Più libri più liberi 2019 - Conversazione con Alberto Rossetti sul suo libro "I giovani non sono una minaccia. Anche se fanno di tutto per sembrarlo" (Città Nuova)

Radio radicale allo Stand ha più libri più liberi e c'è con noi
Alberto Rossetti che un psicoterapeuta e che a scritto un libro per l'editrice Città Nuova i giovani non sono una minaccia anche se fanno tu di tutto per sembrarlo
Benvenuto innanzitutto Piano San di radio radicale grazie allora queste do libero è interessante a mio modo di vedere perché Dan somma una panoramica sulla gioventù di oggi molto contestualizzata quindi per esempio cioè il tema preponderante della tecnologia
E e di quello che significa per questa gioventù come e più in generale per l'umanità in questo momento storico
Però prima di iniziare appunto a parlare dei contenuti specifici vorrei chiederti come e da cosa nasce ovviamente abbiamo detto se psicoterapeuta ma come è nato questo libro
Sì allora il libro nasce
Come spesso capita da un'insoddisfazione quindi da dal fatto di continuare a trovare delle narrazioni sui giovani che da un lato non mi soddisfaceva no e dall'altro anche non trovavano riscontro poi nel lavoro che facevano per un po'la la la sensazione che in fondo se ne parlasse troppo male in maniera troppo banale e superficiale e anche i testi diciamo a volte di Psicologia ho la sensazione che partissero troppo dall'alto no cioè da una teoria il voler andare a trovare dimostrazione delle proprie teorie poi nell'osservazione e quindi ha deciso un po'di staccarmi un po'da questi esempi che non mi piacevano e di fermarmi con ragazze interrogarli intervistarmi perché interrogarli e quindi o diciamo condotto alcune interviste che mi hanno consentito di costruirà anche un po'insieme a loro un indice la prima domanda che soprattutto nelle prime interviste pone per ragazzi è parlami della tua adolescenza cosa significa parte questa parola
E loro lì un po'spiazzati ovviamente ma l'intento era anche un po'quello cominciavano a parlare chi di una cosa chi dell'altra chi delle nuove tecnologie chi dell'identità e piano piano seguivo un po'i loro racconti
Andando poi a fermarmi su quelli che erano un po'delle questioni che mi si illuminava erano un po'questo fa un po'parte anche nel mio lavoro ecco e e da lì è nato questo libro che vuole un po'raccontare come si diventa grandi oggi quali sono le sfide di oggi se sono poi così tanto diverse da quelle di ieri oppure se sono cambiati solo gli strumenti
E quindi ovviamente anche se c'è un linguaggio diverso dal nostro ecco ecco infatti interessante allora comincia affrontare proprio tema della tecnologia perché ovviamente la tecnologia
Sta cambiando il nostro modo di vivere in particolare i nativi digitali che sono appunto i giovani che tu hai intervistato hanno un rapporto con la tecnologia
Potevo dire quasi pervasivo insomma no e e da questo punto di vista cito solo una retto che mi ha colpito
C'è il fenomeno dei dei influenza era no io tuber eccetera che
Questi ci guadagnano col fare questo svolgere questo ruolo vengono pagati proprio da da chi li segue per esempio cioè non mi ricordo il termine esatto uno
Che tu citi che coordinati quelli che fanno videogiochi no insieme on line e questo via Paganini e tu giustamente Chieri ma perché lo paghi
E Louis fa un esempio ti dà una risposta che se non è molto illuminante anche della capacità di confronto con la vecchia generazione perché ti risponde
E beh ma poi scusate pagate il canone per la gente le visione
Che vi dà un servizio che però voglio scegliete ve lo propongono e e invece io pago qualcuno che fa un sedicenne che però io mi scelgo molto interessante questo sì beh questa è un ragazzo che
Mi parlava della piattaforma tweet c'è appunto che è una piattaforma
Che al momento funziona molto con i videogame on line dove effettivamente si può donare Allo sterili Marche sarebbe la persona che esprima cioè che gioca on line
