La nota antiproibizionista

Venerdì scorso a quattro mesi dalla sua pronuncia sono state finalmente depositate le motivazioni della sentenza con cui le sezioni unite penali e la Corte di Cassazione il diciannove dicembre dello scorso anno hanno stabilito che la coltivazione domestica di cannabis destinata all'uso personale
Non è reato perché il bene giuridico della salute pubblica tutelato dalla norma non è leso messa in pericolo dalla persona che produce una piccola quantità di marijuana di hashish per il suo uso privato
I giudici spiegano che il reato di coltivazione di stupefacenti è configurabile indipendentemente dalla quantità di principio attivo ricavabile nell'immediatezza essendo sufficienti
La conformità della pianta tipo botanico previsto e la sua attitudine anche per la per le modalità di coltivazione
A giungere a maturazione e a produrre sostanza stupefacente tuttavia devono ritenersi esclusi in quanto non riconducibili all'ambito di applicazione della norma penale le attività di coltivazione di minime dimensioni svolte in forma domestica
Che per le rudimentali tecniche utilizzate lo scarso numero di piante il modestissimo quantitativo di prodotto ricavabile
La mancanza di ulteriori indici di un loro inserimento nell'ambito del mercato degli stupefacenti appaiono destinate in via esclusiva all'uso personale del coltivatore
I giudici spiegano che le sanzioni amministrative previste dall'articolo settantacinque del DPR trecentonove del mille novecentonovanta cioè Testo unico sugli stupefacenti non si applicano alla coltivazione domestica destinato all'autoconsumo
Perché tale disposizione non si riferisce nessun caso alla coltivazione neanche a quella pienamente penalmente linee rilevante
Nel caso in cui si legge ancora la coltivazione domestica al fine di autoconsumo produca effettivamente una sostanza stupefacente dotata di efficacia drogante
L'età seriamente attive potranno essere applicate al soggetto agente considerato non come coltivatore ma come detentore di sostanza destinata a uso personale
Per le ferite penali della Cassazione
Devono considerarsi illecite la coltivazione domestica fine di autoconsumo per mancanza di tipicità
Nonché la coltivazione industriale che all'esito del completo processo di sviluppo delle piante non produca soltanto stupefacente per mancanza di offensività in concreto mentre la detenzione di sostanza stupefacente esclusivamente destinato al consumo personale
Anche se ottenuta attraverso una coltivazione domestica penalmente illecite arrivano getta rivale soggetta al regime sanzionatorio amministrativo
Per quanto riguarda la coltivazione penalmente illecita restano comunque applicabili sia il principio di non punibilità che ricorrano i presupposti della tenuità del fatto sia la lieve entità prevista dall'articolo settantatré del Testo unico e l'ho letto sono questi passaggi che sono poi quelli a più significativi di delle motivazioni della sentenza delle sezioni unite della corte di Cassazione Sezioni Unite penali
E perché sono un po'il nocciolo della questione come ha già detto nella nella nota del trenta dicembre scorso quindi rivede dopo che siano già questa sentenza delle sezioni unite
Hanno preso una decisione di buon senso però bisogna anche evitare i facili entusiasmi per almeno due ragioni
La prima e che per quanto proveniente da una fonte autorevole siamo parlano delle sezioni unite penali della Cassazione
La sentenza non è vincolante e quindi non si può escludere che qualche giudice di merito o qualche altra sezione semplice della stessa Cassazione Mare in direzione contraria
La seconda è che il questa questa sentenza non apre alla legalizzazione l'impianto normativo resta quello proibizionista e punitivo definito appunto dalla legge in vigore da trent'anni dalla dal Testo unico
E per quanto la sentenza passata favorire una giurisprudenza liberale verso la piccola coltivazione casalinga di cannabis per consumo personale
La decisione sarà comunque affidata ad un giudice e dunque resta anche in piedi tra l'altro il sistema delle segnalazioni perfetti delle sanzioni amministrative che possono a risultare molto gravosa
Sicuramente la sentenza è un altro passo avanti contro i pregiudizi che ancora contrastano ancora pesano sulla cannabis
Però appunto non e infatti diamo la sua reale portata per cambiare la normativa occorre una volontà politica che questo Parlamento non ha al momento né nelle forze dell'opposizione ma nemmeno nella tra la maggioranza di governo e dunque la magistratura in realtà sta svolgendo ancora una volta una funzione di supplenza rispetto ad un legislatore del tutto assente e che resta sordo ad ogni richiamo riformatore
La decisione del diciannove dicembre delle sezioni unite penali e adesso si si è è chiara nelle sue motivazioni ha però sicuramente un'importanza perché rapporto appunto come dicevo gli orientamenti liberali presenti nella magistratura e fornisce ulteriori sostegni al lavoro degli avvocati