Rassegna di Geopolitica. Africa e coronavirus + Coronavirus e consumi di elettricità e petrolio

Bentrovati all'ascolto di radio radicale la rassegna di geopolitica di lunedì trenta marzo due mila venti oggi abbiamo
Uno spazio molto più ampio a disposizione in palinsesto modificato ci permette di approfittare addirittura di venticinque
Minuti e di tempo circa di conseguenza proporremo una puntata doppia diviso in due parti con nella prima parteggiò occuperemo di
Epidemia anzi pandemia da coronavirus che African che i rischi per quanto riguarda la diffusione del corona di rose nel continente africano con una sola segnalazione dal sito dell'ISPI Istituto per gli Studi di politica internazionale di Milano
E due rapidissime segnalazioni che poi potrete ritrovare con calma se volete incalza la scheda on line
Dell'appuntato arriva oggi della stazione geopolitica per quanto riguarda la questione della grafica da una parte c'è una al sito costantemente aggiornato che da i numeri in tempo reale del
Presenza del dei contagi coronavirus il continente africano che de attraverso la rivista on line in lingua francese il giorno a Flick
Dall'altra parte c'è invece una grafica che da il come dire cita l'idea militarmente di quelle che sono le sovrapposizioni di rischi per quanto riguarda
La diffusione del coronavirus continente africano che i movimenti le dinamiche di popolazione delle persone sfollate
Che hanno abbandonato cioè i loro paesi la sovrapposizione tra questi due fattori e qui andremo su un sito americano l'Africa Center for
Strategica statista anche qui solamente una segnalazione velocissima la fine per
Andare a guardare chi vuole
Attraverso il sito internet è quella che è la grafica relativa a questo tema come detto poi alla fine ci occuperemo invece di geopolitica
Della energia ai tempi del coronavirus per quanto riguarda gli effetti e le ricadute sui consumi di elettricità
E di con possibile fossili petrolio in particolare e lo faremo che la seconda parte con un'intervista con Davide Tabarelli presidente di Nomisma energica andiamo con ordine e partiamo con l'Africa siamo sul sito dell'ISPI XP on line appunto detti Africa alla prova del coronavirus SARS come si temi come si aspetta nemmeno l'Africa subsahariana sarà risparmiata dalla pandemia di nuovo coronavirus
Benché i numeri o almeno quelli noti siano fin qui tutto sommato contenuti sono pochi gli Stati africani estraneo al contagio la rapida diffusione della coronavirus nel subcontinente alimenta preoccupazioni diffuse se i primi casi erano essenzialmente correlati ai focolai di contagio emersi in Europa
Tanto da alimentare una caccia all'untore europeo in diversi Paesi a spaventare ora l'attivazione di catene di contagio locali che aggrava le prospettive di propagazione capillare dell'epidemia
E minacciano di mettere a dura prova e capacità di gestione e di risposta africane
Sotto questo profilo prosegue l'analisi che a proposito e curata da Camillo Cassola
Sotto questo profilo scrive l'ispiratore Giuditta dei sistemi sanitari in un continente due posti di terapia intensiva sono drammaticamente limitati meno di mille Sudafrica ad esempio costituisce uno degli aspetti di debolezza più preoccupanti guardando le necessità di prevenzione diagnosi controllo in situazioni di emergenza gli sforzi postina essere nelle scorse settimane dai Governi africani sono però incoraggianti
Se inizialmente due sole strutture sanitarie in Senegal Sudafrica risultavano attrezzate effettuare di testa per l'accertamento dei casi di contagio
La capacità nel continente esalta rapidamente rafforzata e numero di paesi pronti portato a quarantatré grazie al supporto dell'organizzazione mondiale della sanità
Per voce della direttrice dell'ufficio Africa l'organizzazione non ammesse nel corso delle settimane precedenti
Enunciato l'obiettivo di garantire che tutti gli stati membri potessero disporre della capacità di diagnosticare i casi di coronavirus
Tratta dei pazienti in isolamento e fornire loro le cure adeguate in tempi brevi in previsione di un possibile a ottobre che della epidemia
E a tale scopo l'Africa Centers for disease control progression che l'Unione africana avevano approntato la costituzione di una task force continentale
Guidata da Marocco Sudafrica Senegal Nigeria Candy per supervisionare i progressi nell'ampliamento la capacità di risposta l'epidemia e garantire l'aiuto che il supporto tecnico sanitario
