Presentazione del libro di Benedetto Croce a cura di Carlo Nitsch "L'Italia dal 1994 al 1918. Pagine sulla guerra" (Edizione Nazionale delle Opere di benedetto Croce - Bibliopolis)

Resta foto
Processi
Sì perché il giudice pop
No party no domandava se di solito c'è qualcuno del officia ma sono si va in ordine alfabetico quindi comincio io che sono Piero Craveri
Il cinque nel in questo libro
Che porta il titolo dell'ultima edizione che nella prima edizione a pagine sulla come il titolo dell'Italia dal mille novecentoquattordici al mille novecentodiciotto pagine sulla guerra poi verremo è un libro che ha una storia
Abbastanza chiocciola che bisognerà ricostruire
Alla data del cinque novembre mille novecentodiciotto quando io ero studente si celebrava ancora il quattro novembre Giornata della Vittoria quindi il giorno dopo Croce scrive
Un richiesto di fare un commento sulla vittoria
Scrive un pezzo
Nel quale
Naturalmente
Fare encomio passa attraverso il ricordo e quelli che sono stati giorni drammatici di Caporetto di come sia uscì si sia usciti da quel giorno in
A un certo punto quasi che la penna gli sfuggisse dalle mani
E sceglie un interrogativo
Far festa perché
E seguono quindici righe che si è Liber mettete leggo
La nostra Italia esce da questa guerra come da una grave mortale malattia con piaghe aperte con debolezze pericolose nella sua carne che solo lo spirito pronto l'animo cresciuto lamenti e ampliata rendono possibile sostenere volgere merce duro lavoro a incentivi di grandezza
E centinaia di migliaia del nostro popolo sono periti e ognuno di noi ripete in questo momento i volti immensa Nesti degli amici che abbiamo perduti
Squarciati dalla mitraglia spirati sulle arriverò c'è tra i cespugli lungi dalle loro case dei loro cari
E la stessa desolazione e nel mondo tutto tra i popoli nostri alleati e tra i nostri avversari
Uomini come noi desolati più di noi perché tutte le morti dei loro cari tutti gli stenti tutti i sacrifici non sono valsi a salvarli dalla disfatta e di gran parte
E grande imperi che avevano per secoli adunato disciplinato le genti di gran parte dell'Europa
E indirizzate le al lavoro del pensiero e della civiltà al progresso umano sono caduti grandi imperi ricchi di memorie di glorie
E ogni animo gentile non può non essere compreso di riverenza innanzi ad adempiere Sinesio rapide del destino storico che infrange e dissipa gli stati come gli individui
Per creare nuove forme di vita
Gli eroi di Shakespeare modelli di umanità non fanno festa quando hanno riportato il trionfo e atterrato i terribili nemici
Ma si sentono penetrare di malinconia
E le loro labbra si muovono quasi soltanto per commemorare ed elogiare l'uomo che fu loro avversario e di cui procurarono essi la porta
Sono
Ho letto queste quindici righe perché riflettono
Quella che è stata
è stato il drammatico sentimento
Che accompagna Croce negli anni che vanno dal quattordici la data appunto della vittoria e che si riflettono in queste pagine
Gennaro Sasso ha detto che
Pagine sulla guerra
Solo
Tra
Lettera tante rievocazioni memorie di quegli anni forse una delle più uno di quelli in cui più drammaticamente qualche modo
Esplode
Con quella il ricordo di quella
Vicenda
Il collega Giliberto
A
Fatto una a questo libro
Una recensione
Molto sentita
Nella quale naturalmente cita questa pagina e dice anche una cosa che tutte le persone di buon senso hanno sempre sostenuto e cioè che non non c'è mai stata sulla cultura italiana un'egemonia crociana
D'altra parte egemonia non appartiene al vocabolo crociano appartiene ad altra cultura
E voglio ricordare che anche il vocabolo che in altra cultura assegna
Cultura improntata
Alla filosofia della storia lite che la storia abbia
In qualche modo un punto di arrivo segna per l'appunto
Il momento di una definitiva egemonia che necessariamente si contrappone poi
E deve contrapporsi dalle egemonie precedenti di cui
E di qui nasce nasce diciamo così in qualche modo la leggenda dell'egemonia
Crociana altra cosa poi invece valutare periodi Zare anche diversi momenti in cui
Il pensiero di Croce ha avuto grande influsso sulla cultura italiana
E diciamo così mi sembra che la periodizzazione fatta da Ciliberto non non corrisponde a quella che abitualmente insomma
Viene viene viene fatta
Ma non entro nel merito di questa questione noto soltanto che fare riferimento agli abbonamenti della critica
Non è esattamente
Mussolini Haddock tutte le biblioteche e gli Enti pubblici sia buona sera la critica perché credevo fece scendere abbastanza insomma il numero di copie
Che a cui aveva
Di abbonati del della rivista eppure quello fu un momento quello del fascismo momento in cui
L'influenza di Croce che non è assolutamente egemone nell'antifascismo come tutti sappiamo che comunque ebbe diciamo così una una una profondità che certamente diversa da quella per i primi dei primi decenni del primo decennio del secolo
Certamente certamente la guerra rappresenta una rottura profonda un momento anzi quasi possiamo dire che e da quegli anni che vanno dal Quaranta
Dal Quaranta quattordici al diciotto
Che inizia in qualche modo un'altra storia intellettuale politica di crociere per certi versi nel senso che cioè rottura e c'è il problema della continuità che incrocia il molto forte problema
Possiamo quasi dire che gli altri
Trentacinque quasi anni che seguono
Sono segnati dal continuo sforzo
Il ristabilire
Approfondendo
I concetti di ristabilire comunque dite di creare le premesse di una nuova continuità
Nuova continuità che questa può e la differenza non si esplica tutta soltanto nell'esercizio del pensiero ma necessariamente
Per me era un rapporto tra pensiero e azione politica civile e politica
Questo
Problema si riverbera naturalmente sul
Noi
Un problema che potrebbe
Possiamo sollevare è ma questa rottura inizia proprio solo con la guerra ecco quattordici non ci sono avvisaglie già precedentemente non ci sono già momenti che possono
E insomma in quel percorso i momenti ci sono perché
Penso al nazionalismo la guerra di Libia al nazionalismo non non è cosa che non percepisce atroce
Penso al socialismo al socialismo
Procedendo sempre c'è un'intervista dell'undici cui dice che il socialismo è morto nel senso che ormai si è trasformato in un liberalismo
Non è già una cosa che può dire di più del tredici
In cui si è trasformato al socialismo
Se è stato operato al socialismo i riformisti sono passati ignora
è una prima avvisaglia ma ma voglio dire un'altra cosa forse azzardo contratto in presenza ventidue conoscitori profondi dell'opera di Croce
Come sono innanzitutto Gennaro Sasso come Mazza Mattei
A avendo conseguito
La nuova edizione del carteggio tra Croce e Gentile nel corso di questi anni che adesso è arrivata l'ultimo volume
Sono cinque grandi volumi
Insomma stazione stiamo finendo dall'apparato dello quinto volume
Ma quel rapporto
Così intrinseco così solido così
Così per ambedue importanti
E ha attraversato a me sembra
Anche quello
Da una reciproca dalla reciproca
Consapevolezza
Che riafferma una continuità
E affermano la continuità diciamo così del pensiero del pensiero
Quale
Dalle origini occidentali qual è origini se se se si è formato del pensiero europeo quale delle origini si è formato rispetto la frattura che si sono determinate nella seconda metà dell'Ottocento è una riaffermazione di una continuità va verso la filosofia tedesca per altre cose
E naturalmente insomma
Tra l'altro diciamo se vogliamo cercare i presidenti di quelle rotture anche insomma inizia anche se non c'è assolutamente rottura
Inizia dice a una la differenza di
I percorsi
Il pensiero tra Croce e Gentile inizia prima della Grande Guerra nel vorrei sbagliare la produzione di Gentile la prolusione palermitana di Gentile e dell'undici dell'undici quella che
Trentasei
è del sette addirittura grazie
Scusa
Va be'quindi insomma punto era
Il il
Matura già mandato ci sono gli elementi diciamo di maturazione del però insomma
La presa di coscienza di che cosa può significare la retta dalla guerra e di che cosa rappresenti possa rappresentare di rottura rispetto al mondo che
Fino all'ora crociera di Sutor è una percezione che pronunciare quasi immediatamente la sua posizione una posizione neutralista Ica
Del resto ci sono adesso non voglio sbagliare la data un'altra volta ma il contributo
Del contributo alla critica di me stesso mi sembra c'è una nota che è del quindici
è una nota del quindici nella quale lui stesso
Mi confermi Enzo riconferma però questa Valsecca
Sia una nota che del quindici dalla quale l'UE ripercorre la la relazione percorre ripercorre la sua storia anche le ragioni diciamo del del suo rapporto con la cultura italiana della della sua della fortuna che egli ha avuto nella cultura italiana
Li ha visti e
Si chiudono con delle righe io me ne ero anche segnate ma adesso non sto a svolte sotto il microfono a quello se
Chiudono con una pagina piuttosto tranviaria cento piuttosto drammatico e su quelle siamo del quindici su quelle che sono le condizioni e le ragioni del suo del
Quindi e e piena questa consapevolezza
E diciamo la verità
Serve se posso azzardare pagine sulla guerra
è un libro molto frammentario un libro molto fra lui doveva essere quasi dire un libro sconfinato
Nel senso che
è come dire
Il
Croce
Innanzitutto oggettivo c'è c'è c'è la prima fase che quella dell'ONU neutralità in cui la polemica con l'interventismo e naturalmente fortissima la collaborazione a
