Il messaggio del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat del 31 dicembre 1969 commentato da Francesco Damato

Radio radicale siamo con Francesco Damato per continuare diciamo ha fatto ascoltare a commentare anche i i discorsi di fine anno dei presidenti della della Repubblica lo facciamo con Francesco Damato per tante ragioni perché diciamo qualche anno fa lo il pubblico questo libro che vi faccio vedere il colle più alto fatti e misfatti dei presidenti del della Repubblica con la sul parco edizioni che era una grande casa editrice
Di di un grande grande editore il dottor Pini che lo ricordiamo tutti con grande con grande affetto
Il messaggio di fine anno del di del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat del trentun dicembre del mille novecento
Sessantanove fu un messaggio particolarmente delicato qualche settimana
Prima Milano esplose una bomba alla Banca Nazionale dell'Agricoltura
E ancora qualche settimana prima venne ucciso un agente durante una magnum moto ti e di piazza a Milano l'agente Annarumma e i il clima del Paese non era dei dei migliori le elezioni del mille novecento politica del mille novecentosessantotto avevano dato diciamo hanno segnato un ritorno un po'ma così utile al centrismo il presidente delle del Consiglio dell'epoca che il Gip Guido diciamo una fase politica molto lunga fu Mariano rumore allora come si inserisce quel quel messaggio in quella delicata fa se e che impressione ha avuto nel leggere quelle quel quel messaggio che si apre proprio ricordando quei quei fatti
Devo devo dirti la verità a leggere cinquant'anni dopo volli sentire cinquanta anni dopo
Quel messaggio di Saragat si rimane esterrefatti
Un messaggio che in cui Presidente della Repubblica il di Guido sia pure all'inizio del messaggio ventisette sulla notizia diciamo così di Guido come fatti e se grandi quelli accaduti abitano egli inquadrò in un fenomeno più generale della violenza
Non comparve la parola terrorismo che pure poteva essere giustificata dal dal dalla stragi quindi mettevo non è una una semplice violenza una strage
Poi la sottovalutazione del significato di quell'Audi di quell'attentato
Perché Gabo la butta alla la butto anzi la butto sul piano sociologico loco la lo collegò alla contestazione che aveva ed esplosa all'anno e-Bay sessantotto fa un appello generico alla responsabilità la solidarietà di tutti senza rendersi conto c'è l'appello maggiore può essere rivolto agli uffici collaterali abilitante
Perché poi so che è facile parlare con il senno
Dettori però zoppo venne fuori
Che c'erano stati settori dello Stato non ho partecipato a quell'operazione di violenza tra virgolette c'era quella strage perché c'era un ben altro obiettivo
Cioè favorire una svolta a destra della politica italiana
Seminando il terrore facendo attentati ora sì sì
No dunque a me la cosa che ha colpito che non a parte del suo intervento vi ha detto il pericolo più appariscente
Benché obiettivamente non il più grave è costituito dalla violenza che pur limitata piccole minoranze turba profondamente la vita del paese allora che aveva la sensazione lo dico a te che hai vissuto quegli anni che si trattasse di di di minoranze che potevano determinare questa cosa
Da allora la strage sciocco a tutti il Governo Rumor mobilitato bollando i funerali con lo faccia tesa
Era un clima di emergenza perché io sono visto tradotto del messaggio presidenziale definiamo
Non sia non sia legge grazie il test vietati sentito il messaggio non sia la condizione di un dirà conservò purezza di uno stato di emergenza che che che si era creato nel Paese questo stupisce molto poi presidente Repubblica ridusse tutto un fatto di di tensioni sociali lavoratori insoddisfazione
Di alcune categorie ma lì c'era un quadro politico dette deteriorato entro il quale poter maturare questa strategia che puri chiamammo dell'attenzione cioè c'era un tentativo di spostare a destra
Gli equilibri del paese creando il panico il terrore attrice incitando ad avere paura della sinistra parliamoci in soldoni e questa strategia dall'adesione andò avanti con il supporto di un da parte dello Stato dimostrata poi di pestaggi che si verificarono nelle indagini proprio sulla strage di Piazza Fontana di tutto questo
Non dal Presidente della Repubblica non si accorse però adesso a posteriori
