Tra gli argomenti discussi: Rassegna Stampa.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 1 ora e 43 minuti.
Rubrica
Dibattito
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9:30 - Senato della Repubblica
10:30 - Camera dei Deputati
10:45 - Camera dei Deputati
11:30 - Parlamento
11:45 - Camera dei Deputati
11:45 - Camera dei Deputati
giornalista
Cari radioascoltatori di radio radicale bentornati a stampa e regime la nostra rassegna stampa oggi nove aprile
E i temi più o meno sono quelli di ieri ma un qualche evoluzione perché come sapete il vertice
Come immagino molti di voi sapranno il vertice europeo sulla sull'accordo sugli eurobond sulle strategie diciamo finanziarie di contrasto alla pandemia non ha prodotto i risultati sperati questa
La prima notizia che diciamo è presente sulle pagine dei quotidiani e in un'altra un notizia che o rappresenta diciamo il secondo corno del sommario odierno invece il calendario della fase due che il Governo si asprezze si appresta a varare
E stretto tra la morsa da una parte degli scienziati che frenano cercando di differire la riapertura del paese e Confindustria che spinge per ripartire poi ancora parleremo dell'inchiesta sui contagi
E la mancata chiusura degli ospedali dello Spedale di Alzano
E anche la strage degli anziani nelle RSA e i morti nascosti Lombardia inchiesta che scatena anche polemiche reazioni letture contrapposte da parte dei giusti dei giornali italiani
Come vi dicevo il decreto cura Italia del di del del Governo varato nei giorni scorsi
Suscita dibattiti all'interno delle imprese non piace a tutte le imprese si segnala la presenza di vincoli burocratici che rischiano di far slittare l'erogazione dei fondi ma e il ministro Gualtieri rilancia con un'intervista sul Sole ventiquattro ore annunciando che si tratta di misure senza precedenti e che invece i fondi saranno erogati subito
E poi ancora parleremo della chiusura del governo alle o in leggi e il tema dei migranti anche questo tema
Di grandi contrapposizioni e letture su tutti i quotidiani italiani nel frattempo
I contagi si riducono ulteriormente aumento nel guariti e questo fa ben sperare ci sono trenta studi sul vaccino
Che vanno avanti nel mondo ma ci vorrà ovviamente un anno di tempo
Da ultimo Sanders si ritira nella corsa per le primarie e libera by del nella sfida a Trump
Questi i temi del sommario odierno adesso vediamo i titoli dei quotidiani italiani
Corriere della Sera ripresa diversa in ogni regione gli industriali del Nord riaprire infetti in fretta Conte più flessibilità o faremo senza la web
Il calendario della fase due
Dal quindici aprile record di guariti più di due mila in un giorno arrivava app per tracciare gli spostamenti la Repubblica la febbre del Nord Conte frena vertice con i sindacati
Europa l'Italia verso il sì al messe negli USA due mila morti in un giorno per coronavirus Bernie Sanders lascia e lancia la volata di Bayern contro Trump Piemonte Lombardia Veneto ed Emilia vogliono tornare in fabbrica dopo Pasqua
John Elkann ripartiamo ma con giudizio
La stampa altri quindici giorni di chiusura per l'Italia
Dopo il vertice con gli esperti arriva il decreto impresse fermati dalla burocrazia
Confindustria del nord il sistema e bloccato oggi l'Eurogruppo Conte l'Europa batta un colpo o saremo tutti costretti a far da soli poi precisa nessun riferimento ai conti
Gualtieri subito quattrocento miliardi alle imprese il decreto non richiede provvedimenti attuativi ore istruttorie veloci questa il titolo dell'intervista al ministro dell'economia del Sole ventiquattro Ore
E poi ancora
Il mattino nuove regole o è finita debito condiviso Conte va all'attacco allentare i vincoli di bilancio o faremo per conto nostro Germania Olanda ancora rigide ma su covered bond e messa ammorbidito si continua a trattare il messaggero
Riaperture mirate per zona braccio di ferro sulla fase due gli scienziati e presto record guariti ma il contagio a velocità diverse pressing di Confindustria
Aziende divise in tre fasce nelle regioni l'OMS non c'è una diminuzione netta
E poi ancora
L'avvenire prima chi soffre sempre la CEI destina duecento milioni dell'otto per mille per stare accanto a famiglie e associazioni in difficoltà
Libero le case di riposo eterno una strage prevedibile
In Italia settecento ospizi con trecento mila ospiti
Lì dentro il morbo ha trovato terreno fertile con gli anziani centinaia di morti però si punta il dito sulla Baggina perché in Lombardia c'è il centro destra della stella stessa lettura viene anche dal dall'al giornale la verità
Le le RSA sono un incubo in tutta Italia sotto tiro c'è solo la Lombardia e anche dal giornale di Alessandro Sallusti che titola
Un con un editoriale
La sinistra usa la pandemia per scatenare i pm in Lombardia datevi uno scudo dal virus dei giudici e poi poderoso flop sul decreto a quattro giorni dall'annuncio trionfale di Conte il decreto liquidità per aiutare le imprese le famiglie non è ancora stato firmato
Il Riformista il Governo ha chiuso i porti e Salvini se la ride
Il fatto quotidiano zona rossa mancata indagano due Procure epidemia colposa dal bergamasco all'intera Lombardia
Il quotidiano del sud i morti nascosti della Lombardia esclusivo coronavirus il rapporto dell'Istituto superiore di sanità sui decessi negli ospizi
Il dubbio il cuore Italia svilisce l'avvocatura secondo il Consiglio nazionale forense il momento emergenze emergenziale non può stravolgere i principi che governano il giusto processo
E poi ancora il Manifesto norme una crociera l'Italia non è un porto sicuro con l'emergenza coronavirus il governo blocca lo sbarco di decine di migranti salvati in mare Dallara curdi
Equiparando lì ai crocieristi la destra gongola ma apre al permesso uptempo dei braccianti stranieri che restano schiavi la notizia niente lezioni di un paradigma un paradiso fiscale come l'Olanda e adesso Conte parla di fine dell'Europa
Ed infine il tempo Conte tieniti questi soldi finti Lettera dal Paese che non ce la fa
Imprenditrice scrive al premier piuttosto che indebita mi meglio chiudere l'attività questi i titoli d'apertura dei quotidiani italiani iniziamo adesso a
Ragionare dai dei singoli temi a partire da questo calo dei contagi e da questa controversa fase di preparazione alla riapertura parziale del Paese la cosiddetta fase due che trova su sponde contrapposte
I gli imprenditori
E licenziati del comitato tecnico che il governo consulta per assumere le sue decisione abbiamo visto che
E vi dicevo la c'è un calendario a cui il governo sta lavorando ne dà conto il Corriere della Sera a pagina otto e sembra che ormai questo calendario per le regioni sia in via di definizione anche se il premier dovrebbe annunciarlo nelle prossime ore
La fase due potrà avere tempi e modi diversi scrivono Monica Guerzoni e Fiorenza Sarzanini nelle varie regioni ma la decisione finale spetterà sempre al governo
E questa è la linea decisa da Palazzo Chigi per gestire le legge emergenza da coronavirus a partire dal quattro maggio perché come sembra capire dalla lettura dei giornali il governo sembra orientato a far partire la fase due
Dal quattro maggio salvo o riaprire una serie di attività imprenditoriali subito dopo Pasqua
Già domani scrive
Fiorenza Sarzanini e Monica Guerzoni
Il premier Giuseppe Conte potrebbe firmare il nuovo decreto per confermare i divieti di spostamento per i cittadini ed autorizzare alcune impresse a riprendere l'attività subito dopo le vacanze pasquali
Quanto accadrà nei prossimi giorni servirà comunque stabilire le nuove tappe con il timore nemmeno troppo celato chi in queste festività
Le persone vadano in giro vanificando gli sforzi sin qui fatti per limitare il contagio e tenendo presente alcune date che possono rivelarsi strategiche proprio nella pianificazione futura
La la strada dunque e tracciata fino al tredici di aprile
Pasquetta tutti a casa uscite soltanto per andare al lavoro e a fare la spesa ma nei giorni successivi alcuni prese otterranno il via libera
Per riprendere l'attività se dotate di tutti i dispositivi di sicurezza Confindustria chiede un programma di repertori ordinate e i segretari di CGIL CISL e UIL le scrivo l'arconte perché vogliono incontrarlo al più presto
Per valutare insieme quali aziende a riaprire dopo il tredici aprile
Vi avevo detto ieri che però queste
Riapertura in parte sono già iniziate in deroga attraverso
Un meccanismo di autocertificazione che era stato sancito da un protocollo del quattordici marzo e quindi
Una buona parte delle imprese soprattutto al lordo ha ripreso la sua attività ma ce ne saranno altre che ovviamente saranno sdoganata e
Dopo Pasquetta
Nelle riunioni delle ultime ore si è parlato di librerie cartolerie pasticcerie e si è deciso di chiarire che ristoranti e tavole calde restano chiusi ma possono consegnare i piatti nelle case
Il il ieri parlando con la tedesca Bild il premier ha prima ricordato il parere del Comitato tecnico scientifico
Che chiede di non attenuare le misure restrittive non si deve abbassare la guardia e bisogna continuare ad operare con lo stesso rigore e poi ha voluto lanciare un messaggio ai leader europei e in particolare alla Spagna
Che terminerà Hill occhi da un il ventisei aprile dopo tutti i sacrifici che ha fatto l'Italia non può rimanere esposta a un eventuale contagio di ritorno questa la preoccupazione di Conte
Dal quattro maggio scrivono ancora la Sarzanini e la Guerzoni sul Corriere della Sera passati due ponti festivi che preoccupano evidentemente molto
Gli scienziati per gli assembramenti che potrebbero riversarsi strada o peggio per gite fuori porta comincerà la vera fase due
Ma solo se l'indice Rho sarà prossimo allo zero e per questo fino ad allora è fondamentale rispettare la regola di rimanere a casa l'indice Rove lo ricordo è il numero di contagiati
Per persona che deve essere inferiore ad uno per persona ovviamente malata cioè quando il virus si ferma vuol dire che nessun malato in grado di contagiare
Una persona meno di una persona in media e quindi a quel punto c'è una riduzione del virus
Il diciotto maggio nell'ultima parte di maggio scrivono ancora la Sarzanini e la Guerzoni
Potrebbe arrivare qualche allentamento anche rispetto ai divieti di spostamento per i cittadini cioè la possibilità di uscire dalle città di viaggiare di muoversi
E una nuova lista di attività commerciali da far ripartire le regioni che hanno avuto il maggior numero di contagi dove la popolazione risulta quindi più immune
E quelle che hanno un numero basso di malati porre potrebbero ottenere dal governo il via libera all'eliminazione di alcuni limitazione sulle passeggiate e vero che all'obbligo di stare nel proprio comune
