Corte Costituzionale: udienza pubblica sulla Legge "spazzacorrotti"

Si chiamino ora congiuntamente le cause due tre quattro
Ordinanza centoquattordici del due mila diciannove ordinanza otto aprile due mila diciannove tribunale di sorveglianza di Venezia a di per abili avvocati Tommaso Bortoluzzi Vittorio ma adesso
Ordinanza centoquindici e centocinquantasette del due mila diciannove ordinanza quattro aprile due mila diciannove Corte d'Appello di leggi R BL ordinanza sette giugno due mila diciannove tribunale di sorveglianza di Taranto RTL per RPL avvocati Amilcare Tana Giandomenico Caiazza
Ordinanza centosessanta del due mila diciannove ordinanza trenta aprile due mila due diciannove Tribunale di Brindisi a b per abili avvocato Ladislao Massari per tutte le predette cause avvocato dello Stato Massimo Giannuzzi
La parola il giudice relatore l'inganno nelle grazie presidente la Corte è chiamata in questa udienza e in quella già fissata per il prossimo venticinque febbraio a valutare la legittimità costituzionale di una disposizione della legge numero tre
Del due mila e diciannove che ha inserito i reati contro la pubblica amministrazione nel regime speciale previsto ad articolo quattro bis comma uno della legge sull'ordinamento penitenziario
Regime che com'è noto prevede una generale preclusione all'accesso ai benefici penitenziari e le misure alternative in difetto di collaborazione o di condizioni equiparate in particolare all'impossibilità rilevanza da te la collaborazione o limitatamente ai soli ai soli permessi premio
De le le condizioni previste dal darla recente sentenza duecentocinquantatré del due mila e diciannove di questa corte
Dall'inserimento dei reati nel quattro bis dicendo no a altresì una serie di conseguenze nove ulteriori quali
La preclusione assoluta dei condannati all'accesso di alcuni benefici o misure alternative
L'allungamento dei termini di accesso per per altri benefici o misure alternative e il e il divieto di sospensione dell'ordine di carcerazione conseguente al passaggio in giudicato della sentenza di condanna
Nell'udienza odierna e nella camera di consiglio fissata per domani la Corte dovrà in particolare valutare questioni di legittimità costituzionale poste da undici ordinanze di rimessione di cui quattro vengono ora in udienza pubblica nelle quali i giudici rimettente si dotano in sostanza della mancata previsione da parte della legge numero tre del due mila e diciannove di una disposizione transitoria che disponga
L'applicabilità delle modifiche normative soltanto pro futuro
E dunque limitatamente al ai condannati per fatti commessi prima dell'ente perse per fatti commessi dopo l'entrata in vigore delle delle modifiche normative in questione
Disposizioni transitorie che è stata invece in altre occasioni previste segnatamente nel due mila e uno allorché il catalogo dei reati previsti dal quattro bis fu rimpolpato con con con reati prima non previsti
Disposizioni transitorie è stata altresì prevista dalla recente legge che ha modificato il codice di procedura penale
Escludendo la possibilità di accedere al rito abbreviato e le conseguenze e alle conseguenti diminuzioni di pena per tutti di condanna per tutti gli imputati a reati punibili con l'ergastolo
Nella prossima udienza discuteremo invece di altre tre questioni che avranno ad oggetto le modifiche normative a regime
E dunque legittime Mita così usare dello stesso inserimento in particolare di due specifiche figure criminose in particolare discuteremo del peculato e dell'induzione indebita nel regime preclusivo di cui all'articolo quattro bis
Le questioni che oggi e domani nella camera di consiglio vengono in discussione sono a loro volta distinguibili in due sottocategorie scusate è un po'complesso ma sono undici ordinanze quindi indispensabile fare alcune distinzioni
Una prima sotto categoria era presentata da ordinanze tribunali di sorveglianza investiti distanze da parte di condannati per reati contro la pubblica amministrazione ovviamente commessi prima dell'entrata in vigore della della legge in questione
Istanze volte a ottenere la concessione di misure alternative o di benefici permessi premio in particolare i quali lamenta né sostanza ed effetti retroattivi della della disciplina e dunque l'impossibilità di tagliare gli ordinari i presupposti per la concessione delle misure a questa sottocategoria sono in particolare i riconducibili ordinanze centoquattordici centocinquantasette che vengono oggi discusse in pubblica udienza
La seconda sottocategorie ordinanze cui sono riconducibili invece le ordinanze centoquindici e cento sessanta sono invece sollevate dai giudici de dell'esecuzione che sono investiti dell'istanza di sospensione dell'ordine di carcerazione che che non era e che non è tutto essere sospeso e che non aveva potuto essere sospeso in conseguenza dell'entrata in vigore della della modifica e dunque hanno ad oggetto effettivamente la disciplina di cui all'articolo seicentocinquantasei comma nove del Codice di procedura penale
Anche in questo caso i i giudici Sidoli come dell'applicazione sostanzialmente retroattiva di queste modifiche peggiorative
La presenza delle parti mi dispensa dal ripercorre analiticamente gli argomenti che sono stati spesi sia dalle ordinanze di rimessione che dalle parti
Vorrei con il consenso del del presidente cercare di cercare di nucleare alcuni profili problematici quattro in particolare sui quali solleciterà in particolare l'attenzione del delle parti qui presenti non senza rivolgere preliminarmente una preghiera
La preghiera di concentrarsi oggi sul problema che io oggi viene in discussione e che attiene dunque non già alla legittimità costituzionale dell'inserimento dei reati contro la pubblica amministrazione nel quattro bis non già la ragionevolezza o la compatibilità con il principio della rieducazione di quell'articolo ventisette comma terzo dell'inserimento a regime di questi reati ma unicamente alla mancata previsione di una norma transitoria
La prima questione problematica attiene è alla al parametro che costituisce un po'il protagonista dell'ordinanza di rimessione cioè l'articolo venticinque comma due della Costituzione
E cioè il principio di legalità e non retroattività delle modifiche peggiorative che incidono sulla sulla pena
Il rimettente invitano in sostanza la corte ha modificare la propria giurisprudenza
E dichiarare il legittimo diritto vivente che ha sempre considerato e che considera ancora tranne alcune alcune pronunce esclusivamente i giudici di merito che così era ancora le modifiche normative incidenti sul regime de dell'esecuzione come soggette al principio tempus regit actum
E che costantemente esclude dunque dalla replica attiva del venticinque secondo comma costituzione le modifiche che incidono per l'appunto sulle norme attinenti all'esecuzione del della pena
Saremo io credo molto grati alle parti si potessero riassumere in forma schematica
