La politica delle riforme a quarant'anni dal Rapporto Giannini

Buonasera a tutti
Prego di accomodarvi vi ringrazio per essere qui e credo che possiamo innanzitutto per iniziare immediatamente con i saluti del Magnifico Rettore il professor Eugenio Gaudio
Grazie innanzitutto buona sera a tutti benvenuti un saluto particolare consente al presidente dai noti c'erano con la sua presenza Semana presentante illuso dall'età in questa occasione in cui il la Sapienza vuole ricordare nel processo allora Giannini e nell'occasione anche dalla presentazione
Del volume ripercorso il riformatore troppo lungimirante Dexter fanno sempre che qui presente che saluto ringrazio insieme all'editore che ha curato la la la il volume in maniera pregevole
Come consuetudine voglio fare un breve ricordo della professor Massimo Severo Giannini perché è stato uno dei maggiori giuristi europei nella secolo da poco trascorso sia nel campo della teoria
Del diritto che diritto costituzionale diritto amministrativo detto finanziario diritto tributario
è assegnato una svolta anche metodologica nell'approccio Agli studioso pubblica amministrazione
Era Romano nacque a Roma nel mille novecentoquindici
Si è laureato in sapienza sotto la guida di Santi Romano e di Guido Gozzano Bini
Giovanissimo nel mille centotrentanove raggiata professori di ruolo prima Assassin'rincuora Perugia poi a Pisa
E dal mille novecentocinquantotto nella nostra facoltà di giurisprudenza dove ha insegnato fino al mille novecentottantacinque anni in cui andò o fuori ruolo
Ha insegnato non solo diritto amministrativo ma anche diritto costituzionale
Diritto ecclesiastico detto finanziari scienza delle finanze nonché anche Teoria generale del diritto
Foto negli oltre seicento pubblicazioni e già ventiquattr'anni era autore di due importanti monografie
Su tematiche fondamentali qual è l'interpretazione e la discrezionalità amministrativa
Pubblico anche quattro per i generali diritto amministrativo
Le elezioni del mille novecentocinquanta quelli del periodo sessanta sessantaquattro
Poi nel corso del mio centosessantacinque e il diritto amministrativo del settanta su cui si sono formate intere generazioni di studiosi gli operatori del diritto che veramente serve veramente interessante rileggerle a distanza per vedere l'evoluzione del pensiero e della dottrina
Tutti ricorderete che imprese Gianni fu anche un
Importante
Servitore dello Stato importante servitore dello Stato prestato alla politica
Sin dal le origini della nostra Repubblica come capo di gabinetto del ministro della costituente che era Pietro Nenni
Negli anni quarantacinque quarantasei quindi immediatamente dopo la fine della guerra quindi ha vissuto proprio la nascita della nostra Repubblica e poi tutti ricorderete a suo importante
Esperienza come ministro proprio per l'organizzazione della pubblica amministrazione le regioni nel periodo dal settantanove al mille novecento ma oltre questo è stato ispiratore ha partecipato all'elaborazione dei numeri così di numerose leggi a presieduto varie commissioni di studio sull'organizzazione dello Stato e avviato quella che poi fu una stagione che andata anch'oltre diciamo su impulso di riforme amministrativa
Anche oggi ci appare fondamentale e valida per la profondità di analisi e per l'ampiezza e la prospettiva il suo rapporto sui principali problemi dell'amministrazione dello Stato cosiddetto Rapporto Giannini appunto
Che fu trasmessa al Parlamento il sedici novembre del mille novecentosettantanove dove avendo analizzato i principali problemi la pubblica amministrazione le cui cause hanno origini antiche come Giannini sottolineava
Propose una serie di riforme riguardanti l'organizzazione delle amministrazioni la disciplina del pubblico impiego inclusa la dirigenza pubblica il riordino dell'amministrazione dello Stato all'insieme del decentramento e un miglior raccordo con il livello regionale che proprio in quegli anni si stava rafforzando in seguito alla parziale regionalizzazione dei pubblici poteri attuate nel mille novecentosettantasette
Rapporto Gelmini ha influenzato
In profondità e più di quanto molti non ricordino la politica del riforme amministrative degli anni successivi
Alcune delle proposte con per esempio la privatizzazione del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici sono state poi recepita dal legislatore altre sono ancora inattesa di essere tradotte in provvedimenti legislativi d'essere opportunamente valorizzati
Quindi una sede naturale per operare un bilancio dei progetti di riforma della pubblica amministrazione nell'ordinamento italiano traendo spunto dal Rapporto Giannini a quarant'anni dalla sua elaborazione
Non poteva che essere questa
La sede dell'università
Nel quale l'autore
Ha insegnato per oltre un quarto di secolo e in cui troviamo ancora gli allievi
E tutti i G due generazioni di studenti oggi studiosi che si sono avvelenati alla sua dottrina e come il libero
Ci ricorda con riformatore forse troppo lungimirante
E la cui opera penso che anche negli anni a venire costo continua a costituire un punto di riferimento per chi voglia veramente affrontare in maniera organica i problemi della pubblica amministrazione quindi veramente ringrazio il professor Clary ce li ha avuti organizzare quest'incontro il dipartimento della direttrice
Professoressa Avitabile e tutti gli illustri relatori che oggi sicuramente daranno contributo importante per ricordare ma non è un non ricordo
Se vive ma un ricordo fecondo pro perché molte delle intuizione di Gianni ancora merita una riflessione e applicazione grazie a tutti i complimenti e buon lavoro
Grazie passiamo adesso diamo la parola adesso la professoressa Luisa Avitabile direttore del dipartimento di Scienze giuridiche
Grazie magnifico Vittorino e Scania ospiti studiosi illustri relatori in Benvenuti nel nostro dipartimento grazie al professor Claudio c'è poi aveva organizzato una è un pomeriggio scientifico in onore di Massimo Severo Giannini con ha già dette ha detto Emma estero e dice Graziani di giornalisti come avvenne abbiamo delineato nel libro di fanno se che ringrazio per la sua presenza insieme all'editore giurista insigne studioso adito a piedi pubblici negli Stati contemporanee hai lottato
E a tutta la sua vita appartiene dalla Costituente fino al momento della sua della sua fine agli ideali della democrazia conia rapporto si principali problemi dell'amministrazione dello Stato hanno lanciato incipiente contemplativo di riforma delle amministrazioni italiana
Studioso come ha detto e infine lo ringraziamo ringraziamo Marcello tralice paragone lo ha voluto ricordarlo e non possiamo nove otto augurare a festini lo stile attori ordinare un buon pomeriggio e di studi nella ricorda di Massimo Severo Giannini
Grazie anche alla professoressa Rita dire credo che possiamo passare adesso diciamo al nostro programma
E vorrei iniziare questo incontro che tocca appunto come si dice il questo piccolo manifesto preside concludere con alcune parole
Che non sono mie ma liquido adesso di chi sono
Il tema delle riforme amministrative è stato certamente fra quelli più intensamente frequentati sia in sede di dibattito teorico sia attraverso specifici momenti di indagine spesso anche molto approfonditi
Al tempo stesso però quel tema si ripresenta all'attenzione dell'opinione pubblica
Per gli stessi governanti quasi fosse inedito
Manca in generale la consapevolezza degli studi e delle lavorazioni precedenti commesse l'amministrazione italiana tradizionalmente cattiva custode della propria memoria storica
Fosse anche incapace di attingere a quel vasto archivio della progettualità riformista
Che è costituito dagli atti delle molte commissioni gruppi di studio organismi collegiali chiamati in un passato più o meno recente ad occuparsi del problema amministrativo a studiarne i termini concreti a proporre soluzioni come vi dicevo queste parole non sono mie
Ma sono parole con cui si apre un bel quaderno del dipartimento della funzione pubblica pubblicato nell'ormai lontano mille novecento va novantaquattro a cura di Guido Melis Giovanna Tosatti con questa parola punto Guido Melis Giovanna Tosatti ci ricordano sostanzialmente quella che è stata la vicenda delle riforme amministrative almeno fino al novantaquattro fino a quando era il periodo in cui anche Sabino Cassese era stato ministro della Funzione pubblica in qualche modo c'era come dire un ritornare forte di questi temi
Quindi queste vicende vicende riguardanti diciamo appunto alla vicende le le riforme amministrative dicembre che è proprio Guido Melis anche negli ulteriori i suoi libri già sostanzialmente spesso in qualche modo raccontato
E soprattutto utilizzerei utilizzando una parola c'è quello della riforma amministrativa sembra essere una storia dipinti quasi che in sostanza dicevo a questo grande ansia riformatrice
Non si potesse mai trasformare in una setto concreto contino qui una vicenda che continua da questo punto di vista e mi pare che questa parola introducano bene proprio il tema del nostro simile al nostro dello del nostro convegno alla politica delle riforme a quarant'anni dal rapporto Gianni perché
Perché in sostanza diciamo il progetto il tema delle riforme rientro inizia quasi con lo Stato
Come con con la costituzione dello Stato unitario vedremo che Giannini medici di parla di ben sessanta circa sessanta commissioni fatte prima del novantaquattro nel tentativo di portare avanti la politica la riforma e questa vicenda delle riforme ci sarà in qualche modo ripercorsa da tutti
Gli amici anche oggi interverranno dicono perché Luisa Torchia ci farà un'introduzione generale sul tema
Poi Bernardo Sordi ci parlerà della riforma e prima di Massimo Severo Giannini
Marco D'Alberti ci parlerà di Giannini e delle sue riforme quindi le riforme diciamo del riformatore diciamo per eccellenza di questo riformatore forse troppo lungimirante
Incenso Cerulli ci parlerà coi delle riforme degli anni novanta sostanzialmente le cosiddette riforme Bassanini
Bernardo Mattarella ci darà un'idea cd parlerà delle delle multe ultima stagione delle riforme quelle aperte si con cosiddetta legge delega contenuta nella riforma Maria
E Marcello Marcello Clary inciderà anche alcune indicazioni sulle difficoltà della riforma succo che oggi ieri come più abbiente oggi sembra ancora in qualche modo mettersi da diciamo come dire in qualche modo usciamo con in senso contrario appunto all'attuazione di queste riforme
Diciamo parlando di questo ovviamente parleremo anche di Massimo Severo Giannini e quindi parleremo anche del libro di Stefano sette diciamo
E vedere che descrive insomma la temperie diciamo dello studioso e anche le difficoltà che lo studioso ha in qualche modo incontrato diciamo nell'attuazione di questo grande programma Ricci
Prima l'elaborazione poi nell'attuazione di questo programma riformatore
Ecco questo è un po'il percorso del nostro pomeriggio e poi tocca a me dire due parole di conclusione ne vedremo diciamo appunto di farlo nel modo come dire più essenziale possibile
E adesso che possiamo passare alla prima diciamo delle come dire delle indicazioni che gli ho dato incedere do la parola quindi a Luisa Torchia che ci farà questa introduzione generale sul tema delle riforme grazie
Grazie Sandro grazie a Macerata Larice verrà aver voluto organizzare questa iniziativa
Per tre avermi invitato vorrei immediatamente intanto
Tranquillizzare prego
Vanno via tutti restiamo soli
Va la chiave no meglio anche sola diciamo resiste
Vorrei innanzitutto a tranquillizzare il pubblico l'introduzione generale sarà un'introduzione Breve proprio perché il generale anche perché gli amici e i colleghi che intervengono dopo di me
Conoscono molto bene il materiale io vorrei partire invece proprio dal titolo di questo incontro
Il titolo di questo incontro a due parti e intitolato la politica delle riforme a quarant'anni del Rapporto Giannini
Queste le due parti sono dei parti diverse che senza abbinate separatamente portano a considerazioni se non opposte certamente divergenti
E quasi troppo facile notare oggi che la politica delle riforme semplicemente non esiste in particolare se parliamo di riforme amministrative e se parliamo di oggi
Più in generale la stessa capacità decisionale del governo come del Parlamento sembra essersi saudita o estranee
Diciamo particolarmente difficile da esercitare abbiamo un quadro chiunque di noi apre il giornale ogni mattina non può fare a meno di notare che ci sono dossier problemi che giacciono senza soluzioni che la l'unica vera politica che viene esercitata
E la politica e la politica del rinvio la legge finanziaria che da molti anni ormai è la principale la più importante decisione
Che il governo prende e alla quale il parlamento diciamo collabora e aderisce
Oggi rispecchia sicuramente una situazione di confusione come dimostra il fatto che la maggior parte degli emendamenti non sono parlamentari ma sono per l'appunto
Governativi e quest'anno in particolare questa legge finanziaria e piena di piccoli misure diciamo Piccoli sussidi piccoli balzelli misure ipoteticamente ambientaliste che sono in realtà misure fiscali
Misure organizzative che in realtà aggravano l'intromissione della politica e dell'amministrazione basta pensare ai progetti di agenzia della ricerca con una nomina tutta governativa del board alla sistemazione di precari e così via
La seconda parte del titolo invece dava molte più speranze perché a il Rapporto Giannini a ancora quarant'anni
Alla sua predisposizione
Mantiene sia rilevanza sia importanza perché ancora oggi quel rapporto è un punto di riferimento per il dibattito sulle riforme amministrative
Ed è un punto di riferimento sia sul piano del metodo si va sul piano dei contenuti
Concedendo a questi ultimi sul piano dei contenuti perché con quel rapporto per la prima volta si pone con chiarezza la questione della natura dell'amministrazione come servizio come l'amministrazione come un soggetto come un'organizzazione e un apparato la cui prima funzione dare servizi ai cittadini e si pone per la prima volta con chiarezza gran bella straordinario cultura che quel maestro aveva non solo della sua materia ma appunto in termini generali si apre il problema della si apre la l'apertura dell'amministrazione
A tecniche amministrative di funzionamento fuori dall'idealismo lontani dal formalismo introducendo invece questioni e tecniche che a quel tempo furono punto i considerate non giuridiche ma non di solo diritto vive l'amministrazione come tutti quelli che ci vivono dentro che lo studiano
Sanno molto bene
Per il metodo non soltanto perché come già in parte ricordato Sandro Pajno il metodo fu un metodo di raccolta di dati di organizzazione di commissioni di studio o di esperti che raccoglievano le informazioni ed elaborava non ma perché allora cominciò sulle riforme amministrative
Un metodo di rapporto del Parlamento che poi e diciamo si è consolidato e sì anche sviluppato perché ricordate che Giannini
Offre
Quel rapporto al parlamento USA proprio questa parola offre al Parlamento questo rapporto dice perché il Parlamento dia gli indirizzi che ritiene necessarie utili quindi a un rapporto fra un governo che raccoglie delle informazioni delle opzioni e dei dati produce un rapporto e rimette al Parlamento poi la decisione questo metodo si è consolidato come voi sapete negli anni successivi
Via via prevedendo i pareri delle commissioni parlamentari e poi sulle riforme amministrative degli anni novanta e degli anni due mila
Con una partecipazione delle commissioni parlamentari che vedeva dei pareri vincolanti quindi corno una partecipazione del parlamento molto significativa perché le riforme amministrative difficile che ha dettare elaborate in Parlamento è molto più facile è ragionevole che vengano elaborate in sede governativa ma questo non è sufficiente se il Parlamento poi non partecipa e su quelle riforme non esprime gli indirizzi generali
Il rapporto a gennaio e quindi credo che si possa dire senza tema di smentita e il punto di partenza di una riformismo innovatore
Che poi si è è stato ripreso e arricchito negli anni novanta da Sabino Cassese ministro alla Funzione pubblica
E poi da Franco Bassanini negli anni successivi anche il ministro delle funzioni pubbliche poi sottosegretario
Della presidenza in consiglio e in Parlamento dalla persona che mi sta vicino da Vincenzo Cerulli Irelli
Soprattutto per quanto riguarda per esempio la riforma del procedimento amministrativo questo riformismo innovatore a nel Rapporto Giannini al centro l'organizzazione amministrativa Giannini lo dice con chiarezza
L'organizzazione è intesa come insieme di strutture di persone e di tecniche e quindi intensa in maniera moderna
