Ubi Banca resiste all'assalto di Banca Intesa: intervista a Stefano Fassina

Radio radicale siamo con Stefano Fassina per chi le auto e per parlare del del tentativo di diciamo di intesa di acquisire Ubi Banca allora come la considera quest'offerta di intesa su cui sulla quale mi sembra che Ubi sia un po'titubante allora non offerto stile
Ma certamente un'offerta non concordata e la reazione dei vertici di Ubi Banca
Dai quali tenuto fuori che sono stati informati sostanzialmente a cose avvenute sottolinea l'assenza di una preparazione di una condivisione e quindi vedo la strada complicata
Dopodiché mi preoccupano innanzitutto i riflessi diciamo sull'economia reale la costituzione di questi giganti bancari
Rende decisamente più complicato il rapporto con il territorio in particolare con le micro e piccole imprese
Del territorio un aspetto che non ho trovato particolarmente considerato nella valutazione che non può essere fu sulla Finanziaria non possiamo soltanto guardare
All'andamento delle quotazioni di Ubi in Borsa do Choir dare appunto alle ricadute le ricadute sociali in termini degli io occupati
Perché comunque c'è un un taglio netto di due mila cinquecento lavoratori
E c'è appunto poi una dimensione che riguarda la capacità di erogare credito a a fattispecie molto specifiche che rischiano di essere trascurate nella standardizzazione inevitabile delle procedure che
Che vengono applicati e dai giganti del settore finanziario quindi la la fusione determinerebbe una settorializzazione del del credito in Italia
Verso alcune parti e non verso altre forse la parte più debole del nostro sistema sì sì diciamo che la concentrazione
La chiusura degli sportelli
Una gestione centralizzata porta poi ad avere inevitabilmente meno attenzione alle specificità
Che hanno micro e piccole imprese che come è noto sono molto rilevanti in Italia in generale e in particolare nei territori in cui più presente UPI
Vorrei capire come si affronta questo aspetto finora mi pare che ci siamo concentrati troppo poco
Sulla dimensione finanziaria poco su troppo poco su quello sociale
Possiamo dire che si creerebbe anche un polo bancario
Del centro nord noi siamo usciti da questo dibattito Commissioni Bilancio e Finanze sul sola Banca Popolare di Bari dove si voleva avviare una discussione sulla grande banca del Mezzogiorno questa discussione non c'è stata
E questa questo tentativo d'intesa che cosa determina oltre alla settorializzazione diciamo la localizzazione verso il centro nord
Be'questo come nodo è un problema che non è relativo solo a questa funzione diciamo che aggrava una concentrazione delle funzioni di erogazione del credito nel centro nord
Mentre il Sud rimane
Serbatoio nonostante tutto significativo di raccordo di raccolta del risparmio poi manca un operatore specifico per il Mezzogiorno da questo punto di vista ancora più importante che si proceda diciamo anche utilizzando la situazione che da un lato sciagurata ma dall'altro può essere un'opportunità della Banca Popolare di Bari
Per supplire con un intervento pubblico al deficit di erogazione del credito nel Mezzogiorno
La Banca Italia può intervenire verificare se si crea una concentrazione troppo ampia a dispetto della concorrenza bancario pure questo problema non si pone in questo caso
Ma non mi pare la questione più rilevante anche perché diciamo ritengo che le valutazioni sulla concentrazione debbano andare oltre i confini nazionali come è noto in mercati sono globali in particolare il mercato finanziario e quindi limitare la valutazione sulla concentrazione
In ambito nazionale rischia di Spin di diciamo di diventare un un handicap anzi ritengo che andrebbero riviste questo l'abbiamo anche chiesto al Governo un impegno
Affinché le le normative comunitarie
Relativa alla Liegi stato relative alle violazioni delle normativa antitrust abbia riferimento un mercato continentale un mercato europeo nei mercati nazionali
La ringrazio della sua disponibilità grazie a Stefano Fassina Di Leo