Strage di Natale in Burkina Faso. 130 morti nei raid jiadisti. Intervista a Jean Leonard Touadi

Con Jean Leonard Touadì curatore di una rubrica molto seguita e molto apprezzata di radio radicale quanto alla rassegna stampa delle affari che la ringraziamo per essere con noi oratore di ben trovato Buonanno orrori color porpora nuovo allora purtroppo invece ci sentiamo perché come diciamo temuto il Burkina Faso ha passato una tale insanguinato
Insomma questo Paese non veramente sembra non trovare non trovare pace
Sì la situazione in Burkina Faso città deteriorando ormai non passa una settimana a volte anche lo spazio tra un attentato e l'altro
Pochissimi giorni ci ricorderemo il giorno di Natale sono stati uccide quattordici persone in una chiesa Leo ora questo attentato
Che ha fatto quadrante a due morti tra cui trentacinque civili tra cui trentun donne e e rappresenta un'escalation questo finiranno coerente con quello che è successo
Nel resto dell'anno coerente con quello che sta succedendo non solo in Burkina appalto ma anche nel Niger
Confinante con il Burkina Faso ma soprattutto nel ma lì che in qualche modo il Nord e il Centro del maniche in qualche modo l'epicentro di questa escalation jihadista
Devo ve i gruppi jihadisti sono o alcuna che ciascuno con un'agenda completamente diverso si parla sempre di più
Non solo di Al Qaeda radicata nell'androne da tantissimi anni con tutta la galassia intorno ad essa
Ma anche lo Stato islamico che ha perso terreno in Stiria ma sempre più impero indicando in questa zona
Di tre milioni chilometri quadrati parte fa certamente dall'Oceano Atlantico dalla Mauritania passa per i ribelli
In passato il Niger il Burkina Faso e tatticamente raggiungere sì sì prendiamo in conto anche il Sud Sudan raggiunge quasi il Mar Rosso quindi una scia
Di sangue e di violenze jihadista che sta rappresentando in questo momento quella regione come una delle regioni più pericolose del mondo
Tant'è che gli specialisti cominciano a parlare sempre di più dice Scelli Standa
E concludo paragonando appunto questa zona in altre aree del mondo come l'Afghanistan appunto che ha conosciuta da decenni la violenza inaudita
Ecco questa questa diciamo miriade di di sigle perché possano tanti tanti nomi no magari alcune a noi dicono anche poco
Che cosa che diciamo che ha trovato come collante unificatore cos'è che li tiene insieme
è stata sempre una revisione molto come direi invitarvi lettere che all'inizio c'era un un irredentismo dei popoli tua re poco ricorrente che la colonizzazione aveva distribuito in vari Stati ma che in realtà non hanno mai con lo sci ricco quindi loro attraversavano continua e l'altro del deserto con naturalezza
E quindi c'era una all'inizio una ricerca da parte di questi gruppi qua reca il nome di nel deserto una ricerca della ricordo deve riconoscere che della loro identità culturale della loro identità
E etnica delle loro lingue consiglia discende da questa forma di evidentissimo
Soprattutto dopo in che il via libera della conflitti aveva colpito l'Algeria gettato ripiegamento
Dei reporter del FIS de cacciati dall'Algeria verso il Sud quindi verso il deserto
Ma la situazione si è davvero aggravata
Dopo la caduta di Gheddafi
Con l'arrivo non solo di miliziani di di persone che sapevano maneggiare le armi ma anche una quantità incredibili Yarmuk e dagli arsenali libici sono affluiti verso queste donne Telit
Da quello che era una rivendicazione
Legge Nicchi ma anche politica siamo passati a la trasformazione di questa fascia d'età e artica
In una terra di nessuno perché poi ci sono reazioni immunitarie mai diventata anche dal punto di vista della criminalità organizzata qui per esempio il principale canale della della droga
Che dell'America latina attraversa nottetempo sulle corde grafico occidentale e attraverso il deserto
La cerca di attraversare il deserto per arrivare in Europa
Quindi sotto questo punto di vista è una guerra africana
E combattuto in Africa però attenzione i confini dell'Europa dal punto di vista della sua stabilità si sono spostati
Dal Maghreb quindi dal nord dell'alterità verso le frontiere i confini del deserto quindi non è più solo una questione dice abilitato in canna
Diventa davvero una questione di stabilità mondiale di stabilità globale
Italy però non si capisce la diventi la disattenzione cinica con la quale la cosiddetta comunità internazionale seguendo le vicende del sì sì anche perché ricordiamo Hassan parlando di
I paesi che hanno come dire che sono seduti su ricchezze clamorose che fanno mi si perdoni insomma forse il gergo gola ma a molti non soltanto perché si parla sempre della Francia o no
Ex potenza coloniale però sappiamo bene che adesso questo tipo di interessi Ammannati alto
Super potenze come la Cina russi agli stessi Stati Uniti
Sì per capire ciò che sta avvenendo densa è la posta in gioco geostrategica e anche il CEO economica
E vediamo in Niger che in questi ultimi anni ha visto moltiplicarsi decreti delle ambasciate di Paesi occidentali persino la Germania
E non solo ha aperto un'ambasciata ma tutte il il in quest'aria acqua
In chiave di contrasto all'immigrazione però non sfugge a nessuno
La la la posta in gioco economica e geostrategica riparato all'acqua si parlava della Russia ma si può parlare anche della stessa Turchia
Che in questo momento addivenire sulla Libia Piero il vero Bocconi che interessa tutte queste potenze
Non è solo la la Libia la livella avamposto ma è tramonta quella aria africana che sta conoscendo quello che possiamo chiamare il nuovo il nuovo arrembaggio verso l'Africa motivi appunto
Dicevate economici per motivi strategici anche perché bunker per esempio
All'uranio è uno dei Paesi ricchi di un Ranieri sappiamo bene importante biografia etica dell'uranio quello che serve concreta applicare l'energia nucleare e mi bombe nucleare
Quindi una donna che sta conoscendo Bronzini grandi appetiti
E con un conflitto e dai contorni davvero molto torbidi
Le popolazioni civili ostaggio Ken sempre più hanno un'insofferenza rispetto ai governi incapace di contrastare il terrorismo ma incapace anche di affrontare nacque ce ne deve disuguaglianze economiche sociali e che è il vero la vera ventilatori che alimenta il terrorismo che che laddove l'ostacolo non riesce più ad assumere le sue funzioni
Subentrano questi gruppi jihadisti che occupano il territorio anche dal punto di vista diluente sociale
E anche dal punto identità della organizzazione amministrativa e politica è un vero e proprio Caporetto degli Stati africani in questo momento nel Sahel
Allora noi intanto ringraziamo lancia l'anarchia di e sicuramente riascolteremo la sua rubrica la rassegna stampa delle africane torneremo ovviamente a parlare anche di Burkina Faso grazie già allenata di