Si può donare una una una cifra di soldi oppure anche pagare un biglietto un abbonamento ed effettivamente lui mi ha mi ha un po'spiazzato no e mi ha fatto capire poiché così appunto
Spaesati ragazzi non sono come potrebbe sembrare senza dubbio la tecnologia per me e è sempre più chiaro che non è un ambito della vita dei ragazzi come non lo è per noi adulti mai qualche cosa che taglia la vita a veramente totalmente io avevo una cosa chiara quando Rizzato questo libro ed era che non ci sarebbe stato un capitolo intitolato i social network
Perché quello sì lo sapevo li avrei trovati ovunque no anche nella politica nella religione l'identità nel rapporto con gli adulti ritrovati sempre ma non solo è socialmente un po'un un modo diverso ovviamente di vedere tutto no perché la tecnologia entrata nella nostra nella loro vita al punto che non si può più pensare che sia un ambito separato c'è questo esempio ma ce ne sono tanti altri noti come
Non sia davvero pensabile no un'educazione anche digitale se vogliamo che sia separata un'ora a scuola non si tratta di questo ma si tratta di capire in che modo le tecnologie
Ci riguardano riguardano la vita dei ragazzi come loro passano è che cosa passa da tutto questo anche andando a vedere i punti di incontro che loro sono molto bravi a a ritrovare ecco
Ecco tra l'altro quello che vi pare emerga anche bene dal libro eccome in realtà discutere solo di tecnologia
è un po'un discutere di niente perché in effetti i comportamenti che vengono veicolati da questa tecnologia
In realtà sono stati come dire Consolo questa tecnologia e conseguente a certi comportamenti sociali che vanno per la maggiore un sistema sociale che a certi valori e quindi si dice che
Questa tecnologia spinge verso l'individualismo no verso il narcisismo e cioè irrealtà a o comunque di gruppi non reali solo virtuali non il mancanza però questo in realtà si riscontra già nella società perché appunto viviamo in un mondo dove effettivamente come si usa dire le merci contano più delle persone
Allora questo è un dato che secondo me emerge bene
Dal vivo perché appunto
è facile dare la colpa tecnologico o i giovani che sono schiavizzati da questa o si fanno schizzare da questa tecnologia no Reggiana assolutamente sì
Diciamo che è la scorciatoia
Più più facile che come mondo adulto utilizziamo no al questa mattina giusto un un un settimanale intitolava
Sulle applicazioni che usano i ragazzi buttandola proprio sulla sul terrore sulla tragedia su tutto ciò che di negativo passa per i telefoni ma non ci rendiamo conto che un discorso molto più collettivo io inizio proprio con con De André con la canzone di maggio no e quindi per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti cioè e l'idea che
Davvero non sia possibile
Pensare che i problemi di oggi siano delle tecnologie i premi di oggi arrivano da decenni come se vogliamo anche giusto che sia e questo ci consente anche da un lato di sgonfiare un po'il potere delle tecnologie riacquisire anche un po'di potere come adulti
Di poter effettivamente insegnare qualche cosa poter ancora incidere nella vita nella vita dei ragazzi purtroppo oggi a su tutti i livelli un po'per mancanza di tempo un po'per mancanza d'informazione un po'perché come abbiamo detto è più facile i giovani vengono dipinti male e la colpa viene data alle tecnologie anche perché c'è una fatica ad assumersi una responsabilità chiaramente queste tecnologie incontrano pensiamo è socia al netto Roma per alcuni versi anche videogame incontrano anche un po'dei punti di fatidica appunti critici riferite della nostra Società e si inseriscono lì dentro e si inseriscono anche molto bene e sanno come farlo però se ci limitiamo a quello davvero non non capiamo nulla di quello che il problema è il problema più generale che riguarda le famiglie che riguarda il rapporto con con gli adulti
