Intervista a Miguel Gotor sul suo libro "L'Italia nel Novecento. Dalla sconfitta di Adua alla vittoria di Amazon" (Einaudi)

Radio radicale siamo con lo storico Mikhalkov torna per parlate del della sua ultima fatica l'Italia nel Novecento dalla sconfitta di Adua alla vittoria di di Amazon libro edito
Da Einaudi che racconta la storia del nostro Paese attraverso alcune date cruciali che hanno segnato diciamo il cammino delle delle dell'Italia Inc nello nello scorso secolo un secolo molto difficile attraversato da da da massimalismi da dittature dai Dead estremismi che hanno un po'condizionato la vita del nostro del nostro o paese
Innanzitutto la la prima curiosità che sorge parlando di questo libro e perché ha scelto di iniziare questo la storia di il dell'Italia
Nel Novecento attraverso la sconfitta del del della fine del del dell'Ottocento che cosa rappresentava Adua
Rispetto a un Paese che aveva superato la la dura prova del del Risorgimento e che diciamo stentava in qualche modo a a decollare
Sì il mio il mio Novecento italiano
è un secolo lungo
Un secolo che faccio cominciare e che volevo che cominciasse con una sconfitta
Quelle mille ottocentonovantasei che fu vissuta dalla generazione del tempo e da quell'opinione pubblica come una drammatica disfatta a la fine di un sogno e di un progetto
Quello imperialistico e coloniale di Crespi perché quella sconfitta portò alle dimissioni di Crispi e la sua uscita di scena
E perché mi interessava cominciare con la sconfitta perché in realtà col senno del poi oggi sappiamo che in una nuova dimensione l'Italia dopo quel mille ottocentonovantasei visse un impegno di crescita e di sviluppo sul piano economico civile politico culturale
Una ventenne importante e appunto retrospettivamente tra i più ricchi nella sua della sua storia e quindi c'era l'idea un'idea che
Le sconfitte gli incidenti possono anche essere delle opportunità diffondere un messaggio ottimistico però il secolo dicevo il lungo perché poi in realtà questo libro finisce con il due mila e sedici
Con il referendum del dominus del due mila e sedici
Alle dimissioni di Renzi
Mi sembrava quello dal punto di vista politico un momento significativo
Che ha segnato la fine
Di un periodo iniziato nel mille novecentotrentaquattro e i imperniato intorno al maggioritario dal punto di vista elettorale ma anche della cultura politica
Ho avuto indiretta questa percezione che stesse finendo qualcosa e quindi mi è sembrato corretto mettere un taglio lì però non volevo che questa fine fosse una fine politica costituzionale
E cos'è questa vittoria di Amazon qual è l'altro capo finale del libro è una riflessione che faccio su come è cambiato il mondo del lavoro
Come si è disarticolato
De quali sono le opportunità ma quelle sono anche i limiti e le difficoltà che interrogano secondo me interrogano la politica tutta la politica partire dalla sinistra ma evidentemente non solo
Non sto e non esclusivamente a livello italiano ma a livello europeo Mondiale c'è un nuovo lavoro c'è una disarticolazione dei soggetti che lavorano dei diritti dei tempi dei modi ecco simbolicamente mi è sembrato opportuno respirando l'aria del tempo cogliere nel modello Amazon una una una una una una realtà da mettere in evidenza poiché so non avevo visto e non sapevo che che Loccioni proprio in questi mesi ha dedicato un film un bel film proprio a queste tematiche volevo iniziare con la
Politica la politica militare una sconfitta e finire invece con la società con il lavoro
I il termine rivoluzione ha mai attraversato la storia del nostro paese io sfogliando libici riviste di storia ho notato che il termine era stato diciamo utilizzata abusivamente da qualche regime che aveva attraversato la vita del nostro Paese
Come quello fascista che aveva definito l'arrivo quelle all'avvento del fascismo come una rivoluzione allora
Noi siamo un Paese rivoluzionario o o se osseo restiamo un Paese conservatore
Ma non credo che l'Italia sia un paese un paese rivoluzionario la nostra esperienza
Ci dice che quei momenti sono sempre stati estremamente limitati e spesso dei
Fuochi fatui per essere rivoluzionari bisogni uccidere il padre o i padri ed
Non è facile questa avvenga in un paese in un paese con una forte impronta familistica
Come come l'Italia che questo non vuol dire evidentemente che non ci sono stati momenti molto forti di rottura che non ci siamo state autorappresentazione di se stessi come soggetti politici o come movimenti rivoluzionari le faceva bene l'esempio del fascismo che certamente si rappresento come tale e che invece secondo una vecchia definizione che secondo me ha ancora senso
