Presentazione del volume "Quella notte di novembre del 1989" di Umberto Ranieri (Guida Editori)

Va be'insomma viveva con un po'di ritardo
In ordine alfabetico diabete
Ma funziona sono io che non funzionano perché stavo lontano
Non protestante subito basta che uno si volti sufficiente calma
Allora
Io avevo sperato di portare qui uno dei protagonisti di questo libro
Che Giorgio Napolitano di cui chi ha letto il lavoro di Umberto percepisce quanto sia stata centrale la sua figura nella lunga storia
Di cui anche Umberto è stato partecipe ma in particolare in quella dei tre anni che in questo diario dell'autore racconta dallo ottantanove novanta novantuno
Che furono gli anni in cui
Class storia cambio i propri connotati
Che
Secondo e Umberto secondo Giorgio Napolitano non molti altri che insieme a loro stavano conducendo una lunga battaglia del partito comunista
Quel partito non riuscì a cambiarli abbastanza e questo è il tema dominante del libero
Il luogo della presenza Giorgio manda a Umberto una lettera che ritengo giusto leggervi
Con la mia condizione insieme resta assai ma valutata e quindi purtroppo non se ne parla di partecipare alla presentazione odierna del tuo libro mi sento privato della possibilità di conversare incontri con interlocutori tutti i vecchi sodali amici Giuliano Amato Biagio De Giovanni Giuliano Ferrara e Aldo Schiavone spero tuttavia impossibile miglioramenti che in futuro mi consentano quella discussione ora almeno preclusa
Per quanto conosco Giorgio io sostituirei questo ora con un oggi perché è ben possibile che domani e lui si sente in perfetta forma per discutere basta acchiapparlo a una certa età capita che le giornate non siano tutte eguali comincio a sperimentarlo io che ho solo ottant'anni voi grazie dieci più di me
Quella notte di novembre del mille novecentottantanove
Come vi dicevo il racconto di tre anni decisivi
Nella storia del Novecento non c'è dubbio perché sono gli anni nei quali scompare l'Unione Sovietica
Viene meno l'equilibrio bipolare viene meno il grande mito
Del comunismo su cui in un modo o nell'altro il Novecento aveva vissuto e ci sono in Italia riflessi rilevanti
A cui questo libro forse più ancora che nomina la grande storia fa da sfondo del resto è un diario e l'autore stava in italiano stava al Mosca quindi racconta i riflessi italiani il diario di Umberto e qua dentro incastonato tra due pezzi di grande rilievo
La prefazione di viaggio e la postazione di Giuliano che in fondo trattano lo stesso tema
Ecco Biagio dice una cosa
Che se non avete letto il libro e lo leggerete dovrete andare a cercare
Perché un legato al quale io non avevo per la verità mai pensato
Che dal mille novecentoventuno
La vicenda comunista ha lasciato al ventunesimo secolo
E ce lo ritroviamo in Bastardi Ietto incolto quasi analfabeta quindi distanti uscimmo dalla cultura
Che l'aveva contrassegnato nel Partito Comunista eppure ancora riconoscibile in alcuni fondamentali tratti genetici si tratta
E lui lo dice della scelta fondamentale
Che avviene con
La nascita di un partito comunista
Dice il viaggio
Riconosco bene la grandezza dell'aristocrazia politica che ha diretto il Partito comunista
Ma ecco il punto la scelta fondamentale resta intatta la decisione su cui tutto si regge
Mi riferisco alla riserva che stava dietro a tutte le scelte di programma
Già che c'ero Tosi partecipava a una vicenda con piena convinzione
Ma tutto avveniva nel cielo di una provvisorietà
E una parzialità detta e non detta giacché il fine ultimo si stava oltre tutte le cose che si facevano e quel fine si legava al destino della storia
Silenzio situazioni presenti insieme al Parlamento ma con un'altra società all'orizzonte
Un'alternativa senza ritorno c'è questo che lui dice un sentimento che viene calato nel profondo delle masse italiane
Io devo dire alle prese con quel sentimento
Combattendo lo tuttavia
Riconobbi
Ascoltando molto grandi uscite
Che fu adesso che dobbiamo
La disciplina che venne introdotta in masse all'epoca nutrite da sentimenti anarcoidi ieri bellissimi
E che quindi naturalmente io lo scrissi con le parole di un socialista
Se la più più efficace forza conservatrice nella società italiana così mossa nel profondo fu il partito comunista di Turchia
Noi dice la stessa cosa ma
E è un fatto che quel sentimento entrò
Ed era quello che impediva a quel partito
Di diventare davvero socialdemocratico cioè di accettare che l'unica società che abbiamo è quella presente
E che l'unico scopo che possiamo perseguire migliorare la società presente
Avvicinando il più possibile ma mai probabilmente raggiungendo i nostri obiettivi di eguaglianza di giustizia sociale ed altro
Qui aveva ragione Moro
Quando diceva forse anche scriveva che nella politica devi essere sempre ambizioso
Ma di quello che riesce a fare devi essere sempre insoddisfatto perché non ci arrivi mai ma non è questo il punto il punto che più mi ha colpito
Che constatato
Il
Perfetto sulle masse italiane di questa prospettiva al di là
Dell'azione presente
Il viaggio
Dice mi trema un po'la penna
Ma mi perseguita un'idea
Che riguarda proprio quel senso comune di Massa
Che si era instaurato nella società italiana per opera del PC e di cui vedo ora il trasferimento di cose di masserizie nell'epoca Nutting sorretta da quel senso del destino della storia
Che teneva sul partito comunista e ne nobilita va alle intenzioni
E che ora diventa palingenesi tutto in luce obbrobrio per le cose esistenti un altro mondo da creare dopo il Vaffa
Due è quello sentimento
Di cui rintracciamo alcuni tratti di DNA
Che ha cambiato poi i suoi connotati come dicevo non è più sorretto da cultura
Ma è rimasto lì in fondo e agitato da altri non chiudeva un'aristocrazia culturale e politica com'era quella del Partito Comunista diventa intatto
Con deviazioni al precipizio nel primitivismo certo con le accentuazioni populistiche dei nostri tempi certi toh con il giustizialismo diventato ancora di più di mai il senso comune di Massa
Non sto poi se
Se la prende con letta pessima cose pessima cosa sarà che col passare degli anni sono inquieto sento che c'è stato qualcosa che è andato storto e di cui paghiamo ancora oggi il conto
Beh io ho trovato molto bello tutto questo e appunto il coraggio di andare a riconoscere alcuni tratti genetici della propria nobile storia in una vicenda che ha perso nobiltà ma che ancora contrassegnata da qualcosa che risale a quel tempo
E qui entra Giuliano Ferrara
Il quale dice ma
In realtà c'era un unico modo di uscire da quella storia liberarsene completamente
Dal comunismo si esce solo sposando l'anticomunismo
E questa frase così brutale l'anno avvilita con una bella citazione di Kessler
Coloro che si sono lasciati prendere dalla grande illusione del nostro tempo
O si salvano con la dedizione ha un'idea contraria o sono condannati a pagare con una nausea che durerà tutta la vita naturalmente
La domanda da fare ad Umberto a questo punto sarebbe Lusenti prestano ce l'hai ancora questa rete che se c'era e ancora vuol dire che ti è rimasto qualcosa ma come vi dirò tra pochi minuti secondo me lui non c'era questa nausea perché al a nelle pagine conclusive del suo diario c'è un passaggio rivelatore il diario il divario è rivelatore in primo luogo per la personalità dell'autore
Che rivela immenso e qui alleggerisco un poi il tono alto con cui avevo esordito a causa dell'altezza da cui si muove viaggio ma io ho ho avuto per parte mia una sorpresa
Io ho frequentato per anni
Umberto siamo stati ancorché in partiti diversi fratelli intellettualmente l'insegna di Bernstein all'insegna del movimento che tutto
Del
Dei fili comuni della storia
Del movimento socialista e della cultura socialista io ho scoperto che lui c'era evidentemente qualcosa in più rispetto a me
Che emerge pagina dopo pagina d'acquisto diario nel quale lui annota tutto quello che gli accade nella giornata e poi
Vi ritrovate che
Sono tante le pagine
Lungo la strada del ritorno ci fermiamo Ferrandino per cenare orecchiette con rape è un buon Aglianico che serve per dimenticare questi giorni alla pagina dopo
Concluso il congresso in giro per la vecchia Ibla poi a pranzo ragù bistecca di maiale con contorno di Cecilia rosso di vittoria con un'apoteosi
Leggo e non è che
Che inserisco parole mi un'apoteosi
Non vorrei essere crudele conte Umberto ma
No no estendere la parte sua
Questa è nella parte sua poi ancora
Comunitario a
Con l'aiuto e qui viene è pronto per il rapporto cibo vino che insomma
Con l'aiuto di un buon Sangiovese Miss scatenino nel ricordare gli episodi più esilaranti del congresso
E poi la cosa che ho trovato stupefacente
Scritti
Diciamo pure insomma chapeau
Ogni comizio una sosta all'enoteca prosecco bianco
Ora io ricordo un piemontese come Antonio Giolitti che serissimo ligio sempre
Una volta
Valle dopo Valle in Piemonte lui alla sera non è che ci arrivò uscito
E io non c'era ma dev'essere stato spassosa raccogliere uno serio come Antonio Giolitti che magari svolazzano alla sera Lori ha fatto buone e non c'è traccia
Non c'è traccia di risentimenti
L'unica cosa che mi ha colpito è che siccome era pre elettorale dice ogni comizio una sosta all'enoteca prosecco bianco la frase dopo dice nessuno azzarda previsioni si vedrà
E io ho pensato sono le conseguenze di tutto questo prosecco invece si riferiva alle prossime elezioni dal perché si capisce dal contesto va be
Detto questo che a mio avviso non è superfluo ma essenziale per conoscere bene l'interessato il cuore della vicenda che insomma il partito tende alle rinnovamento il partito è diverso dai partiti comunisti tradizionali che infatti saranno spazzati via era di canto massi italiane nella cultura italiana
Per molti versi è un partito più di Croce che di Marx paradossalmente ma esattamente così questa era la cultura dei suoi dirigenti
Alcuni di noi si aspettavano che superate
Terminati Didier che si frapponeva non proprio ci potesse essere la ricomposizione del movimento socialista è questo il punto
I miglioristi
Poi a un certo punto riformisti operano in questa prospettiva
E quello che Umberto racconta e che sono non tanto e non soltanto una minoranza ma una minoranza osteggiata
Trattata in modo non ve n'è in modo dagli altri
In qualche modo soprattutto dopo che il si sarà diretto da Craxi
Accusati di connivenza con il nemico vengono usate esattamente queste parole
E quando scrivendo
Con il linguaggio che che lo caratterizza diciamo sarà
Viaggio a parlare della prospettiva socialdemocratica
Sarà trattato a male parole anche Lupi
Ecco quindi ora dice questo era un ragazzino in fondo se
Rappresentava il cuore della cultura di quel partito
Sarà trattata male parole anche lui e che appunto emergono due anime dice Umberto in questo racconto
Che sono fortemente incompatibili e che tali rimangono anche quando arriva il momento di cambiare
Quando arriva il momento di cambiare c'è tutta questa vicenda
Lui dice colpiscono tanti socialismo esasperato di Psyco drammi esistenziali
La verità è che si è giunti al cuore del confronto tra le due anime del PC quella che guarda
Alla socialdemocrazia che spinge per una trasformazione in tale direzione e quella neo comunista
Poi perché voi abbiate un'idea
Voi italiani che vedete l'Italia di oggi
Uno dei maggiori dirigenti di quel partito era Paolo Bufalini che la nostra generazione ricorda bene
Ecco a pranzo con Paolo Bufalini splendide citazioni allora ceo
Ecco queste è un dirigente politico di primo piano di quel partito
Parlando magari di politiche lo fa attraverso splendide citazioni di Orazio e questo non cambia la sostanza del del problema
