Le parole e le cose - Conversazione con Filippo La Porta sul suo libro "Eretico controvoglia. Nicola Chiaromonte, una vita tra giustizia e libertà" (Bompiani)

Radio radicale da ritrovati al nuovo appuntamento nelle parole e le cose in questa puntata ritroviamo sulle nostre frequenze e Filippo la porta ben trovato ben ritrovato su Radio Radicale Ranzato relativa globuli dirà
Siamo qui per parlare dell'ultimo saggio di Filippo la Porta uscito con Bompiani dal titolo Eretico controvoglia Nicola Chiaromonte la vita tra giustizia in libertà saggio molto interessante innanzitutto perché CD fa nuovamente prestare attenzione ad una delle figure intellettuali più importanti del nostro Paese troppo spesso siccome Cabilia appunto ai importanti intellettuali dimenticata ecco Nicola Chiaromonte fu sicuramente uno degli intellettuali italiani più apprezzati all'estero e la sua biografia insomma una biografia piena di fatti storici Chiaromonte attraversa la guerra civile spagnola fino alla fuga a Casablanca e poi dissidio Francia Italia Stati Uniti dove poi in quella società è diventato un altro punto di riferimento importante dalla Società culturale dell'epoca ecco innanzitutto che cosa ha significato per lei Filippo intraprendere questo viaggio nella storia e nella biografia di Nicola Chiaromonte
Beh io ho incontrato liberi Chiaromonte abbastanza tardivamente negli anni novanta e un po'per caso quasi sempre le cose più belle della vita sono quelle casuali venivo da da o ad altre esperienze sono stato diciamo marxista lungo tutto gli anni settanta diciamo fatto anche un pochino di politica ero
Appunto un estremista di sinistra è un'esperienza ovviamente che non abiurò che mi ha formato ma insomma venivo da quella storia lì incontro Chiaromonte che è un pensatore diciamo libertario
Che appartiene a un'aria che si potrebbe chiamare approssimativamente di terza Orson di democrazia laica
E Ingross subito avuto la sensazione leggendo qua sia sceso a corsa di tirare come dire un respiro una boccata d'aria pura
Non non c'è riga di Chiaromonte che non tradisca questa libertà di pensiero sua straordinaria questa autonomia di giudizio
Proprio perché apparteneva a quell'area lì per far posto a lui ha fondato e diretto Tempo presente con Ignazio Silone perché a forza che in Italia ha avuto sempre vita grama perché in Italia c'erano le due chiese simmetriche
Appunto per le comunità Democrazia Cristiana che che tendevano a screditare chiunque nelle stesse fuori ecco quindi per questo motivo che ero molte oggi è un intellettuale quasi sconosciuto nel nostro Paese oggetto di emarginazione o di discredito
Ora contro perché la forza che voi conoscete bene perché ovviamente il partito radicale appartiene anche a quest'aria
Ecco però ovviamente a molti filoni no a molti rivoli questa terza forza ecco io credo che Chiaromonte questo lo dico come informazione anche per gli ascoltatori ecco la la sua terza forza non era tanto quella di Pannunzio e del mondo
A quello a cui pure lui collaborò e lui era critico di teatro sull'economia del mondo apre dopo sull'Espresso quindi non era tanto quella del mondo neppure mondo salvo verifica importantissima eccetera però lui non aveva tanto quel tipo di diciamo di di moralismo
Così anche di di di borghesi illuminati come erano quelli del mondo no lui devo dire aveva ma invece un elemento di di radicalità veramente direi unico Méchain Chiaromonte c'è sempre una critica radicale della modernità
Le di tutti gli idoli e di tutte le mitologie della modernità lui nel sessantotto simpatici occorre rivolta degli studenti ma dicendo signori rivolgendosi ai dissidenti dice guardate condividete molte cose
Del nemico che combattete con condividete il culto della forza la politica come assoluto breve perfino quest'idea dell'autorealizzazione a tutti i costi diceva Chiaromonte
Che questa espressione di la chiamava per la e gomma invidiano la ego Mania per cui ecco diciamo che la terza forza che in Italia è sempre stata sotto rappresentata politicamente ha avuto un risarcimento con le vittorie radicali