Lì argomenti fondamentali per le quali si invita la corte a compiere o a non compiere questo passo a modificare o a o a non modificare la precedente giurisprudenza e ciò anche alla luce ovviamente delle sollecitazioni che provengono dalla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che è stata largamente citata dall'ordinanza di rimessione e rientra nello straniamento sia tramite il la porta dell'articolo centodiciassette comma uno ma anche come criterio interpretativo della stessa garanzia del venticinque secondo comma costituzione
E sarebbe interessante comprendere anche se il passo che ci si invita a compiere dovrebbe abbracciare
L'intero spettro delle modificazioni che incidono sul sulle norme sull'esecuzione delle della pena o soltanto una sua più circoscritta categoria la seconda questione attiene invece al parametro che invocato in in subordine per così dire che l'articolo ventisette comma terzo della Costituzione
Sotto il profilo della funzione rieducativa della pena che non entra Queen considerazione in relazione agli automatismi di cui si parlerà nella prossima udienza mentre qui in considerazione sotto lo lo specifico profilo della possibile frustrazione del percorso rieducativo
Compiuto confidando per così dire nella stabilità di un certo quadro di principi di un di un certo percorso fino il legislatore aveva previamente stabilito
In questa prospettiva io credo sarebbe in particolare utile conoscere l'opinione del delle parti su questo percorso argomentativo che potrebbe essere rilevante nell'ipotesi in cui la costruzione celeste invece di accedere alla domanda principale concernente il venticinque secondo comma
In particolare sulla congruità di ancorare il tempo rispetto al quale si si si cristallizza erede la fiducia sull'immodificabilità del quadro normativo in materia penitenziaria
Al momento della commissione del reato o eventualmente ad un momento successivo al momento d'esempio del passaggio in giudicato della condanna o al momento dell'inizio concreto della vicenda esecutivo
Un terzo problema inviati io rapidamente alla conclusione
Attiene al parametro del diritto di difesa di cui all'articolo ventiquattro che ampiamente evocato nell'ordinanza di rimessione
Il l'argomento è è molto facile da comprendere ci sono delle strategie difensive il consiglio al cliente per esempio di accedere ad un patteggiamento di una pena non superiore ai quattro anni
Che si fondavano sul presupposto che una pena patteggiata di questo tipo avrebbe dato accesso quasi certamente con elevata probabilità all'affidamento in prova al servizio sociale ecco questo affidamento sarebbe stato frustrato dalla dalla dall'entrata in vigore di questa norma prefetto retroattivo anche in questo caso non potrà essere elusa tuttavia la domanda se questo affidamento debba costruirsi e debba essere pensato con riferimento esclusivo al tempus commissi delitti o invece possibilmente a un momento successivo
Infine quarto e ultimo punto
Attiene alla specificità delle ordinanze sollevate dai giudici di esecuzione particolare alla alla questione intanto si sì se sia correttamente individuata la norma oggetto di censure in questi in questo dinanzi viene evidentemente in considerazione l'articolo seicentocinquantasei comma nove che la norma che deve essere applicata nel caso concreto che tuttavia non è stata oggetto di una modifica normativa ad opera del re ad opera della legge tre del due mila e diciannove
Ma soprattutto si pone la questione se
Sì anche una norma collocata nel Codice procedura penale come l'articolo seicentocinquantasei comma nove debba essere considerata secondo le parti come una norma di natura
Sostanziale abbracciata come tale dalla garanzia del venticinque secondo comma ripeto presente questi siano un po'i temi fondamentali che che entrano in gioco garanzie
Mi corre l'obbligo di rammentare ai numerosi avvocati presenti appunto che le difese sono molteplici
Che molto è stato scritto eletto tra i giudici perciò se possibile concentrare i loro interventi soprattutto sui punti problematici che sono stati segnalati dal giudice relatore innanzitutto l'avvocato Bortoluzzi
Grazie presidente eccedenze Della Corte
Proprio cercando di rispettare le indicazioni del presidente mi sono ritagliato il compito di parlare prima del professor Manes e di per illustrare molto sinteticamente i passaggi processuali che hanno condotto il mio sfitto in qualche modo qui oggi
Perché secondo metta
Questa illustrazione calendari Istica diciamo così è possibile cogliere quali siano i problemi e quali siano passatemi il termine i danni che l'introduzione di questa normativa senza un regime transitorio ha prodotto sulle sorti del mio assistito
Che venne
Attinto da due diverse ordinanze di custodia cautelare nel il trenta marzo del due mila undici
L'una per reati di corruzione l'altra per concorso in concussione
Ha scontato un periodo in carcere uno agli arresti domiciliari questo non è rilevante la cosa rilevante che nel giugno del medesimo anno
Viene messo un primo decreto di giudizio immediato cosiddetto custodiale con riferimento ai reati alla procedimento per reati di corruzione
E che un mese dopo nel luglio del due mila undici viene immesso
Nuovo decreto del giudizio immediato per quell'altro procedimento saranno riuniti solo
Più avanti
Quindi a cavallo tra luglio e settembre sostanzialmente del due mila undici il mio assistito sia dovuto porre il problema di accedere a un eventuale rito alternativo con quindici giorni che il codice prevede rispetto alla fissata alla all'emissione del decreto di giudizio immediato e ha fatto una scelta in quei quindici giorni che ovviamente consigliato da chi vi parla di accedere al rito abbreviato
Rito abbreviato che venne celebrato che che si concluse con la sentenza emessa nel febbraio del due mila dodici
Sentenza che
In allora per come era stata pronunciata
Consentiva o lasciava aperta la prospettiva per la quale era stato scelto il rito la sentenza di primo grado pur essendo intervenuta per il reato di concussione
Grazie in qualche modo alla riduzione per il rito era varia quattro anni e quattro mesi di reclusione
Con otto mesi e quindici giorni di pre sofferto e quindi rientrava al di sotto per lo meno dei quattro anni ai fini della concessione della di una misura alternativa
La sentenza d'appello interviene nel giugno del due mila tredici che viene poi annullata con rinvio
A maggio due mila quattordici dalla corte di cassazione perché la corte d'appello veneziano non aveva tenuto conto dell'entrata in vigore della legge centonovanta del due mila dodici
E quindi è stata annullata con rinvio ai fini della corretta qualificazione giuridica delle fattispecie di reato
Il giudizio di rinvio si conclude il dodici novembre del due mila quindici
Le originarie fattispecie di concussione vengono più correttamente qualificate in induzione indebita trecentodiciannove quater
E la pena finale è pari ad ammettere di reclusione
E quindi considerato presofferto che la liberazione intesa anticipata che interverrà poema
Poi vedremo
Ampiamente nei limiti per ottenere la l'accesso misure alternative alla detenzione