Che porterà poi e qui il volume è prezioso per rendersi renderci conto del clima
Ad una inevitabile alleanza dopo il cambio di nome
Terra doveva
Il centro di del segretario Occhetto e i miglioristi che tuttavia è un'alleanza tra DiVersi
Un'alleanza sofferta perché in fondo
Molto dei vecchi comunisti del no
è rimasto anche nelle gruppo che fa capo al segretario che si rende conto che si può alleare soltanto con
Napolitano i suoi ma è un'alleanza che non cambia il problema
E che lascia immutata
Una ostilità di cui a leggere il libro di Umberto
Voi vi convincente Craxi è soltanto l'alibi ma non è la ragione
L'ostilità proprio alla alla svolta
Allora all'essere davvero definirsi socialdemocratici l'ostilità e a dare ragione a Napolitano più che nomina Craxi
E questo è un problema profondamente di cultura politica
Punto Craxi la mia sensazione alla fine di questa vettura Craxi in realtà un alibi incerto è un alibi che quando arriva il momento dell'unità socialista
Fa di tutto per funzionare
Perché
Proporre
All'altro partito L'Unità
Cominciando col collocare l'unità socialista nel proprio simbolo
In modo che l'altro se la farà
La farà aderendo al primo partito del mondo unendosi
Be questo il modo migliore per far rifiutare l'unità socialista
Io ricordo che di
L'ho ritrovato in una di queste pubblicazioni Craxi che Acquaviva curato
Una lunga
Discussione con Massimo D'Alema in qualche festival in Toscana doveva essere a Lucca proprio nel nel novantuno nel tragico novantuno
Rivedendo la capisco che io difesi come potevo la proposta dell'unità socialista
Ma in quel dibattito più di me aveva ragione D'Alema che diceva non è così che si fa
L'unità socialista e il punto di approdo di entrambi non è il punto di partenza tuo che aspetti che io ti raggiunga dove tutti i sei già collocato e anche questi poveretti che stavano sull'altra sponda soffrivano i loro guai a un certo punto
Berto racconta di un colloquio con Giuliano Amato il quale dice guarda è meglio che noi non vi diamo pubblicamente ragione perché potremmo solo aumentare la vostra difficoltà interna se lo facessimo
Ecco eravamo a questo punto e quindi questa grande opportunità che avrebbe cambiato la storia e l'Italia non si realizzò
Ci sono tanti altri dettagli su cui il novantuno che è proprio l'anno decisivo
Non possono dire un'ultima cosa però su questo quando nell'aprile venne messo in crisi il governo Andreotti
E alcuni Dinoi sulla sponda socialista
Premette Rosu Craxi perché allora si cambiasse
Craxi non è che disse immediatamente Dino
Anche se la sua prima reazione convegni fu io non posso sempre essere l'unico Gianburrasca che da sono porta addirittura lo scioglimento delle Camere
Ma andate a parlargliene
Io parlai
Non dico ora con chi
E mi venne detto
Ma noi abbiamo cambiato il simbolo due mesi fa infatti era nel febbraio del novantuno che era nata la Quercia
Non siamo in grado di andare ad elezioni ora con un simbolo che gli elettori non conoscono
State tranquilli
E così nacque il settimo governo Andreotti
è il momento
Proprio possibile del cambiamento che era proprio il novantuno
E poi tutto finì in tragedia compreso due mesi dopo il referendum in occasione del quale Craxi invitò gli italiani ad andare a tornare ed era un referendum promosso tra gli altri da ok
Insomma quando diciamo che non si è arrivati all'unità socialista perché la chimica ha impedito l'incontro tra Craxi e Berlinguer
Diciamo una cosa che va oltre ciò che la chimica potesse fare di sicuro non c'era buona chimica tra cui i due di sicuro non è soltanto questo che ha impedito che accadesse qualcosa
Che avrebbe cambiato la storia d'Italia Umberto termina
In un modo che apparentemente si presta alla all'accusa di Giuliano Ricci è rimasta la nausea
Lui dice eppure le immagini di quella ammainabandiera senza onore a Mosca
Nell'indifferenza dei moscoviti suscita in me una profonda tristezza
Al pensiero dei tanti che hanno guardato al comunismo come un'utopia liberatrice
C'è allora pure tu ti nascondi dietro gli altri in materia tra no
Perché qui c'è un bel passaggio che su questo chiudo chi Umberto nel libro
La differenza
Tra Gorbaciov ed Enea
Due che lasciano la città della loro sconfitta
E lui
Naturalmente c'è sempre un poeta quando parla un dirigente comunista o ex comunista al punto che sta il minimo no hanno fatto tutti il classico incalza artigiano lo dico col tono dell'uno valeva uno
Allora inverso e di Giorgio Caproni Enea solo nella catastrofe un passato che crolla tenta invano di porre in salvo
Ma
Questa è la ditta
Enea ha una meta la costruzione di una nuova città e porta con sé i sacri Penati che lo sorregge Ranno nell'impresa
Al di là di Gorbaciov fu non c'è più nulla
Non non c'è un'altra città che sulle stesse promesse si possa costruire su quelle premesse adulterata Teresa ignoranti abbruttita in brutte Kite
Sarà costruito quello che avete vissuto voi italiani in questi anni
E l'unico consiglio che gli si può dare fate qualcosa utilizzando i tanti poeti che appaiono in questa storia
Io ho finito
Beh merito qualcosa sole
Ogni volta
Se parli per terso qualunque fesseria tu dica viene applaudito se esse in quello che introduce morderà puoi recitare l'Eneide mai recitata prima non ci si fida allora sei costretto a dire filati misti
Nei confronti se appunto dette allora viaggio
Allora Giuliano non ci si fida invece è corretto
Avrà pensato alle cinque e mezzo chilo
Prevedeva di bene io nel ringraziare Giuliano Amato operativa citazione ebbene buonissima della mia
Breve introduzione al volume di
Di Umberto dico subito che non sarà questo il tema che le cose che pensavo le ho dette lì
Vorrei sollevare altri temi oggi su questa questione e sui temi di cui parla Ranieri quella notte il novembre due mila novecentottantanove non senza però aggiunge una piccolissima premessa
Giuliano Amato ha parlato del rapporto tra Bufalini e Dorazio
Io vorrei limitarmi a ricordare che quando uscì fuori ventesimo congresso l'Unione Sovietica con la condanna di Stalin
Togliatti pubblico su Rinascita
Un piccolo frammento di e quasi nessuno conosceva
E che si chiamava che cos'è l'astratto
Senza commento traduzione di Palmiro Togliatti
In questo breve frammento che cosa dice che che un uomo non mi ha mai giudicato
Solo per un suo tratto diceva è che bellissimo testo quel frammento di Adriano
La testa degli di un assassino era illuminata da un raggio di sole
Come se anche dentro l'assassino ci fosse un'umanità che non è solamente assassina
Voleva dire state attenti a giudicare statali tutto questo senza commenti traducendo un frammento ignoto di Hegel non faccio commenti sullo stato delle cose ovvie
Metto invece in discussione due temi che secondo me sono centrali nella riflessioni di Umberto Ranieri
Tutti e due presenti nella prima parte del volume riporta il diario sul PC
La RAI la le ragioni la fine del mille novecentodiciassette e le conseguenze di questa fine sulla struttura del mondo
La fine del mille novecentodiciassette
Finisce in fondo l'ultimo racconto sul destino dell'umanità sul destino della storia
Sì infatti enorme
è un fatto che come dire
Ha occupato
Tutta la prima metà del Novecento anche un po'più avanti
In forma di scienza non informa neanche di filosofia della storia in forma di scienza della storia
Nel senso che quel destino si doveva avverare era lì la Rivoluzione del mille settecentottantanove la rivoluzione borghese la rivoluzione del mille novecentodiciassette traduzioni proletarie finalmente gli ultimi diventavano padroni del potere
E sappiamo come è andata a finire sappiamo come
L'idea del dell'uomo nuovo ha prodotto il terrore
Cioè prodotto
Un potere senza mediazioni
E quindi quella data e la vera fine del Novecento
Cioè la fine di un secolo
Mi è capitato di Fini Luigi più Milena distico che abbia vissuto l'umanità
In cui si è drammatizzato al massimo il rapporto tra filosofia e politica
Entrato in campo in maniera drammatica e squilibrata il rapporto tra Massa e potere
E sono nate le forme politiche
Dentro le quali quel secolo ha vissuto quindi la vera fine del secolo
L'importanza enorme del mille novecentottantanove e che li finisce il mille novecentodiciassette
Non c'è più un racconto sul destino dell'umanità non c'è più un racconto sul destino della storia ci siamo noi che proviamo vivere a fare
Quella quella vicenda si è chiusa
Ci capita spesso a nutrire l'ultima filosofi dalla storia ha concluso il suo tragitto
La cosa molto interessante sulla quale vorrei fermare la seconda parte del mio intervento sono le conseguenze di questa vicenda sulla struttura del mondo del mille novecentottantanove
La prima conseguenza è che il mondo diventa globale era un mondo strutturato diventa un mondo globale
Ma non è più un mondo come dire una mondializzazione una
Come espansione dell'Occidente no
Non è questo la globalizzazione non corrisponde alla vecchia mondializzazione di cui addirittura Max parla nel Manifesto del partito comunista e mila ottocentoquarantotto quando intuisce la mondializzazione il capitale
Lui li avete però come mondializzazione della borghesia e dell'Occidente
La globalizzazione non è questa è la fine della centralità dell'Occidente
Pur essendo inventata dall'Occidente e la fine la sua centralità
L'Occidente la evidente
Diciamo vogliamo dire l'Europa fino a un certo momento è stata interpretata come il centro del mondo come quella che governava la struttura della storia
Studiando le filosofie del Novecento anche le filosofie non di storici marxisti ma io penso a Benedetto Croce
Quando si perde la dimensione euro cento Erika quando il filosofo afferra che l'Europa non è più il centro del mondo
Cuce Husserl altri entra tutto in fibrillazione tutti i sistemi si mettono in movimento perché quella era la civiltà non era una civiltà
Con la globalizzazione questa centralità dell'Occidente bene va pezzi
Tocca sia la l'America si è l'Europa
Con vicende che possono essere
Ma accennate viste sulle quali sappiamo già molto
E
Questa mancanza di un centro dissemina le potenze
Non c'è più una struttura del mondo
Non c'è più la centralità dell'Occidente non cerca ancora di meno una centralità dell'Europa le potenze si disseminano e in questo disseminate sì ecco secondo me è un punto di di grande importanza per la riflessione sull'oggi
Conosce una crisi profondissima alle forme di democrazia rappresentativa che erano stati al centro della storia dell'Occidente
Sia dell'Europa sia dell'Amérique
Questo è un punto cruciale della storia di oggi
Che in un modo o nell'altro deriva dall'IRI cioè deriva dal momento in cui
La fine del mondo strutturato la la fine del nemico Colenne maiuscola
Quello che obbliga a riconoscere se stessi
Ci si riconosce spesso sembri in vista di un nemico in presenza di un nemico
La fine del nemico mette in discussione come dire le categorie costituenti di quella realtà che si chiamata Occidente la sua centralità
E non deve sorprendere sì
Da questa forma che assume la globalizzazione che io ho provato a distinguere dal vecchio concetto di mondializzazione
Irrompono democrazie discoteche Illy illiberali cioè i entri in crisi il compromesso tra democrazia e liberalismo
Può sembrare un paradosso dire questo che adesso proverò ad approfondire sul tema Europa possedere un paradosso perché come
Finisce l'Unione Sovietica
Finisce questa grande struttura enorme con un'influenza enorme la storia del mondo ma sicuramente dispotica vogliamo usare uno un termine l'approssimativo so autoritaria dispotica totalitari insomma sicuramente il liberale proprio allora invece di
Avessi come Effetto Larsen celeberrima tesi di Fukuyama finisce la storia democrazia e mercato domineranno il mondo avviene esattamente il contrario