Alla rivista De Lollis Italia Nostra
La presa di posizione c'è la
Il diverbio con con Prezzolini si sembra di ricordare che sei tu curato corteggio con Prezzolini belli per esempio c'è Prezzolini gli scrive dice ma non non ha non non non sarà mica sulle posizioni di Giolitti
Dice come non sono solo sulle posizioni di Giolitti Giolitti ha tutto il diritto di praterie la posizione che ha alla maggioranza in Parlamento è e e delinea la posizione della monarchia
E Lele dopo una una una situazione quella colpo di Stato colto che è la pura verità
Perché in definitiva la caduta delle diciamo delle
Io ho sempre pensato che la l'inizio della caduta
Della monarchia del del pensavo insomma comunque per
Della del la posizione della monarchia rispetto nasce proprio da
Da questa la dichiarazione di guerra dal modo in cui in qualche modo la monarchia
è uno degli elementi determinanti quindi c'è tutta c'è tutta questa questa e poi dopo c'è il suo allineamento dice suo allenamento
Nel momento in cui la guerra dichiarata io
Credo che sia del doveroso parlarne anche perché parlo per primo ma insomma riconoscere la curatela di questo volume
Nelle
Dello nei volumi dell'opera nazionale
Dedicata a Benedetto Croce
Che sono pubblicati egregiamente
Straordinaria
Stampa dall'editore Bibliopolis
Sono stati tutti curati con grande con grande
Cura direi che questo era uno dei più difficili per certi versi ed è anche uno che ha una mi ci ha fatto un lavoro straordinario nel senso che
Proprio per il modo in cui è stato già assemblato Vigini perché tra l'altro conosce in qualche modo c'è sempre quel rapporto che incrocia col collaboratore
Come come con Nicolini come con la parla Plinio bibliografia dichiara insomma in cui la dà mandato resta sempre addosso poi allenta sita
Va sempre a Craxi è poi insomma c'è c'è una forte prepotenza crociana rispetto
Al curatore che poi diventa
Come dire dipinti quattrini in parte di curatore a vittima partecipe vittima del del
E in questo caso della è la storia di Castellanza
Nick è andato perfino a
La sì sul lago svizzero a vedere le carte da cui vengono anche spunti dalla introduzione anche spunti importati ma soprattutto
Questo è un libro che per ricostruirne la storia naturalmente bisogna ben tenere presente ma naturalmente i taccuini ma quelli di ormai non c'è chi non non non tenga presente i taccuini
Ma gli epistolari dall'epistolario Gentile l'epistolario forse aver naturalmente
Quello
Prezzolini altri insomma sono sì sono integrazioni
Sostanziale del del anche perché poi molti pezzi sono scritti le nostre non sono poco alcuni non sono pubblicati altri non rientra nella nella
Nel
Nella raccolta di pagine sulla sulla guerra ma tuttavia e in qualche modo sono non possono non essere connesse al
Quindi realmente diciamo così un lavoro un lavoro di il pazzo non basta un partner molto molto complessa e molto intricato che che che tra l'altro va ricostruito perché
Questo è l'altro punto del libro ne parleranno molto meglio di me
Giornata da Zermatt Sasso
Naturalmente
è la polemica politica la polemica culturale politica che porta che introducete argomenti ma è anche l'inizio
Croce comincia a fare una riflessione su quello che ha pensato rispetto ai problemi della guerra è una repressione che diventa sette e è frammentaria nella misura in cui si è proposta in termini frammentari ma che comunque investe diciamo così sono anche nessuno giusto dirlo rievocare usurate
Anni
Poi laboriosi per Prodi che da parte di Croce
Teoria e storia geografia esce nel diciassette scritta prima nell'edizione tedesca ma
Altro sono no non sto a elencare le opere che vengono fuori faccio solo riferimento mi sembra che anche il sasso l'abbia fatto
Non è un caso non è un caso e cross-selling che inizia elaborare saggi su Shakespeare nessun soccorrere il verso
Perché c'è qualche ed ecco perché le shadow subito dopo però è tutto pensato e perché perché perché il problema della rottura dell'unità dalla cultura europea questo rally e che che che effettivamente problema che si verifica
Faccio solo questa riflessione
La cultura europea
La cultura intesa non solo come i prodotti per la cultura europea ma anche come gli uomini che ne facevano parte sono molto più uniti nel periodo che va che che che arriva alla prima guerra mondiale
Poi
Tra le due guerre ci sono le rotture che conosciamo nel secondo dopoguerra non si ricrea nessuna omogeneità Orobello le culture nazionali
Il rapporto col con l'altra parte dell'Atlantico è una è un'altra dimensione e ogni nazione europea vive questo rapporto per conto suo edizioni e molto meno unitaria la cultura europea del secondo dopoguerra che non quella che abbiamo fino al l'altra all'assoluta unità sostanziale della cultura europea tra otto primo e primo Novecento ed è quella che proceda Blair di cui ha Colucci avverte la rottura io voglio avviarmi alle conclusioni
Stoccare soltanto due punti
E occuparmi soltanto perché questo poi è un è un libro che viene disposto un questa con questa frammentarietà sulla base di un ordine sostanzialmente cronologico
Che naturalmente contiene non contiene insomma rappresenta una scansione non la rappresenta
E
Mi fermo mi soltanto alla alla penultima sostanzialmente ultima parte che quel intitolata riscossa quella
Che segue insomma il dramma di
Di Caporetto che
E così profondamente sentito e così attraversa così profondamente
E
Mi riferisco acque al a un pampas parto da un passo
Che si intitola il nostro dovere è presente
Siamo ha già celebrato in un altro pezzo del ventiquattro maggio quando l'esercito marciava quando parliamo passato ripassato il Piave
Qui siamo a giugno chiama Junior
Lotta dell'ultima offensivo spiega che è stata respinta
E naturalmente insomma c'è inizia diciamo il plauso nazionale il Lenzi fa silenzi fasi inizia l'enfasi sulla vittoria che poi non servirà più come sappiamo
E e Croce che si dovere del presente
E anche nell'essere misurati essere estremamente misura
E qui lo fa notare dice
Credo precari riprendo diciamo una cosa contro Necci nell'introduzione
Croce parla dell'opera un spera compiuta dall'esercito
La
La disciplina del Silenzio
Che è opportuno che è opportuno mantenere rispetto a quelli che sono gli avvenimenti che sono in corso
E su questo
C'è una
Se si arriva al carteggio tra Croce e Gentile c'è una lettera di Gentile
Kukës sottolinea questo
Questo storicamente morale questa vostra veramente morale dice
Ma è un punto importante
Perché e la un quesito in questo
Croce ristabilisce o stabilisce in altri termini il rapporto tra morale e politica
Tanto che Croce gli replica ma insomma un momento nel senso che in termini in questo unione che tu proponi
La morale rischia di essere troppo astratta
E la egli
La la categoria della politica si dissolverà
Insomma è un tutto nel
Gentile stesso a sta scritto sul Resto del Carlino una cosa sul morale politica e il punto in cui in cui senza siccome questo è un tema che attraversa tutte le pagine sulla guerra
Il problema dello Stato come potenza del diritto come forza
Ciò è separato dall'ente e il problema diciamo della
La distinzione delle categorie dello spirito e del rapporto con l'etica nella distinzione dei categorie dello spirito che naturalmente in Gentile comincia si si incomincia già indirizzare verso i problemi che poi sono quelli dello Stato etico eccetera dalla quindi è un punto è un punto
Con sociale diciamo così di riflessione però quando gentile solleva quel problema effettivamente incompiuto ora proprio su quel tema lì
Il sussulto sul tema del rapporto tra la politica e l'etica il pensiero stesso di Croce su questo perché Sasso ha fatto riflessione affatto all'espressione dato giudizi
E quindi
E questo per dirvi diciamo i sottofondi insomma che ci soffrono del come si parte dagli avvenimenti e come si ci si addentra diciamo così dentro il la la la profondità dei temi anche
Anche nei loro sfoltito il carattere Fioretti poi c'è un altro punto Bergoglio
E con questo
Ed è ci sono varie cose questo allora
In questo
Capitolo della riscossa
Che tra l'hashish che sono tutte e sono tutte cose sono tutte osservazioni che sono proiettate sull'avvenire su quello che uno si dovrà fare nell'avvenire
C'è una recensione a
C'è una retrocessione
A Masi che
A uno dei volumi del del
E poi anche a un
Questo non me lo ricordo
Negli USA Corneliu Coffa è un un
Russo che ha scritto un libro in francese
Sulla cultura russa sull'ordine sviluppi della cultura russa ed è
Siamo nel diciotto naturalmente sono già al centro della riflessione che tra l'altro c'è il pensiero di lei del bolscevismo
Che deduce da queste ed è già un giudizio netto sul bolscevismo e su quello perché questo anche vada va ricordato che poi
Croce uno dei primi anni
Collocare accanto al totalitarismo in cui viveva le conseguenze in Italia da collocare l'altra forma di totalitarismo eccetera ecco e precoce questa analisi anche
Anche il feroce e qui giacciono e ci sono tutti gli elementi di questo cito questo perché poi se pensate bene
Ambedue i titoli terriccio totalitarismi termini piuttosto diversi uno dall'altro ci sono state polemiche pure nell'accostamento effettivamente sono due storie diverse però voglio dire son due storie
Le quali hanno come punto di riferimento quello che deve essere arrestato dice che il corso storico del bar concludersi un modello di società quale
E concludersi in quel modello
Voglio concludere ricordando che
Nel quarantacinque c'è stata la vittoria oltre al nazifascismo sì
