La via delle madri costituenti, strade contro la violenza

Buon pomeriggio buona sera ecco qua abbiamo già provocato il primo guaio
Assicurandosi della salute della buona sorte del collega Bompieri Genova tutti a tutti grazie di essere qui però avete fatto bene perché la cosa che adesso sentirete bella importante e speriamo che li convinciamo a diventarne femme e attori e attrici in prima persona
Vedete sapete come intitolata la proposta non la faccio io perché la proposta è di un'altra donna che narra dalle case qui che la la vicepresidente del Senato Anna Rossomando la senatrice Rossomando gli faccio solo una piccola introduzione piccola prefazione e poi questa questa vicenda gli sarà raccontata dalle altre protagoniste che vedete qui accanto a me
Dicevo questa proposta che sapete qual è cioè intitolare piazze e strade e posti alle costituenti sì lega ovviamente alla giornata di ieri che era la giornata contro la violenza maschile sulle donne la violenza maschile sulle donne
E si lega per una ragione che adesso coi Rossomando Cis spiegherà perché saranno quelle che sono già alcune ma insomma saranno strade contro la violenza e poi magari vedremo in quale senso
La proposta non è nuova Rossomando l'ha già fatta ma con una ostinata pazienza che è una dote femminile molto femminile uno sta
Piemontese dove naturalmente c'è anche questo fatto etnico che ho sbagliato a sottovalutare avendo Livia Turco accanto detto scusa
Comunque l'ostinata pazienza ci ha portato fin qua e da tempo che Rossomando
Pensa a questa proposta e e sono certa che appunto conoscendo questa tenacia finirà per convincere tutti quelli che tutti e tutte quelle che hanno voce in capitolo
Un'ultima cosa
Va bene di di parlare della dell'ordine simbolico non sta a me insomma però io credo che intanto cominciamo con questa proposta credo che sia molto più importante di quello che sembra intitolare un posto una piazza un luogo a una persona perché non è una conservazione della memoria non è solamente questa ma è rimettere in ordine dove stanno al proprio posto in questo caso le donne che hanno costruito la Repubblica la democrazia la libertà
E i diritti di tutte tutte come scoprirete dai racconti che adesso ci verranno fatti passo subito la parola alla vicepresidente del Senato Anna Rossomando
Grazie
Allora intanto grazie a voi che sette venuti qui per partecipare come dire la presentazione alle lui la funzione di questa iniziativa grazie Daniela che che ci modera ma che insomma abbiamo vediamo che stress qui con noi conoscendo la sua sensibilità e la sua cultura
Di parte com'è giusto che sia su questo argomento
Vorrei entrate subito nell'argomento partendo dal titolo perché voi vi chiederete perché appunto diciamo nel vicino alla data era quella di ieri del venticinque novembre ma insomma il mese tutto dedicato alla celebrazione della lotta a da contro la violenza sulle donne
Perché come dire abbinare questa iniziativa che si intitola la via delle madri costituenti strade
Contro la violenza perché noi appunto siamo consapevoli del fatto che molte sono le azioni innanzitutto concrete che devono essere messe in campo per contrastare la violenza sulle donne una parte sono nel processo penale non ci stancheremo mai di dire quello che le ho fatto ma quello che c'è ancora da fare il come dire sostegno ai centri della Rete
Antiviolenza resistenza alle donne tutta una parte che ha a che vedere appunto con l'UE il fard educazione nelle scuole insomma tutte cose che sono note ma che non ci stancheremo mai di ripetere però c'è un altro aspetto che secondo me appunto importante e cioè siccome io insieme a molte altre consideriamo questa violenza sulle donne che purtroppo in crescita come un fenomeno moderno e non arcaico quindi legato con me
La nostra società del terzo millennio quello che sono oggi le donne qual è la relazione con gli uomini c'è da chiedersi in questa società del terzo millennio quali sono i punti di riferimento cui si attinge per determinare le nostre azioni qual è il nostro Pantheon quali sono i valori a cui attingiamo e qui c'è un gigantesco problema di rimozione storica con il ruolo che le donne hanno avuto nella storia più in generale ma soprattutto se pensiamo all'Italia
Nel sfondare
La storia repubblicana e la Costituzione e cioè che il nostro punto di riferimento più alto cioè le donne hanno avuto un ruolo importante con le ventidue donne che sono state dette all'Assemblea costituente e allora io mi chiedo
Qual è l'immaginario della Società italiana cui attinge perché le le nostre culture nostre azioni sono determinante da Lima c'è una comunità una società un immaginario
Consapevole o inconsapevole allora quando noi pensiamo all'immagine delle donne ci spingiamo giustamente
A dire per esempio che quell'immagine che più conosciamo
E quella che viene per esempio trasmessa con la pubblicità e giustamente riflettiamo su quante immagini negative vengono trasmesse cucita in Italia soprattutto e non in altri Paesi
Ci discutiamo sulle donne e sui media che ruoli hanno cioè spesso sono più appunto soubrette o altro e non lei invece non non corrisponde ruolo che ci occupa la società va tutto benissimo
Ma c'è poi un immaginario che appunto è quello dei fondatori ci sono anche però le fondatrici
Allora voi dovete sapere che soltanto il quattro per cento delle strade d'Italia intitolato a donne e per lo più sono regine o sante che ovviamente senza nulla togliere anche a queste importanti figure e quindi insomma questo immaginario va riscattato e quindi io
Penso che avere dei punti di riferimento autorevoli che trasmettono dei valori e che se ogni riferimento per tutti innanzitutto per le donne
Che si battono per la loro emancipazione libertà in tutti i giorni ma devono essere anche per gli uomini perché altrimenti come spesso giustamente diciamo la violenza sulle donne non riguarda solo le donne riguarda anche e soprattutto gli uomini quindi trasmettere questi valori positivi
E poi ovviamente un messaggio cioè noi pensiamo di poter contribuire in un momento in cui sicuramente la nostra società a uno smarrimento di valori positivi che attraversata da varie forme di violenza e di sopraffazione diciamo come cultura che viene trasmessa pensiamo che le donne hanno dato un contributo importante perché non sono state solo presenti
In nell'Assemblea costituente hanno portato dei contenuti importanti
Cioè non hanno semplicemente partecipato hanno contribuito a connotare la nostra Costituzione con degli articoli molto importante quali ancora oggi facciamo riferimento vorrei appunto concludere questa mia diciamo prima esposizione dicendo che rileggendo le biografie di queste donne veramente io mi commuovo sempre perché intanto la gran parte di queste donne parteciparono alla lotta di liberazione cioè venivano dall'impegno
Politico bensì tutto come partigiane ma anche come perseguitate politiche prima di entrare diciamo così né la lotta partigiana e e quindi fecero ingresso in Parlamento con questo tipo di bagaglio e di e di esperienze son tutte delle delle storie commovente a parte le più note che sono ovviamente Tina Anselmi la Iotti Teresa Noce ma ci sono anche altre biografia
Interessantissime io va be e e anche molto nota però io personalmente ho una preferenza fortissima per la
Merlin
Perché diciamo che i più la conoscono per la straordinaria battaglia sulle case chiuse però in realtà la storia della Vergine è è una storia veramente importante intanto fu una firma senatrice
A fronte a fare un pronuncia un intervento in Parlamento al Senato
E non a caso questo suo primo intervento fu inoltre un intervento durissimo
Contro il ministro degli interni di allora perché lei intervenne in occasione di appunto un non sciopero dei braccianti del Polesine infatti verrà chiamata la la paladina del Polesine
E dove era morto un giovane perché era stivaloni intervenuto appunto le forze di polizia allora ministro dell'interno insomma
