Due microfoni - Conversazione con la professoressa Valeria Della Valle, coautrice del libro "La nostra lingua italiana" (Sperling & Kupfer)

Questa Venere di Canova puntata di due microfoni nostro approfondimento settimanale dedicato molto spesso ai libri anche in questo caso ed è un libro che in qualche modo approfondisce anche la struttura stessa dei libri perché perché parla della lingua italiana della nostra lingua italiana perché questo è il titolo del volume edito da Sperling e Kupfer firmato dalla professoressa Valeria Della Valle del professor Giuseppe Patota noi abbiamo in studio Valeria Della Valle intanto ringraziamo e salutiamo benvenuta paragrafi grazie grazie
Allora
Questo libro ma è anche uno strumento perché insomma è un libro che in qualche modo cerca di ripercorrere anche se insomma lo spazio piuttosto angusto perché in nemmeno duecento pagine complicato riassume centinaia di anni della storia della nostra lingua misure prese un compito complicato arduo e però insomma per temi piano piano siete riusciti a un po'a ricostruire questo
Lunghissimo lunghissimo percorso lunghissima storia che dura quasi undici secco anzi undici segue anzitutto spieghiamo alle Della Valle che tra l'altro è nostra fede lasco Trichet qui questo per noi è una bella medaglia è stata professoressa di linguistica italiana presso la Sapienza quasi allo storione dizionari italiani tra poco ci arriveremo alla prosa negli oratori contemporanee terminologia dell'arte a dire attraverso elezioni vocabolario Treccani due mila otto e con Giovanni Adamo neologismi parole nuove dai giornali due mila otto due mila diciotto
Per tre cani anche questo un tema che ci riguarda da vicino poi verremo anche al linguaggio radiofonico
Però io partirei con la scintilla che vi ha in qualche modo
Acceso la voglia di cimentarmi con un tema così insomma macro scopi Co complicato immagino quindi affascinante insieme al suo complice riscrittura e perché avete percepito che fosse urgente e utile
Provare a ripercorrere questi questi undici secoli di storia di questa lingua meravigliosa che l'Italia
Sì e abbiamo scelto di questi quasi undici secoli ci è sembrato giusto e forse anche utile di scegliere quelli che sono i momenti gli snodi più importanti
Ma questa scelta l'abbiamo fatta non tanto sulla base di un nostro gusto personale
Quanto sulla base delle domande che nel corso di questi anni DS collaborazione di scrittura di altri libri ci sono state poste in tante occasioni
Durante i dibattiti durante le presentazioni durante le trasmissioni radiofoniche durante il festival di letterature di lingua ecco alla fine abbiamo radunato quelle domande che che più ci venivano fatte e abbiamo pensato di quindi scegliere quelli che erano i le tappe fondamentali che forse un italiano
Indipendentemente dalla sua cultura di partenza
Dovrebbe conoscere per capire un po'di più ma questa lingua italiana come come ha fatto a diventare quella che ecco quella che stiamo usando noi timore certamente facciamo la trasmissione ecco che ecco che cosa volevamo rispondere
Allora allora cerchiamo di rispondere anche noi in parte perché ovviamente chi troverà giuste o interessanti gli elementi che proveremo a raccontare oggi del libro chiaramente schegge di questo libro voi l'invaso potrà andare a a comprare
In realtà stavo pensando che se insomma andassimo davanti fallisce italiani magari licei classici e chiedessimo oggi ma tu sai quando nasce la lingua italiana ho il terrore riscoprire che nove su dieci
Risponderebbero no lei è insomma a vasta esperienza
A un monitor più acceso del mio su questi addirittura forse sarei più ottimista indulgente nel senso che non lo so dire ecco non no non non non arriverei a fare percentuali perché per la mia esperienza ho visto che
A volte
Vengo sorpresa piacevolmente positivamente dal fatto che trovo
Studenti liceali informatissimo i e quindi saprebbero rispondere alla domanda sarebbero in linea generale da Santa novecentosessanta dopo Cristo che ha succede sapere sereno allora adesso non racconto brevemente questa è una data convenzionale
Alla fine abbiamo tutti bisogno già da molto tempo di dire quando è nata la lingua italiana
Per naturalmente non possiamo dire che il giorno prima è morto il lettino il giorno dopo è nato l'italiano però si è scelta questa data per quale motivo perché corrisponde
