Rassegna stampa estera

Questo non è contatori di radio radicale martedì dieci dicembre questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta due temi su cui ci concentreremo quest'oggi innanzitutto le lezioni di giovedì nel Regno Unito vi proporremo altri editoriali dopo quelli della scorsa settimana partiremo da le mondi oggi che parla di elezioni inquietanti per l'Europa in particolare
Nella prospettiva di una maggioranza assoluta per Boris Johnson alla Camera dei comuni i fagioli Times pubblicava un lunghissima analisi di George Parker che si chiede se il vero Boris Johnson verrà fuori la domanda se il premier britannico guiderà al Paese come untori che vuole unire la nazione oppure come un populista in stile Trump leggeremo anche Wall Street journal
Questo voto va oltre la Breguet scritte fisserà Atlas Prada del Regno Unito per la generazione avvenire scrive il quotidiano economico americano
Infine leggeremo un endorsement un editoriale a favore di uno dei principali partiti l'Observer
Settimanale britannico è lei l'edizione domenicale del Guardian mettiamola così l'editoriale uscito domenica dopo una campagna elettorale oscena fatta di bugie e razzismo
La scelta è chiara tutti tranne Boris Johnson scrive
Tra l'altro l'Observer l'altro tema
Di cui quanto meno ce ne avemmo
La situazione in Francia gli scioperi contro la riforma
Delle pensioni del presidente Emmanuel Marco o efficace la prima pagina di ieri di libera siamo la riforma o la pensione c'è una foto di Marco
La pensione quella del presidente francese se non riusciva a far passare
La sua riforma da libri leggeremo anche l'editoriale dal titolo fragilità fragilità per l'appunto di Emanuel ma Conte
Anche in Italia in qualche modo sotto i riflettori per diverse ragioni ve lo segnaliamo anche Sensi ci sono dei giornali italiani che se ne occupano il Financial Times ieri pubblicava
Un'intervista al ministro Paduanelli sull'Ilva e all'Italia l'intenzione di iniettare aiuti pubblici per entrambe queste in paese LeMond così come la Sueddeutsche Zeitung hanno invece pubblicato nel mondo oggi un'intervista Paolo Gentiloni sui suoi Progetti come commissario
Europeo all'Economia sulla questione che preme di più agli italiani la riforma del Patto di stabilità Gentiloni ha detto che deve esserci una evoluzione delle regole
Di linguaggio Brussel lese non si parla tanto di riforma ma di semplificazione del Patto di stabilità
E crescita concentriamoci però sul Regno Unito e il voto di giovedì partiamo da le Monde e dall'editoriale di oggi dal titolo elezioni inquietanti per l'Europa
Comincia così le monde chi avrebbe mai pensato al momento del referendum del giugno due mila e sedici sulla Breguet Seat che gli albori del due mila e venti britannici sarebbero stati ancora occupati a cercare il modo per mettere in opera la loro decisione di uscire dall'Unione Europea
Eppure questa è la posta in gioco delle elezioni legislative di giovedì le terze
In quattro anni in questo Paese diviso più che mai sulla questione dell'Europa e i cui governi successivi paralizzati non hanno fatto altro che tentare di uscire dal pantano brand scritte non si sono occupati
Di altre questioni la scelta che si offre gli elettori in termini di primo ministro non augura nulla di buono da un lato c'è il laburista Jeremy Corbin euroscettico di sinistra
Che considera l'Unione europea come un semplice club di capitalisti
E che non ha mai voluto scegliere tra l'immensa maggioranza dei sostenitori del labour ospiterà Breil visite e il trentasette per cento degli elettori labour che hanno invece votato per uscire dall'Unione Europea
Corben non ha mai avuto il coraggio di dire agli operai del settore automobilistico inquieti per la concorrenza della mala andò per la dell'est Europa
Che l'avrei visite in realtà minaccia di morte industria dell'auto e dunque il loro posto di lavoro
Perché perché industria britannica dell'Autore totalmente dipendente dalla componentistica che viene dal continente il capo delle porte entrati mascherare le sue ambiguità sull'Europa dietro un programma economico sociale
Estremista radicale vuole fermare l'austerità ridurre le disuguaglianze abissali in vista investendo nei servizi pubblici e va bene