L'ordine di esecuzione che viene messo nell'aprile del due mila e diciotto quindi più circa cinque metri circa
Dopo la sei la definitività della con sentenza e rispettando il termine di trenta giorni l'interessato presenta istanza di ammissione
Alla all'affidamento in prova rispettando il termine perché ovviamente quel ordine di esecuzione era sospese una sensi delle norme sull'esecuzione perché rientrava abbondantemente nei limiti di pena e non vi erano preclusioni oggettive parametrate sulla norma di legge violata
Il tribunale di sorveglianza di Venezia fissa molto rapidamente del senso che la notifica
Della fissazione dell'udienza interviene il venti giugno del due mila diciotto quindi un mese dopo la presentazione dell'istanza poco più
Ma fissa un'udienza al due via prima del due mila diciannove
E quindi a posteriori lo scopriremo ma tra ministri dopo l'entrata in vigore della legge tre nel due mila diciannove
Allora
Io credo che
I presupposti per affrontare le questioni problematiche il relatore
Proposto
Debbano essere questi
Il mio assistito
Ha scelto di commettere dei reati prima del due mila undici
Ma per quello che in qualche modo può essere più rilevante ha operato delle scelte di natura processuale
Otto anni
Circa
Prima
Dell'intervento di questa modifica legislativa
E lo ha fatto sulla scorta di un tra impianto normativo
Nel quale l'accesso a un rito approva contratta come l'abbreviato sicuramente la conseguenza riduzione della pena molto ragionevolmente
Potremmo dire sicuramente visto leso il primo grado di giudizio gli avrebbe consentito
Di accedere poter prosperare di poter accedere per poi decide il tribunale sorveglianza evidentemente
A una misura alternativa al carcere
Allora la cosa che io personalmente trovo in qualche modo stridente in questa vicenda processuale e nelle vicende normative che hanno scandito questa vicenda processuale
è che
Se volessimo fotografare in qualche modo la posizione del mio assistito avremmo un soggetto che prima
Delle varie modifiche legislative
Quando sono intervenute su fattispecie di reato la legge centonovanta il due mila dodici sono state applicate in Bonan parte minacciano nei confronti del mio assistito dicevo un soggetto che si trova con una prospettiva nel momento in cui scende di avere una pena più alta
Ma ragionevolmente da non scontare in carcere
Che si trasforma nella prospettiva di avere una pena oggettivamente più bassa ma con la
Certezza
In base alla legge tre del due mila diciannove di dover trascorre questo qua questo tutto questo piuttosto scontare scusate tutta questa pena
Ristretto in carcere allora io credo che perché poi mi fermo presidente perché lascio la parola posso male io credo che questo intervento normativo incida sulla qualità della pena
Che è chiamato a scontare il mio assistito
E
Abbiamo cui il requisito di gravità della modifica perché incide direttamente sullo status libertatis dovrà scontare in carcere una pena che invece quando commessi reati e per quando è stato condannato avrebbe ragionevole mente potuto scontare in un regime diverso da quello carcerario grazie grazie avvocato l'avvocato Maurizio
Grazie c'è nettissimo presidente eccellenze tutte della
Io ho l'impressione che oggi questa Corte sia chiamata ad affrontare una questione davvero cruciale per gli equilibri dello stato di diritto
Non diversamente da quanto è accaduto interi con la forse nel caso Taricone se ci sono interi come forse qui ancor più nevralgica perché immediatamente il Riccone messa corre posizioni individuali dei singoli la loro sfera di libertà di fronte all'autorità e di fronte all'arbitrio punitivo dello Stato
Perché la legge di cui discutiamo oggi una legittimità costituzionale
A come prima ricaduta quello che è stato appena sintetizzato nella relazione del relatore un improvviso cambio di scenario a sorpresa per il singolo che confidava in un quadro normativo
Diciamo che assicurava ragionevolmente la prospettiva di poter trascorrerà l'esecuzione della pena in una dimensione extra muraria fuori al punto da una circuito custodiale invece improvvisamente si è visto proiettato si sono visti proiettati moltissime persone in questa situazione
Nella condizione di dover partire subire un forzoso assaggio difesa in carcere
Ora io vengo subito e con centro con morto diciamo interesse le poche argomentazioni che vorrei prospettare sulla sulle domande poste dal giudice relatore cominciando dalla prima che si interroga sull'estensione del principio di legalità anche se la premessa da cui muove le conclusioni a cui arriverò sono in parte diverse che probabilmente la questione di cui discutiamo oggi non è solo declinabile in termini di maggiore o minor perimetro applicativo della garanzia degli retroattività ma della tenuta dello stato di diritto
Secondo un concetto che proprio ed evidenziato sin dal preambolo della Convenzione europea dei diritti dell'uomo quando PRIT chiama distanti al rispetto delle libertà e della premi nostri tua della preminenza del diritto
Però è vero che la discussione si è sempre incanalata sulla perimetro da dare all'articolo venticinque comma due sappiamo bene che su questa discussione gravano diciamo due posizioni una formalistica che quella che abbiamo ereditato dal codice Rocco dal tecnicismo giuridico tutto
Acquartierato su partizioni o dicotomie formali pena misura di sicurezza la distinzione diritto sostanziale diritto processuale la distinzione della fase cognitiva della fase dell'esecuzione considerata allora quasi un momento amministrativo
Oppure l'approccio sostanziale molto a dare a queste garanzie una dimensione di tutela effettiva e concreta e non virtuale astratta che quello suggerito dalla Corte europea dei diritti dell'uomo per esempio nella sentenza evocata anche dal nell'ordinanza di rimessione della Grande Camera Del Rio Prada però e la stessa dottrina italiana che ben prima della corte europea già da diversi anni per diversi decenni cito qui una voce su tutte Franco Bricco la imboccata rispetto a determinate norme pur collocate nei sobborghi rimossi dell'esecuzione penale
L'estensione del principio di retroattività mettendone in evidenza la chiara connotazione punitiva affitti
E vengo subito alla domanda posta dal relatore esiste la possibilità di differenziare oppure diciamo l'estensione invocata da noi e dai giudici rimettente ci dovrebbe essere un'estensione generalizzata tutte le norme dell'ordinamento penitenziario
No a parere di questa difesa esiste la possibilità di differenziare anzi è doveroso la possibilità di che la scelta di differenziare perché nell'ordinamento penitenziario esistono diverse tipologie di norme diverse costellazioni di disposizione talune hanno ed incidono solo su modalità esecutive della pena intramuraria effettivamente
Regime di sorveglianza particolare
