Emergenza coronavirus: articolo di Draghi sul Financial Times e la metamorfosi dell'economia. Intervista a Benedetto Della Vedova

Radio radicale siamo in collegamento con Benedetto Della Vedova segretario di più Europa per parlare un po'di di quello che sta succedendo sul fronte economico di fronte ai disastri provocati dal dall'epidemia Del Corona
Del coronavirus
Oggi diciamo comincia il l'acquisto di titoli ricomincia anzi l'acquisto di titoli da parte della Banca centrale europea ma sullo sfondo
Delle iniziative delle istituzioni europee c'è anche l'articolo di Mario Draghi sul Financial Times articolo che ha fatto molto discutere il mondo politico su come affrontare la crisi è dei dei prossimi dei prossimi anni
E che gli impone un cambiamento di visione allora lei è rimasto diciamo favorevolmente sorpreso dell'intervista di del del del contributo di Draghi al Financial Times questo che cosa comporta abbiamo visto che questo ha suscitato dalla per tante tante discussioni nel mondo politico italiano
Ma certamente la presa di posizione di di Mario Draghi per l'autorevolezza che si è guadagnato come governatore centrale come presidente
Della BCE è una presa di posizione importante e per quello che lui ha voluto scrivere certifica
Un cambio di paradigma che vedremo quanto sarà transitorio e quanto no
Certifica cioè che in questa fase affrontare l'emergenza che si sta determinando sulla Pauline sull'economia
Reale sulle finanze pubbliche in questa fase
è indiscutibilmente necessario
Nuovo debito pubblico perché indiscutibilmente necessario garantire la liquidità che
E venti
Il l'infarto dell'economia
Dell'economia dei nostri paesi in questo caso europea ma anche statunitense quindi
Perché che sia stato Mario tre a certificare questo è importante
Con l'avvertenza lo dico anche intorno ai politici italiani con l'avvertenza che Mario Draghi torna dato poi le indicazioni sul pezzo successivo o precedente cioè su come garantire l'afflusso di liquidità
Che deve arrivare all'economia attraverso il debito pubblico come finanziare con quale modalità e strumenti e conseguenze questo finanziamento al debutto pubblico debba o possa avvenire
Allora
Draghi ha detto anche un'altra cosa importante che non potremo fare a meno dello stato nei prossimi dei prossimi nei prossimi anni allora volevo sapere se secondo lei la le istituzioni europee hanno capito bene quello che ha ha detto Draghi e soprattutto volevo chiederle se lei per esempio per inaugurare questo stile diciamo devo statalista porrebbe i livelli i bond il bond europei incorona Bond e soprattutto che cosa ne pensa dell'affermazioni della Lagarde e ha parlato di l'una tantum
Ma allora io non so se la la prospettiva sia neo statalista
è una prospettiva in cui come è doveroso che sia lo Stato interviene in modo pesante era già successo nella crisi del due mila otto anche negli Stati Uniti
Sia sul settore sull'economia in generale sul settore bancario allora presidente degli Stati Uniti si intervenne pesantemente nel settore automobilistico
In una senza trasformare questo in una visione necessariamente statalista se realizzata statalista e dello stato protagonista in prima persona dell'economia qui siamo in una fase in cui lo Stato deve esserci deve essere forte deve garantire la liquidità e deve alle alle imprese e alle famiglie
Liquidità sostitutiva del reddito che in queste in questa fase di emergenza è sospeso per definizione per tutte le le l'attività economica che è stata chiusa
Comprensibilmente per decreto per le famiglie lavoratori lavoratori alle famiglie che in conseguenza di questo non hanno non hanno o non avranno reddito
Io penso che il settore privato convinto fra anche in questa in questa fase così straordinaria dovrà dare la sua nessun contributo decisivo al sostegno e poi alla ripresa dell'economia il punto che tu sollevare è quello questo Stato che deve intervenire cos'è quale io credo che la dimensione in questo anche il richiamo di Draghi io penso che la dimensione della crisi che abbiamo di fronte