Su questo mi permetto di segnalare che ci sarà molta mo'molto dibattito perché il fatto che ci siano stati in alcune regione più malati non vuol dire che ci sia quell'immunità di gregge che è una garanzia
Quindi il come dire Farr dipendere la riapertura da questo dettaglio o piuttosto dal suo contrario dal fatto che non ci siano conta angina assoluto
Sono criteri opinabili che incontrano nella comunità scientifica e ancor più incontreranno nella comunità politica
Qualche distinguo ma se ne parlerà per intanto l'opinione degli scienziati e abbastanza cautela cioè qui abbiamo sempre sul Corriere della Sera un'intervista che quella del
Di Giovanni Rezza epidemiologo e direttore del Dipartimento di malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità il quale dice
Due cose il ritorno dovrà essere organizzato in modo tale da assicurare uno scaglionamento degli impiegati in ufficio in fabbrica temendo una parte di smart working non si può certo pensare di far ritornare tutti insieme al lavoro
Anche se in azienda fossero rispettate le misure distanziamento questo permetterebbe
Ai mezzi pubblici di trasporto di garantire corse sicure di evitare l'affollamento di passeggeri su autobus e treni cioè è chiaro che sia riapriamo dice Rezza le fabbriche a pieno regime
E non si contaminano in fabbrica ma si contaminano nelle metropolitane e sugli autobus
E poi ci sono altre indicazioni sull'utilizzo delle scarpe che dice Rezza non vanno lasciate fuori da casa e anche disinfettare i pacchi della spesa dice non è necessario non non dobbiamo essere ma maniacali ma dobbiamo lavare le mani in maniera ordinaria
E questa e la posizione di Rezza prudente la stessa prudenza c'era anche un altro scienziato intervistato dal Messaggero a pagina tre
E
Si chiama Luca Michele di primario di Pneumologia al Gemelli di Roma mi pare abbastanza scontato riaprire tutto troppo in fretta avrebbe effetti deleteri dice
Lo ha detto anche il professor Rezza richiama appunto de Michielli la prudenza e motivata anche da un fatto gli chiedeva il giorno in cui il giornalista Mauro Evangelisti
E professori che lì ci troviamo ad avere a che fare con una malattia chi sia pure in minoranza dei casi positivi si è dimostrata molto aggressiva e che richiede di risponde ci sono degli elementi di imprevedibilità
Osserviamo pazienti che sembrano piuttosto stabili e poi hanno dei peggioramenti considerevoli ricordiamoci che stiamo parlando di un virus
Che fino a tre quattro mesi fa non avevamo neppure sui liberi abbiamo una polmonite con delle caratteristiche se non uniche comunque specifiche
Possiamo sapere quali paziente maggiormente a rischio l'anziano lì muto depresso
Però possiamo avere due pazienti della stessa età che si presentano insieme in pronto soccorso uno peggiora e l'altro no ancora non abbiamo capito cosa costituisca un fattore decisivo in un senso o nell'altro queste effettivamente
è una cosa molto inquietante come sapete c'è o nel giorno in cui fra l'altro è morto un mezzofondista sabbia uno sportivo di cinquantacinque anni
Che ovviamente non non dovrebbe rappresentare quella categoria a rischio invece come vediamo ci sono dei casi di gravità inaudita ma anche imprevedibile dice di Kehl di c'è un elemento che accomuna diversi casi di questo tipo su cui servono degli approfondimenti sembrano vere una prognosi peggiore gli uomini un po'sovrappeso
Ma ripeto ad oggi siamo solo nella fase dell'osservazione dovremmo studiare meglio i dati per comprendere se vi sia una correlazione tra alcune caratteristiche dei pazienti meno anziani
E senza patologia e un determinato esito della malattia
Spargono prudenza in ogni caso tutti gli scienziati come abbiamo visto ma la fase due lentamente si si prepara c'è anche il i i dispositivi della cosiddette atto per tracciare il contagi sono e e l'Europa
Lancia una una spinta in questa direzione ci sono ancora ancora alcune caselle di primaria importanza da spuntare ma la direzione si fa sempre più chiara scrive Martina Pennisi sul Corriere della Sera
A pagina nove
L'applicazione italiana per il tracciamento dei contatti per la telemedicina che proverà ad aiutarci a gestire la fase due del contenimento del compito diciannove
Guarda all'Europa ieri lo ha raccomandato la Commissione europea che ha fissato la data del quindici aprile per l'elaborazione di un pacchetto di strumenti
Per un approccio paneuropeo per le applicazioni mobili da parte degli stati membri
In collaborazione con il Comitato europeo per la protezione dei dati il progetto italiano scrive
Martina Pennisi non ha ancora sciolto le riserve la ministra per l'innovazione Paola Pisano
Ha detto la Commissione trasporti della Camera che dovrà essere coinvolto il Parlamento oltre a chiarire che i dati dei cittadini saranno gestiti da un soggetto pubblico che ancora non è stato scelto nello stesso contesto
Il garante per la praghesi Antonello Soro ha ipotizzato una norma di rango primario anche un decreto legge per il trattamento dei dati e la previsioni di specifici reati nel caso in cui vengano violate le regole come funzionerà questa per questo è importante
E sentite un po'che cosa scrive Martina Pennisi le caratteristiche della per lo scalo dovrebbero essere quelle che ipotizzano ipotizziamo da giorni almeno di un'indicazione politica diversa
Dopo da un lodo volontario cioè chi vuole la scarica anche se bisognerà capire se di fatto sarà obbligatoria per prendere i mezzi pubblici ho mostrato dalla L'Unità cioè il fatto di scaricare la app potrebbe essere presupposto per un'agibilità evidentemente anche nei movimenti e una un'autorizzazione a prendere i mezzi pubblici
E comunicazioni via blu tutto fra gli smartphone che sono vicini per poter avvisare del rischio che sta correndo chi è entrato in contatto con l'individuo rivelatosi positivo
Sia l'identità del malato sia quella di chi ha incrociato di chi l'ha incrociato dovranno essere protette anonimizzati l'applicazione servirà inoltre per comunicare con i medici l'obiettivo è ridurre la possibilità di contagio ma non sarà una sola applicazione a risolvere tutto ha detto la ministra
Pisano
Questo il dispositivo tecnologico di cui prima o poi speriamo prima più che poi il Governo dovrebbe dotarsi
Ma la fase due
Di fatto come vi dicevo e già iniziata con l'apertura di molte imprese ritenute essenziali alle filiere essenziali
E adesso Confindustria spinge ancora di più ieri in maniera aperta su tutti i giornali c'è l'appello degli industriali
A non perdere altro tempo nella riapertura delle fabbriche il governo e quindi un po'stretto fra due fuochi le quattro Confindustria del nord torniamo a produrre ne parlano
Il Corriere della Sera a pagina undici ma ne parla anche la Repubblica a pagina sei
è un un un coro unanime quello degli imprenditori preoccupati perché il ritardo Possa determinare l'anno riapertura di volte impresse
Nello stesso giorno in cui Goldman Sachs vede il PIL italiano due mila e venti in picchiata dell'undici virgola sei per cento scrive Marco Patton chi sulla Repubblica il cuore industriale del Paese esce allo scoperto e chiede al governo di consentire la riapertura delle fabbriche tutte non solo quelle essenziali
Nell'emergenza sanitaria la salute il bene primario dobbiamo però essere consapevoli che seguirà una profonda crisi economica
E per evitare che si trasformi in depressione bisogna riavviare in sicurezza le imprese scrivono in una nota congiunta alle associazioni confindustriali di Lombardia
Veneto Piemonte ed Emilia Romagna vale a dire il quarantacinque per cento del PIL italiano ma anche le l'epicentro di compiti diciannove un'iniziativa territoriale che pone qualche interrogativo sulle dinamiche interni alla Confindustria nazionale in piena campagna elettorale per il dopo boccia
Cioè segnala la Repubblica le imprese che vogliono aprire sono proprio quelle che si trovano nelle zone dopo il contagio ha mietuto più vittime prolungare l'occhio da uno significa continuare a non produrre
Perdere clienti e relazioni internazionali non fatturare con l'effetto che molte imprese finiranno per non rendere per non essere in grado di pagare gli stipendi del prossimo mese aggiunge la nota chi paventa la mancata riapertura di tante aziende e il salto di qualità
Nel pressing dell'industriali sull'esecutivo
Ed arriva in fondo a un percorso che fin qui ha visto di tutto
Dalle prime reazioni scomposte con fabbriche che mettevano in ferie forzate gli operai o che continuavano a produrre senza misure di sicurezza alla valanga di vero che rispetto all'elenco delle attività essenziali stilato fasi costati cosa mentre dal Governo
E parti sociali oltre settanta mila casi secondo i sindacati era sta parlando a tutti di quello di cui abbiamo parlato ieri cioè attraverso l'autocertificazione
Molte impresa hanno già riaperto
Anche se non erano ritenuti essenziali erano considerate scooter con un gioco di parole
Da questo protocollo sottoscritto dai sindacati da Confindustria e promosso dal governo il quattordici marzo marzo scorso erano ritenute essenziali ad imprese essenziali cioè all'interno di una filiera evidentemente e erano condizione perché imprese ritenute essenziali potessero completare la produzione e quindi in questo modo surrettiziamente con un'autocertificazione che le prefetture non hanno potuto b verificare settanta mila imprese hanno ripreso l'attività adesso
Adesso la richiesta di riaprire tutti è una richiesta generale
Perché negli altri Paesi europei si produce qui no dice
Luciano Vescovi presidente degli industriali vicentini avanguardia dell'export italiano ormai la perdita di fette di mercato non è un rischio
Ma realtà qui in Veneto non c'è più l'allarme sanitario delle Seat ma le scorse quindi ora di dare un contributo alla tenuta del sistema Paese nella massima sicurezza dei lavoratori
Le imprese del Nord chiedono un piano di aperture programmate condiviso con istituzione sindacato mantenendo rigorose norme sanitarie di distanziamento sociale e uscendo dalla logica delle deroghe
E delle filiere essenziali quindi apertura in generalizzata
E ancora agevolando aveva approvvigionamento agevolato di dispositivi di protezione per i lavoratori finanziamenti a fondo perduto degli investimenti nella sicurezza ripensamento degli spazi lavorativi e smart working
Quindi questa e la posizione degli industriali ma nella stessa pagina Giovanna Vitale ci ricorda che stavolta a prevalere sulle richieste pur legittime di Confindustria
Sarà la linea dell'accortezza ribadita ieri dal Comitato tecnico scientifico
Guai ad avere fretta rischiamo di vanificare tutti gli sforzi fatti fin qui in piena sintonia scrive
La vitale con l'avvertimento dell'OMS non c'è ancora una diminuzione netta di contagi ma solo un rallentamento riaprire ora e difficile