Le limitazioni controlli sulla corrispondenza delimitazioni e i controlli nei colloqui con il difensore pensate alla vostra sentenza centoquarantatré del due mila tredici dove si è posto il problema è la corte ha accolto la illegittimità costituzionale della restrizione ai colloqui difensivi ma dove non si è minimamente posti il problema degli retroattività perché effettivamente non avrebbe avuto ricadute in termini di libertà individua la contrazione del collo
Queste sicuramente potrebbero essere eccettuate rispetto al dominio e alla copertura del principio di il retroattività poi però ci sono altri istituti che consentono l'esecuzione di parte della piena al di fuori delle mura carcerarie come il lavoro all'esterno come i permessi premi qui c'è già una dimensione di perlomeno indiretta afflittività se il regime viene in qualche modo aggravato
E poi ci sono istituti che invece più direttamente incidono sulla concreta durata della pena detentiva e tra questi sicuramente l'affidamento in prova ai servizi sociali
Perché comporta in qualche modo una decurtazione di quel carico sanzionatorio che avrebbe dovuto essere ascoltato tutto interamente tra le mura del carcere in un contesto extra muraria
Questa incidenza mi pare del tutto evidente quindi è doveroso estendere diciamo il divieto di retroattività modifiche che in qualche modo attengano ai presupposti
Di questa misura e doveroso credo anche nella prospettiva dell'articolo ventisette comma tre vengo qui alla seconda sollecitazione del giudice relatore cioè qual è effettivamente i parametri in gioco è solo l'articolo venticinque comma due o in qualche modo può essere invocata anche la garanzia della finalità rieducativa
Io credo che la risposta debba essere positiva in gioco c'è anche la funzione rieducativa e la stessa proporzionalità dell'antenna nelle mani della discrezionalità del giudice come è facile comprendere se ci sono si tenta di rispondere a questa domanda ma se un giudice all'esito del processo di Commissione nel momento in cui avrebbe dovuto commisurare la pena avesse saputo
Che l'appena che stava irrogando non sarebbe stata più suscettibile di affidamento in prova al servizio sociale avrebbe erogato la stessa pena
Questa è la domanda
Quindi non epoca e non Dini in rilievo solo il principio di retroattività come diritto di protezione del singolo come stracci come dicono
I tedeschi ma viene in rilievo il principio di retroattività come articolazione dello Stato di diritto
Garanzia di tutta un'altra serie di diciamo istanze di tutela e di protezione
Non mi pare peraltro Presidente che la giurisprudenza di questa Corte evocata dal l'avvocato dello Stato sia contrasti con la possibilità di differenziazione perché sia la sentenza duecentosettantatré del due mila e uno ossia l'ordinanza duecentottanta del due mila e uno insistono nel limitare escludere dal raggio di azione dell'il retro attività diciamo determinate modifiche normative segnalando in entrambi i casi che la disciplina censurata non comporta una modificazione degli elementi costitutivi della liberazione costi condizione nel primo caso o non comporta una modificazione di presupposti sostanziali del permessi premio ordinanza duecentottantadue mila euro
Ecco
Solo alcuni minuti perché questa
Modifica di prospettiva che in qualche modo ci invita a guardare questo problema non solo dall'alto dalla posizione di inquadramento formale
Momento esecutivo fase esecutivo fase di cognizione ma guardarla soprattutto nella prospettiva dei diritti fondamentali del soggetto è una prospettiva che mi sembra percorsa
Da un ricca messe di precedenti giurisprudenziali delle Alte Corti europee per esempio nell'ordinamento francese il Consei costituzione si è confrontato con questo problema
E sin da mille novecentottantasei ha dato una risposta diversificata non ha effettivamente rinunciato all'idea di distinguere le norme sostanziali o le norme relative al processo di cognizione dalla fase esecutiva ma a esteso progressivamente a determinate misure o modifiche normative che aveva comunque un contenuto afflittivo per il singolo una garanzia delle retroattività
Lo ha fatto nel mille novecentottantasei
Lo ha fatto
Tu addirittura intervenendo sul codice con l'articolo centododici paragrafo tre quando è stato riformato il Codice penale francese si è previsto espressamente di estendere la garanzia del di retroattività delle norme esecutive
Ma lo ha fatto a che di recente nella notte nettissima sentenza la esperienza quali tipi di provvedimenti
Queste
L'articolo cento dodici il comma tre recita espressamente che quelle leggi che ha avranno come risultato di rendere più severe le pene pronunciate dalla decisione di condanna non sono applicabili che alle condanne pronunciate per dei fatti commessi posteriormente alla loro entrata in vigore
è un principio di fondo questo dell'aggravamento del carico sanzionatorio che ritorna frequentemente anche nelle decisioni della Corte Suprema
Americano in questo settore
Dove la Corte suprema per esempio in una serie di decisioni in tema di Paroli e quindi di liberazione anticipata diciamo liberazione condizionale
E bocca l'idea che debba essere garantita li retroattività di fronte ad ogni ipotesi in cui vi sia è sufficiente terroristi o in crisi Ford alle cinque cioè un sufficiente rischio di aumento di aggravamento della punizione in concreto
Dicevo prima che anche nella decisione notissima in cui il kolossal costituzione a
C'è occupato della retta signor Presidente insomma la decisione molto nota pur non riconoscendo una natura sostanziale a quell'istituto e pur rigettando diciamo le doglianze in punto
Evocate dai rimette in chi ha affermato diciamo li arretro attività di quella misura proprio evocando diciamo così l'idea della mantenimento e della preminenza del diritto tipica della dello stato di diritto
Ci sono altre sentenze che possono essere evocate lo stesso
Richiamo al concetto per cui vada estesa la garanzia delle retroattività in ogni caso in cui la modifica normativa abbia una significativo impatto sulla libertà del imputato è un concetto ha colto per esempio anche dalla Corte Suprema canadese cito un caso R. contro Kappel Reggiani scusate sono sigle Mazzini citano così del due mila sedici
E chiudo dicendo che lo stesso tribunale costituzionale tedesco quando pur mantenendo credo che questo passaggio sia molto importante pur mantenendo diciamo una distinzione tra momento della cognizione tra norme di diritto sostanziale e norme esecutive
Posizione di Ray tendenzialmente consolidata evitando di estendere la garanzia in modo generalizzato alle norme dell'esecuzione però mantiene sempre e costantemente limite del rispetto di determinatezza derivante dal principio dello stato di diritto articolo venti paragrafo tre della Costituzione tedesca cosa voglio dire e vado a chiudere che questa indagine occultare artistica mi sembra confermare che il problema di fondo di cui noi
Ci stiamo occupando lo si lascia inquadrare in contenitori categorie concerti formali
Ma deve muovere diciamo così dalla prospettiva di tutela dei diritti fondamentali
E in questa prospettiva l'idea della preminenza del diritto della rule of law