Allora poi spesso sui succede comunque ministro dell'Interno era diciamo praticamente il volto autoritario insomma e e le fece un intervento durissimo
E coraggiosissimo insomma e si batteva per diritti lavoratori ma anche penso per esempio ad Adele veri che non non non riusciva a credere che effettivamente fosse diventato attrice non è la sola biografia
Dice nessuno voleva credere che lei effettivamente è diventata senatrice attenzione poi furono queste donne per la prima volta entrarono in Parlamento perché sono state lette a suffragio universale
Quando si votò erano circa c'erano più le donne che votarono degli uomini tutti si chiedevano quante donne sarebbe andato a votare le donne partecipano
In massa a questo vuoto no
E questa Adele Bei adesso non ci credeva no al suo marito era un operaio toscano che appunto dice avranno scartati compagni deputati soprattutto quel giovane sardo perché appunto c'è una grande diffidenza e dovettero attendere il giornale radio delle ventitré
E a quel punto la figlia perché non c'erano i cellulari dal figlia Angelina trascrisse quella parte della deliberazione adottata dalla costituente che interessava la famigliola quindi a questo punto i dubbi furono fugati
Angelina chiede alla madre se al Senato avrebbe dovuto portare un mantello d'ermellino sulle spalle ce no no assolutamente non c'era bisognava deve perché son fatti anche appunto di di questi e episodi insomma son tutte persone però che si sono forgiate
Nella nella lotta apodittica insomma
Lei fu anche presa in poi in carcere insomma tra le Mantellate di Roma reclusione di Perugia c'è otto anni di carcere poi il confino nell'isola di Ventotene dove rimase due anni incontra Ande frequentando confinanti politici
Appartenente al Partito comunista e socialista di Vittorio Terracini Scoccimarro sei che ha insomma
Qui nella sua biografia si scrive che ha il signor regime le rubo dieci anni di vita
Perché appunto sto male poi le cose sono sono note e sono molte storie di questo tipo tutto penso a Rita Montagnana dalla lotta per il pane del due mila e diciassette del mille novecentodiciassette cioè storie biografie caratterizzate appunto
Da questo inutile dirvi perché qui ci porterebbe molto lontano e poi qui ci sono persone che hanno più di me
E studiato e si sono abbattute su questo memoria delle madri costituenti che
Sarebbe ora ripercorre diciamo tutta la satira che venne fatta a quell'epoca studio ingresso del donne in Parlamento noi
Sbaglia avremmo a dire che siamo sempre lì cosa eccetera però quando parliamo di per esempio della violenza sulle donne sentiamo qualcuno appunto c'è ancora il problema che non vengono credute o che bisogna vagliare quanto dovuto Hysteria
O quanto invece racconto
Di verità sappiamo c'è molta strada da fare però credo tornando al punto di partenza noi abbiamo bisogno di riscattare e trasmettere questi esempi che non soltanto sono esempi positivi ma sono esempi auto re boh
E secondo me questa è una cosa importante sono esempi autorevoli mai questa battaglia la vinciamo se trasmettiamo questa autorevolezza e questa consistenza
Sono donne che hanno fatto la storia per la loro consistenza e non per l'apparenza certamente erano molto lontane
Dalla mercificazione di tutto quanto può essere mercifica l'atto che caratterizza il nostro tempo e così ho davvero concluso non tocca a me
Presentare le persone non ci penserà Daniela insomma che sono non soltanto cultrice i della materia ma che tanto hanno fatto perché questo argomento insomma fosse di attualità vi ringrazio
Allora
Sì arrivata anche la nostra Simona lenti dell'ANCI grazie di essere venuta Amethyst nel nell'aspettavamo insomma ma Alamo fiduciosi insieme adesso
E abbiamo appena iniziato però si è persa una introduzione bellissime la senatrice Rossomando
Tale
Allora grazie Rossomando le mi si è presentata da sola arrivando io vi dico che è accanto a me c'è lo sapete lo vedete Vania bagni dell'ampi e alla mia sinistra in fondo Serena molto a sinistra
Serena colonna dell'ampia e sia difficile TTT da me non è facile insomma c'è facile per me uno a sinistra una scusa ma
E però adesso invece chiedo ha
Livia Turco che oltre a essere più volte deputata senatrice due volte ministra
E qui anche se mi posso permettere soprattutto ma insomma non ha senso perché siamo un tutt'uno scritto in particole in particolare
Come presidente della Fondazione Nilde Iotti come presidente della Fondazione mite degli atti sta facendo un lavoro straordinario che a cui diamo tributi tutti i giorni di quelle siamo veramente molto grate perché lavora esattamente su questo perché intorno alla biografia divide Iotti si muovono esattamente le biografie di cui parlava Rossomando fino adesso
Turco
E e già quello di tour con l'impegno di una vita in difesa dei diritti e delle donne ma adesso che proprio fa ci studio sopra come dire una roba al quadrato al cubo non saprei come definirla nello della e e proprio punto una parte importante del lavoro della della Fondazione questo lei stessa ne ha scritto nella bellissima prefazione al libro di Luisa la lama
Il degli atti una storia politica al femminile ma soprattutto nella cura di due bei saggi di di alcuni bei saggi che stanno dentro dentro un volumone della sulla storia come sia maturazione politica delle donne
Un polmone meraviglioso che ho nella borsa che adesso tiro fuori così evito questa amnesia una brutta con dei saggi che esattamente raccontano di quel momento della costituente la presenza femminile e scarsissima suo cinquecento C quarantasei diciamo
Eletti le donne sono ventuno sono poche eppure noi siamo abituati a dire che la presenza non è rappresentante San nel senso che ne chiediamo la presenza femminile pane rappresentanza ciascuno se la sceglie come come vuole eppure quelle donne da partiti assolutamente diversi persino la donna l'unica eletta dell'Uomo qualunque
Fanno degli assi di festino dei patti di ferro tra di loro per lavorare su temi che sono poi quelli che si infilano nella Costituzione che sono quelli della parità quella di diritti proprio sui temi lì le donne quelle che parlano abbiamo grazie al cielo abbiamo le testimonianze ma anche quelle che non parlano di cui poi sappiamo dalle Commissioni
Si capisce che fanno un atteggiamento di grandissima solidarietà tra di loro ed è incredibile perché non sono le donne che sono passate per la differenza
Per lei il pensiero insomma così per la rivoluzione femminista degli anni Settanta mano sono donne che escono la maggior parte dalla guerra sono insegnanti alcune sono delle impiegate
Non dico che siano umili ma insomma non hanno sicuramente quella cultura
Femminile e femminista che potremmo noi
Pensare turco è tra le donne che ci hanno insegnato cosa significa lavoro trasversale dentro il Parlamento ce l'ha insegnato anche a me che non ci piaceva
Voglio riconoscere vede riconoscere questa cosa turco e tutte le sue colleghe compagni che hanno fatto questa scelta che ci ha insegnato molto e loro invece spontaneamente
Fanno e sono pochissime sono ventuno e rispetto a questo hanno un Successo
Incredibile ed era appunto come diceva Rossomando il momento in cui
I giornalisti i colleghi dicevano la biondissima la signora in tailleur di Striscia tunc erano veramente situazioni in cui il il il sessismo era esibito come un trofeo quindi veramente un lavoro di pioniere ed è un lavoro guardate che è scritto nella Costituzione non stiamo esagerando è un lavoro che loro hanno fatto l'una accanto all'altra
Scritta nella Costituzione l'ho fatta lunga chiedo scusa turco toccate
Grazie
Sì sono molto contenta di questo argomento ma sul proprio di questa iniziativa perché come ha detto Anna Rossomando e anche Daniela Preziosi sono se si vuole costruire l'autorevolezza e la libertà delle donne
Molto importante ricostruire la genealogia femminile cioè a quale donna mi riferisco