Ripristinato in Italia ma comunque stata vittoria dei moderni i modelli di sistemi
Socio politici
Chiamiamo liberaldemocratici naturalmente poi nell'ottantanove Polo goduto dell'Unione Sovietica ha sentenziato che il
In qualche modo chiuso un percorso rispetto a quella vicenda che inizia agli inizi del secolo
E invece
Non è chiuso per niente questo percorso
Il
Destino
Nel che della storia
Ha riaperto
Lo stesso modello liberaldemocratico che credevamo imperituro
Si ripropongono tutta una serie di problemi che erano i problemi di allora rispetto ai quali diciamo
La tensione drammatica che c'è pagine della gola molti degli spunti di riflessione rimbalzano ancore possono ancora rimbalzare oggi rispetto alle considerazioni
Che noi
Dobbiamo fare
In questi anni in cui continuava continuiamo a volgere delle pagine di pace e non di guerra grazie
A
Nessuno nella finzione dello stato di necessità mi hanno detto non abbiamo l'argento viaggio
Lo stato di eccezione che è quello della guerra ingiustamente
Sono e mi ha già Mattei non potete sbagliare per la quota rosa notoriamente
Queste pagine sulla guerra
Costituiscono un testo che si espande nel commento
Del lettore e dello studioso
Perché radicato è intrecciato ad altri testi
Di Croce ed altrui
Più gli altri testi Crociani
Soprattutto per il duplice versante che offre di un discorso
Dialogico profondamente dialogico e in molti casi polemico
E ma anche l'altro versante di riflessione teorica e storiografica le due rubriche si intrecciano continuamente questo è uno dei punti
Problematici di di queste pagine
Voglio però cominciare a dire qualcosa sull'edizione non è un libro che abbiamo trovato per caso
Si tratta di una edizione curata da Carlo miccia
E voglio subito dire che un'edizione nazionale non è pleonastico non è un'edizione non è un'edizione critica
Come Carducci e Croce lo riconosce subito perché lo ha come modello processi approntato da sé in un certo senso
La sua
Edizione nazionale e opere di Benedetto Croce così come Carducci era fatta le opere di Carducci con Zanichelli quindi per noi si tratta di attraversarla e di storicizzare
Di restituirla non solo ad un tempo assoluto che poi il tempo continuamente ricondotto da Croce all'auto storicizzazione permanente
Ma anche alla somma dei tempi e delle soglie che costituiscono da una parte la potente unitarietà del soggetto Croce
Ma anche i progressivi e qui si vede molto questo in questo libro i progressivi contenti e contesti degli interlocutori dei gruppi sociali intellettuali
Le topografia relazionale come si possono chiamare di un pensiero dialogico sempre semmai ve ne furono e qui
Si vede di più
Solo ad un filosofo filologo e storico non poteva riuscire di temere le fila di un discorso parlo dell'edizione nazionale tanto complesse molteplici Sassi è riuscito a seguire una per una
Le linee di una edizione imponente con aggiustamenti di tiro felicemente pragmatici etnici ne ha tenuto ben conto
Capace di affrontare problemi ogni volta diverso perché per ogni volume e ci sono questioni molto diverse
Intanto bisogna distinguere i testi teorici o storiografici nati al di fuori della critica cioè quella che si può chiamare il suo diario operativo il diario delle operazioni
E quelli di testi con maggiore evidenza come questo
Implicati nel circuito domanda risposta
Nelle leggi della ricezione immediata della prossimità di una comunità discorsiva che comunque non è mai la stessa
Il processo a Bari antistatico voglio dire solo una piccola cosa su questo
Dato per campioni significativi dice dice le varianti più interessanti ma dopo aver ugualmente esaminato
Le differenti lezioni
E aggiunge che c'è stata come sempre una revisione essenzialmente stilistiche lessicale
Una riformulazione del proprio pensiero
Rielaborando la lingua che lo mette in opera
è una semplificazione necessaria quella di non dare tutte
Le varianti
Che è stata una scelta
Di sasso in questo caso è stata quanto mai opportuna che taglia un nodo che non si può sciogliere
Per evitare casi carato logici
Di edizioni dove la mappa del testo è il testo stesso
Dico
Non è questo il compito del filologo filosofo dell'operare delle scelte decreto ottica è un atto interpretativo mettiamo tutto
Invece
Mi viene in mente non voglio scandalizzare ma ci la soluzione da questo punto di vista potrà essere un giorno
La filologia digitale
Con tutto l'archivio mai
Con un testo accompagnato dall'archivio Hillary perché ci sono continui rinvii slide che si potranno leggere tutte insieme e questo lavoro lo faranno i filologi quelli che già lo sono non certo gli informatici
Da parte sua miccia saputo offrire un'edizione nitida persuasiva
Con alcune importanti quanto discrete proposte interpretative
Ha offerto un'edizione di grande leggibilità mi pare dato molto importante
Che percorribilità di un libro che come avete visto dal
Dall'intervento di Piero Craveri sa ancora porci domande
Certo questo è un libro soglia
Non ci sono dubbi
Mi viene in mente quanto diceva Arnaldo Momigliano che gli studiosi di Croce nella introduzione alla biografia greca
Si chiedevano alla fine se il vecchio Croce Rossa vero cruccio
Be questo vecchio il vecchio Croce quella dell'edizione varia i turchi
Scelta da Necci
Interviene a mutare per ragioni pratiche
L'impostazione del testo
Innanzitutto nel momento in cui pagine sulla guerra diventa un sottotitolo
E non è costa poco è chiaro dice lo faccio lui abbagli avverte dice Croce c'è stato un'altra guerra pagine sulla guerra quali quale guerra
Be
Si poteva fare un'altra scelta pagine sulla guerra sottotitolo
L'Italia dal mille novecentoquattordici al mille novecentodiciotto quindi
C'è dell'altro
Il tema diventa nelle date il tempo storico
Distante nell'attualità attuale nella distanza
Un notazione apparentemente autobiografica miglia
Per un volume curato per Ricciardi il fatto di prime edizioni il racconto italiano delle grandi della Grande Guerra dove c'era da ricorda Cobi lecca nostro Purgatorio tutti testi scelti nella prima edizione leit mentre lo scrivevano in trincea
Questo libro ha fatto da controcanto perché anch'esso nero un taccuino un taccuino di guerra
Ed era in dialogo polemico con molti di loro
Di quelli
C'è Luigi Ambrosini non c'è ma la parte con cui non c'è affatto
Non c'è nulla ma tutti gli altri sono presenti sono presenti nel nelle pagine sulla guerra
E quindi
Anche l'edizione diciannove e quella ventisette sono due libri
Dalla struttura compositiva profondamente diversa
Il ventisette esige l'espulsione di certi testi
Quindi non edizione accresciuta ma cresciute diminuita
Eppure si legge si legge nell'edizione del ventisette
Si legge seconda edizione con aggiunte
Non voglio essere pedante ma il fatto è che ci sono aggiunte ed espulsione
E
Nella vertenza poi sempre del ventisette lui cita Croce flyer Mark
Sì allora non protetti vicende Libre ancora attuale si se se ne chiedono continuamente notizie quindi ecco che Lori pubblichiamo sì allora non protetti discorrere di cose più alte fu perché mi trovavo di fronte avversari ai quali non c'era niente di meglio e di più opportuno da dire e bisognava ricordare spiegare talune verità elementari
Da Issey improvvidamente ignorato disconosciute
E nella
Nell'edizione opere di Benedetto Croce
Le pagine sulla guerra si trovano
Negli scritti vari come terzo volume degli scritti vari
Insieme con
Primi saggi titolo carducciano spedizione con con prefazione autocritica e culture vita morale il terzo volume SDI scritti vari e pagine sulla Quercia
E Easy scrive
Ed è qui è raccolto e questo lo scrive Croce naturalmente perché produce un grande redattore poi di di questi pezzi fa ci sono tanti diciamo così inediti o apocrifi se volete Crociani perché gli si scrive la descrizione dei propri libri magari lo farà Castellano poi riscrive tutto
Dicevo qui
Tutte Croci ha raccolto tutto quel che scrisse
Giorno per giorno sulla guerra durante la guerra
In una lettera appunto al Prezzolini opportunamente ricordata richiamato da miccia
E perché ha fatto bene a richiamare perché non si trova solo nel carteggio Croce Prezzolini Mejdi la raccoglie come tu ben sai Piero perché hai partecipata quella edizione del primo volume dell'epistolario
E nella lettera aria Prezzolini del dieci dicembre diciassette che gli chiedeva qualcuno di quei testi che siamo nel dicembre diciassette presso rigida qualcuno di quei testi
Per una sua antologia
E Croce rispondeva che l'età le pagine che io ho scritto sulla guerra gli a proposito della guerra hanno
Quindi allibite non ritiene che siano frammentare Croce hanno venti ma unità e coerenza che forma il loro qualsiasi valore
Staccarmi alcune come voi dite le meno amare sarebbe falsare il mio pensiero
Anche oggi mi vedo lodato sui giornali francesi come un convertito per aver rivolto alcune parole di esportazione agli italiani le parole di un italiano un grido di un italiano circolo su tutti i giornali
Ricordando avvenisse lo Nord nazionale la dignità di uomini e quelle parole sono no una conversione ma una diretta conseguenza delle mie vecchie costanti dei politica
E a proposito di questa idea balorda di Prezzolini era una sua ossessione
Di fare un'antologia
Dice saremo sempre italiani cioè lettera Tucci
Del resto già del tredici aveva dovuto opporre un rifiuto a questo Prezzolini che dinanzi alla discussione dei filosofi due filosofie amici
C'è un momento chiave della storia e della cultura italiane momento anche molto drammatico