è un'idea che significa semplicemente che lo Stato non può cambiare le carte in tavola a sorpresa perché deve garantire il cittadino rispetto ai mutamenti arbitrari del quadro normativo
Cioè le clausole fondamentali che lo Stato ha pattuito un patto con il cittadino
Perché il cittadino altrimenti sarebbe un suddito assoggettato alla volubilità e all'arbitrio degli Leviatano chiudo con una sola riflessione per rispondere alla terza sollecitazione del giudice relatore del resto se così non fosse
Cioè se non fosse estesa la garanzia degli retroattività questa tipologia di modifiche né nascerebbero a catena delle questioni di costituzionalità consequenziale
Per esempio sulla disciplina dei riti speciali perché la disciplina
Ad esempio del patteggiamento dovrebbe essere ritenuta costituzionalmente illegittima nella parte in cui non ammette la revoca del consenso per il soggetto che lo ha prestato sulla base di un determinato quadro normativo e che invece oggi si trova a dover fare i conti con un quadro normativo completamente mutato la stessa disciplina del rito abbreviato e vengo al tema dell'affidamento e del diritto di difesa
Dovrebbe essere incisa dalla Corte nella parte in cui non consente di ritornare sui propri passi e richiedere di procedersi con rito ordinario di fronte a un mutamento del quadro normativo
Sono tutte questioni consequenziali che se non fosse riconosciuta la non retroattività della misura si aprirebbero chiudo presidente solo insistendo quindi per l'accoglimento delle questioni di costituzionalità ovvero come abbiamo anche evidenziato nella memoria ritenendo che sia percorribile già un correttivo intervento interpretativo da questa da parte di questa corte affranta a fronte di un diritto vivente che non sembra né col ghiaccio né consolidato
Grazie avvocato mezza
Prego
I riferimenti puntuali per magari alle alle sentenze straniere citate perché alcuni di questi riconoscevamo non tutti se posso o delle disordinati Issime note di udienza che posso sette reti se crede frettolosità
Grazie prego
Avvocato Attanà
Grazie signor Presidente eccellenze della corte
Dopo l'intervento del professore Manes ce ci sarà ci sarebbe poco da dire
Io però qualche mio contributo da focato
è libero foro non sul piano della della teoria delle soprattutto degli ordinamenti comparatista ICI se vi è possibile vorrei darlo perché
Mi in centro soprattutto sulla prima questione apposto il consigliere relatore
Le misure alternative alla detenzione
In particolare l'affidamento in prova o la detenzione domiciliare del quarantasette ter comma zero uno perché è questo il caso che riguarda il mio assistito che un ultrà settantasette enne che a seguito della novella del della legge tre del due mila diciannove e in carcere attualmente e in carcere pur avendo settantasette anni e pur avendo in base alla vecchia pertanto sistema
Esistente il giorno prima del passaggio in giudicato della sentenza perché poi alcune volte anche interessante
Che e capire che cosa succede nella vicenda concreta come ha fatto il collega all'inizio dei nostri interventi
Lo Savio viene condannato sostanzialmente con sentenza passata in giudicato in ordine alla sussistenza della responsabilità penale nel due mila e tredici sentenza della Corte che della Capital stazione che rigetta i ricorsi tranne rinviare esclusivamente ai fini della quantificazione della pena i suoi dico imputati cioè coloro i quali non hanno fatto ricorso sono stati interamente trattati
Usando un un termine
Ad uso nel sistema penitenziario con regime penitenziario del due mila e tredici quando c'è il passaggio in giudicato della sentenza sul sull'affermazione di responsabilità
Viene fatta per varie ragioni il la la il il giudizio di rinvio si protrae per tempo la sentenza passa in giudicato il primo febbraio due mila diciannove cioè il giorno dopo l'entrata in vigore della legge tre del due mila diciannove
Se fosse stato qualche giorno prima il Losavio non sarebbe non sarebbe stato emesso l'ordine di carcerazione con tutto ciò che ne consegue
Allora questo nel merito è già un fatto che suscita una forte reazione da parte dei del dell'operatore del diritto ma andando al nucleo della questione Pera abbreviare i tempi
Le misure alternative alla detenzione giustamente ha detto il professore Manes non tutte le norme dell'ordinamento penitenziario hanno natura sostanziale
Ha fatto riferimento all'affidamento in prova e alla detenzione domiciliare
Ma badate bene già la Corte Costituzionale queste questa classificazione questa distinzione l'ha fatta e l'ha fatta con già con la
Ordinanza con
Un attimo dell'altro che sono
Insolito Further con l'acqua
Ordinanza mille novecentottantanove numero trecentoventisette siamo per la riduzione sarà penso sia difficile forte ordinanza diciotto maggio sei giugno mille novecentottantanove sì sì sì nell'ottantanove all'epoca scorse sedute dolorosa intitolando tutto questo per dire come la questione
Già a a trent'anni di di di precedenti
Riguarda l'affidamento in prova al servizio sociale questa Corte ha già avuto modo di precisare che tale misura costituisce non una misura alternativa alla pena
Ma una vena essa stessa alternativa alla detenzione e così via estende ovviamente anche gli stessi parametri che poi vengono evocati nel due mila e diciannove in una sentenza di qualche giorno fa se così possiamo dire
Dicendo quindi chiedo facendo all'interno del vasto nucleo delle misure per contenute nella legge trecentocinquantaquattro del settantacinque una distinzione
Tra le misure alternative alla detenzione e quelle in generali che riguardano il trattamento penitenziario e certamente l'affidamento in prova alla detenzione domiciliare perché è una cosa che si legge benché la legge chiunque
Sono una misura alternativa alla detenzione mano nulla la pena sono una modalità di espiazione della pena in forma diversa
Che incide però profondamente sulla libertà personale del del cittadino mi sembra di dire delle ovvietà ma ogni tanto conviene ribadirlo
E anche nel due mila nel mille novecentonovantatré la Corte costituzionale questa volta sentenza presidente la diciamo ribadisce questo concetto e proprio a significare la necessaria distinzione tra quelle misure che attengono al trattamento penitenziario intraday intramuraria o del del del condannato e quelle che invece affinché diciamo riguardano la sfera della libertà personale
Vi è infatti una distinzione sostanziale tra modalità di trattamento del detenuto all'interno dell'istituto penitenziario a quello che diceva appunto in misura il professore Manes
E misure che ammettono a forme di espiazione della pena fuori dal carcere che sono sempre di competenza all'autorità giudiziaria proprio perché incidono sostanzialmente sull'esecuzione della pena e sul grado di libertà personale del del del detenuto
In un passaggio precedente ed è questa una un'affermazione quasi dirimente rispetto alla nostra questione
Misure e certamente è da escludere che misure di natura sostanziale che incidono sulla qualità e quantità della pena quali quelle che comportano un sia opportuno di un sia pur temporaneo distacco totale o parziale dal carcere
