FaiNotizia - Sanità e Regioni alle prese con il Coronavirus. L'intervista a Luca Castelli

Questa insomma presente emergenza legata al coronavirus che cosa che cosa ci dice che cosa ci rivela rispetto alla regionalizzazione della sanità che poi era atto emergere questa emergenza coronavirus
Sta mettendo l'accento a mio parere soprattutto sulle la comune del titolo quinto cioè su quello che mi manca nel Titolo quinto più che sui i difetti strutturali che il titolo quinto sì porta dalla due mila uno
E la prima lacuna è senz'altro la clausola di supremazia cioè l'assenza di una norma che attribuisca espressamente allo Stato il potere di intervenire nelle materie che non sono riservate alla sua legislazione
Ora qui dobbiamo essere molto chiari già oggi a titolo quinto vigente lo stato qua comunque tutti gli strumenti per e garantire al meglio la la salute dei cittadini e quindi fronteggiare e l'emergenza questi strumenti si chiamano principi fondamentali
Si chiamano o livelli essenziali delle prestazioni si chiamano competenze trasversali si chiamano potere sostitutivo
E diciamo tante piccole clausole ecco se così posso dire e e non ho unica clausola ma tante piccole clausole che comunque attribuiscono allo Stato il ruolo di garante dell'unità del sistema è evidente tuttavia che una norma ad hoc che gli attribuisca espressamente questo potere
Avrebbe diciamo tutt'altra portata tutt'altra efficace e quindi sarebbe senz'altro utile ecco però dobbiamo stare molto attenti a come costruiamo poi questa clausola di supremazia perché non deve essere una clausola che attribuisce alla diritto dello Stato una prevalenza tout-court sul diritto regionale deve essere una clausola che fissa le condizioni a cui questa prevalenza è subordinata e soprattutto voi la Corte costituzionale deve poter essere in grado di valutare se la legge che lo Stato adottare in attuazione della grafologia clausola rispetta o meno queste condizioni altrimenti il rischio è quello di mettere nelle mani dello Stato una clausola aspiratutto in qualche modo cioè una clausola che finisce per attribuire allo stato un potere d'intervento incondizionato
Ne ha svuotando di fatto l'autonomia regionale e il titolo quinto avrà pure tanti difetti ma io credo che aveva comunque un obiettivo condivisibile
E e che è ancora valido che non andrebbe perso di vista neppure diciamo in questa fase di emergenza
L'obiettivo cioè di creare delle autonomia responsabili sviluppando appieno il principio autonomistico previsto dall'articolo cinque della Costituzione i principi costituzionali non vanno messi in quarantena nemmeno nell'emergenza
E l'altro anello mancante se se posso aggiungere sensato quindi l'altra laguna è senz'altro la Camera delle Autonomie
I il il la la clausola di supremazia deve essere necessariamente accompagnata da una seconda Camera rappresentativa delle regioni ma a mio parere anche delle Autonomie locali che serve ad immettere nel procedimento legislativo dello Stato
Il punto di vista degli anti sub statali quindi clausola di supremazia e Camera delle Autonomie da questo punto di vista vanno di pari passo se introduciamo la clausola senza prevedere la trasformazione del Senato in una Camera delle Autonomie
Rischiamo anche in questo caso di imprimere al sistema una torsione centralistica che finisce per riportare le lancette dell'orologio
Indietro all'impianto originario della Costituzione del quarantotto e d'altra parte e mi pare che questa emergenza abbia proprio messo in evidenza soprattutto il problema delle sedi di leale collaborazione tra scienza periferia
Piuttosto che il problema della dei poteri di intervento del centro basti vedere quello che è successo al all'inizio soprattutto all'inizio di questa emergenza con le fughe in avanti
Di alcune regioni e prima che lo Stato che il Governo convocasse quel tavolo nazionale per coordinare tutte le iniziative diciamo da mettere in campo per fronteggiare la diffusione del virus e le regioni sono andati un po'in ordine sparso un po'ognuna per conto loro quindi come dire hanno fatto prevalere interessi particolari del loro territorio sul sull'esigenza di dare una risposta uniforme e omogenea su tutto il territorio
Nazionale insomma mancata una governance condivisa delle emergenze