Naturalmente quando dico avviene il contrario semplifico la viene il contrario in una situazione molto complicata
Nelle quali le le varie cose si mescolano ma viene fuori una crisi
Di quella centralità che mette in discussione io dico in maniera profonda
Io quando oggi assisto a forme di crisi parola abusata delle democrazie rappresentative
Certe volte sostituisco la parola crisi con la parola agonia
Che una parola più radicale sulla quale ci sarebbe Dante da discutere per le giornate intere ma che a me pare delinearsi all'orizzonte
Vorrei adesso poste queste premesse che
Umberto pone nella prima parte del libro depone esattamente in questa forma perciò ho richiamato i temi
Vorrei ricordare come fu accolto in Europa il mille novecentottantanove
è un'esperienza reale perché stavo lì come parlamentare europeo che ho vissuto l'ottantanove novantanove come
Come il decennio aperto da questa data
Be'posso dire con sicurezza
Non solo per l'esperienza reale ma sono cose che sappiamo tutti
La Camera intero centottantanove laddove fu fu interpretato come l'aprirsi di una prateria cosmopolita davanti all'Europa
Assolutamente
Universalizzazione del modello europeo
L'unificazione del continente
Sappiamo benissimo che gli effetti dell'ottantanove furono Germania unificata nell'Europa nell'Unione Europea quella che si chiama Unione europea e allargamento come si chiamò
Largamente o come dire
Su cui c'erano due posizioni diverse io cito un filosofo e cito un grande politico cito giacché per loro che del mille novecentottantanove allora presidente la commissione dice stati attenti dovremmo stare attenti
A un allargamento senza confini
Senza aver fatto prima un approfondimento delle istituzioni politiche europee
Invece secondo me dando anche risposta un tema reale non sto dicendo che fu fatto un semplice errore è un problema complesso per cui non abbiamo il tempo di fermarci ma sicuramente si scelse la strada di dire
Tutto il mondo dell'Est va portato fino ai limiti del possibile fino al confine dell'unione del del dell'Unione Sovietica diventata Russia rapportata dentro il processo di integrazione europea o perché così finalmente l'Europa si riunisca
Eccetto il filosofo il grande Jaques Derrida il quale scrivendo nel novantuno su questi temi diceva finalmente Atene Gerusalemme e Roma stanno di nuovo insieme cioè i grandi le grandi radici dell'Europa si sono rimesse insieme si sono di unificate
E miscela cosa non era così semplice tutt'altro
Quindi anche questa
Idea che passava nel mondo universitario frequentai a loro il
Il Rizzetti master di studi europei dell'Università di Bruxelles dove eravamo docenti il tema centrale era l'Europa potenza civile l'Europa finalmente l'Europa potenza civile
Questa nuova questo nuovo euro centrismo non più dominato da colui nonnismo violenza forza ma da questa potenza civile che emergeva da questa Europa riunificata democratica e così via questo Occidente perché il rapporto con l'America era strettissimo in quella fase
E le cose invece non sono andate così
Non sono andate così
Per due ragioni che non metto sullo stesso piano l'unificazione della Germania nell'Europa è stato un fatto enorme
Non voglio dimenticare che in Germania ci fu un dibattito intellettuale politico molto forte
Se la Germania dovesse scegliere risolverebbe in virtù della strada particolare o dovesse invece diventare uno dei motori dell'Europa fu scelta questa Rie io dico meno male che suscita questa via
Però sicuramente la Germania unificata ricca
Rimetteva in discussione i vecchi equilibri
Questo non ci sono dubbi la cosa non fu afferrata in questi termini il problema si è prolungato nel tempo
La seconda il secondo elemento che ha impedito che la cosa diventasse come dire com'era stata come era stato già Giulia e per no erano le cinque l'esempio
E non è la sua sbaglia spesso verace
L'amore
Commessa vale
Chiedo veramente
Ora divisa che ho perso sette ho pensato questo di colui normale cui viene mi aveva convinto che no ero no perché lui
Inventando per l'eternità
No alcune
Avvocato no
Compratore comunque quadro troverebbe
Sei persone cose le abbiamo sei complessivamente va bene prego
Allora se poi dopo aver salutato il giurato Ferrara riprendo velocemente per diverso
La conclusione nel senso che al di là della questione tedesca che poi è diventata una questione importantissima
Il tentativo di definire nuovi equilibri che non ci sono riusciti a costruire l'altro elemento era esattamente quello che dell'ora aveva previsto e cioè che un eccesso di allargamento e di sparpagliato mento del degli Stati europei avrebbe risorse sempre più difficile
Il processo di integrazione che cosa avrebbe reso sempre più difficile
Pensiamo oggi Brezzi Visegrad Kugelmann ecco in difficoltà frange non ne parliamo di tali preferisco tacere per carità di patria
Qual è il punto fondamentale secondo me dal punto di vista proprio
La difficoltà e sistema di passare dalla dimensione nazionale la dimensione sovranazionale questo il punto di fondo di questa crisi
Quando noi diciamo che sono entrati in crisi le democrazie rappresentative pensiamo a democrazie che vivevano nel recinto degli Stati-nazione nel bene e nel male né la forza né debolezza ma venivano nel recinto dello Stato-nazione
Quando questo recinto si è spezzato si è inclinato verso l'alto
Con la necessità
Dopo l'ottantanove nella forma allargata che ho detto di costruire
Qualcosa che somigliasse a una democrazia ma che non fosse più confinata negli Stati a fosse invece unificata a livello sovranazionale nascevano enormi difficoltà con domande
Che sono attualissime nella teoria apolidi è possibile trasferire la democrazia politica oltre lo Stato
Secondo me questo è una domanda per ora senza risposta sicuramente non è possibile trasferire la democrazia politica così come oggi all'interno degli stati oltre l'estate
E allora quali categorie scusate scusate se uso questa parola dobbiamo utilizzare per cercar di capire come si costruisce questo livello problema aperto che schizza ai populismi sopranista iscritti in piedi
Perché che cosa sono nelle forme diverse in cui sono nati in cui
O fiori scomposti uniscono non ci sa che cosa accade undici sono sono il segno di un problema perimetri Restivo di un problema però reale
Cioè di questa difficoltà che si incontrano il passaggio dal nazionale e sovranazionale
C'era una pagina stupenda di Grancia tutta ovviamente a tutt'altro problema quando esaminava la crisi che aveva dato origine alla prima guerra mondiale scriveva Gramsci nei Quaderni
C'è stata una come dire una contraddizione tra il tendenziale cosmopolitismo dell'economia e la drammatica era drammatica risposta nazionalistica degli Stati
Cioè già allora questo orizzonte SIP si e poi naturalmente le tensioni allora erano diversi andar le cose sono andate a finire come sono andate
Il problema è proprio questo cioè porsi questa domanda non solo se possibile trapassare la democrazia oltre lo Stato ma in che forma come dobbiamo allora sorprenderci se in crisi la rappresentanza non dobbiamo sorprenderci sentisse la rappresentanza evidentemente perché la crisi e le rappresentanze legata a questi enormi problemi
E quindi si apre un tempo nuovo carico di di contrasti insomma noi assistiamo assistendo per carità non lo dico in senso pessimistico una disgregazione del progetto europeo gesto una difficoltà enorme
Perché l'uscita dell'Inghilterra non è una cosa da poco
Non è la questione che alcuni secondo me sta usando una parola dicono ah finalmente ci liberiamo di quelli che non volevano la vera unità europea questa è una grande sciocchezza secondo me
Perché perdiamo una grande cultura politica perdiamo una potenza militare perdiamo un contrappeso
Fondo la del continente Assemblea assediato l'Inghilterra che non ha mai dimenticato di essere un po'una democrazia parlamentare insomma sosteneva non è buona questa cosa mancano contrappesi culturali prima ancora che politici
E se poi vi Kimeramon nel continente non mi fermo per ragioni di tempo sappiamo tutti come stiamo assistendo alle vie alle enormi difficoltà che che sappiamo
E allora problema che oggi si ripropone questo
Se no molesti formulare come non posso non fare in termini riassuntivamente puramente teorici è il problema del rapporto tra cosmopolitismo e territorialità come si mettono insieme queste due cose
Cosmopolitismo che sembra omologare tutto che vorrebbe mollare tutto dalla dalla rule of law fino alla alla alla al capitale Rummo mondializzata e così via e come dire il ritorno delle identità cioè la voglia di identità quello che sta succedendo nel mondo quindi non parliamo di cose astratte di categorie puramente filosofiche parliamo di un tempo di scissione
E come diceva Indro il vecchio Hegel quando c'è scissione allora abbiamo bisogno della filosofia perché sembra che così siano le cose cioè quando il mondo scisso il pensiero più che la scienza tendono a vedere commissioni faccio un solo cenno
A quella al tema che l'ho giurato Amato ha sollevato leggendo un qualche passo della mia introduzione io signor su questa idea la voglio dire con una scorciatoia può anche non essere
No non essendo argomentata però insomma
Io penso che l'eredità del PC
Di mente sottratta al senso del del destino del del del della mondializzazione della storia
Fa emergere
Dei temi che non sono che non più sorretti da quella visione da una cultura
Potente
Non nasce dall'alleanza che stiamo vedendo fondi FAS
Eventuali difficoltà dirlo perché ai scritto mi trema la pena hai visto che era Pier remata anche la voce nel dirlo che gli eredi che abbiamo lasciato e sono qui presenti varie
No una una cosa volevo sottolineare di quelle che guardando più al futuro ok come ho fatto io al diario quindi più alla filosofia politica che ho la gastronomia di Umberto
Vero cioè
Ci saremmo avremmo dopo dovuto o potuto aspettarci quanto accadde il comunismo
Che la democrazia liberale non si sarebbe estesa al mondo come o la macchia d'olio come detto uno candidamente penso
Ma forse mai ci saremmo aspettati
Che avrebbe ceduto dentro la sua culla europea questa la cosa che più sgomenta quindi noi siamo stati leali con la Democrazia liberale fino a quando il comunismo era dall'altra parte ci costringeva ad apparire la più bella del reame
Caduto il comunismo all'interno
Del mondo della democrazia liberale sono emergesse a storture impensabili guardate
Mi fermo qua perché io ho già parlato
All'interno dell'Unione Europea sono solo Polonia e Ungheria a creare il problema che stanno creando ma se leggete con attenzione quello che bolle intorno a Johnson nel Regno Unito che è davvero la culla della culla della democrazia liberale
Lì nei confronti dei giudici del divisione dei poteri
Si sta creando la stessa intolleranza che si è già tradotta in legge in Polonia in Ungheria
E questo è davvero fonte di sgomento perché
L'argomento se voi dire la tua prima far fatti eleggere a ricorrente il più o meno ovunque finché detta così
Ma quando dice diventa una puliti che che poi si traduce in atti ecco allora che di crisi
In crisi si possa passare ad alcuni diventa
Più che legittimo e anche su questo terreno da Bush toccato i Giuliano sei arrivato probabilmente
Chiedo scusa e veramente esprimo ancora la mia desolazione condividendola conduttore che invece nega e rifiuta ogni responsabilità ma insomma diciotto e diciotto
Chiedo veramente escluso per per il pubblico in particolare oltre che per il relatore dunque ore fu libero di che magari Bluetooth bonus lo ha detto il signor punto rappresenta