Ecco a parte la tecnologia ci sono veramente affrontato l'ampia gamma ma vasta gamma di di temi no di come appunto i giovani vivono la loro vita invariabili mai citato qui prima al sesso
Però al quello su cui vorrei soffermarmi perché Radio Radicale una radio politica e proprio della pressione politica perché è per esempio a tu affronti questa questione
Da due punti di vista dare un primo punto di vista eccome quello che stavi già dicendo prima accennando
Come appunto certi messaggi per esempio l'odio passano si dice sempre sempre l'ariete analoghe sicuramente amplifica però anche lì c'è una evidente
Precedenza già nella società di questa di questo modo di dire cose però è vero che la Rete può amplificare può amplificare anche la la mancanza di memoria perché e molto centrata sul presente sull'attualità estrema no
Anche se pure lì potremmo dire che poi anche nel mondo al di fuori della Rete i revisionismi storici e tante altre cose hanno già cominciato per conto loro a a minare la memoria allora parliamo prima di questa di questa capacità di prendere dei ragazzi su dei temi è appunto forti ma di cui probabilmente non conoscono nemmeno la portata per esempio il neo nazismo
Sì
Nel libro effettivamente ho raccontato di alcune situazioni che di cui ragazzi parlavano che circolavano nelle loro chat contenuti legati al neo nazismo ma anche altri contenuti di politici gli attuali no
Che erano diventati dette ripensate delle sorta dalla di Mehmet di battute e di scambi
Di quei tre ragazzi non sapevano nulla
Ad esempio si parlava del del vento sta cambiando a Roma no e quindi una chat in una seconda media
Condividevano continuamente il video di una voce che diceva il vento sta cambiando e segnare il vento sta cambiando e gli ho chiesto ma c'è chi dice questa cosa e nessuno sapeva dire no che in realtà si parlava di Regina raggi e poi la ruspa di Salvini la Recherche di Renzi
E questa cosa mi ha colpito perché da un lato c'è un abbassamento della politica che entra nelle chat dei ragazzi ma appiattendosi
Al diventare un contenuto come tanti altri e questa cosa è un problema è un problema per il futuro forse non per il presente ma per il futuro perché che credibilità possiamo avere possano avere dei ragazzi in una politica che si abbassa così tanto a essere una presa in giro
Oppure come il caso ad esempio dei dei meme nazisti
Tra l'altro a fatti di cronaca anche di un mesetto fa
Più o meno
Chapter dove si diciamo condividono contro di questo tipo pure si parla della torta di Hitler con diciamo utilizzata durante una festeggiamento di un compleanno a Bologna
è ripresa poi a livello nazionale in cui di fatto i ragazzi sembrano non
Non riuscirà a comprendere no oppure medio non rendersi conto di quanto
Quanto al passato possa effettivamente ancora per un peso sul presente ecco questa frattura colpisce molto e mi colpisce ancora di più perché spesso quella reazione di noi adulti torniamo all'inizio è quella di puntare il dito contro di loro che non hanno valori che non han capito nulla e di nuovo non mettiamo in discussione il mondo in cui stiamo gli stiamo crescendo no che forse mi verrebbe da dire non è in grado di aiutare i giovani a costruire un ponte con il passato che ci riguarda ma in qualche modo li stiamo un po'condannando a vivere in un presente in cui effettivamente Hitler non è nient'altro che una figurina un meme che che fa ridere ne sappia bene che non è così tra un problema nostro
Ecco però dall'altra parte sempre sul sul tema della politica
Cioè in realtà una voglia di fare da parte dei giovani va be l'esempio più adesso sa come sardine ovviamente appunto c'è la mobilitazione ambientale cioè tutto un lavoro fatto da molti giovani
Di presa di coscienza magari non ideologia però appunto del dei lavori criticità delle criticità che noi attraversiamo no nella nella nostra società e che dimostra appunto poiché le lamentele su una generazione per sa che non che non sente che che il solo edonista narcisista e così via forse sono proprio anche da abbandonare