E quindi avere dei luoghi pubblici che ricordi no e che rappresentino questa genealogia femminile almeno per quanto riguarda la politica poi certo non sono solo le madri costituenti ma intanto non sono basilari
è sicuramente importante
Devo dirvi che il mio che mi sono impegnato a lungo
Sistemi ESP Natalia per le donne
Ho scoperto
Le madri costituenti lo dico anche con una qualche
Come qualche rammarico con una qualche autocritica
L'ho scoperto
No no all'inizio
Pur avendo io ho sempre avuto una grande grande amore per le mie madri
Sì per per esempio Goku ero giovanissima nessun iscritto alla ITC giovanissimo avevo quindici anni quindi c'è una giapponese
E per me il
Un libro che mi Hakimi accompagnato è stato quello di Teresa Noce Gioventù senza sole cammina con le tue gambe ecco io questa frase cammina con le tue gambe è stata fondamentale
Anche perché venivo da Morozzo un paesetto della zona bianca per cui o a camminare con le tue gambe oppure
E poi nel nel Partito Comunista Partito che io molto
Io mi esprimo così partito che ho molto amato
Le sue maggiori per tutte le donne che c'erano anche se ci riteniamo precisi cavo sigarette Pollina fibrina mania
Però erano dei riferimenti quindi ero molto il senso delle madri nonostante ciò
La scoperta delle madri costituenti pur avendo conosciuto la gallico stanno tradendo le conosciute nella vita
Come valore
E stato recente
Ed è stato e mi fa piacere che ci sia stima da lembi perché è stato oggetto di uno scambio questo
Dopo la lettura di un ennesimo autorevolissimo articolo su un autorevolissimo quotidiano che non cinto
Che deciderà i nostri padri costituenti
E tutto un Longines pompeiana sui padri costituenti
L'unica ma costituente che si citava era Nilde Iotti
Oppure sentire degli autorevoli
Costituzionalisti
Non nominare
L'evento in costituente salvo la
Questa Lorenza Carlassare ecco
Perché devo dire che
è stato proprio un moto di indignazione ecco quello che ha portato l'indicazione di consapevolezza perché dopo tanti anni di femminismo dopo che si è scoperto il valore della differenza sessuale a propria facilità perché io non nasco femminista
Il
L'importanza che ha la costruzione proprio nella politica dell'autorevolezza e dunque dell'autonomia
E dunque dell'importanza di riferirsi ad altre donne
Per
Risultò proprio in quel momento particolarmente inaccettabile questo
Questo nominare i padri della repubblica e quindi ho deciso nel mio piccolo che dopo tanti anni di impegno politico
Forse nuovo ricominciare ma mi sarei battuto con tutte le mie forze perché i nostri figli nascessero i nostri figli e i nostri giovani
Imparassero che noi abbiamo una Repubblica che ha dei padri e delle materie
Che abbiamo una Costituzione che ha dei padri e delle madri e quindi bisogna battersi in ogni da questo punto di vista come è stato detto che era impegnato la fondazione di ottica fatto due Polato due volumi
Lei costituente al lavoro e
L'Italia com'era quello sto sto ecco il
Amnesie che è una cassetta della terra e degli attrezzi che affronta il diritto di voto
Molto bene il tema del costituenti ed delle donne che hanno costruito in Europa perché poi mettiamo insieme tutto
Le costituenti e le donne che hanno costruito in Europa
Perché è questo il tema è molto importante
Intanto perché si tratta di ricostruire la storia c'è un dato di verità storica nella rimozione delle madri costituenti
E c'è un dato di di storico che non corrisponde alla realtà nonno minatore significa raccontare una storia non vera
E dunque c'è un dato di ricostruzione di una storia
E poi c'è
E
Il contributo
Per usare un'espressione la vivente lezione che queste donne ci lasciano
Quindi c'è un dato storico di conoscenza ma c'è un dato che riguarda l'oggi e il futuro
E
Anna detto sono ventuno queste donne nove democristiane nove comuniste due socialiste USA dell'Uomo qualunque quello che ti colpisce subito indubbiamente la loro biografia
E quello che colpisce subito come ha detto Fianna che Daniela Preziosi è che erano orgogliosamente
Comuniste socialiste democristiane non pensiamo mica che no no no no erano orgogliosamente
E che piano sentivano la hanno sentito come naturale come importante questo loro gioco di squadra e allora è stato importante per esempio nel lavoro che abbiamo fatto di ricerca scavare come mai
Questa apparente contrapposizione no orgogliosamente democristiane comuniste socialiste però naturalmente si sono sentite portate a fare un gioco di squadra
Solo perché erano le più giovani
E dunque anche un po'intimidito che rispetto a questi uomini così autorevoli
Pensate che ora come Nilde Iotti che non aveva il dono della che non aveva la caratteristica
Di essere no aveva molto consapevolezza del suo ruolo fin da quando era giovane andava ad ascoltare Benedetto Croce
Andando vicino Torino parla col microfono anzi ne stiano lì vicino e Nilde Iotti fino all'ultimo
Definisce la frase l'assemblea costituente la sua più grande scuola
Quindi uno si dice va be'forse perché erano giovani forse perché hanno in qualche modo intimorite
No
Perché loro Petroli cono ti dicono noi eravamo giovani sentivamo
La differenza di autorevolezza erano uomini
Tra gli altri da
Tutti tutti sappiamo li conosciamo quindi
Settanta di altri Longo Terracini modo Dossetti padre Dossetti ecco la Iotti Presidente della Repubblica presidente dalla Camera
Chiamo sente Dossetti fino all'ultima volta che andò a trovarlo professione Dossetti lei Emilio professore
Per dire quanto queste donne adesso nel senso dell'autorevolezza dell'uomo e degli uomini
Ma loro non si sono lasciati intimidire pur avendo questo senso di unità ma eppure in qualche modo le anche esprimendo lo questo senso
Perché e questa la la prima grande lezione perché loro sentivano di avere una responsabilità che loro rappresentavano in quel luogo il Parlamento una rottura storica che era la prima volta delle donne nelle istituzioni
E quindi loro sentivamo di dover dare volto Focene
Alle speranze ai problemi delle donne italiani che si chiama rappresentanza ci lasciano una grande lezione di che cos'è la rappresentanza
Loro hanno trovato la forza e la naturalezza del gioco di squadra perché loro erano lì e
Non solo per il lavoro di imparare dal Togliatti da questa cosa no l'autore erano rappresentate le donne italiane risolvere i problemi delle donne italiane non solo i problemi immediati
Bambini abbandonati sfollati povertà ad alta pietismo no loro che avevano partecipato alla resistenza alla lotta partigiana
Loro sapevano di come la resistenza alla lotta partigiana aveva cambiato l'identità delle donne italiane
Di un Paese profondamente maschilista perché non è che parliamo di lotta contro la violenza oggi dal diciamoci fino in fondo che apparteniamo ad un Paese che ha una storia culturale e giuridica
Fortemente segnata
Dare la dal patriarca alto dalla concezione proprietaria che cos'era il Codice maritale
E e quindi i loro per come dire pesa menzionato è inutile che ci giriamo attorno e Loconte no non ho capito che la partecipazione delle donne alla resistenza aveva significato mettere in discussione la loro identità e che dunque il compito di quelle rappresentava di quelle costituenti era quello di rappresentare non solo i problemi immediati ma il bisogno di riscatto della nuova idea distende le donne e infatti secondo me
E questa è l'altra grande lezione oltre
Il modo di intendere la rappresentanza che ci hanno lasciato è proprio e che hanno scritto nella Costituzione che hanno scritto nella mirabile articolo tre negli articoli sulla famiglia negli articoli
Nelle battaglie che hanno perso come quello sulla sulla magistratura interessantissimo andarsi a leggere gli articoli
Sulle per l'accesso delle donne alla magistratura il termine che usano il termine meritorio metteteci alla prova Nilde Iotti disse magari non saremo capaci a me si fece la prova
Quindi questa questa e togliete la parola attitudine perché appartiene
Cos'è l'attitudine
