10 Minuti con Cesare Damiano - Ridotte le tasse sul lavoro, riforma Irpef e mercato del lavoro.

Ben trovato a Cesare Damiano a soli dieci minuti con noi a Radio Radicale Buongiorno
Proprio coloro allora Cesare Damiano già ministro del lavoro attualmente presidente di lavoro welfare e beh io direi presidente Damiano c'è stato un incontro con i sindacati
Il tema sono diciamo ovviamente il lavoro il e più in generale insomma il rapporto che certa
Questo governo e e il mondo dei sindacati sembrerebbe essere andato abbastanza bene insomma a giudicare dalle reazioni
E dalle da ciò che è stato dichiarato all'uscita da questo incontro
Ma il metodo del confronto sempre risultati positivi a mio avviso sono fa sfegatato della concertazione da quand'ero ministro mi pare che il giudizio dei sindacati sia positivo la cifra la sapevamo questi tre miliardi è una gran cifra anche perché i ventitré miliardi per diciamo impedire l'aumento dell'Iva hanno assorbito quasi tutta quella che era la chi Spolli Pisistrato il governo siamo arrivati a trentadue miliardi in totale quindi si sapeva
Che si tratta di un primo passo per un primo passo che è un elemento positivo intanto si sceglie diminuire la pressione fiscale sulle buste paga dei lavoratori come ho già ricordato anche dalle nostre ricerche per le ricerche dei sindacati europei in Italia dal due mila dieci e il due mila diciassette i salari hanno perso terreno meno quattro virgola tre per cento di potere d'acquisto quindi evidente che siamo in una situazione di bassi salari dare qualcosa aumentare dissolto tiretto petto
File la busta paga commenta in questo modo credo che sia un fatto positivo di numeri sono stati ripetuti fino alla noia quindi che aveva al poroso Renzi
Coloro che stanno tra gli otto mila e ventisei mila euro il reddito da lavoro passano dagli ottanta che avevano i cento euro poi quella Piscitella che si era fermata i ventisei guidava fino ai quaranta mila con delle gradazioni
C'è chi a un certo punto arriverà come quelli che avevano al vecchio poi non so mille e duecento euro metti letti in busta paga all'anno perché cento per dodici
Fa quella cifra detto questo io faccio come al solito un annotazione va bene il primo passo poi ci sarà la riforma complessiva dell'IRPEF bene quello che non mi ha convinto il fatto che ancora una volta dopo la manovra Firenze degli ottanta euro
I cosiddetti incapienti cioè coloro che guadagnano così poco da non essere tassati da non essere capienti per la tassazione cioè che stanno al massimo fino a otto mila duecento euro all'anno che tradotti mensilità sono tra i sei settecento euro al mese costoro non abbiano ricevuto ancora una volta Lula secondo me
è un fatto ingiustizia che andrebbe sanato nella fase due quando si metterà mano alle aliquote IRPEF io avevo anche suggerito una misura simbolica potrà essere duecento euro alla però ma un segnale verso chi è più debole e poi credo che non ci sostituiamo che noi Cicchitto Prati dimenticare quei pensionati che la rivalutazione delle pensioni come si dice si è fermato lo stato abbastanza
Irrisoria nella fase precedente quindi chi ha in meno pensionati lavoratori dovrebbe avere un vantaggio da questa rimodulazione che varrà ovviamente anche per il lavoro autonomo
Ecco infatti la trasformazione del bonus Renzi in detrazione rischiava appunto diciamo di fare detti tassa fuori gli Hincapie ti però di crollerebbero calcoli esatte di crearne altri però sembrerebbero aver diciamo con una scelta mista
In realtà questo debba essere stato scongiurato questo questo rischio allora la scelta amministra ha scongiurato il rischio di trasformare incapienti coloro che avevano
Più ottanta euro di Renzi che stavano diciamo vicini agli otto mila duecento euro sarebbero diventati incapienti non avrebbero bollato il campione quindi mantenere quel bonus in quella forma di aggiustarlo accento ero stato positivo sopra
Va bene la detrazione perché chi era poniamo trenta mila euro non corre il rischio di scendere al di sotto del gatto da quei cento euro quindi tecnicamente questa formula mista secondo me è stata attaccata se
Ecco visto che parliamo di tasse sul lavoro tra parliamo anche di lavoro e di quanti al lavoro ci stanno noi avevamo commentato qualche settimana fa i dati Istat sull'occupazione la CGIA di Mestre ha dato lavoro ha dato ragione all'associazione lavoro e welfare
Ma sì perché io il fuoco
Da una lettura dei dati dell'Istat che sia una lettura mensile commesse e-mail ripete cambiasse è aumentata l'occupazione diminuita l'occupazione allora scendono in campo le tifoserie
Quelli che stanno all'opposizione del ritorno al governo perché fanno governo infatti Tano il risultato i e birre globale perché frutto di quella di quella riforma che dice il decreto Dini daino Bluetooth allora togliamo di mezzo le letture come si dice ti parte partigiane infatti che e vediamo di ragionare sui dati e cosa ha detto la CGIA di mettere a ecco una cosa molto semplice che noi avevamo già detto fate attenzione perché analizzando i dati e vero