Ma dimentica di dire che l'uscita dall'Unione europea rischia di compromettere le sue belle promesse
Dall'altra parte esce Boris Johnson la cui posizione sulla Brad esiti invece sembra limpida ghetto Brezzi D'Anna realizziamo la Breguet Seat sono le tre parole che Johnson non smette di ripetere
Ma il primo ministro uscente innanzitutto conosciuto per la libertà che lui si prende rispetto alla realtà
Nel due mila e sedici il suo autobus di campagna referendaria pretendeva che la Breguet esita avrebbe permesso di riempire le casse del sistema sanitario falso
Durante un dibattito televisivo di novembre il pubblico è scoppiato a ridere quando Johnson è stato chiesto se accordarsi importanza alla verità
La sua principale Bugia oggi consiste nel far credere che il voto di giovedì
Permetterà di realizzare la Brad Pitt certo su come dicono i sondaggi Johnson otterrà la maggioranza alla Camera dei Comuni potrà far ratificare l'accordo di divorzio che ha negoziato con l'Unione europea
Quel voto segnerebbe una cultura giuridica e psicologica ma concretamente visto che c'era un periodo transitorio fino alla fine del due mila eventi non cambierebbe nulla prevarrebbe lo status quo nelle relazioni con l'Unione europea fino a quando non sarà trovata un'intesa su un nuovo
Accordo commerciale qual è il problema su questioni conflittuali come al rispetto delle regole europee i servizi finanziari la pesca
Potrebbero volerci anni di negoziati per arrivare al futuro accordò Johnson ha promesso di non prolungare il periodo transitorio
E così il rischio è che ceda i suoi amici biologi ultra liberali concedendo loro un'uscita senza accordo senza accordo commerciale ma l'equivalente lo ricordiamo noi del noi il quando non si comporta da clown Johnson secondo le Monde ha iniziato a mostrare il suo vero volto brutale avido di potere che rifugge il contatto con l'opinione pubblica e le domande imbarazzanti che se ne infischia del Parlamento
E soprattutto che agita un nazionalismo e un'arroganza degni di Donald Trump la noncuranza che mostra sulle questioni Irlanda e Scozia minaccia l'unità del Paese la Global Brain interne che promette dopo l'avrei scritta stuzzica la Nostalgia imperiale ma assomiglia a una chimera
Per tutti gli europei a cominciare dai francesi che sono i vicini più vicini un piccolo Trump che sogna di trasformare il Regno Unito in paradiso fiscale che pratica al dumping sociale ambientale alle porte del continente sarebbe una pessima notizia così tra l'altro
L'Hammond di piccolo Trump in qualche modo parla anche il fan affrontai nel suo ben più made Lalla tutto ma pagine di analisi di delicata per l'appunto in questo caso al al alle elezioni nel Regno Unito si alzi il vero Boris Johnson nel il titolo del pezzo firmato da Giorgio Parker
Se vincerà le elezioni il primo ministro guiderà il Paese come untori che vuole unire un'azione oppure come un populista stile Trump questo l'interrogativo
La risposta si capisce leggendo tra le righe le persone anche che che sono state interrogate dal Financial Times
Il vero pericolo appunto che sia un populista stile tram
Eppure e non ricorda bene wall street journal in un editoriale la posta in gioco non è solo la Brezzi The soprattutto c'è un problema di fondo
Johnson la vita facile di fronte a un concorrente
Al suo principale avversario germi corde in che è presente a un un un programma spaventa spaventa alcuni alcuni giornali compreso per l'appunto wall street journal ma spaventa anche gli elettori la posta in gioco delle elezioni britanniche oltre alla break Seat questo voto fisserà la strada del Regno Unito per la generazione a venire
Scrive il giornale il innanzitutto e soprattutto queste sono le elezioni della brand zitti il primo ministro Boris Johnson
Sta facendo campagna per restaurare la lite legittimità democratica dopo che il Parlamento ha trascorso tre anni cercando di compromettere la decisione degli elettori del due mila e sedici di uscire dall'Unione Europea
Johnson richiede all'elettorato di dargli una maggioranza per fare approvare il suo accordo di divorzio