Mi rendo conto che aveva qualche ragione per cercare di minimizzare
La il questo questo questo clima politico deteriorato
La crisi del centro sinistra e quindi questo clima di instabilità di paura di un'evoluzione a sinistra
Degli equilibri politici del Paese erano tutte riconducibili a un evento politico che si era verificato proprio nel sessantanove nell'estate di quell'anno
La rottura dell'unità socialista di avvisata soltanto nel sessantasei
Ecco degasperiana Degas scuse Saragat aveva avuto un ruolo in questo naturalmente la scissione fu promosso dal dai suoi amici socialdemocratici quindi quella scissione ebbe una regia
La regia era al Quirinale e erano i socialdemocratici che dopo
SSD unificati con i socialisti dopo l'elezione di star legata al Presidente della Repubblica voluta dal Moro presidente del Consiglio per stabilizzare il rapporto di collaborazione
Con i due partiti socialisti sino a proposito dell'unificazione
Tra l'allarme le proteste dei suoi amici di partito sotto tutti i trucchi
Quella quella scissione ripeto fu ebbe io una regia al vitale e provocò
Lo sposta di inizio dello spostamento a destra degli equilibri politici del Paese quindi
Il presidente ebbe ebbe ebbe notevoli responsabilità
Che si aggravarono Porrini e settantuno dopo due anni quando alla scadenza del mandato del presidente della Repubblica Saragat lo stesso sarà sempre da Quirinale manovrò perché non passasse nella DC la candidatura di Aldo Moro presidente della Repubblica che lui nel sessantotto dopo le elezioni politiche lui liquido l'esperienza di governo di boro con una fretta incredibile favorendo il gioco leggero Tei nella Democrazia cristiana
Poi nel settantuno due anni dopo nel sessantanove ma no però
Di al Quirinale perché non passasse la candidatura di Aldo Moro che lui considerava le le l'elemento di punta il del dello spostamento a sinistra gli equilibri politici del Paese
Ora io divento conto che era la storia non si può fare con il senso di equivoci il debutto però proviamo da citare Morra Quirinale alla fine del mille novecentosettantuno dopo Saragat apposto di Giovanni leone
Io non credo conoscendo fra l'altro i rapporti che c'erano otto Dal Moro e il Vaticano Paolo sesto in particolare io non credo che con Moro si sarebbe svolto il referendum sul divorzio
Moro avrebbe convinto la chiesa ad accettare il divorzio col una modifica parlamentare della legge che l'aveva istituito
Che da quel referendum che invece
Fu appoggiato e sostenuto con con vigore da Fanfani due anni dopo nel settantaquattro da quelle Averna quel veramente la la lo spostamento ancora più a sinistra gli equilibri del Paese perché ci fu la sconfitta della DC la spaccatura dell'elettorato e quindi una spinta
Incontenibile verso il cambiamento
Dunque nelle nel messaggio diciamo sarà Gatta parla ancora delle riforme da attuare nella Costituzione
Parla dell'articolo tre quattro della Costituzione però non fa nessun riferimento all'attuazione della legge sulle regioni che entrerà in vigore nel del del nel settanta mi ha mi ha sorpreso un po'diciamo questa miopia perché poi cita i Comuni le Province ovviamente non può citare le regioni che ancora non non non non esistono diciamo lui non aveva diciamo volevo sapere che che era un tema che a cui teneva molto il PC io in che misura diciamo veniva incontro al pc e come pensava di diciamo di dialogare col Partito comunista che era stato determinante per la sua elezione alla fine del sessantaquattro beh non dimentichiamo che bis ci fu una trattativa dietro le quinte con il Partito comunista
E addirittura col Partito comunista appoggio Saragat perché sarebbe stato il primo presidente di sinistra della sinistra vera socio Aldo seppure moderata commi socialdemocratici e poi ci fu nata una trattativa negata solo a parole per la grazia ma Malagnino Moranino Moranino avanza escluso scusate quindi quello fu un passaggio e sarà aperta non sarebbe stato sicuramente rieletto Presidente della Repubblica o come lui voleva con l'appoggio dei comunisti perché i comunisti avevano chiuso i rapporti con lui
Nel settennato di Saragat Saragat era diventata indigesto ai comunisti
Tanto è vero che duri addirittura minacciava era pronto a sciogliere anticipatamente le Camere reparto al David equilibrio teste
Di spostare gli equilibri a destra dipinte con lui non non sciolse le Camere nelle strade del sessantanove