Parlate invece di competenze e di merito quindi anche nel linguaggio perché ci fu un lavoro di cesello sulle parole
Anche nella nel linguaggio emerge un progetto per il futuro delle donne
Che era basato sulla riconoscimento della differenza e poi c'era un certo culture diverse tra di loro dal ritmo cristiane comuniste che si riflette nell'articolo trentasette che non a caso di tutti e l'articolo un po'più datato
Nel superamento delle diseguaglianze nella eguaglianza di fatto questa parola fondamentale chiesto per per che il costituzionalista Mattarella ha esaltato l'eguaglianza di fatto e io esisto no io dai vogliamo essere valutate per le nostre competenze le nostre capacità
è una è una lezione un è una è una vivente lezione
E poi
Il
L'altra cosa importante che ci lasciano
Essi insomma questo gioco di squadra è stato veramente mirabile
E loro
Loro lo hanno praticato
Nella fase nella stesura della Costituente
Ma anche
Nei primi anni dopo
Perché ricordo ormai tutte e concludo che le prime due leggi
Di riforma della Repubblica italiana
Sono la legge noce presentata nel giugno del mille novecentoquarantotto è diventata poi legge Noce Federici
Punto gioco di squadra e la legge Merlin presentata nell'agosto del mille novecentoquarantotto è diventata legge dieci anni dopo perché fu
Il loro continuando il gioco di squadra anche durante la guerra fredda
Nella prima legislatura erano poche ma sempre in nome di quella concezione della rappresentanza dovevano rappresentare il popolo le attese e le speranze delle donne italiane
No no vararono la legge
Sulla degli anni Cinquanta paravano la legge noci Federici sulla tutela della maternità
Daranno dopo
La la un'altra legge di tutela del lavoro vararlo la legge
La legge poi berlina e costruirono la la pensione alle casalinghe abbattimento del coefficiente Serpieri secondo cui il lavoro delle donne in agricoltura valeva sessanta per cento in meno dell'altro il diavolo maschile
Erano gli anni della guerra fredda però loro avevano degente loro
Sapevano che dovevano portare a casa dei risultati per le donne quindi il nodo è sempre quello della rappresentanza
E poi loro hanno avuto anche l'altro grande merito che secondo me è stata ancora troppo sottovalutato se si scopre andando rosse cioè loro sono state emesse dell'Assemblea costituente quelle che hanno sempre detto noi qui facciamo
Delle norme della Costituzione ma sia chiaro che le nostre norme non solo il dei generici principi
Devono poi tradursi in provvedimenti
Devono dare avviare subito un processo di riforma infatti se andate a vedere nella Commissione della terza commissione con le tre relazioni sui provvedimenti economici e sociali perché poi lì le hanno lasciate già nella parte sulla riforma
Della costituzione nonna non ne sa niente un'arma comunque
Lei dove sono state e tutte e tre hanno presentato
Lina Merlin Federici e noci hanno presentato lei ha relazioni su come cambiare Marisa
Tutte hanno detto
Ma appena e lo stiamo facendo degli dei è dei
Scrivendo degli articoli che hanno una funzione solo di indirizzo non ci dobbiamo preoccupare già fin da adesso delle norme
Ci dobbiamo preoccupare già sin da adesso delle norme
E e questo mi sembra molto
Come dire molto indicativo e con molto indicativo
E la radice è quella la radice è che loro sapevano di dover rappresentare quella rottura storica e secondo me l'hanno fatto in un modo mirabile
Abbiamo fatto un'esperienza personalmente ho fatto io sostenevo girando in lungo e in largo sono state infatti fatto centotrenta assemblee
Nel due mila diciassette due mila diciotto
Nelle scuole a parlare di tolti con ma dei costituenti
All'inizio ero molto
Ha detto V vediamo
Difficile andare nelle scuole a parlare del giovane figuriamoci costituenti madri costruzione
E invece è stata un'esperienza straordinaria nel senso che con con mano
Certo soprattutto laddove poi può erano preparati dagli insegnanti ma
Partendo da quello che tu dici cioè la Biografia di quelle donne
Sì costruita una e pattizia cioè non solo ci seguivano
E devo dire che mi ha molto colpito che il commento più frequente era questo
Da ma allora esiste anche un'altra politica
Vi era un commento che ovviamente
Che se va anche un'altra politica e quindi il bisogno di di avere interlocuzioni politiche diede viene degli esempi ecco l'importanza di avere degli esempi quindi e con questa l'idea di della toponomastica di far ricordare di metter la curiosità e di fare conoscere queste donne sicuramente
Queste come altre penso per esempio a Tina Anselmi che non è non è stata costituente ma la partigiana Gabriella attacca vettura racconti certa non bisogna esordire come risolutivo all'inizio
E cioè con grande enfasi dicevo perché Tina Anselmi e Nilde Iotti di fronte non lo sguardo intimidito
E sa che io ho capito che
Poi disorientato che ho capito che non sapevo che era il signor Fellini degli alti e che non partecipa ovviamente il mio entusiasmo e quindi l'approccio è stato l'approccio come si informativo informo che
Questo
Grazie intanto allora
Salutiamo l'onorevole Pinotti che se ne va del da no no no no no no no chiedo scusa ma volevo aveva ringraziarla collocazione della pre
Senza perché ho già perso alcuni ringraziamenti e Rossomando da sabauda mi sgrida è andata via Valente va aveva da fare la prima presidente della commissione
Della commissione femminicidio che quindi erano nazionale sempre impegnativa faccio adesso da alcuni ringraziamenti così dopo non mi scrivi andati AG metti
Che è andata in Commissione anche lei l'Italia viva ma vi Pizzolante ti ho visto se qua come un soldato cona saldata anzi del Partito Democratico Stella Bianchi Marco Miccoli Liliana Ventricelli io vi ringrazio tutti poi ben uno per uno vi ringrazio ancora e adesso però passerei la parola a banja bagni che è stata tirata in causa dato Urco perché appunto ha parlato di questo background della
L'esistenza che avevano le donne questa volta mi sono scritte come si intitola un libro molto bello che racconta questo chiede la storica Michela Ponzani che le donne nella guerra e che racconta appunto di cosa successe quando le donne
Nella seconda guerra mondiale in Italia entrarono anche diciamo a combattere in alcun non come esercito regolare ma negli eserciti diciamo naturalmente della liberazione in alcuni altri passi esatto entrano anche come esercito regolare perché lo dico sommessamente però ci sono tre
Squadroni dell'Armata Rossa che hanno combattuto e battuto i tedeschi in terra di Unione Sovietica all'epoca se non le streghe della notte che hanno fatto diciamo un un lavoro diciamo contro l'operazione Barbarossa gli l'Armata Rossa ma anche loro raccontano
I guai che se è una storia meravigliosa che solo alcuni pettorina cultrice della bellezza materia ovviamente coltivano anche l'Armata Rossa non se la vuole ricordare più questa storia mano invece siamo in Italia le donne entra nella negli eserciti di liberazione è entrato la resistenza
E poi a un certo punto finisce la guerra e e tornano a casa
E ed è questo appunto la responsabilità della rappresentanza anche di cui parlava Livia Turco per non fare tornare a casa tutte le donne che erano finalmente è uscito di casa e dessert erano protagoniste
Della storia nella mia bagni con che è vicepresidente dell'Anpi lampi ha fatto una gran dissing Landi si lavora lavora in questi anni l'ampia e l'ampia hanno fatto un grandissimo lavoro per dissotterrare le memorie delle partigiane e di tutte le donne anche che hanno partecipato alla resistenza civile che sono tantissime ci sono città intere che hanno partecipato e e la la forza di raccontarle ha una una proprio per restituire a ciascuna donna il suo ruolo e l'autorevolezza di quella scelta che è stata la scelta di liberazione le donne che hanno partecipato alla lotta di liberazione partecipavano alla lotta della propria liberazione oltre che a quella del paese
