanto questo il dibattito all'interno del PD e la presa di posizione del segretario Zingaretti
Su radio radicale invece il conflitto di ieri è stato abbastanza abbastanza forte
E ne dà conto mi dà conto la stampa con un reso conto che racconta la sortita di Di Maio e poi e la soluzione che giunge in in serata l'articolo della stampa e a pagina sette vediamo di trovare la stampa e ve ne daremo subito conto eccolo qui
Eccolo qui
Radio radicale e giornali infiammano la maggioranza il capo del Movimento cinque Stelle basta mangiatoie nell'editoria Franceschini è in gioco la libertà di stampa leggiamo il questo retroscena di Francesca schianti i finanziamenti a radio radicale ma anche i venti milioni previsti per la diffusione
Dei quotidiani in classe nell'ultima tranche
Del vertice di governo in serata dopo che per tutta la giornata gli alleati si sono confrontati a più riprese per chiudere l'accordo sulla manovra l'ultima battaglia si combatte sul tema dell'informazione
Da una parte Luigi Di Maio ventiquattro milioni in tre anni a Radio Radicale ma diamo dei terremotati
Ripete quello che va dicendo da tutto il giorno ma aggiunge altri niente no alle risorse previste per i quotidiani in classe diamole i vigili del fuoco
Si tratta di piccole cifre
Rispetto ai circa trenta miliardi di valore complessivo della manovra ma il capo politico dei Cinquestelle e irremovibile
Senza quei tagli non si chiude l'accordo da altra parte PD leu Italia viva si oppongono il capo delegazione idem
Dario Franceschini
Scontra duramente con Di Maio si parla di libertà di stampa è un tema delicato della democrazia gli ricorda non è così insiste il capo guerrigliero non c'è nessun attacco la libertà di stampa
Il giornalismo sarà libero quando avremo editori puri in Italia
Passano quasi due ore di scontro prima che si arrivi a una mediazione i venti milioni per i quotidiani nelle scuole restano dieci milioni in più vengono previsti per i vigili del fuoco su radio radicale si trova una via di mezzo che va bene a tutti il Pd avrebbe voluto garantire all'emittente ventiquattro milioni in tre anni
Finisce che si garantiscono otto milioni fino alla gara fissata per il trenta aprile del due mila venti
E la discussione dura a lungo anche per decidere la data perché Di Maio vuole anticipato il più possibile
Dalla radio da tempo chiedevano la gara Dimaio commenta tagliente che così la smettiamo con questa mangiatoia di soldi pubblici
Niente di nuovo considerate le posizioni storiche dei cinquestelle sull'editoria la dichiarata volontà di tagliare tutti i contributi pubblici
Non era nuova nemmeno l'opposizione agli aiuti a Radio Radicale già l'anno scorso il Movimento cinque Stelle si era opposto all'ipotesi di finanziare l'emittente che i danni
Ricorda Francesca schianti consente la trasmissione integrale di sedute parlamentari e appuntamenti politici
E come già l'anno scorso il PD e invece a favore di una soluzione che permetta la radio di continuare la sua attività nel testo della manovra erano previsti ventiquattro milioni in Parlamento faremo di tutto per bloccare
Questa porcata non abbiamo i numeri per bloccare la da soli bene nella vita ci sono battaglie che dobbiamo essere orgogliosi di perdere si legge in un posto sul blog delle stelle
E che dobbiamo invece vergognarci di non combattere quindi noi questa battaglia la combattiamo fino in fondo
Non solo dal blog dei Cinque Stelle viene lanciato un'asta che da usare sui social network ventiquattro milioni per con cui ciascuno indichi invece che a Radio Radicale
Che a cosa destinare beh quelle risorse abbastanza per fare insorgere gli alleati
Radio radicale viva il Movimento cinque stelle che sole voleva chiuderla ha già perso il ministro Di Maio se ne faccia una ragione interviene il capogruppo Dem Andrea Marcucci ma anche dall'opposizione
Da Forza Italia come da Fratelli d'Italia si alzano voci a favore dell'emittente fino al vertice si era serale la questione resta un problema
Abbiamo vinto non si potevano dare i vigili del fuoco meno soldi di radio radicale gongola sera Di Maio parlando con i collaboratori
Per ora una mediazione si è trovata ma anche su questo le posizioni del governo sono quasi inconciliabili fin qui la cronaca e ovviamente ci permettiamo di segnalare che radio radicale non è una struttura corporativa che persegue
Un interesse contro la democrazia ma e il la piazza delle idee della democrazia dove ciascuno ha potuto da sempre esprimersi e dove è stato possibile soprattutto rendere effettivo quel pluralismo che fatto non solo delle principali dichiarazioni che leggiamo sulle sui su alcuni sui media e sui giornali ma anche di quei dibattiti di quelle presentazioni di libri di quei dibattiti parlamentari di quei confronti di quei tavoli tematici che spesso il Paese ignora e attraverso i quali passano invece i processi democratici questo pluralismo ha avuto in questa emittente
Una una vestale che e lo ha ha sempre coltivato con spirito di partecipazione aperta a tutti
E quindi questo baluardo di democrazia merita Rispetto e difesa da parte di tutti sarebbe Bello che le forze politiche riconoscendo questo ruolo rinunciassero a strumentalizzare il finanziamento alla libera informazione che è uno degli elementi della democrazia perché la democrazia
E libera quando sostiene il pluralismo e quindi l'informazione che pilastro e condizione del pluralismo non può non ha vere il sostegno della democrazia bene che le forze politiche rinunciassero a questo tentativo di strumentalizzare
Il le le questioni che riguardano il finanziamento
Alla inverta l'informazione perché e nell'interesse di di tutti e nell'interesse dei cittadini e l'interesse del dibattito pubblico e perfino l'interesse dei partiti anche di quelli che possono confliggere su alcune posizioni su alcuni temi specifici ma che grazie a uno strumento come Radio Radicale troveranno sempre la possibilità di esprimersi e di far valere la loro opinione quindi
Difendiamo questo presidio di libertà la soluzione adottata ieri in tra la maggioranza garantisce la e la la la prosecuzione di questa meravigliosa esperienza e poi la gara che verrà bandita che il radio radicale ha sempre sostenuto di volere
E parte pre di poter partecipare alla pari con tutti
Per far valere la qualità della sua offerta pubblica mi pare che possano essere una mediazione in cui tutti i partiti debbano riconoscersi senza contrapposizioni strumentali che non fanno il bene della democrazia
Chiudiamo questa pagina che e portiamoci avanti
Portiamoci avanti
E andiamo a vedere un po'che cosa si agita nei cinque stelle
Ce ne dà conto con un interessante retroscena
Francesco Verderami