E il un famoso mi permetto di dire slogan di Giannini che era prima le funzioni e c'è un fumoso scritto i genieri intitolato prima le funzioni significa appunto che la funzione deve plasmare l'organizzazione che quindi invece di fare come dire a riforme modifiche al margine degli apparati bisogna capire quale funzione bisogna svolgere di che tipo di modello organizzativo quella funzioni ha bisogno perché a secondo
Che si faccia regolazione intervento nell'economia o si tutela salute ai modelli organizzativi sono necessariamente diversi anche in questo incidente
La straordinario realismo e conoscenza della realtà che Giannini aveva in quella organizzazione rientrava
La privatizzazione del rapporto di lavoro ma ricordo non quella della diligenza il rapporto è molto chiaro nel dire
Che la privatizzazione del rapporto di lavoro si ferma prima della diligenza
Entra in quel rapporto l'adozione di tecniche privatistiche ma di nuovo non l'aziendalizzazione come l'abbiamo conosciuta soprattutto nel sistema sanitario nel sistema scolastico insiste nell'istruzione generale
Sulla quale forse sarebbe utile fare oggi una riflessione per capire servita teste c'ha portato i risultati che ci aspettavamo se sarebbero necessarie Lisi delle riforme nello stesso rapporto si trovano delle anticipazioni su temi importanti come l'informazione
I controlli i computer appaiono per la prima volta tenete presente che stiamo parlando del settantanove e quindi al momento in cui non avevamo neanche i cellulari credo se non ricordo male
La conoscenza dei sistemi stranieri che da parte di Giannini che interna era molto molto estesa mancavano naturalmente invece alcune cose che erano o sono state presenti nelle riforme successive in particolare due ne vorrei ricordare che mancavano una l'europeizzazione
E la seconda il collegamento con la finanza pubblica che sono invece due elementi fortemente presenti nelle politiche e di riforme amministrative successive
L'Europa iterazione per ragioni evidenti nel settantanove siamo ancora molto lontani si chiamava ancora c'è allora diciamo l'unione europea come noi la conosciamo non non c'era
Il collegamento con la finanza pubblica cominceranno sta con la legge finanziaria predisposta da Cassese ministro della Funzione pubblica del governo Ciampi per il mille novecentonovantatré
Allora serviva ad agganciare la riforma amministrativa ad un veicolo che comunque sarebbe stato approvato non so se voi ricordate ma allora c'erano i cosiddetti decreti collegati
C'era una legge poi c'erano dei decreti collegati che come come dire una carovana un trenino
Avevano una garanzia di approvazione da parte del Parlamento questo collegamento con la finanza pubblica
E divenuto poi permanente per l'almeno due ragioni primo perché la questione amministrativa una questione straordinariamente rilevante per la buona gestione pubblica
Secondo perché l'amministrazione ovviamente una grande voce dispensa e quindi è diventata anche oggetto di politiche di riduzione o di razionalizzazione dell'asprezza
Non posso entrare nel merito Vettel prima rete dopo ma c'è chi lo farà molto meglio di me
L'ultima questione sulla quale vorrei attirare la vostra attenzione sono le conseguenze del Rapporto Giannini quali sono le conseguenze anche qui
Sono conseguenze di due tipi sul piano pratico si tratta di conseguenze di poco momento lo stesso Giannini
Nel fare un bilancio riconobbe che si era realizzato ben poco di quel progetto così moderno così innovativo che lui aveva risposto e offerto al parlamento nel rapporto le conseguenze sono molto significative invece molto importanti sul piano della storia delle idee perché hanno fornito la prima piattaforma completa moderna sulla quale si sono poi edificate le riforme successive se non ci fosse stato il Rapporto Giannini
Non ci sarebbero state le riforme del novantatré novantaquattro nel Governo Ciampi
E poi quella del novantasei novantasette del governo Prodi e poi ancora quelle dei primi anni Duemila
Che oggi si volta indietro rispetto al mille novecentosettantanove sicuramente vede un'amministrazione cambiata non possiamo dire che tutto è rimasto com'era
è un'amministrazione per certi versi sicuramente migliore all'amministrazione più aperta
Più conoscibile
Più accessibile
Meno protetta dalla sacralità del potere pubblico autoritario
Per altri versi è un'amministrazione molto più complessa molto più articolata al limite a volte della impossibilità di funzionario della impossibilità di sapere chi deve fare cosa
Troppe norme procedimenti incomprensibili frammenti di potere esercitati da questo o da quell'Amministrazione più spesso a fini di vento che affini di soluzione
Non è facile dire forse gli storici potranno farlo quanta parte di questo cambiamento sia dovuta alle politiche di forme quanta parte di questo cambiamento sarebbe avvenuto comunque perché l'amministrazione sapete
è un organismo sociale
Che cambia con la società che cambia anche se nessuno cerca di riformarla perché semplicemente è un pezzo della nostra vita associata è un pezzo importante della nostra comunità
Si può dire che sicuramente la politica delle riforme diciamo negli ultimi quarant'anni dopo la Rapporto Giannini non ha voluto o non ha potuto porre un freno ora diciamo alle disfunzioni che amministrative non è riuscita a correggere queste disfunzioni
E ha spesso ceduto alla tentazione di utilizzare l'amministrazione non con uno strumento per realizzare le politica ma con una riserva di caccia
Le norme sullo spoil system il ricorso continuo agli esterni la mancanza di una politica di formazione e di selezione la distruzione dei corpi tecnici sono tutti elementi che nella consapevolezza o senza consapevolezza hanno portato comunque a un indebolimento dell'amministrazione
Rispetto alla politica l'amministrazione oggi opera lo sa chiunque sta in una amministrazione persino nelle università che dovrebbero essere fra le più libere
Un regime opera in un regime di responsabilità che facilita l'inerzia e l'amministrazione difensiva rispetto all'innovazione e all'assunzione delle responsabilità
E diciamo su questo incide anche l'incapacità del sistema di escogitare
Un Grassetto di verifica e di valutazioni sul funzionamento e sui risultati e quindi anche sulle migliorie
Di apportare abbiamo invece tante misure penso alle misure anticorruzione
Che ricordano per citare un noto libro di scritti strafatto un sistema di produzione di carta a mezzo di carta piani triennali che come dire si aggiungono e si moltiplicano senza che mai nessuno parla poi verificare
Se questi piani sono realizzati se son serviti a che tipo di obiettivo erano erano gli effetti
Finalizzati
Di fronte a queste situazione e concludo sì a volte è una sensazione di impotenza
Di capacità di fronteggiare un sistema che sembra restio al cambiamento
Però anche in questo forse il Rapporto Giannini può darci una luce sia sul piano dell'analisi che sul piano dell'atteggiamento che il Riformista chi caparbiamente ostinatamente vuole continuare a chiamarsi riformista deve avere Giannini scrive quel rapporto lo ricorda bene Stefano sette nel suo libro che la situazione per allora mille novecentosettantanove la situazione è gravissima
Ma non me irreversibile
Noi dovremmo innanzitutto chiederci se questo se però anche oggi che sia gravissima a me pare certo sugli irreversibile come dire
Avrei qualche dubbio tendo ad essere a a impormi di essere ottimista potrebbe non essere irreversibile
Allora Giannini però che atteggiamento assunse pur roba riconoscendo che la situazione era gravissima pur riconoscendo poiché l'attuazione di il misure previste nel rapporto era stata molto modesta
Giannini scrive è vero per realizzazioni sono state poche bisognerebbe però chiedersi se quel ministro parlava spesso di Centers persone Giannini
Perché si distanziava dalla sua esperienza
Sì di scrive si dà ci si dovrebbe chiedere se quel ministro pur sapendo che i risultati sarebbero stati così modesti avrebbe fatto lo stesso
Ciò che ha fatto ed è un atteggiamento molto Giannini hanno preso piede Giannini è uno dei pochi maestri che ha un suo aggettivo non l'aggettivo Gianni Miano si applica un certo tipo di atteggiamento
E e e anche a questo se voi leggete la prefazione che Giannini scrisse alla commenta Mario
Al DPR seicentosedici che i più anziani qui fra noi ricordano come il decreto attuativo della legge trecentottantadue la prima grande regionalizzazione
In quelle commentario
Barbera Bassanini Amato se non ricordo male curatori Barbera d'assegno di San Giuliano ce l'ho messo in conto Barbera Bassani
Quell'introduzione intitolata dell'Avana la testa all'asino e Giannini comincia con un proverbio in cui dice
Chi lava la testa all'asino perverranno ed il sapone cioè fa un'operazione assolutamente in perdita
E lui dice io ho più volte nella mia vita ho lavato la testa all'asino ci sono state delle volte però in più pensavo che l'asino ci fosse
E invece non era un assiduo cita il ministro Corrino fra i casi in cui riusciamo il ministro per il quale lavorava sì rivelò non una sino e quindi e l'insegnamento che lucida e che bisogna sempre e comunque tentare non bisogna mai arrendersi prima si può essere battuti dopo ma non bisogna mai arrendersi prima
E questo è lo spirito del Rapporto Giannini ed è lo spirito che mi sembra che informi anche la riflessione che Stefano sempre ha svolto nel libro che presentiamo oggi
Cogliendo così questo tratto di lungimiranza lui giustamente dice che era un riformatore tra parentesi scrive troppo lungimirante
Un riformatore lungimirante questo tratto di lungimiranza e di generosità che ogni riformista dovrebbe avere e che Giannini ha avuto in misura superiore a chiunque altro
Vi ringrazio
Grazie vista adesso passerei direttamente la parola Bernardo Sordi pregando tutti i relatori di attenersi diciamo è una ventina di minuti sostanzialmente per quanto riguarda l'intervento prego
Grazie
Ma come avete già sentito dalle prime due introduzioni chi si confronta con il tema della riforma dell'amministrazione trova sempre un po'questa immagine
Di itinerario fallimentare di storia di vinti come diceva il nostro presidente o appunto di chi lava la testa all'asino che perde il tempo e il sapone
E certamente se cercasse una risposta semplice ad un problema molto complesso qual è quello che la riforma dell'amministrazione degli apparati anche del nostro stato italiano e potevano fermarsi qui cioè potremmo limitarci a prendere atto del dell'incompiutezza e degli esiti fallimentari
In qualche modo una vicenda
Che incombe su un po'su tutti coloro che branda forti reduci Fredy da medici a Giannini in diversi momenti della nostra storia repubblicana e da diverse angolature con diversi obiettivi si trovarono ad affrontare questo problema della riforma burocratica come la si definiva all'inizio degli anni Cinquanta
Ovviamente non c'è il tempo di seguire tutto
Itinerario né tantomeno di indagare le cause di questo fallimento diceva benissimo Luisa Torchia amministrazione poi trova poi al suo interno come organismo sociale il modo di adeguarsi che di modernizzarsi però sappiamo bene che queste ragioni anche del fallimento stanno in vicende di storia politica di storia sociale
Che hanno un ben altro raggio ma che ci sono a tutti molto noto mi limito quindi articolare alcuni punti che mi sembrano importanti nel periodo diciamo di avvicinamento dalla Costituzione sino appunto al rapporto Giannini esperto dal lavoro di Roberto luci freddi Roberto CFD è sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega la riforma burocratica
Nel settimo Governo De Gasperi a un bicolore sadici EPR in carica da luglio cinquantuno al giugno cinquantatré Degasperi Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Scelba il ministro dell'Interno Adone Zoli il ministro di Grazia e Giustizia
Non ci credi è un significativo esponente della DC genovese
Ma appartiene a una classe politica che ancora fa della competenza e della radicazione sul territorio un'essenziale requisito di appartenenza
E abbiamo di Luigi raggi avuto con Oreste mai letti prima della guerra un rapporto discepolato importante è in cattedra già dal mille novecentotrentacinque e quando diciamo lavora con Degasperi alle spalle un lungo periodo internamento in Germania era ufficiale delle come tanti come tanti da anche dei nostri congiunti più stretti
Per il tema che ci interessa e l'anima stessa sino dalla sua istituzione dell'ufficio per la riforma del l'amministrazione chiederà il punto istituito nel gennaio mille novecentocinquanta presso la Presidenza del Consiglio
I lavori di questo ufficio sono spesso anche molto ponderosi lancia un saggio che luci verdi presenta poi a un pubblico più vasto anche in un'occasione diciamo di partito che per rende poi diciamo di dominio pubblico il Progetto della riforma
E obbliga appunto questo scritto che essi intitolare interventi generali per la riforma dell'amministrazione ovviamente non è questo il tema che interessa nelle cinquantadue l'opinione pubblica italiana sono altri gli avvenimenti per esempio c'è stata di colorazione Elisabetta seconda ci sono le vicende del Territorio libero di Trieste ci sono gli imminenti elezione amministrativa
Eppure se anche oggi andiamo a rileggere questi orientamenti generali orientamenti generali sono un testo comunque di un certo significato intanto ribellano un'attenzione all'applicazione del dettato costituzionale che forse si ci vorrebbe supporre inaspettata in un momento che come sappiamo è al assai lento dal punto di vista del disgelo
Del le norme costituzionale sono all'ordine del giorno questioni che ritroveremo ancora aperte
Al momento della stesura del Rapporto Giannini quasi trent'anni più tardi l'esempio la legge sulla Presidenza del Consiglio e più in generale l'applicazione dell'articolo novantacinque comma tre della Costituzione
Generale sull'attività amministrativa la riforma delle procedure la questione della responsabilità dell'amministrazione che citavo ora Luisa il problema dei testi unici l'uso più strategico della potestà regolamentare
Altre che il questi orientamenti affronto non sono questioni che al momento del rapporto sarebbero state definite rapporti soprattutto alla questione regionale che diventa un poi grande tema che da questo momento accompagna l'obiettivo del riforma burocratica e poi della amministrazione
Riforma regionale ma anche il decentramento che qui diciamo viene veicolato ancora Lessico ottocentesco decentramento burocratico decentramento Autari ma anche la questione del primo grado della giustizia amministrativa che viene segnalata qui con circa quindici anni di anticipo sulla nota sentenza Della Corte costituzionale nella situazione emergenziale che diciamo dimostra l'assoluta inadeguatezza delle Cpa che dice Crociferi di negò la possibilità di una giustizia pronta ed efficace e alimenta la sfiducia dei cittadini nell'efficacia delle provvidenze statali
Altre sono se volete
Quasi un pochino più come dire di di di di contesto rimangono una realtà degli anni cinquanta che esce con fatica ovviamente dal conflitto bellico per esempio le riforme Lene questi le considerazioni sull'eccessivo numero degli impiegati un tema in questo momento
Visto come appunto un un incaglio importante sul sulla spesa pubblica anche se gli impiegati al primo luglio del quarantanove superò di poco il milione di unità comprendendo al loro interno le forze armate la polizia la pubblica istruzione magistrati eccetera
Oppure il problema degli avventizi o per esempio alcune cose curiose inventò il tema degli spazi degli ambulatori che gli impiegati usano visitare regolarmente nelle ore di ufficio
Ho un problema che ci fa vedere la lentezza diciamo del sul piano dei servizi sociali del nostro Paese
Il problema è l'assistenza sanitaria impasse negata ai pensionati del pubblico impiego quindi ammissibile soltanto in quel momento soltanto per chi è in servizio artico
E che soprattutto la persistenza di sistemi dice luci Fredy antidiluviani
Che nessuna amministrazione privata adotterebbe più oggi e che lascia ancora da canti dice lei drammaticamente raggiungibile l'obiettivo di una meccanizzazione dei servizi la Costituzione
Sappiamo bene è stata avaria di disposizioni sulla pubblica amministrazione ma quelle poche orientano il disegno riformatore segnano l'agenda politica reclama un'uscita un'uscita rapida la stagione delle epurazioni che poi e presto sboccato e una sostanziale continuità burocratica che ha impedito poi di fatto sia ricambi generazionali sia modernizzazione di funzionali e tecnologica
Riforme l'amministrazione qualcosa di ben diverso quindi una semplice riforma burocratica limitata al solo personale avrebbe dovuto costituire sino dagli anni Cinquanta un tassello importante del nuovo edificio repubblicano
Come è noto le cose non sono andate in questo modo Giannella cinquantacinque con il primo governo Segni c'è un passaggio di testimone tra luci fredde Gonella più che altro c'è un capo di gabinetto che Vincenzo Uccellatore si cambia composizione e e squadra della cabina di regia della riforma sia Chilia il tema dei grandi funzionari delle progressioni di merito sia la strada normalizzazione di un testo