Ai due referendum aborto divorzio aborto e anche con l'invenzione da parte di Scarperia del quotidiano la Repubblica però secondo me al prezzo di depotenziare un po'questa radicalità di cui vi parlavo che invece è un elemento sempre presente in Chiaromonte il che lo molti dice insomma che agli ideali appunto consumistici
Poi i ministro il potere insuccesso
Il denaro tutta sta roba qui non non è che ne dà un giudizio moralistico dice però attenzione che tutti questi degli ideali o pseudo ideali ci fanno perdere di vista Illiri interrogativi sull'esistenza ecco quel questo è un po'dalla sua posizione cioè come dire quindi gli interrogativi sul significato dell'esistenza sul valore che bisognerebbe dare a tutto ciò che merita di durare
Ecco lì io ritrovo appunto una radicalità che a me pare assurdo assolutamente solitaria negli anni negli anni Cinquanta
Ecco questa radicalità in qualche modo
è un concetto molto molto contemporanea perché quello che troviamo all'interno di queste pagine e anche una lettura tramite Chiaromonte del presidente di quello che poi è diventato un culto
Possiamo dire forsennato della propria personalità che chiaramente la malattia più diffusa all'interno della politica italiana già Chiaromonte né vedeva fondamentalmente diciamo leggerlo Iran quindi chiaramente le due la linea passava dall'alto a sinistra per diciamo il cosiddetto collettivismo per lo stare senza se e senza ma con come si direbbe oggi insomma con l'idea di mondo
Chiaramente molto problematica ecco
Chiaramente era e diciamo l'intellettuale della sfumatura così lo potremmo definire e quello vero matura diciamo oggi sarebbe utilissima per leggere la realtà è forse ribilanciare anche la vita pubblica culturale e sociale del nostro Paese
Certo sfumatura le ha detto benissimo perché era un mondo diviso in blocchi
Ma Chiaromonte rifiutava questo modo di ragionare appunto di come dire diviso in blocchi d'intentato che Fortini è un grandissimo intellettuale è stato anche uno dei miei maestri ne negli anni Novanta ma Franco Fortini per esempio era anche lui vittima di quel mondo diviso diviso in blocchi perché negli anni Sessanta recensendo
Il mio il diario del gulag di Herling amico di Chiaromonte e collaboratori nel tempo presente
Arrivo a dire non so parlare credo Bipop di indegnità morale di Herling e Prague comunque parlava di letteratura di basso rango ecco purtroppo questo è il mondo il mondo allora ecco ma Chiaromonte invece riusciva era ad andare oltre
Io credo dall'altro che le le diceva alla contemporaneità secondo me il meglio della tradizione di Giustizia e Libertà
La cui lui veniva quindi azionista anche niente
Diciamo al di là di certi limiti che sappiamo no che a quella tradizione diciamo limiti edittali o predicatori che aveva appeso il meglio di quella tradizione secondo me rivive oggi né in tutte le esperienze diciamo così le buone pratiche di cittadinanza le forme di cooperazione la rete di contropoteri la democrazia dal basso ecco io ho avuto l'impressione che il meglio dell'azionismo che poi significa l'individuo viene prima della collettività la morale viene prima della politica
E cento eccetera rivive in alcune esperienze di lotta sociale
Di questi anni rivive nelle nelle comunità di di di nonni e bambini che Naomi Klein per esempio a elogia in Argentina
Ecco quindi da cui tutti mentre produrlo notavo recentemente ho recensito il libro di Mario Tronti che sta che pure è stata una un po'il teorico dell'opera Isma'
Ecco pronti ancora secondo me in seguito fantasma del partito
La minoranza politicizzata che guida le masse ecco rinvenne ovviamente invece sta dall'altra parte Chiaromonte l'ho detto prima la tradizione libertaria saresti quindi non è il partito come avanguardia no lei in in quella tradizione c'è l'appello a ogni individuo all'autonomia di ogni individuo
E e e l'accento anche messo sull'autogoverno perché soltanto attraverso l'esperienza di autogoverno
Si forma un cittadino responsabile consapevole