A pagina cinque il movimento ha chiuso un ciclo e Di Maio lavora a un nuovo progetto il rischio del conflitto con Grillo e Casaleggio questo l'articolo di Francesco Verderami a pagina cinque del Corriere della Sera
Che fa capire un po'che cosa si muove dietro le quinte
è anche dietro l'atteggiamento del capo politico dei Cinque Stelle e se in problemi non fossero la fragilità della leadership gli errori di governo le divisioni interne se la crisi del Movimento cinque Stelle fosse piuttosto legata alla natura stessa del movimento che per aver mangiato la mela del potere ed essersi contaminato nelle alleanze con altri partiti si è condannato al declino
Sono interrogativi chi Di Maio si pone e a cui sta cercando di dare risposta certo
Non è il voto in Umbria ad aver ieri sollevati già in estate infatti aveva esaminato lo studio scientifico di un istituto internazionali di ricerca che indicava i Cinquestelle ben al di sotto della quota accreditata dai sondaggi non il diciassette ma il dieci con trend negativo
E si tratta di un processo irreversibile si chiede Francesco Verderami nel suo retroscena sul Corriere della Sera
E questo il tema ed è ovvio che il capo del movimento lavori per scongiurarlo e tentare di invertire la tendenza nel farlo però prende atto che un ciclo si è chiuso e bisogna inventarne un altro
Che è indispensabile rigenerarsi con un nuovo corso così da tentare di restare protagonisti sulla scena politica senza questa cruda rappresentazione
Che presuppone un cambio di fase radicale la sorte sarebbe segnata e il Movimento cinque Stelle si condannerebbe al progressivo logoramento
La convinzione e che si consumerebbe il giorno dopo giorno fino a spegnersi ecco di cosa discute Di Maio
Con una task force composta da alcuni fedelissimi
Immaginare di tornare alle percentuali di un anno fa e considerata una suggestione non realistica di qui la riflessione lo studio di un nuovo progetto che per come va maturando potrebbe entrare in conflitto con la linea di Grillo e Casaleggio junior perché il nodo non è la creazione di una struttura collegiale per la gestione del movimento e per ora non è in gioco l'in pure la continuazione dell'esperienza di governo con il con il Pd il punto
E il futuro del movimento siccome il passato non tornerà quella storia opinione comune nelle riunioni è già finita
Per certi versi l'analisi coincide con quella svolta molto tempo addietro da Casaleggio junior quando il Movimento cinque Stelle era ancora in una spinta propulsiva e la marea grillina ammontava allora il figlio del fondatore volle confrontarsi con un protagonista della Prima Repubblica
Strano ma vero e in quell'occasione Casaleggio junior parlo dei limiti del movimento quasi lo considerasse un fenomeno politico con data di scadenza per una questione genetica forse per questo
Di Maio avrebbe voluto andare al voto dopo la crisi del governo Gialloverde in modo da consolidare i consensi rimasti
Ma la posizione assunta da Grillo e Casaleggio io con loro che consideravano la mossa una sorta di OPA sul movimento fu un muro invalicabile ora si apre un'altra partita e si intuisce quale sia la strategia del ministro degli Esteri
Nella frase pronunciata la festa del Movimento cinque Stelle noi saremo l'ago della bilancia per i prossimi per i governi dei prossimi quindici anni più che unisce una fase nuova e passa l'idea di una cosa nuova in contrasto con la linea
Rappresentato in Parlamento da fico
Si capisce perché Di Maio non accetti l'alleanza strutturale con il PD e perché i militi ad andare solo alle regionali l'obiettivo e drenare quanto più possibile del voto identitario
Ed evitare di restare incastrato in una nuova formula del centrosinistra di cui non sarebbe che una costola se Zingaretti denuncia che il capo di Chiellini ha cambiato idea sull'accordo dall'altra sponda si osservano con sospetto le manovre di avvicinamento del ma loro congresso che sarebbe funzionale imbrigliare il movimento
D'altronde non è solo Salvini a scommettere su una scissione
Di Movimento cinque Stelle in molti ambiscono a quel bottino stretto nella tenaglia e marcato da Casale Casaleggio juniores Grillo Dimaio cerca la sua terza via la difficoltà del progetto
Ancora in fase embrionale sono però acuite
Dalla posizione assunta da Conte
Tra i due c'è un problema politico e insieme personale legato anche al fatto che il premier si sarebbe montato la testa un'affermazione data da certe battute che Conte avrebbe fatto e che sono state riferite al capo del movimento quando si tratterà di eleggere il presidente della Repubblica e si cercherà un candidato avrebbe detto il presidente del Consiglio meno verranno a chiedere per quanto la convivenza si è diventata difficile e certo che il governo reggerà alle tensioni della Finanziaria anche ai test elettorali in Emilia Romagna e Calabria a prescindere dal loro risultato
Diverso sarà l'impatto delle Regionali di primavera perché un esito negativo
Potrebbe indurre Di Maio a rompere gli indugi pur di non perdere addotte residua di consensi rimasta il nome del primum sopravvivere questo il retroscena
Di Francesco Verderami sul Corriere della Sera sul destino dei Cinque Stelle la strategia di sopravvivenza
Del capo politico Luigi Di Maio
Sempre di Di Maio ma non colore tra scena bensì con un convegno con un commento si occupa la Repubblica con un articolo di Claudio Tito
A pagina trentuno che non leggeremo ma che esprime una posizione di assoluta censura nei confronti della strategia del leader politico dei Cinquestelle
Che parte punto dalla considerazione di quel che sta accadendo in questi giorni nel governo e sta ponendo con una certa urgenza il primo interrogativo cioè il capo mo'lipolitico del movimento
Stars sistematicamente minando la base il Governo che lui stesso ha contribuito a far nascere e di cui fa parte con un ruolo cruciale quello di ministra degli esteri e poi Tito
Racconta la un po'il vicolo cieco in cui si è cacciato Luigi Di Maio
E il rischio di implosione o distinzione che aleggia sul movimento il il tempo ci impedisce di approfondire l'intero commento ve lo segnalo a pagina trentuno di Repubblica e invece ci spostiamo su un altro
Sentimento della vita politica italiana ci spostiamo sul centrodestra dove il malessere tra i froci sovrani si e i moderati di Forza Italia l'oggetto di un articolo di del Corriere della Sera e poi ne parla anche la stampa con un interessante retroscena ma l'articolo a pagina due Di vigila Piccolillo
Inizia con un un appello caro Silvio non consegnare il partito a Matteo Salvini era circolata ieri la voce che un gruppo di parlamentari azzurri avesse preparato un documento per convincere Berlusconi
A non abbracciare il sovrano Isma'della Lega