Allora lui dice scrive a croce ho scritto anche Gentile vogliamo fare un libricino insieme che ebbe la lotta vedeva tutto dal giornalista IMEI come spettacolo e Croce naturalmente oppone un rifiuto oppone un rifiuto
Da questo punto di vista ecco per le pagine sulla guerra la critica va intesa come un diario mentre i taccuini sono un diario privato la critica è un diario pubblico e poi c'è il diario della ricezione soli tre testi che tutti noi andiamo a consultare naturalmente
Il diario della ricezione perché poi c'è il commento di Groucho appunto la miscela
Sulla critica il passaggio fondamentale dice lo dice subito il passaggio fondamentale quello come sempre dalla critica alla prima edizione il sulla critica
La diamo oggi cita il suo pensiero da intendersi sempre il sito azione emerge più fortemente
Ovviamente prima di per usare una frase crociana prima di comporre come in una barra
Dirlo dice per per un altro libro per al materialismo
Storico
Prima di comporre il libro sulla critica i testi parlano diversamente e magari danno proficuamente per noi studiosi interrogati voglio fare un solo esempio perché poi dico ci sono
Ci sono dei temi che per cui non potrò che accennare
Per esempio dopo avverrà pubblicato nel quindici la postilla filosofi e guerra
Poi c'è un testo i giovani che non viene raccolto nelle pagine sulla guerra
E poi c'è una notte Rella intitolata consensi
Le dico qualcosa
La mia notte Rella intorno a questa rivista e poi cambia titolo apre le pagine sulla guerra
C'è stato un di un dissenso da parte del Gargano
Loro non rispondo alle accuse da trivio perché qua c'è un attacco concentrico di cui noi non abbiamo idea
Di qui di intonazioni sarcasmo amaro
Croce è abituata a combattere su un fronte ora su tutti i fronti questo cambia il tonno non sempre piacevoli perché abituati ad altri ad altri libri suoi ad altra voce Songhua
Allora dice quella nota Rella di dissenso del Gargano mi ha provocato altre lettere contro ma anche litri di consenso
Per esempio
Tra i sì mi piace tra Scilla e una
Che mi viene da un giovane studioso Oro ufficiale combattente ed è e il suo amico e protetto Enzo Petra comune
Che morirà
Vorrà
Della guerra
Il quale ha avuto già e il battesimo e la carissima del fuoco
Parola non dice Petra comune si evince voglio esprimerle il mio consenso per quanto è detto nella prima delle sue posti il nell'ultimo numero della critica
A chi in vario modo secondo le proprie mansioni politico di che si tratta ma compari fede collabora alla dura impresa
Riesce confortante pensare il paese tranquillo intento al suo lavoro quotidiano perché crociera detta intorno a questa rivista dico noi continueremo a fare il nostro lavoro
Che sono avere sia perché gli intellettuali professori erano tutti c'era tutta la politica della guerra
Mentre irritante seguirà la false parolaia divulgazione dei problemi dei sentimenti
Delle curiosità della guerra che troppo spesso copre la neghittosità degli individui e sempre l'ignoranza della guerra vera e questo lo dice uno che la sta facendo
Allora
Perché ho ho citato questa note Rella che non ci stanno e le pagine sulla guerra ma perché Croce poi
Offre un pezzo di lettera perché le pagine sulla guerra se sono collegata ad altri testi persino teorici e storiografici Storie d'Italia per esempio
Epopee storia quella postilla lì prepara la storia di tali la storia d'Italia è una storia modesta recente per niente trionfa
Per niente antica e queste pastore
Ma ancora maggiore risulti il raccordo con l'archivio epistolare
E io direi che tre
Sono
Sono dei cartelli si dice si produce gentile ma mica tanto in questo periodo venti
è una guerra ormai si nutre più di silenzi e dieci e di tortuoso e messaggi
Il carteggio fosse verso
Ossia sicuramente nel quattordici
C'è la lettera prima del silenzio della censura
Forzare forse ma poi c'è un carteggio importantissimo
Nick Lollo nota perché a un certo punto croce cita una lettera di Surrey senza dire che si tratta di Sorrell Ubi amico con cui c'è tanta da vent'anni consentaneità il carteggio professore
Che riguarda un tema particolare
Cioè la decadenza dell'Europa a causa della guerra lì in Bastardi mento dei cervelli
Come dice Croce a Foster alla fine della guerra l'Europa sarà mezzo in creatività e che e purtroppo una parte muore una parte diventa quello che diventa e ci sia
E forse dice in quella lettera Celebre forse questa sarà la fine della Grande Guerra perché la Grande Guerra è quella di prima non quella non aveva ancora quel nome la Grande Guerra e il mille novecentoquattordici
E poi c'è l'epistolario perché quando il trentaquattro Croce comincia a mettere insieme le lettere c'è un gruzzolo di lettere tutte su una guerra
E tutti sulla necessità ti una nuova coscienza religiosa
Il pensiero della guerra e il pensiero della religiosità che poi è una regista laica ovviamente che riguarda il dovere e la responsabilità il senso tragico della Bic
E certo è un testo chiave del passaggio dal primo Croce dalla cosiddetta egemonia alla solitudine perché c'è un momento di grande solitudine persino Asor Rosa che certo non è un crociano in pagine molto belle della cultura ammira
La prova di forza d'animo di Croce nell'assistere al defluire di un potere
Non l'egemonia di un potere culturale che arriva incrollabile
E invece all'improvviso cosa dice Croce che deve fare trarsi da parte
Certo è sempre una parte quello di Croce belligerante Strategico agonistico se c'è qualcosa che si nota in queste pagine con ammirazione e agonismo
E Croce qui comprende che cosa è cambiato
Che il suo è un pensiero tra altri pensieri
Non diciamo la propria egemonia ma l'influenza culturale con Contini a questi sono i primi quindici anni poi dopo il Periodo l'antifascismo diciamo
Intorbidare le acque dal mio punto di vista perché poi c'è il fatto politico c'è l'antifascismo a la grande influenza culturale sono i primi quindici
Io
Non non intendo dire altro
Se non queste no
Certo dei paraggi nel periodo di Caporetto
Le pagine sulla guerra ci consegnano
La disperazione addirittura lì impietrito mentolo dice una lettera Apitelli che lo prende e lo riempie di contumelie un professore filologo
Del filosofo di lui che la rappresentazione comune giunta quasi fino al secondo Novecento e solo grazie agli studiosi è cambiata ha voluto descrivere come olimpico e altri no
Ora c'è un'intonazione una tensioni inedita
Improntata al sarcasmo amaro di chi è consapevole di avere inutilmente ragione chissà con ripeto di dovere combattere su tutti i fronti
E qui di qui la decisione poi però di raccomandare di includere tutte le note Rail integralmente perché non amava le pubblicazioni mutilate raccontate raccomanda a Castellani
Secondo quel fenomeno del cambio di ruolo
Che dell'immediato dopoguerra andava affermandosi
Sono anni vertiginosi per questo aspetto questo lo dobbiamo ricordare dove i giorni immensi mutano orientamenti posizioni parole d'ordine
E tutto in queste pagine al sapore di paradossi
Ma l'argomentazione paradossale che è una tecnica tipica su Guam
Insieme col racconto
Che eredita dal modello pesante Tiziano il paradosso guerra edito dall'altro maestro impresa
Con e che è frequente quindi nella prosa crociana
E però ha bisogno del consenso di una parte dell'uditorio che in questo momento
Croce deve constatare di muoversi come in un mondo rovesciato
Gli accade di dover difendere alla borghesia contro Giolitti
E questo della borghesia è un tema che mettiamoli sul tavolo non lo possiamo cioè dobbiamo fare un seminario su questo
Ora lo presentiamo
Cerchiamo di sollecitare nella lettura perché e inquietante ed attraente il sì
Vede
Ecco e contro l'idea contadino operaia
La guerra
La borghesia e l'alta borghesia hanno perso
Dichiara di giovani
Non è il solo nella guerra dei contadine operaie che prendeva piede nei giornali
Ed è un fa uso
Insiste ai lustra are caso per caso la mala fede degli studiosi europei i quali portavano in sede scientifica ragioni politiche
Difende la grande tradizione del pensiero tedesco ma contro i professori italiani e per ragioni opposte contro i professori tedesche
Attacca Simmel che date le distrutta l'idea d'Europa e nel contempo deve difendersi dall'accusa di germano Filia insomma
E e tutto così questo libro miccia
Lo sottolinea in modo efficace sopra so
Sono pagine troppo analitiche però ecco sempre contro uso le parole di Croce vaneggiamenti infingimenti scioccheria spropositi di guerra
E medi spropositi sono legione solo che la maggioranza ne decreta la veridicità
E quindi vorrei toccare un io direi un solo punto
Avevo enucleato tre temi in verità
Che sono importanti uno neutralità agonistica
Nel tra le Croce sì non molto diversamente da Agnoli o dallo stesso
O da Barcellona a tutti quelli che stanno se in Italia o dallo stesso De Lollis è un altro e una neutralità bellico
L'altro tema su cui mi soffermo momento eh tigre la verità
Poi c'è Futurismo giustamente sottolineano la miccia e quindi io vorrei dire anche il primato della letteratura
Che svela i processi
Non solo culturale ma di una società e poi c'è il grande tema pensare la guerra abitare la battaglia
Io voglio dire solo qualcosa su dire la verità
Giustamente Nittis nella postilla dire e non dire il vero
Indica e del resto lo stesso Croce il fra il rinvio al frammento di etica dire la verità
Ma nella prefazione autocritica hangar del primo centodiciotto ai primi saggi