Alla data e questo incerto di certi documenti che sono stati scritti in volgare e non più il lettino ma dove i documenti ne esistono tanti in quel periodo scritti o tutti in volgare o parte in volgari la differenza che fa considerare questo considerare questo
Il primo documento scritto con questa lingua è che qui la lingua nuova chiamiamola usata consapevolmente cioè chi la usava lo faceva perché tutti capissero dico brevemente che si trattava della verbalizzazione di testimonianza in tribunale quindi una cosa molto delicata molto importante e che tutti i presenti dovevano capire se l'avessero dette e soprattutto verbalizzate scritte
In lattina oramai c'era una larga percentuale della popolazione quella insomma un po'meno colta che non avrebbe capito quindi lì c'era la volontà lì scrivere usando una lingua che non era più il era
Ecco al di là di non apparire il vociare parla e vera ecco era il questo volgare parlato ma scritto
Che veniva usato in maniera consapevole e a questo punto possiamo dire che quel percorso che noi cerchiamo di raccontare in cosa consiste in un lettino in un lettino che partorisce il volgare nel senso che il volgare e quindi l'italiano è la continuazione della Tino
Ecco perché di solito ecco forse i liceali sono abituati a dire che deriva dal latino
No possiamo dire forse è meglio che quella meno ma che noi ora deriva dalla di non vanno nasce dalla di lei no nasce e continua è una contea continuazione perché il latino volgare a sua volta che cos'era
Era il latino parlato da tutti non solo dai culti quindi la gran differenza tra latino scritto in latino classico Iachino usato da chi sapeva scrivere
E il lettino che in tutte le parti dell'impero veniva parlato dei conti e dei meno Conti novecentosessantuno presto siamo a Capua a capo tra l'altro con i famosi parlarci ti di Cafu afferma in campagna o invece a quattro
Un capitolo molto affascinante secondo me è quello che poi insomma riguardi ovviamente sia chi ha studiato chi ha fatto il classico che ha studiato Dante la Divina Commedia eccetera poi arriviamo anche a Manzoni me ne sono resa faccenda che tante padre Dante padre Dante non è uno sceneggiato televisivo
Che ha per protagonista un religioso ma padre Dante è un termine un appellativo che si usa per Dante e che voi ricordate nel vostro libro
Rarissimo lo si usi anche per padri veri e propri della patria vera che è il padre della lingua è ed è un caso ci sarà anche che noi tutti diciamo padre Dante e se chi ci ascolta
E in contemporanea si mette a digitare padre Dante
In un motore di ricerca qualsiasi e ci sono milioni di risposte la cosa incredibile che ce lo digitiamo in inglese
Ce ne sono altrettanti quindi evidentemente proprio è l'appellativo che viene dato al Dante ecco e si diceva però non non l'abbiamo non è stato dato nessuna diciamo padre Garibaldi padre Cavour avrai Mazzini diciamo i padri costituenti al plurale questo sì oppure in maniera generica i padri della patria però padre lo riserviamo solo andante l'uno si potrebbe chiedere ecco la nostra risposta
Ma per quale motivo in realtà Dante non è stato mica il primo a usare il volgare a usare il toscano per scrivere
Poesia o prosa ce n'erano tanti prima di lui c'erano quelli della scuola siciliana c'era
Jacopone da Todi Guittone d'Arezzo insomma tanti all'usato volgare ecco però lui ha fatto qualcosa di più padre Dante a utilizzato quel volgare
In tutte le sue possibilità dal la lingua più sublime
Usata il Paradiso a quella più bassa più volgare potremmo dire addirittura più lurida no per per per esprimere quanto di più di più terribile esista da un punto di vista umano e allora questo ha voluto dire che quella lingua volgare
Poteva davvero essere usata così come il lettino era stata usata dei grandi poeti prosa attori
Questa è una lingua che aveva potenzialità per esprimere tutto e allora da quel momento ecco che la lingua è stata quella del padre Dante e quella lingua quali era era il fiorentino d'oltreoceano certo
Ed è per questo che i fiorentini si vantano depositari nord della Puglia il caso delle lingua italiana ma altre regioni si sentono tali anche per altre motivazioni storiche in questo consente di capire quanto sia povera mi ficcata anche la genetica della lingua italiana per questo affascinante andando a scoprire una parte nel vostro libro io tra lasciare tre corone così in Curia siamo chi ci ascolta vi andate a capire perché si chiamavano le tre corone