Assunse più le caratteristiche di una di un regime reazionario regime reazionario di massa
Però al di là di questo ci sono stati altri momenti nella storia italiana dove si ha avuto la percezione di rottura rivoluzionaria penso al Sessantotto e protagonisti
Studenteschi ed operai di movimento del sessantotto che ebbero questa convinzione
Il passare del tempo l'analisi delle cose come sono accadute ha ridimensionato questo tipo di lettura sette sessantotto fu certamente un momento fondamentale importante per quanto riguarda i diritti per quanto riguarda la famiglia per quanto riguarda l'organizzazione della società
Ma dal punto di vista politico ecco non ebbe quelle caratteristiche rivoluzionari che invece i protagonisti che lo vivevano in quei mesi in quei Paesi ritenevano ritenevano che avesse
Il nostro Paese in cui percorrendo il Novecento ha avuto una visione strategica del suo futuro
Non è che abbiamo attraversato questo secolo attraverso due guerre nelle quali siamo entrati quasi non fosse nemmeno un caso un anno dopo alla questo che cosa significa che l'Italia è è ininfluente oppure quando prova ad essere influente sbaglia le sue decisioni come accaduto in tante occasioni della nostra storia
Sì non sempre ci sono stati dei momenti in cui sono stati commessi ai tragici errori invece dei momenti in cui sono colte con intelligenza delle delle opportunità
Io ho cercato di non raccontare una storia d'Italia del Novecento
Come avrei voluto che fosse andata
E invece non è stato cioè come una sequela continua di
Occasioni mancate di risorge menti traditi di vittorie mutilate di costituzioni inattuali
Ho cercato possibile con un'analisi realistica ecco di provare a raccontare come nelle condizioni date l'Italia è riuscita o non è riuscita a cogliere le opportunità che gli si sono presentati suo posizionamento geopolitico ad esempio durante la cosiddetta guerra fredda
Lo ha reso un Paese fondamentale
Io credo che l'Italia in quella quarantennio sia stato all'altezza con le sue classi dirigenti della difficoltà strategica che la guerra fredda
Aveva bloccato ha portato Italia era un Paese di frontiera di fronte alla Jugoslavia e c'era Ali un incontro tellurico di forze
Di possibili destabilizzazione di che ci sono state e che comunque sono state riassorbite dalla dall'Italia
Bisogna anche considerare l'esempio che ce li prendiamo periodo medio-lungo quarant'anni
Facciamo del mio novecentoquarantacinque al mille novecentottantacinque ecco bisogna constatare che quel quarantennio è stato un quarantenne di crescita economica
Civile politica culturale dello spazio italiano come forse non è mai avvenuto nella sua millenaria storia
In quel quarantennio l'Italia è diventata prima il sesto qui addirittura il quinto Paese più industrializzato al mondo ora questo non significa esso io l'indicatore del PIL
Non è necessariamente un indicatore che c'è un perché
Stucco dovrò perché lui diceva esatto non è un indicatore
Di per sé del grado di civilizzazione diciamo raggiunto da un paese però qualcosa significa
Cosa significa e certamente la crescita italiana e la modernizzazione italiana sono state estremamente velocissimamente vorticose magari questa velocità ha prodotto delle distorsioni che ci sono stati
Però ecco in un quadro che secondo me deve essere giudicato se si è si alleni deve essere giudicato come prevalentemente positivo
Quello è un periodo dentro quel quarantennio in particolare
L'età cavallo tra la fine degli anni cinquanta e gli anni sessanta
In alcuni passaggi eccezionali ed era tutta la cultura italiana che respirava in grande Ferrera soltanto l'economia non c'erano soltanto dei capitani d'industria degli imprenditori straordinari Olivetti piuttosto che Matei piuttosto che Pirelli
Non c'era soltanto un'innovazione tecnologica
C'era anche un mondo del cinema un mondo Della letteratura un mondo del teatro mondo Della cultura una scuola e università che formavano qui è stato un periodo dentro quel quarantennio c'è stato una quindicennio di assoluto di assoluto risalto ecco per riprendere l'abbiamo cominciato
I dieci quindici anni che iniziano con
Che il cosiddetto governo Zanardelli dal mille novecentouno fino alla tragico inizio della prima guerra mondiale
Solo l'Italia a livello europeo sono stati anni in particolar mente significativi l'Italia per la prima volta affronta il problema del rapporto fra nord sud per la prima volta aggancia un bel colf
Da relativo all'industrializzazione ecco queste cose sono sono significative in questo caso vanno attribuite ad esempio alla alla