Croce ricorda di avere sempre sostenuto in sede teorica e mostrati in sede storica che l'uomo non pensa mai falsa
Una volta per volta risponde alle domande che si propone e il FAS è solo ciò che non risponde effettive profonde domande
Dal frammento di etica dire la verità
Fino
Al celebre alla celebre conversazione
Del quarantanove l'uomo vive nella verità
Si potrebbe seguire un percorso vi invito a seguire
Perché la verità c'è la verità ma c'è anche la vita dell'azione
E c'è il rapporto quindi
Magari Sasso saprà dire meglio di me di questo rapporto tra dire e non dire il vero e
Il grande discorso
Diciamo così teorico e etico su la vecchi costi la verità e lender Rita
In quel invierà la verità anni ci fa riferimento alla al comunicare altrui la verità al problema di comunicarla questa verità i indennità quel frammento
Chiude tutto una serie di riflessioni sulle sulla retorica sulle figure retoriche e e il punto in cui si salva
E non condanna le immagini di vita tra virgolette le illusioni
E parla
Di questa di queste figure di questa Repubblica
Alla maniera di Platone
Almeno del Fedro del time come farmaco cioè che può essere sì Avellino che antidoto ossia rimedio che appunto tossico
Però io voglio anche dire che in questo caso in maniera più se volete praticante e
Di un livello interiore diciamo politico di politica della cultura
In questo caso dire e non dire il vero riguarda qualcosa di molto preciso e che Croce come al solito aveva colto profeticamente molto tempo prima
Almeno a partire di un carattere della più recente letteratura almeno a partire da dall'articolo sulla
Sulla voce laureati al bivio cioè che devono fare perché stiamo in lettere fare i giornalisti e professori
Ecco la grande battaglia di Croce in questo periodo a suo centro la comunicazione la Democrazia
Le false notizie
In una parola giornalistico
Lettera Prezzolini ancora con hai ragione è un centro Lilli si rompe l'amicizia fondata su un equivoco tra Croce e Prezzolini badate che la grande maggioranza ottobre quattordici
La grande maggioranza della nazione non sente la guerra ed era la pura verità
E stili di quella tedesca è stata ha detto a torto che era guerra degli ufficiali questa nostra ha ragione dovrebbe dirsi guerra di giornalisti tutti i giornalisti e mi dispiace anche voi che prima non l'aveva mai chiamato
Con l'epiteto negativo giornalista anzi insieme sulla voce hanno fatto la battaglia contro i giornalisti in particolare contro Cherokee tipo Borgese e contro contro il Corriere Della Sera
Questo Prezzolini eccetera
Esortano ora prepararsi far presto mai nei o porte Testud Wyss non studente come si dice i ragazzi delle negligenti che vogliono superare gli esami con la preparazione degli ultimi giorni
Ecco quindi cioè
C'è questo
Questa battaglia che comincia prima
L'articolo I laureata al bivio Croce che cosa dice
Dice che i giornali i giovani dopo qualche anno di esercizio giornalistico diventano incapaci di studio ovviamente penose prolungato e perdono l'amore per l'esattezza
Il contatto troppo diretto con gli interessi degli uomini eccolo al lotto della vita attutisce la virtù riflessiva
Per cui per conoscere qualcosa e necessario anche un distacco che una qualche distanza
Insomma se c'è qualcuno poiché lo segue su questo su questo versante sarà Renato Serra
Anche per lui nei suini pochi articoli ma soprattutto dei consigli che dall'amico Ambrosini
Giudica come Croce finzione di pensiero l'articolo di giornale dove si mostri di afferrare una realtà che invece edificata nell'immaginario
Insomma
Sì una continuità tra queste riflessioni
Sulla verità sulle false notizie
E anche sulla continua contaminazione politica di ragioni scientifiche ma non solo con questo non accade solo con i professori italiani anche con filologi
H Brando qualche anno dopo come Beddio come Frings che stanno lì a sostenere il carattere il primato de della propria letteratura nell'Europa
è un discorso che nasce prima
Così come era nato prima il discorso sul sul Futurismo
Anche quello il discorso sul Futurismo
Nasce priva e continua con una pagina fondamentalisti ma compagine fondamentali nel mille novecentotrenta anti storicismo in cui il brevetto italiano e e quello dei futuristi Dell'Oro misi Stories e quindi
Questo libro intercetta intercetta questo tragitto di ragioni di ragioni anche teoriche
E poi c'è il pensiero della guerra
Croce molto per tempo
Nel tempo della grande influenza di tal sto in Italia
Nella memoria storia crono che fosse storie ci parla del rapporto tra la battaglia e i testimoni oculari quelli che la battaglia fanno
E testo
Discusso
Provocò un grande dibattito e regioni in questo Michele Ciliberto e il momento di massima penetrazione del pensiero crociano nella Società italiana nella cultura italiana
Como con una Energia e non a caso è un testo continuamente studiati innanzitutto da gara in
E su cui poi ha riflettuto continuamente
Serra senza che manda
Dopo aver letto quella memoria manda a croce un testo
Allora inedito vale a dire per la partenza di un gruppo di soldati per la Libia quindi un testo d'occasione del dodici del dodici
Poi pubblicato da Gobetti nel ventisette venite con lei come le date
E il titolo interessante Renato senza il concetto di storia
Dove la riflessione agnostica perché per Croce la battaglia può essere conosciuta Mammano che si svolge
E queste
Per
Invece per Serra una cosa è la battaglia ma cos'è il racconto dalla battaglia due non fanno una quindi c'è questo agnosticismo
Sulla conoscibilità della storia contemporanea e però per Senna e Croce consentiva gli scrive subito è un testo bellissimo
E repentina intuizione
Se operano sempre della stessa cosa del fallimento della democrazia perché il fallimento della comunicazione
Della verità e del separare azione conoscenza
Comporta questo
Dai volti ignari dei soldati in partenza per un'avventura di cui non comprendevano e non avrebbero compreso
In seguito il senso Serra sulla scorta di Croce ricavava la percezione di un artiglio
Per lui non per Croce
Dell'esodo senza ritorno dall'Italia liberale
Quelli che torneranno le sapranno meno di quelli che non tornano invece Croce ecco
Recupera continuamente rilancia e divi poi ci sono le pagine sulla guerra
Sulla notazione ancora al palo Stoian Dellas sconfitta vittoria cioè ora la guerra si fanno strano
Dice Croce dopo Caporetto
E questa è la tesi di tal story chi aveva studiato gli archivi russi e la storiografia francese per cui quella famosa battaglia
Dove la sera Bordino la sera i soldati non avevano capito come fossero veramente andate le cose
E
Che era però era stato la sconfitta tecnicamente ma in verità viene e la sempre deriva presentata nella scuola i giovani russi come un momento della Dirty cale dell'autocoscienza della nazione
Io mi mi fermo qui perché poi grucce arriverà fino al quarantatré la guerra come ideale in questa come vedete riflessione che parte dal dialogo pratico polemico sulle cose ma poi naturalmente ce la rubrica del grande pensiero dalla grande teoria
Talvolta
Essa ringrazio
I propulsori Praderi Gianna interventi sono stati diciamo oltre cose
Di questo libro moltissime cose di questo libro
Io vorrei cominciare
Sottolineando un dato
Il caso del calendario
è stato citato il contributo alla critica di me stesso
Contributo rilievi nel senso è stato scritto da Croce del mille novecentoquindici
Quindi proprio nel momento in cui Italia sta rientrando nella nel dramma della prima guerra mondiale
Ma è stato pubblicato nel mille novecento disciolti a guerra finita
L'ultima pagina del contributo
Ha un'immagine molto bella
E la contemplazione di un lago
Montani
Questi riflettori Monti che il vento
Sconvolgente
Per cui l'immagine di un almeno di conoscere
Vista nel lago
Ora si compone ora si scompone
E poi di nuovo si scompone per ricomporsi
Senza che ci sia in questa dialettica naturale del comporre dello scomporre una sintesi perché c'è l'incertezza
La guerra è cominciata nel mille novecentoquindici ma Croce non sa come sarà nel mille novecentodiciotto
Cioè se nel mille novecentodiciotto ci sarà ancora l'Italia ci sarà ancora lui ci sarà ancora quella civiltà all'acqua della quale si sente partecipe e alla quale ha cercato di dare il suo contributo
Questo secondo
Me ed è abbastanza evidente
Dice quale si era tonalità
Delle pagine che conosceva composte durante la guerra sulla guerra cioè quelle che comporta questo libro che si chiamava come è stato ricordato giustamente pagine sulla guerra quando uscì la prima volta è ora sì e si chiamò pari dell'Italia dal mille novecentoquattordici al diciotto quando fu ripubblicato nel secondo dopoguerra
Per fare chiarezza sul punto che si trattava di quella guerra anche un'altra e e che alle guerre do si doveva dare il numero numero progressivo
Ci siamo guardati in uscita adesso sì o prima secondo magari terzo
In realtà
Invece la materia ha detto che è un libro fatto di frammenti si sono desumere ecco giustamente secondo me che sono no perché sono sono delle piccole sono dei piccoli articoli cioè interventi giorno per giorno veloce faceva proprio l'occasione lo stimolava intervenire nel dibattito divertito subito il libro e così come stato ricomposto
è unico falsamente unitario ed è dominato libero da questa fondamentale preoccupazione
A differenza di altri pensatori
Che intervengono in quel periodo sulla guerra e tentando di elaborare il concetto della guerra l'idea della guerra
Come diceva era molto secca