E e parliamo ovviamente di Dante con Petrarca Boccaccio e invece mi soffermerei sulla lingua fantastica di Ariosto e quella su misura di Machiavelli una luce che ridono insomma anche direi piuttosto divertente dell'
Sì e ci siamo divertiti anche noi scrive non ama a livello principali ed è stata fortunata piacere per fortuna che questo si senta e insomma la lingua di dell'Ariosto ma forte quando leggiamo l'Orlando Furioso che ancora oggi ci divertiamo a leggere quelle avventure fantastiche non pensiamo a tutta la fatica che c'è dietro al fatto che il povero agli Osto che non nasceva fiorentino abbia dovuto scrivere riscrivere e riscrivere ancora quindi in fondo lì famoso lavoro del della riesce a quattro ore dei panni in Arno l'ha fatta molto prima di Manzoni no
E perché naturalmente doveva adeguare lui di nascita padana diciamo
E quindi la sua lingua di partenza non era certo il fiorentino la dovuta adeguare a quelli che erano i canoni del tempo quelli imposti da Pietro Bembo però in questa maniera lui ha fatto un lavoro diciamo di ripulitura e in parte anche di omologazione e su quella base e e in questo mondo forse arreso ancora più leggibile a una a un gran numero di lettori ecco ricordo tra l'altro via l'abitudine ancora nel Cinquecento
Queste opere venivano soprattutto lette ad alta voce
No quindi era un po'diverso oggi ne siamo abituati alla lettura silenziosa cioè mentre un tempo ce l'ha l'abitudine lettura ad alta voce ex tanto però quanto è contro quelli c'è questa lingua usata per descrive le situazioni
Fantastiche tanto quanto quasi all'estremo opposto da Firenze
Il a Firenze troviamo uno scrittore come Machiavelli in cui invece tutto è terzo tutto è razionale e arrivando al punto della lingua la cosa interessante che e che Machiavelli quale lingua va a scegliere
La lingua contemporanea la la lingua della sua città ma la lingua usata tra le persone della della sua epoca quindi se leggiamo ancora oggi Machiavelli non abbiamo come del resto non abbiamo difficoltà a capi di grandi difficoltà a capire l'Ariosto no quelle storielle riusciamo a seguire
E da sull'altro versante anche quella lingua così
Razionale usata da Machiavelli per descrivere la storia la politica la filosofia del tempo riusciamo sedurla senza difficoltà
Senta professoressa allora questo è viottoli uno strumento però anche un po'un bel giocattolo perché lei è un amico un approccio perché se aveste avuto anche un approccio diciamo pesante eccessivamente serioso su un tema già così serio no ecco Simoni avrebbe avvicinato due tre invece insomma tranquillizziamo che ci ascolta che se l'ascolto tre radio radicale sono insomma lettori piuttosto attenti attivi
Che è un libro anche leggero divertente qui scopro anche un sacco di curiosità e di di cose che insomma magari anche chi ha fatto il classico non non non sapeva quindi olimpiadi novità ecco non è che racconta diciamo solo e soltanto non fa soltanto con riepilogo di di di storie di storia
Ad esempio che sta facendo di Ronaldo è interessante che voi leader scrive nel libro
Che sarebbe bello considerare Leonardo da vinci come con le sue otto mila parole elencate su immagine manoscritti nel quale voi tracciava disegni elaborazioni grafiche eccetera come gli diciamo il primo inventore del vocabolario italiano però sarebbe scorretto Ferri corretto è stato fatto proprio durante il fascismo quindi lei epocali
Nazionalismo culturale trionfante quest'operazione è stata fatta e quindi si è tramandata questa
Ipotesi ma non documentabile di Dante autore del primo vocabolario della lingua italiana no Leonardo al Leonardo non forse forse progettava di fare un vocabolario ma alle a tante altre cose da fare a cosa possiamo fare ecco aveva qualcosina da fare
E quindi però quello che faceva e che per noi è interessantissima oggi e appunto sul mentre faceva altre cose i disegni progetti
Eccetera eccetera sul margine del foglio nel quale stava scrivendo appuntava le parole che o lo incuriosiva non sulle quali voleva fare ulteriori ricerche per di più lui non aveva avuto una una preparazione del classica latina no tanto quella studiato dopo quindi si è voluto fare una una cultura quando si è trasferito a Milano
E allora però molti studiosi hanno raccolto queste parole per vedere in che cosa consistevano e sono proprio costituiscono il bagaglio di una persona curiosa la cosa interessante che non erano la maggior parte di queste parole non sono termini artistici