Lusinghieri da egiziani
Una dimensione d'intervento europeo ma non lo dico per ragioni ideologiche o per una mia passione europeista
Io penso che l'Italia abbia di fronte due vie no o la via dell'uscita dall'euro dall'Unione Europea con con le conseguenze che ci sono ci sarebbero e la ripresa di una sovranità monetaria
Per capire poi cosa farne oppure l'Italia deve essere protagonista di una risposta europea purché si parta da una consapevolezza cioè la risposta europea implica risorse europee che arriveranno con una gestione europee la BCE ha già fatto un passo significativo
E ammesso quand'è nata a rinforzato fin un grosso modo mille miliardi per il due mila venti proprio quantitativi since l'acquisto di titoli
Pubblici e privati a definito un criterio di non proporzionalità cioè fino ad oggi la BCE comprato in proporzione ogni cento euro di acquisto di titoli la maggior parte andava ad acquistare titoli tedeschi coi francesi poi italiani c'è c'è stato specificato che in questa fase di emergenza si potrà anche usare un criterio non proporzionale
Poi però cioè la necessità di una risposta fiscale cerchi di di spesa pubblica viene gli io credo che la scelta più lungimirante a cui l'Italia dovrebbe partecipare da protagonista
E non Davagna oso antagonista la scelta più lungimirante sarebbe quella di un bilancio europeo di predisporre un adeguato bilancio europeo
Nell'immediato con gli strumenti che ci sono subito dopo con strumenti tento istituzioni che ancora non ci sono se ciascuno fa per sé e illudendosi che la Banca centrale europea faccia per tutti credo che come minimo avremmo una soluzione non una risposta non ottimale da parte dei singoli Paesi
Volevo chiederle un po'come che cosa ne pensava di di questo scontro che c'era stato sulle attività produttive da lasciare aperti almeno in questo momento di crisi si era arrivati rischia di Monno sciopero
Volevo sapere un po'come come aveva ha visto anche con lo scontro a distanza tra Confindustria e sindacati
Ma io credo che lo scontro sia profilato anche perché il governo non ha esercitato fino in fondo il proprio ruolo decisore
Siamo arrivati alla all'annuncio
Inconcepibile
Dei morti non la conferenza stato una conferenza video Facebook poi certo trasmesso da tutti dal presidente del Consiglio a mezzanotte del sabato
Inconcepibile e in qualche modo sbagliato di Conte quello del sabato scorso perché un provvedimento di chiusura di blocco dando in chiusura di tutte le attività produttive in tutta Italia uno si poteva immaginare che fosse stato studiato nei dettagli nei precedenti quindici venti giorni
E questo purtroppo non è accaduto
Questo ha generato il primo problema lì bisogna fare una conferenza stampa con Conte con a fianco il ministro dalla salute che spiegava perché fosse necessario ora necessario la chiusura totale
Il ministro dell'industria che si ci spiegava
Con un maggior grado di dettaglio possibile ragionevole quali attività di quali attività si disponeva la chiusura e quale no e ministro del Tesoro che da subito dava certezza sul fatto che con loro
Che stavano per subire perdite mancanza di fatturato eccetera avrebbero avuto a disposizione
Un sostegno statale niente ripeto trovato
Io credo che anche alla scelta di di chiudere tutto ovunque forse potessero essere poteva essere ponderata meglio
Da qui è nato lo scontro se tu lasci Confindustria e sindacati a vedersela tra loro su cosa qualcosa chiude antichi alto un ruolo di guida in questo momento perché devi essere consapevole come lo sono i sindacati Thesis sì
Che però del devono essere approfonditi spiegati e dei DS consapevole
Come consapevole il mondo degli imprenditori come Confindustria boccia letto cento miliardi e mezzo baritono
E devi essere consapevole di quello che significa per l'economia una chiusura di questo tipo significa difficoltà per le imprese maggiormente per le piccole imprese grande difficoltà di liquidità per le grandi per le grandi imprese ecco mi sembra che sia un po'mancato mancata la regia