Necessarie da affrontare l'eventuale casi di contagio
Cinque sono i pilastri su cui poggia l'iniziativa sorveglianza screening controlli in entrata
Prevenzione dell'infezione controllo delle strutture sanitarie gestione clinica dei pazienti contagiati diagnosi laboratoriale comunicazione dei rischi impegno a livello comunitario
Il migliore tra la migliore raccomandazione per l'Africa è quella di prepararsi per alpeggio da subito questo tradotto malamente dall'inglese insomma quanto aveva dichiarato
E il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità che ebrei Jesus nei giorni scorsi mettendo in guardia i governi africani paventando il rischio concreto concerto numero di casi non sia stato oggi diagnosticato
E che guardando al
La vendita di diffusione della pandemia del mondo ci si debba tendere un'evoluzione preoccupante in tempi brevi l'adozione di misure avesse i tipi da parte numero crescente di governi riflette tali timori alla iniziale sospensione dei voli che ha riguardato la Cina ha fatto seguito l'adozione di provvedimenti restrittivi precauzionali dai controlli medici rafforzati alle quarantena obbligatoria divieti di ingresso nei confronti dei viaggiatori proveniente dalle zone più colpite dal virus tra cui l'Italia infine la moltiplicazione dei focolai di contatti nel continente ha convinto le autorità politiche di diversi Stati ad adottare misure di lo da un del tutto simile a quelle poste in essere in Europa
Ieri a capo di Stato senegalese saluta le prime ordina la chiusura di scuole e università per tre settimane e la cancellazione delle principali manifestazioni religiose in programma il Paese
Mentre il presidente del Sudafrica ramo Alfonsa dichiarato lo stato il disastro nazionale
Annunciando severe disposizioni di contenimento tra cui chiusura di scuole restrizione di viaggi divieto di assembramenti
Numerosi altri Stati hanno seguito l'esempio di da carie pretori il Ruanda ha deciso la chiusura totale del Paese ad esclusione dei servizi essenziali di emergenza
Un ulteriore fattore di allarme per il continente prosegue l'analisi dell'ISPI riguarda le ricadute economiche della crisi sanitarie locale la Commissione economia delle Nazioni Unite per l'Africa a stimato ottimisticamente una contrazione delle previsioni di crescita media del PIL l'africano
Dal tre virgola due per cento all'uno punto otto per cento a causa della interruzione delle catene globali del valore della crisi dell'industria energetica e turistica del crollo delle rimesse dall'estero la perdita di introiti fiscali inoltre sarebbe suscettibile di determinare un aumento insostenibile del debito con conseguenze destabilizzanti
Lo so che è una domanda di petrolio potrebbe causare perdite per circa sessantacinque miliardi di dollari per gli Stati produttori africani
L'impatto del coronavirus solido senso partiva potrebbe risultare in un calo verticale degli introiti per il due mila venti a essere colpiti sono soprattutto Paesi come largo laddove il petrolio rappresenta il novantasette per cento circa dell'export urla Nigeria che vede il petrolio costituire il novantadue per cento delle sue che esportazioni
In particolare gli affetti dal blocco della produzione del calo della domanda cinese costituiscono una minaccia grave per gli Stati subsahariani
E due dati sottolinea l'ISPI su tutti danno un'idea di questa forte interconnessione tra la Cina e l'Africa
Sono circa duecento mila i lavoratori cinesi in Africa i questa reciprocità circa ottanta mila gli studenti africani incida cinque mila dei quali nella provincia dello Hubei
Laddove sia registrato per la prima volta i casi di coronavirus la Cina è il principale partner commerciale dell'Africa il volume delle transazioni commerciali nel due mila diciotto ammontava duecentoquattro miliardi di dollari il sessantaquattro per cento dell'export africano bah verso la Cina in particolare risorse energetiche e minerarie
Ci fermiamo qui perché l'articolo decisamente molto interessante vi rimandiamo al sito del isospin per poterlo ritrovare tutto quanto la schede lunga e ampie che si occupa anche di altri questioni sempre collegate come detto il titolo è l'Africa alla prova del coronavirus l'analisi che vedevo proposte di Camillo Cassola e la ritrovate on line sul sito il spiccò un wine appunto Irti velocemente per quanto riguarda ancora la questione coronavirus e Africa