Che se contiamo le persone al lavoro oggi abbiamo un numero di teste alla popolo e e uguale sembra un po'un pochino superiori a quelle del due mila sette cioè prima della crisi però questo vuol dire poco perché intanto in questo periodo
Coordina il sette sono passati dodici anni cos'è avvenuto e aumentato a condizioni che il numero dei lavoratori a tempo determinato addirittura diminuito il in chiave lettura storica il numero dei lavoratori a tempo indeterminato ma soprattutto le ore di lavoro non sono quelle del due mila sette sono il cinque per cento in meno la CGIA addirittura parla di due miliardi e settecento milioni di ore meno cosa vuol dire vuol dire che se il numero delle persone che lavoro uguale a quello che lavorava nel due mila sette
Alle ore che consumano queste persone sono significativamente inferiore vuol dire che queste persone hanno degli orari corpi tradotto il part-time non voluto
Per evitare il licenziamento tradotto un contratto a termine tradotto contratto magari nel settore delle pulizie
Che è di quattro ore alla settimana tradotto in molti giovani del lavoro saltuario e precario che magari rispondono alla telefonata dell'Istat cos'hai fatto la scorsa settimana ho lavorato due ore risulti occupato statisticamente ma quello non ne un contratto di qualità a tempo indeterminato a tempo pieno quindi evidente che noi dobbiamo leggere i dati con una certa attenzione e anche preoccupazione parliamoci chiaro io spero e la spinta sulle buste paga che deriva dalla distribuzione queste risorse parte come la manovra sul cuneo fiscale aiuti anche la ripresa di costume la crescita degli orari la crescita di occupazione che si occupazione di qualità perché se no
Qualcuno
E spiegarmi com'è possibile essere contenti di risultati occupazionali che stanno dentro un quadro nel quale la crescita è vero siamo verso una stagnazione criterio tornò Prete punto numero uno
Cala la produzione industriale punto numero due aumenta la cassa integrazione dei primi undici mesi del due mila diciannove come se centoventisette da lavoratori fossero fuori dalla produzione a otto ore al giorno a tempo pieno in questi undici mesi e abbiamo duecento tavoli epicrisi conterrà e situazione che aggiungerà altra cassa integrazione pensiamo ad esempio al caso dell'Ilva pensiamo al caso delle della vita che qui il contesto
E pare che non sia assolutamente favorevole non è da imputare a un evento governo marea che forse a quello precedente è una tendenza i relativo lungo periodo anche se bisogna dirlo che fino al due mila diciotto la crescita
E le opposizione all'epoca la lega e gli altri giudicavano assolutamente insufficiente perché era all'uno virgola era il sì un'iniziativa messe superiore con l'ingresso nel governo Gialloverde quella crescita è andata verso una sorta di stagnazione poi ci sono i fattori anche di carattere internazionale non dimentichiamo la guerra dei tasti la pressione che viene esercitata sull'Europa le difficoltà che la stessa Germania sta riscontrando
Per quanto riguarda il prodotto interno lordo che anche lì si sta rubato e quindi è un segnale che va interpretato per corretto c'è bisogno di uno sforzo straordinario negli investimenti e soprattutto di un ruolo dell'Europa
Senta Presidente conclusione abbiamo visto che anche nel si è formato un gruppo di lavoro gruppo tecnico che lavorerà sul sistema pensionistico pubblico e privato c'è anche lei questo Pannella
Sì sì sì Tiziano Treu perché perché nel ha voluto formare un gruppo che si interessa i temi della previdenza pubblica e privata dell'UE far in generale il ritmo io faccio parte insieme ad altri Brambilla Reitano
Pandolfo insomma siamo un gruppo di persone di studiosi della materia previdenziale del welfare che stiamo diciamo così esaminando la questione con una domanda quando nel due mila ventuno finisce la quota cento adesso non si tratta del P dare giudizi positivi e negativi io
Tanto le mie osservazioni critiche però ritengo che fino al due mila ventuno quella misura di un patto con i cittadini debba rimanere in piedi dal primo gennaio due mila ventidue
Partiamo dai sessantadue anni ai sessantasette ampi sessantadue sempre che sia prima trentotto di contributi quindi luogo Scalone ritorna pimpante
La legge Fornero che secondo me va superata quindi la domanda come facciamo
Con quali elementi di flessibilità strutturale in un sistema che adesso che va sempre più verso il sistema contributivo e soprattutto come guardiamo alle generazioni giovani per no penalizzarle perché ripeto i giovani che cominciano lavorare tardi rientra nei lavori precari guadagnano poco appassisce a lariano passi contributi avranno basse tensione esce un problema strategico
Del quale dobbiamo discutere e noi lo faremo comincia con le audizioni il trenta gennaio qui il comma le organizzazioni sindacali per l'impresa degli studiosi così sette istituzioni ovviamente
Noi ringraziamo Cesare Damiano finiscono qui i dieci minuti con con lui grazie al presidente di lavoro qua fa crea logori