Nel gossip del Transatlantico c'era chi sosteneva di averlo visto e chi lo leggeva in controluce come il tentativo di un gruppo che fa capo a Mara Carfagna distaccarsi dal centrodestra per puntellare il governo
Magari da dentro il partito di Matteo Renzi
Non c'è nessun documento né una lettera ma una riflessione si spiega la vicepresidente azzurro della Camera noi crediamo che Forza Italia debba difendere i propri valori che sono diversi da quelli Salvini e stiamo ragionando sul da farsi
Ma né per appoggiare il governo né per andare da Renzi chiarisce
Lei non lo dice ma sostiene un deputato azzurro si sta facendo avanti tra i forzisti la percezione che dopo il rovescio delle elezioni umbre
Berlusconi convinto da chi è intorno ed ai figli abbia deciso di schierare il partito con l'uomo forte del momento Salvini
E miri a un listone unico con College ai fedelissimi l'allarme però non convince tutti non solo sopranista e nemmeno euroscettica
Anche se euro critica ma solo per un centrodestra unito al vincente liquida i dubbi Anna Maria Bernini ma il senatore Andrea Cangini Cangini invece e tra chi riflette è tutto molto in divenire non è una riunione di carbonari ma una discussione luce del sole assicura
Un estremo appello a Berlusconi Annona abdicare e tenere alti i valori principi del partito come espediente il dibattito e il confronto sulla decisione di Berlusconi di sostenere l'alleanza con Salvini in una posizione di obiettiva subalternità c'è una fronda molto forte all'interno del centrodestra ma il sugli esiti invece le posizioni sono diverse infatti ne dà
Conto un suggestivo retroscena
Di Ugo Magri sempre ben informato sulla stampa che spiega che Carfagna non è al lavoro per a mettersi nelle mani di Renzi bensì per costruire una diciamo un partito autonomo che si collochi all'interno del centrodestra
Staccato da Forza Italia e in questo il suo interlocutore privilegiato sarebbe Giovanni Toti Carfagna pronti a lavoro per un partito insieme ma serve il sì di Salvini
L'ex ministra prende le distanze da Forza Italia sull'antisemitismo cena con il governatore ligure una cinquantina i parlamentari in fuga questa la lettura
Della stampa Giovanni Toti e calamitato ieri a Roma per una missione ardita convincere Mara Carfagna che sarebbe bello unire le truppe raccogliere insieme quanto resta dell'eredità berlusconiana
Il governatore della Liguria aveva preso il largo mesi fa dal Cavaliere fondando cambiamo movimento nell'orbita Salvini Anna adesso preme perché la vicepresidente della Camera rompa gli indugi sganciando sì da Forza Italia
Resterebbero nel centrodestra ma senza subalternità alla lega
Beh però se serve il sì di Salvini non si capisce poi quanto possa essere autonomo questo movimento e sfuggendo a una presunta subalternità di Forza Italia sì fonderebbe un nuovo movimento che avrebbe però l'avallo del leader della destra
Salvini e quindi mi chiedo e chiedo ai nostri lettori che cosa cambierebbe da quanto risulta scrive però Ugo Magri lei è pronta a ragionarci su
Contatti sono in corso con altre figure del berlusconismo
Incominciando da Renato Brunetta trattandosi tuttavia di un passo anche umanamente doloroso specie per chi come Mara ha sempre creduto in Silvio ed è cresciuta nel suo mitologico che vengono vagliati i però e i contro
Staremo a capire che cosa succederà
Dell'acconto di questa possibilità anche una dichiarazione di Brunetta riportata alla fine di questo retroscena se Matteo garantisse pari dignità alle anime del centrodestra come aveva fatto a suo tempo Berlusconi
Vincerebbe convincerebbe assicura Brunetta interpellato qualche settimana fa Matteo ore è sembrato possibilista non aveva risposto
La Carfagna nemmeno dipinta anzi il contrario la candiderei
In Campania però chiaramente serviva una verifica sarà il nodo da sciogliere nelle prossime ore questo che il retroscena di Ugo Magri sulla stampa
E quello che che ha quello che che sarà della maggioranza giallorossa e del destino della legislatura nei prossimi le messi e legato anche alla possibilità di modificare la legge elettorale
Dove si esercitano le forze politiche con desideri aspettative piani completamente confliggenti
C'è chi come Salvini e forse anche lo stesso Pd sono orientati a fortificare una
Una un andamento diciamo ma maggioritario Salvini ovviamente per egemonizzare
La maggioranza di centrodestra il PD per controllare un'alleanza strategica con i Cinquestelle e soprattutto per impedire a Renzi di rendere contendibile quello spazio di centrosinistra in cui i due partiti oggi più due forze politiche si colloca c'è invece chi ovviamente spinge per una prospettiva proporzionale
E all'interno dei partiti posi le posizioni sono diverse anche all'interno dei partiti ne dà conto in un interessante nota politica
Stefano Folli sulla Repubblica a pagina trentuno leggiamola perché spiega un po'i termini della questione
I suoi possibili sviluppi
Qualcuno dice scrive folli perché gli stessi personaggi che si sono fatti fotografare andarmi alla vigilia del tracollo umbro non si mettono intorno a un tavolo e non approvano in tempi rapidi il ritorno al proporzionale
La tesi ha una sua logica visto che l'esercito di Salvini alle porte e la legge oggi in vigore il cosiddetto rosa dell'uomo
Un impasto di proporzionale maggioritario e perfettamente idonea a favorire l'ascesa della destra unità del resto proprio il demagogico taglio dei parlamentari peraltro non ancora in vigore in attesa dell'eventuale referendum impone alcuni correttivi
All'attuale modello elettorale in caso contrario avremmo parti del territorio nazionale poco o nulla rappresentate sì lo ricordo il taglio dei parlamentari crea questo effetto
Lo intenzionale per il quale sì diceva occorre una correzione no per garantire il pluralismo
Qui è bene essere chiari scrive folli da un lato c'è la questione tecnica per cui si deve correggere lo squilibrio prodotto dalla riduzione di deputati e senatori
Dall'altro si indovina la volontà in una parte della maggioranza di sfruttare l'occasione per tagliare l'erba sotto i piedi di Salvini una legge proporzionale concepita come arma fine del mondo contro la lega
Non è illegittimo certo ma occorre avere la forza politica sufficiente nonché la determinazione ad agire scrive avverte folli viceversa non c'è accordo nel fronte
Movimento Cinquestelle lega leu renziani i Cinquestelle sono proporzionalisti più che mai da quando perdono voti
E Renzi lo e per dare una speranza di sopravvivenza al suo partito ma per la stessa ragione il Pd inutili crescenti dubbi non desiderando garantire lo spazio vitale e Italia viva
Nel centrosinistra c'è chi pensa che il maggioritario sia il miglior modo per obbligare i Cinquestelle e altri gruppi minori