E quindi in questo ha generato uno scontro per fortuna non è un confronto che non devi generato in uno sciopero sarebbe stato assurdo in questa fase
Il secondo lei dopo questa crisi non l'economia non non marcerà più come come prima
Con con il commercio Alberto al al massimo con quella che siano globalizzazione anche dei mercanti non non rivedremo più queste cose
Ma questo
Mi mi auguro che sia presto per dirlo perché altrimenti all'esposto dovrebbe essere non vedremo più
Nulla di più quel tanto gentile tantissimo positivo che abbiamo visto da questo punto di vista io credo che in Italia in particolare si debba stare attenti a non pensare che quello che sta accadendo sia un libero tutti rispetto ai comportamenti sia dello Stato dall'amministrazione che delle imprese cioè che nella la nuova normalità sia dal punto di vista la finanza pubblica una cornucopia con risorse infinite che arriveranno gratuitamente per qualsiasi tipo di spesa che dal punto di vista del sistema produttivo non ci saranno più la competizione internazionale quindi il tema di fare le cose
In modo più efficiente migliorando la produttività non sia più un tema io credo che per almeno precauzionalmente ma che è un po'la mia previsione tolto sbagliare e che per un Paese così fragile come l'Italia arrivato col massimo di debito tendini Monti crescita nella crisi
Tutto quello che viene fatto oggi vada fatto con un occhio al futuro perché il futuro ci sarà e e quindi le risorse che noi dovremmo investire vanno investite
Cercando il massimo dell'efficienza anche nei meccanismi di di di di assistenza che verranno necessariamente utilmente messi
In campo non bisognerà attenti bisognerà evitare ad esempio delle discriminazioni troppo palesi insostenibile ingiustificabili
Penso questo è un impegno anche di più Europa anche negli emendamenti che presenteremo a questo primo decreto e per il lavoro di proposta che faremo sul secondo decreto uscì il successivo decreto
Noi pensiamo ad esempio che non si possa che che diventerebbe inaccettabile una discriminazione per cui alcune categorie di lavoratori particolare
I lavoratori del comparto pubblico di fatto sono destinati a non soffrire alcun contraccolpo va bene e altri lavoratori come le partite di via IVA rischiano di perdere tutto senza garanzie
Quindi gas di soldi va va ci saranno più soldi da spendere sarà necessario spenderli dovremmo spendere bene evitiamo le disuguaglianze e per quel che riguarda il commercio internazionale il nostro obiettivo dentro l'Unione europea e con l'Unione europea deve essere quello di mantenere nudità un commercio internazionale basato sulle regole e non sul rapporto tra potenze
Perché altrimenti per quel che riguarda un paese come il vostro si aggiungerebbero difficoltà difficoltà se in una prospettiva di ripresa della normalità dal punto di vista produttivo dovessero venirci a mancare i mercati internazionali la partecipazione alle filiere di prodotto internazionali
Credo che sarebbe una difficoltà ulteriore ecco non illudiamoci che da una parte del ci sarà la cornucopia delle risorse pubbliche dall'altra una rassicurante
Auto a spiegare
Cambierà moltissimo ma teniamo teniamoci pronti ad affrontare al meglio con rapidità ed efficienza
Le scelte il più nazionali possibili l'anno nuova normalità che si presenterà non appena la crisi dell'epidemia sarà finita abbiamo visto che in Cina l'economia riapre hanno bloccato le frontiere in modo generalizzato anche la non ai non cinesi quindi questo è un altro elemento che renderà ancora più pesante la recessione del due mila venti e più preoccupante del due mila ventuno
E io la ringrazio molto della della sua disponibilità ringrazio il segretario di più Europa Benedetto della del che la vedova con quale abbiamo parlato della
La situazione stiamo il piano
Il ricavato