Ma sono o parole di appunto di tradizione latina
Oppure sono parole con le quali Luigi Ciocca quindi faceva Gigli accostamenti ne metteva accanto metteva una parola il suo sinonimo oppure legava insieme tre parole con una grata per dire che erano parole che si potevano usare per lo stesso significato allora ecco che non ha Leonardo non è l'autore del primo vocabolario della lingua italiana però è stato un attentissimo
Studioso soprattutto curioso nei confronti del lessico della lingua italiana
Ho è ci sono altre altre possibili fonti devo da voi citate vocaboli sta dell'amico José all'amico sì Luigi Pulci che autore del Morgante che faceva l'altra parte un po'della corte dei Medici
E poiché questo dizionario mollare latino ma che non sapevo Reggio Emilia mille cinquecentonove del bergamasco Ambrogio calcio Alain Caleppio ecco Caleppio e a questo ci riporta una parola che ecco torniamo ai giovani di oggi
Forse non tutti o solo qualcuno
Usa la parola calepino no forse oramai la parola usata un po'dal da da quelli di mezza età o e oltre
Calepino in realtà ha un significato vuol dire
Intanto voglio dire un volumone si usa anche un po'scherzosamente oppure uno scarta faccio oppure un dizionario une oppure un anno una trattazione erudita un po'pesante e questo Calepino parola registrata in tutti i vocabolari
Deriva dalla vocabolario fatta da un certo a Brolo Ambrogio Caleppio per l'appunto a Reggio Emilia
E e questo questo vocabolario quei saldi singolare tanto poi da di essere diventati un essere diventato addirittura un un sostantivo un nome comune e il fatto che Caleppio e i suoi figli era una specie di di ditta lessico grafica dell'epoca hanno cominciato ad accostare diverse lingue quindi non è un vocabolario solo del dell'italiano nel tempo ma è un italiano nel quale nelle varie successive edizioni aggiungo vocabolario di grande successo molto venduto all'epoca
Hanno messo a contatto e a confronto
L'italiano il francese l'italiano il francese lo spagnolo l'inglese il tedesco e il mamma mano
Quindi una specie di fisarmonica c'è l'ipertesto una cioè James nell'ordine di vocabolario parecchi Los mediale destro veramente un un vocabolario Nettuno Valeriano alleno però molto interessante
Andare a ristudiare le la storia anche immaginare queste persone che per prime si mettevano a fare a oggi nomi industriali Sico grafica e sviluppate va un po'sul sentiero già tracciato però pensiamo quello che facevano allora ed ha veramente avveniristico
Era un'avventura ecco e loro l'hanno percorsa tutta
O
C'è stato questo dualismo fra il latino e l'italiano perché e spesso così come insomma l'italiano un po'da sempre linguaggio alla musica e il latino al linguaggio della scienza senonché poi arriva un signore che si chiama credo che lei che non ha solo una storia straordinaria strepitosa che ha tratto che Radio Radicale per vari motivi abbiamo raccontato spesso ma che va a finire poi anche insomma dentro lo stessa dentro la stessa innovazione della lingua italiana in ambito però scientifico e quindi anche qui c'è una lingua italiana che cammina e si evolve dentro invece una struttura che sembrava chiusa dal latino e questo è voi spiegato perché
In questo caso il lei ha un ruolo preciso ancora preciso un ruolo importantissimo
è un ruolo che andrebbe sempre ricordato mentre ogni tanto ce lo dimentichiamo no lessicali Leo viene ricordato per quello dell'immenso contributo di innovazione nella scienza però il suo contributo è stato anche linguistico
Galileo era un giovane professore a Padova era era di nascita toscana
è un certo punto stando almeno al racconto che ne fanno i biografi è andato completamente controcorrente che cosa ha fatto ha cominciato a fare lezione in italiano nella sua lingua nel toscano quando invece tutti gli altri lo facevano facevano le elezioni in latino e hanno continuato a farle non sono ha scritto i suoi trattati
In una italiano quindi una lingua accessibile in una lingua comprensibile perché il suo primo obiettivo era quello di
Essere capito quindi è un un primo discorso di divulgazione della Ravenna scema si fa se sopralzo fosse una volontà divulgativa e quindi di apertura mentre quell'ambiente alla piuttosto chiuso Bosone rischiava di essere
Auto con piacevole dove di che in qualche modo