Una segnalazione per quanto riguarda le grafiche aggiornate sulla diffusione la presenza di contagi di corone di rose nel continente africano c'è una sito aggiornato sulla pagina on line Divisional Flick
Una carta per seguire aggiornata l'avanzata dell'epidemia nel continente africano e poi si è ritrovato sulla nostra Scheda uguale
Sul sito internet ritroverete per iscritto gli indennizzi per ritrovare questo
Questa pagina su internet se volete altra segnalazione velocissima qui dalla Africa Center fossero tetti statista come detto si tratta di grafica che mette in risalto le dinamiche Molmenti degli sfollati le migrazioni nel continente africano alla luce dell'appunto delle influenze dei rischia dalla diffusione del contagio da coronavirus se questo trovate
Sul sito internet Africa Center punto porti a speriamo che questa prima parte della rassegnare il gioco ridicolo quest'oggi coronavirus e Africa andiamo alla seconda parte di questa puntata
Molto ampia come detto per motivi di palinsesto molto più tempo a disposizione
Con la seconda parte andiamo invece a parlare della geopolitica della energia con meglio
Delle ricadute definiamole così delle conseguenze della pandemia
Da coronavirus sui consumi di elettricità i di petrolio ne parliamo di questi temi con Davide Tabarelli presidente di Nomisma energia
Radio radicale siamo in collegamento con Davide Tabarelli presidente di Nomisma Energia buongiorno grazie per essere di nuovo qui a Radio Radicale buongiorno molti gli argomenti molti gli spunti legati alla ai temi della energia alla luce ovviamente di quanto avviene con la diffusione della epidemia dalla Padania da coronavirus che di ciò che comporta dal punto di vista dei cambiamenti
Delle abitudine delle persone che non solo forse si può partire intanto la questione relativa anche dal nostro paese che ormai in blocco in ballo da una cosiddetto da almeno quarantacinque giorni
Se non andiamo errati un primo Effetto ovvio che comporta oltre la mobilità della persona la chiusura dell'industria che la questione del crollo
Del consumo della i vetri ferita quali sono i dati da questo punto di vista
Purtroppo meno venti per cento che citano l'idea di quello che il calo di attività economica sostanzialmente
è una prima punta lei il Mandelli il del di come fare cavando ovviamente
Il PC muovere sui trimestri sull'anno pertanto questo questo calo non dovrebbe durare tutto il primo mentre pian piano riprenderemo
Però le linee che circolano ormai sono intorno al dieci per cento anche con l'ipotetica possiamo riprendere a qualche dinamico però l'elettricità da noi in questi giorni è o meno venti per cento se ne consuma ancor più al mattino
Nelle carte perché la gente non va in fabbrica proprio a casa però la Mercatone intonano fortissimo calano
Perché i gestori mettono in guardia dai rischi di addirittura di possibile potenziale blackout della rete elettrica
Ma perché innanzitutto perché noi in tutti i dettagli del duplice quello mentre ci si mondiali dei paesi sviluppati il rischio c'è mentre del tema sempre dominante tutti i gestori neanche dal nostro
Lo annuncia Magna negli Stati Uniti poi noi abbiamo per alcune aggravanti una e che abbiamo avuto uno dei più grandi blackout della storia mondiale se non il più grave
Che è stato quello del settembre del due mila e tre quando è collassato per ventiquattro ore tutto il nostro sistema elettrico e seconda ragione per sempre collegata con l'esperienza di perché noi dipendiamo tanto dalle importazioni Prato quel blackout e durò ventiquattro ore
Fidelity operavano in una notte fra una domenica e un sabato e una domenica con basso carico quando proprio la domanda era molto bassa e ci si affidava molto all'importazione dalle Roberto un albero
Che cade su una linea in un criterio per fare centrale tutori dell'interesse sui temi sono molto più sofisticate sono stati fatti investimenti
Niente non c'è già e perciò questo rischio ecco poi nei giorni scorsi si parlava che le centrali nucleari francesi per cui viene una gran parte delle nostre leggi elettricità importata
Dovessero ridurre l'attività lavorare di meno