A entrare in un cartello anti Salvini ma si guarda anche a un proporzionale
Con soglia abbastanza alta almeno il quattro per cento da rendere precari le prospettive renziane e intanto scoraggiare le ulteriori passaggi in di campo in Parlamento
Tutto questo apre un contrasto molto serio nella maggioranza intrecciandosi agli altri motivi di scontento ma soprattutto bisogna pensare al clima che si respira nel Paese e pendente una richiesta referendaria leghista
Di Calderoli come sappiamo volta rendere pienamente maggioritario il modello elettorale un obiettivo dunque opposto a quello di proporzionalisti non sappiamo se il quesito sarà ammesso dalla Corte ma è facile immaginare
Che Salvini e Giorgia Meloni chiamerebbero raccolte loro seguaci contro il colpo di mano di Cinquestelle renziani sinistra
Se si vuole usare la legge elettorale come ariete anti lega occorre evitare che l'operazione in una società politica frammentata si risolva in un boomerang questo l'avviso di Stefano Folli alla maggioranza giallorossa
Come sempre quando la legge elettorale viene usata per regolare i conti
E non per garantire rappresentatività e governabilità e soprattutto aggiungerei
Per se le e selezionare in nella maniera migliore la classe dirigente facendosi che le energie migliori della Società si avvicinò alla politica quando questo non avviene
I casi sono due o la legge elettorale non si cambia e si continuerà a votare
Nella vecchia maniera oppure si cambia e si cambia male il rischio di un effetto boomerang poi è quello come dire e la giusta e la e la giusta nemesi
Un nei confronti di chi ha strumentalizzato uno strumento di garanzia che e la legge elettorale che rappresenta le regole del gioco tanto che qualcuno avrebbe voluto che fosse regolata in Costituzione e così non è ed è giusto che non sia ma non può essere neanche lasciata alla prova di forza delle maggioranze di turno
La pagina politica si chiude qui
Perché oggi poi ci sono aspetti ancora politici ma che ci portano anche oltre il i confini del paese e cioè in primo luogo in Libia in quel Mediterraneo dove l'Italia come sappiamo
Si trova a gestire a gestire e ad assistere alla mancata gestione da parte europea di una situazione sempre più problematica
Alla scadenza dell'accordo Italia-Libia sul sulla gestione dei migranti
Il governo su sollecitazione di una parte delle forze politiche soprattutto del PD ma non solo Emma Bonino su questo ha fatto una grandissima battaglia anche dei giornali di di molti quotidiani come il quotidiano dei vescovi per esempio o il Bari fesso beh alla alla vigilia di questo accordo che sarebbe stato tacitamente rinnovato
E che consegnava alla Libia la gestione in maniera assolutamente autonoma di una fase delicatissima
Della politica estera internazionale per così dire il Governo interviene per bocca di Luigi Di Maio e dice rinegoziare amo l'accordo con la Libia
Né da controlleranno conto un po'tutti i giornali il Corriere della Sera a pagina dodici
Con un articolo di Fabrizio Caccia
Intitolato romeni garantì la Libia rinegoziare l'accordo no al rinnovo automatico
E Di Maio i centri di detenzione siano più umani il governo Conte ha deciso che il memorandum per la Libia stipulato nel febbraio due mila diciassette non sarà prorogato automaticamente era stato voglio ricordarlo stipulato dal governo Gentiloni
Così come la scadenza del due novembre tra soli due giorni prima di sabato infatti Palazzo Chigi invierà una nota verbale sia la controparte al Governo di Tripoli comunicandogli
Nero su bianco la sua volontà di cambiare alcune parti significative così dopo l'appello lanciato da tavolo asilo
La federazione di organizzazioni ONG che si occupano di migrazioni Italia che lei credeva addirittura lo stralcio
Qualcosa comunque si è mosso lo stesso ministro degli Esteri Luigi Di Maio ieri ha annunciato l'intenzione di convocare la commissione congiunta italo libica prevista dall'articolo tre del memorandum per modificare in meglio l'intesa
Tra l'allora premier Paolo Gentiloni e il capo del governo di Tripoli
Fai ex false RAI sulla gestione dei flussi migratori in particolare ha precisato
Di Maio della parti riguardanti le condizioni dei centri di detenzione sono tre secondo quanto riferisce Fabrizio Kakà Charlie le modifiche al Trattato che verranno richieste la prima riguarda l'intensificazione e l'evacuazione lo svuotamento dei centri di detenzione che voglio ricordarlo dovrebbero essere più di venti in Libia attraverso la formula dei corridoi umanitari dei rimpatri assistiti
Il secondo riguarda il rafforzamento della presenza dei centri delle organizzazioni umanitarie delle Nazioni Unite che invece oggi hanno un accesso molto limitato e il terzo riguarda un grande investimento
Per o un piano di investimenti per l'Africa dei Paesi di provenienza dei migranti per favorire il loro ritorno in patria e il reinserimento nel circuito economico locale
La strategia della del governo e anche raccontata da un retroscena di della Repubblica a pagina sette a firma di Goffredo De Marchis
La mossa del governo in Europa per aprire centri UE a Tripoli il governo studia una proposta sui migranti centri di accoglienza in Libia sotto l'egida dell'Unione europea ha bisogno del sostegno degli stati membri
E Mike il clima oggi sembra più favorevole per quindici mesi ricorda il ministro degli Affari europei Enzo Amendola non abbiamo parlato con i vertici di Bruxelles e il momento di cominciare a farlo su questa base ci può essere anche un primo accordo strategico tra Pd e Movimento cinque Stelle
Se ne è avuta prova ieri mattina quindi come vedete si lavora anche sul terreno diplomatico sul terreno europeo su iniziativa del ministro Amendola l'obiettivo conosce molto bene quel quadrante peraltro l'obiettivo ambiziosissimo scrive Goffredo De Marchis e svuotare i centri di accoglienza che in realtà sono di detenzione di farlo stavolta con l'aiuto dell'Europa cioè istituendo degli hot spot in Libia sotto il controllo dell'Unione
E il progetto illustrato da Amendola che trova il totale sostegno di Di Maio spostare le risorse di Frontex
L'agenzia di Bruxelles e per il controllo delle frontiere dai confini dell'Est alla Libia
Costano nuovi miliardi le risorse di Frontex registrare sul posto i richiedenti asilo e ridistribuirli con Corridori umanitari
Umanitari rimpatriare nella zona subsahariana gli altri Graziano i fondi per la cooperazione il bilancio europeo solo i traguardi da raggiungere
Questo anche il retroscena di Goffredo De Marchis che conferma quanto riferiva Fabrizio Caccia sul Corriere della Sera sostanzialmente e su questo fronte però c'è