Sanitaria Stato-Regioni è mancata la capacità di fare sistema allora da questo punto di vista la Camera delle Autonomie non solo darebbe alla collaborazione legislativa tra lo Stato e le Regioni quella sede lui c'è tanto bisogno ma ma sarebbe anche un modo per responsabilizzare le Regioni chiamandole ad acquisire una visione nazionale dei problemi
Ecco più nel dettaglio lei ricordava che appunto la ratio del del titolo quinto e piena la creazioni di Autonomie responsabili Cina
Che cosa che cosa manca appieno la perché appunto questo questo obiettivo sia raggiunto c'è un problema di come lei già citava
Di dispositivi dissidi di confronto tra Stato e regioni che non sono stati pagati a un problema nella prassi come come se prima punta ad assicurare e la creazione di questa Corniche siano veramente responsabili che e che garantiscano specie se parliamo della sanità appunto questi famosi
Livelli essenziali di assistenza che sanno più possibile omogenei nel territorio nazionale
Sì allora il Titolo quinto diciamo a una serie di difetti che dicevo strutturali perché
Diciamo in quella fa se sono state attribuite alla competenza regionale ma tende troppe ma in realtà i gli elenchi delle materie sono stati anche scritti male le faccio soltanto degli esempi
Ad esempio la produzione e trasporto e distribuzione nazionali dell'Energia oppure le grandi reti di trasporto e di navigazione sono tutte materie che sono finite alla alla competenza concorrente
Delle regioni quando in realtà tutti poi diamo la dimensione nazionale degli interessi che sono sottesi a questa materia
Oppure ci sono delle altre materie come ad esempio la circolazione stradale che non sono state inserite in nessuno degli eventi
Del titolo quinto del due mila uno e dunque in base alle regole del riparto
Sono materie di competenza regionale e questo potrebbe arrivare portare al paradosso di avere venti diversi codici di
Regionali e dunque diciamo queste sono delle criticità che il Titolo quinto ha sin dall'inizio che si porta dietro sin dal dal due mila uno perché in quella ubriacatura federalista di quel periodo diciamo il tentativo è stato quello appunto di attribuire il maggior numero possibile di le competenze a alle regioni e senza però poi anche mettere le Regioni nelle condizioni anche di è a vedere poi le sedi di concertazione all'interno delle quali appunto esercitare al meglio queste competenze
E questo ha portato quell'esplosione del contenzioso davanti alla Corte costituzionale che ha caratterizzato tutti questi anni e poi è arrivata la crisi economica che ha di fatto diciamo un nuovo determinato una fortissima decentralizzazione di competenze e di funzioni e quindi a bloccato ogni tentativo di sviluppare diciamo al meglio lei autonomia e poi in genere c'ha secondo me la mancanza anche una genuina cultura autonomistica che ancora non è maturata in questo paese e quindi diciamo anche questo è un dato con cui bisogna fare i conti e allora oggi alla luce di questa emergenza che riguarda soprattutto la tutela della salute
E però possiamo forse cogliere l'occasione per
Su come dire era rivedere più in generale ecco anche queste
Problematiche più più generale dei rapporti tra Stato e regioni cercando di capire in questi anni cosa non ha funzionato non solo appunto a livello nell'ambito della tutela della salute ma più in generale e provando a trovare una soluzione condivisa
A questi problemi soluzione che può una ovviamente consistere nel ricentralizzare alcune funzioni Mann dopo a mio parere aver verificato effettivamente che cosa ha funzionato in questi anni cosa non ha funzionato
A suo parere c'è necessità e cioè spazio per una modifica degli articoli della Costituzione a riguardo penso ad esempio alla proposta di legge Ceccanti presentata da quasi due anni fa ormai
Sì questo sarebbe davvero diciamo occasione da sfruttare
Nel senso che se guardiamo al passato i precedenti ha in mente giocano a favore della dell'approvazione di proposte di riforma costituzionale però questa crisi città ci sta mettendo davanti a l'esigenza diciamo di cambiare completamente il paradigma
