Educatori Professionali. Intervista al presidente e al vicepresidente del MILLE sulla petizione lanciata il 25 gennaio

Un saluto agli ascoltatori di radio radicale da Emiliano Silvestri
Oggi a Milano abbiamo al microfono il presidente del mille Movimento indipendente liberi i lavoratori dell'educazione Andrea Rossi e il vicepresidente dello stesso movimento Fabio voluta
Loro parleremo di una petizione lanciata un mese fa
Venticinque gennaio dal movimento sulla piattaforma C regge appunto ordine
Ma cerchiamo intanto di conoscere i nostri interlocutori Andrea Rossi
Buongiorno a tutti io sono un educatore dalla fine anni ottanta più o meno ho lavorato in vari ambiti attualmente lavoro in università in ambito formazione e sono al coordinatore del corso di laurea esserne T due quelli degli educatori professionali socio sanitari
Fabio Ruth
Da diciamo oltre un quarto di secolo faccio l'educatore professionale ho lavorato in diversi servizi sia diurni che residenziali per molti anni attualmente lavoro nel pubblico impiego nel settore delle disabilità
E ho anche frequentato diciamo il corso di laurea specialistica in Bicocca come consulente pedagogico e quindi Consulenza pedagogica ricerca educativa per cui ha una formazione di educatore di pedagogista
Ma basta professione è regolata si fa per dire dalla decreto ministeriale cinquecentoventi dell'ottobre del novantotto Rosi Bindi ministro della salute del governo Prodi uno
La legge duecentocinque del ventisette dicembre due mila diciassette bilancio di previsione due mila diciotto tra i commi cinquecentonovantaquattro cinquecentonovantasei ma poi nella materia si occupa anche fino alla comma sedicente governo Gentiloni e poi la legge di bilancio di previsione del due mila diciannove che la centoquarantacinque del trenta dicembre due mila diciotto
Al comma cinquecentodiciassette del siamo alla governo Conte due una legislazione che sembra infatti se non confusioni scala meno ambigua complessa e contraddittoria e perciò consente interpretazioni elastiche o come dice voi a fisarmonica
Sulla legislazione a cui si aggiunge da una parte la circolare ottantasette bis che modifica la circolare ottantasette del quattordici novembre due mila diciannove e che è stata emessa respinte due sono state emesse da presidente dell'ordine
Dei tecnici sanitari di radiologia medica delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione delle prevenzioni che si chiama Alessandro blu
E dall'altra dal decreto mille proroghe che ha rimandato al trenta giugno di quest'anno del due mila venti il termine per l'iscrizione agli elenchi speciali allora
Qual è la condizione questo quadro normativo della vostra professione e quali sono i problemi che avete incontrato Rossi
Come detto bene la situazione è molto intricata allora proviamo a fare chiarezza cercando di mettere quei pochi punti fermi che ci sono allora attualmente ci sono due profili l'educatore professionale socio sanitario quello normato dal cinque venti che nominali che l'educatore professionale socio pedagogico che definito dai commi della legge di bilancio che ai elencato prima
Cosa succede succede che nei fatti nei servizi questi due professionisti non hanno una distinzione reale
Cioè fanno nei fatti nella pratica quotidiana fondamentalmente le stesse cosa ci sono alcune piccole differenze
Che non lo stare neanche tanto ad approfondire rispetto alcuni ambiti alcuni compiti
Ad esempio per fare il giusto due esempi a caso ivi educatori socio sanitari non lavorano più negli asili nido
Gli educatori professionali socio sanitario socio sanitari sempre non non lavorano
Come educatori nell'ambito giudiziario c'è il ministero della giustizia
Chiede solo l'altro titolo viceversa e gli educatori sociopedagogica ci hanno più difficoltà a entrare negli ambiti della sanità soprattutto nella sanità pubblica che per loro al momento è preclusa
Ma appunto al di là di questa situazione il quadro normativo non è chiaro non tanto perché sono tante le leggi quanto perché in quelle vigili non si riesce a capire realmente chi possa fare cosa