Perché avrebbe fatto un bel dispetto al pc che era fiaccato dalla crisi cecoslovacca
Ma nel sessantanove elezioni anticipate si sarebbero potute fare sono per le dimissioni di Rumor
La facoltà le famose dimissioni improvvisate alla vigilia dello sciopero generale era un po'troppo poco per giustificare per giustifica c'è tu fai una scissione socialista poi fai fare
Fare fai fai di mettere con il presidente del Consiglio di fronte alla minaccia di sciopero e poi dopo fai le elezioni anticipate dopo un anno dopo dopo un anno dalle elezioni ordinati sarebbe stato Dio
Nel questo messaggio qua si rivolge spesso agli operai
Li definisce come artefici del boom economici tutti argomenti a argomenti classici della socialdemocrazia di allora
Ma ti ripeto l'elemento sbalorditivo di questo messaggio e la sottovalutazione del terrorismo che nasceva con la strage che che che che per compiva i primi passi con la con la strage di piazza Fontana
Da uno sguardo uno sguardo bonario nei confronti della Costituzione dell'arte la contestazione
No anzi la contestazione a differenza di Moro che vide della contestazione giovanile del sessantotto una tendenza di la vita
Da analizzare
Loro invece la contestazione giovanile la collega Poli al disordine venuta dopo cioè durerà più sulla posizione di parliamo di Longo del PC perché anche i comunisti sottovalutarono la contestazione giovanile del sessantotto perché infastidiva ondivaghi aveva colte impreparate non quindi da un è un peccato Prada è un vero peccato perché io avevo vedi come non si non si finisce mai di imparare
Io provo anche scrivendo quel libro il colle più antico
Io mi ero fatto del dalla Presidenza della Repubblica di Saragat un altro concetto l'avevo messo nel filone della stabilizzazione degli equilibri politici
Il fatto che fosse stata omologo per mandare al Quirinale salariato mettendosi in contrasto con la parte moderata della DC che voleva una successione assegni perché Segni se da
Era stata colta da un ictus e quindi suo settennato fu interrotto rapidamente e invece no poi da Rizzato bene alla luce anche proprio di questo passaggio ecco il settennato fu opposto a quello che Moro aveva previsto
Ove l'auspicato procedurale facendo emergere ma Quirinale di rete sociale scacciato mostrate
Dunque se è vero che il Presidente della Repubblica si vede poi nei momenti di difficoltà del del paese
Qual è diciamo nella collocazione di di di Saragat nella storia la tua valutazione nel senso leggendo questo messaggio che arriva in un momento duro durissimo per il Paese che cosa diresti oggi
Che sarebbe stato meglio invece Presidente della Repubblica diverso stesso sessantaquattro
A vantaggio di Saragat il passaggio saliente della davvero politica è stata graziata rimane soltanto quello del quarantasette quando fece la scissione socialista socialdemocratica di Palazzo Barberini
Praticamente impedì la vittoria del Fronte Popolare pure nel quarantotto per questo questo qui è il merito che di va riconosciuta sarà aperta ma soltanto presto frutti più
Bene allora né chi ti ringraziamo per averci un portato una una valutazione di questo messaggio di fine anno del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat del trentun dicembre del mille novecento
Sessantanove ringrazio Francesco Damato e buon ascolto con questo messaggio del capo dello Stato l'ultimo giorno del del mille novecentosessantanove e anche di un decennio particolarmente difficile per il nostro Paese grazie
Italiani l'anno che si chiude ha messo alla prova la coscienza civica degli italiani con fatiche dolori e purtroppo anche lutti
Il più recente dei quali insieme il più straziante è quello che soffrivo il dodici dicembre in conseguenza dei fatti se grandi di Milano
Ma questa prova questa dura prova è stata superata
I lavoratori hanno ottenuto a proprio vantaggio una più equa ripartizione del reddito nazionale non dimentichiamo che gli operai
I meravigliosi operai italiani sono i principali artefici del miracolo economico e accanto a loro sono i creatori di tante medie e piccole industrie anch'essi in gran parte di origine operaia
E da altri benemeriti imprenditori il problema oggi e di difendere il potere d'acquisto dei migliorati i salari e stipendi e le pensioni nonché la sicurezza del risparmio come pure di aumentare in modo massiccio i posti di lavoro