Ist
Grazie
Grazie al da voi grazie all'ebbrezza radio radicale
Radio radicale siamo in collegamento con Benedetto Della Vedova segretario di più Europa per parlare un po'di quello che sta succedendo sul fronte economico di fronte ai disastri provocati dal dall'epidemia Del Corona
Del coronavirus
Oggi diciamo comincia il l'acquisto di titoli ricomincia anzi l'acquisto di titoli da parte della Banca centrale europea ma sullo sfondo
Delle iniziative delle istituzioni europee c'è anche l'articolo di Mario Draghi sul Financial Times articolo che ha fatto molto discutere il mondo politico su come affrontare la crisi è dei dei prossimi dei prossimi anni
E che gli impone un cambiamento di visione allora lei è rimasto diciamo favorevolmente sorpreso dell'intervista di del del del contributo di Draghi al Financial Times questo che cosa comporta abbiamo visto che questo ha suscitato dalla per tante tante discussioni nel mondo politico italiano
Ma certamente
La presa di posizione di di Mario Draghi per l'autorevolezza che si è guadagnato come governatore centrale come presidente
Della BCE è una presa di posizione importante e per quello che lui ha voluto scrivere certifica
Un cambio di paradigma che vedremo quanto sarà transitorio e quanto no
Certificazione che in questa fase affrontare l'emergenza che si sta determinando sulla Pauline sull'economia
Reale sulle finanze pubbliche in questa fase è indiscutibilmente necessario
Nuovo debito pubblico perché è indiscutibilmente necessario garantire la liquidità che eviti
Il l'infarto dell'economia
Dell'economia dei nostri paesi in questo caso europea ma anche statunitense quindi
Perché che sia stato Mario tre a certificare questo è importante
Con l'avvertenza lo dico anche intorno ai politici italiani con l'avvertenza che Mario Draghi torna dato poi le indicazioni sul pezzo successivo o precedente cioè
Su come garantire
L'afflusso di liquidità
Che deve arrivare all'economia attraverso il debito pubblico come finanziare con quale modalità e strumenti e conseguenze questo finanziamento al debutto pubblico debba o possa avvenire
Allora
Draghi ha detto anche un'altra cosa importante che non potremo fare a meno dello stato nei prossimi dei prossimi nei prossimi anni allora volevo sapere se secondo lei la le istituzioni europee hanno capito bene quello che ha ha detto Draghi e soprattutto volevo chiederle se lei per esempio per inaugurare questo stile diciamo devo statalista vorrebbe gli gli i bond il bond europei incorona Bond e soprattutto che cosa ne pensa delle affermazioni della Lagarde e ha parlato di l'una tantum
Ma allora io non so se la la prospettiva sia neo statalista
è una prospettiva in cui come è doveroso che sia lo Stato interviene in modo pesante era già successo nella crisi del due mila otto anche negli Stati Uniti
Sia sul settore sull'economia in generale sul settore bancario allora presidente degli Stati Uniti si intervenne pesantemente nel settore automobilistico
Il non senza trasformare questo in una visione necessariamente statalista se realizzata statalista e dello stato protagonista
In prima persona dell'economia qui siamo in una fase in cui lo Stato deve esserci deve essere forte deve garantire la liquidità e deve alle alle imprese e alle famiglie
Liquidità sostitutiva del reddito che in queste in questa fase di emergenza è sospeso per definizione per tutte le le l'attività economica che è stata chiusa
Comprensibilmente per decreto per le famiglie lavoratori lavoratori alle famiglie che in conseguenza di questo non hanno non hanno o non avranno
Reddito
Io penso che il settore privato convinto fra anche in questa in questa fase così straordinaria dovrà dare la sua nessun contributo decisivo al sostegno e poi alla ripresa dell'economia il punto che tu sollevare è quello questo Stato che deve intervenire cos'è quale io credo che la dimensione questo anche il richiamo di Draghi io penso che la dimensione della crisi che abbiamo di fronte