E quasi brutale
Ma la guerra non ha niente di concettuale
Non ha niente che possa essere ricondotto nell'ambito di una filosofia
Le guerre è un evento naturale
è un cataclisma
è una sciagura che si abbatte sugli uomini
E ricordando la vecchia saggezza cristiana o religiosa è forse una punizione Filidei e hanno dato agli ordini per la loro cattiveria
è una affermazione
Della quale a mio modo di vedere non si deve sottolineare soltanto l'aspetto
Sentenziò giorni o amico
C'è una risonanza profonda
In questa
Definizione della guerra come cataclismi
C'è qui siamo
Negli anni che vanno dal mille novecentoquindici al mille novecentodiciotto questa affermazione della guerra come cataclismi naturali ricorre più volte quindi ma una data precisa per di quegli anni
C'è poi uno
Da improvvisamente
All'Italia uscite dopo la seconda guerra mondiale
Quindi intorno al mille novecentoquarantanove cinquanta cinquantuno e si trova di fronte alle ultime riflessioni di Croce
è evidente che questo tema
Pensato davvero come vitalità
Ma nel momento stesso in cui la vitalità è pensata come quasi un evento naturale che scardina il sistema della realtà indica una continuità profonda del pensiero di Croce quest'accordo pessimistico
Che è stato a lungo
Non ho capito
Perché incrocio c'è il prosatore il filosofo il personaggio passionale
Un grande prosatore un filosofo che cerca di ricomporre in armonia i concetti e poi una consapevolezza della drammaticità
E delle continue rotture al cui la realtà è sottoposta che dando drammaticità al fondo della sua pagina
Quindi un settore complesso
è una giornata in esame otto sei tu hai recitato ha ricordato un frammento dieci verificando a dire la verità
Ora siccome il tema delle palline sulla guerra e prescelse aspetti questo la verità
Vorrei richiamare
L'ex ante presto
Piccolo frammento di etica
Che in realtà continua una tesi fortemente però dossale
Molto periodo sociale che sta proprio al limite estremo direi della coerenza del sistema accorciamento giornalmente minaccia per così dire una rottura ed un andare oltre
Che non deve essere confuso con le affermazioni della verità che deve essere detta
Che deve essere detta concretamente quando per esempio ci si trovi in sede di propaganda e non si possa cioè gli uomini di cultura accettare che per esempio si parli di una verità germanica
Dire la verità francese
Della verità russa delle verità italiana
Perché luogo di frontiera deve innanzitutto distinguere e sapere quello che appartiene alla propaganda e quello da parte alla verità ma questa non è la verità di cui si parla del frammento di etica
La verità di cui si parla del frammento di etica è il pensiero
E l'incrocio Ediciones importante
Sulla quale si potrebbe riflettere al via dicendo egli stesso dice
Perché la tesi e che la verità viene sempre detto
Ma la verità non viene detta dalle parole
Perché lì le parole che dicono la verità sono le parole del pensiero cosicché pensare e dire la verità e tutt'uno
Ma a dire la verità nell'altro senso
Per quello per cui diciamo a un ragazzino di la verità come sono andate le scuole a fare oppure sopra un giornalista che tra intende magari involontariamente veleggiava qual è la verità diverso fatto ed è la verità è un'altra cosa
Per la verità nazionale niente a che fare con questa verità la quale sempre detta in quanto pensata ma non è mai detta nel senso di comunica allora qui c'è questo dissenso importante insisto per ogni stanza su questo punto perché e ora si capirà perché perché altre la verità che non può non essere ha dette in quanto la verità e altre la verità comunicata che nel momento in cui il comunicato non è più la verità perché la verità non può mai stare su una posizione di oggettività astratta
Deve essere sempre riassunta nel pensiero
Al di là del soggetto e dell'oggetto nel pensiero
Queste e il punto fondamentale
E questo è il punto su cui
Le pagine della guerra allora produssero
I programmi finta di niente
Il
Più grande fraintendimento è stato
Ho peraltro
Da uno dei più grandi personaggi di quel momento storico stato citato nel film da Renato Serio
Non so se ero non capì
Il senso dello zio Giuseppe e disse
Il frammento di etica ci ha sto lasciato sconvolti
Perché in quel frammento di etica Croce dice e certo se un capitano
Bene condurre i suoi soldati alla Castalia eh cercherà di alienarli non con immagini di morte con immagini di vita
E certamente non dirà la verità perché è molto più probabile che si muova agli atti un attacco militare di quel genere che non il contrario e tuttavia e tuttavia questo comandante non mente perché non ha a che fare con la verità
Ma che fare semplicemente con moniti cioè a che fare con le pratiche
Il discorso del vero in questo ambito ma più nessun senso la verità e quest'altra con cento estremamente arduo estremamente arduo
Perché condotto alle conseguenze estreme
Conduce scissioni se volete la separazione almeno secondo l'ordinario modo di pensare che quello è il vero della coerenza è vero del situazioni che lo compongono
L'altra verità
Che gli uomini di cultura
Filosofi storici letterati debbono dire
Perché fare complessa
Ma a che fare con la comunicazione
A tentare collegio riconoscimento di situazione di fatto
Quindi a che fare con l'asta talquale ricognizione storica dell'accaduto
Ma è vero è vero
Che quando invase per il Belgio le truppe dai tedeschi tagliarono la festa i bambini questa era propaganda era propaganda francese in modo particolare Sanzo
Che la fase nessuna resa successo della seconda guerra mondiale della finanza erano c'erano evidentemente ancora qualche quesito di gentilezza peserà FAS oppure potrebbe essere vero talune doveva essere dimostrato e uomo di cultura aveva sempre il dovere di operare in questo senso cioè riconoscere il più possibile la verità dei fatti non la verità
Più che mai naturalmente il problema si poneva quando si fosse trattato di definire la verità in termini nazionali
La verità tedesca
Una verità italiana una verità francese
Ecco rispetto a questo naturalmente il discorso era diverso anche la scienza quindi non la verità ma la scienza se volete la ricerca della verità in un determinato ambito euro di studi dove deve essere perseguito
Secondo
La logica
Della ricerca e non secondo la logica delle nazioni interessate ricerca sesso non c'è una verità francese non c'è una verità tedesca non c'è una verità e dagli altri questo lo diceva Croce insistentemente
Ed è stato uno dei leit tutti
Della del sua polemica e questo è un tema che il Cobianchi Gentile questo è un tema che ricorre ingenti ritornerò pro momento su questa questione della differenza propensione di Croce e quel di Gentile a proposito del del della
Io devo dire che
Ho sempre avuto
Una particolare
Inclinazione nei confronti di questo libro
Mi è sembrato un libro permette notevole per la spregiudicatezza
E per la direi unicità della posizione che vi è difesa pensione ci sono cose su cui si può essere d'accordo ma se no profit secondario c'è una tonalità in questo libro che effettivamente unica
E non manca veramente a mio modo di vedere al vertice dei libri che sosta antichissimi libri che sono stati scritti durante la guerra
Ma
E l'idea di un filosofo
Non ci si deve meravigliare se nella forma specifica che il Croce dai suoi interventi quotidiani e ci sia la sua filosofia ci sono problemi della sua filosofia per esempio il problema dello Stato
E il giorno dello Stato è trattato nella parte centrale di questo video è il nuovo sorpresi filosofico il dieci con asse Aster nazioni anche come dire
Grazie
L'esaltazione dello Stato come potenza che non significa lo Stato imperialista simile allo Stato che ha la consapevolezza e la forza del suo essere intenzionalmente conseguente a un modo che e comincia ad apparire nell'opera di Croce almeno al
Mille novecentosei mille novecentosette conducono cioè ha scritto la filosofia della pratica quindi sono è vero presenti delle tesi e sudori messe in discussione né il motivo di una situazione drammatica
Perché altrove filosofare guardo fuori ci sono bambini che giocano altre filosofare coraggio di canti di battaglia gente muore
E questi ragionamenti il momento in cui Croce filosofale si moriva eccome se lo sapeva e partecipavo naturalmente in modo molto passionale anche se composto al grande di tanti giovani che moriranno
Quindi c'è una un ripensamento in in in una situazione drammatica che ha un colore particolare consente di capire meglio
Certe situazioni mette in evidenza delle difficoltà delle difficoltà con una evidenza
Che in cioè io di di maggiore calda non sarebbero stati altrettanto
Ad entrare naturalmente nel dettaglio di queste di queste così insieme non non è il caso insomma di entrare adesso alla questione ebbero del rapporto dell'etica della politica e così allo Stato se lo Stato abbia una sua eccitassero ce l'abbia devo anche dire siamo tra il mille novecentoquindici mille novecentodiciotto
Non c'è stata ancora non c'è stata ancora nell'ambito dell'idealismo una ripresa del tema hegeliano e spaventiamo dello Stato etico
Neanche il gentile neanche ingenti
I fondamenti della fine aprile del diritto di Gentile sono del mille novecentosedici
C'è una giurisdizione del diritto
C'è una teorizzazione della Socìetas non c'è la teorizzazione dello Stato lo Stato viene teorizzato dove è stato edito nel mille novecentotrentuno