Sì sulla questione ambientale dire che siamo molto più una generazione Persano agli adulti da questo punto di vista ma è chiaro che i ragazzi sono incoerenti alcuni dicono incapaci magari di essere così di portare avanti questo messaggio senza sbagliare un colpo ma non so cosa dovremmo pretendere no
Ci sono sì dei ragazzi che magari vanno a manifestare per non entrare a scuola ma anche questi non lo vedo un dramma
Anzi mi sembra che
Faccia un po'parte anche del percorso di un giovane no quello di farsi tirare anche un po'a fare delle cose che fanno la massa se la massa fa delle cose positive ben vengano vuol dire che in qualche modo io mi sto sensibilizzando un tema anche se magari non l'avrei fatto per conto mio
Quindi davvero così come c'è la capacità che io ho trovato in alcuni in alcuni di loro di di nuovo riconoscere quanto non bastino creare un gruppo su Facebook costruisca grammo su WhatsApp ma se necessario poi fare di manifestare scendere in piazza sporcarsi le mani ecco questa è una cosa che hanno più presente e loro di noi
C'è una voglia di far politica da parte dei giovani in questa l'ho sentita molto forte ma c'è anche una incapacità o meglio più che un capacità c'è una impossibilità di riconoscersi nella politica attuale
E questo per me è un problema enorme che che va affrontato
Oggi i giovani utilizzano anche dei nuovi canali nuovi spazi per mobilitarsi l'ultima come delle sardine ma sono tanti gli spazi che i giovani che possono che che trovano perché gli strumenti lo permettano
Ma
Ecco la politica non è in grado secondo me o non stai uscendo intercettarli o se l'intercetta li uccide
E questa cosa non può funzionare non può più funzionare bisogna in qualche modo
Ascoltare di più che cosa sta succedendo
Ecco arriviamo a una alla conclusione di questa intervista e naturalmente ricorro allora psicoterapeuta perché abbiamo parlato dell'analisi che hai fatto no di quello che il panorama giovanile oggi però ovviamente anche lì pronti esimi dalla proporre anche quale che con da dare qualche consiglio per cercare appunto di come dire migliorare mi verrebbe in una situazione dell'appunto del della conoscenza e del rapporto con questi giovani e quale in conclusione di questa analisi quello che poiché è venuto da consigliare chi ti legge soprattutto agli adulti ma
Ma Lal diciamo che la la la parte finale che forse ancora più importante è quella di dall'alto riconoscere che i giovani hanno bisogno di noi adulti
C'è una effettivamente in questo presente in cui già di per sé l'adolescente vive oggi c'è davvero un po'una un bisogno di adulti che possano testimoniare qualche cosa di di vero e di differente
C'è bisogno di raccontare il nostro passato c'è bisogno di insistere nel volersi porre un po'a guida dei giovani
Di questi ragazzi hanno bisogno al contrario non hanno bisogno di chi censura i loro strumenti o i loro modi che quello che poi facciamo maggiormente su questo ragazzo che conclude il libro con con questa frase molto bella in cui lui mi dice che il diciamo il futuro una pagina bianca da scrivere e che lui si sente pronto a scriverla ma sente di avere bisogno di una penna cioè di un testimone e con gli adulti devono essere un po'quella penna
Che aiutano i ragazzi non tanto scrivere perché son capace scrivere ma a capire che cosa scrivere in un mondo che offre infinite possibilità forse proprio attraverso la loro testimonianza allora esempio no assolutamente un esempio che dico
Tiene conto di chi siamo stati educa i ragazzi davvero a costruire un ponte col passato perché oggi è quello che mi sembra venire meno
Bene allora grazie ad Alberto Rossetti con cui abbiamo parlato nel suo libro I giovani non sono una minaccia sottotitolo anche se fanno di tutto per sembrarlo di Cittanova grazie grazie a voi grazie