Non richieda egiziani
Una dimensione di intervento europeo ma non lo dico per ragioni geologiche o per una mia passione europeista
Io penso che l'Italia abbia di fronte due vie no o la via dell'uscita dall'euro dall'Unione Europea con con le conseguenze che ci sono ci sarebbero e la ripresa di una sovranità monetaria
Per capire poi cosa farne oppure l'Italia deve essere protagonista di una risposta europea purché si parta da una consapevolezza cioè la risposta europea implica risorse europea che che arriveranno con una gestione europee la BCE ha già fatto un passo significativo
E ammesso quand'è nata a rinforzato fin un grosso modo a mille miliardi per il due mila venti proprio quantitativi since l'acquisto di titoli
Pubblici e privati a definito un criterio di non proporzionalità cioè fino ad oggi la BCE comprava in proporzione ogni cento euro di acquisto di titoli la maggior parte andava ad acquistare titoli tedeschi coi francesi italiani c'è c'è stato specificato che in questa fase di emergenza si potrà anche usare un criterio non proporzionale
Poi però c'è la necessità di una risposta fiscale cerchi di di spesa pubblica viene
Gli io credo che la scelta più lungimirante a cui l'Italia dovrebbe partecipare da protagonista
E non Davagna oso antagonista la scelta più lungimirante sarebbe quella di un bilancio europeo di predisporre un adeguato bilancio europeo
Nell'immediato con gli strumenti che ci sono subito dopo con strumenti tento istituzioni che ancora non ci sono se ciascuno fa per sé e illudendosi che la Banca centrale europea faccia per tutti credo che come minimo avremmo una soluzione non una risposta non ottimale da parte dei singoli Paesi
Volevo chiederle un po'come che cosa ne pensava di di questo scontro che c'era stato sulle attività produttive da lasciare aperti almeno in questo momento di crisi si era arrivati a rischio di humour non sciopero
Volevo sapere un po'come come aveva ha visto anche con lo scontro a distanza tra Confindustria e sindacati
Ma io credo che lo scontro sia profilato anche perché il governo non ha esercitato fino in fondo il proprio ruolo decisore
Siamo arrivati alla all'annuncio
Inconcepibile
Nei moti nona Conferenza Stato una conferenza video Facebook poi certo trasmesso da tutti dal presidente del Consiglio a mezzanotte del sabato
Inconcepibile e in qualche modo sbagliato di Conte quello del sabato scorso perché un provvedimento di chiusura di blocco dando in chiusura di tutte le attività produttive in tutta Italia
Uno si poteva immaginare che fosse stato studiato nei dettagli nei precedenti quindici venti giorni
E questo purtroppo non è accaduto
Questo ha generato il primo problema mi bisogna fare una conferenza stampa con Conte con a fianco il ministro dalla salute che spiegava perché fosse necessario o era necessario alla chiusura totale
Il ministro dell'industria che si ci spiegava
Con un maggior grado di dettaglio possibile e ragionevole quali
Attività di quali attività si disponeva la chiusura e quale no e ministro del Tesoro che da subito dava certezza sul fatto che con loro
Che stavano per subire perdite mancanza di fatturato eccetera avrebbero avuto a disposizione
Un sostegno statale niente ripeto trovato
Io credo che anche alla scelta di di chiudere tutto ovunque forse potesse poteva essere ponderata meglio
Da qui è nato lo scontro se tu lasci Confindustria e sindacati a vedersela tra loro su cosa percorsa chiude antichi al tuo ruolo di guida in questo momento perché devi essere consapevole come lo sono i sindacati Thesis sì
Che però del devono essere approfonditi spiegati e dei DS consapevole
Come consapevole il mondo degli imprenditori come Confindustria boccia letto cento miliardi e mezzo baritono
E devi essere consapevole di quello che significa per l'economia una chiusura di questo tipo significa difficoltà per le imprese maggiormente per le piccole imprese grande difficoltà di liquidità per le grandi per le grandi imprese ecco mi sembra che sia un po'mancato mancata la regia