E ringrazio l'ampia e l'ampia perché in questi anni hanno formato persone hanno parlato come Livia Turco raccontava che è andata nelle scuole con fatica nei tempi anche diciamo del colera mettiamola così ai tempi dei guai nei guai
Sono l'impegno di di continuare a stare nelle scuole e a raccontare queste storie in particolare le storie di donne che all'inizio non si raccontavano e che forse le stesse donne ma adesso sarà Vania bagni a raccontarlo
Grazie e ringrazio vicepresidente che il per l'invito e porto i saluti ovviamente della mia associazione in particolari della nostra presidente Carla nespolo
Stasera io voglio partire da dal lontano appunto quasi il dire dall'inizio perché mi sembra sia armeno perni una necessità collettiva ricordare qui stasera in questa sala quella che è stata definita la Resistenza taciuta cioè ricordare tutte quelle donne antifasciste che hanno coraggiosamente combattuto è stato ripreso più volte credendo fortemente estremamente nei valori imprescindibile di ogni libertà
Ed è proprio grazie alla resistenza
Il movimento di emancipazione della donna prese in vigore e iniziò qui il lungo importante cammino di stravolgimento del potere e dei ruoli che ha chiamato femminismo
E allora voglio ricordare ringraziare qui in questa sala insieme a voi
Le trentacinque mila donne che operarono
La Resistenza come combattenti le venti mila patrioti con funzioni di supporto le settanta mila donne iscritte nei Gruppi di difesa delle donne
Quattro mila seicentocinquantatré donne arrestate torturate e condannato dai tribunali fascisti due mila settecentocinquantasei deportate nei laghetti di rischi
Due mila novecento giustiziati o uccisi in combattimento
Cinquecento dodici donne commissari e di guerra
Mille settecento ferite
Diciannove donne Medaglia d'Oro diciassette donne medaglia d'argento
Per le donne la resistenza significò anche la conquista della cittadinanza politica e il bisogno di liberarsi dal nazifascismo si intrecciò quasi da subito con la volontà di conquistare
La parità con un uomo perché con la lotta partigiana
Venne a galla immerse in ognuna di loro la consapevolezza del proprio valore e delle proprie capacità
Che derivavano in qualche maniera dalla rottura del sistema di controllo sociale che aveva causato dalla guerra
Sostanzialmente si trattò di una guerra mi la guerra della battaglia per la loro emancipazione dopo una millenaria condizione di subordinazione
E la motivazione politica portò ad un grandissimo ed importantissimo risultato
Ovvero la richiesta di un di un riconoscimento di un ruolo politico nel nuovo sistema democratico fino ad allora annegato alla donna da una società prevalentemente maschilista
Ma con la fine della guerra anche questo è stato detto tornarono a prevalere i vecchi valori e le donne furono di nuovo relegati ai loro tradizionali ruoli subalterni sia nell'area privata che in quella pubblica
Nel gennaio del quarantacinque quando venne sancito definitivamente il suffragio universale e la Consulta il primo organo politico nazionale dopo la guerra al quale partiti
Indicarono anche le donne e così do tredici di essermi entrarono a farne parte poi con il decreto del marzo del mille novecento quarantasei
Furono incluse tra gli eleggibili
Si afferma così il principio dell'uguaglianza tra i due sessi almeno per quanto attiene i diritti politici il due giugno del quarantasei le cittadine e i cittadini italiani si recano alle urne
Per eleggere i componenti dell'Assemblea costituente
E per votare il referendum istituzionale avrebbe stabilito se l'Italia sarebbe stata una nazioni monarchica o repubblicana ecco in quell'Assemblea
In quell'assemblea entrarono a farne parte appunto ventuno Donnini queste ventuno donne diverse per estrazione sociali però unite tra di loro diceva
Livia prima dalla lotta partigiana alcune erano passate dal carcere altre dall'esilio donne che avevano battuto contro il regime prima della marcia su Roma o che avevano dovuto abbandonare l'impegno politico dopo l'avvento del fascismo
E la loro partecipazione in quell'Assemblea fu il doveroso il riconoscimento del contributo che quelle donne avevano data alla resistenza alla liberazione del Paese impugnando armi o attraverso azioni
Avevano tutte quante abbracciato un ideale di trasformazione radicale della società avevano compiuto quella che più tardi
Molti hanno definito una scelta di vita e di amore per la libertà e la giustizia
Tutte quante con la radicale convinzione che fossero maturi i tempi
Per andare al superamento della condizione di discriminazione ed emarginazioni assicurare così dignità uguaglianza di diritti e riconoscimento delle specificità dice Nieri
E dobbiamo a queste donne al loro se nella Costituzione sono stati iscritti i principi di parità che hanno costituito la base per la trasformazione della vita e dello stesso modo di pensare delle donne italiani
Basta pensare all'articolo tre anche questo l'abbiamo già detto che sancisce la parità
La pari dignità ed uguaglianza di fronte alla Licci senza distinzione di sesso di razza
A questo se quell'affermazione basilare del secondo comma che è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli
Ecco da quel giugno del quarantasei inizia qui lungo e ancora incompiuto cammino delle donne italiane per i diritti l'emancipazione sociale la parità inizia quella che molti hanno definito come la grande rivoluzioni pacifiche moderna del nostro Paesi cioè la rivoluzione delle donne
E nonostante la Repubblica la Costituzione repubblicana avesse stabilito l'uguaglianza formale
Però la percezione da parte delle donne di aver raggiunto diritti non completi di fronti alle consuetudini sociali e culturali perché ancora non gli riconosceva hanno una reale parità questo aspetto divenne sempre più forte e sempre più nitido soprattutto negli anni Sessanta negli anni settanta quando riprese e il cammino e l'impegno attivo per dare voce a istanze di emancipazione e di liberazione che fino a quel momento erano state però scarsamente recepite a livello istituzionale
Proprio questi anni grazie anche forse soprattutto alle battaglie condotte dalle donne segnare un importanti vittorie civili sociali e culturali per l'intero Paese
Allora penso al diritto al nuovo diritto di famiglia al divorzio dalla legge centonovantaquattro ecco siamo state tutte noi a lottare perché lo stupro venisse definito reato contro la persona e non contro la morale a battersi contro la violenza maschile fuori e dentro la famiglia
All'ottava e per il diritto al lavoro per un i valori e il rispetto del lavoro
Per la centralità il valore sociale della maternità per unguenti fare solidale
E come siamo quelle donne che insieme a agli uomini danno vita ogni giorno ad una società inclusiva aperte giusta
Però il presente che si allontana sempre di più dalle conquiste che pensavamo acquisiti
Sentiamo ogni giorno sfumare i valori del rispetto della dignità umana della libertà della democrazia dell'uguaglianza dello stato di diritto del rispetto dei diritti umani
Compresi quelli delle persone appartenenti alle minoranze sempre più forte e nella nostra società sentimenti di razzismo nazi nazionalismo fascismo e xenofobia
E sono pulsioni che fanno leva sulla precarietà sociale ed economica tenuto insieme dalla paura per un futuro incerto e rappresenta preoccupante attacca la democrazia Steve essa si tratta di sentimenti mistificando la realtà alimenta hanno paura in Oriente hanno l'attenzione verso un falso obiettivo
E se tutto questo sembra condurci verso una forma di regresso sociali culturali critica diffuso
C'è però in realtà in questo Paese una a grande parti e la società civile che non si rassegna quindi oggi
Una nuova resistenza richiede la capacità di ricostruire un progetto di società fondato sui valori di giustizia e libertà
Che tende al superamento dell'individualismo realizzando aspirazioni e volontà di coloro che hanno prima liberato il Paese e poi scritto la costituzioni