Conte capisce che non può muovere nulla ora è troppo pericoloso intorno all'ora di pranzo riunisce i capi delegazione per discutere del nuovo DPCM che di fatto prorogherà tutte le misure restrittive in scadenza il tredici aprile
E pronuncia una frase che suona come una conferma dello che dava se facciamo ripartire tutto e riesplode il contagio siamo finiti rischiamo il caos
La tesi di Roberto Speranza Dario Franceschini e Stefano Patronelli tutti impegnati a tirare il freno a mano
Contro la renziana Teresa Bellanova che spinge invece nella direzione opposta
Lo dice chiaro Ranieri Guerra vice direttore dell'OMS a margine del consueto briefing in Protezione civile
Il ministro della salute sta facendo opera di persuasione per evitare alla cautela nel riapertura e così sarà questo ormai sembra di capire capirsi molto chiaramente
Questa è la posizione del Governo
E e qui su questo gli imprenditori sono abbastanza critici c'è un'intervista importante di Carlo Bonomi
Che guida l'Assolombarda cioè la la la la l'impresa la la la associazione di industriali più più grande all'interno di Confindustria e anche uno dei papabili per la successione a Boccia
E fa un'intervista in cui sostanzialmente critica fortemente non non solo la decisione di non riaprire ma la mancanza di visione del Governo e anche la inadeguatezza del decreto
Sulla liquidità varato nei giorni scorsi per ripartire serve una visione all'impresa certezza e velocità questo il titolo del del delle dichiarazioni di Carlo Bonomi rese a Rita Querzé
A pagina undici sul Corriere della Sera list di sicuro dice Bonomi gli imprenditori sanno come far funzionare un'impresa sanno cosa serve perché la produzione resti in piedi e come dimostra l'attività di tante aziende in queste settimane di emergenza sanno anche come gestire i riparti insicurezza
Peccato che il Governo in queste settimane non ci abbia coinvolto avremmo potuto dare un contributo importante questa è la prima stoccata
Poi c'è la seconda stoccata la nostra sensazione dice più in avanti di su un presunto e jungle intervista
E che non ci sia una visione su come affrontare la cosiddetta fase due molto più facile trincerarsi
Dietro l'assicurante stiamo tutti a casa onestamente non abbiamo nemmeno ben capito chi stia contribuendo alle decisioni che saranno prese i comitati tecnico-scientifici di riferimento sono addirittura due uno presso la Presidenza del Consiglio e uno presso il ministro dell'innovazione senza chiarezza su chi decide
La prima cosa e e avere i dati a disposizione che finora il governo non la condivido di ho condiviso dice
Bonomi parlando poi dei test sierologici e dei dati sul contagi poi bisogna mettere in campo medica
E metodi di diagnostica preso cose del contagio abbiamo i mezzi per farlo infine servono dispositivi di protezione insomma gli imprenditori
Si offrono per dare un contributo al governo di anche criticando il fatto di non essere stati coinvolti
Poi la terza stoccata ancora più più forte riguarda il decreto liquidità che il Governo ha messo a disposizione delle imprese alla domanda del giornalista
Della giornalista Bonomi risponde prima di entrare nel merito dei provvedimenti mi lasci dire che il limite a monte di tutto mi pare
La mancanza di una visione stesso discorso per quanto riguarda le strategie e i tempi della ripartenza detto questo la via del Governo per uscire dall'emergenza
E quella di favorire l'indebitamento delle imprese non è una scelta senza conseguenze
Più alto e l'indebitamento più difficile diventa investire ma se proprio si vuole andare in questa direzione
Sei anni non possono essere certo il termine entro cui questi prestiti vanno restituiti prendiamo la crisi del due mila e otto non sono bastati dieci anni al Paese per riguadagnare gli stessi livelli di pile perché adesso dovremmo farcela in sei
I prestiti dice Bonomi dovrebbero essere articolati su almeno dieci quindici anni di durata e la garanzia totale dello Stato deve essere allargata la maggioranza delle imprese escludendo soltanto chi soltanto chi ha fatturati di miliardi
Inoltre non è accettabile che le scadenze fiscali vengono prorogate per soli due mesi mentre lo Stato prende per sei due anni in più di accertamenti fiscali
Se facciamo indebitare le imprese per pagare le tasse vuol dire che non abbiamo capito nulla c'è il rischio che ad approfittare dei fondi per le imprese in difficoltà
Sia chi se la sta passando bene gli chiede la giornalista
Scusi risponde Bonomi ma questo modo di ragionare tradisce un pregiudizio anti impresa ancora molto diffuso
Questa impostazione parte dal presupposto che le imprese siano scorrette le imprese non solo il problema ma la soluzione dell'emergenza di questo Paese
Questa la diciamo vigorosa
Posizione di di Bonomi
Ancora le imprese chiedono solo liquidità e ammortizzatori in mancanza di domanda estera e interna potrebbero essere gli investimenti pubblici a far ripartire il Paese anche qui quando sento parlare di spesa pubblica dice Bonomi non riesco a trattenere una certa diffidenza anche reddito di cittadinanza e quota cento sono state spacciate come misure che avrebbero rilanciato la domanda interna
E poi da ultimo il il il meccanismo del golden share che una delle delle strade per evitare che aziende strategiche siano acquistati in questo momento di debolezza stranieri
è una strada che il Governo pensa di poter intraprendere Bonomi e su questo è altrettanto tranchant i campioni dell'impresa italiana in questi anni hanno acquisito imprese straniere
Aiutiamo le nostre imprese a rafforzarsi queste il vero modo per proteggerle da questa crisi usciremo più globalizzati
E l'ultima l'ultima botta per così dire al governo e anche sulla strategia
Di cui poi discuteremo del rapporto con l'Europa il governo dice
Gli chiede Rita Querzè sta conducendo nel modo più efficace la trattativa in Europa nel confronto tra messe ed euro Bondo non commettiamo dice Bonomi il pericolo di isolarci alla fine sarebbe svantaggio su non dimentichiamoci che oggi l'Italia accesso ai mercati solo grazie alla BCE quindi un'intervista molto liquidatoria sulla strategia del del governo
E questo è la posizione di Carlo Bonomi ovviamente il dibattito sul su queste misure adottate apposizione differenti ma il Governo le difende e le difende prima di tutti il ministro Gualtieri lo fa in un'intervista
Al Sole ventiquattro Ore che dice sostanzialmente il contrario di quello che dice Bonomi e spiega anche un po'quella che è stata la strategia del governo sulla nella gestione del rapporto con i partner europea dei la creazione di debito pubblico UE e già nei trattati
E il titolo dell'intervista concessa a Gianni trovati da Roberto Gualtieri il titolo si riferisce ovviamente alla possibilità di sottoscrivere eurobond
Per rilanciare l'economia dei paesi più colpiti dal coronavirus
La creazione di debito pubblico in Europa non è solo una possibilità consentita dai trattati ma anche una necessità per contrastare gli effetti economici del coronavirus il messe cioè il fondo salva-Stati
Così come non è lo strumento adatto per affrontare la crisi e l'opposizione dell'Italia ha contribuito a cambiare il piano originario finito sui tavoli dell'eurogruppo aprendo la partita dell'emissione
Di titoli comuni
Ma in un ventaglio di strumenti più ampio il fondo salva-Stati ritenuto utile da alcuni Paesi per offrire linee di credito purché siano senza condizionalità economiche estranea al contrasto del coronavirus su questa la posizione di Gualtieri che dice noi abbiamo detto sin dall'inizio
Con molta chiarezza sia per dimensioni sia per caratteristiche che il messe non costituisce lo strumento adatto per rispondere a questa crisi
Per questo ci siamo opposti al piano originario che era stato presentato all'Eurogruppo e al Consiglio europeo
Che era imperniato su di esso e per di più per vedeva condizionalità sia pur limitate altro discorso e se nel quadro di un pacchetto di proposte sufficientemente ambizioso
Che includesse la proposta franco italiana di fondo per la ripresa finanziato con titoli comuni il messe posso offrire agli Stati interessati linee di credito
Senza condizionalità economiche strane al contrasto al coronavirus invece che quelle attualmente disponibili che al contrario prevedono condizionalità
Ma su questo non c'è ancora consenso e mentre altri Paesi hanno abbandonato la richiesta di condizionalità l'Olanda continua a premere perché siano almeno in parte mantenute noi siamo stati molto fermi nella nostra posizione quindi e chiara la posizione del governo il messe non serve a questo
Servono gli eurobond o poi e chiaro che sale messe viene aperto alla possibilità di prestiti senza condizionalità è un ulteriore strumento
Alla luce di delle riunioni in corso è percorribile
Richiede il pregio nel giornalista il giornalista l'ipotesi di uno strumento che crede invito comune europeo in che termini
è una possibilità consentita dai trattati dice Gualtieri è una necessità per mobilitare le messe risorse necessarie a contrastare gli effetti economici del coronavirus
Il fondo per la ripresa si finanzierebbe a lungo termine sui mercati sulla base di una garanzia comune degli stati membri e consentirebbe di sostenere in modo solidale
I costi della crisi attraverso il bilancio europeo
Non si tratta quindi di mutuo a Lizzani il debito passato né quello futuro ma di allontanare nel miglior modo possibile una battaglia comune
Che riguarda tutta l'Europa e che impone di salvaguardare il nostro sistema produttivo che peraltro e fortemente integrato e indi interdipendente e poi le risposte a a Bonomi cioè le risposte a Bonomi le posizioni del governo sulle critiche di Bonomi e cioè anzitutto il decreto sulle garanzie per i prestiti alle imprese dice il ministro Gualtieri e autoplay cattivo e non richiede provvedimenti di attuazioni o altre lungaggini burocratiche questa era una delle critiche una delle critiche
Sarce e le banche stanno già lavorando nella fase operativa dice Gualtieri i collegamenti informatici i protocolli la modulistica tutti molto semplici saranno pronti a breve
Con la pubblicazione del decreto i criteri per l'accesso alle garanzie anch'essi molto semplici
Sono ora ufficialmente noti e le banche possono da subito avviare le loro istruttori sulle pratiche di credito l'attività
Della Sace nel risa rilasciò delle garanzie per le imprese non è in alcun modo interessata dal ruolo dei ministeri sulle strategie di sostegno alle esportazioni il cui impianto non cambia e qui si riferisce al conflitto con Di Maio il fatto che Di Maio ha preteso di avere un ruolo diciamo nella definizione nelle autorizzazioni per l'erogazione dei dei finanziamenti