Peraltro importante come il testo unico del cinquantasette mentre gli obiettivi di sistema vengono messi data eppure come ricordava appunto Luisa nello stesso cinquantasette
In questo articolo anche Stefano ha il merito di valorizzare e e contestualizzare con la dovuta attenzione che inaugura questa nuova rivista amministrazione civile
Proprio Giannini con uno dei suoi titoli fulminanti in principio sono le funzioni riapre il dibattito e soprattutto dischiude la nuova prospettiva a partire da un approccio intanto multidisciplinare che era assolutamente inconsueto nei giuristi del tempo
E anche attraverso l'utilizzazione di un lessico che era assolutamente ben poco diffuso in quel momento in terra italiana
Le lezioni che sono state ricordate un testo di geniale fattura dogmatica che si sono state preparate dai geni sette anni prima sembrano già appartenere ad un'altra generazione
Giannini si è votato da tempo sulle implicazioni pubblico-privato sulla imperante disaggregazione sulle trasformazioni l'organizzazione amministrativa più che altro su nuovi eretico vite amministrazioni imprese pubbliche qui ci sono dei testi degli anni Cinquanta e Giannini che sono assolutamente illuminanti sul percorso
Di trasformazione dei rapporti pubblico-privato
Le risultanze dice Gianni nella galassia dei pubblici poteri ormai costituita da un'enorme quantità siamo nel cinquantasette enorme quantità e varietà di figure soggettive e che ha già soppiantato la struttura semplice accettata e compatta che era tipica delle amministrazioni ministeriali ottocentesca quindi in principio sono le funzioni cosa vuol dire vuol dire innanzitutto tener conto di un irreversibile processo di trasformazione in corso già in corso nel secondo nel dopoguerra il tema che poi sarà al centro del futuro rapporto perché il rapporto è costruito a partire da un'idea di trasformazione delle funzioni della struttura e della amministrazione
E soprattutto una riflessione di lungo periodo giustamente si faceva riferimento al valore scientifico anche del rapporto che genuine del fatto poi confluire nella sintesi del mille novecento ottantasei dedicata al pubblico potere
Uno dei testi che direi all'epoca noi storici molto in erba abbiamo ottenuto più a lungo sul tavolo abbiamo più le letto più volte riflettuto al dunque
Janis molto semplice le questo articolo è un articolo di di quattro pagine quindi l'articolo di e estrema sintesi ma collocato per l'appunto come prime pagine di una nuova rivista che si chiama amministrazione civile cioè ebbene stabilire come procedere in poche parole è un discorso programmatico in qualche misura e perché è molto semplice di in sostanza se posso paralizzare occorre prendere il toro per le corna non ci si può più accontentare di restaurare semplicemente una struttura tradizionale che nei fatti non esiste più quindi non non si può più andare a rivedere il singolo controllo o istituire il nuovo procedimento sopprimere un organo un ufficio un ente un un'impresa quella che doveva essere corretta ed assoluta empirica della ripartizione di funzioni risultato di quello che Gianni denuncia come sfascia mento
Delle singole materie amministrative operato dal legislatore con una frammentazione conseguente tra pubblici poteri diversi
Occorre affrontare gli aspetti sostanziali occorre dare come poi dirà appunto
Immagino il rapporto più ritardi problemi di organizzazione con una decisa sottolineatura dell'urgenza di interventi sulle strutture rispetta le attività una questione che farà molto discutere in realtà almeno sino al varo della legge duecentoquarantuno del novanta in effetti alla fine degli anni Cinquanta e e alla vigilia dell'inizio pelle gli anni sessanta poteva sì diciamo sì l'impressione che ci fossero condizioni particolarmente propizio per l'altare per alzare il tiro diciamo della riforma per archiviare definitivamente il tema della riforma burocratica
E mettere
Diciamo in in campo in parallelo alla definitiva attuazione della Costituzione al varo della nuova grande scommessa la programmazione economica
Un importante modernizzazione di una macchina amministrativa che invece non teneva il passo con un un impetuoso sviluppo economico del Paese che invece era rimasta ferma all'assetto liberale e del trotto fascismo perché propizia mi limito naturalmente soltanto enumerare beh intanto la programmazione che era diciamo una scommessa diciamo di il Governo che chiamava in causa la necessità di una nuova strumentazione istituzionale
E e lo faceva sotto per la prima volta a partire poi dal piano Vanoni in su fino alla nota di la Malfa
Lo faceva sotto una lente ma organizzativa che sinora non era mai stata impiegata quindi di possibile interazione tra fattori produttivi macchina amministrativa organizzazione rappresentativa degli interessi sociale
La risposta che nelle sessantatré viene dai risultati della Commissione per la riforme amministrazione dello Stato che è presieduta dal senatore Giuseppe Medici tale proposta tutt'altro che diciamo
Non non riflettuta la proposta di sensibile modernizzazione degli apparati
Ispirata alla razionalizzazione strutture ministeriali cui dovevano essere riservati funzioni di alta direzione sviluppo
In parallelo ancora un vasto decentramento che avrebbe preso il via nel quadro istituzionale le Regioni a statuto ordinario quindi con una rinnovata politica del personale ed una più razionale articolazione
Delle funzioni c'è un'altra occasione propizia in questi anni sessanta non solamente la congiuntura economica non solo la possibilità di realizzare una politica economica ampio spettro non solo un Progetto di riforme all'amministrazione da AN congegnato
C'era anche la circostanza che gli anni Sessanta ospitano per la prima volta grandi studi sia sulla burocrazia d'impianto sociologico sia tutta la grande
Serie di studi che si originano dalla centenario prima unificazione politica nel sessantuno e poi delle leggi amministrative agitazione nelle sessantacinque veramente una stagione in cui i nostri migliori storici ma anche i nostri migliori giuristi lavorano per passare al setaccio le istituzioni i temi protagonisti del processo di formazione dello Stato unitaria
Quindi matura direi in questo senso il passaggio dal degli anni Cinquanta e luci freddi è un passaggio sensibilmente diciamo accentuato
Matura tutto una nuova consapevolezza sull'attualità ovviamente sulla consistenza burocratiche sull'articolazione del personale sui problemi e la dirigenza assurda
Dilagante media medicalizzazione degli apparati ma anche sui grandi contraddittorie per corsi di formazione dello Stato unitario a partire per l'insistenza esaltazione del Salgado in mente poi immancabilmente sfociata nelle occasioni Point Topic e di intervento può essere sessantacinque possono essere riforme Crispino e quasi Piero giolittiano nel più rigido accentramento eppure nonostante queste condizioni favorevoli la programmazione e la regione di Maso due scommesse inespresse se non addirittura fallimentari
Cui forse con troppa fiducia si era assegnato un potere quasi taumaturgico diritti palingenesi del l'intero sistema si mangia prima la Regione che e in questo momento vista come una sorta di di chiave di volta della riforma complessiva Laganà immaginata in questo momento con una forma di riscatto rispetto al moniti ISMU accentratore di unificazione doveva essere elemento di ricomposizione di unità politica del Paese che muovesse per la prima volta dall'attualità dell'autonomia
Ma la religione immaginata e questo ci interessa di più in questa sede
Anche come momento di recitazione dell'intera amministrazione periferica c'è un laboratorio di di un esperimento di riorganizzazione lavora amministrativo
Che avrebbe dovuto rifluire verso una riforma i tradizionali modelli ministeriali propri dell'amministrazione centrale peraltro in questo momento già investita dai primi processi di contrattualizzazione sindacale
Regione si diceva
Così diceva molto autorevolmente dei professori Feliciano Benvenuti non può divenire un grande comune una grande provincia non deve diventare un quarto organismo che si limiti esclusivamente a moltiplicare i centri di lavoro amministrativo
Per svolge la funzione di programmazione di coordinamento di mentire punto di snodo si diceva
Deve essere una struttura agile e non ministeriale imperniata su di un contingente limitato di personale altamente qualificato e strettamente coordinato e integrato agli enti locali minori
Anche in questo caso le attese come sappiamo restarono deluse
Si spensero abbastanza rapidamente anche nel lungo processo di approvazione parlamentare nel l'inverno del sessantotto della legge elettorale
Regionale e subito dopo nella non commendevole pratica dei ritardi a favore della competenza statale che contrassegna Oppo in modo massiccio i primi decreti di trasferimento delle funzioni dallo Stato alle regioni giorni si avviavano in un clima di pesante conflittualità istituzionale di persistente diffidenza da parte del governo d'amministrazione centrale ma dall'altra si avviavano anche per la scarsa eradicazione di forti identità regionale nel Paese
Nella selezione di una classe dirigente anche politica di prevalente Stern estrazione partitocratica e quindi spesso ancora selezionata a livello centrale c'è un titolo giornaliero di Benvenuti le regioni senza regionalismo si si disse no con disincantata amarezza proprio negli anni del rapporto dicendo da Regione ente Progetto veniva messa da parte e anche la palingenesi attraverso il torso regionale come scriverà Jammin la stessa amministrazione statale diveniva un miraggio
Ed è un poco alla vigilia del rapporto era rimasto degli obiettivi di coordinamento economico tanto meno di quelli di governo dell'economia precipitati progressivamente nel cono d'ombra di un inesorabile declino
Si può capire allora perché il giudizio di inizio del rapporto sia un giudizio così senza appello
Il dramma organizzativo scrive Gianni degli Stati industriali avanzati e troppo noto passo le amministrazioni statali che hanno saputo adeguarsi al rapido mutamento hanno retto
Le altre no e tra esse e la nostra
Direi a questo punto la battaglia dell'organizzazione era diventata una battaglia campale una battaglia senza esclusione di colpi grazie
Grazie a Bernardo Sordi per questa diciamo descrizione della situazione
Prima di Giannini ecco all'inizio dal Rapporto Giannini
E le cose che certo Bernardo ci sono già tutte le gli elementi che poi si mescoleranno in modo diverso nel sistema delle riforme amministrative diciamo anzitutto il rapporto con la costituzione di idea che la riforma e l'amministrazione sia attuazione della Costituzione
E poi dopo ricordava ancora adesso la questione del regionalismo
Il cambio di paradigma accettato dalla dalla dalla scoperta dalla dimensione dell'organizzazione rispetto alla scoperta all'attenzione dell'azione minima all'azione amministrativa che era stata quella su cui molti studiosi avevano punto concentrato la propria attenzione
E poi ancora la questione del personale intesa non soltanto diciamo come utilizzazione tout-court dice questa o quell'altra forza ma come Scelta della forza migliori per realizzare diciamo i compiti più significativi ecco tutto questo probabilmente è stata la base anche dell'idea che Giannini ha cercato in qualche modo di portare avanti con il suo rapporto di questo credo che ci parlerà adesso Marco D'Alberti
Grazie molte Sandro grazie a Marcello per l'invito buona sera a tutti i presenti
Dunque sono passati quarant'anni
E non varrebbe la pena entrare nei dettagli del Rapporto Giannini perché troppe cose sono cambiate molte delle norme delle leggi citate Illy sono obsolete
Però è fondamentale ripercorre le tentare di ripercorrere le linee fondamentali principali di quel rapporto
Per vedere cosa potrebbe dovrebbe restare Canzi cosa può che cosa avvenne sta
Comincio dall'impostazione generale dalla premessa che è una premessa culturale
Ecco l'estratto è ovvio dovrebbe sempre destare no perché la premessa di un riformatore
Sarebbe bene che fosse culturale
Dice Giannini e la prima pagina l'attuale situazione e di grave disfunzione l'avvento delle amministrazioni pubbliche con virgolette angoscianti preoccupazioni di ingovernabilità
Necessario dunque dice Giannini un virgolette ripensamento generale della posizione che le amministrazioni hanno in uno stato industriale avanza
E qui ci ha studiato Giannini ce ne sono molti questa sala
Non potrà dimenticare e tanti suoi scritti sullo stato pluriclassi sulla modificazione dello stato ma leggo ancora per rapporto perché bisogna farlo parlare questo grande maestro gli stati mi ricollego partiti come enti di funzioni di ordine e di base tipicamente autoritativi
Sono divenuti anche enti gestori di servizi ed infine anche enti di trasferimenti di ricchezza
Questo lo ha interpretato benissimo questo punto Guido Melis e anche Stefano nel suo libro
Fatte di aprire una parente perché io non vedo Stefano da troppi anni io ho visto oggi anche Carla che non vedevo da troppi anni
E non mi posso dimenticare di Onorato sempre
Con una sintesi verbale erano pressione cara Giannini una famiglia di riformatori chiusa
Continuiamo con Giannini è diminuita dunque dice il maestro l'Area autoritativa dell'amministrazione
Lo Stato accentuato
Il collette il carattere di azienda di attività terziaria
Ma dunque sì è così che bisogna fare
E dice Gelmetti d'Italia ha sbagliato strada perché l'Italia è rimasta a quello che c'era prima di questa trasformazione cioè che l'amministrazione d'ordine all'amministrazione formalizzata detto molto bene Luisa Torchia
Quindi una grande distanza dalle organizzazioni private soprattutto dall'impresa
Molto l'insistenza sul provvedimento amministrativo sul diritto amministrativo pubblico o pubblicistico col pennacchio diceva Giannini
In fondo penso anche la legge duecentoquarantuno
Alla fine della giornata va in quel senso lì ci sono tante innovazioni per carità ma c'è il procedimento il provvedimento ci può essere anche l'accordo ma sta un po'dietro le quinte
E poi non è così privatistico l'accordo tra l'inciso centoquarantuno
E quindi stiamo andando ancora su quel solco formalismi e tante ci dunque che fare
Innanzitutto meno leggi e questo è l'inizio rapporto ottimo
Meno leggi che più determinazioni di indirizzo da parte del Parlamento cioè il Parlamento non basta buttato deve semplicemente andare un po'di letargo nella produzione legislativa
E qui di nuovo facciamo parlare Gianni questo rapporto
Viene presentato al fine di rappresentare al Parlamento i principali problemi delle amministrazioni dello Stato perché di queste si occupa quindi chiedere al Parlamento le determinazioni di Indirizzo che gli competono
Certo lui aveva come interlocutore un Parlamento molto diverso da quello di oggi
Non proseguiamo
Proseguiamo invece con Giannini si reputa necessario insistere in modo particolare su questa richiesta di determinazioni indirizzò al Parlamento non di leggi infatti virgolette le vicende della cronistoria recente si sono svolte per episodi singolari
Sì che il Parlamento si è trovato a dover adottare decisioni di Indirizzo occasionalmente dai progetti di legge che via via erano presentati con esiti finali che non potevano essere se non disaggregati
E ancora la pratica seguita è stata quella cito dei disegni di legge per riparare ossicini fratturati o supposti tali
Osservazioni radicali
Osservazioni coraggiose uscite interne ci ritornerò alla fine
Continuiamo nell'errore
Forse sì forse un po'sì
L'errore delle tante leggi
Un della troppa legislazione
Bernardo Mattarella se n'è occupato recentemente sottolineando questo punto che no voi proseguiamo pensando che o ministero si possa riformare o meglio che una riforma sia compiuta quando si fa una nuova legge un nuovo DPCM un nuovo DM sul ministero e ancora Giannini la lettura delle leggi e la consultazione degli organigrammi ministeriali forniscono solo delle interpolazioni prescritti
Ma non danno conoscenza né circa l'esistenzialista della funzione
E si conoscono molti casi di funzioni rimaste allo stato di annunciato
Ne circa la dimensione dell'esercizio e si conoscono casi di apparati sotto sotto e sopra ordinati rispetto alla funzione Meg circa le funzioni occulte quelle cioè che il legislatore non contempla ma esistono
Nel circa quelle dimenticate ossia che dovrebbero esserci e non ci sono e sono tante
Ecco c'è una bella differenza tra l'intavolazione normativa nel quale nella quale ancora troppo crediamo che è poi quello che succede no c'è qualcosa di occulto c'è qualcosa di dimenticato c'è qualcosa di inesistente rispetto a quello che sta scritto nella Gazzetta Ufficiale