A tutela della democrazia
L'impegno delle ventuno donne presenti nell'Assemblea costituente che hanno scritto il patto sociali nato dalla Resistenza non deve essere un programma ma un nostro obiettivo
Lampi
La mia associazione che ha seguito condiviso e sostenuto il percorso delle donne vede però oggi Musco mento nel dilagare dell'ignoranza dell'analfabetismo di ritorno dell'individualismo più sfrenato
Tornando sentimenti che arrivano alla negazione dei diritti conquistati con coraggio e fatica
Sentimenti che arrivano alla violenza sessuale all'assassinio oggi ogni quindici minuti una donna è vittima di violenza da parte di un uomo che la ritiene sua proprietà
Consideriamo così per questo indispensabile una seria riflessione e una decisa capacità di reagire alla violenza maschile
Quale che sia la forma in cui si esprime ed è urgente una concreta risposta istituzionale politica culturale e sociale per difendere la parità dice ai neri i diritti la dignità la vita di tutte e di tutti
è il grande tema della libertà e dell'uguaglianza cioè l'anima stessa della Costituzione è una questione di civiltà e chiudo quindi questo mio saluto un delle parole che per me sono preziose sono le parole di Puglia Zé di che a mio giudizio portano in sé l'enorme senso di una battaglia ancora oggi tutta aperta
I diritti e le libertà delle donne e di tutte le minoranze etniche linguistiche di genere rappresentano la spia della salute di una democrazia e fino a che le donne e tutte le minoranze non saranno libere di essere se stessi non potremo dire diffidare in una vera democrazia
E non potremo affermare di aver applicato pienamente la Costituzione voluta dall'Assemblea portata il due giugno mille novecentoquarantasei grazie
Grazie Vania bagni ci sentiamo sì
Un referto di civiltà lo chiamano i giuristi la condizione che da subito l'idea di come sta una civiltà una società un referto di civiltà la condizione delle donne dentro un posto è questo
Adesso la parola la l'introduzione e la stessa perché l'anche l'ampia affatto di cui vi dico bene lo SNALS l'acronimo perché poi faccio dei pasticci eviti scuso se lo faccio Associazione Nazionale perseguitati politici italiani antifascisti
Anche l'ampia porta nella nell'atto di nascita voglio dire nel DNA la presenza delle costituenti
E e quindi a avrebbe in ogni caso ma particolare titolo anche l'ampia per stare dentro a starci vicino in questa battaglia perché è una battaglia ecco che ha nel del costituzionale per l'ampia per l'ampia
Sì come come diceva adesso di io ero qui intervengo a nome dell'ampia che all'associazione che noi definiamo spesso come quella fondata
Da Terracini e da Pertini e dimentichiamo spesso colpevolmente che tra le fondatrici le dirigenti c'erano invece alcune delle costituenti che oggi ricordiamo penso a Nadia Spano penso ad Adele Bei
Penso a Teresa Mattei a Teresa Noce
Lampi e rappresenta quindi coloro che durante gli anni del fascismo si opposero adesso e scontare uno il confino il carcere a volte l'esilio e molte delle donne che ricordiamo portano questo
Questo marchio nelle loro biografie e credo che sarebbe utile che quando parliamo della Resistenza ricordiamo anche questo aspetto è una quando parliamo della Costituzione ricordiamo anche questo aspetto la costruzione nata sicuramente nel vivo delle lotte dei partigiani delle battaglie sulle montagne ma nata anche in quel lavoro minuto direi mantenere viva la fiaccola della libertà che perverranno l'animo le donne e gli uomini che scontare un appunto il carcere il confino pensa delle Bej che fu condannato a diciotto anni di carcere
E per convincerla a rivelare i nomi dei suoi compagni mentre gli altri parlarono le misero davanti la questione dei propri dei suoi figli che erano soli e che non sapeva che fine avrebbero fatto le rispose non pensare ai miei figli qualcuno se ne occuperà pensate ai figli dell'Italia tutta che voi lasciate nella fame
E nell'oppressione ecco recuperare anche queste memorie o credo che sia importante quando parliamo della Costituzione la Costituzione non nasce nei due anni che vanno dal quarantasei al quarantotto nasce nei vent'anni precedenti in questo in Teresa Noce e che a sei anni costretta a cominciare a lavorare che viene definita con diciamo un atteggiamento molto maschile brutta povera e comunista e che però diventa la Estella che vaga per tutta l'Europa cercando di mantenere viva la fiaccola della libertà
è per Lina Merlin Nadia Spano che stanno al confine che scoprono la condizione di tante donne che spesso in questi luoghi isolati nelle isole rurali
E nel lavoro di cura
Che queste donne al confino e nel carcere hanno nei confronti dei tanti giovani che a volte sono disperati
E che hanno anche delle piccole necessità quotidiane Terracini ricorda di Adele Bei che non faceva mancare mai ai suoi compagni al confino una parola di conforto ma anche il rammendo della casa della camicia Stra
Ecco dentro la Costituzione c'è anche questo lavoro di cura e di attenzione che le donne seppero portare seppero portare nella relazione con le altre donne con le altre donne dentro l'Assemblea costituente con le donne
Del paese che vivevano una situazione drammatica si è ricordato qui che le donne
Che votarono furono più degli uomini e la differenza fu particolarmente forte nel Sud perché nel Sud c'erano ancora tante donne tanti uomini che erano emigrati che erano all'estero quindi
C'è proprio questo tratto diciamo che secondo me noi trascuriamo molto della con sostanziali ITA tra la democrazia italiana la Costituzione la partecipazione femminile
Cito un altro dato poi
Che è questo le altre
Gli altri Stati europei che patirono la le dittature fasciste
Penso alla Spagna penso al Portogallo penso alla Germania avevano ottenuto il voto delle donne prima di quei regimi e se lo videro cancellare insieme a quello maschile con l'instaurazione appunto di questi regimi autoritari
In Italia non fu così in Italia le donne
Conquistano il diritto di votare e di essere votate e quindi di partecipare alla vita democratica
Esattamente nel momento in cui si costruisce lo Stato nuovo e la Repubblica e quindi recuperare tutto questo significa anche recuperare quello che dicevamo disse diceva prima la dimensione autorevole rivede Honda le donne sono spesso descritto come le vittime il sesso debole invece sono è spesso la società che le rende tali e quando le donne hanno avuto la possibilità di misurarsi a tutto campo in una battaglia per i diritti loro ma che sono spesso state la battaglia per i diritti di tutti le conquiste delle donne sono diventate le conquiste di tutti e le donne erano consapevoli nella nell'assemblea costituente di fare questo
Nell'optare per affermare i diritti delle donne avevano la consapevolezza di affermare dei diritti che servivano ai gruppi che servivano alla democrazia tutta lo fermarono esplicitamente
La Cingolani se non ricordo male disse che loro li dovevano rappresentare tutte le donne dovevano rappresentare quella metà della popolazione che accanto agli uomini aveva combattuto e lottato per la libertà e Teresa Mattei afferma esplicitamente che si
Che la conquista della Democrazia era possibile solo se ci fosse stata anche una piena emancipazione delle donne in campo economico in campo giuridico in campo sociale
E io credo che non sia un caso se appunto quella parte che più porta il segno del contributo delle donne costituente quella che negli anni è stata indicata come quella più avanzata nel quadro oggi da costi mi riferisco alla Costituzione ovviamente nel quadro delle democrazie europee ed è stata quella che è stata più foriera di sviluppo anche nel negli anni futuri spesso grazie anche a quel lavoro trasversale che raccontava Livia Turco
Il diritto di famiglia a il il sistema sanitario nazionale la tutela dell'infanzia e della maternità e riconoscimento della maternità come come un fatto sociale