Poi c'è l'altra critica che viene fatta
La gliela riporta Gianni trovati una garanzia inferiore al cento per cento non rischia gli chiede
E di complicare l'erogazione del prestito da parte delle imprese i vincoli all'erogazione non rischiano di escludere proprio le imprese più in difficoltà
E cosa dice Gualtieri dice la garanzia del centotré per cento è prevista per i prestiti fino a venticinque mila euro questo lo sapevamo
E con l'integrazione dei Confidi per quelli delle pene PMI fino a ottocento mila euro per le altre aziende una quota di rischio residuale in capo alle banche opportuna
Per conservare un presidio nei processi di erogazione del credito
Da questo punto di vista trovo ogni polemica fuori luogo stiamo in presenza di una sequenza di misure che non ha precedenti nella storia italiana e che sono tra le più ambiziose a livello europeo
E poi conferma anche la strategia della golden power cioè l'idea di diciamo limitare di di consentire un un ingresso temporaneo del dello Stato nel nel capitale delle imprese in difficoltà una strada che sta prendendo in considerazione richiede Gianni trovati è una strada che trova nelle politiche del governo guardate cos'è successo con Alitalia una conferma anche nelle parole di Gualtieri
Soprattutto in un momento di difficoltà economica come quello attuale di in settori particolarmente esposte alle turbolenze del mercato il governo potrebbe prendere in considerazione l'intervento in maniera diretta un caso simile
E già stato previsto all'interno del decreto legge cura Italia dove è stata prevista la possibilità di costituire per il ministero dell'Economia una società che posso intervenire a supporto di Alitalia in amministrazione straordinaria
L'aveva detto anche Pato anelli ieri stiamo facendo uniti di Stato questa e la strategia del governo in questa stagione non solo per ciò che riguarda il coronavirus Suma era precedente al coronavirus ed è un'impostazione per così dire ideologica
Che ovviamente i liberali contrastano in maniera molto decisa lo fa Silvio Berlusconi sul Corriere della Sera con un'intervista a pagina quindici demolendo un po'più o meno come Bonomi
Le tutte le le le affermazioni e le strategie del Governo ma prima di lei Gelmini il passi di Berlusconi vi voglio leggere questo breve brano
Del editoriale pubblicato oggi sul Corriere della Sera in prima pagina a firma di Gianantonio Stella sentite cosa scrive
La bozza del decreto legge recante disposizioni urgenti per il sostegno alla liquidità delle imprese e alle esportazioni dice tutto
Le migliori intenzioni le più generose aperture i più volenterosi obiettivi rischiano infatti di impantanarsi
In un testo che si srotola per cento pagine in trentasette mila centocinquantasette parole
Il quadruplo di quelle usate dai padri costituenti per la nostra Carta sinceramente tutte parole indispensabili
Un metro più in là
Del confine in Svizzera il modulo che un imprenditore deve riempire
Per avere un prestito pari a un decimo del fatturato due mila diciannove a interessi zero fino a cinquecento mila euro
Credito da restituire entro cinque anni consiste in una pagina una il commercialista Massimo Antonini
Di Lugano chiuso a riccio sui nomi dei clienti racconta che un impresario che messo in crisi dalla paralisi imposta intorno alcove di diciannove aveva chiesto cento dieci mila franchi svizzeri
Domande inviata via mail alle tre e mezzo del pomeriggio soldi in banca alle sette di sera
Stupefacente il Corriere del Ticino scrivendo di una Piol poi pioggia di richieste e di una vera e propria gara tra le banche a a chi batteva i record al racconto un altra testimonianza ho chiamato in banca il mio consulente giovedì mattina alle nove e trenta
E alle dieci e trenta avevo la liquidità sul conto
Reazione istantanea degli italiani affogati nelle scartoffie così si fa
Effettivamente non possiamo non interviene interrogarci sui tempi della nostra burocrazia ovviamente precisa molto bene
Gian Antonio Stella il modello svizzero si fonda poi su un rapporto fiduciario tra l'amministrato e l'amministratore tra il rappresentante e rappresentato tra lo stato e il cittadino e l'imprenditore questo rapporto fiduciario non esiste in Italia è questo il motivo dei controlli ovviamente delle sanzioni delle delle verifiche e e delle garanzie che devono essere accertate che e messe nelle mani delle banche secondo gli imprenditori rischiano ovviamente di trovare risposte non congrue a quelle che sono le attese di velocità e di erogazione del credito
Lo dice anche Silvio Berlusconi dalla nella sua posizione il Governo fa solo annunci ci stanno costringendo a non votare il decreto facendo intendere che le aperture di Forza Italia
Anche sull'appello del capo dello Stato a collaborare con il governo in questa fase stanno venendo meno perché le posizioni si stanno di valicando
Siamo stati noi i primi a chiedere che lo Stato si facesse garante di prestiti delle banche alle imprese ma l'atteggiamento del governo verso le imprese e più punitivo che premiante dice
Berlusconi richiamando un po'le stesse parole di Bonomi
Se il testo prossimo del decreto dovesse restare quello anticipato dalle bozze molte aziende in difficoltà non avrebbero accesso ai nuovi crediti che comunque ricordo non solo a costo zero per non parlare dei vincoli burocratici
Che restano insormontabili negli Stati Uniti le aziende possono avere aiuti con una pratica che richiede sette minuti da noi si stima che in certi casi si arriverà a cento giorni
E sul cura Italia che si vota oggi gli chiede
Il la giornalista Paola Di Caro che farete il governo crede che un'opposizione collaborativa sia un'opposizione servente non è così abbiamo offerto soluzioni per aiutare il Paese a uscire da questa grave crisi ma la maggioranza Cerri legati al ruolo di spettatori il decreto cura Italia è diventato il decreto curiamo noi Italia voi state a guardare in questa fase si vince
Se si sta insieme oppure a perdere l'Italia con profondo rammarico abbiamo preso atto che anche le indicazioni del presidente Mattarella
Che ha auspicato unità sono state palesemente ignorate hanno respinto tutti i nostri più significativi emendamenti hanno addirittura ha posto la fiducia
Con una scelta fino a dir poco incomprensibile sono loro che ci hanno messo nelle condizioni di non votare il decreto questa la posizione di Silvio Berlusconi
Il quale ovviamente poi dà la sua ricetta dice il messe potrebbe andare bene se messo a disposizione degli stati questo con riferimento all'Europa
Senza vincoli di bilancio e bisogna che la BCE continui ad assicurare liquidità
Poi dice ancora con riferimento invece alle strategie alle posizioni del Governo il Paese fermo serve liquidità per questo a chi è stato costretto a fermarsi agli autonomi e le partite Iva il Governo avrebbe dovuto dare un reddito di almeno mille euro come avevamo proposto questa è la proposta anche della Meloni me lo ricordo
Avremmo voluto che le scadenze fiscali amministrative fossero sospese per un periodo molto più lungo perché gli italiani non possono vivere con l'angoscia di dover pagare tra due mesi le tasse
Abbiamo chiesto di semplificare le procedure per la cassa integrazione e dire introdurre i voucher per l'agricoltura i servizi alla persona
Quindi non servono certo nuove tasse una patrimoniale come sento dire a sinistra occorre invece il pagamento immediato dei debiti della pubblica amministrazione
Decisivo per salvare molte aziende poi la ricostruzione dovrà basarsi su una rivoluzione copernicana del fisco
Introducendo dice Berlusconi una fra taxi con un'aliquota contenuta
Che posso estinguere l'evasione e questa è la sua posizione da sempre fin da quando l'aveva annunciata
Nel due mila e uno con il ministro Tremonti le doppie aliquote ma neanche nel suo governo poi la fra taxi ricordo fu fu realizzata però continua a essere un un come dire un punto centrale
Del programma
Del leader di Forza Italia le posizioni liberali sono anche condivise da alcuni o opinionisti ce n'è una molto interessante che voglio segnalarvi sulla stampa di Alberto Mingardi
Che un'altra di Massimiliano Paleari dicono più o meno la stessa cosa ma quella di Mingardi è interessante perché da idea di una lettura alternativa a quella che fai il governo della crisi degli strumenti con cui si combatte grandi e piccoli ostacoli scrive Mingardi diventano tanto più pericolosi quando più quanto più cominciamo a traguardare la riapertura
Per provare a riavviare l'economia serviranno dispositivi di protezione individuale e distanziamento sociale anche nelle aziende
Servirà inoltre duttilità mentale per sviluppare andando per tentativi strumenti e pratiche che rendano compatibile
Il contenimento del virus e un certo livello di attività non è solo questione di soldi e questioni di gradi di libertà nell'affrontare una situazione nuova sentite
Al governo piacerebbe avere un grande piano applicabile su tutto il territorio nazionale il piano però non c'è
E se ci fosse non funzionerebbe sono diversi territori diversità molti settori produttivi e merceologici diverse le aziende man mano che passa il tempo e più chiaro che anche se non sappiamo bene quale sia esiste una sostenibilità massima dell'occhio davano una soglia oltre la quale stare chiusi implica un Dusty Corini ridimensionamento del nostro benessere le filiere produttive hanno visto rompersi alcuni anelli di quella complessa catena
Di cooperazione che porta le merci negli scaffali del supermercato
Alcuni fornitori non lavorano più altri sono inaccessibili a causa delle crescenti CRI barriere commerciali ci sarebbe bisogno di una straordinaria riallocazione di risorse di spostare capitali e persone
Da ambiti nei quali per un possible tra a far poco a settori nei quali invece c'è bisogno urgente di iniziative
Servono meno camerieri più fattorini meno centri commerciali più ecommerce meno cime era cinema e più in streaming
Questo a vecchie perché questo avvenga non basta difendere l'esistente bisogna che gli imprenditori provino a reinventarsi ma quante volte la tentazione invece di gettare la spugna
Sentiamo parlare ecco qui la posizione del liberale Mingardi che viene in emersione
Di nuova ivi e di ricentralizzazione di tutto quel che si può centralizzare servirebbe l'esatto contrario immaginare un sistema silenzio Asti silenzio assenso per chiunque abbia bisogno di un permesso
Un'autorizzazione una certificazione un qualunque atto amministrativo a partire dei produttori di mascherine che non possono immettere in commercio dei beni di cui c'è assoluta necessità solo per le lungaggini burocratiche
L'onere della prova ricada sulle amministrazioni