E quindi in questo ha generato uno scontro dal sotto una non è un confronto che non degenerato in uno sciopero sarebbe stato assurdo in questa fase
Il secondo lei dopo questa crisi non l'economia non non marcerà più come come prima
Con con il commercio Alberto al al massimo con la dovuta alla che siano globalizzazione anche dei mercati non non rivedremo più queste cose
Ma questo
Mi mi auguro che sia presto per dirlo perché altrimenti ha risposto dovrebbero essere non vedremo più
Nulla di più quel tanto gentile tantissimo positivo che abbiamo visto da questo punto di vista io credo che in Italia in particolare si debba stare attenti a non pensare che quello che sta accadendo sia un libero tutti ristretto ai comportamenti sia dello Stato dall'amministrazione che delle imprese cioè che nella la nuova normalità sia dal punto di vista la finanza pubblica una cornucopia con risorse infinite che arriveranno gratuitamente per qualsiasi tipo di spesa che dal punto di vista del sistema produttivo non ci saranno più la competizione internazionale quindi il tema di fare le cose
In modo più efficiente migliorando la produttività non sia più un tema
Io credo che per almeno precauzionalmente ma che è un po'la mia previsione tolto sbagliare e che per un Paese così fragile come l'Italia arrivato col massimo di debito tendini Monti crescita nella crisi
Tutto quello che viene fatto oggi vada fatto con un occhio al futuro perché il futuro ci sarà e e quindi le risorse che noi dovremmo investire vanno investite
Cercando il massimo dell'efficienza anche nei meccanismi di di di di assistenza che verranno necessariamente utilmente messi
In campo
Non bisognerà attività bisognerà evitare ad esempio delle discriminazioni troppo palesi insostenibile ingiustificabili
Penso questo è un impegno anche di più Europa anche negli emendamenti che presenteremo a questo primo decreto e per il lavoro di proposta che faremo sul secondo decreto uscì il successivo decreto
Noi pensiamo ad esempio che non si possa che che diventerebbe inaccettabile una discriminazione per cui alcune categorie di lavoratori particolare
I lavoratori del comparto pubblico di fatto sono destinati a non soffrire alcun contraccolpo va bene e altri lavoratori come le partite via IVA rischiano di perdere tutto senza garanzie
Quindi contrasti soldi va va ci saranno più soldi da spendere sarà necessario spenderli dovremmo spendere bene evitiamo le disuguaglianze e per quel che riguarda il commercio internazionale il nostro obiettivo dentro l'Unione europea e con l'Unione europea deve essere quello di mantenere nudità un commercio internazionale basato sulle regole e non sul rapporto tra potenze
Perché altrimenti per quel che riguarda un paese come il vostro si aggiungerebbero difficoltà difficoltà se in una prospettiva di ripresa della normalità dal punto di vista produttivo dovessero venirci a mancare i mercati internazionali la partecipazione alle filiere di prodotto internazionali
Credo che sarebbe una difficoltà ulteriore ecco
Non illudiamoci che da una parte ci sarà la cornucopia delle risorse pubbliche dall'altra una rassicurante
Outta spiega
Cambierà moltissimo ma teniamo teniamoci pronti ad affrontare al meglio con rapidità ed efficienza
E scelto il più razionale possibili l'anno nuova normalità che si presenterà
Non appena la crisi dell'epidemia sarà finita abbiamo visto che in Cina l'economia riapre hanno bloccato le frontiere in modo generalizzato anche la non ai non cinesi quindi questo è un altro elemento che renderà ancora più pesante la recessione del due mila venti e più preoccupante del due mila otto
E io la ringrazio molto della della sua disponibilità ringrazio il segretario di più Europa Benedetto della del che la vedova con quale abbiamo parlato della
La situazione stiamo il piano
Il ricavato
Teppisti
Grazie
Grazie al lavori grazie a lei avversa radio radicale