Ci sono spinte opposte da parte di chiamiamole pure lobby di potere anche se è un termine che forse loro non gradirebbero sentire che vorrebbero riservare alcuni ambiti ha un profilo piuttosto che all'altro
Cioè andando quindi di fatto a scindere costruirà proprio due professionalità diverse che si dividono su cosa non su quello che fanno ma su gli ambiti in cui lavorano
No come se io dicessi che è un laureato in medicina e in ortopedia può lavorare a a a Sesto San Giovanni e però se va fino a Milano non ci può più lavorare perché poi di fatto vada la distinzione di quel tipo lì non c'è una distinzione reale
Sull'attività professionale
Quindi quello che noi come come associazione vorremmo fare ricondurre a un unico profilo no tutto questo
Venni in questo marasma c'è di mezzo anche la formazione universitaria che tu non è nominato ma che è un pezzo importante in questo in questo gioco perché comunque l'università a due corsi differenti da dove nasce questo nasce dal fatto che prima che venisse messo il decreto cinque e venti del novantotto una legge presidente del novantadue definiva l'educatore come professione sanitaria
Tra il novantadue novantotto quando succede che la facoltà di Scienze dell'educazione Houghton annualmente istituisce un proprio corso per educatore professionale
Quando poi nel novantotto la legge attribuisce invece a Medicina la formazione del di questo profilo i due profili di fatto rimangono tutte e due presenti con uno normato a livello nazionale quello sanitario e l'altro che non normato a livello nazionale per un buco legislativo viene Poli normato successivamente nel due mila diciassette ma di fatto poi questi colleghi sono a tutti gli effetti educatori nel servizio è salito Jesina dei servizi servizi crollerebbero
Abbiamo visto la situazione italiana ma questa figura professionale questa situazione di fatto che c'è in Italia come c'è in altri Paesi del mondo in Europa in particolare come è trattata dal punto di vista legislativo Fabio Rustico
Sì come giustamente diceva prima il collega Andrea la situazione in Italia è particolarmente complicata e farraginosa in Europa pur nella varietà di normative nazionali e quindi in una varietà di profili che ci sono dei diversi Paesi europei
Diciamo che la tendenza alla fermata insomma quella prevalente è di una educatore come figura sociale di un educatore
Un sociali tutti e doppietto quindi un sociologo worker
Mentre in Italia c'è questa anomalia di avere comunque inquadrato una parte della professione in ambito sanitario addirittura adesso con un albo
All'interno di un ordine sanitario questa è una anomalia va anche detto che tra le altre cose come diceva
Un recente documento
Della conferenza delle regioni e delle province autonome di educatori sfornati diciamo così dalla da esse netti due da Medicina
Sono numericamente molto inferiori rispetto a quelli che escono dalla facoltà di Scienze dell'educazione e da soli non riescono a coprire il fabbisogno reale dei servizi socio sanitari e della salute
Ricordiamo tra l'altro Camp
Il comma cinquecentodiciassette della legge di bilancio due mila diciannove
Consente anche agli educatori professionali socio pedagogici di lavorare appunto in ambito socio sanitario e nei servizi della salute anche se si incontrano nel mercato del lavoro e anche a livello concorsuale delle ritmici dita che per ora lo impediscono come nell'altro campo invece possiamo dire che anche gli educatori socio sanitari possono lavorare
Nei servizi pedagogici e sociali in virtù del fatto che il decreto ministeriale del novantotto è ancora attivo per cui per quanto questa normativa se questa congerie di norme sia ancora contraddittorie complessa
Volendo ci sono le coperture normative per consentire quello che noi chiediamo ovvero la compresenza l'armonizzazione dei due profili in direzione di un futuro
Auspicabile profilo unico che a questo punto dovrebbe allinearci alla situazione europea