Infliggere anche un danno alle stesse ricerche no alle stesse dice beh del resto la tutta la comunità scientifica del tempo gli si è rivoltata contro insomma ricordiamo che Blair ed è strano che Renault gli asset l'accusato di aver compiuto addirittura un crimine contro
L'umanità perché naturalmente quanto Mambo capisco anche le ragioni di Capello
De tutti leggevano i LEA è una caratteristica Coleraine caratterino Earth ma anche anche una carica rilevante gravità e certo però è vero che dopo le opere di
Di Galileo hanno dovuto essere tradotte in latino e nelle varie lingue di cultura nazionali infatti come ho ricordato nel libro
I testi scientifici che Leo proseguirono voi nella diffusione Europa introduzione latine latino continua a essere usato da molti scienziati però Galileo intanto era riuscito a proporre un modello di italiano adatto per
Che se ne farà mai tecnico-scientifici promuovendo il toscano della grande tradizione letteraria anche a lingua della scienza anche della della scienza se pensiamo che le parole che lui usa
Dei suoi trattati di fisica di astronomia re sono parole che davvero tutti potevano capire la bilancetta il Saggiatore
Il candore il momento
E lui invece di usare microscopio talvolta lo usava ma preferito usare Locchi ha letto per vedere le cose da vicino questo lo capiamo tutto microscopio con telescopio lo capisce soprattutto all'ora ma anche oggi sono una persona che un minimo di infarinatura della lingua greca
La e riesce a comprendere dico cosa si tratta
Manzoni ha ormai Galilei malora Manzoni considerato insomma anche qui è innovativo perché è la lingua italiana non è una lingua immobile ma è un terreno in costante e continuo mutamento
Manzoni Manzoni per intanto forze mezzi meriterebbe il titolo di secondo padre almeno secondo padre della lingua italiana ma anche qui forse ecco
Ricordando il fatto che tutti più o meno tutti lo studiamo scuola e spesso anche senza un particolare piacere che l'ho detestato personalmente no passò allarmando detestato perché nessuno mi ha spiegato il motivo per cui dovevo leggere I promessi sposi e qual era il motivo si d'accordo il la storia l'ambientazione storica eccetera eccetera ma Manzoni ha fatto davvero un'opera rivoluzionaria lui ha preso una lingua con la quale non si riusciva la lingua che si usava dei testi scritti ed una lingua antica era una lingua o trecentesco cinquecentesca per di più lui non era toscano era lombardo e per un romanzo ci voleva una lingua che arrivasse al lettore e allora ecco che anche lui ha scritto una volta ha scritto due volte è finalmente arrivata alla terza stesura ma anche qui la terza stesura ma importante
Sono perché la riscritto in toscano quindi una lingua che poteva essere compresa da tutti gli italiani ma per il fatto che a eliminato
Tutte quelle strutture tutte quelle parole tutte quelle abitudini linguistiche che i grammatici quindi ovviamente con una un'opera
Di attacco alla ai grammatici tradizionali tutte quelle quelle strutture che grammatici continuavano a il porre come le uniche possibili porto solo un caso
Perché ancora oggi qualche volta trovo qualcuno che ne discute insomma a tutti e i pronomi personali come e la essi S e lui che cosa ha fatto li ha sostituiti con Lulli lei loro e quindi con un'opera di svecchiamento terzi ha fatto fatica a imporsi ogni tanto trovo ancora qualche professore di scuola o addirittura qualche studente che che dice l'unica e poi si corregge libico ma guardi se la se Manzoni appalto questo lavoro e vorrei dire che del tutto accettabile nella lingua italiana contemporanea
Ci sono un sacco di cose ancora da chiedere non solo ce la facciamo dieci modi però io voglio un accenno alla al balcone di Palazzo nel se voglio fare all'uso dei evocativi degli imperativi delle figure retoriche insomma di Mussolini che era un abilissimo
Comunicatore e che in qualche modo a coniare il cosiddetto italiano di leggi sì ecco un vero e proprio italiano di regime quindi un
Una parentesi nella nostra storia linguistica
Che ho studiato a lungo perché intanto è stata l'unica volta nella nostra storia
Che si è tentato di imporre una politica linguistica non era mai successo prima e mi auguro che non succeda mai in futuro ogni tanto qualche tentativo cioè no quando si dice serie qualche politico dice ci vorrebbe la grammatica di Stato cose del genere ecco no l'abbiamo già avuta quindi non non abbiamo bisogno di altri esperimenti di questo genere ebbe ma Mussolini cosa fatta in realtà ha preso la