Un convitato di pietra chiamato in causa in questi giorni da tutti il ministro Minniti
Il quale non ci sta a fare il capro espiatorio
Come fondatore di questi centri o mallevadori di questi centri e infatti in un'intervista alla Repubblica
Lo aveva già fatto devo dire in precedenti interviste anche nel suo libro pubblicato l'anno scorso in cui ha spiegato con molta chiarezza quale fu il senso della sua strategia lo ribadisce oggi
Con un'intervista intitolata Non mi pento del patto con la Libia ma bisogna cambiarlo io ho trattato dice Minniti esclusivamente con le autorità
Del governo libico dice a Gad Lerner che lo intervista e mi sono inoltre adoperato per sostituirà la moneta cattiva del tattico dei migranti la moneta buona della cooperazione non chiede un ritorno in Libia dell'ONU
Per questo ho voluto incontrare anche i capi tribù del deserto meridionale e quattordici sindaci delle città più coinvolte nel traffico non siamo ipocriti ciò comporta di mettere le mani in situazioni delicati ambigue sì perché lei giorni scorsi come sapete si era detto che questo trafficante
Di migranti bigia aveva partecipato a Roma riunione organizzate dalla Viminale
E e poi questo trafficante come sappiamo è stato confermato a capo della Guardia costruito costiera dalla governo libico e ciò aveva suscitato la protesta è l'irritazione di molti che Minniti dice giustamente non siamo ipocriti
Ciò comporta di mettere le mani in situazioni delicate ambigua in Libia c'è la guerra civile ci si imbatte in personaggi dal passato non limpidissima le difese Priebke a fazioni arruolano chiunque li aiuti a combattere l'avversario
Col pericolo di finire ostaggi delle posizioni più estreme
E si riferisce a bigia dice
Di richiede Gad Lerner
Già conosciuto come criminale trafficante
E Minniti risponde loro mai incontrato bigia leggo sui giornali che è venuto in Italia per un viaggio di formazione organizzato dall'OIM ma non so più di questo non ho mai autorizzato accordi che sacrifica se non l'etica e i diritti umani
Eppure gli ribadisce ancora Lerner sì però siete andati lì affermare a tutti i costi gli sbarchi sulle coste italiane non si è trattato di un patto col diavolo
E Minniti ribadisce lo nego non abbiamo lasciato una delega in bianco ai libici non ha non gli abbiamo detto aiutati ci a fermarli gli abbiamo detto aiuti ATC a cambiare la Libia vero è che io sono arrivato al Viminale alla fine del due mila sedici
Anno in cui si contarono centottanta mila sbarchi in Italia il nostro sistema gli accoglienza era sull'orlo del collasso ricordo una riunione drammatica con i prefetti
Che temevano la situazione ci sfuggisse di mano difenda un problema di ordine pubblico rischia vidimo dover forzare le barricate
Insomma ovviamente le posizioni sono diverse Minniti difende la sua strategia
Alla fine Lerner lì dice lei è un politico troppo esperto per non aver messo nel conto la frattura chi la linea Minniti ha provocato con i settori della sinistra e del mondo cattolico sensibile ai valori umanitari
E e Luís risponde non ho mai interrotto il dialogo con loro ma a me spettava di rappresentare gli interessi del Paese devo essere giudicato per questo lo accetto non mi posso giudicare da solo
Spetterà ad altri
Trovo perlomeno curioso che tutti chiedono conto a me della Libia e nessuno chieda conto la cancelliera Merkel dell'accordo stipulato un anno prima con Erdogan sei miliardi per trattenere i profughi in Turchia che com'è noto non solo trattati meglio dei detenuti libici
Certo
Su queste vicenda si possono avere molte posizioni tirature ideale di natura ideologica si può anche condirli con una buona dose di realismo e prova a farlo secondo me in maniera molto intelligente come ecco e come di consueto solito fare Goffredo Buccini sul Corriere della Sera con un'analisi molto interessante che io proverò a leggere se il tempo me lo concede
E che cerca di diciamo mettere una serie di punti fermi e di spiegare anche storicamente che cosa è accaduto in Libia e quali sono le prospettive per il futuro
Basandoci su drammatici rapporti di fonte o non su un tema Gio il suo articolo
Questo giornale già quasi da un anno ha parlato di una se Brady Nica del mediterraneo il riferimento al regime di violenze sessuali torture sistematiche vigente nei campi libici dove i migranti vengono trattenuti e ha definito una compagnia di pirati
Gli uomini della cosiddetta Guardia costiera libica impegnati nel doppio gioco sulla pelle dei profughi
Ben prima che esplodesse grazie a un'inchiesta del collega nello scavo di Avvenire lo scandalo del trafficante di carne umana bigia in visita in Italia
Con la stessa chiarezza vanno tuttavia ricordati i numeri dell'immigrazione incontrollata prima dell'intervento di Minniti e degli accordi con le tribù libiche
Centosettanta mila sbarchi nel due mila quattordici centocinquantatré mila nel due mila quindici cento ottantuno mila nel due mila sedici
Cento diciannove mila nel due mila diciassette di cui dodici mila in un solo weekend con una proiezione che senza accordi ci avrebbe portato a duecentocinquanta mila a fine anno
Cifre che allora l'allora titolare Pd dell'interno dei fini un'emergenza democratica
La deriva xenofoba successiva parrebbe dargli ampiamente ragione
Dopo quegli accordi gli sbarchi sono scesi a ventitré mila nel due mila diciotto hanno del cambio della guardia al Viminale tra Minniti e Matteo Salvini e la diminuzione prosegue tuttora
Sono nove mila e cinquecento gli arrivi dei primi Nesi del Duemila dieci mesi del due mila diciannove
Senza quegli accordi torneremo in breve al numeriche ITC non a torto Dimaio a Montecitorio parla di possibile vulnus politico e di nuove impennate di partenza il problema donne affatto non è affatto così
Vince finisco io chiedo scusa il problema non è affatto così vince Salvini ma piuttosto così perdiamo tutti e la convivenza va a rotoli
Si prova a immaginare quali effetti potrebbe avere nelle Saci armato clima sociale italiano
Un intimo di duecento mila sbarchi l'anno in maggioranza profughi da ricollocare non migranti attrezzati e necessarie a rianimare i i Circuiti della nostra economia non è scontato che un flusso si traduca nell'altro
Nel question-time Di Maio aperto la porta miglioramenti ha promesso
La convocazione della commissione italo libica prevista dal trattato ha parlato dei centri di transito Agenzia ONU controllo nei campi fuffa e probabile
Le commissioni raramente risolvono problemi e non vi è dubbio che la posizione umanitaria
E infatti Izzy una verità in Libia si muore lei Lager e la Guardia costiera libica riporta i profughi in quei Lager l'idea che tutto ciò sia finanziato dall'Italia non può non turbare ciascuno di noi
