Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cultura, Libro, Malattia, Salute.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 22 minuti.
Rubrica
15:30
10:00, Roma
9:03 - CAMERA
10:05 - SENATO
8:15 - Parlamento
8:30 - Camera dei Deputati
8:30 - Camera dei Deputati
8:45 - Camera dei Deputati
9:00 - Camera dei Deputati
9:30 - Camera dei Deputati
10:00 - Camera dei Deputati
medico e scrittrice
Radio radicale nuovo appuntamento con le parole e le cose ed era tornata a trovarci sulle nostre frequenze Maria Giovanna Luini benvenuta ben trovata su Radio Radicale
Grazie buongiorno a tutti buongiorno allora siamo qui per parlare del tuo ultimo libro edito per Mondadori la via della cura la via della cura in qualche modo un nel libro molto interessante perché innanzitutto segue a altro libero precedentemente uscito per sempre Mondadori il grande lucernario che affrontava intanto la lezione di Umberto delle inerzie e la nuova via per la cura e sembra in qualche modo il seguito ideale di quel percorso perché diciamo spesso nella nostra vita ci troviamo ad affrontare delle situazioni importanti difficili da la diagnosi di una malattia grave un lutto e e soprattutto in quei momenti sia da un punto di vista interiore che esteriore non siamo capaci di indirizzare di trovare una via di capire che posso prendere figlio anche di una cultura chiaramente
Ci ha portato a credere che la salvezza risieda solamente in a diciamo in un affidarsi il modo antico a ai medici o diciamo alle persone che ci sono intorno e e dimenticando voi
Che siamo fatti di di parole di Energia e di tutto quanto un mondo che non conosciamo e e questo libro è in qualche modo un cammino
Ti scoperte le anzitutto interiore che parte ovviamente da situazioni dolorose allora Maria Giovanna racconta si se il seguito ideale del libro precedente del grande lucernario e soprattutto raccontarci
Da quale esigenza è nato questo libro che si sente a essere nato con una sorta di movimento di reazione possiamo dire a a tutto quanto quello che tu ogni giorno critiche incontri
Infine affetti poi è una specie di seguito del grande lucernario perché è il seguito in parte anche della della mia vita e dell'esperienza che riguarda concetto di salute di equilibrio
Spostare gli occhi è lo sport ha negli occhi dal fuori cioè sono in un momento di crisi aiutami
Al dentro sposto agli occhi dentro in realtà pubblici che non siamo più preparati ad affrontare i momenti cosiddetti difficili le crisi
Ma in altre lo stiamo dentro di noi e vissute quella che ho chiamato la via dell'accusa dentro di noi c'è la risorsa sempre per affrontare non solo l'eventuale malattia che purtroppo può capitare ma il lutto il trauma il cambiamento improvviso che ci getta nel dolore e nella rabbia nella confusione
La via della cura è secondo me quelli tante in cui percepiamo
Che dentro possediamo una voce un Energia un po'misteriosa che si mette a collaborare con gli eventuali aiuti esterni
Nel grande lucernario parlava un po'di più di quel che aiuti esterni anche del ruolo che a un certo punto
Intuito riavere nel panorama degli aiuti esterni per alcuni pazienti
Però ho anche capito e nel lucernario lo dicevo che senza la cooperazione nostra di ciò che dentro di noi eh cura
In realtà non si tratta di terapie di di colloqui di scambi che non portano a quella fiamma che la fiamma della vita la fiamma ce l'abbiamo vinto noi
Quando incontro una crisi quando incontro un taumaturgo posso chiedere a centinaia di persone margine destro non do ascolto a quella voce che mi sussurra guarda che Piattelli percorso è questo faccio davvero fatica
Ecco questo approccio è interessante perché chiaramente rimette al centro la soggettività e soprattutto rimette al centro
Una serie di approcci che passano appunto da da un lato che era per la scienza medica dall'altro per le le filosofie orientali sudamericani il un approccio sciamani Co.