Passiamo adesso io devo farmi perdonare però andiamo andiamo avanti questo qua io devo farmi perdonare a questo punto e per farli e per farmi perdonare o o un solo modo essere sincero e rapido naturalmente è chiaro
E parto dal fatto che come testimonia
La decisione editoriale giustificatissime dimettermi dietro la lavagna cioè in una postfazione
Io non sono fondamentalmente d'accordo Monti impianto della del racconto di Umberto Ranieri tralascio il fatto che lo stimo enormemente che il libro molto interessante e anche pianistica mente letterariamente vivace
E tra l'altro il fatto che condivido
Come dire il glossario ecco le le cose quindi fondamentali dal punto di vista dal punto di vista di un racconto condivido anche la conoscenza più o meno ravvicinata dei protagonisti eccede però non sono d'accordo
Lo scritto nell'approssimazione si sa io
Io penso che che che il libro esprima
Cordialmente con intelligenza con grande delicatezza con con uno stile che è tipico di di un Umberto Ranieri dell'autore esprime no fondamentalmente l'idea che la
Caduto il Muro di Berlino e la successiva insomma a cavallo trasformazione del PC in altra cosa e
L'esito
Che in qualche senso l'autore ritiene Mullis sta
Di questo processo sono
Sono un fenomeno che si poteva contrastare si poteva fare un'altra cosa c'è un c'è la strada che non abbiamo preso o che non hanno preso comune ecco e non è stata appresa nell'ambito di un di uno sconvolgimento
Europeo e mondiale
Con la fine della guerra fredda eccetera eccetera eccetera eh
Il destino di di partiti comunisti che si erano intrecciati
Nell'evoluzione della loro storia in particolare negli ultimi due decenni con quello delle socialdemocrazie europee il destino specifico del di diciamo che aveva radice nell'esperienza comunista poteva essere travasato in altro con ben diverso successo con ben diversa compattezza solidità
Insomma
Si poteva riformare il comunismo
E si poteva continuare ad essere se stesse diventando anche altro io penso che appunto lo lo scritto
Che che non è così
Che sì può essere
E molto astratto mi rendo conto aforistico e forse persino banale
Perché è un è una è una procedura puramente logica mi siamo venuti del pensiero se non a sottigliezze dialettiche di tipo di Riano ma io penso in modo un po'radicale un po'un po'primitivo se volete che si può essere solo comunisti o anti comunisti
E che quindi quello era un crollo
La dismissione della della della divisa corrispondeva alla alla frantumazione di un esercito di una strategia di guerra e contemporaneamente alla perdita secca dell'identità non solo non solo la perdita secca identità
Ma alla necessità immediata e radicata nel tempo e nel passato nella storia di quello che è stato il comunismo internazionale alla necessità di passare ad altro e quell'altro è il l'opposto opposto simmetrico
Se uno esce dalla storia del comunismo internazionale a un solo posto dove dove stare ed è
Un un un liberalismo anticomunista che può incontrarsi con le vicende della sinistra politica con la la storia
Declinano il tema allora ancora vivace delle socialdemocrazie europee può può rimanere dentro dentro i i cannoni diciamo del del welfare State può può può integrarsi con una politica estera e con un'idea di cooperazione internazionale progressiva
Tutto quello che volete e anche può assorbire lo dico per i relatori che mi seguirà Schiavone in una forma nuova il tema dell'eguaglianza però detto tutto questo cioè non è che si deve proprio diventare necessariamente dei dei dei combattenti col coltello tra i denti l'anticomunismo però però anticomunisti si deve diventare si deve e non si può che è diventata eh questa è la diciamo con un minimo di fatalismo un po'arrangiato un po'letterario la mia formula che è esattamente l'opposto della formula
Di Umberto che invece in tutto il libro sostiene fondamentalmente che insomma è stata una una corsa
Un rompete le righe disordinato privo di criterio c'era un tentativo dei riformisti del piccino come allora
Venivano chiamati dei miglioristi di di costruire un futuro non hanno voluto non hanno voluto ascoltarci sono prevalse piccoli demagogia personalismi leadership infervorato e narcisistica mente
Della situazione pronti a coglierne gli elementi opportunisticamente più più più ravvicinati facciamo fuori socialisti eccetera eccetera e quindi si è persa una grande occasione
Tutto questo è dal punto di vista diciamo della cronistoria Polito logica di quello che è successo in parte vero ma non essenziale a mio giudizio perché la vera questione non è se si dovesse fare l'unità socialista come lo voleva Craxi o il governo di unità nazionale come fu proposto da da da Craxi a D'Alema o
O o la trippa alla Bettino o o non so che cosa o non so che cosa no
Sciogliere quell'esperienza voleva dire rinnegato la ecco il rinnega mentre era il criterio di fondo
Naturalmente questo ha radici nelle riesce rispettive storie mi momenti in cui si è usciti dalla dalla vicenda del comunismo internazionale del comunismo italiano
Questo
Ovvie ovvero Adc anche di esperienza insomma no non dirò autobiografiche perché sarebbe in fondo un po'ridicolo che qui insomma fermo Pio produzione un ragazzo pugliese faccio autobiografica ma insomma
L'esperienza l'esperienza cioè ciò che eravamo ciò che erano stati allora quindi il punto fondamentale per me e questo
Avendo ascoltato un piccolissimo tratto rinnovo la mia risoluzione per il ritardo del del del discorso del del del ragionamento Di Biagio e il richiamo che faceva
Giuliano Amato
Ho notato che
Io non sono solo gli USA al confronto con Umberto Ranieri disaccordo fraterno amichevole e pieno di interesse per le cose che lui pensa di disponibilità ad ascoltare quelle che dirà alla fine di questa presentazione ma sono anche abbastanza
Spiazzato
Rispetto al al al alle cose che ho sentito poche e e frammentarie prese per la conta diciamo
Nel senso che
Adesso non voglio dirlo troppo provocatoriamente perché anche a me
Non sembra esaltati dell'esperienza del governo visconte
Anche a me non sembra straordinaria e pensa di di di di aromi strategici
Pierino vita e pieni di promessa di speranza promettenti l'alleanza strategica tra il Pd come oggi ETI cinquestelle
Ovviamente anch'io ne parlo sempre con con con un grano di di ironia
E anche di sarcasmo come di un di un esperienza trasformisti chiara ormai riconducibile integralmente alle più più notevoli ma anche alle più perverse diciamo tradizioni italiane
Dal connubio che fece l'unità d'Italia da a a tante altre esperienze a tante altre esperienze ma insomma di trasformismo si tratta è ovvio c'è c'è qualcosa di in più in più
Si sente
Si sente che la caduta del muro Tangentopoli la fine dei partiti
L'assassinio di una cultura politica comune che è durato tanti anni che è durato quasi tre decenni ormai a ovviamente generato in questo Paese
Come dire ma
Manie collettive che hanno intriso l'opinione l'opinione pubblica l'opinione della maggioranza che hanno modificato tutti i cardini diciamo del ragionamento politico perché quando tu sostituisci alla battaglia
Delle idee e persino dell'ideologia e quando tu sostituisci alla battaglia tra classi dirigenti in nome della superiorità facilitati prefigurare vedere
Costruire concretamente un futuro di convivenza e di buon governo quando lo sostituisce questo la lotta fra gli onesti e i disonesti evidente che è finita cioè la filastrocca che prevale quella che sappiamo che porta
Che il che porta adesso a questo Progetto abbastanza straordinario di giusto processo contenti infiniti
Con la sospensione della prescrizione quindi io non sono uno e citato dalle sorti alle quali
E sono spaventato come come voi dalla dalla da quella che viene chiamata ma io sono anche un po'stufo di di di di metterla in trono anche solo verbalmente
Salus esperienza personalismo che è certamente tante cose che è un fenomeno internazionale che si collega con uomini forti
Che nasce negli Stati Uniti d'America che naturalmente investe il ruolo anche se li avrei tutto il discorso da fare su base Johnson del dell'Inghilterra insomma nella Gran Bretagna che se ne va
Eccetera eccetera eccetera però è anche e anche e anche un rincorrersi disordinato
Almeno nel laboratorio Italiano che è quello più avanzato che quello che ha prodotto per il primo governo
Un governo sopranista nell'Europa occidentale è un rincorrersi disordinato di follia di bestialità di cretinate di di di di inabilità politiche di stupidaggini insomma
Il trasformismo a a a buone basi radici solide
Nel nella nel nella pochezza e nella free abilitato insomma nanismo io non sono di quelli che ha una visione apocalittica sono sono tremendamente preoccupato e un annuncio come una minaccia e penso che lo si debba combattere
Perfino con il tris Conte voglio dire però detto questo non non non ne vedo non ne vedo l'integralità cioè non vedo l'alternativa a un a a un'Europa regolata da poter intergovernativi e sovranazionali a un'Europa senza gloria un'Europa
Che in questa fase non può non essere un Europa mercantile all'Europa del capitalismo che essi rimpalli Nuccia e cerca di di riformarsi graduali seriamente rispetto ai ai problemi delle diseguaglianze dello store abbordare della finanza ma che è quello che è e che non poteva essere altro che quello che è perché il mercantilismo
Diciamo
Più un disegno istituzionale
Un disegno istituzionale
Diciamo più nobile o almeno più più distaccato dal dal conflitto dei gruppi di interesse però il mercantilismo
E l'essenza dal processo europeo insomma non c'è dubbio su questo mi sembra almeno io non sono non non non penso che il realismo sia dalla parte del federalismo europeo però
Il futuro vedremo in fondo l'Inghilterra questo lo si dice poco la la Gran Bretagna se n'è andata
Se n'è andata perché perché Alletto dentro se stessa una progressiva ostilità culturale
Al all'Europa
Unionista
Di cui c'erano stati segni altro che Boris Johnson e non solo tra i conservatori tant'è vero che il partito laburista non accetto svolto una funzione di resistenza Giada
Arrivederci è anche andata perché l'Europa che giustamente noi diamo in un certo senso che spacciata
Come dimensione ideale in realtà come dimensione reale è andata avanti
E tanto è andata avanti anche se non ha fatto il bilancio comune anche se non ha fatto l'integrazione delle Forze di Difesa anche se l'asse franco-tedesco è sempre per i tante anche se
Il fronte del sud tra la Spagna la Catalogna la Grecia e l'Italia anche se l'Est
Malgrado tutto questo
Io ho l'impressione che inglese britanniche siano un po'andati anche perché insomma vedevano che
A continuare alla fine ci sarebbe integrati in una cosa che anche che che anche missione che è anche immaginazione di un futuro politicamente istituzionalmente come si può dire che obbligate cogente e cioè lei sono anche un po'fuggiti d'Europa che andava avanti erano allora meglio cercare in grado di autonomia più forte che non è solo quello dell'ottavo posto che non è solo quello del del della sterlina al posto dell'euro che non è solo quello dei bei della Thatcher che non è solo quello
Diciamo di una di una diffidenza verso le corti europee ma è quello proprio di uscite fuori dal perimetro cercando di restare saremmo come andrà questa trattative nel
Allora da questo punto di vista io
Non
Diciamo come dire collegato via alla cosa detta prime concludendo non mi sento ne vedo ma voi non avevate un atteggiamento vedovile però neanche un un fratello europeo e un fratello
Della sinistra socialista o comunista intendendo per comunista l'esperienza comunista riformista dei dei di degli ultimi decenni e le sue basi chiosa mai e e e radici più antiche
Un fratello separato per questa esperienza