è opinione diffusa che niente potrà più essere come prima dovranno essere come prima tante cose dovranno cambiare e allora se da qui nascesse anche maturasse anche un nuovo spirito costituente che consentisse di metter mano e dare una soluzione finalmente condivisa a questi problemi del Titolo quinto ma anche più in generale ad altri problemi strutturali del nostro sistema istituzionale io credo che questo sarebbe senz'altro motivo in più per guardare diciamo al dopo crisi con rinnovato ottimismo
E per concludere a suo avviso le priorità e gli aspetti insomma più importanti da tenere presenti qualora effettivamente si arrivasse ad una modifica di alcuni articoli del Titolo quinto quali sono
Ma io credo questi chi è che abbiamo detto cioè senz'altro la previsione l'introduzione di una clausola di supremazia anche se appunto va costruita quelle cautele che dicevo e poi i
Il problema della superamento del bicameralismo perfetto quindi la trasformazione del Senato una camera
Delle autonomie e chi è diciamo una questione più ampia ma che si lega strettamente al al funzionamento del titolo quinto e alla creazione di autonomia responsabile
Perché le Regioni si responsabilizzano anche appunto coinvolgendole al centro nel procedimento legislativo dello Stato facendo in modo che acquisiscano diciamo una visione nazionale dei problemi non solo una visione particolaristica legata solo alle esigenze del loro territorio quindi queste sono le due i due interventi dal mio punto di vista prioritari
Che appunto come ricordava suo parere dovrebbero però andare di pari passo perché di nuovo pensando alla proposta Ceccanti realtà si parla appunto del del primo aspetto quindi insomma di questa ricordata
Clausola di supremazia manovre di questo secondo aspetto che lei citava
Sì realtà Ceccanti abbina questa sua idea l'idea di costituzionalizzare la conferenza dello Stato Regioni
Anche questa Ascierto è una proposta in campo io sono più favorevoli invece all'idea della Camera delle Autonomie perché con la conferenza Stato Regioni abbiamo una leale collaborazione che avviene tra i governi dei centra il Governo centrale i governi regionali quindi diciamo una leale collaborazione sul piano degli esecutivi con la Camera delle Autonomie avremmo una leale collaborazione legislativa
E quindi avremmo le regioni e e le autonomie locali che partecipano sin dall'inizio alla formazione della legge perché stanno dentro una camera che appunto una delle due Camere che approva le leggi
Con la a Conferenza Stato Regioni diciamo l'intervento condiviso collaborativo
Delle autonomia e territoriali del procedimento legislativo sarebbe un intervento ex post Camus successivo alla ha produzione della legge e non avverrebbe diciamo invece ex ante
Quindi da questo punto di vista io prediligo queste ipotesi anche perché avevo scritto un libro su questo nel due mila dieci e quindi diciamo presto come dire affezionato alla mia idea vorrei dire forse che si sta oggi parlando di una ricentralizzazione del servizio sanitario nazionale ecco questa forse è un'idea ancora prematura anche rischia di essere pregressa un po'sull'onda emotiva del del momento RAI e che forse rischi anche diciamo di buttare con l'acqua sporca anche il bambino
Senz'altro dopo questa emergenza come dicevo noi dovremmo tutti sederci intorno a un tavolo Stato-Regioni il valutare proprio nello specifico settore della tutela della salute
Cosa ha funzionato e cosa non ha funzionato nella gestione di questa emergenza e quindi trovare delle soluzioni condivise se e questo all'esito di questo ovviamente sarà possibile anche ricentralizzare alcune funzioni
In materia sanitaria ma rimettere in discussione tutto il sistema
Tutto il servizio sanitario nazionale tutto l'attuale assetto del servizio sanitario
Nazionale e credo che al momento sia come dire o un'ipotesi e appunto prematura e perché poi in realtà noi abbiamo anche delle eccellenze sul territorio abbiamo sistemi sanitari regionali molto efficiente di assoluta eccellenza allora il problema se mai è fare in modo che anche gli altri sistemi regionali meno efficienti diventino efficienti e non rimettere in discussione tutto attraverso diciamo una completa ricentralizzazione del servizio sanitario nazionale però ancora una volta questa è una valutazione che va fatta a mente fredda fa nel momento in cui appunto l'emergenza sarà finita e quindi ci si potrà confrontare per valutare al meglio cosa ha funzionato cosa dice