Nella maggioranza dominano invece tentazioni dirigista
Ma sarebbe proprio questo il momento di fidarsi delle imprese e degli imprenditori non per ideologia ma per sopravvivere e questa tendenza diciamo centralista
E che poi instaura anche
Connessa a un rapporto non fiduciario come dice Mingardi
E anche l'oggetto del dell'editoriale del commento di Massimiliano padre rari come siamo cambiati dopo cento giorni di pandemia coronavirus
Nella parte finale del commento vi leggo questo passaggio che e interessante
Come sempre accade scrive parlerà Rini Momenti di paura la l'invito alla sicurezza collettiva prende il sopravvento sulle libertà ai diritti individuali
L'emergenza sanitaria da potere allo Stato che si fa più interventista e accresce ulteriormente le le prerogative della burocrazia
Senza renderla come si è visto per nulla più efficiente anzi
E se non vi si pone rimedio il mio russo reazionario imporrà la decrescita sempre infelice
E adesso ancora di più senza ombra di dubbio il paradigma immunitario e di pedine logico costituisce attualmente la vera chiave interpretativa
Della mentalità collettiva in in corso di trasformazione cioè dice il il gol i governi degli Stati di fronte alla a una pandemia un'epidemia a un agente esterno che
Li attacca sviluppato un sistema immunitario qual è il sistema immunitario di uno Stato e la burocrazia quindi anziché riarticolare l'organizzazione dello Stato rafforzando lo attraverso le energie di cui dispone il Paese centralizzata e burocratizzare la struttura e in questo modo evidentemente aggiunge al danno dell'epidemia un danno indotto dalla sua dall'overdose di presenza statale questa la lettura che danno due liberali su un giornale come la stampa ovviamente una lettura che non è può non essere condivisa ma una lettura su cui in qualche modo possiamo anche suggerire una riflessione
E inattesa che ovviamente a fianco delle strategie nazionali
Si risolva il rapporto fra l'Italia e l'Europa come vi ho detto il se il summit dei ministri economici di cui abbiamo già dato conto ieri ma ieri era si era concluso nell'alta la notte quindi alcuni aspetti non se ne conoscevano
Oggi sappiamo esattamente come si è determinato questo mancato accordo questo fallimento il non dell'Olanda al piano franco tedesco sugli eurobond
E l'annuncio di ieri di Conte molto forte molto polemico potremmo fare a meno dell'Europa è chiaro che la palla adesso passa alle cancellerie
Per un tentativo di mediazione ma il clima e quello che ci sono varie letture su questo su questo processo ne parla anzitutto il Corriere della Sera ancora a pagina dodici c'è
Un articolo
Eccolo qui di Ivo Caizzi o l'Europa cambia o ne facciamo a meno dice Conte le posizioni politiche d'Italia Olanda su come la UE deve fronteggiare le pesanti conseguenze economiche dell'emergenza coronavirus restano opposte
Ma la ricerca di un compromesso nell'Eurogruppo dei ministri finanziari in programma oggi in teleconferenza corrotta principalmente intorno ai miliardi in discussione
E alle condizioni per utilizzarli i ministri del soldo favorevoli a maxi investimenti espansivi guidati da Roberto Gualtieri e dal francese Bruno le Maire
E dalla spagnola Nadia Calvino avrebbero bisogno di almeno mille e mille cinquecento miliardi i loro colleghi dell'ordo definisca di infiniti sì frugali per la poca disponibilità
A spendere per lo è capitanati dall'olandese bocche
Hawks tra con dietro il tedesco OLAF Scholz
Vorrebbero limitarsi a cinquecento quaranta miliardi di prestiti duecentoquaranta del fondo salva-Stati messe per i governi duecento della banca
Bei per le imprese e cento del Progetto sure anti disoccupazione
La proposta francese di un fondo europeo di investimenti per la ripresa finanziata da debito comune con l'emissione di recovery Bondo a quindici vent'anni appoggiata da Italia
Spagna Portogallo e altri Paesi porterebbe pensò pre mille miliardi la presidente Francesca della BCE Christine Lagarde che nell'autonomia della sua banca centrale ha già predisposto liquidità per ottocentosettanta miliardi secondo varie fonti allertato riservatamente l'Eurogruppo sulla necessità di mille mille cinquecento miliardi per frenare la recessione prevista nella zona euro è vero perché c'è oggi tra l'altro una una lettera della un intervento della stessa Lagarde
Alla al Sole ventiquattro Ore in cui non vi è non vi leggo tutto ma questa posizione della BCE e abbastanza esplicita perché c'è un passaggio della lettera di Lagarde che dice
Proprio la solidarietà e di fatto nell'interesse di tutti è ovvio che la BCE di più non può dire
Perché non è un organismo politico ma tecnico e quindi rispettosa dell'autonomia delle cancellerie però se si legge l'intervento si comprende qual è la posizione della Lagarde
Che ha corretto avuto una conversione in queste ultime settimane rispetto alle sue posizioni iniziali
Ma spiegava ancora Caizzi gli olandesi e i tedeschi respingono il principio del debito comune con l'euro Bondo
Anche se Bay e messe da sempre si finanziano con queste emissioni garantite da paesi membri in più il ministro olandese vorrebbe i prestiti del Messico restituiti a cinque dieci anni con stringenti condizioni nonostante perfino la Germania le proponga minime
I paesi del Sud puntano su scadenze fino a trenta cinquant'anni nessuna restrizione Gualtieri per arrivare tra cento e centocinquanta miliardi deve far saltare perché questa è la necessità dell'Italia tra cento e centocinquanta miliardi
Deve far saltar vi ricordo che il PIL dovrebbe scendere secondo le previsioni
In una percentuale fra l'undici e il dodici per cento il PIL italiano e mille ottocento milioni tenete conto che l'undici per cento di mille ottocento milioni sono duecento miliardi di perdita secca sostanzialmente quindi i prestiti che il Governo vuole fare non possono essere inferiore ai cento centocinquanta miliardi per rimettere in moto l'economia
Ed è fa saltare il limite del dei prestiti ammessa al due per cento del PIL che invece garantirebbero solo trentasei di miliardi per l'Italia
Queste le posizioni del premier Conte che ha detto al quotidiano tedesco Bild che l'Europa deve rispondere senza se e senza ma o i cittadini europei saranno delusi
Ne soffriranno anche i cittadini tedeschi sollecitando eurobond perché altrimenti ha detto Conte dobbiamo fare senza l'Europa una frase molto forte
Che è risuonata nelle cancellerie
C'è un retroscena di Fubini che spiega che la bozza d'accordo era stata raggiunta ma poi l'Olanda si opposte in tutto in tutti il proprio in maniera strenua e la Germania si è trovata un po'in difficoltà nel tentativo di svolgerà una mediazione alla fine però la Germania Rivera rivela
Fubini il ministro Scholes non non se l'è sentita di far firmare un documento su cui si certificasse che esisteva il dissenso solo dell'Olanda scrive Fubini
Quasi che al tramonto della stagione di Angela Merkel la leadership tedesca fosse ormai e rossa occhi a Berlino facesse ancora comodo nascondersi ancora dietro intransigenza altro voi questa la lettura che ne dà Federico Fubini della diciamo contrarietà olandese e della
Sarchiapone Isma'così possiamo dire dell'attendismo del Pilar Del Pilati Isma'come possiamo definirlo della della Germania in questa in questa fase il premier ovviamente
E tra due fuochi perché si trova nella necessità da una parte di ottenere ciò che serve all'Italia
Dall'altra di mediare nel rapporto con le cancelli europee perché è facile dire faremo senza l'Europa ma l'Italia non può fare a meno sei dell'Europa d'altra parte l'altro fuoco c'era a Roma dove i Cinque Stelle fibrille hanno premono e quindi e anche anche la destra ovviamente altro nulla spetta che poter dire Conti ha fallito ci vuole Mario Draghi e quindi la sua preoccupazione e quella di non uscire perdente da questo conflitto ne danno conto un po'tutti
La prima il primi a darne conto solo i giornalisti di Repubblica Tommaso Ciriaco Annalisa Cuzzocrea inno un retroscena molto interessante che vi leggo A pagina otto
Non è ancora abbastanza fa sapere Giuseppe Conte e non sarà abbastanza finché non avremo ottenuto bond europei rapidamente accessibili il resto conta poco va Brito il premier crede che la sponda con Parigi serva a migliorare il progetto delle cover in Bondo
Sostiene che l'Italia continuerà a opporsi al fondo salva-Stati il famigerato messa dice la verità
Ma soltanto una parte della verità perché adesso deve ottenere il massimo a Bruxelles su titoli di debito comune ma depista quando fa la faccia feroce con il messo nel patto continentale
Quello che si spera sarà siglato su dopo Pasqua dai capi di Stato e di governo ci sarà anche se con condizionalità più sfumate anche se Roma giurerà di non essere intenzionata a ricorrervi
è uno strumento inadeguato all'attuale crisi ripete il ministro demenza Amendola lo ha detto anche Gualtieri però ha detto anche che è chiaro che ci sarà
E proprio su questo nodo però che alcune frange radicali della maggioranza oltre alle opposizioni sono pronte a sparare contro Palazzo Chigi
Nei dettagli di una frase partorita Bruxelles può hanno Durst annidarsi il diavolo per questo conte alza la voce adesso la sua resta una via tortuosa stretta perché deve tener conto di due esigenze di le esigenze divergenti primo
Rendere il messe meno legato all'austerity vincolare Iveco per i bond ha una tempistica meno fumosa di quella che sembra proporre Angela Merkel
La leva fiscale europea complessiva ripete il premier deve essere adeguata per dimensioni scadenza a lungo termine dei titoli e rapida disponibilità dei fondi una volta ottenuto questo traguardo
Subentrerà la seconda esigenza fare accettare ai grillini la presenza del fondo salva-Stati tra gli strumenti proposti dall'Europa due giorni fa Luigi Di Maio
Si è dimostrato assai ragionevole alla vigilia dell'Eurogruppo non alzato barricate con realismo e come lui i ministri Federico D'Incà e Stefano Paduanelli
Assai meno dialoganti sono alcuni loro colleghi di partito Alessandro Di Battista per dire non ha mai ti fa promessa e adesso dice
L'unica strada il reddito universale rilanciato da Beppe Grillo
Insomma capite qual è la situazione il Governo è appeso anche alle pressioni di Di Battista
Con lui un agguerrito gruppetto di parlamentari il sottosegretario all'Economia Alessio Villarosa i deputati Raffaello Vaduz sia al mi sei Maniero l'eurodeputato Ignazio Corrao il linea con i senatori Danilo Toninelli è Barbara Lezzi
Ex ministri del governo giallorosso
Sulla carta sono numericamente inoffensivi se non fosse che sono già stati capaci di complicare di molto la vita al ministro dello Sviluppo Stefano Patronelli sulla vicenda dell'ex Ilva insomma
Come se non bastasse conta deve fare anche i conti con la destra della sua maggioranza scrive
