La Conferenza di Berlino sulla crisi libica. Dichiarazioni del Ministro degli Esteri, Luigi di Maio

Si è concluso da poco consiglio degli affari esteri ovviamente uno dei temi più importanti tra quello riguardante la crisi libica ieri a Berlino abbiamo raggiunto un primo importante
Obiettivo tutti gli attori che interferiscono con quel conflitto in Libia concordano sul cessate il fuoco
Concordano sul fatto che non si debbano più fare entrare armi in Libia quindi si debba rispettare l'embargo sulle armi in Libia io credo che sia un passaggio fondamentale adesso però dobbiamo farlo rispettare
Per farlo rispettare l'Europa all'Unione Europea è a disposizione in prima linea vuole essere in prima linea ovviamente quali saranno gli strumenti se ne discuterà
A noi interessa è che ci sia una mozione una mozione e una ammissione di monitoraggio che possa permettere il monitoraggio del cessate il fuoco hanno interessa che ci possano essere strumenti dell'Unione Europea per fare in modo che le armi non entrino in Libia
Quali saranno le forme se ne discuterà nelle prossime settimane si parla di Sophia di riattivazione l'ammissione soffia io ho detto chiaramente che se il tema è utilizzare il mandato che l'Europa ha avuto dalle Nazioni Unite
Per non rifare tutta la procedura su una missione che deve far rispettare l'embargo delle armi
Può essere un punto di partenza ma Sofia va smontata e rimontata in maniera completamente diversa
Perché deve essere una missione per non fare entrare le armi di di deve essere una missione per il monitoraggio dell'embargo
E null'altro
Questa deve essere la funzione di una missione che deve fare in modo che le due parti possano avviare in Libia un processo politico che porti alla piena sovranità e unità della Libia e noi come Europa possiamo essere in prima linea per far rispettare gli accordi io credo che l'Italia e l'Europa siano rientrate in gioco proprio grazie allo sforzo diplomatico perché quando c'è una guerra con due parti che ti chiedono armi e soldi noi inevitabilmente arretriamo perché non ci prestiamo al gioco delle parti
Né tantomeno a fornire armamenti o a fornire altro ma quando invece vince di nuovo la diplomazia e quindi si mettono intorno a un tavolo tutti gli attori allora a quel punto l'Europa e anche l'Italia avanza ma voglio dire un'ultima cosa lo sforzo nostro come Italia per la Libia è legato al grande rischio terrorismo abbiamo se non in cui diamo limitare il rischio terrorismo in Europa dobbiamo anche lavorare alla stabilità della Libia oggi questo è stato un argomento fondamentale del consiglio degli affari esteri e ringrazio Giosa Borrelli
Di tutti i ministri che hanno lavorato Aldo sì edipico in questi mesi perché l'Unione europea si è difesa la parte che merita ritiri Sofia non dura non potrà salvare emigranti
Il mare come prevede il diritto internazionale come ha portato in Italia è questo il messaggio con cioè
Smontare e rimontare da capo missione noi stiamo parlando di una missione che deve fermare le armi l'ingresso di armi in Libia di questo stiamo parlando se poi si vuole parlare di altro non è questo l'argomento
Ministro mi scusi due domande
Proposta consiste nel
Gli ha a febbraio e si è impegnata e la seconda Giuseppe
Qual è la sua
Giosa Borrell ovviamente si è impegnato a costruire insieme a tutti gli stati membri e una proposta
Il lo faremo ma dobbiamo tener presente che è giusto che ci sia questa cautela nell'approcciarsi al tema di una missione di monitoraggio o ad una missione
Di
Addirittura peacekeeping
Questo tema qui
Molto importante perché noi dobbiamo lavorare in questo momento in stretto contatto con il seguiti della conferenza il bene se abbiamo approvato ieri in una conferenza di Berlino cinquantacinque punti adesso con le riunioni dei seguiti detratto saranno presiedute dai ministri degli Esteri dei paesi la Conferenza di Berlino
Dobbiamo continuare nella direzione che è quella di far dialogare le due parti ed è una ottima notizia che sia Star che se pace abbiano nominato i membri del giorni Rita riforniti che ci consente a questo punto di lavorare ad un dialogo tra le due parti vitali
E l'altro grande tema e implementare un cessate il fuoco duraturo che per ora è una tregua
Ovviamente per quanto riguarda invece il caso Gregoretti io visto che c'è una un grandissimo dibattito
Nella politica italiana scatenato da Salvini virtuale dice entro processo scriverò le mie prigioni non lo so credo che queste cose facciano anche un po'sorridere al resto del mondo
Salvini è passato dal soprano Isma'al vittimismo e la sua nuova linea politica sono tattiche
Niente di più siccome non poteva controllare
Il processo nella giunta delle autorizzazioni e quindi avrebbe perso perché essa che è stata una sua scelta di propaganda bloccare quella nave non è mai stata coordinata dal governo allora deciso di ribaltare e dire mi faccio processato
Ora secondo me in questo momento il nostro obiettivo deve essere quello di lavorare e far lavorare il Parlamento per i cittadini italiani
La magistratura si occuperà del caso per Gregoretti e per quanto mi riguarda io da vicepresidente del Consiglio visti mi sono autodenunciato quando abbiamo bloccato la diciotto
E è stato pertanto un fascicolo su Dini poi archiviato perché allora noi mettendo in piedi quell'iniziativa perché a livello europeo non c'erano ancora meccanismi di redistribuzione sicuro
E quindi chiedemmo prima di attivare redistribuzione poi di farmi sbarca
Un anno dopo
Avevamo tutte le garanzie dell'Europa che quando arrivava una nave gli altri Paesi europei prendevano in redistribuzione alla buona parte di quei militanti lui decise di bloccare da solo una nave Gregoretti come ministro dell'Interno Piero lo poteva fare per legge
Ma adesso non ci venga a dire difende i temi di temi che lo sapevate anche voi anche perché se ricordate in quel luglio ci parlavamo ben poco a livello di governo era l'ultimo mese del Governo
Conte uno quindi su questo ognuno si prenda le sue responsabilità grazie