Che chi ha visto tutto questo volare via e che e che adesso si ritrova nell'impotenza l'impossibilità di di agire di pensare e di pensare
L'appello di Biagiola alla filosofia che ripensa e porta sintesi un mondo di scissioni
No io non mi sento in questo stato d'animo
E sono persino anche perché il mio modo di ragionare è un po'paradossale
è un pochino in ortodosso da questo punto di vista o eterodosso
Mi sento vero io penso che pc doveva morire
Penso che
I filamenti culturale di quella tradizione ognuno di noi almeno noi che siamo stati nei pc ci portiamo dentro e che hanno come dire contaminato parte anche della storia della sinistra italiana e perfino della sinistra di dire dice socialista da qui la battaglia autonomista eccetera eccetera
Districarsi da quel da quell'integrazione storica
E io penso che contro questa cosa qui doveva morire inevitabilmente ora sono come voi sorpreso dal fatto che non si sia riusciti a
Tenere in vita anche a garanzia contrafforte
Del liberalismo globalizzato la socialdemocrazia europea di accettare una forza che aveva fatto i conti con la globalizzazione economica mi capitalismo con la pecora da tosare non da ammazzare eccetera eccetera
Però detto questo quindi pieno di preoccupazione io dico una cosa molto semplice quella roba lì doveva morire e secondo me
Per quanto oggi appena raduni dieci capitalisti intorno a un tavolo
Otto di loro dicono che il mondo è troppo disuguale che i ricchi pagano troppe poche tasse e che il profitto non può essere una una una guida socialmente costruttiva della società perché oltre al profitto c'è anche il welfare che
Diciamo circonda l'azienda e che deve nutrito lenti e deve garantire i suoi risultati perché il profitto adesso è diventato il profitto è il meccanismo diciamo di accumulazione di di sviluppo capitalistico è è è sul banco degli imputati anche soprattutto nei grandi consessi di capitalisti finanziari
Ecco io mi permetto di diffidare di questa di questa di questa cosa cioè mi permetto di dire che contro i sovrani ismi vanno bene anche i trasformismi di tutti i tipi che le classi dirigenti europee
Anche quella italiana sono certamente per certi aspetti in disarmo però impopolare la quinta Repubblica in Francia un po'questa incredibile Costanza e e solidità diciamo del modello tedesco al di là delle paurose oscillazioni e della incapacità strategica che viene rimproverata certe volte alla signora Merkel un poco estro un po'un po'le risorse più più come si così improprio leggiadre un po'più sarà fulminanti strane sorprendenti di un laboratorio come l'Italia bisogna fare di tutto per fermare per fermare questo ondata che peraltro secondo me alla fine si fermerà anche da da sola insomma tenderà a
A a a sviluppare nella società stessa
Degli antidoti di una certa di una certa rilevanza una certa importanza perché un'aggressione diciannove lista nell'Europa del ventunesimo secolo è una contraddizione in termini e questi sono sono tendenzialmente sono tendenzialmente gente di quel tipo lì insomma gente che poi alla fine si esprime il linguaggio e non è tutto ma è mai certo molto in politica si esprime attraverso quei gesti quella gesti colazione cui quei quei modi di essere insomma il ministro interno ausilio le divise
Io non do retta al sociologo che mi racconta la storia dei forgotten man italiani
E del fatto che ci siamo dimenticati come sinistra
Quanto è importante compattare socialmente il blocco che deve sostenere enti partendo dalla dagli interessi dei dei dei dei più vulnerabili non la bevo ecco non non la bevo perché
Ho un'idea
Banalmente dal rettore dell'Economist del dello sviluppo contemporaneo diverso da quello degli apocalittici penso che le cose non siano messi in quel modo così disperante e disperato anche se naturalmente c'è molta disperazione e molta povertà e c'è molta disuguaglianze
Quindi io non non mi sento vedovo di un di un di un vedovo fratello separato in un processo storico che a è andato in una direzione che mi è sfuggita di mano
Non mi sento certamente neanche mentalmente parte le situazioni personali emigrato diciamo di ritiro dalla vita pubblica che ha una certa età bisogna anche assume sì ma non mi sento certamente in grado di governare niente ho dismesso qualunque ambizione ha una responsabilità strutturale sulla sulla storia del mio Paese e dell'ambiente culturale del continente in cui vivo
Però però non mi sento come uno a cui la storia di sfuggita di mano che è un po'secondo me il tratto fondamentale dell'angoscia che compri petto parole molto bello e con una costruzione Angela e terapie molto interessante
Umberto Ranieri
Questa angoscia per per un tempo perché che ti è sfuggito di mano che sfuggiva alcuna presa ha espresso nel suo libro in qualche modo mi pare si si è riflesso nel piccolo pezzo di discussione a cui ho potuto assistere con tutti i con tutti i difetti diciamo di un
Di una di un ascolto soltanto parziale grazie
Naturalmente qui si sono sovrapposti due temi in parte diversi Giuliano cioè se era riformabile il comunismo realizzato nell'Unione Sovietica in Polonia in Ungheria se un partito comunista con le peculiarità culturali
Propria del potere Tito comunista italiano poteva essere riformabile riconducibile all'alveo socialdemocratico
Questa seconda cosa potrebbe anche avere la stessa risposta della prima ma il percorso non è il medesimo
Che si parlava prevalentemente della seconda perché credo che neanche Umberto neanche nei momenti di maggiore amarezza
Abbia mai sostenuto sosterrebbe
Quello che alcuni credettero in quegli anni che fosse riformabile dall'interno del comunismo realizzato grazie
Grazie presidente
Allora io invece profitti cercherò di tornare
Su quegli anni sugli anni italiani
E sui quali si è fermato
Umberto Cagni e mi sembra anche il modo come dire migliore per fare omaggio
Dovuto doveroso all'intelligenza all'onestà e anche alla alla bella scrittura lo notava Giuliano Amato del deliberò
Ebbene io considero quegli anni ma non soltanto l'ottantanove l'ottantotto e l'ottantanove gli anni del diario di Umberto gli anni dall'ottantaquattro all'ottantanove
Anni cruciali nella storia della sinistra italiana e del paese tutto interno perché questa periodizzazione perché a partire dalla morte di Berlinguer sul giugno mille novecentottantaquattro io credo che la sinistra italiana ha avuto una occasione che poi non si profitti tutta di
Cambiare in qualche modo le proprie Casti di uscire da se stessa di diretta un'altra cosa
E questo avrebbe forse cambiato la storia non solo della sinistra medesima ma del nostro Paese non lo non
Io sono convinto che
Mattia azzardo che in qualche misura di questa
Bisogno di andare oltre se stessi fosse in qualche modo consapevole lo stesso ultimissimo Berlinguer per quel niente per cui niente i loro
Ho avuto occasione di vederlo di e che in qualche modo quest'fa sensazione lo abbia l'abbia fisicamente distrutto ma questione un altro discorso
Ma certamente la morte di Berlinguer ha aperto un grandissimo spazio di rinnovamento ed importanti
Che non è stato no
Che non è stato di chi è la responsabilità di tutti
Di tutti oso dire di tutti nuovi
Ma certamente di gruppo dirigente comunista
Nel suo complesso
Certamente del segretario di quegli anni Natta personale degna esterni
Una direzione politica chiudo dico per quegli anni catastrofica
Certamente non è stata accolta dal gruppo dirigente socialista da Craxi in prima persona intanto e con lui da tutto il gruppo dirigente strutture
Con l'attenuante parziale e per il gruppo dirigente socialista Carmelo quegli uomini
In quegli anni facevano anche un'esperienza di governo Giuliano Amato ne sa ben qualcosa tutt'altro che da disprezzare
Che ha costituito
Per alcuni tratti gli unici pezzi di governo non democristiano
Capite cosa intendo che uscisse fuori dalla forma democristiana del governo che ha avuto l'Italia negli ultimi quaranta poi cinquanta gruppo dirigente il PC aristocrazia comunista di chi dice Biagio De Giovanni è incerto
Nemmeno questo nemmeno questo affatto
Ora è chiaro che nessuno discute naturalmente sulla come dire proibita sullo spessore etico e anche culturale
Di quel gruppo dirigente
Però è una cosa è disposto una cosa il giudizio storico che non c'è l'ormai dopo quarant'anni siamo chiamati a dar siamo chiamati a dare limpidezza con arrestato
Su sull'inadeguatezza
Complessivamente
Quella cultura ha espresso
E sulla capacità di cogliere quell'occasione per rinnovare se stessa
Ora mi dispiace moltissimo io detesto parlare di me è una vera e propria repulsione maturata nel corso degli anni invecchiando
Insomma qualcuno di noi in quegli anni aveva capito che le cose non mi andavano che le cose non andavano nella direzione
Giusta
è stato fatto
Intorno a quei tentativi mi ingenui maldestri quanto volete maldestri politicamente ma anche oso dire anche in qualche modo Mondello tutto attrezzati culturalmente possiamo dire tutto quello che volete
Ma insomma una via si tenta è stata tentata di abbiamo tentato di applicare
Non è stato colto non è stato colto ne dal gruppo dirigente
E nemmeno dagli intellettuali comunisti
Noi
Io credo che in quegli anni e morta la storia del rapporto fra intellettuali e politiche io vedo che è morta in quegli anni
La storia la specificità italiana e mi dico meglio del rapporto tra intellettuali politica ed è morta intorno a quel silenzio ed è morta intorno quel sia zio
Quando nel poi ci come dire insomma duriamo dell'Est dello stato delle cose italiane oggi doglianze più condivido soltanto in parte devo dire io istintivamente mi sentirei più vicino alle cose che dicevo ora Giuliano Ferrara ma comunque quando ti uccido gli ha mai abbiamo anche
I nostri motivi è dobbiamo non dobbiamo dimenticare che noi siamo una parte di quella storia
Tendere a Bagnoli
Non era su su Marte a
E se le cose sono andate in questo modo sette la sinistra italiana non è stata capace in quegli anni di cogliere quest'occasione di cogliere questo casino
E io non credo che la soluzione fosse la socialdemocrazia qui se ho inteso bene quel che diceva Giuliano Ferrara mi mi mi distinguo anche dall'UDC io non credo che l'alternativa fosse comunismo o anticomunismo
Non credo nemmeno alle terze vie di cui si favoleggiava Lula creino che
La culture ed esperienze politiche e culturali che avevano alle spalle il Partito comunista il partito socialista in quegli anni poteva moderno vita qualche cosa di nuovo
A qualche cosa di nuovo e credo qualcosa di più che la forma sociale del Paese
La dislocazione delle classi
L'organizzatore capitalistica italiana
Il rapporto cioè il ceti all'interno diciamo dei ceti medi di quella che una volta si chiamava la borghesia del Paese
Forse è pronta ad accogliere questa novità tanto più questo ci chiama in causa chiama in causa insomma che non è stato capace di di di di di fare questo passo
Qui finisce sotto proprio come dire una caduta
Della politica e della cultura più a ridosso della politica
Perché forse il paese era pronto
Ad accogliere questo elemento di novità e non c'è stato è uno di quei casi che la storia ben conosce in cui attua il verificarsi di una serie di condizioni non sfavorevoli non sfavorevoli anche internazionali
Prima della caduta del del crollo dell'Unione Sovietica l'intero etico anche internazionali che avrebbero favorito un salto una novità è in no c'è stata e non c'è stata perché insieme tutto quel gruppo dirigente non è stata toccata non è stato capace di uscire fuori da se stesso che esce fuori dalle e strumentalizzazioni reciproche da una rete di di di di di rigidi capacità di incapacità questo il punto