Trentuno e questi capitoli questi due capitoli vengono aggiunti ai ai fondamenti della fine del diritto come se fosse una prosecuzione sappiamo che sono stati pensati quindici anni dopo il ICCRI del traffico imitazione
Quindi siamo in pieno fascismo quando Gentile pensa lo Stato etico Quinto nello Stato etico che ha indotto Gentile a diventare fascista ormai il fascismo tocca indotto gentile a ripensarsi come teorico dello Stato di diritto nel mille novecentotrentuno questa disciplina migliora
Questa figura detestata da conoscere giustamente nel modo di vedere versate non è ancora comparsa all'orizzonte dell'idealismo
Ma
Però la posizione di Croce
Nei confronti della guerra e quella gentile esce altro che se non c'è una fortissima differenza
Ed è anche possibile non necessario che questa differenza dovesse fuori condurre alla rottura che di fatto poi avvenne per altre ragioni del mille novecentoventitré ventiquattro
E non si è mai più ricomposta
Qual è la differenza
Devi fare se molto semplice abbiamo detto l'ho detto scritto qui la guerra è un cataclisma è un evento naturale
A dentro di sé che ora assoluta irrazionalità
La si potrà poi ricomporre nell'ordine l'azionario della sua ripensando e ritrovando la necessità anche di quell'evento che nel suo atto elementi irrazionali
Quando piove quando medica però c'è il terremoto
Tra l'altro un'esperienza conoscendo il giovane conoscerlo
E ingenti nello sci niente di tutto questo
Gentile non ha atteggiamenti di nazionalismo esasperato
Nel suo libro che si chiama guerra e fede
No pubblica
Sì penso scrive anche che le cose plausibili
Che convergono con le posizioni di foce del riconoscimento della pari dignità dei degli dei belligeranti per cui non è che i belligeranti italiano sia migliore di quello tedesco perché si trova ad est d'Italia e non tedesco viceversa c'erano tutti parimenti come dire giustificati nel loro essere parti in conflitto
Come se ci fosse ancora l'idea di una guerra che si combatte in un ambito tenero determinati giuridicamente definito nelle regole
Che assegna appunto a parità di valore ai contendenti presso c'è ingenti
E quello che viceversa è presente in Gentile e non è presente in croce è il concetto era guerra come CIM dirvi il commiato
Come atto cioè come assunzione attuale
Della guerra o la pace disciplina questo è un tema tra l'altro se qualcuno ad esempio si interessa che non si può trovare nel Gentile del mille novecento quindici sedici diciassette diciotto e poi si ritrova la sinistra gentile del giugno del mille novecento quarantatré in quel
Sciagurato discorso in tempi più bisogno
Cioè esattamente questo tema ed è il il punto in cui Gentile dice
No non ci si deve chiedere chi vince
Per di più queste cose che appartiene al fatto
Ci si deve chiedere
Come si combatte
Cioè si deve assumere all'atto del combattere come
Centrale
Dell'atteggiamento che si deve avere nei confronti della guerra che si sta convertendo
La guerra come atto dico io e poi la guerra è vero come
Il deposito di questo atto nel tempo
E poi il tema di uno scritto specifico di Gentile mille novecentotrenta di fare pubblicato nel miscelare Cassirer
Che si intitola il superamento del tempo dello stop
Dove c'è la storia come atto e poi c'è il decadimento per tacere dello stare in evidenza tre dentatura racconta tutto questo incrocio non c'è
Tutto questo incrocio la
La partecipazione alla guerra è un fatto morale The Kiss invece ma non c'è una identificazione del cittadino con il belligerante
Questo è il punto
Di distinzione ed il punto che caratterizza la previsione di Croce in questo libro che se viene osservato nelle sue parti polemiche
Che sono indirizzata essenzialmente a quel diciamo momento di irrazionalismo
Dissensi malissimo come dice lui
Che è il tema della decadenza dell'Europa che sarà poi utilizzato per conoscere soprattutto ad essere allora presieduto ciondolino decimo
Se considerare vero questo punto vede che in questo questo libro è un piccolo laboratorio
Ti
Antifascismo Avant la lettre
Tutti i temi e conducono Croce a rifiutare il fascismo sono presenti questo mio fascicolo non c'è ma ci sono questi temi
Tutto quello che
C'è di il nazionalistico nella cultura che la guerra ha condotto Ciro al collo al calor bianco sono tuoi
Presenti nella polemica di Croce Lissoni hanno poi drammaticamente
Ma vita politica italiana mille novecentodiciannove seguenti quando si consuma il dramma delle istituzioni liberali e facile vince
Il che
A mio modo di vedere dovrebbe indurre
Gli studiosi del fascismo
A distinguere
Perché c'è
In ciascun presso l'uomo che è viva nel suo tempo un momento per così dire empirico un momento minore
Della quotidianità
Per cui sia dei liscia per un momento duro situazione poi si ci si differenzia può è dimostrato ad aderire
Fra i decenni nel fondo diciamo un atteggiamento
Che guida
Ora
Croce è stato diciamo detto è stato tardo ci ha scorto tardi della natura del TAR Tizio praticamente intendiamoci
Nel romanzo lo ha detto Chirac è passato all'opposizione
Poco dopo il mille novecentoventicinque per due o tre anni a tre ha creduto che il fascino potesse rafforzare istituzioni liberali che poi ha detto questa è una grande sciocchezza Petrucci di se stesso
Ma nel mille novecento quindici mille novecentodiciotto nel momento in cui tutte le esperienze il razionalisti che erano diciamo potenziate dalla guerra inattuabile assunto una posizione assolutamente intransigente su questo punto basta leggere per esempio io che detesto quello scrittore greco compresi tra le piace le tariffe succube
Ecco nella se negli anni ritardi c'è è una definizione terribile Claudel è definito Eschilo dovuta
Sì noi gente
La critica ebbero del senso arrivismo cattolico che noi in queste pagine aiutare le diete insomma il Croce antifascista che armato tutte le sue armi ter battersi contro questa disposizione dello dello spirito
Europeo
Allora e concludo
Questo è il libero
Di un cittadino
Che è scoppiata la guerra è stata fedele
Alla
Citazione in cui la sua fatica si trovava a
Ha sofferto per le vicende italiane ha soltanto grandemente nei giorni Caporetto è stata veramente una tragedia precoce se non fosse stato per il suo gregge forse non sarebbe sopravvissuto
Stato sui altro stavo scrivendo per voli a Torino tra l'altro non se n'era che gli uffici arrivassero a Roma ecco incluse Titti il timore per il timore di Croce
Eh io dico meno fra liste
Che aveva capito benissimo
Come del resto aveva capito benissimo giuristi che in Italia fragile
Che era una nazione appena nata che non fu invece l'ha scaraventata
Nella grande fornace come dice nella nella fase finale dell'asse ereditario
Perché se non bruciata
E le pagine sono state ricordate non mi ricordo se Del Piero o da Emma già Matei che in questo libro
Prima riguardano l'interpretazione dello Stato italiano Ciampaglia esperienze significative la storia italiana alla storia italiana è recente è una storia fragile
è una storia
Che con il niente può andare in pezzi
Il mio solismo di conoscere a da soli in questo soltanto impresso tematico responso pacifista
Soprattutto diciamo il mondo nato dal grande romanzo tipico magici di Romero lancia Christoph Este forse conosce è un allievo di Marx e di Machiavelli non dimentichiamo questo fatto in diretta nei è un teorico della forza
E tuttavia
E tuttavia sa benissimo
O meglio proprio per questo sa benissimo che iniziare la la forza non avrebbe la forza di resistere
Ha sperato che questo non accadesse questo è accaduto
E il ventennio successivo è stato la conferma ciò tutto proceduto alla catastrofe che la prima guerra mondiale al prodotto nell'Europa
Il dramma della Germania la rivoluzione sparse Ixtapa Aimar il il nazismo e tutto quello che è accaduto al cedente Oriente grande dramma che non si è concluso
Grazie concluso con la seconda guerra mondiale
E di questo mi pare che proceduto produce la coscienza perché le ultime pagine le croci sono imposti improntate a questo fortissimo senso del dramma incombente solo civiltà d'Europa
Sono se qualcuno
Perché io
Forse fa l'imbonitore intendiamoci e dirò ancora una piccola cosa in fondo prima di dare la parola al Carlo dice se qualcuno lo leggerà Chiusoli provvederà che si tratta di un libro
In persona
Io ho per la seconda volta Sora Rosa almeno a un
è un impegno che avevo preso
Essendo lei stata affidata alla responsabilità dell'edizione nazionale
Io vado avanti fino ad un certo punto poi naturalmente mancano ancora venticinque trenta volumi
L'edificabilità insomma
Speriamo che stipulato sia deleterio certo dette no
Però fintanto che sono qua o cura ebbero di queste visioni quindi in un certo senso non dovrei essere io rappresentarle per esempio non dovrai fare l'elogio Di Carlo dice e accurato benissimo
è vero che il suo libro l'avrebbe forato ancor meglio se io non glielo avesse impedito perché a un certo punto ho dovuto di illecito perché c'è bassa perché e troppo perfetto su questo questa questa cura e quindi va bene così insomma è perfettamente realizza ecco non avrei dovuto quindi io presentare questo libro
L'ha fatto perché
Insomma mi sembra il tutto sommato non essere del mai proposto di fare rinascere niente
Ho studiato l'idealismo senza alcun spirito apologetico
Però ho pensato che se uno studio studio se uno legge legge e se uno parla delle cose che non ha letto egregio sarebbe meglio che facesse e allora ho pensato credo che dare piccolo contributo alla caratterizzazione difensori aggiungendo è vero la mia parola modesta a quella prevedibili Del Piero Craveri e a cui il molto eloquente di che invece a Matelica toccato moltissimi punti diciotto dei quali si potrebbe discutere detto questo io do la parola Carlo unisce che affatto di un grande albergo