Per sopra mercato Trimboli Tripoli lance in queste ore gravi diktat allora in Egitto
Richieste di un'autorizzazione libica per salvare i naufraghi e la strategia del bullo foraggiato per sorvegliare le frontiere europee
Cioè sta parlando di Bigica a gravi controindicazioni come l'arroganza della is turco Erdogan ci insegna dunque dal fronte umanitario sì sorge Visco naturalmente ottime soluzioni garanzie di azione per le agenzie ONU svuotamento dei campi stoppa detenzioni sine die immancabili corridoi protetti fine della guerra civile libica
Tutti lei che però vanno supportate con argomenti convincenti in un territorio dominato da bande travestite da istituzioni e infiltrato da giellisti e gli argomenti convincenti sono solo due i soldi e la forza tolti i soldi alla base del memorandum con tutte le ipocrisie resta la forza forse sarà davvero necessari Linda l'India un intervento di ingerenza umanitaria acciocché non facemmo perse Breno Ica poi vergogna andarcene coordinato autorizzato dagli organismi internazionali ma ha deciso di medio periodo cioè con un piano per il dopo diversamente da quanto accade
Accadde con Gheddafi ma di fronte a queste ipotesi statene certi gli umanitari le verrebbero nuovamente alti Lai perché la forza non può mai essere un'opzione per loro avendo da europei beneducati
Deciso di delegare ad altri gli USA finché non arriva un isolazionista come Trump lasciarci a mollo quella brutalità che metterebbe in crisi le loro coscienza immacolate
E dunque qui di fronte a questa pacifica a
Area di afa sia democratica si intuiscono alcune ragioni del successo di Salvini
Non ultima tra queste il destino di un ex ministro Marco Minniti che il Pd dovrebbe usare da testimonial se solo volesse tentare di recuperare i famosi consensi persi tra la gente comune e che invece è svanito
Vittima di un istituto antico quanto la nostra faziosità l'ostracismo Minniti non è svanito ma in realtà è vero che è sotto accusa insomma questo commento di questa analisi di Goffredo Buccini può anche non essere condivisa ma sollecita la nostra riflessione perché parte da dati di fatto difficilmente contestabili
E qui il chiudiamo anche questa pagina interessantissima sulla sulla Libia e passiamo a un altro tema che ieri ha occupato le forze politiche cioè la commissione sul razzismo
Votata dalla sul lussuoso sul da dal Senato
Che ha approvato una mozione specifica ma con l'astensione del centrodestra
E e le polemiche che ne sono seguite mozione Segre il centrodestra si astiene è bufera sia la Commissione sull'attivismo titola il Corriere della Sera e lì da conto a pagina dieci e undici Marco Galluzzo anche qui nasce la commissione sul razzismo dopo
Tante parole cariche di odio e violenza che ogni giorno rimbalzano sul web qualcosa si muove il Senato approva l'istituzione della commissione straordinaria proposta da Liliana Segre voglio ricordare che Liliana Segre
E superstite una delle su pezzi dell'Olocausto è testimone della Shoah italiana fu deportata nel mille novecentoquarantaquattro
Dal Binario ventuno della Stazione Centrale di Milano al campo di concentramento di Auschwitz e liberata dall'Armata rossa il primo maggio del quarantacinque dal campo di Marco
Ed è dal diciannove gennaio senatrice a vita nominata da Sergio Mattarella
E quindi dice Lab con la buona notizia scrive Marco Galluzzo della commissione c'era una meno buona e della polemica scoppiata a seguito della scelta del centrodestra
Di non votare a favore insieme ai centocinquantuno sì infatti sui tabulati di Palazzo Madama resteranno scolpite novantotto attenzioni astensioni che corrispondono ai nomi di altrettanti senatori del centrodestra
Gran parte dei quali si sono astenuti anche dalla standing ovation tributata alla senatrice a vita reduci e testimoni di campi di sterminio nazisti e vittime in quanto ebrea Digilio datori del web
E insomma le reazioni sono state molto forti perché effettivamente questa astensione è stata vissuta molto male anche all'interno del centrodestra
E sa anche perché sulle prime scrive il Corriere della Sera l'unanimità sembrava un obiettivo raggiungibile poi però si è smarcato Fratelli d'Italia e la possibilità di inviare al Paese un segnale unitario naufragata
La lega ritiene che la commissione sia di parte perché come ha detto Stefano pure Stefania Pucciarelli non considera il fenomeno crescente della cristianofobia
Lucio Malan ha spiegato che Forza Italia si è astenuta ritenendo ambiguo il passaggio sul contrasto i nazionalismi ma diversi parlamentari ricorda il Corriere della Sera azzurri da Osvaldo Napoli a Sandra Savino contestano la scelta la mia forza Italia la mia casa non si sarebbe mai astenuta in un voto sull'alti Simitis mo'
E questo il commento amaro di Mara Carfagna grande convento come una pietra miliare
Anche sul destino del centrodestra stiamo tradendo i nostri valori e cambia e cambiando pelle dice la Carfagna pur tra le polemiche la Commissione e nata ricorda Marco Galluzzo
Avrà venticinque con pene con potenti e studierà i fenomeni di intolleranza e odio sulla base di etnia religione provenienza orientamento sessuale identità di genere
O di altri particolari condizioni psichiche e fisiche Liliana Segre ottantanove anni dovrebbe essere nominata presidente alla prima seduta che Giusto de'doveroso riconoscere tra le forme di discriminazione di razzismo anche l'attacco a al cristianesimo ma
Censurare la nascita di una commissione di questo tipo in nome delle divisioni forse non è stata una scelta molto ponderata da forze dalle forze liberali
Di questo paese ammesso che ancora ci siano forze liberali per intanto Liliana Segre ovviamente festeggia
Dall'alto di suo tanto nove anni della sua esperienza e rimaste in Parlamento per tutto il dibattito sulla mozione e la Bonino la racconta chi gli era vicino dicendo ho i brividi è stata tra i primi Emma Bonino a ringraziarli abbracciarla
Dopo il via libera alla mozione ci racconta Monica quaestio Guerzoni nel retroscena
Sull'approvazione di questa di questa Commissione e racconta che lei illustre collega non essendo esperto di dinamiche politiche non abbia capito perché il centrodestra avesse deciso di smarcarsi
Desiderava che finisse con un accordo unanime racconta la Bonino mi ha emozionato molto e mi ha fatto
Una grande tenerezza per questa sua forza questa resilienza ore ed ore incollata allo scranno cercando di non sentire la stanchezza e spiegando i colleghi che no non posso andare a riposarmi
Non voglio perdermi gli interventi perché la mia mozione non sarebbe dignitoso se non ci fossi parole che Emma Bonino hanno fatto venire i brividi per il profondo il raro senso delle istituzioni le istituzioni che si dividono in Italia invece in un paese altra tanto diviso da conflitti però segnalano