Le cosiddette misure strangolati e che perciò spesso modificano il grado di privazione della libertà personale imposto al detenuto possano essere al ditta a di adottate al di fuori dei principi della riserva di legge della riserva di giurisdizione
Mille novecentonovantatré
Numero trecentoquarantanove
Ed allora se questo è il il la premessa diciamo anche a livello delle decisioni della Consulta richiamo solo giusto per dire che è un principio affermato nella tanto nuove ribadito nel novantatré e nuovamente riaffermato nella sentenza novantanove del due mila e diciannove gente della corte costituzionale
Dove si fa riferimento appunto al fatto che la detenzione domiciliare la sentenza che ha deciso in materia di detenzione domiciliare per i soggetti a trattamento psichico comunque a problemi di natura psichiatrica
Costituisce non una misura alternativa alla pena ma una misura alternativa alla detenzione
Proprio richiamando le stesse parole che erano state nel mille novecentottantanove utilizzate dalla Corte costituzionale nell'ordinanza che ho aspettato appena richiamata peraltro ordinanza che fa ancora riferimento a precedente sentenze
Del mille novecentottantacinque
Ed allora se questa deve essere la presi secondo me la premessa logico costituzionale per la quale stabilire se l'affidamento in prova e la detenzione domiciliare sono o non sono pene se stesse
Sono misure alternative alla detenzione ma sono misure penali
Questo è il parametro costituzionale interno arriva al quale occorre fare riferimento d'altronde e così è
Già nel con la sentenza settantanove del due mila sette la corte costituzionale
A ucciso significativamente su tale aspetto evidenziando come una modifica del sistema normativo che del regime di esecuzione che intervenga quando già il maturato un percorso di
Di riabilitazione chiamiamolo il percorso previsto dalle misure alle alternative non può essere certamente è sufficiente per comporta comportare la revoca della misura e imposta sempre una un comportamento contrario da parte del del condannato
Ed allora in questo in questo quadro
Complessivo in questa interpretazione della Corte costituzionale che ci ha detto che le misure di detenzione alternative alla detenzione sono pene se stesse
Sono misure alternative alla detenzione ma non alternative alla pena
Io credo che quella che è stata con un'efficacia
Con un efficace citazione riferimento
Dottori dottrinario indicata la come la marcia trionfare delli retroattività sfavorevole che da ormai dal due mila e nove la Corte Costituzionale con grande lungimiranza ha intrapreso parlo della sentenza
Quella relativa al confisca
Del veicolo per prevista dal Codice della strada e così via fino all'ultimissima quella del nel due mila e diciotto la sentenza duecentoventitré in cui si è riconosciuto il carattere in retroattivo della norma sfavorevole nei confronti di sanzioni che sono amministrative erano penali e poi sono diventati amministrative
Parlo in particolare delle delle le conseguenze pecuniarie interdittive di confisca per equivalente in materia di illeciti amministrativi per abuso di informazioni privilegiate
In questa materia in cui quindi si è applicata una norma che tipicamente amministrativa di carattere penale della riserva di di legge di giurisdizione
E nell'ambito della riserva di legge anche sia applicato il principio del venticinque comma due della Costituzione in ordine alla il retro attività onorevole
Non vi è dubbio che in questo contesto in questo quadro di interventi della Corte costituzionale in cui è stato esaltato giustamente anche riferimento all'anno alle ai principi convenzionali
Articolo sette della Commissione europea dei diritti dell'uomo in cui si dice non è legittimo non è ammissibile che possa essere uno una persona condannata a una pena maggiormente gravosa vivaddio davvero non ci vuole un genio del diritto quale io non sono per capire che un conto è
La misura alternativa
Carcere al carcere arresti domiciliari o affidamento in prova
E una cosa diversa nella sostanza nella concretezza rispetto alla precedente quindi se questo e il quadro di normativo di riferimento soprattutto il quadro giurisprudenziale costituzionale di riferimento
Mi sembra che l'interpretazione che ahimè e quasi monocorde della giurisprudenza anche di legittimità in ordine alla possibilità di una interpretazione costituzionalmente orientata
Che limiti gli affetti alla futuro quelli e che conta e che applichi anche a questa materia
Quella marcia trionfale degli retroattività sfavorevole che è stata già percorsa intrapresa dalla corte costituzionale anche per fatti che sono di natura amministrativa per comportamenti che sono sanzionati in materia amministrativa
Mentre qui siamo nel cuore del diritto penale debba essere seguita in questa vicenda e sotto questo profilo alla fine
In una delle due memorie presentate dall'Avvocatura dello Stato in replica alla nostra questione quella sollevata dalla relativa al tribunale di sorveglianza di Taranto si pone proprio appunto la serietà di questa interpretazione
Cioè quella che ritiene non aderente ai principi costituzionali in particolare venticinque comma due e all'articolo sette della Convenzione europea dei diritti dell'uomo richiamato dal centodiciassette
Proprio della Costituzione proprio in relazione a questo principio degli retroattività sfavorevole un'unica considerazione finale presidente no riguardo all'ultimo aspetto che è stato valorizzato dal consigliere relatore quello della riferimento alla norma processuale o la norma sostanziale io ho scritto qualcosa
Nella memoria ma in realtà nella ordinanza di rimessione della corte di cassazione la trentuno ottocentocinquantatré barra diciannove che credo che sarà affrontata successo nell'udienza successiva
E affrontato esattamente il problema
E viene evidenziato come la commissione esistente tra il trecentocinquanta dubbi seri & comma e il l'articolo quattro bis intenti diciamo superi il problema formale del mancato richiamo nella nel nel momento della per sollevato la questione di legittimità costituzionale concludo pertanto in via principale per la declaratoria di incostituzionalità o per una interpretativa di rigetto dei termini che sono stati esposti grazie avvocato
Prego l'avvocato Caiazza tenendo conto delle tante cose che sono già state presidente grande eccellenza della corte da buon ultimo sarò doverosamente telegrafico io
Desidero limitarmi
Ad un brevissimo approfondimento
Chiunque altro filo di un aspetto dell'ordinanza del Tribunale di sorveglianza di Taranto che ci fa comprendere toccare con mano
La abnormità delle conseguenze che si determinino laddove biblica un principio di retroattività
Di norme diciamo peggiorative della esecuzione della pena il tribunale di sorveglianza di Taranto come loro hanno visto accende alla interpretazione di diritto vivente quindi dice si applica la nuova legge
Non posso accogliere le richieste che viene formulato dalla difesa