C'è da dire che noi noi abbiamo sistema che dateci permanente con otto chitarre Pat con con Edgar Schena soprattutto importato per il novanta per cento faccio anche i fornitori di gas concreta fra l'altro è crollato in queste che chinano e non non siamo abitanti dei costi di trasporto
Quel giorno insomma ed abbiamo un sistema molto esposto all'importazione che è una vecchia la debolezza del nostro sistema energetico in particolare a lecco ma vediamo quanto è importante l'elettricità in queste ore per far andare le case della gente ma soprattutto gli ospedali
E sistema elettrico non può mancare alla l'obbligo di fornire perciò da questo la massima attenzione
Che che si traduce nel parlare e nell'affrontare il problema ma sono la situazione è sotto controllo ecco
L'altro tema con cui vogliamo di cui voglio parlare con lei ovviamente quello relativo al petrolio da una parte per quanto riguarda anche in questo caso il crollo dei consumi ma anche prezzi che sono veramente incredibilmente bassi basta ricordare che venerdì scorso
E intanto ricorda in questa intervista questo collegamento viene realizzato Dominica ventinove marzo così tanto per contestualizzare meglio a venerdì le quotazioni del da venti a mio Alcamo chiuso a ventuno e cinque ventuno dollari e cinquantuno
Al barile perché questo orologio che questo trenta intenzione ti quali sono le previsioni insomma continua così
Ma simili purtroppo ipotesi dominante in questo momento continua a scendere anche perché c'è un eccesso di offerta dovuto a una concomitanza impossibile fino a qualche giorno fa di una guerra di prezzi fra Russia Arabia Saudita
E il crollo dalla domanda a livello globale perché gli aerei sono a terra perché le macchine sono i parcheggi e perché le carriera compiono un po'come dicevamo prima per l'elettricità
Complessivamente abbiamo qua la domanda globale di petrolio che anche qua un meno venti per cento dieci per cento in queste ore
Nel mondo sono dieci o venti milioni giorno almeno
Di domanda su una produzione una domanda complessiva intorno ai centouno milioni
Inizio a questa guerra contro la Russia e Arabia Saudita
Scoppiata il sei marzo quando San Vito vertice OPEC non OPEC perché dove si doveva affrontare un ulteriore taglio la Russia non ha voluto non ha potuto essere scattata questa guerra so che c'è un eccesso cortissimo non si addirittura dove mentre un togliere tutto quello che sta accadendo ricorda vagamente quello che accadde nel lontano mille novecentotrentuno quando nel Texas che Medioriente dunque io da tuonò il prefetto ad essere negativo per alcuni giorni perché proprio chi pagava per avvenire per andare a ritirare il petrolio e questa è un'ipotesi non è prima in corrente una un suggestionabile quel computer però portare ai giorni nostri un'ipotesi anche queste prima dunque la gravità della situazione non è così improbabile a ciò che negli Stati Uniti intervengono
Riducendo la corruzione nel Texas nel bar Facchini
Cosa che potrebbe dare un po'di respiro accaduta circoletti cornucopia che ancora da ecco per capire meglio qual è del quale dovrebbe esentato la quotazione diciamo così sostenibile breakeven intanto interessa deve
Barile di petrolio per l'economia i bilanci della Russia per capire anche quanto può portare avanti
Ne esca acquista un braccio di ferro con aliante con ma ci sono varie epoche significa anzitutto verso questi tempi venticinque dollari che abbiamo adesso si confrontano
Con un sole ottanta dollari che era stato il picco umbra ottobre pettorina diciotto i settanta dollari di inizio anno quando c'è stata la guerra fra Iran
In ipotesi di guerra Iran Stati Uniti la Russia come l'Arabia Saudita come Paesi produttori mai viene anche i consumatori se posso si accontenterebbero di un settanta sessanta dollari per barile
Per stabilizzare perché noi abbiamo bisogno di stabilità perché più Baggio adesso più è probabile un rimbalzo violento di futuro
Però questi Paesi in questa guerra adesso possono da almeno hanno dichiarato che possono sostenere dieci quindici dollari per parecchi metri
Perché i loro costi di produzione nel sette di queste economie della Russia la radio show invita di rane in Venezuela la Libia il ritmo che ricordo questi due e vorrei essere importante sono degli esempi dove il petrolio la nazione e con questi Paesi in costi di produzione è intorno ai cinque dieci dollari perciò questo quello che dicevamo prima di ventuno potrebbe anche scendere ma questi Paesi sono dipendenti troppo da troppo tempo dal dall'esportazione di petrolio perciò non è così negativo che si attirino