Va anche detto però purtroppo che è in Italia c'è stata una stratificazione di norme del passato che hanno consentito anche il fatto che in molti servizi anche per economizzare soprattutto nel privato sociale
Venissero assunti degli educatori Senza titolo
Proprio per questo poi e sono stati previsti dei corsi di sessanta CFU per consentire loro di avere cinefilo CFU con crediti formativi universitari presso le facoltà di scienza dell'educazione per consentire loro di avere una sorta di riqualifica che gli consente l'illegittima la possibilità di lavorare
Come educatori professionale socio pedagogici alla stessa stregua sono stati previsti gli elenchi speciali che sono a per educatori che lavorano come professione sanitaria e non hanno attualmente il il titolo quello diciamo idoneo per lavorano in quel settore ma hanno almeno maturato tre anni di lavoro in quel settore negli ultimi dieci anni se non sbaglio giusto Andrea quindi questa è la situazione
Cosa ha comportato tutto questo casino a livello normativo ha comportato una serie di cose la prima delle quali è che l'educatore professionale
C'è una figura che per l'Europa dovrebbe essere inquadrata al sesto livello cioè come figura la laureata in Italia spesso a a dei degli inquadramenti bassi
Sottopagati o comunque con dei salari molto miseri siamo che fa il fanalino di coda di fatto a livello internazionale uno dei fanalini di coda e anche delle situazioni particolari per esempio contratti intermittenti soprattutto nel settore scolastico
Contratti che lasciano gli educatori mimesi senza stipendio
C'è il fenomeno allarmante delle notti passivi ovvero degli educatori che spesso vengono chiamati in servizio a fare vigilanza notturna senza essere adeguatamente retribuiti per una manciata di euro praticamente a gratis tutte queste cose
Per una professione che tra l'altro è una delle più esposte al fenomeno dello stress lavorativo del barman auto
Quindi occorre lavorare da una parte per giungere a un mio riconoscimento normativo
Di questa figura e dall'altra per avere una maggiore dignità professionale e e salariale nei contratti con delle normative che tutelino questi professionisti
Veniamo alla vostro movimento movimento che nasce dopo un'esperienza e quindi toccherà parlare anche di questo della comitato posta novantanove allora brevemente perché nasce questo comitato post novantanove e qual è stato il salto di qualità che avete fatto e quindi adesso questo movimento
Il movimento mille che cosa si propone con i suoi settori grande chi dei due niente è una delle tante situazioni paradossale che avvengono nel nostro Paese un bel giorno
Migliaia di educatori che hanno frequentato come i loro colleghi esattamente gli stessi corsi regionali post-diploma triennali
Per educatore professionale ma si erano diplomati avevano preso il titolo dopo novantanove
Si resero conto che per un buco legislativo il loro titolo non era equipollente alla alla laurea in educazione professionale come quello dei colleghi che avevano frequentato esattamente lo stesso percorso formativo quindi spontaneamente senza l'aiuto di nessuna grossa associazione poi dialogando con i sindacati facendo pressione sul mondo politico è nato in Lombardia a questo comitato imitato poi in Piemonte con successo in una successiva la legge finanziaria perché dovrei ottenemmo
L'equipollenza dei titoli fino al due mila e cinque rimanevano fuori ancora altri educatori professionali soprattutto piemontesi che invece avevano conseguito il titolo fino al due mila dodici
Adesso per fortuna questo capitolo si è concluso
I nostri comitati il nostro e quello dei colleghi piemontesi hanno ottenuto all'equipollenza per tutti i titoli regionali e quindi questo problema è stato risolto ma nel percorso nel frattempo ci siamo accorti di come il nostro fosse la punta di un iceberg di tutta una serie di problematiche che riguardavano tutta la categoria riguardavano i colleghi
Laureati in scienze dell'educazione quindi col profilo non sanitario che Erika rischiavano di rimanere esclusi ed esodati da un sacco di servizi riguardavano un po'tanti aspetti della categoria anche non li abbiamo menzionati per esempio i pedagogisti