Scrivono Tommaso Ciriaco e Annalisa Cuzzocrea
Matteo Renzi è pronto a chiedere al premier più coraggio e meno grillismo sulla via di un accordo europeo Conte Gualtieri dicono no al messo su questo dobbiamo lavorare diceva giusto l'altro ieri perché l'Europa non è il nostro problema
Al contrario ci ha salvato dal fallimento con la BCE sure con la sospensione del Patto di stabilità
Il resto arriverà basta saper trattare e c'è un di più
Nel corso delle ultime riunioni di maggioranza italiani va be ha chiesto a Gualtieri di accettare il fondo salva-Stati senza condizionalità
Ritardando il via libera per timore di Salvini o peggio per coprire la retromarcia del movimento dopo anni di propaganda contro il messo sarebbe deleterio sui mercati mercati è sconveniente per il paese e quindi Conte
Tirato per la giacchetta di qua e di là questo e lo Stato del premier in questo momento e quindi la il suo tentativo sim di muoversi su un crinale molto difficile nel rapporto fra l'Europa e l'Italia le stesse le stesse cose sostanzialmente dicono
Anche i i noti istinto come Stefano Folli
Il Presidente scrive folli A pagina ventinove sempre della Repubblica
Sì in del consiglio in apparenza sta sfidando l'Unione europea su una linea quasi sopranista mostrando una fiducia forse eccessiva nell'intesa con la Francia di Macron
Ma in realtà pensa soprattutto a restare saldo a Palazzo Chigi infatti sa di essere debole
Ed è tornato ad appoggiarsi Cinquestelle dopo essersene allungo distanziato in favore del PD
Il movimento grillino tiene una linea ostile al messa almeno finora ritiene che gli serva per tagliare l'erba sotto i piedi alla lega di Salvini che ovviamente contrari all'Europa ed è anzi spinta dalle circostanze verso una linea oltranzista
Il PD si muove su un piano diverso conciliante verso i partner di Bruxelles
Ma sempre rimasto senza voce sovrastato dall'attivismo di Conte ormai lanciato sul palcoscenico internazionale
Tutto questo mentre l'Italia si diceva al all'inizio si trova preso in una tenaglia da un lato l'Europa dall'altro gli imprenditori che premono per accelerare l'apertura delle aziende del Nord
è il segno di un paese a un passo dal collasso economico con un governo che non possiede la liquidità sufficiente per essere all'altezza delle sue numerose promesse il sentiero sempre più in salita
Dove porti nessuno lo sa con certezza questa la lettura di di folli fu un'altra lettura più o meno simile da anche Lina Palmarini Palmeri sul Sole ventiquattro Ore
Nella sua nota quotidiana non la possiamo leggere perché il tempo stringe ma ve la segnalo nervosismi e compromessi resta il nodo bue questo che il sale insomma
Le Dragon la parte finale la febbre della ripartenza aggravata dal fatto che
Ieri si percepiva un clima da sfilacciamento sulla vari lati e in particolare nel raccordo tra palazzo Chigi e venti locali che sta diventando il tallone d'Achille di questa fase
Ieri è successo che l'ha presa presentanti dei Comuni delle Province hanno abbandonato la videoconferenza con il governo dopo aver messo sul tavolo la richiesta di cinque miliardi di euro per non veder saltare i propri bilanci
La riunione è stata condizionata da una tensione comprensibile che si respira nelle città raccontava il sottosegretario al MEF Beretta
Del PD il partito che ha più a cuore il rapporto con le amministrazioni locali ma i nervi sono saltati pure dall'altra parte
Al ministero dell'istruzione dove riuscì Azzolina abbandonato la videoconferenza con sedici assessori regionali che era incalzavano sul fine anno scolastico e sulle riaperture
A settembre dopo averla criticata per non essere stati coinvolti nelle decisioni
Uno sfilacciamento su troppi versanti ma il passaggio più stretto scrive Lina Palmeri resta sull'Europa e sul messe visto che i Cinquestelle potrebbero non reggere
Un eventuale sì al fondo che e uno dei inno del negoziato
Questa e la posizione divina Palmarini poi ci sono invece gli ottimisti c'è l'Alto rappresentante della politica estera della del del dell'unione europea
Vorrei che dice
Dice sostanzialmente lo spagnolo Joseph Borrelli dice
Sia agli eurobond Italia Spagna rischiano di soccombere ai mercati questa crisi e si e asimmetrica però col che è simmetrica però colpisce la simmetricamente i Paesi e quindi occorre che l'Europa si faccia carico in maniera solidale
E ottimista quanto lui sul Messaggero
Il presidente dell'Abi Patuelli in un'intervista a pagina sette in cui molto con una lettura ottimisticamente sul ruolo della Germania
Patuelli dice confido che la Grande Germania nelle prossime ore fornisca delle sorprese si capisce da tante dichiarazioni la Germania è al singolare ma è una Repubblica federale ci sono molti elementi di maturazione complessa
All'interno mai la cancelliera Angela Merkel a decidere al alla fine il processo di maturazione chiudendo il dibattito
Quindi confido che questa maturazione fortemente innovativa prosegua il coronavirus supporta tante disgrazie ma stimola l'Europa
Per l'Europa riflessioni decisioni e l'Europa dice ancora Patuelli sta maturando in queste settimane c'è un'evoluzione della coscienza europea e quindi questo dovrebbe far sì che le opposizioni dei ministri finanziari
Dell'Eurogruppo di questi giorni saranno smussate da una mediazione di cui la cancelliera Merkel dovrebbe farsi carico e in questa mediazione secondo i più ottimisti Italia la Francia e la Spagna troveranno la possibilità di collocare quegli euro Bondo che sono decisivi per finanziare la lotta antivirus se così fosse la profezia di Romano Prodi voglio segnalarlo il quale sono anni che in bocca un'alleanza italo franco spagnola per imporre la Germania gli eurobond si sarebbe aveva a avverata
Grazie è triste dirlo alla pandemia ma una lettura diciamo più distaccata e che in qualche modo assume i punti di vista italiani ma anche i punti di vista dei paesi che guardano con sfiducia all'Italia ce la dà Alessandro Penati sulla Repubblica a pagina ventotto
è un commento di straordinaria
Diciamo sagacia e anche capacità analitica anch'io voglio leggervi per intero anche a costo di tardare un fosse la regia mi concede oggi
Un piccolo sforamento perché questo commento ci consente di a stralci dalle nostre rivendicazioni e di guardare con l'oggettività
Di chi pattuglia diciamo uno sguardo dall'alto quello che sta accadendo il titolo è un elefante a Bruxelles la vera posta in gioco assumesse e corona Bondo sentite un po'che dice Penati
L'Italia chieda l'Europa risorsa lungo termine e a basso costo per finanziare investimenti resi indispensabili dalla crisi Cobi di diciannove
Come sanità ricerca ambiente logistica digitalizzazione della pubblica amministrazione visto il suo basso merito creditizio le può ottenere solo tramite un debito garantito anche dagli altri Stati che lo si chiami mutualizzazione Corona o eurobond o di fatto quello che l'Italia chiede è un trasferimento unilaterale
Un simile debito pagherebbe infatti un tasso di interesse pari alla media dei Paesi europei che lo garantisco
Inferiore a quello dell'Italia ma superiore a quello di Germania Olanda
Che pertanto non avrebbero interesse a utilizzare le risorse raccolte in questo modo l'Italia riceverebbe quindi un trasferimento pari al minor costo rispetto al suo debito oltre a garantirsi un accesso al mercato al momento precluso
Ai tassi attuali un eurobond da cinquecento miliardi a trent'anni pagherebbe l'un per cento
Contro il due virgola cinquantaquattro per cento italiano tenuto conto delle quote al capitale di garanzia
Il maggior onere di interessi nei trent'anni ammonterebbe a quaranta miliardi per Germania e otto per Olanda a beneficio di Italia Spagna e Portogallo
Questi finanziamenti andrebbero ad aggiungersi agli acquisti della BCE che però hanno un altro scopo più immediato cioè pagati sta facendoci capire che cosa sono gli eurobond perché
E ovviamente finanziando lì tutti i Paesi determinano un tasso di interesse che la media dei Paesi per cui i paesi che hanno godono di una credibilità creditizi inferiore e Keanu avrebbero da soli un tasso di interessi maggiore come l'Italia
E chiaro che ci guadagnano i Paesi che invece godono di una credibilità creditizia migliore e che quindi già godrebbero di interessi migliori è chiaro che non ha non avranno interesse
A utilizzare uno strumento che per loro sarebbe più oneroso
Ma lo finanzieranno con costi che poi si ovviamente saranno un vantaggio per i Paesi più deboli queste l'ambito utilizzazione evidentemente e della solidarietà dell'Europa però non possiamo non tener conto
Che di questo si tratta
No questi finanziamenti andrebbero ad aggiungersi scrive Penati
Agli altri acquisti della BCE che però hanno un altro scopo più immediato evitare che l'emergenza sanitaria inneschi una crisi del una crisi del debito pubblico infatti è previsto che gli acquisti finiscono a fine anno
Possibile che vengano prolungati se per allora la ripresa in Europa fosse molto debole
Ma la BCE non potrà mai essere una fonte di finanziamento a lungo termine del debito italiano come accade in Giappone perché le legalmente precluso e politicamente in plausibile anche se
Voglio ricordarlo in queste settimane la BCE ha comprato più utili tu li di debito pubblico italiano di quanti non abbia comprato titoli di debito pubblico tedesco
Se mai si trovasse un accordo chi richiede il voto a maggioranza qualificata nel Bundestag
Non si può creare il debito puntualizzato dal nulla con un atto amministrativo bisogna costituire un'istituzione
Che voi metta e accordarsi sulle risorse per garantirlo ci vuole tempo Italia quindi chiede un chiaro impegno a realizzarlo l'Olanda è però la la Germania oppongono un rifiuto come pure a cambiare le finalità del messe il meccanismo europeo di stabilità o Fondo salva Stati come lo chiamiamo noi perché faccia questo tipo di finanziamenti essendo già strutturato per emettere debito garantito solo il consolidamento solidalmente da tutti i Paesi l'Italia rigetta a sua volta il compromesso in cui messe mantiene le finalità originali ma partecipa con un contributo limitato e condizionalità ridotte a un'iniziativa congiunta di Commissione e Bay
Lo scontro sul messe rivela l'elefante nella stanza la sostenibilità del debito italiano
Molti in Germania Olanda e tra gli investitori ritengono che il nostro debito sentite un po'chi dice Penati alla lunga non sia più sostenibile constatano che dalla crisi del due mila otto
Cinque governi non sono riuscite invertire la sua crescita
Dal cento per cento al centotrentacinque per cento del PIL volesse il cielo però se stessimo centotrentacinque dopo questi questi ultimi decreti saremo più vicini al centocinquanta
