Intervista a Rita Bernardini sulla morte di un detenuto nel carcere di Bologna per Covid -19

Abbiamo ai nostri microfoni Rita Bernardini Rita ben trovata
Anche a chi Giovanna perché purtroppo veramente
Quanto possa dispiacere dover dare questa notizia immaginabile successe morto il primo detenuto per raccordi da diciannove una persona di settanta sei anni Rita giusto a Bologna
Sì
Era in Alta sicurezza se non sbaglio ed è qualcosa di indecente perché io ho notizia di molte persone anziane che si trovano in Alta sicurezza
E che se colpite dal coronavirus praticamente hanno di fronte la condanna a morte e purtroppo sembra che si muovano in pochi anche fra i magistrati di sorveglianza
Già liberare almeno temporaneamente queste persone perché possano essere curate e isolate non certo dentro il carcere ecco questa qualcosa di indecente io continua a mandare messaggi
Alla responsabile del trattamento dei detenuti il dottor Giulio Romano perché ci sono tante tante situazioni purtroppo di questo tipo
Non si capisce perché non si trovi una soluzione poco fa per esempio
Ho avuto la notizia di un medico o positivo affossano
Ecco il
Mi pare che il tatto e fornisca con ogni tanto non quotidianamente il
è il numero dei detenuti colpiti dal Coopi del numero degli agenti ma sui sanitari che a questo punto cominciano ad essere un bel po'da quello che sono
è non si dà alcuna informazione e soprattutto non si dai dettaglio dell'informazione come viene fatta quotidianamente
Anche zona per zona città per città qui bisognerebbe sapere il carcere per carcere qual è e quale sia la realtà
Purtroppo c'è una recita una reticenza da questo punto di vista io mi auguro che nella conversione del decreto cura Italia che era quello che conteneva quelle norme totalmente inefficace
Per ammissione dello stesso ministro della giustizia che e in piena una detto che sono usciti
Con la detenzione domiciliare cinquanta persone ecco mi auguro che in fase di conversione ci siano emendamenti ma addirittura presentati proprio dal governo per correggere
E le tante esclusioni che ci sono in quel decreto perché è necessario stabilendo ormai in tutto il mondo
è diminuire la popolazione detenuta per re contenere il più possibile il il virus
Bensì perché appunto notiamo con me lo stalinismo stavi dicendo negli altri paesi le soluzioni ci sono vengono applicate insomma non si capisce perché da noi
Sembrerebbe quasi una sorta di tabù uno parlare di l'ipotesi quali appunto domiciliari addirittura proprio non consentire in questo momento l'accesso al carcere che forse è una misura come dire di ultima istanza però
Certo per i detenuti diciamo così quelli che vengono chiamati in attesa di giudizio
Bisognerebbe assolutamente rimandare l'esecuzione penale in carcere e questo può essere fabbro perché non tutti poi i giudici che lo fanno
Dovrebbe essere fatto direttamente dal con un provvedimento anche temporaneo da parte del governo che è poi se decidessero finalmente di affrontare il problema della custodia cautelare in carcere che una vera vergogna noi siamo al trenta per cento dei detenuti
In custodia cautelare mentre la media europea è del ventidue per cento già decente cogliere l'occasione del coronavirus per togliere
Questa vergogna di persone presunta innocente che però
Finiscono in carcere
Ritenta Antochi ringraziamo noi ovviamente continuano ad occuparcene ti questo e speriamo che
Qualcosa si muove niente mi mi auguro che si muovono anche le procure perché
Visto che sembra che al governo non Santana il Papa non Santana il Presidente della Repubblica non sentono tutto il mondo accademico il mondo penitenziario il CSM
Non c'entra nulla nessuno
è ci auguriamo che invece qualcuno fra i gli faccia sentire per esempio fra le Cúcuta procure della repubblica presso le quali come partito radicale abbiamo inviato una denuncia perché l'inerzia
Può portare a eventi tragici e questa parola di tragico l'ha usata il Papa
Grazie grazie a Rita Bernardini