Torno su e mi avvio alla conclusione su sulla storia degli intellettuali
Sua sorella
Noi abbiamo
Come dire siamo siamo
Abbiamo una tradizione che come posso dire tende a costruire in qualche modo una biografia una agiografia
Del rapporto tra intellettuali e politica negli anni sessanta settanta ottanta a sinistra diciamo da dalla crisi dello stalinismo fino fino fino fino ad ottanta
Io credo che quella storia sia una storia che vada tutta riscritta che vada interamente riscritta
Io credo che è una storia molto meno
Entusiasmante e molto meno
Come posso dire da presentare a modello ecco molto meno esemplare
Di quanto non appaia
Oggi retrospettivamente con i nostri occhi insomma anche e piedi io sto regia adesso naturalmente non è il caso di entrare in nessuna analisi credo però che il virus si esprimesse ecco come noi credevamo e come forse ancora noi chiediamo adesso
Non si esprimesse un punto di avanzamento della cultura italiana e della storia intellettuale italiana rispetto agli altri Paesi
Come lui allora dicevamo
Noi siamo più avanti ma invece un punto di arretramento un podio di arretratezza un punto come diritti chiusura e in qualche modo anche di subalternità intellettuale rispetta la politica che era più indietro non più avanti rispetto alle storie intellettuali anche di altri Paesi anche di altri Paesi europei
L'occasione non è stata non è stata
Tutta l'Italia né pagato le conserve tutta l'Italia pagato le conseguenze io sono lontanissimo da una lettura catastrofisti Ca'del presente cesto carruggi ma leggevano Hegel questo questo naturalmente per noi che lo leggiamo tecniche ci ha insegnato a leggerlo per te che ci ha insegnato a leggerlo apre il cuore naturalmente
Però però al di là di quelle letture Yeager naturalmente di quelle letture di Hegel c'era molto molto altro dentro di loro e dentro di noi intellettuali che vamp guardato con con molta maggiore spietatezza di quando di quanto non non di quando non siamo soliti fare e quindi concludo davvero dicendo
Io non dò una lettura catastrofista del presente però certamente molte delle
Delle fratture
Molti dei punti dire di debolezza delle fragilità dell'Italia dagli anni novanta in poi dell'Italia che è uscita da quella crisi e da quella incapacità di rinnovamento della sinistra italiana molti di quei punti di fragilità
Dell'Italia successiva su punti di fragilità che si sono generati allora in quegli anni di cui concludo di nuovo con un ricordo personale io ho un ricordo gradevolissima un ricordo sgradevoli Simo di di di un balbettio continuo della forza nella quale io mi riconoscevo dello schieramento nel quale mi riconoscevo di moltissimi silenzi di un detti
Concludo con con una con un ricordo personale questo sì insomma cui non
Io ebbi una discussione in quegli anni con grandissimo intellettuale italiano arrivo a Lissone Nenni fatto il nome perché perché è un pezzo di storia Eugenio Garin
Ha però portato un mio piccolo libero
Sul PC
è Luigi
Telefono alto e ci vedrebbe volentieri noi ci conosciamo è insomma avevamo avuto anche qualche piccola polemica insomma in cui al nero comportato nello stato un po'avventato ma insomma
Bene
E lui mi disse che non gli era piaciuto
Il un
E perché
Perché
Sì
Bisogna hanno perché in quel momento
Colloquio avvenuto nell'autunno dell'ottantacinque
In quel momento sei
Anche lo avesse avuto ragione
Era possibile gli avessi molte buone ragioni non ragione con la S maiuscola nazisti molte buone ragioni comunque quello è il momento di tecnici
è il momento di taccio
E certo una lezione lo dico senza ironia una vera lezioni di Nico Demis indico tre
Il Nicodemi di Miccoli mezzo
Io rimasi allora allibito
Mi ricordo che uscì frastornati sino alla casa fiorentina di dichiara in uscita da Mila io lo chiamavo professore lui mi chiama rischiose come dice lei avevamo un rapporto molto formali ma ma anche lo alla fine non le abbracciarmi andando Pandion dando il via lo lascia io rimasi frastornati seguitissima
E pensava ma che che cosa è l'intelligence italiana
Che cos'è l'intelligenza italiana si davanti a dei nodi come quelli
La risposta è bisogna tacere etnico Davis
Io questo lo dico curiosi quelli comunisti preconcetto perché il
Questo è il mio questo non venticinque
Gennaio il rosario personale
Sarà il tris bene io ho finito
Però avverrà
Va bene io ringrazio prima di tutto ci provenire Treccani Giuliano Amato
E voi che avete ha avuto parole
Cortesi verso questo piccolo libro voi
I
Ma io ho scritto questo volumetto non solo per ricostruire come partecipa in quegli anni alla alla affannosa discussione intorno alla trasformazione del Partito comunista
Ma anche perché negli eventi di trent'anni fa in fondo si ritrovano io credo le radici almeno in parte dei problemi
Che affrontiamo oggi forse anche delle opportunità di soluzione insomma
Insomma è chiaro che sostenere come alcuni ritennero possibile fare che con la caduta del muro si si si apriva un'epoca di armonia nelle relazioni internazionali di pace perpetua
Per si sbaglia
Io ho ricordato
Le parole di un intelligente colto
Protagonista della guerra fredda come Henry Kissinger
Che dimostra dati alla mano come il corso degli eventi si è andati in direzione opposta alla prospettiva della dell'armonia
Tuttavia i trent'anni trascorsi dall'ottantanove sono stati anni di di di straordinarie trasformazioni tumultuose ma enorme insomma
Negli equilibri internazionali nel nelle nei rapporti di forza nel nelle relazioni fra Occidente e Oriente e sono stati anche anni di che ricorderemo insomma di poderose innovazioni tecnologiche
Sì ricorressimo a una terminologia marxiana diremmo parleremmo di un inaudito sviluppo
Delle forze produttive
Io credo che con i caratteri che ha ricordato Gino non è la mondializzazione che in modo straordinario annuncio Marx
La globalizzazione insomma credo occorra dirlo insomma ha portato enormi vantaggi alle economie più deboli del mondo
Ha permesso a centinaia di milioni di persone di uscire dalla dall'anonimato i dalla miseria insomma aperto problemi seri nelle economie occidentali come probabilmente era inevitabile diciamo in un mondo connesso e collega
Il punto è che i benefici della globalizzazione non sono stati distribuiti equamente provocando provocando insicurezze un senso di ingiustizia
Cosa fare io torno alla formula tradizionale e so quanto sia arduo e difficile ma insomma il compito dinanzi alla comunità internazionale forse più consapevoli
Resta quello di individuare strumenti e politiche per governare i processi globali
Cercando di preservarne i benefici contenendo per quanto possibile le ripercussioni
Negative un'impresa difficile ardua considerato gli orientamenti della Casa Bianca
E lo stato in cui versa l'Unione europea
Io tuttavia sono anch'io se ne parte fatto cenno nella nostra discussione sono contrario alla descrizione di un mondo sull'orlo della dissoluzione
Di ambiente si parla per esempio secondo una visione ideologica semplificata della realtà
Mentre invece noi parliamo di società in cui con tutti i problemi indiscutibili
Beh si approssima la rivoluzione della produttività derivante dall'uso della robotica
Oggi le più recenti ricerche ridimensionano l'ipotesi della fine del lavoro e pongono l'accento sulla necessità di investire in istruzione e formazione per tutti su forme di protezione di un welfare adatto
A a salvaguardare chi perderà il lavoro insomma
Vedo i problemi
Figuriamoci ma ricordo nuovo scritto insomma ricordo quando scrive
Angus Vuitton tra i massimi Esperti di sviluppo economico e povertà
La lista dei pericoli larga lunga ma il mondo è andato migliorando ci sono i presupposti per credere che continuerà a migliorare questo non porta ad alcuna sottovalutazione delle complesse questioni con cui occorre fare il cucù
Certo in Italia l'evento politico più importante del del dell'ottantanove eh
Certamente la svolta che mette in moto il processo che condurrà allo scioglimento del PC e alla nascita di un nuovo partito a sinistra
Ha svolto aggiunse tardi
Da tempo avremmo dovuto prendere atto che la crisi del socialismo reale
Aveva logorato l'idea stessa di comunismo in qualunque sua possibile declinazione non so se questo significa essere approdare avanti anticomunista ma insomma
Noi stentiamo a prendere atto di questo
Fu solo la caduta del muro a imporre la svolta
La scelta di di proporre lo scioglimento del partito comunista compiuta da Occhetto alla Bolognina costituì tra l'altro una correzione del corso precedentemente seguito dal partito perché insomma negli anni che precedono la caduta del muro per esempio il tentativo di Gorbaciov sua
Alimento l'illusione che accanto alla socialdemocrazia potesse prendere corpo una visione una versione democratica del progetto comunista la perestrojka fu inteso come la dimostrazione che tutto sommato il sistema sovietico fosse riformabile poi cadde il Muro
Il simbolo della guerra fredda
E la svolta significava acquisire la coscienza che il legame residuo con la vicenda secolare del comunismo era finito
La disputa nel partito avvenne intorno a questa questione
E alimento o forse l'ultimo dibattito politico italiano percorso da passioni a utenti
Lo scontro politico nel Partito comunista fu molto più aspro di quanto io avessi immaginato io ritenevo che dinanzi al plateale fallimento del socialismo reale sarebbe stato inevitabile prendere atto della necessità della svolta radicale non fu così
Lo scontro sulla scena ante frontale anche doloroso io ricordo
La dimensione emotiva di quella vicenda i diverbi ma anche impianti gli abbracci
Poi tutto fu reso più difficile da una decisione singolare fare in due congressi dopo la caduta del muro
Uno per decidere se cambiare nome
E solo successivamente per cambiarlo insomma prima decidere di decidere e poi decidere
Una sofisti che richiamo bizantinismo per rinviare la scelta una strada lunga e irta di difficoltà non solo questo
Sì cerco a più riprese di solare Napolitano i riformisti cioè quelli che avevano più chiare in testa l'idea che conclusa quella storia occorreva ricollocare le forze che si erano riconosciuta nel PC nel campo
Del socialismo democratico delle libertà dei diritti
Che cosa di diverso sarebbe stato possibile fare se non questo
E ne D'Alema insomma è inutile Obama fu il più tenace sostenitore della linea secondo la quale s'secondo la quale invece isolare i riformisti comportava a recuperare un rapporto con le forze che si opponevano alla svolta
Ingrao capo carismatico
La via maestra era prendere atto che terminava una storia essi compiva la scelta verso la socialdemocrazia lo impedirono sia la convinzione che il nuovo partito dovesse andare oltre le tradizioni del movimento operaio per cui socialdemocratici non si sarebbe mai diventati e sia l'ostilità pregiudiziale la chiusura verso il Partito socialista di Craxi
E i riformisti
Sostenevano che l'unico modo per fronteggiare sfidare costruttivamente Craxi fosse quello di dare al nuovo partito il profilo netto e chiaro di forza socialdemocratici
La verità concludono scrive vita
Nella sua recente intervista sul Mulino
Insomma che noi ci illude in modo sulla diversità del partito comunista anche noi riformisti
Noi eravamo convinti che la svolta socialdemocratica la si sarebbe realizzata facendo leva su quel filone di cultura nella sostanza riformista che si era manifestato nella storia dei Comunisti italiani che aveva consentito il radicamento nella società
La diversità del PC era reale tuttavia questa diversità non era sufficiente a sciogliere del tutto i destini del Pci dal comunismo internazionale
Del quale pur con la sua posizione critica faceva parte