La semplificazione normativa se fatta si è fatto poco della semplificazione normativa Giannini nel settantanove nel rapporto scriveva c'è ancora un'abbondanza
Delle grida o delle guide ricchi preferisce in forma di legge ricordo manzoniano delle troppe leggi che non servivano nulla perché i bravi restavano il bravini violenti restavano i violenti Renzo restaurare
Sulla semplificazione amministrativa è stato fatto molto di più un sono stati posti in essere dei tentativi Secchieri
Ma anche qui prevalentemente per legge sul leggio
Pensiamo alla storia delle tante semplificazioni introdotte e integrate nella legge duecentoquarantuno già citata sul procedimento amministrativo importanti per carità conferenza di servizi è stata migliorata più volte
Ci sono opinioni diverse sul punto ma insomma i tentativi sono stati fatti ecco Marcello vicino funziona particolarmente
Tentativi ci sono stati almeno abbiamo diamo atto di questo
Fatti da che data studiosi ed esperti molto molto serio e molto validi la scia è un'altra novità importante dopo la DIA il silenzio assenso tentativi ci sono stati però sempre per legge sul Giannini come la K concepiva la la semplificazione con gli uffici scusate con gli uffici di organizzazione
Che dovevano essere istituiti presso ciascun ministero c'era già stata una esperienza di uffici di organizzazione metodo però fallita
E uffici di organizzazione che dovranno seguire servire per semplificare e per riparare le disfunzioni su sollecitazione dei cittadini su sollecitazione dei citati
Quindi quando c'è una disfunzione
Non è che poi si va dal legislatore si dice fai una legge ci sono dei cittadini che il no riferiscono a un ufficio apposito all'interno di una amministrazione secondo l'immagine data da Giannini nel rapporto
Intervento su sollecitazioni di cittadini dice Giannini
è fondamentale perché senza l'intervento dall'esterno questi uffici sarebbero soggetti a un rischio di collusione con le amministrazioni di incardinazione con effetto di entrata in quiescenza ottiene è stato di Antonia Bella questa espressione
E certo sono uffici all'interno dell'amministrazione se non arriva un input Esterno lì c'è il rischio che insomma qualcuno si metta dormi
Mi venti attorno ecco tutto questo Giannini lo concepiva
In un quadro in cui diceva che l'amministrazione era bene che avesse contatti continui con i sindacati
Questo è un altro punto che Stefano mette molto bene in luce Giannini credeva moltissimo sindacati
Però con quali sindacalisti parla
Con Luciano lama
Con Bruno Trentin
Con Pierre Carniti
A quel tempo non mi ricordo da quando ma insomma la UIL comincio a chiamarsi il sindacato dei cittadini non solo dei lavoratori perché i sindacati allora facevano dei bellissimi progetti di riforma dell'amministrazione non è che pensavano soltanto alle rivendicazioni corporative
Questo se non ricordo male soprattutto la CGIL
Alla quale diedero contributi fondamentali uomini come Sabino Cassese come Giuliano Amato
Giuliano Amato era addirittura presidente dell'ente di ricerca l'IRES della della CGIL
Ecco purtroppo mi sembra che questa sia una situazione oggi
Difficilmente recuperabile
Perché da Trentin e Carniti a oggi
Non è che siano passati quarant'anni soltanto c'è un abisso
Andiamo a un altro aspetto la contrattualizzazione e qui la contrattualizzazione non è soltanto dell'impiego pubblico e non è soltanto gli appalti le concessioni la contrattualizzazione per Giannini ha un modo di amministrare un nell'apporto che nella sua
Dotti
è un modo di amministrare i perché perché per quello che abbiamo detto all'inizio che quell'Amministrazione col pennacchio per usare l'espressione sua cioè con il provvedimento amministrativo con il diritto pubblico
Non c'è o non ci dovrebbe essere più quindi spazio alla contrattazione perché diminuisce l'autorità spazio alla contrattazione
Necessità di evitare nuove forme di iper pubblicizzazione
Verso le quali Dino dimostriamo di avere una eccessiva Nostalgia
E certo i contratti chi li deve fare chi deve fare un personale attrezzato
Dice Giannini ogni pubblica amministrazione dovrebbe avere uffici specializzati per la contrattazione
Con il compito di seguire l'intera vita dei contratti dal bando alla procedura di scelta del contraente alla stipula all'esecuzione al collaudo questo dice Giannini dovrebbe comportare dovrebbe portare con sé la necessaria redazione di clausole contrattuali adeguate
Aggiunge al fine di evitare le annose contestazioni
Di appaltatori concessionarie e cito ogni fonte di lucro eccessivo per i privati tema attualissimo
E veniamo al lavoro pubblico lì c'è la privatizzazione
Più specifica diciamo ENI
Il il l'idea della privatizzazione in Giannini e in alcuni internazionalisti nasce già ma all'indomani della fine della seconda guerra mondiale poi si consolida nel tempo nella dottrina
Mai nella giurisprudenza fino che il legislatore poi inondare a raggiungermi
E
L'idea di Giannini della privatizzazione importante perché è un fatto di eguaglianza nel mondo del lavoro
Dice Giannini lavora gli ingegneri che lavorano all'ENEL sono uguali agli ingegneri delle ferrovie
Non c'è ragione per avere due statuti separati dal punto di vista giuridico e anche economico è un fatto di uguaglianza e anche un fatto di unità del movimento sindacale arcuate ripeto lui credeva moltissimo
Ora l'idea di Giannini è stata realizzata quindi il legislatore l'ha fatta la privatizzazione varietà prego
Molta cautela
Con una differenza che Giannini voleva che dirigenti direttivi restassero fuori dalla privatizzazione che la privatizzazione ricco riguardasse solo
Diciamo le mansioni
Meno altolocate nell'amministrazione forse questa è un punto da ripensare
Finisco su due aspetti controlli dice Giannini cito virgolette altro argomento dolente
E lui parla dei controlli di legalità formali la necessità dei controlli di efficienza quella strada insomma è andata avanti dopo il mille novecentosettantanove ci sono stati nuovi interventi
Però forse anche qui diverse notti dolenti restano io vorrei citare soltanto piccolo esempio di controlli interni
Luisa ricordava la corruzione le norme sulla corruzione ora quelle norme
Importanti perché dal due mila dodici abbiamo una prevenzione della corruzione che prima non c'entra
Prevedono però che Lanark questa autorità nazionale sia un una guida di di tutte le amministrazioni di direttive indirizzi eccetera e poi però sono le amministrazioni che debbano debbono risanare si hanno delle ferite che derivano dalla corruzione
Ora i responsabili della corruzione e della trasparenza sono interni
Dipendono dalle rispettive amministrazioni
Forse questo è un corto circuito
è abbastanza ovvio no
E allora non era meglio il sistema questo lo ricorda benissimo Guido Melis contro la corruzione il sistema in vigore fino al fascismo
E che anche nel fascismo dove incominciò a diffondersi un sistema corruttivo che prima non c'era stato in Italia fu un antidoto parziale contro la corruzione cioè il sistema degli ispettori esterni
Questo è fondamentale perché l'Atac dice io da solo non ce la faccia vedere a mettere l'occhio in tutte le amministrazioni giusto
Inevitabile però che nelle amministrazioni ci siano i responsabili della corruzione che appartengono alle amministrazioni stesse che andrebbero controllate e quanto meno un controsenso
Finisco con un ultimo punto che non è un punto diciamo giuridico che riguarda degli istituti e degli strumenti mai il coraggio
Il coraggio di Gianni
Giannini in questo rapporto in tutto il suo insegnamento
Ma sempre fatto pensare a una grande somiglianza con Pier Paolo Pasolini
Pasolini era stato ucciso quattro anni prima mille novecentosettantacinque ma insomma le sue i suoi scritti corsari quelli contro il palazzo insomma
Fanno pensare a delle espressioni critiche di Giannini molto radicali insomma siamo partiti da quelle frasi che non ripeto adesso ma insomma che stavano a segnare non consciamente preoccupazione di ingovernabilità
Quindi un grande coraggio nella critica l'abbiamo perso un po'tutti è colpa di tutti
E ci manca molto basso ci manca molto Giannini ma anche un grande coraggio
Non è una speranza perché la speranza è sempre una tesa un grande coraggio fattivo attivo nell'idea che si possa recuperare
Ancora e dell'ultima citazione di Giannini a condizione che l'azione sia più turni ma e persino adatte grazie
Grazie anche a Marco D'Alberti per questo ricordo della quantità e qualità delle cose che Cellini c'è dato che anche un ricordo dei problemi che viviamo ancora oggi io
Prendevo qualche nota mentre Marco Patuano e vedevo che e molte cose sono cambiate molte altre restano diciamo no cominciare da quelle che riguardano appunto le molte leggi troppe leggi di cui si parla
O la semplificazione solo legislativa non amministrativa diciamo così
Da questo punto di vista forse va vale la pena ricordare con passaggio brevissimo era citato e Luisa Torchia all'inizio la legge finanziaria diciamo del governo Ciampi quando ma Sabino Cassese era ministro della Funzione pubblica perché tutti questi elementi erano presenti non solo diciamo sostanzialmente nella
Negli eventuali collegati che va a comperare ma nel testo della legge ricordo bene che aveva la legge aveva una tecnica per la riforma dei ministeri che poi non fu portata a compimento dal governo successivo
Aveva le prime norme di semplificazione amministrativa attraverso l'esercizio di un potere di funzioni rivede le superlusso che regolarmente in funzione di delegificazione
Aveva
Norme sull'autonomia universitaria e anche sull'autonomia scolastica
E aveva norme anche diciamo su contratti pubblici ad Arrigo negoziabile anarchico Nancy esteri negoziazione di questi contratti ecco come
Quel programma diciamo in qualche modo sembrava che trovasse campo che in poche sostanzialmente battuto in poche norme in poche battute
Molte di queste sono state poi ripresa né con quei criteri di collegamento da quelle riforme negli anni novanta che vanno sotto il nome di riforme Bassanini ho visto poc'anzi anche Franco Bassanini esso pervenuto qui
E quindi lo saluto con grande affetto con grande simpatia
E passo la parola Vincenzo Cerulli Irelli grazie
Grazie Sandro innanzitutto
Un sentito ringraziamento stessa non seppe per questo libro che c'è andato
Che libero molto sentito profondamente sentito
Molto informato
Ne
Anche molto disilluso
Nelle conclusioni
Che devo dire passiamo un po'tutti i disillusi
Io non vorrei sommare pessimismo a pessimismo francamente mi dispiacerebbe
Però se devo parlare come mi è stato chiesto delle riforme della seconda parte degli anni novanta
Sarà difficile sottrarmi
A questo dato
Ed è un dato purtroppo della realtà
L'altro giorno prova a Bologna abbiamo fatto un convegno che ricordava Prandelli dove si parlava soprattutto di regioni ed enti locali
E anche lì diciamo la valutazione il sentimento generale
Il medesimo
Però credo che a questo punto ne dobbiamo guardare al futuro
Tenendo presente gli elementi che abbiamo che sono quelli che sono cioè dobbiamo lavorare con gli elementi che abbiamo
Una gran parte dei dei tentativi riformatori e prima di Gianni provincia minestra del più importante ma quello ma alla Commissione medici che è stata ricordata era di estremo interesse
E debbo dire anche i tentativi di luci freni non non l'abbiamo mai troppo considerato ma invece erano tentativi molto interessante
Ecco probabilmente hanno tutti più o meno un peccato come del resto ci dice Stefano
Di un'eccessiva lungimiranza
La realtà è quella che
Nella realtà dell'amministrazione
E la realtà della finanza poi nella realtà della politica
Questi sono gli elementi sui quali dobbiamo lavorare
E che oggi forse dobbiamo
Farci carico di una ripresa perché il Paese non può andare avanti
Con un sistema delle istituzioni
Principalmente dell'amministrazione ma di tutto il sistema istituzionale così malfunzionanti
Non può andare avanti perché non può affrontare la sfida internazionale quelle europea
E non può
E non può
S attrattivo delle migliori forze che girano sui mercati intellettuali elevate
Detto questo quel forse gira intorno con due parole per quanto riguarda le riforme degli anni Novanta
Innanzitutto tra gli ottanta e i novanta un fatto normativo importante ci fu e fu l'approvazione della legge sul procedimento
Mille novecentonovanta però vedete la legge sul procedimento non fu frutto di un grande itinerario riformatore
Fu approvata alla chetichella
Fu frutto di una importante elaborazione dottrinale
Dovute principalmente al professor Nigro dottrinale
Entrò in Parlamento non si sa come fu approvata in commissione deliberante chiuderli il più importanti di tutta la storia di vita ministero io l'Italia fu approvata in Commissione deliberanti
E Lorenzino Acquarone che m'era relatore
Ricorda
Ricorda che in Commissione Affari costituzionali erano i primi di agosto tutti volevano andare in vacanza
Nessuno aveva capito neanche di che cosa si trattasse
Lorenzino spiego in due parole come fa lui più o meno invogliando le le carte cioè non spiegando la come dire l'intento riformatore che c'era diede dietro della legge posso
Però e legge e indubbiamente da quel momento l'assetto del diritto amministrativo dico dei diritto dell'amministrativo più che dell'amministrazione
Poi tornerò su questo punto e certamente cambia
Ora però negli anni Novanta a partire dal governo Prodi se rileggiamo le carte il governo Prodi partito con grande intento riformato grande intento informa
Sia sul versante costituzionale per cui fu subito messa in cantiere la legge costituzionale che poi portò alla commissione D'Alema
E sia sul piano amministrativo quando il professor Bassanini prese in mano la funzione pubblica è ovvio di una un processo riformatore tre più incisivi
Di tutti fino a questi nostri ultimi decenni
Sul piano costituzionale
Come ben sapendo che la riforma non approdo a un risultato concreto
Per ragioni anche qui per ragioni del tutto diventa se del tutto diverse dal merito
Sul merito sostanzialmente Ronchi raccordo in quel momento Franco troppo dura ricorda
Cadde per ragione io ad un certo momento Berlusconi ritenne che non conveniva più alla sua parte politica
E comunque tante
E lì dentro c'era una forte innovazione delle istituzioni
Sul versante l'amministrazione meno ma sul versante della legislazione sul versante dei rapporti con le regioni e sul versante della giustizia
Della giurisdizione
Un po'però invece l'itinerario riformatore amministrativo chiamiamolo così quello che fece in capo al ministero della Funzione pubblica e poi alle commissioni parlamentari invece quello che almeno
Quello era incentrato sul tre o quattro punti forti
Partendo
Dall'analisi degli storici rivali delle nostre istituzioni che il termine aveva indicato nel rapporto il centralismo il formalismo la burocrazia prego storici male
Risalgono a Crispi chi sono i testi di Crespi
Cosa antica
E quindi il centralismo decentrare al massimo lo Stato
E da centrare o per funzioni come avere togliermi per funzione
Individuando quelle funzioni che dovevano rimanere al centro
Perché quelle essenziali per la vita dello Stato tutto il resto decentrato
Decentrato alle Regioni decentrando all'ente locale gli enti locali ma approvando un principio profondamente innovatore rispetto al passato
Cioè il principio della differenziazione della tarde battezza organizzativa
Differenziazione vuol dire che un ente di governo e in questo caso regionale o locale deve avere una dimensione organizzativa adeguata per far fronte all'esercizio della funzione che gli viene attribuita
è una dimensione organizzativa che non può essere omogenea perché il Paese quello e ci sono enti con dimensioni organizzative importanti contraddizioni storiche importanti con capacità finanziaria importante e io non ce l'hanno
Quindi sotterrare l'antico omogeneità della struttura napoleonica
Differenziare individuare l'adeguatezza delle singole organizzazioni
Ancora
Unire strettamente l'attribuzione delle funzioni alla dimensione finanziaria
Non si può attribuire le funzioni senza spostare poste del bilancio
Dal centro alla periferia
Senza spostare pezzi di organizzazione dal centro alla periferia senza spostare pezzi di danaro dal centro alla periferia
Ancora
Sempre sul versante dell'amministrazione il problema della semplificazione tarare il formalismo
Semplificare le procedure
Leggi ficcare delegificare
La disciplina dell'amministrazione qui c'è ancora con il vecchio insegnamento vinicolo la potestà organizzativa della pubblica amministrazione
Delle leggi finché il governo e i ministeri si assumono una responsabilità dell'organizzazione amministrativa secondo le diverse esigenze poche leggi strette leggi con i principi
E poi ancora finanza
Mi accennavo prima ma invece finanza è un fatto fondamentale
Perché se non si decentra la finanza cioè se non si da alle regioni e non si restituisce vorrei dire restituisce perché gli enti locali che l'avevano l'autonomia