Una atteggiamento forse più maturo rispetto alle questioni fondanti il patrimonio genetico della democrazia mi riferisco al voto che è avvenuto ieri
In America alt alla Camera USA voto unanime sulla definizione del genocidio degli armeni definizione che ha fa molto arrabbiare ed ora scusate Erdogan ma repubblicani e democratici allora limita non rinunciano assegnare questa verità storica
Democratici e repubblicani dell'house sopra rappresenta di Pisa approvato insieme una storica risoluzione scrive Giuseppe Sarcina sul Corriere della Sera che qualifica come genocidio lo sterminio di circa uno virgola due uno virgola cinque milioni di Armenia opera dell'Impero ottomano tra il mille novecentoquindici pensate quanto sono lunghi i conti con la storia del mille novecentodiciassette
Con una scia di sangue fino al mille novecentoventidue la Turchia nata dopo la dissoluzione del sultanato ha sempre negato il massacro sistematico degli armeni
Sostenendo che ci fu una guerra civile convitti mi dà una dall'altra parte ma quelle marce della morte la fama e lo sfinimento le impiccagioni
Rappresentano ancora una delle ferite più dolorose divisivi della comunità internazionale
Naturalmente il voto unanime della Camera americana suscita reazioni da Ankara dove arriva la furia del presidente turco Aldo grande mi rivolgo all'opinione pubblica americana e al resto del mondo dice Erdogan per questa decisione
Non ha alcun valore non la operano in questa decisione non ha alcun valore non la riconosciamo e ci credo e il più grande insulto che si possa fare alla nostra l'azione il leader turco ha rimesso in discussione il vertice con Donald Trump previsto per il tredici novembre a Washington non so se ci andrò ora c'è un grosso punto interrogativo quindi ha riflessi addirittura di carattere diplomatico tra le due potenze questa decisione ma ciò nonostante la politica non rinuncia a testimoniare una verità storica che purtroppo viene ancora legata per interessi di carattere ideologico e strumentale
C'è in questa pagina
Del Corriere della Sera la testimonianza anche di questa scrittrice italiana
Antonia Arslan nata a Padova nel mille novecentotrentotto voglio ricordarla l'autrice della bellissimo libro la masseria delle allodole io ho avuto il privilegio quand'ero direttore del Mattino di premiarla
Nella di consegnarle il premio PIL primo premio letterario ma Toto lato alla alla memoria di Matilde Serao
Antonia Arslan avvenne a Napoli e in una meravigliosa
Serata al teatro in un teatro napoletano ci consegnò un suo scritto che immaginava un dialogo in ma immaginario fra una scrittrice come Matilde Serao è uno scrittore armeno
Della della dell'inizio del secolo
Il la in questa questa Pisco messa in scena dagli attori del del Mercadante fu un momento veramente di grandissime emozione
Perché cito questo questo particolare perché e la memoria storica non è un ne un un qualcosa ad uso e consumo della politica ma la memoria storica correttamente
E impostata e uno di quei confini che da alcuno di quei limiti che dalla democrazia il senso della sua ricchezza quindi coltivare la verità storica significa difendere la democrazia sempre
E invece quando la verità storica viene negata in nome di interessi di bottega si fa un danno alla democrazia questo mi sembra chiaro lo sanno anche i bambini a scuola spesso i politici lo dimenticano
Dalla da queste questioni più nobili andiamo a questioni apparentemente più prosaica e ma molto molto poi importanti per il destino proprie dell'economia e della società
Parliamo della raccordo fra e feci a e perciò che campeggia nella prima pagina della Repubblica e che è stato ieri votato da i due CdA dei due colossi dell'auto
E che prelude a una fusione a un matrimonio
Rapido saltando alcuni anche i preliminari tra il gruppo francese e la la la l'italoamericana F. CIA in serata spiega la Repubblica con Anais Ginori
è arrivata anche l'approvazione del bordo di FIAT e Chrysler ha tenuto in preallerta fino all'ultimo per varare il i dettagli dell'offerta che potrebbe creare un nuovo colosso mondiale dell'auto
Con l'otto virgola sette milioni di veicoli prodotti è un fatturato di quarantacinque miliardi il quarto al mondo Paolo Griselli nella sua nel suo la sua analisi
Molto informata sulle pubblica spiega anche i riflessi di questa scelta
E cioè la rivoluzione elettrica e quella della guida autonoma stanno arrivando dice e lasceranno spazio cinque o sei costruttori al massimo tutto il resto sarà tecnologia tutto il resto sarà Google e quindi bisogna tuffarsi sull'elettrico ma spiega tuffarsi sull'elettrico non significa solo fare quello che fin qui ha fatto la FIAT e cioè per esempio decidere di produrre in Europa la prima auto elettrica la cinquecento è linea produttiva nuova nell'antico stabilimento di Mirafiori no significa soprattutto investire sulla produzione delle batterie delle batterie che sono fondamentali per lo sviluppo di questa linea
E pianali per auto elettriche batterie tutti si muovono su questo
Su questo punto i francesi del gruppo Peugeot sono stati fra i più bravi spiega costruire pianali per auto elettriche anzi penali che si adattano sì al tappeto di batteria sia i motori tradizionali una rarità
Quella è la vera dote che porterà PS al Lingotto se non nella scorsa della passione è sicuramente quella della convenienza
Tra Parigi e Torino si mettono in comune gli investimenti per far nascere le auto del futuro
Utilizzando le la tecnologia
Svedese che
Viene da anche da un ingegnere laureato al Politecnico di Torino Paolo Cerruti
Che ha lasciato la fabbrica di Elon Mask in California e si è trasferito a che le Thea nel nord della Svezia per costruire celle di litio tutte europea
E tutto filerà liscio presto per dirlo Cindy dice Paolo Grisey ci sono alcune incognite
La prima è quella del governo francese perché avrà poteri di veto come dei fatti fu al giugno quando fallirono Nerozzi e comprano
E questo il primo punto come sappiamo la golden share cosiddetta la possibilità che consente al governo di fermare delle fusioni fra imprese considerate di interesse nazionale
Potrebbe essere esercitata anche in questo caso punto interrogativo dice dei seri questo si capirà nelle prossime settimane quando la trattativa in esclusiva tra le due parti
Che verrà annunciata oggi entrerà nel vivo s Parigi sarà interventista chiedendo garanzie per gli stabilimenti Francesco
Lo farà anche il governo italiano dettagli in grado di far saltare tutto
E non insegna in un minuto insomma la politica se ci si mette di mezzo in questi casi e può fare danni questo dice Paolo Desideri c'è da sperare che in in in questo caso la politica lasci fare al mercato e non possiamo che condividere questo auspicio