Per questo il problema del nome fu importante perché cambiare nome significava tagliare un nodo Gordiano mettersi dietro le spalle la duplicità di Togliatti
Padre della Costituzione contemporaneamente dirigente di primo piano del comunismo internazionale
E le contraddizioni di Berlinguer che non aveva messo in discussione l'identità comunista pur rielaborando la in chiave democratica
Trarre un bilancio della svolta trent'anni la svoltosi POR imponeva di costruire un partito nuovo
Capace di competere per il governo in un sistema di alternanza democratica
Dunque bisognava costruire un sistema politico fondato non sul consociativismo un sistema di democrazia matura con un corretto rapporto tra legislativo esecutivo quindi con un sistema elettorale che consentisse ai cittadini di esprimere una scelte per il governo
Questi obiettivi non sono stati raggiunti
Tutti i tentativi di riformare la Costituzione sono falliti
Le leggi elettorali sono state ripetutamente modificate per renderle sempre più proporzionale
Le élite politiche non si sono mai più riprese dai rovinosi colpi di Tangentopoli
E si è aperto lo spazio per movimenti populisti sicuramente illiberale
Ho concluso oggi il partito democratico di cui poi in fondo abbiamo discusso non può più in mandare un profondo chiarimento sulle ragioni di fondo
Della propria stessa esistenza sul suo modello organizzativo
La politica può trovare ancora giustificazione se è capace di i preventivi di avere una visione complessiva delle cose un disegno
Certo trovarsi al governo con la più demagogica antiliberale
E anti riformista
Delle forze politiche in campo non aiuta
E tuttavia non cancella l'esigenza di ricostruire una cultura che io chiamerei liberal riformista che in fondo fu l'auspicio delle forze più consapevoli che in quel biennio
Combatterono per la svolta e la trasformazione del PC grazie a tutti voi
Allora abbiamo finito qui c'è una tradizione che però ha bisogno di un'ora meno avanzata viene ad essere rispettata che è quella di qualche scambio non con tutti ma con l'autore
Io posso paio di così curiosità rivolte all'autore della serie qual è il vino Goya alla fin fine che preferisce sarebbe bene che a mio avviso all'attivo pertinente
Villaggi nel giardino infatti doveva essere decisivo scelto da mezzi quindi via
No senza microfono no no aspetti a un altro
Tanto ero sicuro che quel signore
Soltanto brevemente confermare tavoli così dal Schiavone per quanta riguarda l'ammutinamento degli intellettuali gli intellettuali italiani mi dispiace
Ma non fanno altro che rinchiudersi in se stessi e la situazione politica italiana in agitazione l'Italia tutta di fronte all'Europa di fronte al mondo
La la la maggior colpa dipende dagli intellettuali che hanno intervengono non fanno nulla
Si rinchiudono insieme stesi mummificati ecco quindi sarebbe ora che si dovessero una una sveglia che partecipassero attivamente e anche per quanto riguarda le forze liberali grazie
No va be'rispetto risponderai tu però ecco teniamo conto che non è una scatola nella quale da settanta anni ci sono sempre visti letto quali qualcuno potrebbe provarci a scrivere un articolo dicendo ma non ci sono più quindi come fanno ma questo forse eccessivo
Se nessun altro che vuole intervenire
Chi è che si è impadronito del secondo microfono
Ma e qui
Ok
Buona sera mi chiama Renato Federici ho insegnato a la Sapienza adesso la signora con le sue parole ha offeso la classe degli intellettuali alla quale potrei qualche misura aggiungermi avendo trattato nei rapporti tra diritto e Filosofia diritto e politica diritto ed economia e
Ecco bene allora in qualche misura insomma tutti nessuno c'ha la ragione in tasca tutti quanti discutiamo se cerchiamo di portare quel qualche cosa di nuovo
Io in passato ho parlato qui in altra occasione con professore Amato
Ci siamo sentiti sul natura giuridica dei partiti politici sei partiti politici sono o possono essere ordinamenti giuridici
E io in questo libero rivolte rivoluzione per caso mi sono trovato a dire che i partiti politici alcuni e soprattutto il PC e altri partendo da queste sia un vero e proprio ordinamento giuridico
E questo era ministro non l'avevo riconosciuto
E e in questo mi sembra esserci una novità allora il professor Amato disse che i partiti politici sono associazioni di diritto privato e che non si doveva introdurre la questione se fossero meno ordinamenti giuridici
Poco fa mi sembrava che l'opinione fosse leggermente diversa del del professor Amato et del giudice Amato adesso Presidente insomma ecco quindi ecco cerchiamo di lavorare si fa quel che si può
Finisco qui e la domanda ecco grazie
Massimo
Io non appartengo la storia
Del Partito Comunista e dintorni
Ma appartengo alla storia
Come
Purtroppo per me c'è
Io appartengo alla storia del del riformismo diciamo così democratico liberale negli ultimi ottant'anni chiamiamolo così
Quando Umberto trascritto un bell'articolo sullo sul foglio io che mi diletto di fare delle letterine dopo
Ho posto due punti e poco soltanto qui come capoversi Brignone indice il primo e non è che il grande problema del svolta del Partito comunista
Con tutta la sua cultura con tutto il suo insediamento con tutta la sua tradizione perché il prezzo comunista non è soltanto di comunista ma suo corpo materiale
Ha perso l'occasione non nel mille novecentottantanove
Ma ha perso l'occasione all'inizio degli anni ottanta
Quando ormai tutte le cose erano chiare
E quando ostinatamente
Per lingue erano tutta l'aristocrazia comunista ad eccezione dei miglioristi
Ferocemente
Hanno respinto
Sì alla socialdemocrazia sia la democrazia liberale e riformista
Questo è avvenuto non nell'ottantanove è avvenuto con Berlinguer
Per responsabilità sono iper lingue poi tutto il seguito numero ottantaquattro
Ma tra il settantanove ottantuno
Il secondo punto
Ha forse parzialmente ragione al cinquanta per cento Giuliano quando si dice due
Conduttrice quale
Giuliano Ferrara
Si aspettava il teste Igor senese aveva
Generare piano terra dove aspettare quello che seguiva quando dice del comunismo si esce con l'anticomunismo
Questo
Vero al cinquanta per cento perché c'è una chiosa immediata da fare una cosa che fa storia
Dell'Europa dagli anni trenta in poi ci sono due anticomunismo
Uno l'anticomunismo democratico il libro
Il dio che è fallito con quei personaggi ne è un simbolo ma poco potremmo andare avanti
Che è quello della
Democrazia liberale non comunista anticomunista marchi comunista democratico e quelli invece dei dei falchi anticomunisti che si sono sempre congiunti con una certa destra
E quindi e in questi concerti bisogna essere un po'più articolati sia nel quando il Partito Comunista ha perso definitivamente
La sua occasione sia nel consumare dove nel nel riferirci al binomio comunisti anticomunisti
Se nessun altro che vuole intervenire
Poi dire due parole
Io dagli anni Settanta sono sempre se ho seguito posizioni diverse insomma la vita del Partito comunista prima e degli altri partiti successive
E diciamo ho trovato una continuità nella prese nella mia partecipazione a questa vita e nella
Nelle persone con cui ho collaborato anzitutto con Giorgio Napolitano
Devo dire che io ho lavorato con Giorgio
Come suo consigliere al ministero dell'Interno e poi dice anche la Presidenza della Repubblica che è tuttora insomma sono un suo collaboratore nei limiti insomma delle sue possibilità oggi insomma di partecipazione alla vita politica
Di una cosa sono tuttora convinto che Altinate le vicende insomma
Che di cui condivido insomma tutto quello che è stato detto qui però insomma io trovo una continuità
Nella partecipazione popolare
Nelle ragioni che tuttora rendono vivo quello che resta insomma di questo partito della sinistra l'unico partito forse che esiste in Italia oggi
E dico che malgrado e posizioni che tutti conosciamo di Giorgio Napolitano che che naturalmente sono state ben esposte nella soprattutto nei diari di Umberto beh insomma Giorgio non ha mai rinunciato la sua storia e diciamo pur una visione critica di questa realtà
Che è stata la realtà unitaria progressista per tanto tempo vi si riconosce tuttora in questa storia come mi riconosco io e c'è una continuità sta volevo solo dire che essa
Sì giusto
Va bene
Beh una cosa io però la devo dire ancor prima di dire dire all'autore creme giusto conclude insomma
Anche dopo chiunque lo può dire non quello che voglio dire io però dico io
Ma insomma per me che sono soci è stato socialista dalla nascita
Vedere
Che un partito
Nei confronti del quale ero stato fortemente polemico
Io mi ero iscritto al sì quando il Giro ruppe il patto d'unità d'azione dopo i fatti d'Ungheria tra il cinquantasei e il cinquantasette
Macché speravo perché io ci sci credevo che eravamo la stessa famiglia
Zero punto ci sono poi quelli fatti emotivi che lo confermano lui lo ricorda
Quando morì in paglietta
E ci trovammo nella stanza di Berlinguer
Eravamo tutti i parenti del defunto
Noi socialisti non eravamo degli ospiti che erano andati a trovare quindi io ce l'avevo questa idea
Ed era poi una differenza ed altri del mio partito
Era per esempio la ragione handicap interne capitato di rifletterci perché vede dopodomani
Farò una conferenza all'eccesso i trent'anni dalla morte di Pertini
Era la commossa che univa mail Pertini quando ci trovavamo
Anche lui aveva rifiutato il patto d'unità d'azione nel quarantotto Gondar si era proprio opposto con ferocia e però è sempre stato tra quelli che pensavano che alla fine questa famiglia si doveva ricompone
Beh insomma vedere
Negli anni più difficili per il mio partito che proprio quando vinceva la battaglia della storia perdeva quella
Così insomma davanti
Alle indagini giudiziarie
Per quei reati
Che l'altro partito l'altro componente della famiglia si scriveva con la mediazione del segretario del mio partito
Al Partito socialista europeo
E poi partecipando alle riunioni europee seduttivo gli appartenenti di quel partito che dicevano noi socialisti in Europa
E che in Italia rifiutavano rigorosamente l'uso di questo nome
Beh devo dire no no niente applauso debbo dire che questo mi ha lasciato
Quel sentimento che Kessler vedeva nasce per altre ragioni ecco questo francamente me l'ha lasciato
E questo è in realtà contribuito poi alla ricerca interna del nuovo in direzioni diverse
Insomma ci rimasi male non ci sono mai più ritornato belle su quello storioni allora chi è che tra di voi che vuole dire ancora qualcosa abbia
Sì
La voce mentre per il divisioni Carreras Crimella battuta sotto gli atti hanno ben
Dappertutto non è che il fatto che citasse traducesse il fondo lo salva da Lovere credo firmato
Insieme ad altri nemmeno internazionali l'esecuzione dei
Comitato centrale del Partito comunista polacco quindi a questo punto di vista non ci sono dubbi
Questo semplicemente come viene siccome s'era detto Bufalini orazione così fa la prima riflessione velocissime dei
Per questo insomma
Non possiamo dimenticare che non è che il comunismo è stato solamente un fatto italiano
Così non è stato un enorme fenomeno del Novecento
Enorme che ha citato pensieri riflessioni filosofiche e politiche
Inutile fare nomi
Perché è stato un secolo sconvolgente pensate che i due che io considero io insomma che possono essere considerati più grandi filosofi del Novecento Heidegger e gentile uno ha aderito al nazionalsocialismo e l'altro precisa
Che cosa c'è stato in questo novecento che ha posto le cose in questo modo questi sono interrogativi che ci impediscono suggerire liberalismo comunismo come se fossero formule sopra storiche alle quali aderire c'è stato un dramma del Novecento europei
