Più libri più liberi 2019 - Conversazione con Aldo Ferrari sul suo libro "L'Armenia perduta. Viaggio nella memoria di un popolo" (Salerno Editrice)

Alla stenda di radio radicale ha più libri più liberi e la Fiera della piccola e media editoria che si svolgerà a Roma ci occupiamo adesso
Di un libro di Aldo Ferrari l'Armenia perduta viaggio nella memoria di un popolo
Edito da Salerno editrice grazie d'essere qui Aldo Ferrari grazie professore infatti insegna lingua e letteratura armena storia della cultura russa è storia del Caucaso e dell'Asia centrale penso l'Università Ca'Foscari di Venezia allora professore quel sito questo libro è un viaggio come lo definisce nella prefazione Antonia Arslan nei luoghi della memoria armeni in Turchia è un viaggio direi anche morale
PRI a onorare la storia di un popolo che se cercato di cancellare con il genocidio da parte dei turchi nel mille Neves novecentoquindici e che viene poi benino salari libro oggi continua di fatto con quello che possiamo definire un Jenisch un genocidio culturale
Sei esattamente questo io ho scritto questo libro viaggiando nei luoghi dell'Armenia occidentale o Turchia orientale
Dove era la maggior parte del popolo armeno che è stato ucciso espulso nel mille novecentoquindici e quindi c'è proprio una conoscenza diretta dei visu
Di questi luoghi che però al tempo stesso sono stati visitati dopo venti trent'anni di letture storiche culturale su queste regioni io da storico dell'Armenia
Ho visitato luoghi dove sapevo aver vissuto creato per millenni questa popolazione che solo un secolo fa nel mille centoquindici ne è stata espulsa definitivamente per questi luoghi hanno conosciuto una pro cesso
Di degrado rapidissimo e di falsificazione o negazione completa della memoria quindi è un viaggio abbastanza particolare perché ansia l'aspetto diciamo culturale documentario molto forte
Ma anche larga misura un grido del cuore nel senso che lo studioso che armeno non è io non ho accorcia di sangue armeno che ha studiato una civiltà una cultura una popolazione va in quei luoghi non ritrova sostanzialmente nulla quindi al di là delle del carico di note bibliografia racconto c'è anche una dimensione umana
Io direi universale perché un popolo che subisce quello che hanno subito degli Arm gli armeni
è cosa che riguarda non solo loro ma proprio con la dimensione universale umana
Che di fronte a tragedie di questo tipo dovrebbero secondo me raggiungere il numero maggiore di persona possibile questo è il libro che ho scritto certi leggendo lo mi si è palesato quanto
Avevo letto dei luoghi per esempio del continente europeo ma anche del mondo arabo dove vivevano gli ebrei cacciati e sterminati rimanevano le vestigia di quella cultura vuote dei suoi protagonisti
Ma c'è un di più per esempio in questa storia
Degli Armani perché qui i turchi proprio cercano loro di nasconderli mi par di capire
Ma è così ma difficilmente potrebbe non essere così alla luce di ciò che la Turchia è stata in tutto questo periodo cioè bisogna tener presente che quello che hanno compiuto i turchi è moralmente e storicamente un crimine però è un crimine che ha una sua razionalità
Cioè se i turchi non avessero sterminato scacciato gli armeni e contemporaneamente anche i di di Siri cristiani e i greci cristiani da quelle regioni
Circa un terzo dell'attuale Turchia non sarebbe Turchia sarebbe altro quindi c'è una ratio molto chiare molto forte che consente anche di spiegare il comportamento successivo
A riconoscere il genocidio o o per lo meno o anche solo documentare ad esempio con didascalie corrette ciò che era prima cioè Armenia
Diminuirebbe la legittimità dell'occupazione turca su questa terra il fatto che gli armeni sono stati completamente massacrate se ne sia persa la memoria da alla Turchia una a occupazione del territorio che però moralmente più prima ancora che giuridicamente discutibile la negazione la rimozione di questo consente in primo luogo e turchi stese di sentirsi legittimi occupanti