Vediamo se posso trovare applicazione
La ipotesi prevista dalla legge tre del due mila diciannove di diciamo elusione di deroga
A regime ostativo determinato dalla collaborazione processuale ricostruisce l'istituto verifica che nel caso concreto afferma che nel caso concreto non vi è una condizione di collaborazioni impossibile sia perché dice il tribunale sono stati non sono stati messi in evidenza tutti i fatti comunissima sottesi a queste gravi
A queste gravi vicende non è collaborazioni impossibile perché il ruolo dell'imputato non è marginale quindi vediamo se ha prestato collaborazione
E e dice conclude il tribunale ritiene che il condannato non abbia collaborato Colluto Rita giudiziaria in termini tali da soddisfare i requisiti delle trecentoventitré
Quindi si opera un giudizio di inapplicabilità di un anno no di una norma derogatoria della nuovo regime in puntando
All'imputato scusate la parola
Di aveva adottato d'un comportamento processuale chi non aveva ragione di poter adottare
Di dover adottare sotto il profilo della diciamo così
Prospettazione di un possibile beneficio
Perché avrebbe dovuto prestare un'attività di collaborazione
Che se fosse stata vigente la norma avrebbe avuto un motivo di prendere in considerazione
Ma non vigendo la norma non avrebbe e non ha avuto motivo di considerare
Qui tocchiamo con mano
Le conseguenze quasi beffarde
Deve migliorare il rapporto di affidamento tra il cittadino e lo Stato tra il cittadino e le sue leggi io mi comporto secondo ciò che mi consente o mi impone il quadro normativo che conosco
Trovando applicazione retroattiva questa norma subisco las la beffa di sentirmi dire che non ho adottato un comportamento virtuoso
Che non avevo ragione di dover adottare perché la norma non esisteva al momento nel quale io avrei potuto adottare quel comportamento
Ecco questo brevissimo esempio gli avevo detto telegrafico e mantengo la
La parola ci fa capire fino in fondo
L'importanza straordinaria delle questioni che siete chiamiate a decidere nella solennità di quest'Aula riparo dei rumori diciamo fastidiosi e volgari sui temi della pena e dell'esecuzione della pena sappiamo di avere la vostra attenzione aspettiamo le vostre parole la vostra decisione grazie avvocato l'avvocato Massari
Sì grazie Presidente davvero pochissime parole perché intervengo per ultimo
E mi occupo della ordinanza centosessanta che rientra nella seconda categoria delle ordinanze richiamate dal giudice relatore cioè siamo nell'ambito di una decisione da parte del giudice dell'esecuzione
Il riferimento principale nel rispondere anche i quesiti che sono stati posti nell'odierna udienza il requisito principale di Ray l'interrogativo principale quello legato alla natura
Della norma di cui si discute ora probabilmente dell'interpretarsi nell'interpretare quello che è lo spirito prima ancora che la lettera della legge sarebbe sufficiente soffermarsi sulla relazione presentata dal ministro il ventiquattro settembre del due mila diciotto
E proprio con riferimento poi a quella che è divenuta la legge tre del due mila diciannove perché il ministro diversifica
E nella relazione espressamente ciò che attiene al diritto sostanziale e da ciò che attiene al diritto processuale
E in particolare riferisce che in sintesi sul piano del diritto sostanziale l'intervento normativo del comma uno del capo uno
E della legge in analisi contiene modifiche e che richiamano il Codice penale il Codice civile
La legge trecentocinquantaquattro del settantacinque cioè è lo stesso ministro nella relazione indicare tra le modifiche di carattere sostanziale
Le modifiche appunto all'ordinamento penitenziario e devo dire che interessante
La lettura di quella relazione perché nell'interrogarsi sulla natura sostanziale di questo e di queste enorme si fa espresso riferimento a tutti aspetti che pacificamente sono stati ricompresi nell'ambito di norme sostanziali l'aggravamento
E la effettività delle sanzioni accessorie della interdizione dai pubblici uffici della incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione
La modifica dei presupposti applicativi e dell'entità delle sanzioni
E interventi sulla disciplina degli effetti della sospensione condizionale della pena e da ultimo l'accesso ai benefici previsti dall'ordinamento penitenziario
Ora se questo primo riferimento che va alla relazione porta ad indicare pacificamente come la norma in analisi abbia carattere sostanziale e venne una ulteriore ora sono state citate le interpretazioni e autorevoli del diritto vivente direi soprattutto della prima sezione della Corte di Cassazione
E in una logica e che una logica che parte dalla sentenza delle sezioni unite del due mila sei
E che arriva fino all'ordinanza di rimessione a questa Corte che di cui si discuterà il prossimo ventisei di febbraio non vi è dubbio la Corte di Cassazione ha affermato sempre che le disposizioni concernenti le misure alternative
Alla detenzione non riguardando l'accertamento del reato e l'irrogazione della pena attengono solo alla modalità esecutiva della pena irrogata e non avrebbero quindi carattere penale
E sostanziale ora a fronte però di questa considerazione credo sia una considerazione che deve essere oggi rivalutata e vi è una analogo percorso direi un percorso molto più concreto e che attiene proprio alla effettività dei diritti che quello che è stato già più volte evocato dunque non concetto e qui vado al richiamo all'articolo venticinque comma secondo il principio di legalità un principio di legalità europeo dobbiamo o affrontarlo in questa chiave che determina certamente quell'innalzamento complessivo del livello di tutela dell'individuo
E nei confronti della potestà punitiva dello Stato la materia penale sulla base quindi questi criteri sostanziali e dunque non formali deve tener conto di due dati e qui il riferimento è al secondo punto all'articolo ventisette
L'accessibilità del precetto e soprattutto la predica la prevedibilità delle conseguenze sanzionatorie io difendo Antonio Binetti che da nove mesi dieci mesi
Detenuto presso il carcere dopo la esecuzione dell'ordine di carcerazione per una reato commesso
Nel l'anno due mila e undici e che si trova appunto in esecuzione pena in ragione di una scelta processuale che però di molto antecedente rispetto all'entrata in vigore della legge
Perché il profilo della retroattività o della retroattività non va posso solo con riferimento al momento di consumazione del reato ma credo e in questo la peculiarità della ordinanza del Tribunale di Brindisi nel richiamo specifico
Alla parametro dell'articolo ventiquattro e rispetto alle scelte processuali
Il momento da valutare più che più che quello della consumazione del reato è quello della scelta del giudizio dibattimentale perché Minetti
Erano in nove coinvolti nel procedimento penale che lo ha riguardato chi ha scelto il patteggiamento che ha scelto il giudizio abbreviato Binetti ha scelto il giudizio ordinario la riduzione per un rito premiale vi avrebbe consentito l'accesso alla pena sospesa la sospensione condizionale della pena è stato condannato a due anni e otto mesi di reclusione