Negli anni cinquanta e sessanta
Autonomia finanziaria di entrata e di spesa
Questo non responsabilizza le classi dirigenti locali non le rende appunto responsabili di fronte alla collettività
E quindi capaci pienamente dell'esercizio delle funzioni
Questa impostazione finanziaria come sapete poi ha trovato luogo nell'articolo centodiciannove della Costituzione
Che a distanza ormai di detta di insomma quasi vent'anni è ancora sulla carta
Ho questo processo riformatore poi trovo impostato con leggi ordinarie
Poi trovò
Per legge ordinaria e una serie di decreti attuativi
Che furono gestiti in larga misura dalla commissione parlamentare che ebbi l'onore di presiedere
Quindi con molto impegno insomma anche il vorrei dire una dose di entusiasti
Poi ebbero uno l'imbocco nella legge costituzionale in parte uno sbocco in parte
Sull'onda prima della legge costituzionale
Ecco sull'organizzazione centrale dello Stato perché ripeto il decentramento vuol dire che si prende un pezzo di Stato e lo riporta in periferia quindi lo Stato non può restare quello che era rivendica decentramento e
Fu messa mano alla riforma dei ministeri
Alla legge sui ministeri peraltro prevista dalla Costituzione mai attuata la Costituzione prevede la legge sui ministeri e leggo la presidenza mai attuato in quel momento furono fra tutti e due
Decreti trecento trecentotré del novantanove
Ora però sui ministeri e insomma stando alla costituzione e l'assetto resta quello per ministeri
Mentre invece uno degli insegnamenti di Giannini rimasti inevasi fu quello di era quello di spezzare l'assetto per ministeri che risale a Cavour Danovi poi in Francia
Perché spezzarlo perché se se l'amministrazione del Vesta per funzioni
E alle funzioni non corrisponde all'organizzazione ministeriale corrispondono uffici deputati quella determinata funzione dotati delle necessarie competenze anche tecniche
Che poi si si aggregarono nel complesso dell'organizzazione generale dello Stato quindi
Senza la rigidità insomma del modello ministeriale si aggregano secondo gli indirizzi politici vuol politico governativo politici diciamo pure
Del momento
Quindi un'organizzazione mobile almeno relativamente mobile
E non irrigidita nel modello ministeriale gerarchico formalizzato inamovibile dall'una all'altra struttura se non per legge
Ecco su questo punto le riforme degli anni Novanta razionalizzano non esistente tentarono di razionalizzare l'esistente perché per superare il modello ministeriale occorre riformare la Costituzione
E questo questo punto anche la legge costituzionale che poi fu fatta un mese una nota un tocco per niente questa parte
Ora la legge costituzionale io devo dire convintissima sincerità
Quel giorno a Bologna il professor Barbera che concluso il convegno
Disse devo prendere atto che sia l'ex ministro Bassanini Ezia il professor Cerulli allora presidente relatore alla Camera della legge costituzionale ci hanno detto che hanno sbagliato
Non era proprio così
Ora la legge costituzionale in larga misura io l'ho detto
In larga misura nera parlando di legge costituzionale
In larga misura è una legge sbagliata
Perché è una legge sbagliata
E quindi dopo non ha avuto attuazione avuto un'attuazione estremamente ridotto
è una legge sbagliata per due o tre ragioni
La prima è perché in quel momento
Eravamo appassionati di regionalismo
Passione di regionalismo che era anche dovuto a fattori politici esterni comunque certamente credevamo nelle regioni
Che ritenevamo che ieri l'affidare alle Regioni grandi competenze di governo anche sul piano legislativo fosse un una misura
Importante per modernizzare lo Stato
E quindi fu fatto un conferimento di potestà legislativa di relativa alle regioni effettivamente eccessivo
Incapace poi trovare attuazione pratica perché nell'esperienza successiva che è venuto fuori un dato entro il giorno Bologna ne abbiamo ampiamente discusso
è venuto fuori un dato che le regioni
Alle Regioni non piace di fare i legislatori
Non le sanno neanche fare
E gli piace fare l'amministrazione
Quindi sono diventati delle grandi amministrazioni che naturalmente amministrano malissimo
Perché dei piccolissimi legislatori poche leggi quali che il valore peraltro quelle poche che vanno cercano di fare un passo più avanti alla Corte costituzionale le le dichiari incostituzionale
Quindi in attuazione della decentramento legislativo alle regioni
Enti locali la la Costituzione lì recepisce quello che le leggi Bassanini avevano avanzato
Ciò sigaretta differenziazione adeguatezza
E insieme autonomia finanziaria di entrata e di spesa
Ora che cosa è successo dopo l'assetto degli enti locali grosso modo è rimasto quello che
Basti pensare a un dato che non può essere trascurato
E cioè che il principio di differenziazione si traduce in due applicazioni
La prima
E che gli enti locali di piccole dimensione devono cooperare aggregati tra loro
Attraverso unioni o forme di cooperazione
Ma aggregati tra loro in senso serio zero
Nel senso che i poteri di governo quelli che contro il Piano regolatore il piano di commercio il piano delle opere pubbliche eccetera eccetera si spostano dal piccolo ente all'ente aggregato
L'esempio francese
Questo è il primo il secondo la città metropolitana
Perché all'incontrario il principio di differenziazione che cosa comporta comporta che nelle aree metropolitane le aree metropolitane non è un concetto giuridico è un concetto balistico sociologi
Nell'area metropolitana
L'ente di governo deve essere unico l'ente di governo per le funzioni più importanti deve essere unico
E poi le funzioni di prossimità le esercita nei singoli comuni e municipi nell'ambito dell'ente di governo unico
Questo comporta che il Comune il principale dell'area per esempio Roma Bologna Milano il Comune principale dell'area scompaia
Scompare
Se disabile i municipi
E le contorta e le funzioni principali di governo vengono esercitate dalle città questo è il modello e stato dentro l'articolo centodiciotto della Costituzione
Che cosa è successo
Per molti anni non sa neanche più parlato poi a un certo punto di vista che facciamo
Per citarne ormai non si riesce a fare allora faccia la chiamiamo le Province nettamente favorita
è un'operazione vergognosa
Scandalosa sul piano amministrativa
Si faccia la Provincia che mi ha invitato a dopo le tante ne parla più
Quindi la città metropolitana di Roma nella provincia di Roma quindi la prende le montagne si va a sciare tutte queste cose qua niente a che fare col concetto sociologico urbanistico di area metropolitana
Quelli sono soltanto due esempi
Che vi volevo dare sì finisco che vi volevo dare
Per attuazione
Finiscono subito posso
Vorrei ricordare un vecchio episodio che sta dietro poi alla direttiva dato da Giannini che a un certo punto della nostra vita po'della vita delle istituzioni dobbiamo trasformarci in giuristi politici
Quando Marco certamente non lo ricordo quando presentammo gli scritti proprio qui nella una terza
Giannini visse
Lei c'era giusto il ventisei luglio del quarantatré Bettino e ne fece un sogno
Comparve un signore che ministri ma ma che fa
Con tutti i talenti che Ciari tutta la tua intelligenza stai sempre in biblioteca a fare il topo di biblioteca c'è ma non vedi il tuo Paese il dolore del tuo Paese tu che fai
E lui disse da quel momento sono diventato un giurista politico
Ho pensato al Paese
Ma questa insegnamento alle direttive
Grazie a Vincenzo Cerulli Irelli che ci ha fatto una descrizione ricca e vorrei dire appassionata di questi anni
Una descrizione che ha meriterebbe di essere ulteriormente approfondita perché ci sono molte cose che mi pare che andrebbero ribadite forse qualche cosa che andrebbe in qualche modo anche di lanciata secondo il mio punto di vista qualcosa glielo cerco di dire una fine c'è raccontato anche una serie di aneddoti che stanno alla base poi in realtà della formazione delle nostre legge delle nostre cose
Questo tema forse lo riprenderemo alla fine intanto vorrei dare la parola adesso da Bernardo Mattarella che ci parlerà di un'altra stagione riformatrice quella che c'è più vicino nel tempo grazie
Grazie volte io vorrei fare un po'ombre un un un esaminare il l'attuale Periodo raccontarla recente stagione di riforme
In rapporto a alcuni elementi che possiamo trarre dal dal Rapporto Giannini non un paragone fra il Rapporto Giannini
I contenuti delle recenti riforme tessono mondi molto diversi ma esaminare credo recente alla luce di qualche spunto del che possiamo trarre dal Rapporto Giannini
Il la già il Rapporto Giannini come è stato già ricordato da Marco D'Alberti descriveva una evidenziava come il mondo delle amministrazioni pubbliche fosse molto cambiato con l'avvento di uno Stato industriale avanzato dopo quarant'anni il sistema amministrativo il diritto amministrativo sono ancora radicalmente cambiati
E quindi ci sono e quindi i termini evita abilmente sono diversi
Però ci sono alcune alcuni alcune costanti alcuni elementi di similitudine
E anche alcune differenza importante intanto proprio perché le amministrazioni cambiano in modo continuo e allora anche l'attività di riforma dovrebbe essere l'attività di adattamento continuo al mutare delle esigenze dei problemi delle tecnologie e delle possibilità invece la la tenuta sull'attività di riforme amministrative un'attività un po'episodica con legato soprattutto ad una serie di personalità come Giannini come qualche altro ministro
Che è stato citato che ogni tanto a qualche idea illuminata e per il resto ci sono lunghe fasi di di Stasi
Ci sono ministri governi che hanno molte idee sulla pubblica amministrazione ci sono ministri governi che ne hanno qualcuna ci sono ministri governi che non ne hanno nessuna è semplicemente non si occupano del problema delle riforme amministrative
E dire che l'estremo in termini di non occuparsi di riforme amministrative l'abbia avuto all'inizio di quest'anno con la cosiddetta legge sulla concretezza nelle pubbliche amministrazioni
Che la legge più astratta che a cui possiamo pensare perché è una legge che pretende di risolvere i problemi la pubblica amministrazione senza conoscerli senza veli nemmeno individuati e quindi rinviando come dire affidandosi a un gruppo di esperti dal nucleo della concretezza che avranno il compito ciclopico d'individuare i problemi e poi di proporre soluzioni ecco il metodo della della riforma delle riforme di Giannini era molto diverso era un metodo basato su un'approfondita conoscenza anzi innanzitutto sul sull'analisi di problemi con su un su un rapporto che peraltro non è un rapporto isolato come possiamo facilmente verificare da questo volume che quello che è stato prima citato da Sandro Pajno
Giannini oltre a redigere quel rapporto nomina una quindicina di commissioni di studio ognuna delle quali produsse degli studi da alcuni dei quali sono sono venute fuori legge importanti
Lo protegge e quindi colpisce anche perché come dire che l'apporto di qualcuno che pur essendo all'inizio del mandato conosce già molto bene Kimi i problemi nelle soluzioni
Ecco quindi per quanto riguarda il metodo purtroppo abbiamo questo metodo che solo occasionalmente stato è stato poi utilizzato per per latitanti di forma così come ecco il Rapporto Giannini individua una serie di problemi rimette valgono al Parlamento l'individuazione delle priorità per lo segnalava alcune urgenze
Oggi già anche l'individuazione delle priorità è abbastanza difficile senza cibo se ci basiamo sulla legislazione
Quelli che sono sono senza c'è una costante dei di tutti gli ultimi governi in materia
Di riforma amministrativa il problema dei furbetti del cartellino diciamo così dell'assenteismo che non è sicuramente il problema principale nella pubblica amministrazione ma l'unico tema su cui tutti i governi si sono in qualche modo concentrati
Ecco e l'altra cosa che che purtroppo spesso manca ecco noi tendiamo sempre a fare riforme amministrative si si tende a fare riforme amministrative facendo leggi
Il Rapporto Giannini molto spesso in tibetano degli indizi che hanno consistevano nell'adozione di nuove leggi ma in una meno un'azione amministrativa saggia ed equilibrata lungimiranti ecco questo per quanto riguarda gli attori il metodo delle riforme per quanto riguarda Marco direi vorrei dire qualcosa di più per quanto riguarda i temi contenuti delle riforme amministrative
Naturalmente è difficile fare un paragone oggi ci sono tanti temi tante tendenze di riforma che quarant'anni fa non c'erano
Oggi abbiamo la legge sul procedimento in molte riforme amministrative recenti sono riforme che ruotano intorno alla legge sul procedimento amministrativo
Oggi abbiamo il Codice dei contratti pubblici quindi ci sono molti più problemi molte più diventata molto più importante sia in termini sostanziali che processuali l'attività contrattuale delle pubbliche amministrazioni
Ma c'erano abbia viviamo in un periodo di crisi finanziarie tante riforme ruotano intorno alla revisione della spesa abbiamo forse un orientamento un po'più liberista e quindi ci poniamo per esempio il problema dei limiti dell'ammissibilità dell'intervento pubblico nell'economia delle imprese pubbliche
Che mentre interno al ai tempi Giannini ci si poneva semmai il problema della della disciplina delle aziende autonome che arrotondano un tema che oggi abbastanza superato il capo sono cambiate anche le aspettative dei cittadini oggi se i cittadini si aspettano per esempio trasparenza il problema per la trasparenza quaranta anni fa non avevano neanche cominciato la porcello
E oggi circa molti problemi quelli che forse sarà andrebbero affrontati con maggiore urgenza sono quelli relativi agli incentivi e disincentivi a cui sono soggetti dei pubblici dipendenti che sono spesso soggetti a molti incentivi negativi e molte forme di responsabilità paralizzanti mancava invece di degli incentivi giusti su questo invece però il il Rapporto Giannini qualcosa lo diceva ecco vorrei invece per andare ai temi su cui si può fare un po'un parallelo fra i contenuti del Rapporto Giannini e il tendenze recenti
Vorrei soffermarmi su quattro temi il tema dell'assetto normativo quello dell'organizzazione quello del funzionamento quello del personale dirò qualcosa un po'in qualche osservazione sparsa su cui ciascuno di questi tempi assetto normativo su questo Giannini insisterà morto una delle sotto come una delle commissioni di cui parlavo prima
Si occupava della delegificazione poi una delle sottocommissioni in cui si articolo la commissione Gianni dell'ottantatré era dedicata ai problemi
Della normazione nel nel nel Rapporto Giannini ne così dice si lamenta il fatto che in parlamento non fa grandi riforme per mettere per fare ordine nella legislazione ma come ha ricordato Marco Alberti fa leggi per imparare ossicini fratturati
Il rapporto insiste sulla delegificazione insiste sull'attualità all'attuabilità amministrativa delle leggi e sull'analisi di impatto nella regolamentazione questi problemi ce li abbiamo ancora del sud
Abbiamo un'attività legislativa forse come vi fosse un po'diversa il Rillo approccio del legislatore alla pubblica amministrazione ma sempre abbastanza bulimica c'è sempre un eccesso di norme
Sulla pubblica amministrazione
Forse non ci poniamo più di tanto il problema della delegificazione abbiamo ci siamo resi conto che il problema principale è quello della codificazione di riordinare la la normazione esistente e alcune buone operazioni di interventi codificazione negli ultimi vent'anni sono state fatte
C'è ancora il problema
La lamentiamo ha ragione ancora la mancata attenzione all'attuabilità all'attuazione delle norme e questa è una cosa su cui c'è una certa attenzione da parte da parte dei da parte dei politici
C'è stato qualche governo che si è posto in modo molto forte il tema dell'attuazione delle leggi anche se sul posto in termini di atti normativi attuativi cioè di atti di normazione secondaria più che di reale implementazione di conseguimento dei risultati voluti dalle leggi
Abbiamo una abbiamo una bellissima disciplina dell'analisi di impatto della regolamentazione che per molto poco attuata
Organizzazione per quanto riguarda l'organizzazione il Rapporto Giannini si concentra soprattutto sul tema del rapporto fra Stato fra Stato e autonomia c'era stata
La minacce erano state il Verziere diverse fasi della regionalizzazione
Giannini osservava che serviva una riorganizzazione dell'amministrazione statale in conseguenza della del delle operazioni di decentramento su questo non è che ci siano stati colti grandi passi avanti con quello che si nota
Nella nel nel resto riforma amministrativa recenti per lo più è mancata una sono mancate riflessioni generali come quelle della come quelle del rapporto Giannini o del rapporto Cassese di una di una quindicina d'anni dopo
Giannini insiste molto sulla Presidenza del Consiglio dei ministri e al suo rapporto anch'egli c'era stata