Del territorio tende tenete presente che il trattato disse datate mille novecentoventi dava tutti questi territori all'Armenia
E il trattato non è mai entrato in vigore però ragione molto semplice non c'era più un armeno vivo in quei territori e quindi si arrivata la situazione che quell'attuale grazie al genocidio e questo spiega anche la continuazione della negazione da parte turca che è orribile ma come è possibile
Ha la sua ragione alla sua razionalità da contestare da combattere ma comunque da capire per quello che è
E sì perché poi tra l'altro c'è proprio questa cosa che si si capisce molto bene al libro come oltre a non ricordare non lì dove magari ci possono essere dei cartelli su monumenti no non ricordare presenza armena
Alcuni proprio non sono segnalati e vengono lasciati all'incuria se non addirittura
Disse vandalizzati insomma no
Se è così il viaggio in questi territori è veramente lacerante per gli armeni in particolare che Fatih sopravvissuti non amano tornare in quel luogo è più facile premette almeno non solo
E i luoghi non sono Sokolov pochissime eccezioni Lodi armeni non sono segnalate non sono restaurati un territorio sismico in molti casi sono stati completamente distrutti faccio un solo esempio tra i mille possibili
Il monastero di Recco dove intonano mila vissuto il più famoso poeta armeno
è stato cancellato senza che ne resti una singola pietra e al suo posto sorgerà moschea
è chiaro che il simbolismo è chiaro è che è evidente ma è anche impressionante la totale distruzione no in altri luoghi di soliti curdi hanno preso le pietre del monastero o della chiesa e ci hanno costruito le loro case Mende terminati
Contesti è stato annichilito tutto per
Rimuovere ogni possibilità di record della memoria è il mio libro è un piccolo tentativo di colmare questo vuoto ecco non abbiamo detto subito forse avremmo dovuto chiedere subito ma aggiungiamo l'adesso quali sono i luoghi che lei ha prescelto proprio per questo viaggio guardi avevo un progetto molto ambizioso ha voluto fare un libro molto pubblico come ti Trento luogo
Per ragioni di tempo e sparando predetto comunque le cose essenziale Innocenti cinque il monte Ararat che il simbolo della Terra Armenia e dolorosamente si trova oggi in Turchia quindi gli armeni dagli elevare lo vedono di fronte ma è subito al di là dalla frontiera
La rata è un lusso in volo armeno ma anche un simbolo universale per tutti i popoli di tradizione biblica naturalmente un altro luogo il secondo è sconosciuta tutti si chiamava arare un campo di battaglia gli armeni perso una battaglia ma la penso in maniera così gloriose simbolica che continua a ricordarlo come un luogo di memoria estremamente significativo
In terzo luogo il lago di Vanna
Luogo di grandissima bellezza naturale dove sino al mille novecentoquindici ha vissuto la maggior parte degli armeni dell'Impero ottomano e dove invece la presenza almeno è completamente cancellata il quarto luogo della capitale più importante della storia Melanie
In rovina che luogo di straordinaria suggestione quasi al confina con l'Armenia dove si capisce molto bene
Come la storia bensì è stata proposta pezzata cioè vedere questa capitale
Fa vedere ciò che l'Armenia era che avrebbe potuto e dovuto essere non è stata né vediamo un Paese che in sostanza visitiamo in maniera archeologia o manco si passa parlasse degli Ittiti magnetiche sono scomparsi due mila ne fa gli armeni cento anni fa quindi
Molto straniante questo fatto l'ultimo luogo e Cars città al confine tra la Turchia e Armenia pieno di memorie armene
Ma anche significativo sia luogo di in cui il più famoso scrittore turco Orhan Pamuk ambientato un bellissimo romanzo che si chiama pietra Carr
Che parla tantissimo degli armeni assenti