Io penso quindi che anche per combattere la violenza sia importante ricordare queste figure ci aiuta a a ritrovare appunto in una genealogia autorevole e anche in una genealogia di donne protagoniste un modo per costruire in quegli anticorpi culturali che ancora mancano se come ci dice ieri riscatta ancora per una forte minoranza per fortuna Mira Lanza ma insomma del nostro Paese la colpa della violenza degli uomini sulle donne e delle donne
Mi taccio perché qua tante cose sono state dette e non mi pare che abbia molto senso ripeterle a me piace
Pensare alla Costituzione ricordando una frase di Calamandrei Calamandrei ricorda
Che lui obiettò atto agli atti a un certo punto che la costruzione era troppo programmatica e che quindi si poneva degli obiettivi talmente avanzati che non era possibile realizzare nel breve periodo e rischierà quindi che questa Costituzione non ritrovasse poi diciamo concretezza nella realtà delle persone e Togliatti rispose citando Dante
E descrivendo i costituenti come quei che va di notte che porta il nome dietro e asse non giova va dopo se fa la persona edotte ora quelle ventuno donne costituenti
Possiamo dire che procedettero più al buio dei loro colleghi uomini perché esplorarono una via mai percorsa è una via che era piena di difficoltà non previste di ostacoli non visibili eppure io credo che se per accendere una luce che resta ancora viva che può eliminare il nostro con Nino nella lotta per il raggiungimento di una reale parità di una società più libera e più giusta per uomini e le donne come diceva chi mi ha preceduto
Grazie Serena
Scusate io sono di parte per cui quel brutta povere comunista per me e l'attacco del più bello di di qualsiasi libro del mondo della autobiografia di Teresa non se ne rivoluzionare professionale che assolutamente fulminante io penso che ho smesso di immaginare che potessi fare qualcosa nella vita perché dietro quell'attacco di tipo inventarsi ma c'è chi può aver vissuto una vita così
Forte dalla poter scrivere un attacco così forte
Allora siamo arrivate al punto perché adesso tocca a Simona lembi che dell'anzi che dell'ANCI Presidente della commissione pari opportunità
E la stazione dei comuni d'Italia
E dirci se perché voi che non ebbe dubbi stiamo corteggiando sostanzialmente abbiamo fatto un lungo corteggiamento
E e siete un po'diciamo centrali la vostra associazione è un po'centrale in questa richiesta che ne facciamo in questa battaglia che rilanciamo qui oggi che Rossomando ci ha dato la possibilità insomma di condividere ed è appunto quella di e di Feltre far diventare mentre la Dante Massa città che aprire luoghi di donne mettiamola così cioè a dire che possano ricordare donne in questa marea ricordarle a tutti e a tutte e con un assenso anche Rossomando ha raccontato
Ha detto bene anche che cosa significa una delle che declina declinazione della parola sicurezza nel senso che più autorevoli più donne questa è la sicurezza che ci piace far sapere
Che esistono donne autorevole farlo infilare anche nelle menti che sembrano chiuse
Ma che noi siamo sicuri che piano piano si apriranno
E
Ci siete in questa in questa battaglia cara Simona
Sì buongiorno a tutti buongiorno a tutti rispondo subito sì
Con un corteggiamento lungo cosa volete che si risponda dopo si risponde sì ovvio
Per Fabio vorrei brevemente dire alcune cose la prima cosa mi scuso moltissimo per ritardo dell'arrivo ai lavori di oggi si stavano crudele concludendo i lavori della cabina di regia sul piano nazionale antiviolenza di cui Ance componente e
Ragione vuole che sui
Rimanga fino alla al termine dei lavori
Prima di arrivare a questa conferenza stampa cui tenevo però moltissimo
Voglio anche aggiungere che arrivando per ultima dovendo parlare per ultima e sapendo che voi tutti avete un ricordo molto particolare dei vostri comuni e non volendo io distruggere questo posto caro ricordo sarò brevissima per difendere la buona nomea di ANCI
E dirò pochissime cose quindi la prima è questa sono molto molto grata alla vicepresidente della Senato Rossomando tra vere
Promosso questa iniziativa e per averla promossa in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne che è stata ieri ma noi siamo sostanzialmente in quei giorni non è che si celebra solo in una
E occasione e adesso sono molto grata perché
Io penso convintamente che questa azione di ricordare donne delle istituzioni e in particolare le pioniere della Costituzione
Sia una specifica azione di antiviolenza
Perché bisogna chiarirci c'è se prevale in questo Paese l'idea che il contrasto alla violenza contro le donne e i minori abbia a che fare con i pugni con i calci e quegli insulti e cioè con una questione legata rispetto
Che fa sempre bene e di cui tutti siamo molto cravatte forse basterebbe un buono corso di bon ton
Se si parla di rispetto
Se invece si fa riferimento a quello che dicono le donne e le donne dei centri antiviolenza e cioè che la violenza è la conseguenza della disparità di potere economico-sociale e politico tra uomini e donne
Allora bisogna occuparsi di azioni per l'uguaglianza
Perché se ci occupiamo solo dei calci delle botte degli insulti ci occupiamo solo della punta dell'iceberg
Mentre per contrastare davvero la violenza contro donne e minori occorre occuparsi delle questioni su cui la violenza cresce e sono le questioni legate alle disuguaglianza
Ci dicono le donne dei centri antiviolenza di potere economico-sociale e politico
C'è una questione di disparità politica in questo Paese sì
Enorme ed è una questione che questo Paese con cui questi paese fa i conti dal mille novecentoquarantasei cioè quando da quando le donne votarono per la prima volta nei comuni italiani nel mille novecentoquarantasei
Con una legge unica in Italia molto curiosa perché siamo l'unico paese al mondo che ha riconosciuto il diritto di voto il diritto di essere candidate con due decreti distanti uno uno dall'altro
Un anno intesa
Il primo decreto Bonomi della mi novecentoquarantacinque secondo De Gasperi Togliatti del mille novecentoquarantasei
Non mi dilungo su questi aspetti ci sono storiche
Esperta e molto più di me
Rimane però un punto da sottolineare esiste da allora
Allora le donne furono elette periti sette virgola cinque per cento del totale degli eletti nel due mila e uno la prima lezione mirabolante di cui la prima lezione di questo mirabolante nuovo millennio
Sono diventate il nove virgola due per cento
Da lì novecentoquarantasei in cui si poteva dire certa era la prima esperienza di voto certo non avevano mai avuto fatti i conti con la rappresentanza ma anche se su questo bisognerebbe tornare ma non non ho tempo per farlo
Ma fino al due mila uno se aumenta in sessanta anni di storia di un uno virgola otto per cento
Allora certamente questo Paese ha fatto passi enormi in avanti e io li voglio riconoscere attualmente le donne in Italia sono il trenta per cento della rappresentanza partito parlamentare
In un pass enorme fatti in avanti sono appena il dodici per cento di tutte le sin da che IMEI comuni
Italiani cioè numerini che certe o dicono di una forza delle donne sempre più presente ma di una lentezza lentezza profonda sulle questioni della disuguaglianza
Quindi
Che fare ma non è che ci siamo qui per dire di tutte le azioni sulla parità salariale sulla
Contrasta la violenza contro donne e minori più specifiche legate centra antiviolenza e su tutto qua
Però una cosa bisogna che non ce la diciamo e cioè che questo Paese a dei conti aperti delle contraddizioni aperti con la rappresentanza la prima cosa da fare e riconoscere la ricchezza
Che le donne nella rappresentanza istituzionale hanno portate in Italia io penso che abbiano cambiato il meglio il volto di questo Paese
è già stato detto prima voglio solo ricordarlo con me
Donne importantissime in modo molto solitario pionieristico hanno scritto e sottoscritto erano le prime firmatarie di leggi importantissime quelle contro la prostituzione