La lingua il Lessico utilizzato da il genialmente da d'Annunzio Eluana
Reso più popolare lo ha semplificato e questo modo con quella lingua però è vero che ha manipolato sapientemente un gran numero di italiani quindi e Band e i alla fine villini nel nel capitolo raccontiamo tutta la storia con molti esempi naturalmente con i fatti più drammatici della politica linguistica ex sono quelli che hanno riguardato per esempio le minoranze
No gli alti gli altri l'italianizzazione delle parole straniere l'imposizione del voi al posto del lei che oramai sono un po'forte quasi due fatti
Ultrà al comico il folkloristico ecco quello delle dell'imposizione della lingua delle alle minoranze linguistico ed è molto più drammatico ecco però poi alla fine del del capitolo ci domandiamo ma di tutto questa lavoro no che poi uno dei degli artefici è stato Starace in realtà delle parti soprattutto quelle più più deboli e più sciocca ecco di tutto questo gran lavoro di questa imposizione eccetera eccetera che cosa è rimasto Martina rimasto ben poco aggiungo però un fatto di ecco qui dicevamo prima nel libro ci sono aneddoti curiosità scherziamo anche e però su una cosa c'è poco da scherzare quel capitolo
Ricorda il linguaggio usato all'epoca e in particolare l'espressione me ne frego ecco che oramai fino a qualche anno fa era citato dal giornale un antenato del bene di un tweet bene vicinissimo successo per grandissimo successo ma si pensava oramai che ogni volta che si cita questa espressione
Lo si facesse con la necessario sarcasmo ironia nera come citazione di fatti passati e defunti purtroppo c'è stato invece una risalita
Insomma io ho fatto la ricerca sono andata a guardare anche qui in internet e con grande rammarico ho trovato che in articoli di giornale in titoli in discorsi pubblici da persone che ricoprono cariche istituzionale espressione non è usata con ironia no l'espressione usata purtroppo sul serio
Veniamo capitolo importantissimo ovviamente insomma questa radio con la Costituzione ha avuto insomma grande dimestichezza col ricordare anche la battaglia di Pannella sulla Costituzione e sui suoi contenuti ma invece qua voi analizzate Nightshade la forma la questione che forse una parte più trascurata no inevitabilmente
Come è stata scritta la Costituzione che italiano è stata scritta la Costituzione questa è molto interessata questo interessante perché i padri costituenti aggiungerei le i padri e le madri costituenti perché anche se in minoranza
Ce l'hanno anche le donne
Costituenti
Hanno e questo è veramente sorprendente che in quel momento così difficile così delicato e con un impegno così forte abbiano dedicato tanto tempo alla veste linguistica di la Costituzione per quale motivo perché hanno cercato sì anche con l'aiuto alcuni di loro erano linguisti nomino almeno Terracini oppure no che hanno Marchesi che era un famoso grecista ecco però e qualcun'altro bene la loro attenzione arrendere
Il testo
Accessibile comprensibile trasparente e anche qui a svecchiare nello di formule inutilmente che sarebbero stati inutilmente burocratiche e andando a rileggere i verbali delle loro riunioni né davvero dalla parte interessante e dall'altra addirittura commovente vedere quanto tempo parte perdevano marrone ma non era un perdere tempo su singole parole sul singoli verbi ce ne cito solo uno quando dovevano dire quando hanno scelto di dire che l'Italia la Repubblica italiana ripudia la guerra abbiano tanti verbi hanno fatto una discussione l'ardire
Rinuncia lotta contro e certezza ecco avversa cioè invece in questo caso erano tanti però scelgono quello forse più potenti e non dava sgradito ai equivoci e anche più forte Italia ripudia la guerra no e quel come questo esempio ce ne sono tanti e per fortuna rileggendo
Quello che i padri costituenti hanno fatto siamo proprio di fronte a persone che hanno davvero dedicato la il il loro tempo il loro ingegno anche non solo dal punto di vista del contenuto ma in questo caso c'è una perfetta identità ecco tra contenuto e forma la volerlo rendere accessibile agli italiani
E questo ha una insomma una disamina molto interessante da questo punto di vista volte lavoro della forma
Vediamo la conclusione perché la conclusione dopo aver raccontato insomma