Che al centotrentacinque
La pandemia aumentandolo di debito e riducendo ulteriormente la crescita potenziale non può che aggravare il problema lo dice Penati specie quando il costo del debito supera la crescita nominale del PIL come è stato negli ultimi anni
Che i sostenitori del messo come Germania Olanda sono convinti che queste istituzioni sia essenziale per la stabilità dell'euro ritengono evidentemente
Che l'istituzione abbia gli strumenti condizionalità patrimoniale ristrutturazione del debito per mettere definitivamente in sicurezza le finanze pubbliche dell'Italia
Nel caso non improbabile di una crisi senza causarne un'uscita dall'euro come in Grecia
Ma difficile caso dell'Italia vista la dimensione del suo debito e della sua economia una nostra uscita disordinata dall'Euro e non potrebbe essere altrimenti farebbe implodere la moneta unica con grande danno per per la Germania
Sì anche l'intervento del messe evitasse una crisi dell'euro causerebbe pur sempre una depressione economica in Italia che metterebbe in crisi il terzo mercato europeo per sporto tedesco
Senza contare che un'economia Europa europea integrata e in salute essenziale perché le imprese anche tedeschi raggiungano le economie di scala necessaria a competere efficacemente con le americane e le cinesi
Quindi conclude Penati l'Italia fa bene a chiedere con fermezza un bond europeo puntualizzato lungo regime e a basso costo
Perché aumentandola sostenibilità del suo debito ridurrebbe il rischio di una crisi a beneficio anche della Germania in cambio però deve dare prova concreta di essere credibile
Nel voler ridurre l'eccessivo indebitamento cosa che non è stata capace di fare da almeno dieci anni a questa parte
E dovrebbe negoziare l'aiuto finanziario non in nome della solidarietà europea concetto oggi quanto mai astratto ma facendo leva sui rispettivi interessi economici
è un intervento che io trovo molto molto sensato perché che cosa ci fa capire da una parte che i rimedi con cui la Germania l'Olanda nella loro diffidenza nei confronti di un paese come l'Italia
Pensano di poter ricondurre la crisi del debito italiano alle soluzioni adottate per la Grecia solo rimedi sbagliati perché sono rimedi controproducenti sia perché sono in plausibili dal punto di vista sociali sia perché impattano col fatto che l'Alitalia non è la Grecia mamma terza economia dell'Europa che se va in crisi va in crisi anche come mercato di riferimento per i Paesi come la Germania
Però è anche vero e che l'Italia negli ultimi dieci anni non ha costruito un patrimonio di credibilità con cui presentarsi al tavolo perché il premier che transige
In questo momento sugli eurobond o e lo stesso premier che ha guidato negli ultimi due anni
Governi che hanno fatto della spesa pubblica in debito la loro bandiera salendo anche sui balconi a festeggiare quando hanno cercato di mettere in moto morale Europa rispetto a questo punto
E quindi in un equilibrio di questo tipo e comprensibile una certa diffidenza e sfiducia dell'Europa e confronti dell'Italia
Questo è la lettura di Alessandro Penati che personalmente mi sento di sottoscrivere
E qui finisce il tema del rapporto fra Italia Europa e e le diciamo il comparto se così possiamo definirlo economico non non non prima di aggiungere che il
C'è un'intervista ancora interessante
Sul Corriere della Sera a a Mike Pompeo
Il segretario di Stato americano che
Conferma la volontà degli Stati Uniti di essere leader nella diciamo nella nella strategia di lotta alla coronavirus e di aiutare l'Italia più che mai
E passiamo passiamo a un tema
Che il terzo corno della della crisi del coronavirus solo le inchieste sui
Sul sui contarci e la mancata chiusura dell'ospedale di Alzano Lombardo e la strage degli anziani nelle RSA i morti nascosti della Lombardia
Che piano piano sono diventate patrimonio di tutti i giornali italiani corno una lettura diversa da te è stata testata perché ci sono i giornali come il Corriere della Sera che ormai Repubblica il fatto quotidiano
Ne danno ormai conto addirittura il Corriere oggi aperto a pagina due e tre sul tema dell'ospedale di Alzano
L'inchiesta sui contagi ci sono giornali che i giornali della destra sostanzialmente il giornale
La verità lo stesso libero che attaccano contrattaccano i i i loro colleghi giornalisti sostenendo che
Stanno cavalcando il ruolo delle procure contro le la classe dirigente leghista in Lombardia è come sempre una lettura contrapposta che in Italia tutto finisce in politica anche i fatti
Ora cerchiamo di leggere i fatti perché ovviamente
Nel mentre ci sentiamo di ovviamente di di condividere anche l'appello di Alessandro Sallusti nell'editoriale affinché non
Non non ci sia sempre una una lettura giudiziaria di ciò che accade in Italia però è giusto allo stesso modo
Comprendere che cosa è accaduto e che cosa non ha funzionato
E che cosa non ha funzionato ha delle responsabilità sanitaria delle responsabilità politiche che non necessariamente devono finire nelle aule dei tribunali che però vanno valutate per quello che che serve e anche perché non si ripetano gli errori commessi
E ad Alzano gli errori sono stati commessi perché il Corriere della Sera oggi con documenta con una inchiesta di Marco Imarisio Simona Ravizza l'agghiacciante catena di sottovalutazione che all'interno delle strutture sanitarie lombarde si è fatto della crisi del coronavirus abbiamo inseguito permessi il cosiddetto paziente uno il contagio uno
E ce n'era un altro il contagio zero collocato sette otto giorni prima che è stato completamente ignorato oggi ne scopriamo l'origine
Nel periodo compreso tra il tredici febbraio pensate il tredici febbraio mi ricordo queste date perché la il primo caso di coronavirus accertato in Italia e del ventuno febbraio a Codogno ve lo ricordate qui parliamo del tredici febbraio parliamo di otto giorni prima
E il ventidue febbraio sono giunti presso il pronto soccorso dell'ospedale di Alzano scrive il Corriere della Sera alcuni pazienti che venivano successivamente ricoverati presso il reparto di medicina generale
Con diagnosi di accettazione polmonite insufficienza respiratoria acuta Heron anziani con patologie pregresse invalidanti
Che in larga prevalenza provenivano da Nembro e da comuni limitrofi l'azienda ospedaliera
Giustifica il fatto che non siano stati sottoposti a tampone durante la degenza perché nessuno dei pazienti ricoverati in tale periodo presentava le condizioni previste dal ministero della salute per la definizione del caso sospetto
Ad Alzano Lombardo i primi Tamponi scrive il Corriere della Sera vengono fatti nella notte di sabato ventidue febbraio
Nei due giorni precedenti dopo la rivelazione del caso di Codogno alla direzione sanitaria si limita a effettuare uno screening dei pazienti
Fonti interne all'ospedale hanno raccontato di aver segnalato più volte i casi sospetti di polmonite interstiziale a partire dal dieci febbraio c'è dieci giorni prima
La direzione dell'ospedale riconosce che il tempo trascorso fra l'ingresso e la diagnosi e all'origine della propagazione dell'epidemia
Dal momento del ricovero al momento del sospetto erano trascorse alcuni giorni in cui si suppone possa essersi verificata la diffusione del coronavirus all'interno del reparto interessato
Ma
Garantisce chi a partire dal ventitré febbraio sono state prese tutte le misure necessarie alla tutela di personale sanitario
Pazienti e visitatori dell'ospedale molti familiari degli anziani deceduti prima e dopo il ventitré febbraio raccontano invece
Di aver avuto libero accesso alla salma del defunto e di essersi radunati intorno a lui vegliando la bara aperta
All'inizio la direzione del Pesenti Fenaroli aveva dato disposizioni per proibire contratti tra contatti tra vivi e morti
Ma dopo le proteste presso la Regione di alcuni parenti ha fatto marcia indietro ancora il due marzo
Due marzo guardate il due marzo sulla scorta delle richieste pervenute dal territorio e virgolettato una nota del governo regionale riteneva sufficienti precauzioni standard
La circolare della Lombardia chi vieta ogni contatto con i defunti Cop diciannove prima e durante l'attività funebre arriverà solo il dodici marzo tra il ventuno e il venticinque febbraio scrive ancora il Corriere della Sera diventa evidente l'esistenza del focolaio di Alzano sentite un po'perché il la conclusione e agghiacciante di questo percorso
E letteralmente agghiacciante ed è data dei numeri chi vi leggero dopo
Entrano in pronto soccorso tra il ventuno e il venticinque febbraio con patologie riconducibili al conte di diciannove e subito positivi al tampone sei persone provenienti da quei con due comuni alzano e membro riteniamo possibile vista la provenienza dei pazienti residenti larga prevalenza del comune di Nembro che in realtà non ci sia stato all'interno dello spenta ospedale un paziente indice
Ma che la maggior parte di loro presentasse già al momento del ricovero un'infezione in atto da compiti diciannove non riconosciute immediatamente perché nessuno rispondeva ai criteri epidemiologici previsti
Anche le persone decedute fino a quel momento vengono dalla stessa zona compresi tre anziani che vivevano a Villa di Serio
Che confina con l'Alzano e membro che il focolaio nasca dallo spinello Spedale oppure fuori come sostiene la relazione della AST di Bergamo est
Ciò che stava accadendo avrebbe dovuto essere chiaro a chiunque fosse stato in possesso di quei dati eppure non è stato fatto nulla certo con il senno di poi
Tutto diventa più facile ma per chiudere l'Ospedale di Codogno e isolare la zona ci sono voluti un solo giorno e un solo paziente positivo in quelle stesse ore cresceva indisturbato il focolaio zero
Che a breve sarebbe diventato il più letale d'Europa
Domenica ventitré febbraio sentite ancora che cosa accade e il giorno che segna più di ogni altro questa vicenda quando arrivano gli esiti dei tamponi cioè i sei tamponi positivi nell'ospedale di Alzano
Scatta finalmente l'allarme viene decisa la chiusura e l'evacuazione del pronto soccorso di Alzano poi subito revocata nella relazione si sostiene che non fosse una vera serrata
Abbiamo provveduto a concertare i provvedimenti con i competenti uffici regionali mentre si valutavano le misure opportune si contattava telefonicamente la centrale Areu e si concordava
Di limitare i trasporti presso il pronto soccorso di Alzano tale blocco
Durava circa due ore veniva infine collegialmente deciso con gli uffici regionali il garantire l'operatività del pronto soccorso alleati luce della riflessione
Che l'epidemia si sarebbe manifestata in misura tale da non poter consentire di rinunciare a tale punto assistenziale bene