Sempre sul piano economico ieri si registra una interessante presa di posizione di Lufthansa che annuncia la sua disponibilità ad entrare nella pacchetto azionario di all'Italia salvando la compagnia di bandiera che come sappiamo continua a perdere soldi per ora finanziato dal cosiddetto prestito ponte ma ancora non si vede lo sbocco di questa lunghissima trattativa siamo pronti a entrare dice lo stanza e prepara centocinquanta milioni
Svolta nelle trattative
La compagnia tedesca invia una lettera al Governo e ferrovie previsti meno esuberi dice Lucio Decillis sulla Repubblica reso contando di questa iniziativa della compagnia tedesca il ministero dello sviluppo e le Ferrovie dello Stato hanno ricevuto ieri una lettera di Lufthansa
Che riapre i giochi sulla compagnia di bandiera la compagnia tedesca avrebbe aperto ad una partecipazione attiva nella nuova Alitalia sarebbe disposta a mettere sul piano una cifra superiore ai cento milioni di euro di Delta l'offerta dovrebbe aggirarsi intorno ai centocinquanta milioni di euro l'ammontare dell'impegno da parte dei tedeschi sarebbe emerso nel corso del negoziato segreto che si è tenuto nei giorni scorsi
E chi si è concluso ieri mattina con un vertice a Milano tra i dirigenti di FS quelli di Atlantia e il capodelegazione membro del CDA
Di Lufthansa errori Home of Meister è chiaro se Lufthansa surroga Delta e con un'offerta più grande
La trattativa potrebbe anche andare in porto allo stesso modo ossigeno ossigeno ma è giusta questa metafora dell'ossigeno perché su Whirlpool azienda
Campana
Che aveva annunciato la smobilitazione la chiusura
Su cui il Polo però un chiude la il marcia indietro parziale della del multinazionale e raccontata al mattino dall'amministratore delegato la Morgia
Che dice noi siamo pronti a supportare la riconversione fino a marzo ma poi lasceremo Napoli però il governo la convoco coinvolga anche Invitalia c'è un'intervista Luigi la Morgia che far capire che dopo la mediazione del Governo
L'azienda concede un nucleo interiore tempo affinché la riconversione sia meno traumatica per i lavoratori e quindi non si mobilita subito ma fino a marzo la questione resta aperta vedremo che cosa ne sarà ma intanto messaggio di speranza per i lavoratori
Campani
E ancora sul piano economico vi segnalo la notizia importante rilevante molto gradita a Trump forse non quanto lui vorrebbe della decisione della fede di tagliare ancora il tasso di interessi
Da uno e cinque per cento
O o meglio dall'uno settantacinque per cento
A all'uno e cinque per cento
No o meglio dello zero venticinque per cento in una forchetta che va farà accostare il denaro tra l'uno e cinque e l'uno e settantacinque questo il il senso della prudenziale ma anche significativo tasso di interessi di cui ci dà conto tanto il Corriere della Sera nella pagine economiche la terza riduzione dei tassi americani
Che la febbre tagli ancora di un quarto di punto i tassi di interesse portandoli all'uno e cinque uno settantacinque la piattaforma di armi atterraggio dove fermarsi almeno fino a fine due mila diciannove questo sembra essere il messaggio centrale di in giro un po'Pawel Presidente della Banca centrale americana
E le tensioni commerciali potrebbero allentarsi dice anche Giuseppe Sarcina se Cina e USA firmeranno la fase uno di intesa sostanziale
E magari in due settimane e il pericolo della Brecht senza accordo appare ridimensionato a queste condizioni hanno autorizzato di lentamente anche la scelta coraggiosa della fredda tuttavia il presidente della Fed vuole tenersi le mani libere come ha fatto dal primo giorno del suo mandato
E per ora i consumi interni continuano a tirare e questo è il vero motore del sistema americano quindi le mani libere significa che il tasso si abbassa ma non tanto quanto vorrebbe Trump
Il quale vorrebbe dare ancora più gas azzerando quasi tassi di interesse per favorire la crescita e Powell applica e predica prudenza decideremo sulla base dei dati quale sarà l'atteggiamento più appropriato da tenere e la lettura di questa di questo di questa scelta
La la dà Donato Masciandaro sul sul Sole ventiquattro e dell'ultima e dell'ultima sottolineatura di questa conferenza stampa perché poi siamo in chiusura
Voglio leggere questo passaggio finale la Fed
Ha definito una scommessa questa scelta la scommessa riguarda l'effetto della politica così tassi curativa sulle aspettative di mercati ed economia
Gli esiti possibili sono due
L'annuncio che il ribasso dei tassi è un antidoto rispetto ai rischi di recessione viene incorporato nelle aspettative e quindi riduce l'incertezza
Ed ha un effetto benefico sulla crescita sia della produzione che dei prezzi e questo l'esito su cui conta Pawel ma esiste anche un'altra possibilità
L'approccio assicurativo non viene ritenuto credibile divenendo il segnale di una politica monetaria gestita da una banca centrale poco efficace
Le aspettative vengono negativamente condizionate dalla Fed e la politica monetaria contribuisce ad aumentare la probabilità di recessione come sappiamo le scelte monetarie possono avere sempre effetti intenzionali
Questo esito R sito e e reso più probabile da quello che sta accadendo in queste settimane sui mercati monetari l'andamento dei tassi di interesse passo sorprendere in più di un'occasione la fede ed i suoi interventi non sono mai stati risoluti definitivi
Anche ieri Powell non ha dato una spiegazione esauriente di quello che è accaduto sui mercati
Quindi la politica monetaria assicurative rischiosa ma non per tutti lo stoppa la normalizzazione dei tassi piace al presidente Trump ma anche a Wall Street se la deve la fede vuole ingraziarsi la politica i mercati finanziari la politica assicurativa è un pasto gratis
Almeno per ora anche se Tramper Wall Street considero continueranno a lamentarsi e il gioco delle parti insomma questa decisione e un cedimento alle ragioni della politica
Che aveva per bocca di Trump messo molto sotto stress la la prudenza della banca centrale americana
Abbiamo sostanzialmente chiuso
Vi segnalo ancora due interviste l'intervista di che Maroni l'ho già detto in apertura al quotidiano del Sud o sull'autonomia e il un'intervista molto interessante di Stefania Craxi al Riformista
E con questo io vi saluto di rinvio a domani mattina alla stessa ora sette trentacinque prestampati regime buongiorno a tutti
Sono alle otto e cinquantanove minuti radio radicale così dunque appena terminata alla rassegna stampa stampa e regime quest'oggi a cura di Alessandro Barbano
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