Per conseguire questi risultati che dovranno garantire il livello di vita raggiunto dai lavoratori e gettare le premesse sicure per il suo ulteriore progressivo miglioramento non c'è che una sola strada quella della democrazia
Il pericolo più appariscente venti obiettivamente non il più grave è costituito dalla violenza che pur limitata a piccole minoranze turba profondamente la vita del paese
Semina la sfiducia nella capacità delle libere istituzioni di garantire un ordinato progresso
E crea il clima nel quale possono maturare orrendi episodi di delinquenza come quello che Enzo incontra insanguinato Milano e gettato nel lutto l'Italia
Quanto più si estenderà la convinzione che la violenza è sterile tanto più le minoranze violente i faziose si troveranno isolate e posto in condizioni di non nuocere
Il miracolismo della violenza come ho già avuto occasione di dire in altra circostanza deriva sostanzialmente da debolezza morale
I problemi umani gravi dolorose e difficili esigono per essere risolti fatica lavoro senso di responsabilità sacrifici
Credere di risolverli facendo affiorare quanto di peggio scene la natura umana e assurdo
Ciò che si richiede invece esprimere quanto di meglio c'è nell'uomo ossia la forza del lavoro la perseveranza il coraggio la bontà la violenza è agli antipodi di quella formati generosa ribellione che anima la gioventù contro ogni ingiustizia e che oggi si chiama contestazione macchie sotto nomi diversi è vecchia quanto il mondo
Se la contestazione anche quella mossa dagli impulsi più generosi trascende in atti violenti che minano alla base nel sistema democratico o adombra forme politiche in cui la libertà è soffocata contraddice se stessa e distrugge anziché creare la giustizia sociale perché è di questo che si tratta si afferma al vertice di uno sviluppo di libertà di tolleranza e di rispetto delle opinioni altrui di vera collaborazione umana a un'opera comune ossia con la democrazia
Ma l'ostacolo maggiore al consolidamento della democrazia in Italia deriva dall'affievolirsi della Fidene i valori che stanno a fondamento della nostra Costituzione repubblicana e di cui la violenza non è che un aspetto ho avuto occasione o or sono due anni di parlare di crisi etico politica come questa crisi si sia manifestata si può riassumere in breve essa costi consiste nella insufficiente o errata utilizzazione dei mezzi di cui la democrazia dispone per risolvere i problemi umani e poiché non esisteva l'odio politico che non abbia la sua causa in una deficienza di ordine morale ne consegue che in un risveglio della coscienza democratica
Che si deve cercare rimedio si preferisce invece da taluni l'abdicazione ai propri doveri lasciando che sarei stata misticamente sulle nostre libere istituzioni l'ipoteca di una crisi che potrebbe invece essere sanata da un ritorno da parte di tutti a un maggior senso di responsabilità a un maggiore coraggio morale
Della democrazia è soltanto nella democrazia possono essere risolti i problemi umani
I livelli più alti di progresso politico economico sociale rivediamo raggiunti dalle democrazie già consolidate in cui la libertà di ognuno veramente la condizione della libertà di tutti
Dove gli inviolabili diritti della persona umana trovano il loro appagamento nell'ambito di una società in cui tutti sono partecipi in equa misura del progresso economico di una società in cui giustizia sociale e libertà sono i due aspetti di una stessa
La realtà umana
Faccio perciò appello a tutti i cittadini perché la fiducia nelle nostre libere istituzioni non venga meno perché si risvegli in tutti la consapevolezza dei pericoli cui andremmo incontro se dovessimo lasciarle deteriorare
La prima conseguenza sarebbe un allontanamento dell'Italia dall'Europa democratica alla cui unità con l'integrazione della Gran Bretagna guardiamo come a un traguardo fondamentale di equilibrio nel mondo di pace nella giustizia
Voltando le spalle all'Europa democratica vedremo scendere il livello di vita di tutti in particolare dei lavoratori livello di vita legata al consolidarsi all'estendersi del mercato comune a nuovi Paesi
Le conquiste faticosamente realizzate durante un quarto di secolo dalla Liberazione ad oggi sarebbero compromesse e gravi sarebbero i contraccolpi per le nostre libere istituzioni
Bisogna invece andare avanti coraggiosamente sulla via della democrazia attuando le riforme che la Costituzione tassativamente te scrive