Pedagogia estive sono un secondo livello del dell'agire educativo del lavoro educativo che andrebbe valorizzato andrebbe inserito nelle piante organiche con hanno grosse competenze in ambito di supervisione di consulenza di coordinamento
Però in Italia ancora c'è una resistenza culturale a inserire valorizzare queste figure professionali e quindi ci siamo dati una mission
E andiamo avanti e cerchiamo di unire una categoria troppo lungo divisa da corporativismi da chi da tirava da una parte e dall'altra
E ottenere per tutti il diciamo il livello più alto di dignità professionale
Una professione che interessa quanti operatori
è difficile stabilirlo perché non è stato fatto un censimento a livello nazionale
Per quanto riguarda gli educatori professionali le cooperative a volte sparano delle cifre molto alte io sento parlare di duecento mila colleghi anche qualcosa in più e in certi casi però è appunto ora quasi impossibile da censire per la stratificazione e per la varietà di titoli che abbiamo avuto in Italia è importante che la categoria in primo luogo si organizzi per darsi un corpo
Forte e prima di fare delle giuste rivendicazioni un'altra cosa che noi chiediamo proprio per gli educatori essendo una una forma figura professionale così esposta a rischio di stress lavorativo è il riconoscimento come lavoro particolarmente gravoso usurante primi con possibilità di anticipo dell'età pensionistica
Ma ora abbiamo fornito a chi ci ascolta chi ci ascolta per radio che ci ascolterà sul sito di Radio Radicale un'idea delle questioni in campo veniamo alla petizione qualche elemento della petizione è già è stato annunciato però se
Facciamo cura
Con una sintesi di quali sono le richieste che fatte al governo attraverso i ministri competenti
Attraverso questa petizione ecco intanto come va quante sono le firme raccolte in questo mese e poi appunto quali sono di punti della petizione
Andrea Rossi
Ma dunque attualmente la petizione vicino alle quattro mila firme abbiamo avuto un
Grosso botto diciamo iniziale appena l'abbiamo lanciata adesso ovviamente procede un po'più a rilento ma vediamo che continuano ad arrivare firme di di colleghi che insomma leggono la nostra proposta e che evidentemente la la gradiscono va beh a parte le cose che ha già una serie di temi che ha già introdotto Fabio ma la proposta fondamentale è quello di fare una moratoria
Sull'albo ovvero si diceva prima c'è questo albo professionale inserito nella nelle professioni sanitarie che riguarda una parte degli educatori
Quelli appunto che hanno il titolo socio sanitario e poi ci sono gli elenchi speciali sempre con le gallette all'albo che dovrebbero teoricamente riguardare quasi tutti gli altri secondo chi all'albo lo ha voluto lo ha restituito lo sponsorizza
Di fatto il quadro legislativo permette agli educatori socio pedagogici di praticare senza iscriversi all'albo anche se qualcuno vorrebbe comunque collutori Arlette all'interno degli elenchi speciale
Che cosa chiediamo noi chiediamo una moratoria di tutto questo vero sospendiamo temporaneamente l'albo
Perché non si capisce non si riesce a capire in base alle leggi chi debba starci dentro chi debba starci fuori chi sia tenuto a mamma e iscriversi agli elenchi speciali soprattutto in realtà chi è tenuto iscriversi all'albo una delle poche che cose chiare che gli educatori socio sanitari sono tenuti a iscriversi all'albo
Però appunto visto che la gran parte dei colleghi in realtà non sa se beve iscriversi se può iscriversi perché c'è qualcuno che lo farebbe anche non è che siano tutti contrari qualcuno lo sostiene l'Aldo vorrebbe iscriversi ma magari non può però davvero il quadro legislativo è talmente complicato che nessuno è in grado di dire legittimamente con certezza chi si deve iscrivere e chi no poi ovviamente le ci sono le posizioni di parte c'è chi dice che si deve c'è chi dice che non si deve eccetera ma non è possibile