L'isolamento del pronto soccorso dura due ore nonostante la collegialità le all'apertura risulta una decisione unilaterale della regione scrivono Imarisio e realizza sul Corriere della Sera
Ma almeno c'è stata la sanificazione del pronto soccorso
Le procedure sono state attuate secondo i protocolli esistenti appare fuori luogo giudicali inappropriati in una situazione nella quale non esistono certezze ineccepibili la significazione
Del pronto soccorso di Codogno è stata affidata un'azienda esterna ed è durata tre giorni
Quella dell'ospedale di Alzano appena due ore
Al tre aprile scrive il Corriere della Sera sono risultati positivi nell'ospedale di Alzano mille ottocentonovantacinque pazienti
Ripeto mille ottocentonovantacinque pazienti e quattrocento settantanove operatori cioè medici e infermieri
Guardate che effetto ha avuto un errore nella gestione sanitaria di una crisi e nel contagio che poi si è propagato
Questi sono stati i moltiplicatori del contagio allora se è giusto ed è doveroso tener conto di questo ai fini di tutti gli accertamenti che vanno fatti perché molto fascino Italia gettare evidentemente nell'Agogna le responsabilità individuali no attraverso indagini giudiziarie però non possiamo neanche non tener conto dei fatti e non leggerli per gli errori che sono stati commessi
Di questo parlano tutti i giornali
L'altro corno del tema e la strage degli anziani nelle RSA dove
Anche qui la Regione Lombardia con una circolare dell'otto marzo a inviato malati di ha invitato le residenze sanitarie di prendere
In gestione malati di coronavirus a bassa intensità cosa siano i malati di coronavirus a bassa intensità non è dato di saperlo ma così recitava quella circolare
E è accaduto
Ancora oggi questa vicenda campeggia sulle pagine dei quotidiani il caso Trivulzio scrive ancora la Repubblica a pagina due e tre la denuncia degli infermieri esami spariti dalle cartelle per nascondere l'epidemia questa
E la il testimonianza raccolta da infermieri anonimi in verità dalla cronista Zita Dazzi e Matteo Pucciarelli di della Repubblica nella Pio Albergo Trivulzio che è stato un po'l'epicentro di questa crisi sanitaria delle residenze ne parla anche il fatto denunciando le stesse le stesse
Le stesse sotto sottovalutazioni e e poi ne parla oggi in maniera con un documento
Assolutamente nuovo il quotidiano del sud
A firma di Claudio ma vincolato
Esclusivo il rapporto dell'Istituto superiore di sanità sui decessi negli ospizi che cosa ci dice questo documento
Questo documento mette a confronto i casi certificati di morte nelle residenze sanitarie con i casi invece di morti per influenza per sintomi influenzali dei pazienti ricoverati nelle stesse residenze sanitarie a cui non è stato fatto il tampone
E si evince che purtroppo i morti per coronavirus sono molti di più di quelli stimati la strage delle ressa lombarde anziani morti per simili influenza
Il numero dei decessi nelle residenze sanitarie scrive Claudio Marin colà assistenziali per Kobe diciannove e potenzialmente dieci volte superiore a quello fornito dà i dati ufficiali nel caso della Lombardia si aggira addirittura intorno al quattordici per cento
Il primo pezzo di una verità una moltiplicazione dei lutti che lascia senza parole
Emerge da un rapporto condotto dell'Istituto superiore di sanità
Sono i primi numeri con credibilità scientifica un documento che diventerà parte integrante dell'inchiesta condotta dalle commissioni nominate da Palazzo Marino affidata al magistrato Gherardo Colombo e dalle indagini avviate dalla Procura in base
Ai molti esposti presentati conferma i sospetti avanzati da più parti sulle reali dimensioni di una strage senza precedenti
La ricerca coinvolto due mila centosessantasei RSA distribuite in modo rappresentativo in tutto il territorio nazionale consultati dal venticinque marzo al sei aprile
Che cosa che cosa che cosa segnala chi fuori conteggio ci sono mille ettari cento dieci decessi
Dovuti a sintomi influenzali ovvero pazienti deceduti forse anche prima
Della diffusione certificata del virus o nel periodo di massima diffusione
Ma non compresi nel consueto bollettino della Protezione civile l'esempio più clamoroso rimane quello della Lombardia dove il virus ha colpito più duro mille ottocentottantadue decessi ma per le statistiche solo sessanta percorribile
E gli altri ottocentosettantaquattro
Derubricati dalle strutture lombarde come morti sin persino influenza un dato e certe o scrive ancora Malin colà le RSA non potevano reggere l'onda alta del virus che ha fatto strage di anziani
Eppure in alcuni casi sono state utilizzate per ricoverare pazienti
Positivi al covi di diciannove il più clamoroso resta la delibera della Regione Lombardia che l'otto marzo come vi dicevo disposto il ricovero di pazienti copriti diciannove a bassa intensità
Nelle RSA dotate di reparti dedicati dove fosse possibile
L'isolamento questo il il il tema di dell'inchiesta sulla strage degli anziani e mi avvio alla conclusione ma non prima di segnalarmi che
Sulla ma un molti giornali italiani
Titolo no anche sulla chiusura del Governo allo sbarco dica dei clandestini e del all'approdo della MG che li raccolgono lo fa il manifesto lo fanno molti giornali e lo fa anche la stampa A pagina A pagina sedici il manifesto non è una crociera l'Italia non è un porto sicuro
Con la scusa del virus dichiara il Governo dichiaro l'Italia non porto sicuro quattro ministri firmano un nuovo decreto controllo MG maggioranza spaccata venti deputati e senatori si oppongono
C'è una una una una lettura che il manifesto da sostenendo che
Il il Pd soggiace alla politica
Delle chiusura dei porti che e quella dei Cinquestelle che il ministro Di Vaio ha condiviso peraltro gli impedisce il manifesto con Salvini durante la sua gestione la gestione del governo Gialloverde e la stessa cosa dice anche il la stampa vi dicevo c'è un articolo di Grigne ti a pagina sedici
Che racconta
Colloqui quanto è accaduto
Il governo ha fatto la sua mossa scrive genietti con un decreto firmato da quattro ministri ma non dal premier che dichiara chiusi porti all'ONG per emergenza sanitaria la nave Aran curdi
Dell'associazione tedesca sia i con centocinquanta migranti a bordo Abu GT dalla Libia intanto è ferma in acque internazionali lontana non lontano da Lampedusa aspettando decisioni il Governo stesso però allora stretto in una tenaglia da una parte Matteo Salvini e Giorgia Meloni leader sovrani stiro incalzano e lo spingono a tenere duro dall'altra il fronte umanitario alza un coro di accuse e invocazioni un primo cartello di associazioni
Tavolo assiro nazionale con Aracri Arci Emergency Caritas Oxfam e altri chiede di aprire i porti in quanto con un atto amministrativo si sospende il diritto internazionale e il dovere di soccorrere chi è in pericolo di vita in mare
Un secondo gruppo si vuol ci Medici senza frontiere opera Hammers è mediterranea protesta che proprio in un momento come questo
La sofferenza di cittadini colpiti da un'emergenza sanitaria non può diventare motivo per negare un sostegno che anche un obbligo legale a chi non perde il respira il respiro su un letto di terapia intensiva annegando
Dietro l'appello a ritirare il decreto se poi come ho dato un gruppo di parlamentari di sinistra con i con la Fratoianni di sinistra indipendente Laura Boldrini eh Matteo Orfini del PD Riccardo Magi lì
I radicali il Governo e nel mezzo in somme attende con ansia un cenno dalla Germania con cui da giorni c'è un dialogo per ora infruttuoso è stata anche coinvolta la Commissione europea
Sempre per sollecitare il governo tedesco a farsi carico delle azioni di sigari
E questo il il tema del
Del del
Della chiusura
Dei porti
Indotta dalle misure sanitarie ma che rischia di produrre una nuova emergenze anche via di accendere polemiche politiche dopodiché di questo parla anche
Il Riformista con un editoriale di Sansonetti chi appunto critica la strategia del Governo Conte che il peso che la componente grillina a su queste decisioni
C'è ancora un tema che riguarda l'allarme delle carceri
Che vorrei trovare ma purtroppo
Per un errore nella mia nella mia agenda non ho segnali toh ma comunque rinnovo l'appello che fa Rita Bernardini
Sulle carceri e che da giorni
Compare in alcuni giornali italiani ma e purtroppo una notizia minoritaria a fronte della gravità della condizione carceraria in questo momento dove il sovraffollamento come sapete e un elemento di grande preoccupazione ancorché assolutamente ignorato
Rispetto alla sua grevità dal istituzioni che il governo al nostro Paese
E poi c'è un allarme sulle sulle misure emergenziali che stravolgono le garanzie del processo perché il processo telematico
Ovviamente conculca il diritto di difesa e di questo si preoccupa il dubbio
Con un'apertura il curi taglia svilisce l'avvocatura secondo il Consiglio nazionale forense il momento emergenziale non può stravolgere i principi che il Governo il giusto processo
Basta dietro logge con giunture scrive
Eugenio Albamonte il processo al tempo di covered non è la tomba delle garanzie questo l'intervento del
Del rappresentante dei magistrati ma poi di spalla la denuncia del Conde Consiglio nazionale forense replica così la politica svilisce l'avvocatura la preoccupazione che evidentemente le le il processo telematico possa rappresentare un vulnus sul cioè il diritto di difesa degli imputati è un tema antico è un tema da non sottovalutare
Chiudiamo qui spero di essere stato esauriente forse qualcosa mi è sfuggita ma
Penso che nei prossimi giorni gli stessi temi torneranno all'attenzione dei giornalisti volevo segnalarvi ecco che era questa notizia che volevo segnala mi stava altrettanto a cuore che i figli di Marianna la donna uccisa
Dal marito
Che avevano
Non dovranno restituire i soldi del risarcimento perché una sentenza della Cassazione
Ritiene vediamo di trovarla qui
Salvi i figli di Marianna non dovranno restituire i soldi del risarcimento la Cassazione accoglie il ricorso degli orfani
Non fu un di un delitto inevitabile come aveva sentenziato la corte d'appello ma ci fu evidentemente secondo la Cassazione una sottovalutazione
Della procura nei confronti del dell'uomo che aveva era stato denunciato per dodici volte dalla moglie
E che poi ovviamente uccise è accaduto nel due mila e sette a Palagonia
L'ex marito padre e dei suoi tre figli che oggi hanno ovviamente
Ha avuto un un successo giudiziario ma anche una risposta e evidentemente che
In qualche modo restituisce
Un minimo di serenità questa famiglia anche di fiducia nei confronti della giustizia con questa notizia io vi saluto ci rivediamo domani mattina alle sette e trentacinque e stampa e regime a domani
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