La c'erano stati studi di via poco ci sarà sarebbe stato una decina d'anni dopo sarebbe stata adottata la legge sulla Presidenza del Consiglio
Però noi siamo ancora alle prese con il problema su cui Giannini si concentra ecco che Giannini enunciato quello della scelta sul modello di presidenza del Consiglio la Presidenza del Consiglio che svolgesse soltanto funzioni
Strumentali per la per il presidente per il Consiglio dei ministri quindi essenzialmente una struttura di coordinamento
Ho anche una struttura che svolgesse funzioni interdipartimentali cioè funzioni come più funzioni attribuzioni amministrativa sostanziali che andassero
Al che non che non fosse uno si sapessero quale ministero attribuire a questa strada è stata è quella che di fatto è stata percorsa nel tempo e presso la Presidenza del Consiglio talmente appesantita da funzioni varie che non riesce poi spesso svolge il suo il le sue funzioni di coordinamento perché non ha non alle strutture
Raramente per svolgere l'attività di coordinamento
Per quanto riguarda il fu un altro gruppo di di di di contenuti nel Rapporto Giannini riguardano il funzionamento della pubblica amministrazione come come osservava prima Bernardo sorti il il linguaggio del ring del rapporto Gianni da questo punto di vista è molto un linguaggio molto molto moderno talché si preoccupa come ci sino preoccupa molto del funzionamento delle tecniche produttive nell'ambito della pubblica amministrazione
E e quindi Gianni si pone un problema che a quell'epoca erano forse era considerato un problema poco giuridico quello dei tempi dell'amministrazione dei tempi dei pagamenti
Problema ancora attuale su quel Gianni diceva che lo Stato si comporta come un malfattore legale che permette a stralcio che invece le prime nel privato
Siamo un po'sempre come dire questi problemi continuava a doverli così come nonostante le norme Evoluzione tecnologica che abbiamo avuto nostrano Sante
Grandi processi di informatizzazione di digitalizzazione dell'amministrazione noi continuiamo ad avere un problema che è quello su cui che Giannini metteva in evidenza quello del difetto di coordinamento dell'assenza di una politica generale di una politica contrattuale per le acquisizioni tecnologiche grandi spese
Nella nella nell'amministrazione digitale però non ben coordinate senza una guida
Senza la guida consapevole dei processi di informatizzazione problemi che oggi sono aggravati dal fatto che la come la tecnologia offrirebbe enormi potenzialità di gestione dei dati di elaborazione delle politiche pubbliche ma questo ma su questo incide negativamente l'assenza di una di un governo consapevole costante dei processi di informatizzazione
E per quanto riguarda il funzionamento delle amministrazioni Giannini nell'iter Rapporto Giannini si parla delle sedi degli uffici pubblici da un tema che è stato ripreso meglio è stato ripreso da una delega della legge ma dire che poi da questo punto di vista presto ad esercitare si pone il problema della misurazione della dell'efficienza dei risultati dell'amministrazione che invece è stato al centro della riforma Brunetta del due mila nove
Forse con un approccio un po'diverso da quello che si deduce dal Rapporto Giannini per nel Rapporto Giannini
La la misurazione dei rendimenti e l'amministrazione è un problema di organizzazione del lavoro di funzionamento
Nella riforma Brunetta di fatto è stato declinato essenzialmente come un problema di gestione del personale di meccanismi di retribuzione del personale
E infine o osservazioni importanti fra Giannini una quindicina d'anni prima della riforma dei controlli sui controlli amministrativi
Proponendo proprio il punto fondava le rammento fondamentale della riforma del novantaquattro cioè l'attribuzione alla corte dei conti di controlli di efficienza cosa che poi verrà fatta nel mille novecentonovantaquattro però anche qui non è che siamo molto lontani da quel problema da quel quella situazione perché il controllo
I controlli di efficienza che poi sono stati introdotti funzionano con difficoltà e c'è sempre la tentazione raccolte avvocato volta si traduce in realizzazioni dire introdurre controlli massivi di di di regime preventivi di legittimità
Ultimo tema quello del personale anche sul personale Giannini dice il Rapporto Giannini dice una serie di cose che per molti aspetti sono ancora attuali
Innanzitutto sulla quantità e sulla distribuzione del personale di personale dieci il rapporto non è esuberante ma il male ripartito
Potremmo dire lo stesso ancora oggi anche anche perché continua a non essere continua essa alla distribuzione del personale essere operato
Non sulla base di una ricognizione di adeguatezza delle strutture in funzione delle delle funzioni
Ecco la la politica la politica delle assunzioni del con del collocamento del personale spesso sembra come dire risentire più dell'offerta che della domanda più delle esigenze
Di come dire di stabilizzazione simili Catella anche delle esigenze delle amministrazioni anche se da questo punto di vista sono stati fatti
Dei dei passi avanti delle innovazioni almeno a livello legislativo dove nel due mila sedici è stato introdotto il concetto di piano dei fabbisogni luogo
Del concetto della della piante organiche però comunque le le dinamiche poi continuano a essere spesso quelle di prima così come sono molto attuali le osservazioni di Giannini relative al reclutamento del personale al modo di svolgere i concorsi
Già nel tunnel già quaranta anni fa Giannini si lamentava del nozionismo dei titoli e del fatto e l'eccessivo valore dà per certi titoli di studio delle commissioni composte da personale non a tempo pieno
Della tendente alla gelosia delle amministrazioni per il proprio personale quindi della gelosia delle amministrazioni nella gestione delle procedure concorsuali
Ostacolava Formentini centralizzazione di razionalizzazione resistenze che ancora ci sono oggi abbiamo delle norme molto molto illuminate che prevedono forme ricentralizzazione dei contratti pubblico dei concorsi pubblici
Abbiamo invece norme ancora un po'un po'antiquate per quanto riguarda le modalità di svolgimento dei concorsi pubblici anche qui continua a esserci molto
Come dei concorsi pubblici continua a essere un po'quelli che già quarant'anni fa erano già abbastanza vecchi
Così come rimangono nonostante la privatizzazione rimane ancora abbastanza triangolo ancora abbastanza attuali ancora osservazione di Giannini relativamente alle fonti di disciplina del pubblico impiego che rapporto parla di nuvole di leggi e leggine
Ecco forse adesso di leggi in materia di pubblico impiego ce ne sono un po'meno però continua a esserci una tendenza alla confusione alla decodificazione abbiamo in teoria un testo unico del Pubblico impiego pro anche l'ultima legge finanziaria del due mila diciannove ha introdotto norme norme a regime sul personale pubblico creditore invece di essere e non dorme finti come dire volte al contenimento della spesa stavolta sulla disciplina
Del reclutamento del del personale che invece di essere messa sul inserite nel testo unico sono sono rimaste in una legge nella legge
Nella legge di bilancio continuiamo ad avere un un certo disordine normativo che viene alimentata a fronte nel in materia di pubblico impiego e infine ultimo tema la dirigenza è stato già menzionato sulla dirigenza come è stato ricordato Giannini era contrario alla contrattualizzazione della diligenza
Inter aveva individuato nel rapporto un altro tema che ancora attuale e quello della del del identificazione della diligenza che c'è un problema di di definizione di della categoria di dei dirigenti sia come dire in senso verticale no con quali fra quale livello parte la dirigenza sia in senso orizzontale perché ci sono diverse carriere come dire quelli che noi chiamiamo dirigenti sono decine di migliaia di persone svolgono attività molto diverse fra loro per i prezzi per le scuole ai medici degli ospedali ai dirigenti dei ministeri
Ce ne siamo accorti con la con con con una sciagurata norme in materia di trasparenza amministrativa che è stata dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale qualche qualche mese fa proprio perché trattava i dirigenti insomma soggetti troppo diversi
In modo in modo uguale quindi abbiamo ancora un problema di identità nella dirigenza abbiamo ancora un problema di appiattimento retributivo di cui pure Giannini si lamentava ecco quindi su molte molte cose sono cambiate molti problemi non ci sono più e soprattutto abbiamo molti nuovi problemi molte nuove tendenze di riforma pro come vedete a fronte
Su questi temi che ha violentato continuano continua a essere molto attuali le osservazioni di nell'osservazione di Giannini a fronte delle quali noi possiamo fare soltanto quello che Giannini scriveva nel famoso discorso sulle incongruenze famoso articolo sulle incongruenze Intel normazione amministrativa
E l'obbligo del giurista denunciare protestare grazie
Grazie anche a Bernardo Mattarella che
C'era
Prende un sonoro dimostrato come ancora molte delle indicazioni di Giannini rimangano oggi attuali
Ma anche ha fatto riferimento ad altri attori altre situazioni che in questo che negli anni sono intervenuti diciamo all'interno
Della questione delle riforme amministrative
Due per tutte diciamo l'Europa innanzitutto il valore fondamentale che l'Europa ha avuto nel conformare sia dall'esterno che all'interno di sistemi istituzionali amministrativi dei paesi dell'Unione Europea
E l'altra è il sopravvenire delle crisi economiche che hanno come dire in qualche modo contrassegnato in modo forte e anche la questione delle riforme c'è una stagione quella per esempio del Governo Monti che sta il re come dire che caratterizzata anche come dire comunicativa mentre nei nomi diciamo con le istituzioni ma serricoli indicazione all'approvazione in sede di decreti legge salva Italia ricordo era una parola la parola che veniva fuori
Che dava il senso della urgenza questi questa dimensione finanziaria diciamo sulla gli assetti organizzativi dell'amministrazione
Io credo che adesso si tratti di guardare
Alloggi e non solo quello che come dire anzi ancora c'è da fare molto c'è da fare ma anche dalla difficoltà che si dica a frappongono da fare quindi credo che Marcello club Ricci su questo qualcosa da dirci grazie
Grazie non vorrei contribuire al pessimismo nel quale alcuni relatori senza ma forse tutti noi
Ne abbiamo il rischio di cadere ma voglio partire davanti anch'io dal Rapporto Giannini non passaggio che è stato già agitate in parte da Marco D'Alberti
Dove Giannini
Ci dice che questo grave disfunzione amento no della pubblica amministrazione
Dice a molte cause talune anche assai lontane no chiarisce tuttavia di queste calze rapporto non si occupa poi onde non si cerca l'insidia di turbare il decidere disperdendosi in itinerari collaterali che potrebbero divenire ricreativi minatori
Oltre oltretutto quasi sempre sospetti di essere facili e gratuiti
Punto poi continua saggezza imporrebbe
Che si considerasse chiuso il passato riaperto solito il provvedere al futuro quindi diciamo un segnale di ottimismo e allora questione che io volevo rapidamente tratteggiare proprio per sommi capi
E la domanda è questa ma è proprio vero che è impossibile anche non nucleo di dirigenti di politici di pensatori dominati considerare chiuso il passato
Provvederà il futuro come se non ci fosse
Possiamo fare tabula rasa si riparte da zero evento stiamo tutto nel migliore dei mondi possibili purtroppo su questo versante non tanti giuristi ma gli studiosi scienza politica gli economisti di storici e ci danno dei segnali di maggiore cautela realismo intanto perché
Proprio il legame tra passato e futuro
Per quanto riguarda le istituzioni
Viene definito secondo quel concetto di indipendenza del percorso passa nel prendersi nel senso che di passato delle istituzioni
A una traiettoria è un'inezia propria che va avanti si protrae nel futuro e che rende molto difficile di deviare da quello che è un percorso che con una grande nave
Di crociera che non riesce a girare in rapidamente a novanta gradi nel caso di bisogno
Quindi c'è questo aspetto di
Difficoltà delle istituzioni in quanto tali a fare piazza pulita del passato ripartire ex novo come dimostrano anche in tanti casi di trasposizione automatica sul piano normativo di modelli istituzionali costituzionali non costituzionali
In altri paesi dove non attecchiscono insomma l'Ombudsman funziona benissimo per i Paesi anglosassoni da noi sappiamo qual è la situazione
Reale
Detto questo però pesante rendersi conto
Le il riforme amministrative sono essenziali
Nel per quanto riguarda gli sviluppi positivi dell'economia della Società dei rapporti anche civili
Per esempio uno storico dell'economia abbastanza nulli pronti io trovato molto interessante l'ascesa e declino storia economica dell'Italia di Emanuele si evince dieci uno punto ci dice che no quello l'altra cosa gli ottanta in questo son belle acque quello questo secondo chiudendo
Perché va a fondo veri del problema dello sviluppo economico crescita arretratezza dove al centro ci sono anche le questioni istituzionali
E c'è una frase che mi aveva colpito dove si dice che l'inefficienza dello Stato
Incide negativamente sulle risorse variabili di lungo periodo di cui un grande paese avanzato avrebbe bisogno per mantenere gli i suoi livelli di sviluppo quindi quasi a dire
Che la riforma dello Stato in seicento inefficiente
E quasi un elemento che condiziona tutto il resto in questa in effetti è vero che nel secondo
Anche altri studiosi in generale le istituzioni dello Stato forte intesa Stato nelle sue varie articolazioni naturalmente
è una specie di rispetto al sistema economico sociale complessiva una specie di software o addirittura nel sistema operativo che rende poi molto più fluidi agevole funzionali tutti gli scambi che io li tantalio è che a livello di società ed economia si sviluppano nel resta anche la Commissione europea rimanda a qualcosa di più concreto e attuale
In onda non rapporto recente ci dice con chiarezza dedicato favorire raccolti sulla rete
Sulla sulla crescita annuale Lanning riferita anche Weinstein estatici
Considera dice che istituzione pubblica che funzionano bene contribuiscono a una crescita maggiore e sono la precondizione pelle
L'implementazione di attuazione positiva di altre riforme quindi di nuovo al centro la riforma delle all'istituzione della pubblica amministrazione quasi una riforma madre all'interno di questo
Sistema
E allora come si fa quale quale
Come si esce da questa situazione di passo le tende anzi
Perché sembra restringere la fattibilità sia in sede di configurazione quindi legislativa quante riforme ben concepite poi non arrivano
Al traguardo ma anche la parte attuativa quante riforme approvate dal Parlamento resta sulla carta e così via
Come si fa e quali sono le condizioni innescare vuol non con
Un circuito virtuoso che consenta di deviazioni positive
Ecco anche qui i segnali che ci vengono montati da studiosi gli altri discipline non sono necessità molto positivi nemmeno nel breve periodo usare il francese
In Francia ammenda tanti anni fa Michel Crozier sottolineava Comelli sistemi organizzativi hanno come caratteristica principale la rigidità
E non riescono ad adattarsi facilmente Amour al mutamento che tengono a resistere a ogni trasformazione
Questo anche per le organizzazioni private peraltro perché anche riformare della cultura operatività di grandi aziende private non è per niente facile quindi non è un problema solo dell'organizzazione pubblica
Addirittura un nostro economista due ci dice che le le le le istituzioni sono risultano essere meno plastiche c'è meno malleabili della tecnologia questo sembra quasi un paradosso perché anche l'attrice traiettorie tecnologiche
Vincolano il futuro sviluppo non c'entro un certo sistema
Si continua è difficile cambiare
Strada saccente
Alcuni non sempre così studiosi
Di e mi riferisco idraulico che ha avuto duecento successo sul sulle modifiche istituzionali istituzioni democratiche verissimo blues-rock insomma
Dicono che alla fine fosse
Non ci sono ricette per costruire istituzioni nemmeno nel breve periodo mittenti sono necessariamente lunghi
Un altro studioso Douglas North che ho citato anche il primo indirettamente ricordando il concetto di rete in dipendenza del percorso
Dice le analisi comparata offre due soluzioni
Ho un despota autoritario rinunciato
Cardia
La capacità di di dare impulso oppure di nuovo politiche di modifiche progressive con tempi necessariamente non premi da ultima novella che c'è citazione ho trovato molto convincente l'analisi nessun politologo descrive insomma anche in modo divulgativo Sergio Fabbrini che in un saggio proprio sul cambiamento istituzionale osservando Bryant ha intanto Serra che sono più facili