Quelle per l'inaugurazione della stagione del sistema sanitario nazionale è una donna la prima firmataria di quella legge
Quelle sulla parità salariale sul contrasto alla violenza contro donne e minori e così via cito tra queste anche due donne che nei comuni
In modo molto solitario e pionieristico anche loro molti hanno ma anni fa hanno costruito politiche pubbliche di cui oggi si parla moltissimo ma che alle donne non vengono riconosciute per esempio
I centri antiviolenza nascono
Quarant'anni fa perché ci sono state le donne dentro e fuori le istituzioni e perché i Comuni diano finanziati per la prima volta adesso ci sono le politiche nazionali adesso sono i piani nazionali ma senza quelle prime donne
Noi quell'esperienza di nulla conoscevamo
Inizi nascono cinquant'anni fa in Italia
Vengo da Bologna vengono celebrati adesso il cinquantenario l'Università di Bologna al tre di dicembre consegnerà finalmente la laurea d'onore ma Adriana nordiche di quella prima esperienza è stata protagonista essendo lei stata assessora
E ha inaugurato il primo nido nel mille novecentosessantanove
Senza quelle donne che dialogando dentro e fuori le istituzioni hanno deciso che occorrevano servizi pubblici per soli provveda la vita quotidiana anche delle donne né questi servizi e non gli avremmo
Potrei andare avanti a lungo
Mi faccio alle parole di una grande storica non si riconosce ciò che non si conosce e per riconoscere il lavoro delle donne quello che ha cambiato il meglio la storia di questo Paese con politiche molto pratiche e che hanno cambiato la vita quotidiana delle persone
Bisogna riconoscerla questa storia quindi ci siamo
ANCI il due giugno di quest'anno ha inviato una lettera a tutti i comuni italiani invitando i sindaci a
Intitolare luoghi pubblici alla memoria delle ventuno madri costituenti e di tutte quelle prime elette consigliere assessore sin da che che
Ancora oggi sono poche riconosciute ma a cui si deve moltissimo della buona fama della Repubblica italiana
Ci siamo ci siamo volentieri insieme con le donne del Senato perché
Perché è importante stare dalla parte migliore di questo Paese
La prendiamo in parola Simona
Brave ad dal manifesto io poi controllerà che tutto quello che ci diciamo lo portiamo a casa prima di parlare di passare la parola per ma saluto di conclusione alla vicepresidente
Rossomando faccio numero che normalmente faccio fuori di quando parla di queste cose faccio diciamo fuori dalle Aule di delle istituzioni ma proprio perché siamo qui e proprio perché queste sono le situazioni che queste donne hanno fondato vi dirò che adesso vi leggo i ventuno nomi che sono Adele Bei Bianca Bianchi Laura Bianchini Elisabetta conci
Maria Del Monte Richter Jervolino Filomena Delli Castelli Maria Federici Agamben Nadia gallico Spano
Angela Gheorghiu Otelli
Angela Guidi Cingolani Nilde Iotti Teresa Mattei Angelina Merlin Angela Minelli Molinari Rita Montagnana Maria Nicotra Verzotto pesano OSCE Ottavia Penny Buscemi eletta Pollastrini Maria Maddalena Rossi e vittoria
Tito Manlio Anna Rossomando per la chiusura
Grazie
Veramente Daniela io concludo piombo veramente pochissimi minuti voglio leggeri passò delle discorso di della Merlin quando contro il primo discorso
In Senato perché secondo me si muove le loro lo leggo Point dico mezza parola appunto come ha detto si stava rivolgendo al ministro dell'Interno
Era avrà perso la vita un giovane di ventiquattro anni e Velino Toselli che era stato colpito alla testa nel corso di questo sciopero punto
Sugli agrari
Allora lei si rivolge al ministro degli Interni intanto c'è si rumoreggia montò in aula la interrompono più volte soprattutto diciamo dalla parte destra dell'emiciclo
Allora lei dice dove è come la reclutate questa polizia implacabile cieca folle rumori
Sì signori cieca e folle che nell'anno terzo di una Repubblica che abbiamo conquistato dopo un ventennio di India Mino del regime ne sembra il rigurgito signor ministro
Io non posso credere non voglio credere con ministro responsabile pensi di risolvere questa crisi questo travaglio del Paese dando degli implacabili ordini
Come dicono i questori commissari gli agenti tutte ogni volta che si verifica un incidente o quando i cittadini esercitano un diritto sancito dalla Costituzione
In questo caso ai contadini del Polesine certi Tavano un diritto di sciopero
Ma fermavano così un altro diritto
Un diritto che coevo all'uomo che è antico quanto l'umanità che la più antica istituzione diritto alla vita anche per essi si è fatta disumana
Vadano i signori ministri empolese ne vadano in quella terra ricca e fecondo dove ci sono i migliori contadini d'Italia però porosità per capacità per sobrietà e dove sono tra i più infelici tra i più miseri
E ovviamente poi continua
E mi sembra che ovviamente va contestualizzato stiamo parlando di un momento in cui insomma poi con la Costituzione è una legislazione che veniva dal Ventennio è stata poi modificata grazie appunto a all'attività del parlamento anche molto della magistratura insomma che
Ebbe un ruolo molto importante nell'adeguare le leggi l'interpretazione alla Costituzione però questo per dire che appunto il tema della
Libertà e della umanità appunto di idee queste primedonne
Appunto sulla trincea della difesa dei diritti e poi Teresa Mattei che all'epoca era la più giovane che nella seduta e fu nominata segretaria di presidenza e nella seduta del diciotto marzo
Nel mille novecentoquarantasette
Dichiarava nasce viene finalmente riconosciuta nella sua nuova dignità nella conquista che conquistata pienezza dei suoi diritti questa figura di donna italiana finalmente cittadina della nostra Repubblica
Aggiungendo che bisognava andare avanti con un principio basilare noi non vogliamo che le nostre donne si Mascoli Vizzini Mascoli inizino
Aspiri non assurde identità con l'uomo vogliamo semplicemente che esse abbiano la possibilità di espandere tutte le loro forze tutte le loro energie
Tutto la loro volontà di bene nella ricostruzione democratica del nostro paese ecco allora io credo che ce ne sia abbastanza per come dire darci vigore nel sostenere
Questa iniziativa perché appunto come dicevo all'inizio c'è molto bisogno di punti di riferimento e e mi piace anche sottolineare che si parla sempre di molto di identità
Prima questo prima quell'altro eccetera allora io voglio dire che non è che c'è da una parte che rivendica un'identità difensiva aggressiva spesso verso gli altri ci sono molti modi di definire un'identità io penso che mai abbiamo veramente il dovere di promuovere identità positive alternative che hanno le radici nella nostra Costituzione e nel concetto di cittadinanza siccome le leggi democratiche
Servono per dare potere ai senza potere
E le donne sono come dire anche qui ahimè in prima finiva io penso che abbiamo molto ancora da dare di queste figure delle madri costituenti
Possono essere un pezzo di di questo cammino
Perché siamo in una stagione in cui la ricostruzione del tessuto democratico una necessità oserei dire storica insomma quindi ringrazio tutti voi oggi sono in giornata di di lavoro per tutti i siti più in Parlamento
Se che per fuori dal Parlamento quindi abbiamo sottratto dei momenti
Preziosi è però davvero vi ringrazio per aver dovuto con dividere avremo sicuramente molte altre occasioni anche per raccogliere i frutti di queste strade piazze giardini e quant'altro
Intitolate e mi permetto questo punto di fare donò le relatrici tranne l'India perché sono di sua proprietà praticamente
Quello del Papa
Nel senso che nascono dall'iniziativa stremati costituenti perché loro hanno custodito il
Mai celeberrimo manifestino del Corriere della Sera e l'abbiamo riprodotto qui dette non devono e però invece vorrei consegnare a tutte le nostre
Avevano relegato non pagate e naturalmente grazie
Bene adesso sia
Logore darlo anche alla nostra presidente la commissione femminile a buon diritto possono ritrovare tradotto