E in cui Treporti vestirsi porto l'esempio di grandissimi filosofi perché naturalmente sono stati testimoni di un tempo come è possibile che a ed e dire aderito nazione su di me che scrivesse dei quaderni neri che la Shoah e l'autonomia interamente
E che Gentile morisse per Mussolini
E si e hanno scritto però come ha scritto essere una scritta
Sì uno ha scritto essere temperata scritto il sistema di Rogge come dell'ecologia delle opere eterne per il pensiero umano quindi le cose sono complicate del mondo sono state complicatissime in questo novecento siano semplifichiamo tutto
Si capisce più niente perché successo buco
Ex rossoneri due così italiane un cioè una cosa Italia
Io credo che la grande occasione perduta lo voglio dire in presenza di Giuliano Amato con una convinzione che io ebbe in maniera molto fragile all'ora è stato il settantasei stata l'operazione è stata la nascita del delle del craxismo
E stata l'operazione di Mondoperaio nemmeno cento settantasei quando Salvadori Bobbio Amato altri misero in discussione la teoria dello Stato in Max e se sembra una cosa come dire riservata un club intellettuale no era la messa in discussione della forma della politica che ancora stava nel PC la grande occasione è stata quando non non lo lo quando il sia cambiato faccia da De Martino a Craxi si è aperta una prospettiva per assisterli che non è stata raccolta io questo mi sono convinto con ritardi enormi Abruzzo facendo questioni personali questo è stato il grande momento in cui poteva avvenire qualcosa e non è avvenuto testo e un'ultima cosa io non sono catastrofista però no
E io ci sono arrivato nell'introduzione il ventuno S cioè non c'è dubbio su questo il ventuno è stata la scelta che ha condizionato la storia d'Italia però il del ventuno voci anche Gramsci insomma le le no come
No però grave però il settantasei fa parte di una rata politica come dire di una vicenda italiana vicina relativamente però scusatemi ultimissima cosa io non sono catastrofista come mi pare che di sì è stato in perpetrato qualcosa che ho detto ma mi domando
Ci sono non ci sono problemi grossi oppure tutto va il mondo va come va più o meno
Ci sono tante miglioramento ha detto tante rivoluzioni tante cose ma c'è o non c'è è una domanda che io mi sono posta Querrey c'è o non c'è un problema serio di come standard ogni in difficoltà
Le forme della democrazia rappresentativa nella quale ci siamo riconosciuti né che abbiamo pensato che avessero una storia da compiere secondo me siamo su un punto cruciale su questo punto io possiamo dire il mondo da come lo sappiamo il mondo la cometa ci sono rivoluzioni in corso rivoluzioni informatiche cambierà tutto difficilissimo a capirsi
Ma anche evitato questo c'entra anche con la trasformazione delle categorie della politica perché sono venuti meno tante mediazioni normative della politica democratica
E quindi si aprono problemi su cui c'è bisogno di pensiero anche idem voglio dire la scissione L'Unità dispari
Lire investite e però insomma è importante che noi i problema ti diamo il nostro tempo e che non immaginiamo che le cose vadano più o meno come ladro bene o male ci salveremo tutti
Sì ci sono fatti oggettivi che dobbiamo anche considerare cioè il nostro tempo esige una rapidità decisionale che le nostre democrazie hanno enorme difficoltà a dare veder nascere un ospedale in una settimana
Insomma è una cosa che per molta gente una ragione per preferire i regimi autoritari cioè ci troviamo davanti a problemi che sono oggettivi di questa qualità dobbiamo non escludere
Umberto l'ultima parola tocca antenne mostrano le dico una cosa
Ma scusa proprio una battuta intanto tanto voglio dire che si in ospedale nato in una settimana ma insomma il virus si diffonde quindi io spero che tante un pochino spero che il virus
Faccia il suo dovere politico diciamo in Cina
Forse se il virus militante qualcosa deve combinare in Cina
No io dicevo solo questo per me e lo dico con grande rispetto per per anche per come dire la la tempra il tessuto emotivo del discorso di di auto schiavo per me idea dell'occasione perduta è proprio fin da ragazzo l'ho sempre trovata il colmo per ideologia cioè io mi ricordo Guido quarzo a piazza San Carla ai San Carlo a Torino Guido quarzo allo storico
Della resistenza eccetera persona rispettabilissima il compianto Guido quarto che diceva l'occasione perduta e sentivo rimbombare questa cosa nel nel non so nel centocinquanta ore nelle riunioni della CGIL
L'idea della e linea della la Resistenza come occasione perduta fu una delle basi lo sappiamo che le ideologie alle Brigate Rosse non voglio fare nessuna
Ma e io la trovo sempre sbagliata l'occasione perduta perché è un po'un modo di non che io voglio fare dello storicismo a buon mercato ma sarà un po'un modo di giudicare la storia appunto con con i se perché c'è uno che vuol dire un'occasione perduta seppur retrodatati Gino le cose dici no nel settantasei ma allora io dico no nel cinquantasei
Perché nel cinquantasei no Shevardnadze è una grande occasione quando Amendola scrisse il partito unico dei lavoratori
O politico nel nel quarantacinque quando con De Gasperi quando erano al governo insieme invece di farsi cacciare perché c'era la guerra fredda di alto a fare una manovra di aggiramento comunque insomma
Porre il problema allora insomma e dialogare con Savani altre non lo so
Oppure membro del Centro Estero oppure all'epoca del caso Silone e si arriva al ventuno cioè la storia del PC è tutta una storia di occasioni perdute di uscire da sé perché i partiti non escono dal sei
Si confermano persistono nel loro essere finché non muoiono
Allora
Grandiosa grazie presentano tardi no no no no no non entrò sul discorso della occasione perduta come categoria storica qui ci sarebbe molto da discutere e non non non mi sentirei di condividere quello che dice adesso Giuliano Ferrara ma il discorso ci porterebbe lontano invece su come Pietro datiamo il punto è io credo che fino a un certo momento la storia dell'organizzazione capitalistica italiana europea e mondiale diciamo fino agli anni successivi allo shock petrolifero diciamo così sembravamo darci ragione
Quindi nel settantasei cielo una convinzione profonda che l'interpretazione marxista che noi pro proponevamo fossimo interpretazione che reggesse ancora è questo il punto per cui non c'è stato un occasione perduta perché Perù perché Dinoi eravamo convinti di essere dalla parte della ragione
C'è settantasei e l'ottantaquattro l'ottantacinque è cambiata la storia del mondo è cambiata la storia
Dell'organizzazione capitalistica mondiale perché si è avviata la più grande rivoluzione tecnologica dalla storia del mondo nella quale noi siamo ancora
Siamo soltanto agli inizi
Quindi perciò io parlo il miglior occasione quando dicevo
C'era la forma sociale e culturale dell'Europa e della società italiana che rendeva possibile un cambiamento un forte cambiamento uscir fuori di se stessi e un ponte una metafora ma che rendeva possibile un forte cambiamento
Della forma partito del rapporto con lo Stato del rapporto con la democrazia dei rapporti del rapporto con le forme produttive con la storia del capitalismo italiano
Quegli anni lì né prima nel dopo secondo me
Sì dico in due parole chiudiamo poi prendendo spunto nel suo alle osservazioni degli autori
Noi eravamo convinti di stare dalla parte della ragione
Tutto sembrava confortare questa posizione tuttavia avevamo torto
Torto marcio anche allora
Perché
Nel mondo il mondo andava avanti
Andava avanti su su su su sulla base di orientamenti politici del tutto opposto a quello che noi ritenevamo dovessero essere Dario Fo fosse giusto non so se rendo l'idea noi eravamo un caso
Per un'arretratezza del culturale politiche delle classi dirigenti e della borghesia italiana vedete questa è la verità
Cioè non è che nel settantasei diciamo il comunismo italiano aveva ragione a dispetto
Ciò alla socialdemocrazia svedese tedesca al laburismo britannico o alla democrazia liberale non aveva ragione apporto
E il fatto che noi come dire la cultura italiana non non non si rendeva conto di questo
E Tess valorizzasse invece quell'anomalia
è un limite della cultura italiana questa è la verità
Cioè Garelli che che dice bisogna tacere perché adesso c'è siamo
Insomma torniamo indietro e vediamo diciamo che c'erano tutti tante posizioni del genere anche allora facciamo lasciamo perde non è il caso insomma avevano raggiunto maggiore diciamo la verità avevano ragione da questo punto di vista edotti i socialisti anche i socialisti italiani che pure erano il dieci per cento ed eravamo il trentaquattro però avevano ragione loro
Noi non saremmo andati da nessuna parte
Questo è il punto è
Questo è il punto eravamo diciamo noi e e le nostre e le nostre insomma elaborazioni che ci sembravano correre perché c'è una debolezza anche della della della borghesia italiana insomma la cultura italiana questo la critica la riflessione critica sui caratteri cultura italiana sta in questo
Nei settori diciamo che poi c'era anche intellettuale che hanno avuto hanno detto il contrario che ci combatti combattevano
Da posizioni più giuste c'erano componenti del mondo liberaldemocratico che la tradizione socialista integrale che che ci dicevano voi state sbaglia
Questo il punto la verità è che noi siamo andati avanti finché abbiamo ottenuto risultati elettorale buoni in Italia che sia la verità
Alle prime ai primi colpi elettorali
Lo scossone diciamo intervento perché noi abbiamo vinto dal quarantotto in poi fino al al settantasei sente siamo cresciuti e ci sembrava che quindi io quei successi elettorali fossero la conferma della giustezza della sua posizione
Ma non era così
Noi non eravamo in grado di assumere responsabilità di governo come avevamo ragione maltolto
E quindi le occasioni la storia delle occasioni pressata
Per tutta una fase da sinistra all'esistenza occasione tradita non solo il quarantotto e il quattordici luglio dovevamo fare un'altra cosa dopo l'attentato a Togliatti poi successivamente sempre occasione
Il sessanta e c'è no dovevamo fare questo è ed erano errori che venivano contrastati giustamente dal pc
Perché si diceva non è questa la sa poi
è ritornato diamo le occasioni per cosa per diventare una forza di governo
Socialista liberale queste erano il punto ci sono state occasioni per diventarlo non lo sia abbiamo cominciato a pensare a questa svolta solo dopo aver trovato il muro questo il nostro drammatico ritardo
E non abbiamo avuto una sollecitazione a muovere più speditamente da dal mondo anche più più colto e più impersonava puntava alla fine diciamo
C'è stato chi ha detto ma qui stiamo sbagliando lo c'è stato l'articolo di vita di Salvati De Giovanni
Dove andate
Siamo al mille novecentottantanove
Quindi voglio dire
Insomma
Molte ragioni c'è la nostra forse era che noi corrispondevano a esigenze delle del mondo del lavoro insomma certo moderiamo radicate questo questa è la nostra forza e di fronte alle alle contraddizioni e debolezze di di governava beh insomma la gente stava con noi siamo con voi anche perché
C'erano quelle cose che poi oggi ritroviamo nelle forze diciamo
Dopo viste agitatori eccetera perché insomma Foo Foo Foo
Ferrara tra l'altro questa cosa adesso non so quale sia superò la disse questo governo quando c'erano i Gialloverde
Il suo governo è un Governo invece sulla destra c'è anche la sinistra sinistra peggiore quella quindi questa roba qui coglie il modo in cui in quelle esperienze politiche che hanno avuto anche successi elettorali in questi ultimi anni c'erano quelle cose lì
Va bene grazie ancora a tutti gli oli così non potevamo
RadioRai Vendola deve cioè