Le modifiche nelle fasi di crisi di origine pensiamo al ai Paesi dell'Est Europa dopo il crollo dell'istituzione del sistema
Ante conto di tipo socialista che venga conosciamo che hanno dovuto per forza rapidamente adattare le istituzione impone importare
Insieme istituzioni modelli europee insomma lava oppure case la Germania dell'Est azzerare tutto prende di peso la legislazione alle norme le organizzazioni
Dell'anniversario la Germania dell'Ovest oppure che invece transazioni nel regime cioè in continuità sono più difficili richiede la compresenza di quattro condizioni che mi limito ad enunciare lasciando a voi la valutazione se esse sono oggi per quanto ci riguarda presenti ONU presenti
Nella situazione concreta soprattutto nel nostro Paese
La prima condizione starebbe uno status quo divenuto l'indifendibile agli occhi agli occhi dei cittadini delle e lì ci deve essere qualcosa che ribollente
Contini che ritiene non più accettabile e la situazione in essere ritenuta
Sugo ottimale inefficiente e quant'altro
Seconda condizione un consenso molto ampio tra forze politiche di maggioranza e di opposizione sulla necessità di riforme strutturali nella consapevolezza che peraltro molto difficile da forse non c'è mai stato se non in vendita a dirgli
Che disporre di istituzioni amministrative robuste forti un sistema legislativo ordinato è nell'interesse di tutti
Perché la sensazione che possano avere bianche
Al cambiamento di maggioranza in politica chi assume le redini di un nuovo governo ed in una vera a disposizione gli strumenti che rispondono agli impulsi tale attuazione anche i programmi politici
E questo è il famoso rapporto tra politica amministrazione dove si sa se contro la macchina amministrativa anche il ministro più autorevole
Nel magari si circonda di quattro cinque consiglieri capirmi non riesce a andare in profondità nelle riforme quindi l'idea però e questo dovrebbe essere una una come dire a una consapevolezza un interesse comune di tutti coloro che hanno sono al potere o aspira a diventare il modello
E in una riforma che non può essere come se dentro di di breve Periodo
Penso aspetto sottolineata anche in altri né da altri autori presento ricordo Giano inizi anni Novanta un libro di Bruno dente sono in un diverso stato involtini avevamo letto momento anche di speranza riforme l'indipendenza di chi promuove le riforme dagli interessi costituiti corporativi e settoriali Cerniglia rifondata presidiata
Attraverso o uno so nucleo presso la Presidenza del Consiglio con non credo sia il nucleo della concretezza tante il nome ci sono chi è stato istituito almeno sulla carta di recente abbia queste caratteristiche ma certamente nessun processo
Fortemente monitorato e governato in qualche modo concerto distacco con la collaborazione si perché senza anche questo senza diciamo l'apporto delle amministrazioni interessate è difficile che dall'esterno si riesca ad imporre soluzioni quindi va costruito il consenso però ci deve essere anche un certo qualcuno che
E abbia un certo distacco dagli interessi costituiti sia all'interno della pubblica amministrazione sia allestendo
E infine che una strategia d'insieme è chiaro e coerente a promuovere anche presso la popolazione
Le riforme da parte di leader di governo credibili c'è anche un problema di comunicazione di convinzione
Ecco queste questi sono elementi che devono far riflettere anche prima di mettere in cantiere nuove riforme ambiziose ci sono queste sue condizioni oppure bisogna lavorare prima sulle tue condizioni
O almeno in parallelo sulle precondizioni prima
Di avventurarsi in le riforme che abbiamo la possibilità di portare i risultati
Disperati poi al di là di tutto c'era anche un'altra citazione dentro l'attuale potrei anche conclude nemmeno le citazioni di dello storico Cipolla che ci dice chiaro che anche questa gruppo desolante come considerazione almeno nel breve periodo che nella mancanza di capitali l'arretratezza tecnologica e amministrativa sono
Più che altro conseguenze che cause del la povertà nel capitale umano del capitale sociale niente quasi tutti gli economisti studiosi insistono c'è anche il libro di un paio d'anni due tre anni fa dell'attuale governatore la Banca d'Italia investire in conoscenza cioè insiste su queste aspetti che sono addirittura
Come dice cipolla storico economia anche più importanti
Sono la causa dell'arretratezza anche amministrativa
Però insomma per chiudere solo noi in modo così negativo certamente le istituzioni cambiano s'è anche detto che comunque l'amministrazione si autoriforma né in qualche modo attestato non serve in particolare se si guarda l'esperienza del nostro Paese in alcuni momenti ci son riscattati gli scatti in avanti importanti momento del miracolo economico la crisi novantadue novantaquattro di fronte al baratro dell'uscita dal sistema monetario dei e dei i mercati finanziari in subbuglio se è stata approvata la legge già citate prima la quattro due euro e novantadue che ha dato il Basilea quattro riforme estremamente importante
Oppure l'appuntamento del Leo anche lì c'è stato un momento di reazione convinta che non si poteva
Fallire questo obiettivo in cui in quel momento condiviso tuttavia come ci ricorda Felice la stagione riformatrice durata poco
In parte per responsabilità di quella stessa che anzi dirigente che pur aveva intrapreso un percorso virtuoso
L'impressione è che vi è sia stato ponderale rompete le righe una volta raggiunto il traguardo dell'Euro
Allora a questo punto conclusioni possiamo trascurino l acqua anche trarre questo non vuol dire come ci insegnava anche Giannini desistere dall'impegno e anzi se mai come nelle sedi in cui abbiamo capacità di influenza credo che sia importante nel piccolo nel grande
Dare il proprio contributo per creare queste quattro condizioni che Cinzia centri dicono licenziati politici essere essenziali per riformare l'istituzione che la pubblica amministrazione
Grazie grazie ancora
La merce lo per queste indicazioni che a mio modo di vedere che che in qualche modo dedica lui forse incrementano diciamo una quota di pessimismo che aleggia già su questa su questa
Sulla strada
Ecco in sostanza forse la quota di testicolo menta solo perché è già allegato al massimo e sappiamo bene che era in regola regola fondamentale che infinito più uno fa sempre infinito quindi da questo punto di vista diciamo
Condizione diciamo non non non non muta
Prima di passare quello che dovrebbero essere delle conclusioni che saranno solo delle parole di saluto volevo dare un attimo la parola al prefetto Laura legate aveva chiesto di portare un saluto anche a nome della facile l'associazione nazionale dei prefetti
Popolo ore anche perché per me questa è l'aula nella quale ho ho svolto il mio primo esame universitario nonché l'ultimo quindi insomma
Ma è doppiamente oggi il piacere di Asti qui e desidero ringraziare illustri relatori ovviamente professor club dice che ha voluto con generosità insomma accettare la mia proposta indecente di abbinare a questa occasione straordinaria di riflessione sul rapporto Giannini
Su quello che l'agile volumetto dell'amico Stefano che un lucidissimo analista
Delle organizzazioni pubbliche della storia
Della dell'amministrazione pubblica abbinare appunto alzarci Alfa c'è l'associazione dei prefetti la carriera prefettizia dei funzionari dell'amministrazione civile degli interni quale segretario generale dico la verità avevo piacere che oggi ci fossero qui anche molti colleghi che vedo
E la presentazione di questo volume che poi nella nella collana del Grifone diretta da Carlo Mosca insomma ciò ore e gemella questa naturalmente direi questa occasione grazie presidente per i nodi di darmi pochi minuti cosa c'entrano i presenti con Massimo Severo Giannini cosa c'entrano con le riforme
Amministrative
Beh insomma si parte male io dico la verità ho avuto la fortuna di conoscere Massimo Severo Giannini di incontrarlo ben tre volte una prima volta qui insomma da queste parti queste Aule giovanissima studentessa nei primi anni Ottanta e paga in un paio di occasioni
Nel corso degli anni novanta cosa c'entra Massimo Severo Giannini è stato un censore
Particolarmente sovente nei confronti dei prefetti io non possono ricordare lo ha ricordato di recente di recente qualche anno fa ormai anche Sabino Cassese in realtà nel negli anni Cinquanta nel cinquanta credo con un articolo sul Corriere ha democratico uscì proprio con un titoletto provoca ricordarlo
Per la storia dell'umorismo precedenti
Insomma dove come dire bacchettava ironicamente ma insomma voi sapete che l'ironia fa più male di tante altre cose volte insomma punisce severamente specie noi servitori dello Stato ma poi trent'anni dopo nell'ottanta il dieci settembre dell'ottantasei ma il concerto con il ministro Rognoni era già ministro alla Funzione pubblica
Firma quel decreto che dà vita alla Scuola superiore dell'amministrazione dell'Interno
Fatemi dire a cui insomma noi tutti siamo ancora legati e affezionati chi non era un corsi silicio come tanti ma è stato nel corso di di più di trent'anni un luogo di grandissima cultura e di altissima formazione professionale quindi come dire già di quello che era uno dei contenuti della del suo rapporto non c'è credere nella formazione e nella creazione di una di una classe dirigente preparata altamente qualificante
Lo vede quindi in una posizione diversa ma che cosa è successo in quei trent'anni dal cinquanta all'ottanta trent'anni esatti per cui Giannini cambia quasi opinione sui prefetti sembra perlomeno insomma fatemelo dire cambiare opinione sui prefetti allora
Consentitemi soltanto come dire di di ricordare a me stesso alcune date Gelmini assume le funzioni di ministro alla Funzione pubblica nell'aprile settantanove siamo nel primo governo Cossiga
Lei mantiene fino al quattro agosto dell'ottanta prosegue
Fino al diciotto ottobre dell'ottanta nel secondo governo possibile siamo in anni complesse anni di grandi sfide
Ma anche di grandissime tensioni
Il governo così gli asili governo Cossiga senza che il cinque agosto del settantanove il ventiquattro gennaio del settantanove a Genova le BR hanno ucciso Guido Rosa in cui suoneranno i sono accompagnati da una manifestazione straordinaria oltre un milione di persone un movimento la classe operaia si diceva allora contro il terrorismo ma non basta il ventinove gennaio settantanove a Milano un commando di Prima Linea uccide il giudice Alessandrini
Che stava indagando sulla strage di piazza Fontana siamo anche in una delicata fase di transizione istituzionale ed economica
Siamo al tredici marzo del settantanove quando entra in vigore il Sistema monetario europeo
E nel successivo giugno il venti giugno Nilde Iotti prima donna viene letta Presidente della Camera
Ma la scia di sangue continua nel luglio del settantanove viene ucciso l'avvocato Ambrosoli ancora il ventuno luglio a Palermo Boris Giuliano mentre prende il caffè ancora il venticinque settembre il giudice Terranova
Cade a Palermo e il settantanove si chiude con il Banco di quello che il primo decreto antiterrorismo importante con il varo di norme significative inasprimento delle pene per il terrorismo ma anche l'introduzione dei primi benefici di legge
Per i pentiti di terrorismo questo è il Paese nel quale Giannini si trova a fare il ministro per la Funzione pubblica questo il contesto storico
Quindi se quel rapporto nasce ovviamente da sarà illustrato sapientemente
Prima di me e ovviamente da una lunga storia trae origini molto più lontane Maicon testo sociale e politico e questo qui
Il sei gennaio continuo dell'ottanta viene ucciso Piersanti Mattarella lo voglio ricordare professor Mattarella
Il codice febbraio dell'ottanta a pochi metri da qui viene uccisa Vittorio bacione io quel giorno ero in università di collezione ricordo
Come dire l'emozione lo spavento la la l'attenzione è palpabile vera che c'è vicepresidente del CSM docente illustre
Di questo ne diversità quell'anno abbiamo anche Ustica il ventotto maggio c'è l'omicidio di Walter Tobagi il due agosto Mastrangeli Volpi questi sono gli anni settantanove
Gli ottanta allora in questo scenario di rafforzamento degli apparati dello Stato non è un'opzione è una necessità
Rafforzare gli apparati dello Stato significa garantire non solo modernità efficienza significa poter garantire un un tessuto democratico più forte
Apparati dello Stato capace di poter garantire servizi efficienti e quindi anche lottare contro la criminalità organizzata Bernini che nel settantasei da presidente della commissione ministeriale aveva predisposti i decreti del Presidente della Repubblica che trasferiscono e funzionale regione nell'ottanta appunto fare a questo provvedimento
Cosa c'entrano i la la seconda domanda che facevo i prefetti con la riforma i prefetti sono stati fin dall'Ottocento nella fase post unitaria gente straordinari di unificazione sui territori
Lo sono stati hanno costruito lungo il territorio del nostro stivale ovviamente come dire la forza propulsiva per generare un'unificazione che era ancora soltanto sulla carta e stenta a realizzarsi ma allo stesso modo fatemelo dire
In realtà nel secondo dopoguerra diventano agenti degli modernizzazione del Paese agenti riformatori concreti agenti riformatori e allora da mero strumento di repressione di controllo
Così come li aveva voluti regime fascista
A cui forse faceva ancora riferimento quella quel Giannini del cinquanta
In realtà solo Santorso San Suu menti nella nello Stato
Democratico del secondo dopoguerra per poter garantire pervasiva mente progressivamente per non parlare più alle ditte ma garantire progressivamente una capacità di modernizzazione del Paese specie in quelle aree più complicate più arretrate
Che non sono solo quelle del sud Italia in cui era necessario portare il germe dello Stato per portare in qualche modo non il diktat del potere centrale ma una capacità reale interpretare di conoscere di analizzare
I territori
è un ruolo che secondo ovviamente chi ha trasformato o anche un po'le funzioni dei precetti che sono rimasti certamente come dire garantisce della sicurezza della legalità in tutte le loro declinazioni come dire strumento delle delle emergenze ma sono sostanzialmente garantire i diritti civili
Questo allora come sono oggi e sono tuttora agenti progressivi di modernizzazione spinta innovatrice sui territori luogo di aggregazione
Io voglio solo chiudere veramente ringraziando e dicendo l'amico sta Rose che ha fatto una un collega delineato con rapidità e in quell'agile volumetto come diceva la mia professoressa di ginnasio insomma la storia no ai cavalcato la storia della del Novecento italiano
E non sono d'accordo sulla visione pessimistica al contrario il viene gettato da Giannini deve avere tempo di fruttificare stato sicuramente lungimirante più di quanto quell'epoca non consentisse
Però il il germe cioè si è insinuato sta crescendo qualche foglio Lina la vediamo e sicuramente fatemelo dire proprio l'Amministrazione dell'Interno tra quelle che ha raccolto più di altre cui sto il prima le funzioni diceva e noi ovviamente dopo la riforma dell'ottantotto dopo ovviamente soprattutto alle riforme del novantanove la legge cinquantanove i decreti precedenti Cesaria trecento trecentotré
La nascita dell'UTIF Gia
Alla quale sono legata per averne eseguiti lavori personalmente da lì poi l'amministrazione interna è stata capace di ridefinire sì
L'idea di darsi un assetto organizzativo capace di poter affrontare la sfida futura sarà quella del regionalismo differenziato di comprendere anche lì in uno scenario tutto da costruire quale sarà il ruolo dei garanti dell'unità nazionale se saranno ancora i prefetti a poterlo fare non solo per i LEA penso che riletto e per esempio per tante altre no funzione grazie
Grazie anche al prefetto lega per queste parole soprattutto se mi consentite per questo legame che ha posto tra la modernizzazione e la funzione prefettizio lo dico perché siccome in passato diciamo tra le tante cose che mi è capitato di fare il fatto anche il sottosegretario all'Interno era quello che cercavo di dire quando esercitavo quelle funzioni che cioè che il prefetto doveva diventare non come dire un rappresentante un garante del buon funzionamento del sistema istituzionale e da questo punto di vista il punto di riferimento diventava più che lo Stato la Repubblica se vogliamo utilizzare proprio un'indicazione questa era una crescita nel senso che la crescita della consapevolezza civile
Io non so se sia andato sempre in questa direzione di ma che oppure no io spero che questa direzione se comunque se c'è stata se posso essere incrementate ripresa
No noi abbiamo questa sera a lungo parlato della riforme Massimo Severo Giannini ma questo in parte voto diamo anche a questo libretto che i Stefano sette quindi se Stefano vuol dirci qualche parola dico noi saremmo contenti del poema di concludere questo