E quindi rientra proprio dai la a tutto una riflessione che Polo sul patto nel corso del capitello ad avrebbero potuto essere molti di più ma questi cinque danno se non altro il senso di ciò che si è perduto e del tipo di atteggiamento che a mio giudizio bisognerebbe avere nei confronti di quanto è successo
Ecco
Vorrei parlare anche di un particolare
Rapporto quello tra gli armeni curdi no perché appunto i luoghi in particolare dell'Est della Turchia dove vivevano gli armeni oggi sono prevalentemente abitati dei curdi che in parte collaborarono con i turchi nella persecuzione morì mille novecentoquindici
E che per e poi però furono a loro volta perseguitati e quindi sono un po'luoghi
Veramente senza pace
Sì sono luoghi tanto belli quanto dolorosi proprio da visitare avendo consapevolezza delle tragedie storiche che si sono svolte
Da quelle parti rapporto armeno curdi e molto delicato perché è inutile starci a girare intorno non solo durante il genocidio ma anche nei secoli precedenti
I curdi no ma seminomadi musulmani hanno pensato e perseguitato duramente gli armeni che non hanno un grande amore per questa popolazione quindi gli armeni faticano a ad adeguarsi
Alla ormai abituale consenso che hanno le rivendicazioni curde che sono assolutamente legittima ma questo non toglie che dal punto di vista storico
I curdi abbiano partecipato non solo al genocidio ma soprattutto ai secoli precedenti di violenta repressione di violente e di violenze ai danni degli armeni e quindi anche questo è un
Un punto dolente della storia di questa Regione tormentata
Anche se si potrebbe dire a difesa insomma i curdi che i curdi comunque rimangono un popolo senza azione almeno gli armeni hanno
Conquistato una loro piccola nazione che deriva dall'ex repubblica sovietica se sicuramente gli armeni hanno una piccolissima Repubblica si dice normalmente un decimo del territorio storico i curdi assolutamente nulla ed è chiaro che danno dei curdi
è stato compiuto alle compiuta un'ingiustizia storico-politica questo
E rivela è stato di sette sei al trattati sempre conosceva anche ai curdi un territorio che poi non è stato invece realmente dato loro quindi
è e la Turchia anche nei confronti dei curdi e come posso dirlo Stato che farà parte del cattivo piaccia o non piaccia
Certo concludiamo professore parlando della resilienza degli armeni
Quante forte
Guardi è fortissima ma anche molto complessa perché esempio degli armeni
Non amano tornare nei luoghi del quale non alterati furono scacciate li conservano gelosamente dolorosamente la memoria ma non amano a tornare lì
Gli armeni amano dire di se stessi abbiamo vissuto viviamo vivremo però lo fanno illusa esclusivamente in pratica nella Repubblica armena o nella vastissima diaspora
Quello che è stato perduto fra mille novecentoquindici al mille novecentoventitré e irrecuperabile sono irrecuperabili naturalmente le vittime umane ma anche il controllo di quel territorio USA quello che adesso l'Armenia sarebbe come l'Italia ridotta Lazio e Umbria
Per la moda e c'è un bellissimo però fare una piccola parte e c'è la piena consapevolezza che quello che è perduto tragicamente non sarà più recuperato gli armeni vivono a te non c'è mentre in maniera residente come si dice adesso
Nella diaspora internazionale che molto forte ben inserita benestante
E anche nella Repubblica armena che invece ha una serie enorme di problemi politico economici in gran parte derivante ancora delle tragedie
Del mille novecentoquindici ventitré ma poi anche la tante altre cose all'epoca sovietica la fine dell'URSS che ha pregiudicato molte con ritmi politico economici però esiste vive del piccolo radicamento territoriale che rimane sta gli armeni dopo millenni di storia
Ecco per conservare comunque questa memoria è importante leggere questo libro l'Armenia perduta viaggio nella memoria di un popolo con la prefazione di Antonia Arslan edito da
Salerno Editrice e scritto dal professor Aldo Ferrari grazie per essere stato grazie all'emigrazione tutti grazie