Finalmente allentare la dipendenza da esportazione Petronio sì
Lei ricordava appunto la questione del ascella con il americano il petrolio prodotto con nella stato con il fracking
Le industrie americane forse non i giganti ma insomma le industrie media anche soprattutto nel Texas alcune Stati americani quanto soffro invece questo braccio di ferro per loro il prezzo diciamo il breakeven il prezzo di realizzo di sostenibilità e sicuramente più alto no
Di corso eravamo nel due mila quattordici che dicevamo che era ottanta novanta dollari allora i prezzi erano centodieci dollari sul mercato internazionale
Sembra pochi giorni fa adesso siamo ventuno
In realtà poi dopo sono stati bravi questi petrolieri indipendenti piccole società tutto il sistema economico che ruota intorno a questa industria
A ridurre tantissimo i costi verso si parlava di quaranta cinquanta dollari tuttavia neanche con quaranta ai cinquanta facevo molta fatica perché ci sono in dedicati tantissimo queste società
E perché c'è un sistema di finanziario americano che ha dato facile debito queste società come vedevano queste come una sorta di nuove Tex Company
Come ne delle che i tempi delle Checco contorni delle energie e delle Google del delle Alphabet ottenne Amazon dell'Energia
In realtà le cose stanno andando molto diverso e perciò il disastro milioni di disoccupati che si deve prevedono ed è un problema anche per le prossime elezioni perché
Trump da una parte ama come amano tutti i presidenti annunciare vedere che il prezzo alla pompa della benzina e basso cosa che sta accadendo però dall'altra lui deve pensare anche tutti questi spazi queste produzioni questi operai del Midwest e del ex soprattutto che vedrebbero di buon occhio che mente un intervento permesso per la Siria di sollevare il tetto in e per dare più stabilità occupazionale
A questo economia
E così Gran Bretagna in aiuto Medioriente l'allenatore satira RAI piace l'Arabia Saudita che ha dei grossi problemi anche la madre significare questo
Alla luce di tutte queste considerazioni che sulla base diciamo così del perdurare comunque del diffondersi dei timori intatta
Prima da contagio del coronavirus pagare ricadute effettive dal punto di vista della Pio della produzione industriale nei vari Paesi insomma che cosa come stanno cambiando gli scenari della giù politica energetica con cosa possiamo intanto vedeva che cosa sta cambiando come cambia il mondo
Ma anzitutto abbondante di Energia come non c'è mai stata come è stato negli Stati Uniti per il gas però l'ultimo decennio capire ridotto i prezzi questa che aiutato tantissimo
Economia di campare espandersi a verde il record costanti
Medioriente che che sta sempre più in campionato in questa economia da petrolio
Con l'Arabia Saudita paradossalmente Paese più statica del Medioriente che però in mano a un bizzarro imprevedibile giovane principe
E la Russia che dovrebbe sarà in difficoltà nei prossimi anni tra tutto sommato anche un mondo che dipende tantissimo dall'energia in particolare del petrolio che adesso in eccesso
Ma vorrei spendere due parole positive sul petrolio che in queste ore si usa tantissima plastica guanti di plastica dispositivi di plastica da Craxi Kastner farmacie
Per separare questo virus dettare per aiutare a contenere il contatore col petrolio serve per la nascita la NATO serve a far la platea che era in uno dei simboli
Della modernità che essendo stato nel mare danno ma in questo momento ci sta aiutando quando riparte l'inno così anche l'elettricità il petrolio l'energia saranno la linfa vitale dell'economia globale
Neanche di quello italiano
Grazie grazie davvero Davide Tabarelli presidente di Nomisma Energia per essere stato con Mike radio radicale boh lavora presso violazione
E con questa intervista si vede anche la puntata di oggi della rassegna di geopolitica di lunedì trenta marzo due mila venti come detto la puntata
Strana particolare molto lunga avevamo molto più tempo a disposizione dal palinsesto odierno circa venticinque minuti come detto come sempre potete ritrovare questa puntate tutte le precedenti con la sul nostro sito internet radio radicale punto ti slash rubriche la rassegna Riggio politica un saluto e ringraziamento per l'ascolto da Lorenzo Randy