Che passa fondamentalmente per un percorso di conoscenza della propria individualità ma soprattutto Maria Giovanna
è un approccio che in qualche modo ci aiuta anche a disinnescare civile spesso simili sì de nostro panorama intorno una sorta di diciamo di chi di uomini kamikaze donne kamikaze che vanno in giro con il loro carico di sofferenze e di dolori a farsi esplodere in mezzo ad altre persone che magari fino a quel momento non stavano male che vengono diciamo contagiati da tutto quanto questo su una scala interiorizzate questo è quello che avviene nella nostra intimità ma è quello che poi su scala geopolitica diventa un qualcosa di di accecante forse la genealogia dell'odio è anche forse e il fatto che la storia dell'umanità si è sempre mossa per una reazione malcelata rispetto a un dolore un dolore primigenio e allora ecco
Conoscere questi ventitré passi
Non è solamente un percorso esclusivamente interiore ma è forse anche primo passo scusi il gioco di parole per una consapevolezza di This differente il proprio io ittero consapevolezza differente del nostro agire pubblico
Sicuramente sì da un lato c'è il discorso della soggettività che tu menzionato i soggetti di San Zeno nel mio concetto da
Medico che descrive mettiamola così sorride un po'nel dire così
Però alla soggettività non è ok per decido io per me non mi importa niente delle aiuti esterni so cosa va bene per me insomma non è esattamente questo
è un cooperare usando la propria voce in Terna quando mi trovo davanti una persona che mi chiede aiuto
è una malattia o perché sta affrontando un dolore un trauma ho molta cura nell'ascoltare ciò che esce ciò che questa persona manifesta anche nel non verbale e diventa una cooperazione non diventa uno strapotere assoluto mio o di chi ho davanti diventa un equilibrio uno scambio dinamico per quanto riguarda il resto della tua considerazione riflessione
In realtà scoprire ciò che vede tutto abbiamo in termini anche energetici significa o significherebbe acquisire consapevolezza quella voce che abbiamo dentro e chiudiamo anche fuori qualche volta Energia
A un Effetto su Dinoi e sul mondo intorno
Una cosa molto importante secondo me è ciò che noi portiamo fuori
Delle nostre emozioni e come le esprimiamo quelle le persone che portano fuori il loro dolore distribuendolo e quindi in qualche modo influenzando
Non solo col dolore ma anche con la rabbia con il rancore
Chi incontrano nella vita concreta ma anche per esempio nei social network hanno una grossa responsabilità sulle spalle il singolo ha una grossa responsabilità
Nella collettività eccelle anche sulla salute altrui sì capita molto spesso riavere persone che su internet magari mascherate da pseudonimi
Intervengono nei gruppi
Per esempio dei pazienti o di chi sta affrontando Trauma un lutto e seminano disfattismo
Quello è il dolore quelle persone soffrono quelle persone hanno avuto brutte esperienze magari disperazioni che ritengono irrimediabili pieno
Cosa fanno Pino hanno fuori l'emozione e creano quella bomba che tu stesso menzionati Candy femmina disfattismo dissemina dolore abbastanza in qualche modo l'umore della società e la voglia di costruire c'è una grossa responsabilità nella voce che abbiamo dentro e che portiamo fuori c'è una grossa responsabilità nel clima tra virgolette che creiamo ed è una responsabilità a tutti i livelli io la responsabilità come individuo anche nei tuoi confronti quando parliamo perché se davanti a te esprimo un certo genere di emozione con un certo pathos è chiaro che tutto vento è molto bravo a difenderti tutte queste mozioni saranno negative
Ho staranno molto arrabbiate
Vale per per ogni contento che sia sociale e politico o vale per la salute qualche nei in alcuni centri oncologici d'eccellenza le sale d'attesa sono piccole sono molte ma sono piccole
Proprio perché è qualche volta il dolore e la rabbia vengono e spente in modo contagioso
E quindi contribuiscono purtroppo a creare una situazione di peggioramento psicofisico
Ecco all'interno di Libero c'è un tra le tra le tante cose lascia un
Un'espressione che Chievo una frase tredici perché il dolore sa essere maestro nessuno lo vuole io meno che mai ma quando arriva contiene tante e tali lezioni che se non si impara qualcosa è un peccato
Allora
Imparare dal dolore generalmente significa se nella storia