Al governo al Governo e in particolare il governo giolittiano ai plurimi governi Giolitti alla sua capacità di di di governare un corpaccione difficile certamente cercare
Se lei dovesse fare una classifica tra diciamo italiani che hanno inciso più positivamente nella storia del nostro Paese
Chi prenderebbe tra diciamo i leader politici o i gli uomini delle istituzioni che hanno caratterizzato nel segno positivo il nostro il nostro Paese tenendo conto di quello che hanno fatto non di quello che avrebbero potuto fare
Ma
Tre personaggi Cristo sto pensando
Direi Giolitti
Direi De Gasperi
E
Sicuramente per motivi diversi sono stati
Importanti
E per i quali spenderei no questo abusato aggettivo di di statistica
Sono riusciti a superare i confini della loro appartenenza agli interessi legittimi della propria per la propria parte avendo un avendo una un respiro un respiro che andava oltre la propria fazione e una strategia per quanto riguarda
De Gasperi penso alle tue scelte le traiettorie fondamentali da un lato quella tra l'antica nei rapporti con gli Stati Uniti e dall'altra quella europea ed europeista per quanto riguarda Giolitti la capacità di comprendere che era all'Italia turrita a essere un problema ma anche un'opportunità
E che quindi pur essendo lui piemontese governando da Roma aveva la necessità di integrare i mercati di sviluppare politiche economiche e unitarie questo è stato molto importante questa presa di coscienza
Questa presa di coscienza dell'unità nazionale effettivamente un un
Un compimento di un di un di un processo e poi l'altra grande questione sempre di Giolitti in questo caso il vivere la questione sociale protagonismo delle masse popolari quelle socialiste quelle cattoliche nelle campagne anche in questo caso non come un problema ma come un'opportunità da governare
Poi ci sono stati altri importanti
Uomini e dirigenti politici penso a Fanfani penso Craxi penso a Berlinguer
Penso al mio Moro dico Moro perché mio Moro perché l'ho studiato lo studiato particolarmente anche Moro anche Moro il modo con il quale ha cercato di interpretare di risolvere la crisi italiana merita merita di essere considerato nei punti più alti di questa classifica che mi ha chiesto
La sua tragica fine le modalità ci interrogano anche su quanto su quanto la sua azione
Riformatrice possa essere stata un'azione proprio perché graduale proprio perché
Malleabile proprio perché duttile forse è stata incredibilmente disturbante che punto quella fine il sequestro la morte ci dicono e questo è stato
E però Moro per esempio dal punto di vista la politica estera
Avuto delle straordinarie capacità delle staminali intuizioni e da statista anche lui e per quanto riguarda la politica interna ha mostrato una grande capacità di di di fare i conti trovare attuazione un'equazione a risposta alle fazioni italiana che era un'equazione difficile perché questo avveniva in momenti di grande grande sommovimento sociale che lui più di altri ha capito
Non ho citato ho sbagliato o metterlo certamente Palmiro Togliatti
Perché anche Togliatti la sua intuizione quando rientra dalla Russia dall'Unione Sovietica e anzi più correttamente è molto importante cioè Togliatti non si fa trovare svolta di Salerno
Sì cosiddetta svolta di Salerno ma il modo con il quale interpretava il ruolo del Partito Comunista Italiano la
Interruzione del partito nuovo cioè Togliatti all'intelligenza di farsi trovare laddove i suoi avversari pensano di trovarlo
Il Partito comunista italiano i suoi lettori ai suoi militanti sono inseriti dentro una gioco costituzionale e parlamentare
Democratico e hanno svolto una funzione una funzione fondamentale
Ecco ciò questi adesso sono
Non ricordo se ho citato Fanfani questa cecità si ecco perché sono anche Fanfani almeno in questi studio se dobbiamo così parlare della storia prendendo la dei vertici degli uomini politici Energia con cui Fanfani
Ha condotto i suoi governi
A cavallo tra la fine degli anni Cinquanta inizio degli anni sessanta delle cose che fattivamente riuscito a fare
è come Eridano meritano attenzione
Io la la ringrazio molto della sua disponibilità per averci un po'parlato dell'Italia nel novecento l'il suo ultimo saggio dalla sconfitta di ardua alla vittoria di di amazzone edito da Einaudi che ci permette di fare una riflessione
Non solo sul rigoroso cammino del del ventesimo secolo ma anche di capire come com'è nato il De il del ventesimo secolo e come è finita attraverso quella svolta di cui parlava prima del referendum del due mila e sedici ringrazio Miguel Gotor