Dunque io
Sono credo di essere scusante consapevole del mio ruolo e soprattutto questura anche nella mia responsabilità quindi prendo la parola veramente solo
Per sentire grazie istituzioni che hanno reso possibile questa giornata i relatori
Infantili colleghi amici
Ci hanno voluto essere qui tanto le parole che io ho ascoltato saranno state ormai ampiamente sufficienti si affari emozionare i miei genitori che forse spero a fare un po'inorgoglire le mie bambine
Ringrazio innanzitutto l'Istituto dell'enciclopedia italiana per aver voluto ospitare
Io non sarei così importante questa presentazione l'Istituto Italiano per gli studi storici che da qualche anno è ormai un po'la mia seconda casa per averla promossa
Diciamo naturalmente non è necessario che io dica che
Il parterre dei relatori Porter caramente
Di eccezione
Maggio Mattei è stata tra le prime persone a leggere la mia nota
Ho voluto discuterla con me
Ha voluto fortissimamente voluto questo alla presentazione anche di questo
La ringrazio
Piero Craveri presiede la Fondazione Biblioteca Benedetto Croce che è stato un altro sostegno indispensabile per questo
Per questo lavoro e anche con lui ho avuto più volte sia sede pubblica che in più se in più occasioni private la possibilità
E discutere
Gennaro Sasso ha voluto affidare a me questo compito io spero soltanto che il risultato non sia troppo lontano
Dalle sue aspettative adesso So bene che ringraziare i relatori significa anche prendere sul serio e loro osservazioni però questo credo che debba significare essenzialmente poi tornare a studiare
Proverò a in un minuto e mezzo
A dire solo una cosa perché mi pare che diciamo questi tre interventi
Abbiano agganciato un problema
Accomuna
Che secondo me è un problema che resta aperto dopo lo studio di questo libero cioè che cos'è questo libro un libro di frammenti libro unitario
Quando lo penso anch'io ma lo penso anch'io perché l'ho imparato leggendo le pagine del professore Sasso
La vicenda del contributo alla critica di me stesso è fondamentale per cogliere Sasso detto l'atonalità di queste pagine secondo me ci sono due tonalità
Queste due note tonalità
In queste pagine camminano un affianca all'altra come succede a volte io l'ho visto in Sud America con due fiumi che avevano densità così diverse che le acque camminavano uno a fianco all'altro dei due colori senza mai mischiarsi
C'è la tonalità del tempo in cui queste pagine sono state scritte ed è esattamente la tonalità che induce Croce attenere il contributo nel cassetto fino al diciotto non non sa che cosa sta per succedere e la tonalità di un uomo che letteralmente scrive e scrivendo si aggrappa alla vita
Al alle cose del pensiero al lavoro Allo studio
E poi a un certo punto accanto a questa secondo me se ne riconosce una seconda secondo me questo certo punto è chiaro che dare una data significa sempre
Leggero trovare un'approssimazione ma secondo me questo certo punto una data ascella ed è il dicembre del mille novecentodiciassette penso proprio alla lettera Prezzolini a cui faceva riferimento
E maggior Matteo in questa lettera Croce
A sta rispondendo Prezzolini che non è disposto a staccare alcune pagine Prezzolini voleva le meno amare per comporre questa nave a questa antologia perché perché dice Croce
Le mie pagine se un senso e un valore ce l'hanno ce l'hanno tutte insieme uno intimo unità e coerenza che forma il loro qualsiasi valore
E qui secondo me entra un'altra tonalità e cioè Croce sta ricominciando a leggere le sue pagine a pensarla come unità
E sta pensando a comporre poi come pagina sulla guerra
Questa tonalità per esempio emerge chiaramente nella lettera la Pseudo lettera quella del cinque dicembre a Castellano del diciotto che apre la raccolta innanzitutto perché non è quella la data in cui è stata scritta quella data l'ultima in cui è stata rivista e anche lì in questa specie di finta lettera di incarico perché l'incarico se c'è stato c'è già s'è stata è già stato dato Castellano se si è un po'di lavoro ha fatto lo ha già fatto
Croce dice no prega il suo collaboratore e ci siano tutte e integralmente le pagine raccolte qui dentro
E è abbastanza chiaro no questa questa pseudo lettera vuole produrre un effetto di verità l'effetto di verità che produce una conversazione privata nel momento in cui viene resa viene resa pubblica
E poi lo ha ricordato il professore Craveri ancora una lettera forse verrà quando finita la guerra la
Corrispondenza epistolare tra i due studiosi
Ricomincia
E Croce Lippi annuncia questo libro glielo promette poi di certo lo spediscono duramente sono tempi in cui questa spedizione difficile ritarda a un certo punto prova a raccontare dicono e sintetizza in una battuta quella che secondo lui è la cifra di queste pagine
Dice Dior raccolto Philly minime Cossa
Questo libro frammento unità che sia è una scommessa è un azzardo cioè vedere che cosa viene fuori dalla raccolta appunto di di di tutte le pagine scritte durante sulla guerra finì lì minime
Cose per esempio
Un contributo che sembra la prima volta che io l'ho letto
Mi ha lasciato un po'incerto quello quella specie di elenco delle sue pubblicazioni nella lettera ha fornito cd in fondo quello è diciamo l'esempio lampante di che cosa queste pagine vogliono testimoniare appunto mentre la guerra sta dissipando tutto continuare al lavorare perché se la guerra prepara la pace è questo il modo in cui Croce combatte la sua guerra preparando i frutti per la pace
Il materiale su cui si dovrà
Tornare
A lavorare
Ricordo che quando dopo alcune settimane di studio e non subito siamo riusciti a mettere un po'a fuoco questo
Questo lavoro nella sua reale consistenza faceva letteralmente tremare le veline rinforzi Russo Craveri ha parlato di un pass
Che forse era rompicapo
A partire dal fatto che i testi
Erano molti di questi testi erano irreperibili li abbiamo cercati nell'emeroteca
Di tutta Italia
E poi ci siamo riusciti siamo andati in prime bozze
Con un solo non visto poi in questi casi un po'di fortuna non guasta il secondo bozza abbiamo risolto anche quello
E poi in un libro come questo
L'elenco delle dei riferimenti delle citazioni veramente una specie di di labirinto prima voce saggia Mattei ha citato quella lettera differente è una lettera che si può anche indovinare che si è visto nel nell'archivio di Croce non c'è
E noi sappiamo che questa lettere di sorella perché per esempio ce lo conferma Castellano nelle conversazioni Pressure Craveri ha voluto ricordare il Chievo credo per la prima volta diciamo in modo scientifico all'interno di un lavoro di questo tipo di questo che credo a questo punto sarà uno strumento di lavoro perché gli studiosi del pensiero di Croce
E poi di lavoro sulle varianti e sull'Inter per sulle interpolazioni che in alcuni casi credetemi ci ha proprio letteralmente la data di
Nel non l'abbiamo trovata abilissimo nella questi
Non mi ricordavo tra l'altro che nel testo fosse datata per la verità
Croce dice di aver ricevuto mi pare fa riferimento un po'generico però diciamo devo però sono quale bisogna tornare
Io
Violentato sulla
Perché
Se alla fine diciamo questo rompicapo siamo riusciti a risolverlo portarla a termine in tempi direi ragionevole ecco risultati spero non troppo deludenti è stato solo grazie a un lavoro
Di squadra e io ho lavorato con una squadra bellissima
Adesso credetemi avventurarsi nei ringraziamenti
Produce una sensazione mista di euforia sgomento cosa simile a quello che Umberto Eco chiama la vertigine della lista del resto la lista è scritta e quindi forse sarebbe anche più ragionevole
Rinviare troppo diciamo non posso
Oggi non ringraziare Marta Herling Marta è stata la vera registrati questa impresa tutte le volte che io ho avuto paura Marta c'è stata siamo andati avanti
E poi Emilia De Franco perché immagino che abbia avuto paura molte volte questo libro potesse non finirà mai e tutte le volte che con il Mila ci siamo seduti a tavolino a lavorare queste vacilla il libro ha sentito suo questo per me è stato molto molto importante
Mi fa piacere ringraziare forse le persone più giovani che mi hanno aiutato in questo in questo lavoro con Giovanni Gritti Filippo Matri Asciano
E Donato Greco che sono stati affiancarne
Ogni giorno abbiamo passato i pomeriggi di lettura che per me sono stati i pomeriggi veramente fantastici sembrava che stessimo solo andando a caccia di varianti invece abbiamo imparato
Un sacco di cose e poi mi hanno aiutato Cecilia Castellani Rosalia Peluso Raissa Teodori
Devo devo a Gennaro Sasso e alla sua generosa disponibilità al dialogo
L'educazione
Alla lettura di questo di questo libro che è un libro molto emozionante libro a tratti inquietante anch'io penso assolutamente unico
Nel suo genere la verità
E che le cose sono andate al contrario cioè io devo
Devo questo libro devo a questo libro l'opportunità non la prima ma sicuramente la più significativa di di aver lavorato con Gennaro Sasso di aver imparato dal suo insegnamento e di aver condiviso
Con Luís che i miei pensieri questa condivisione rappresenta nella mia vita di studioso l'esperienza ci straordinaria che io abbia avuto la fortuna di vivere
E anche per questo tengo tanto a questo libro sono molto felice di avere discusso oggi con voi grazie