Basterà citare la seconda parte dell'articolo tre
è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica economica e sociale del Paese
E l'articolo quattro la Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto
è tutto un vasto programma di creazione effettiva di posti di lavoro e di condizioni di vita umana che viene prefigurato come compito precipuo dei legislatori con la collaborazione di tutto il popolo
Molto è stato fatto nel corso dei vent'anni che sono trascorsi da quando la Costituzione è diventata la legge suprema dello Stato ma molto resta da fare occorre creare posti di lavoro per le nuove leve di operai e contadini impiegati giovani diplomati o laureati
Il numero di coloro che hanno un'occupazione remunerate in rapporto alla totalità della popolazione
è inferiore a quello medio dei Paesi europea industrialmente più avanzati inoltre un gran numero di lavoratori deve emigrare per vivere e far vivere le proprie famiglie
Ma il posto di lavoro non è sufficiente per garantire il pieno sviluppo della persona umana è indispensabile una casa decente un ospedale decente una scuola valica
In Italia l'azione per affrontare in modo organico questi problemi è alle prese con l'irrompere dei bisogni dei lavoratori che si sono accresciuti come conseguenza dell'impetuoso sviluppo economico con quali mezzi affrontare questi problemi
Come per tutti i problemi umani la risposta è condizionata dal comportamento dei cittadini vale a dire dal senso di responsabilità di tutti in particolare della classe dirigente se le decisioni dei cittadini a cominciare dai più abbienti
Saranno favorevoli alla formazione dei risparmi e pertanto agli investimenti le imprese potranno non soltanto funzionare a pieno ritmo ma ampliare la loro attività assicurando la creazione di nuovi posti di lavoro
D'altro canto lo Stato le Province e i Comuni
Gli enti previdenziali gravati da un imponente carico di debiti e di impegni non assolti devono meditare seriamente sul rapporto che esiste tra i costi del loro funzionamento e il loro o compiti istituzionali
Non ci sono ricette miracolose per risolvere questi problemi
La loro risposta è ripeto nel senso di responsabilità di tutti i cittadini
L'immensa forza produttiva dei lavoratori italiani è in grado di assicurare i mezzi per il continuo sviluppo del paese è necessario però che tali mezzi vengono amministrati con la chiara visione degli interessi generali
Italiani all'inizio di questo anno
Sì anni Settanta domina su tutti i problemi quello della pace evocato ancora una volta dall'altra parola del Sommo Pontefice la pace oggi è la condizione per la sopravvivenza dell'umanità
Ma la pace è insidiata dalla logica di potenza arginata dell'equilibrio delle forze splende tuttavia un raggio di speranza ravvisabile
Negli sforzi incessanti che gli statisti di buona volontà
Compiono per frenare la fuga la corsa agli armamenti avendo come traguardo il disarmo progressivo simultanei controllato sia nell'etica nuova che prorompe
Dalla coscienza dell'umanità intera consapevole che la propria sopravvivenza legata al trionfo della pace
In questa aspirazione che vede l'Italia all'avanguardia tra i fautori della pace nella giustizia e nell'indipendenza di tutti i popoli riposta la speranza del mondo
Ho cercato di tracciare una sia pur riassuntivo bilancio di questo mille novecentosessantanove ma insieme anche di suggerire le grandi linee di quello che potremmo chiamare un esame di coscienza da farsi da noi tutti come cittadini come popolo considerando ciò che è stato fatto ciò che non è stato fatto e in ogni caso ciò che dobbiamo fare nell'immediato futuro
Ed è qui che il mio discorso si inserisce nel clima
Che è proprio di questi giorni tracciato l'itinerario chiariti i nostri propositi e rinsaldato il nostro impegno dobbiamo confidare che l'avvenire Coronide i conquiste di risultati tangibili le nostre speranze
Di questo appunto si sostanziano gli auguri che cordialmente rivolgo a tutti voi e a ciascuno di voi auguri di serenità di gioia e di conforto in una parola auguri di bene che il nuovo anno sia portatore di tutto questo
Di tutto questo per voi per le vostre famiglie e per quella grande e alta realtà che tutti ci trascende insieme ci comprende la nostra cara patria l'Italia viva la Repubblica viva l'Italia