Dell'umanità ma possiamo anche fare un raffronto con la storia della letteratura il significa in qualche modo trovare anche delle chiavi di risoluzione assistiamo però ad una società che in tutti quanti i vari assistetti dal suo aspetto esteriore come quello dei social network fino a diciamo i suoi aspetti educativi più profondi nega costantemente il il dolore o nega costantemente in indolore che essi viene i cerca di dare un'immagine
Di sé eccessivamente prestante e si assiste ad una sorta di corto circuito in cui poi il dolore che arriva veramente
All'interno della vita viene vissuto e visto come una totale sciagura come qualcosa a cui non c'è rimedio le vite dell'umanità va avanti se facciamo un gioco su Google Maps vediamo che diciamo il nostro Paese la nostra città il nostro o la nostra casa nostro luogo di lavoro non è nient'altro che un piccolissimo ingranaggio all'interno della macchina molto più grande eppure il nostro mondo diventa il mondo globale allora come facciamo a rimettere al centro la così detta maestria del dolore l'insegnamento che il dolore può darci all'interno di questo panorama Maria Giovanna
La prima operazione da fare secondo me è ammettere che il dolore faccia parte normalmente
Dell'esperienza umana di ciascuno che non vuol dire vivere costantemente pensando che la vita sia dolore non lo è la vita e anche dolore qualche volta può essere dolore profondo nell'esperienza di ognuno di noi il dolore descritto esistente e purtroppo statisticamente diventerà di nuovo
Ecco perché nel libro ha voluto anche mettere alcune parti più o meno autobiografiche per dire guardate che il dolore riguarda tutti
E non lo sto banalizzando dicendo così sto semplicemente dicendo che non esiste qualcuno incapace di comprendere il dolore altrui
Le esperienze del dolore ci sono così come è vista l'esperienza della felicità esiste la gioia esiste la saltasse esiste l'ambizione etichette la soddisfazione etniche la noia sono partiti
Dinoi e quindi iniziamo a dire che il dolore non è Das infatti dare ma neanche da nascondere sotto il tappeto come se fosse lo sport che non abbiamo voglia di pulire
Il dolore vissute e allora vediamo di inquadrarlo
Non può essere l'esperienza dominante a lungo cioè è un'esperienza che qualche volta è terrificante e però a un tempo a uno spazio poi ce lo portiamo dietro come insegnamento e insegnamento anche quando lo viviamo male ci sono persone che quando leggono
Code tipo il dolore così le stesse forze storiche arrabbiato molto perché dicono per me il dolore non è stato maestro
In realtà non è stato perché anche quando noi decidiamo di chiuderci quando decidiamo che l'amica bruttissima e non la barca andiamo avanti però non vale la pena quella è una lezione che lì a nostro modo abbiamo imparato
Mi chiamo a dare al dolore il posto che che merita cioè quello di un'esperienza umana a nessuno piace diranno però tante cose non ci piacciono eppure dopo diciamo ci sono state qualcosa mi porto dietro
Non possiamo scappare e non possiamo neanche inventarci favole tipo succede tutto a me e agli altri mai questo un punto interessante perché incontrando tutti i giorni
Persone che stanno nel dolore acque hanno avuto grossi dolori noto che non sempre la lezione del dolore è una nobilitazione della della relazione con gli altri qualche volta nasce una sorta di violente rabbiosa invidia ecco anche lì per questo nasce un po'dal fatto che il dolore davvero faccia male
E Abbiati dei momenti nei quali vorremmo regalarlo a qualcun altro ma anche per il fatto che lo vediamo con una corda speciale
In realtà non è speciale purtroppo succede le emozioni in qualche modo dentro di noi Chiaiano
La nostra percezione e il modo in cui noi tentiamo di spiegare il dolore e la razionalizzazione l'uso di una parte di cervello completamente diversa che non è quella che prova dolore
è ciò che di solito complica molto la nostra relazione con Dolores esso
Ecco nel libro dice che non ami parlare di morte e dolore buio se lo fai per in qualche modo scovare un po'quale può essere un punto di di guarigione quale può essere o un al punto di svolta per la cura e e questo è interessante perché spesso diciamo non parliamo della morte a sostanzialmente non parliamo della morte negando la non vedendo nella morte o nel dolore un diciamo un meccanismo per riuscire a e in qualche modo comprendere un pezzo dell'esistente