Quella secondo me è la strada giusta non a caso Chiaromonte
Fece una criticato una radicale anche a Mark alle pretese di scientificità del marxismo che li poco
Trovava assurte
E invece per esempio aveva un come punto di riferimento dove politico teorico politico Proudhon
Il quale sosteneva che de il bisogno di uguagliare il bisogno di giustizia soprattutto donne veramente qualcosa di cui nessuna politica confessa di fare a meno ed è qualcosa di innato nell'essere umano come essere sociale
Ecco interessante capire anche come questo saggio uscì rivela come dissi intermediare alcuni alcune correnti di pensiero all'interno della nostra società abbiamo detto tutto il lei la corte ha ricordato la cosiddetta politica dei blocchi oggi il termine che si potrebbe utilizzare polarizzazione insomma o si sta da una parte o si sta dall'altra ma anche fondamentalmente il il fare quello che stiamo facendo adesso io direi il fare cultura il conversare il parlare il trasmettere saperi vicendevolmente ha perso la sua funzione centrale e principale diventato quasi un esercizio di stile questo Chiaromonte lo aveva compreso insomma la la piega intellettuali bizantini delle classi sociali delle cosiddette élite diciamo a poi svuotato comunque a causa della validità del narcisismo
Possiamo dire la funzione storica della cultura come strumento pratico e da qui poi appunto è l'unica che oggi la cultura ad un certo punto non serva più a nulla se non ad essere quasi come un abito che si indossata Mele diciamo un buon cappotto che costa qualche soldo in più rispetto al coro dei grandi magazzini ecco è diventato quasi un orpello e e in questo Chiaromonte in qualche modo anticipa
Qui l'analisi fondamentalmente raccontandoci anche di una distanza che man mano si veniva a creare da questo punto di vista ecco da questo lato della barricata insomma si avverte sempre una cultura che appunto è sempre più intellettuali Zanata inaccessibili ai più allora come connettere le valutazioni dichiaro molte a questo episodio che viviamo nel contemporaneo e come tornare anche a liberare i i cosiddetti sapere il cosiddetto la cosiddetta contaminazione dei saperi perché poi ormai il nostro mondo e molto avvitato su se stesso
Cerca guardi Chiaromonte dal in questo lo trovo molto attuale dava importanza norme alla credibilità delle persone
Cioè tu non puoi dire d'essere non so pacifista Fariselli
Manifesti per la pace nel mondo coi hai bisogno di non so quali Chicchirichì kW per la tua abitazione chiedi un aumento perché libica evidentemente evidentemente ne quel quell'energia che consuma eccetera si fonda anche su squilibri parlamentari che poi portano le guerre bisogna essere non dico coerenti ma credibili del terremoto dicevo sempre non so se comunista dimostrano in qualche modo non lo devi dimostra sei cristiano cattolico cristiano anche lì me lo devi anche dimostra un po'dimostrare non basta dichiararsi ecco in questa in questa cosa io trovo che su questo sia molto attuale
Poi certo la cultura non olet diceva la cultura oggi in una cioè beh lui lui lui dialogava con con l'antichità classica con Platone con la tragedia greca
Per con il tutto con il romanzo moderno quindi quindi Stendhal Tolstoj
Fino al Novecento Pasternak e poi con il teatro è stato critico teatrale e quindi davvero a Brescia Expert fino fino al ceco fa Becket media dialogato continuamente con le opere letterarie con i classici ma per capire il presente
Ecco anche in questo secondo me ci offre una metodologia straordinaria
Diceva giustamente lei prima questo facendo della comunicazione perché i suoi saggi sono in fondo infine Grana sono dei dialoghi
Ecco diciamo veramente intero monte c'è questa idea che in Italia un poco praticata che che ride Medea del saggio che risale a Montaigne il saggio come conversazione
Il saggio come dialogo diciamo in filigrana sono dei dialoghi
Dove ovviamente Luís dialoga anche con se stesso per lui dialoga con una delle alterità che abitano Luigi lui stesso per imporre un saggio bellissimo lungo sulla non violenza