Così tanti anni fase di storia della costruzione no devo dire appunto poveri ingenui dell'ingegneria genetica lessicale che ha portato all'italiano di oggi o ai gli italiani di oggi
C'è un punto di domanda sul futuro dove sta andando la nostra lingua adesso è talmente interessante anche a tratti divertente sono anche parte grammaticali che vi invito voi a leggere che insomma vuole andarsi a comprare il libro io declinerà lei questa cosa provando a capire che succede che sta succedendo la lingua italiana dentro le note come oggi ovviamente è che il dibattito insomma è annoso su internet soccorso essere seta aiuti o meno io però mi concentrai più sui social media e su quel fronte lì per capire se oggi i tweet
L'uso degli smartphone
Tutto questo influisce S. siccome nel linguaggio voi delle nuove generazioni insofferente nel calderone ci mettiamo anche l'uso o l'abuso del del web
Sì allora c'è una corrente di pensiero le
Che ripete continuamente che questi nuovi mezzi illuso della lingua scritta attraverso questi nuovi mezzi
è l'elemento che sta deformanti una Reverenda o alla lingua italiana il termine più usato l'Empoli poverello la lingua italiana allora io non mi metto in questa
In questo chiediamo lo partito anche se molto popolare per quale motivo perché la vedo in maniera completamente diversa che è questa
Credo che da quando questi mezzi si sono diffusi
Per una Massa veramente enorme di popolazione adesso mi riferisco solo agli italiani ma in tutto il mondo il fenomeno
Una massa enorme di cooperazione abbia avuto una nuova possibilità che prima non aveva che cosa voglio dire persone che avevano fatto solo la scuola dell'obbligo erano arrivati alla terza media o poco più
Su una volta finita la scuola difficile che scrivessero non potevano scrivere la nota della spesa copiare una ricetta medica o poco altro questi mezzi hanno dato la possibilità a milioni di persone di S esprimersi
Per scrivendo
L'assenza soggezione ma non avevano chi scrive attraverso quei mezzi scrive liberamente non si sente ecco soggetto alle leggi grammaticali allora tutti dicono a me quei per questo motivo l'impoverimento
E l'inquinamento
E allora però io vi dico anche tra persone che non scrivevano perché non erano in grado di scrivere persone che a mano a mano acquistano nuova disinvoltura e riescono ad esprimersi attraverso questi mezzi preferisco questa possibilità
Il discorso della violenza verbale che si esprime attraverso questi mezzi e alta però è un fatto io parlo solo di confidenza con la lingua scritta che altrimenti si sarebbe totalmente persa altro argomento l'impoverimento beh molti poi dicono perché le abbreviazioni ma le abbreviazioni sono sempre esistite ancora i latini le usavano per risparmiare
Spazio e i materiali tutti noi le abbiamo usate quando prendevano appunti velocemente ma non è l'abbreviazione che deformati italiano e l'impoverimento lessicale la colpa assai fortunato esempio insomma quando ero piccola io la colpa dell'italiano povero e no un fedele alla grammatica la davano ai fumetti fumetti tra l'altro scritti e sono scritti in italiano pressoché perfetto allora ogni volta si cerca un avreste autorevole no no il colpevole non è questo il colpevole quello semmai dello Stato culturale della nazione ma quello devono provvedere altri organismi e prima di tutto la scuola con un buon insegnamento
E bisogna far sì che questo buon insegnamento sia reso possibile insomma non sarà al fatto che scriviamo x invece di per a voler dire che la lingua italiana sta male no sono convinta che non sia questo ma siano ben altri i motivi
Per i quali dobbiamo certamente essere preoccupati
E reagire tutti con un impegno nei confronti della nostra lingua italiana ultima domanda lei legge libri sul cartaceo usa qualche volta un supporto tecnologico uso tutti e due ceduto nel due mila poetica decorre Pazzaglia rigoroso fra diciamo noi la il classico e il giudice
Nell'innovazione allora grazie di cuore alla professoressa volle Della Valle
Che con il professor Giuseppe Patota ha scritto la nostra lingua italiana alle origini da storie protagonisti le curiosità una avventura lunga undici secoli per Sperling e Kupfer che trovate ovviamente in libreria e trovate anche acquistabile suoi consueti riferimenti web delle diverse piattaforme grazie per essere stata con noi era buona lingua italiana a tutti voi