Diciamo invitiamo il nel corso degli anni un po'diciamo sì visto questo di diciamo di riflettere intorno al fenomeno ma ci dedichiamo spesso forse a una una descrizione retorica dell'evento erano anche i soci hanno anche il modo con cui non sappiamo utilizzare delle parole adatte di fronte ad una perdita un po'ce lo rivelano ecco siamo le parole che usiamo siamo anche il modo con cui comunichiamo ecco questa assenza di capacità di analisi e di
Parole quanto importante indicativa di un vivere male sia la morte ma anche al tempo stesso la vita
Le parole indicano molto di Dinoi le parole che usiamo e le parole che usiamo nei confronti della morte
Sono sono davvero significative quando non non non nutriamo dire che qualcuno è morto ma diciamo è scomparso non è più e invitiamo alte
Altre strade o altre parole per dirlo attacchiamo fuggendo dall'idea spetta della morte
E anche qui credo che a pochi piaccia mettersi a riflettere sulla propria morte ma soprattutto sulla morte di di chi chi si ama
Però alla morte è una parte della vita nella fase terminale di questa vita incarnata
E ha una sua diciamo una sua dignità e una una grossa importanza perché è l'evento capitale del termine della nostra vita allora anche lì celebra la va bene ma ognuno di noi ci proietta quello che che che il cliente la morte a molti significati Cherchi resta qui calchi Renta temporaneamente vivo
Non è
Diciamo che non è la maledizione che ci capita e e non ce l'aspettiamo è una fase è una fatta esattamente come la nascita poi ognuno crede quello che sente vicino al suo spesso non è un mistero che secondo me la morte sia lo spegnimento del corpo fisico con un'energia consapevole nostra che in realtà sopravvive ma non nessuno è obbligato a piano e dal tetto accorda impatto che la morte spenga il corpo chimico è un dolore anche per chi come me ritiene che quello non sia la fine di tutto
La morte è un argomento molto usato molto abusato
Perché ormai chiunque accenna alla morte non approfondisce ci vola sopra ma in qualche modo ne fa un po'oppure il via soprattutto nei social network
E a volte assume dei assume dei dei contorni inquietanti e ci pensavo in questi giorni quando qualcuno commenta commosso la morte di un personaggio la morte di non lo so somma la morte di bambini la morte in un incidente di qualcuno che magari non conosce ma che ha mosso le emozioni
C'è tempo e qualcun altro che dice beh allora quell'altro che è morto da qualche altra parte non ti viene in mente a volte diventa quadri a volte un argomento di tifo da stadio che è imbarazzante
La morte così forte per noi dal punto di vista emotivo che viene trattata in un miliardo di modi viene anche usata nella raffigurazione artistica creare pathos per esempio
E però poche volte il ragionamento diventa umano uno scambio pacato ma soprattutto uno scambio di cuori elementi che pure su diverse posizioni decidono davvero di andarci dentro e non ha mai visto nessuno concerto punto dica va bene la penso diversamente da te però proviamo a parlare di morte vediamo di capire tutto decidere succedere questo e che cosa ci leggiamo
Nei negli ospizi le persone che hanno una prospettiva di vita molto breve e lo scandalo qualche volta metto in piedi addirittura dei giornalini
Scrivono coi di scrivono racconti fanno i disegni e devi vedere con quale passione lo sanno
Eppure Mannu diedero un aspettativa di vita molto limitata
La fiamma della vita c'è fino all'ultimo momento e vissute il fatto che io abbia scelto spesso di dedicarmi alle persone che non guariscono diciamo da una malattia e che vanno verso lo spegnimento del corpo fisico chiamato morte unità impegnando tanto
C'è tantissima vitali c'è tantissimo significato le emozioni diventano dei con cento altri di importanza
La morte è un passaggio che ci mette di fronte anche a quanto nella vita abbiamo saputo valorizzare Dinoi e degli altri
Bene allora purtroppo il tempo a nostra disposizione terminato noi vorremmo rimanere in compagnia di Maria Giovanna per buona parte della nostra programmazione ma diciamo il tempo è tiranno e per quello purtroppo diciamo
Ancora ancora non abbiamo inventato delle soluzioni pratiche io la ringrazio davvero per questa conversazione trovate in libreria la via della cura edito da Mondadori fare questo
Viaggio appassionato interessante all'interno di tantissimi temi identici argomenti veramente ne abbiamo potuti solamente sfiorare alcuni ma questo libro è tanto tanto molto di più di quello anche di cui abbiamo parlato grazie ancora Maria Giovanna
Grazie grazie a tutti voi che entrate
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