Lui aderisce all'ideale della non violenza quindi anche per questo si parcheggia molto col sessantotto americano codici fin due Stati in America dal quarantadue articolo al quarantotto quindi conosce bene comunque la società americana che ecco è un saggio bellissimo ma anche un po'non dico tortuoso no ma lunedì mostra anche tutte le tutte le le curve del suo ragionamento perché non è semplice non aderire alla non violenza oggi però alla fine ripeto sia la situazione
Come di un dialogo e quindi sono anche questi suoi saggi sono straordinariamente nutrienti
Ecco di questo sono sono sicuro
Ecco una contratto molto importante proprio relativo alla credibilità lo di uscire lo dicevamo poco fa c'è un diciamo grande intellettuale ovviamente il cardinale Carlo Maria Martini servirà un giorno non vi chiederanno quanto siete stati credenti ma quanto siete stati credibili ho ritrovato le corde libero questa affermazione che ben si sposa con anche la vittoria di Chiaromonte insomma Chiaromonte
Eretico controvoglia ma possiamo dire
Credibile a trecentosessanta gradi questo è il primo a firma reale paragoni imbarazzanti diciamo lo proprio però dico idee diciamo che questo è e più incenso la credibilità anche qui in in questo saggio
è molto interessante perché anche un saggio proprio sulla credibilità che è differente dalla coerenza perché sono due nuove alleanze sempre pericolosa avvolto invece la credibilità diventa forse un'arma
Anche il liberale e più più chiara e più forte nel pensiero chiaro molto in questo saggio
Certo bella coerenza sempre pericolosa perché perché la vita umana non è coerente sfido chiunque a dimostrarmi che è coerente quindi quindi veramente la qui la richiesta di coerenza può finire in discorsi così appunto illiberali camicia lei e giustizialisti
No no non è quello il punto perché c'era un monte dai d'altra parte si nelle ho accettato qualche alcuni episodi della sua della sua vita Lulli lui è stato veramente il mio errore culturale il mio copia di questi temi Cavaliere intrepido della verità per me appunto del partito volontario per la guerra di Spagna prima cospiratore antifascista poi in esilio poi in Italia
Con la rivista Tempo presente e le sue battaglie culturali e anche politiche è stato aiutato tutto questo ma è stato siamo un eretico controvoglia perché eretico perché dico ci sia trovato non è che l'ha scelto donne dicevi in Italia c'erano la Dc e il Pci
Quindi l'unicità occupava una posizione chiara
Oggettivamente totalmente replica ecco però non è che lui aveva la smania di distinguerci no delle reti l'eretico che si vuole distinguere no lui lo dice da qualche parte va al cinema al sabato pomeriggio quando ci vanno tutti nel non è mai diciamo nessuno no in un modo anche fatuo ecco questo questo non lo è mai Kenneth questo volevo sottolineare lui non è che difende le minoranze per virtuosi alcuni oggi in Italia che anche si chiama Chiaromonte diceva dobbiamo costruire queste piccole comunità
Che però diventano sempre dopo un po'dei come dei circoli dei circoli esclusivi no appunto l'élite no lui dice così il problema non è contrapporre Lilith alla massa
No ricetta un altro ragionamento in ognuno di noi attenzione in ognuno di noi c'è un uomo massa che è conformista
Como Longato passivo ma in ognuno di noi c'è un individuo
E quindi in quanto individuo autonomo
Geloso della propria autonomia
Auto consapevole ecco allora che significa questo che per esempio una rivista come Tempo Presente gli articoli che scriveva i faggi descrive Chiaromonte continuamente si rivolgono si appellano a quella parte di ognuno di noi
Che è l'individuo riflessivo
Ecco quindi come vede non edite contro Massa verde più sfumato il suo ragionamento
Bene allora noi intanto ringraziamo Filippo la Porta per questa conversazioni non posso far altro che ricordare trovato in libreria tutti contro voglia Filippo la Porta Nicola Chiaromonte una vita tra giustizia e libertà edito da Bompiani grazie davvero per essere stato con noi
Grazie grazie a voi