Davvero legittimamente onestamente dire chi sta dentro e chi sta fuori quindi noi chiediamo di sospendere tutto questo
In modo che i colleghi e possono tranquillamente lavorare senza rischiare di essere messi fuori da un momento all'altro senza rischiare
Il il di essere accusati di abuso di professione perché c'è anche questo lato penale del in tutta questa in tutto questo marasma quindi sospendiamo l'albo
Sospendiamo l'albo e andiamo a un tavolo di concertazione che veda dentro i ministeri competenti che vedeva che veda clienti datoriale che veda le associazioni che si riuniscono e che costruiscono un quadro normativo che sia finalmente chiaro poi a questo ne ha poi nella petizione non entro in già mo'quella che è la nostra proposta ovviamente chiediamo a chi firma la petizione chiediamo di come dire sostenerci nell'arrivare a questo tavolo poi a questo tavolo noi arriveremmo con una proposta chi firma la petizione non necessariamente deve aderire alla nostra proposta
Quindi chiudiamo con la vostra proposta
Alcuni punti appunto sono già stati nominati principalmente la moratoria
Poi una definizione del del del profilo professionale chiare compiti chiare rispetto al pedagogista un'attenzione alle questioni sindacali quindi corretti inquadramenti in tutti i contratti un'attenzione alla definizione dei titoli ne vogliamo che ci sia come dire un punto zero prima del quale tutti i colleghi che attualmente lavorano possono legittimamente continuare a lavorare da lì in avanti chiediamo che ci sia un unico profilo legislativo e formativo che sia vicino alle tale posizione europea e che mette insieme
I due attuali profili perché tutte e due hanno dei punti di forza dei punti di debolezza ne vogliamo costruire un profilo nuovo che raccolga le parti migliori e che si adegui anche ai nuovi bisogni perché i profili proprio del novantotto è ormai datato a più di vent'anni su certe cose ancora valido ma su altre dimostra tutti i suoi anni allora vogliamo costruire questo nuovo profilo professionale che racchiuda tutti noi colleghi educatori
Sì volevo specificare una cosa deve essere molto chiara
Chiunque abbia già un titolo di educatore professionale sia socio sanitario che è socio pedagogico dal nostro punto di vista dovrà essere automaticamente reso equipollente al nuovo profilo senza nessun obbligo di formazione integrativa senza dover passare attraverso le forche
Tra Udine e di altri corsi e di altri aggiornamenti obbligatori poi riallacciandomi a quello che diceva Andrea sui contratti
Ricordo che si sta aprendo una stagione di trattative di rinnovi contrattuali in particolare nel pubblico impiego c'è una situazione preoccupante per gli educatori professionali
Che lavorano negli enti locali perché a differenza del contratto della sanità l'altro grande contratto pubblico
Dove l'educatore correttamente inquadrato come figura laureata in categoria D
Negli enti locali l'educatore professionale non viene menzionato nelle declaratorie contrattuale che ogni rinnovo contrattuale viene rinviata a questa questione a fantomatiche commissioni paritetiche che dovrebbero rivedere i profili di rivedere gli inquadramenti ma che di fatto non partoriscono mai nulla il risultato qual è
Il risultato è che gli educatori professionali di quel comparto vengano inquadrati a macchia di leopardo in alcune realtà correttamente
Nella fascia di in altre nove diciamo
Abkhazia Summaga vicina quindi in in in fascia C ovvero viene richiesta spesso nei concorsi il requisito della laurea o di titolo equipollente equivalente
Ma poi l'inquadramento è quello in categoria come un semplice diplomato in categoria C
Bene grazie a Fabio Ruta vicepresidente di mille e anche al presidente Andrea Rossi con loro abbiamo parlato della condizione professionale del educatore appunto professionale
E della petizione lanciata dalla movimento mille il venticinque gennaio scorso su Change appunto ordina da ultimo ricordiamo che mille vuol dire Movimento Indipendente liberi i lavoratori dell'educazione un saluto da Emiliano Silvestri da Milano