Può ritenersi che non vi sia stata una violazione rispetto a quello che il suo diritto di difesa delle proprie strategie difensive la scelta di un rito alternativo di un rito dibattimentale nel momento in cui quando ha scelto certamente una condanna sotto i quattro anni di reclusione
Avrebbe consentito la la sospensione dell'ordine di carcerazione c'è un aspetto ulteriormente rilevante della specifica posizione
Itinerari chiederle una cosa e sulla sua affermazione nell'individuazione del momento possibile Lusardi correva
Laghetto dire
L'attività legandolo alle sette dibattimentale a quale parametro costituzionale lo aggancerebbe il diritto di difesa dall'articolo ventiquattro sì
Grazie grazie presidente nella indicazione peraltro di un caso così peculiare in cui la eventualità eventuale riconoscimento ed una riduzione per il rito alternativo non solo avrebbe potuto consentire l'accesso al beneficio della sospensione condizionale della pena ma si collega ad un altro aspetto che ancora nella valutazione di questa Corte che la preclusione della detenzione domiciliare sotto i due anni per i reati ivi compresi
Nel catalogo del quattro bis
Perché evidentemente anche una penna non con la sospensione condizionale ma rientrante nei due anni di reclusione
Ad oggi non avrebbe consentito e non consentirebbe Binetti di accedere alla ordinaria detenzione domiciliare sotto i due anni per la preclusione
In attesa della vostra decisione del del prossimo
Ventitré e di ottobre e allora concludo credo davvero che il percorso sia quello segnato
E dalle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo dal mille novecentosettantasei in poi
Dalla sentenza Engel fino ad arrivare alla Del Rio Prada che è stata già citata più volte ma anche la sentenza Scoppola direi forze in una percorso
E che timidamente la stessa Corte di Cassazione ha cercato di affrontare la sesta sezione della Corte di cassazione della sentenza del quattordici marzo del due mila diciannove ma certamente il percorso è quello che questa Corte ha già segnato nelle quattro sentenze
Fondamentali nella logica della qualificazione della materia di cui ci occupiamo come materia penale come materia sostanziale
E cioè la sentenza centonovantasei del due mila dieci e sulla confisca dell'autoveicolo il Codice della strada la centoquattro ed è il due mila quattordici da duecentosettantasei del due mila sedici e da ultimo è stata già citata
La duecentoventitré del due mila diciotto grazie grazie a lei avvocato e ora l'avvocato dello Stato per le repliche sì grazie Presidente se nei giudici
Nel rassegnerò delle conclusioni parzialmente diverse rispetto a quelle che sono state diciamo rappresentate negli atti precedenti perché credo che sia doveroso da parte nostra tener conto sia della recente sentenza
Quella diciamo che ha riguardato la normativa regime di cui parlava il relatore cioè la sentenza numero
Duecentocinquanta credo due mila diciannove sia delle argomentazioni che sono state svolte nella discussione odierna
In particolare trovo veramente magistrale l'intervento del professor Madness e comunque anche utili gli altri contributi che con dovizia di riferimenti
Non solo a precedenti di diritto comparato quindi a decisioni Della Corte suprema americana del Consei costituzione nel e del tribunale costituzionale tedesco ma anche con riguardo a specifici precedenti della Corte Costituzione italiana
Hanno come dire dimostrato credo
Difficile superare questa dimostrazione che in realtà ogni norma che incida sul quantum di godimento effettivo della libertà
Personale del detenuto
Debba a vere essere connotata come norma di diritto sostanziale
E su questo sono veramente da sottoscrive le considerazioni il professor Manes sulla necessità di superare di riferimento ad un approccio formalistico
Nella distinzione tra ciò che attiene alla condizione ciò che attiene all'esecuzione anche della pena
Proprio alla luce della necessità di tener conto non del punto di vista diciamo dell'autorità ma in questa materia perché comunque lo stato di diritto ci impone questo quindi io credo che
Sia doveroso anche da parte nostra tener conto di queste considerazioni
E proprio però alla luce di queste considerazioni io ritengo che si possa anche seguire uno spunto che avevamo rappresentato in una degli atti di intervento cioè sulla
Critica che avevamo fatto al al mi pare che era il magistrale sorveglianza di Taranto cioè di non aver valutato la possibilità pure a fronte di un diritto vivente che invece
Sembra scuderie gli fa una natura di norme sostanziali alle norme che incidono negativamente sull'accesso ai benefici penitenziari
E di invece valutare la possibilità di dare un'interpretazione costituzionalmente orientata proprio nel senso caldeggiato oggi da sostanzialmente da tutti gli avvocati
Diciamo di controparte anche se sotto questo profilo non mi sento controparte perché credo che lo Stato di diritto che debba essere un riferimento di tutti gli operatori del diritto insomma quale che sia la parte che che si rappresenta quindi sotto questo profilo ritengo che sulla Corte possa valutare la possibilità di conclude definire questa importantissima questione di costituzionalità queste importantissime questioni che vengono sollevate
Attraverso lo strumento della interpretativa di rigetto
Cioè è possibile dare alla norma della cui costituzionale stupita una interpretazione nel senso che la come dire l'inclusione nel catalogo dei reati ostativi di dei delitti contro la pubblica amministrazione che vengono in considerazione non può ai fini diciamo
Ostativi rispetto all'accesso dei benefici penitenziari debba essere
Letta necessariamente in termini di non di applicabilità
Ho solo ai fatti commessi successivamente all'entrata in vigore della legge numero tre due mila diciannove
E credo appunto che gli altri avvocati abbiano offerto acqua questa corte la possibilità di superare o o meglio di superare in realtà di valorizzare alcuni precedenti per arrivare a formulare chiaramente l'affermazione
Che tutte queste norme diciamo che peggiorano la condizione
In termini di status libertatis dei detenuti debbano essere lette necessariamente con enorme di carattere sostanziale e quindi non retroattive
E non solo alla luce dell'articolo venticinque della Costituzione ma anche alla luce l'articolo due del codice penale e quindi e io concludo nel senso che codesta Corte
Faccia una emetta una sentenza interpretativa di rigetto fondata su una lettura del dato dogmatico costituzionalmente orientata nei sensi che sono stati benissimo diciamo espressi mi veramente chiudo questo mio intervento grande provocata Giannuzzo
Sarà deciso
Grazie a voi
A
Chiediamo all'avvocato Manes se ci può far usare la cortesia
Non si vergogni dopo l'elogio che le è stato fatto diciamo la scrittura non è un problema
Diamo tempo un istante che gli avvocati si accomodino
Ti prego di accomodarvi perché abbiamo ancora qualche causa da discutere