Forza
Grazie certo rapidissimamente Alessandro
Intanto veramente io sono grato a a tutti i nuovi un parte di tale dimensioni transculturale
Difficile da prevedere quel
Piccolo lavoro che ho cercato di fare
Grazie a tutti e quindi due specifica così una Marcello Pera ricerche è avvenuto questo
Questa iniziativa e un'altra Marco D'Alberti permettimi Marco per questo richiamo la famiglia essere messo dentro una famiglia di riformatori già l'idea della famiglia contenente bella l'idea di esserci scure l'intro ancora più bella
E quindi è pleonastico più interi ovviamente sui temi il la cosa che credo che nella gara da tutto quello che è stato detto e lo iato esistente tra la generosità il progetto
Alcuni molto alti alti ottimamente un po'meno
Di di alto livello i risultati e questo e quello che in il tema è questo io mi dimetterò di telegrammi Bernardo Sordi
La multidisciplinarietà dicevi tu io uso un termine un po'improprio la molti multiculturalità di Giannini
Il rapporto con Roberto Lucifer insegnano scienza l'amministrazione Celli Cellin Giannini l'inversione di tendenza rispetto alla svolta Orlandi annata il mille ottocentottantasette che volle depurare il diritto pubblico dalle altre scienze
Che ha sotto la grande chef la grande scuola del positivismo giuridico e ritardi e poi lo stesso giorno in era allievo e l'avvio di Santi Romano allievo di di del di quella sì Stati Uniti pensiero ma si rese conto che non si poteva guardare l'amministrazione sennò attraverso un'idea di multidisciplinare
Gli uffici organizzazione metodi alla fine non so che quello cioè la cifra di uno virgola della persone che organizzavano le risorse tant'è che alla scuola fece fare dei corsi su quello che non hanno Ursi
Io facevo assistette allo scopo per cui in quel periodo di ritorno prevalentemente corsi su funzioni gestionali
Capiva questo gli era chiaro questo la seconda cosa il modello che mi sono convinto è stato detto tanto sul modello null'altro devo aggiungere
Che leggendo le cose che il moderno nasce fatalmente l'idea che un ragazzo un giovanotto un po'più che Jovanotti trentuno anni che per un anno e mezzo fa il capo di gabinetto due and avendo ci hanno tutte le carte davanti di quelli che stanno costruendo l'ordinamento repubblicano certamente non poteva avere che quel metodo dell'insieme e questo è il suo prodotti deviando il netto il rapporto del settantanove c'è una differenza che mi è stata fatta notare dopo che il libro era già uscito
Con la relazione citata della della commissione a trecentottantadue lì alla fine su un articolato di legge invece Giannini nel rapporto il settore
Programmaticamente dice non voglio non solo io non faccio fare ma non voglio che si facciano leggi sparse dobbiamo prima capire poi fare sembra Gandhi che manda questi giovani che volevano subito la rivoluzione in India
Li manda a studiare quel grande Paese immenso tornate con delle relazioni precise
Su questo paese se non ci stancheremo mai al grande intero
Perché il grande impero il più forte di lui il grande impero è la vecchia Amministrazione se non andiamo a conoscere i problemi delle persone non avremo una nuova amministrazione le disillusioni è stato detto perché era Cerulli Irelli
Certo il regionalismo Vincenzo in un'aula di convegno si parlava di sanità massimo se ritiene al relatore dal pubblico avvenne una domanda che riguardava la regione Campania professore Ciani rispose con la sua solita voce sommessa
Il sistema regione Campania
Ecco questo era il uno che si era abbattuto che diamine su questo Esiste la Regione Campania il coraggio è stato detto avvisata Marco D'Alberti
Appunto il coraggio di Giannini era steso straordinario sito come io l'ho letto
Ma privatizzazione su questo un telegramma bellissimo
Il problema secondo me non è solo lui non voleva che chi avesse Moon era pubblici fossero privatizzati ma perché perché secondo me lei non c'è scritto che mi sono fatto questa idea
Perché lui capiva che la privatizzazione del bandito che l'invadenza della politica nelle nomine questa è l'idea che io mi sono fatto mi sbaglierò bellissima quella cosa sugli ispettori
Esterni
Cioè come ci vogliono le forze interne come giustamente dice tu Marcello perché le cose si possono fare però su certe funzioni specifiche l'ispettore no può essere che esterno perché sei interno è un collaboratore dell'amministrazione ma per per vocazione non per cattiveria quindi
Da ultimo
Io direi che quindi aveva capito una grande cosa la la riforma dell'amministrazione come si chiama il primo capitoletto di quel libricino la riforma dell'amministrazione come problema politico e Marcello tu questo hai detto qui e che è a quello che diceva la commissione Cassis nel mille novecentoventidue un'ultima notazione in dodici secondi mi è stato fatto notare che quella troppo tra parentesi e ambiguo
è vero e ambiguo perché sembra troppo ha voluto fare troppo troppo rispetto a cosa se lo dovessi riscrivere
Direi di un riformatore giustamente lungimirante perché solo se sia lungimiranti si potrà fare qualcosa
Sì ma certo però il problema è che capisco che possa essere ambiguo
Vincenzo dopo Giannini in questi quarant'anni sarebbero bastati prima che Gianni fosse più a lungo
Rutelli i ministri massimo tre ci sono stati gli altri hanno fatto solo danni allora si passa sulla continuità come problema politico metterli solo e sempre le persone che sanno fare che possono fare e allora forse ci si faceva grazie
Siamo ormai alla fine secondo il programma io dovrei addirittura fare delle conclusioni in questa ora trarre delle conclusioni una cosa impossibile intanto perché non si può come dire in qualche modo diciamo tira fuori un'altra relazione in sede di conclusione sarebbe diciamo una relazione una sanzione questa non un apporto diciamo a chi ha ascoltato
In secondo luogo abbiamo visto come l'arrivo a vicenda diciamo del di riforme amministrative
Non si conclude non si può conclude quindi l'idea che poco la posso fare delle conclusioni su una rifacendo e che ancora non si conclude intrinsecamente contraddittorie comunque difficile
Allora cercherò soltanto di prendere solo qualche spunto perché a lire alcuni aspetti che son venuti fuori anche per cercare di esprimere diciamo un auspicio accanto a una considerazione
Prima indicazione dove l'importanza di Giannini e fondamentale noi non avremmo fatto il percorso che abbiamo fatto se Giannini non ci fosse stato che da questo punto di vista è vero che le riforme diciamo non hanno avuto sostanzialmente diciamo un cambi nonna non hanno avuto una realizzazione sistemica ma è vero anche che non tutto è come prima
Ed è vero anche che tra società trasformato il diritto amministrativo agricoltura e ricordato esattamente una cosa non cioè il cambio di paradigma che c'è stato sostanze note con me
Il superamento non di Santi Romano ma di Vittorio Emanuele Orlando cioè del metro giuridico la scelta del metodo giuridico
L'apertura che invece prima appunto
Prima Romano e poi soprattutto Giannini e Cassese portano avanti diciamolo con l'apertura alla scienza diverso da Gelmini questo lo dice mi è capitato l'altro giorno diciamo di occuparmi ancora una volta di Giannini perché stavo a parlare per i settanta anni della rivista di diritto sportivo e naturalmente diciamo è venuto fuori il discorso sui le prime osservazioni sui gli ordinamenti giuridici sportivi già e Cennini diceva con chiarezza che quello che l'ordinamento giuridico liminale lo chiamava esattamente così
Laddove per eliminare si intende l'ordinamento giuridico che non prende la propria giustificazione tasse da dentro di sé ma la scienza che sono diverse dalla scienza giuridica
Si alza la scienza sociale alla scienza politica la scienza economica appunto ecco
Se gli ordinamenti giuridici sono criminali questo significa anche questo quadro diciamo sostanzialmente il quadro complessivo della questione delle riforme amministrative
E del rapporto fra istituzioni società so e società Che cosa
Una scienza del diritto che consapevole però degli apporti determinanti degli atti non a caso Marcello larici ci ha raccontato da ultimo che cosa gli economisti pensano che sia opportuno perché le istituzioni cambi quindi la situazione cambiata allora diciamo dobbiamo dire che d'importanza di Giannini è stata fondamentale diciamo sia per il discorso sulle riforme che per il discorso sui cambiamenti del diritto amministrativo tout-court
è il cambiamento del diritto amministrativo è una delle condizioni che spiega anche il diverso cambiamento indefesso modo di atteggiarsi internet info
Secondo Flash vorrei farlo sugli anni Novanta perché gli anni Novanta sono importanti perché negli anni novanta diciamo alla questione delle riforme amministrative diventa sostanzialmente una politica pubblica autonoma
Prima sostanzialmente diciamo la riforma amministrativa era appannaggio
Del ministro che era titolare dell'amministrazione che bisognava riformare e per la Commissione parlamentare a cui si sarebbe dovuto rivolgere e quindi sostanzialmente il soffitto a riformare la distruzione del ministro dell'istruzione
E dalla Commissione cultura della Camera e del Senato il resto non contava nulla ora negli anni novanta che cosa succede che anche forse soprattutto sulla scorta dell'esperienza straniera perché non gli enti chiamo che in in molti altri Paesi la questione della riforma in Gran Bretagna e diciamo no NI negli Stati Uniti diciamo della coesione riforme diventano amministrative diventa una questione come dire diciamo fondamenta e viene superato il pregiudizio che Cassese ci ricorda
Per la presentazione del libro di Osborne diciamo governare che nelle dicendo sostanzialmente a quella più su quella diciamo quella quell'atteggiamento che era di Reagan che diceva
Fare le riforme amministrative è inutile perché nessuno devo incasserà mai il dividendo politico delle riforme amministrative perché sono ci vuole così tanto tempo ciò che saranno sempre altri governi no
Invece si cerca di fare i pro perché si capisce che quelle riforme sono importanti ora queste riforme che cosa hanno di dissenso rispetto alle altre una cosa avevo detto a questa dimensione
Totalizzante la seconda è che sono riforme che in qualche modo comporre diciamo momento nuova amministrazione come un complesso unitario non si tratta più di riforma nel segmento e la ma si tratta di riformare il sistema mentre riforme degli anni Novanta sia in quelle di Cassese diciamo che sono praticamente introducono il quadro io vorrei che non si dimenticasse che la prima d'energia per la riforma del
Contenuta nella legge finanziaria del governo Ciampi
E quella legge finanziaria credo sia stata l'unica fino adesso essere affidata al ministro diverso ristoro economico avviso dalla Fox alcuni di noi lo ricordano per aver in qualche modo preso parte della vicenda pensando che era una vicenda che è stata una vicenda anche contenzioso non è stata una vicenda senza
Ed è un'agenda in cui c'era l'idea proprio che
E c'era un rapporto strutturale la dimensione economica per la vita economica del paese e la dimensione Institut che l'economia e diritto sono due facce
La stessa medaglia
E quindi chi vuole separati in realtà diciamo vuole la ingovernabilità com'complessiva del sistema e questo è un apporto che dobbiamo Sabino Cassese alla finanziaria
Ciampi
E dopo le riforme che vanno sotto il nome di
Che cosa riprendono riprendono questa idea di fondo
Il sistema
Le diciamo qui non è stato ricordato diciamo il uno dei la legge cinquantanove del novantasette si articola se decreti delegati ma uno dei decreti delegati
In tali decreto centododici
Centododici del novantotto che faceva il trasferimento di compiti e funzioni amministrative e
Senta non riguardava soltanto il completamento diciamo più nell'attuazione del regionalismo comunque della deconcentrazione test match anche un po'poter riformare c'è l'idea era quella che centro doveva diventare nello stesso tempo come dire più autorevole più ma
Incapace sostanze e per questo ti indirizza
E meno preoccupa Cittadella della dimensione di gestione poi ricordate quanti ministri dei diciamo senza portafogli si accompagnava la c'era una definizione dei dei governi diciamo poco di coalizione che dava che data dalle insorge etiche formidabile ce ne occupiamo governi abdicazione prima dissociata questa era il modo sosta
E in cui si esprimeva
E che ciascuno ricordava diciamo così si sentiva ciascuno dei rappresentanti del governo si sentiva tal proprietario del proprio ministero dalla propria amministrazione e i rappresentanti politici senz'proprietari del segmento di amministrazione che in quel momento gli era stato sia stato ripartiti porterete la polemica e Andrea
Più come me
Ricorderà senz'
Questa queste cose ora deporre riforme si muovono per superare abitazione per superare le duplicazioni che prelevano sostanzialmente accanto a ministeri con portafoglio ci fossero dei ministeri senza portafoglio che mi masseria quelli con portafoglio
In modo che il Presidente del Consiglio anche lui avesse conseguimento di amministrazione attiva perché non l'ha detto potuti ricordare il ministero diciamo della della
Quello che oggi sarebbe il ministero dell'il ministero dei lavori pur c'era ministero diciamo per i problemi della casa
Viste le che campi di sterro senza portafogli piazze accompagnava e che riguardava le politiche coordinamento i ministeri per i problemi della gioventù vorrei deve è una delle dei criteri ed era importante era quello di ridurre di abolire questa sovrapposizione abolendo questi mise quindi questa riforma del centro che ancora oggi
Incenso ha ricordato Vincenzo Cerulli ricordato il contegno per ricordare appunto il nostro amico Luciano Vandelli ma vi si è tardato tanto
Amministrativo periferico quanto della necessità di
E da questo punto di vista questo centro e
Sempre più difficile fare
Gli ho parlato di ricordiamo che questa riforma
Per il sazio nell'ufficio territoriale va in una riforma che alla fine si è fatta solo sulla carta ma quella vera trasferta anche da della legge Madia aveva una tela per la riforma
Stazione periferica sì anche raggiunto un certo punto di equilibrio per realizzare
Forse ma anche questo non è stato
Allora quella stagione secondo me è una stagione importante perché è stata una stagione in cui tutto sommato abbiamo pensato
Il Paese potesse in qualche modo svolta
Che la svolta della Pugliese che che la la diciamo la riforma dell'amministrazione
Una riforma che in sostanza diciamo poteva aiutare sostanziale tutti noi a svoltare la svolta faresti che il sistema istituzionale diciamo così diventasse un sistema nello stesso tempo più leggero più efficiente più assenti
Qual è la situazione oggi la situazione oggi è una situazione
L'archivio
Sotto gli occhi di tutti io direi che STET oggi c'è una crisi dell'amministrazione questa crisi dell'amministrazione e il fenomeno della crisi più ampia che è la crisi
La crisi se diciamo abbiamo una crisi che è una crisi di vinciamo
Ecco utile di DTP compatta
Di capacità la crisi che ha portato alla pista d'intermediazione internet per la società e alla progressiva frammentazione
Per cui ad un clima di fiducia che non c'è
Super
I scritto la sfiducia è difficile perché la sfiducia
E poi Selva entriamo oggi ci sono elementi che rendono
Pippo per scoprire questa fiducia in me colpisce per esempio fiducia inglese si dice anche ciò
Ha un rapporto con la verità
Oggi per esempio diciamo si parla troppo di posti insomma le dita l'azione dettare che spesso non c'è
Forse questo però
E quello che per
Che il Consiglio di Stato per due volte
Eccepisca anche quello di ricostituire
C'era
Il ministro
Sono delle cose che più oggi ci sono che
Qualcuno è stata adesso sappiamo diciamo abbiamo una legge sempre
Torni instabili che è una legge diciamo che qualche modo
Un grande campo tanti altri cambiamenti
Ringrazio abbiamo in codice del processo amministrativo dimostra che in sostanza anche
Le questioni che riguardano la pubblica amministrazione siano esse sostanziale o processuale possono essere ecco
Scuoteva della i
Complice nel processo amministrativo
Studiosi come Paolo Grossi dicono diciamo che questo codice uno diciamo dei pochi codici allacciamo moderni aperti sostanzialmente l'appunto
Abbiamo una dimensione europea che nonostante l'alt tutto continua a
Come direbbe tenerci dentro e continua a costituire un fattore diciamo che
Portare
Allora secondo me dobbiamo mettere insieme queste cose cerca su questo costituire diciamo una come dire amministrazione che funzioni con la consapevolezza che l'amministrazione come dicono i tedeschi la costituzione del quotidiano diciamo scuole possiamo parlare diritti costituzionali ma se poi questi diritti non si perdono nei grandi servizi
Soluzione il servizio da Sant'la giustizia la Costituzione rimane sulla
Non farla rimanere sulla carta
A guastare fra le città