Che malgrado molte falle rimane la migliore chance di realizzare la Breguet zitelle liberare il Regno Unito per permettergli di entrare in una nuova era
I sondaggi suggeriscono che gli elettori stanno dando Johnson il credito per la sua leadership sulla Brad Smith Johnson ha anche conquistato la benedizione di Nigel Farage i cui prezzi pagati
Alla fine ha deciso di non correre contro il candidato i Tories in molti collegi per evitare di dividere il l'elettorato del Liber chi ha votato a favore della brezza Seat nel due mila sedici
Gli avversari di Johnson lo stanno aiutando visto che i politici del campo che nemmeno faticano a spiegare perché gli elettori dovrebbero cambiare il verdetto del due mila e sedici questo significa che a differenza del suo debole predecessore Theresa May
Johnson resta dando agli elettori una vera scelta da un lato un piano per realizzare la Breil cliente dall'alto una banda di centristi e Torino certi che non realizzeranno mai labbra exit ma scrive poi wall street journal la posta in gioco di queste elezioni e più ampia della brezza Seat e questo per il programma apertamente socialista dell'Inter labour Jeremy Corbin
Il partito laburista propone di aumentare la spesa corrente di ottanta miliardi di sterline le l'anno dieci per cento in più
Oltre a un programma di lavori pubblici da cinquantacinque miliardi di sterline in un anno e un ammontare impreciso di risorse destinate alle pensioni per il congelamento dell'aumento dell'età pensionabile che attualmente previsto dalla legge
La spesa rispetto al PIL raggiungerebbe spesa pubblica livelli mai visti dagli anni Settanta del secolo scorso questo verrebbe finanziato da tasse più o meno nascoste sulla classe media il labour a in programma un aumento delle tasse del tre per cento per i lavoratori che guadagnano oltre ottanta mila sterline all'anno ma l'Istituto per gli studi fiscali di Londra
Sulla base del programma labour prevede un aumento del dieci per cento delle entrate fiscali il resto verrebbe da tagli alle detrazioni che colpirebbe dei redditi più bassi e aumenti di tasse sulle imprese che andrebbero alla fine a colpire la classe media le cui pensioni sono investite in azioni e i lavoratori che si vedrebbero ridurre gli aumenti di salario
Corbin vuole anche nazionalizzare le società del settore energetico le ferrovie le poste vuole offrire università gratis aumentare la tassa
Sulle proprietà incrementare la regolamentazione costruire centinaia di migliaia di nuove case a spese dello Stato corvino spera che questa generosità spinga gli elettori a fingere di non vedere tutto il resto che lo squalifica come primo ministro
E questo include la sua ostilità per i più importanti alleati del Regno Unito a partire da NATO e Stati Uniti e la sua simpatia per terroristi come Hamas ed espunti come Vladimir Putin
Senza dimenticare l'antisemitismo che è cresciuto dentro labour sotto i suoi occhi rispetto a questo revanscismo di estrema sinistra e il programmatoria spettacolare scrive il il journal
Johnson escluso aumenti dell'Iva
Aumenti dei contributi sociali e della tassa sui redditi ed esplicito nel suo sostegno a un'economia di mercato dinamica
Cercherà di stimolare gli investimenti delle piccole e medie imprese riformando le tasse sulla proprietà e cancellando regolamentazione burocrazia
Ma scrive giustamente i giornali
Che qui si trova un po'spiazzato rispetto alla virata sinistra diciamo socialista scriverebbe
Journal di Boris Johnson ma anche le ambizioni di Johnson in termini di riforme sono deludenti in particolare se si guarda alle sfide poste Breguet zitta
I Tories hanno abbandonati i piani di ridurre i tassi di imposizione sull'impresa e dal diciannove il diciassette per cento così come la promessa di ridurre le tasse sui redditi delle classi medie inoltre i Tories hanno iniziato promettere nuove spese per i servizi pubblici in particolare scuole sanità probabilmente Johnson pensa che questo statalismo
Sul welfare sia necessario per conquistare
I collegi problema Seat lontani da Londra che tradizionalmente votano labour ma il prezzo politico sarà di non avere un mandato per le riforme di cui il Regno Unito bisogno per diventare una Mecca globale degli investimenti i dei talenti
La posta in gioco di queste elezioni critica anche per l'America prosegue il giornale gli elettori decideranno se vogliono che il Regno Unito rimanga un membro influente del club delle democrazie occidentali
Johnson rappresenta il tradizionale consenso britannico sul fatto che il Regno Unito l'Europa traggono beneficio dall'alleanza di sicurezza con l'America
E che i cittadini britannici prosperano con le politiche pro mercato il libero commercio una vittoria di Corbin
Porterebbe
Ha un Regno Unito più debole dal punto di vista economico
Meno in grado di promuovere i suoi interessi nel mondo
E di garantire prosperità in patria e potrebbe incoraggiare altri partiti di sinistra non ultimi democratici negli Stati Uniti a spingersi ulteriormente verso l'estrema sinistra ad ogni modo conclude il giornale
I sondaggi suggeriscono che Johnson si è nettamente in testa
Con gli elettori pronti a promuovere la sua Breguet scritte punire le politiche economiche di Corvino ma c'è anche una possibilità quella di un altro Parlamento senza maggioranza che significherebbe altra paralisi politica
Il mondo trarrebbe beneficio se i britannici cogliesse l'ho questa opportunità di porre fine alla lei Eurosia europea del loro Paese scegliendo di rinvigorire una grande e indipendente Democrazia così il giornale
Fa diciamo il suo endorsement nei confronti di Boris Johnson
Abbiamo visto gli endorsement la scorsa settimana dell'economista del Financial Times nel weekend è arrivato quello dell'Observer che diciamo l'edizione domenicale del Guardian chi votare alle elezioni politiche
Dopo una campagna oscena fatta di bugie e razzismo la scelta è chiara tutti tranne Boris Johnson scrive l'Observer e nuovi volevamo segnalarlo l'ultimo commento sulla questione elezioni britanniche brand Seat lo prendiamo
Da il Mondo che che che si rassegna in qualche modo un altro referendum sembra ormai impossibile referendum sulla brand Zip
Le speranze di molti britannici di avere un secondo referendum sulla brand City si stanno dissipando sei mesi fa centinaia di migliaia di cittadini avevano manifestato in tutto il Regno Unito avanzando questa richiesta ma nella campagna elettorale
Quasi nessuno ricorda quella proposta le prospettive per i liberali misere
E la caduta in disgrazia del Movimento Popolare a favore del secondo referendum sono le due ragioni che spiegano questa realtà con ovviamente anche l'interesse nullo dimostrato dal leader laburista Jeremy Corbin per un altro voto sulla Brezzi
Di conseguenza guardare i sondaggi si può affermare con un certo grado di certezza che dalle urne uscirà un risultato in grado di mettere fine al labirinto Brezzi così labili del mondo
Che coglie un elemento importante di questi tre anni cioè il fatto che il campo dell'imene alla fine malgrado tutte le disgrazie di Theresa May poi di Boris Johnson eccetera eccetera non è mai stato davvero all'altezza se non per ribaltare l'esito del referendum almeno per imporre la propria agenda quella di una sorta d'reclusi di un'uscita più più morbida più vicina all'Europa mettiamola così
Non abbiamo più molto tempo allora un accenno alla Francia le difficoltà di Manoel ma comunque gli scioperi contro la sua riforma delle pensioni va segnalata la prima pagina di ieri di Libération che pubblicava una foto del presidente francese e questo titolo la riforma o la pensione e la pressione quella per l'appunto di Emmanuel ma copre che questa è la settimana della Shoah raddoppia
E nell'editoriale
Libri spiega proprio usando la metafora della della scommessa
Che in questo momento ma che non si gioca tuo se il Capo dello Stato cederà di fronte alla protesta al suo mandato
Sarà finito un passaggio in forza cioè forzare le cose è escluso perché i rapporti di forza che si sono venuti a creare da giovedì non lo permette
L'unica via d'uscita sarebbe il a dialogo dunque una sorta di compromesso ma il dialogo che era la promessa iniziale di matrone che aveva sedotto l'elettorato moderato di sinistra di destra paradossalmente il punto fragile
Del ma Cronin sono insomma
Tutto a concorso
A indebolire macro
E che oggi appeso a un filo cioè se stesso
Ci fermiamo per oggi da David Carretta una buona giornata con Radio Radicale