Una piazza radiofonica per il 25 Aprile. Radio Radicale e la Comunità Ebraica di Roma per il 75º anniversario della Liberazione

Un venticinque aprile sicuramente inedito e particolare questo che siamo vivendo venticinque aprile senza le tante piazze che fisicamente hanno animato il nostro paese nel corso della storia recente il più antica ma metti cinque aprile che radio radicale vuole condividere assieme
Alla comunità ebraica di Roma e per farlo siamo in collegamento con Rutte dure Callow presidente della Comunità benvenuta su Radio Radicale
Per me erano anche grazie grazie a Monica che gli ascoltatori
Allora rotto un venticinque aprile veramente inedito questo una mobilitazione sui mezzi di informazione sulle piattaforme
Digitali una memoria che però vale la pena dire che resiste nonostante questa condizione inedita di vita che da da molte settimane tutti noi conduciamo
Innanzitutto c'è sciama cambiata la forma della piazza ma la piazza non è cambiata nel questa senza trasmissione né Hilary prova siamo tutti quanti mobilitati quegli strumenti messi a disposizione da questa nuova
Condizione che ci
Implicitamente imposta ma non ci crediamo e il piacere di festeggiare un giorno di dedicato alla nostra di perfetta
A alla riconoscenza riconoscimento del valore di chi ha deciso settantacinque anni fa
Quale fosse la parte giusta per la storia da cui stare e al quale saremo eternamente grati per il fatto di aver prodotto la fine di è il periodo più buio e più nefasto della storia
Moderna
Perché sia una cosa è chiara echeggiare la liberazione
è un momento di utilità
Morale sociale collettiva non c'è bisogno di scendere nelle piazze scientifiche per doverlo fare e anche alla memoria la memoria torna come antidoto futuro e ancor più necessario in questo momento da recuperare da condividere e da portare avanti
Ecco
C'è stato appunto un un momento in cui
Diciamo il dibattito intorno a questa data si è fatto sempre Assoro la festa di una parte una festa non è la festa di tutti gli italiani
Però diciamo forse in questo momento storico in cui
Per forza di cose come come anche tu ricordavi siamo costretti a vivere tutti nella stessa condizione di privazione di libertà possiamo diciamo magari estendere anche a livello intellettuale e morale
Una pensiero su quanto la libertà sia poi diciamo qualcosa che veramente la si apprezza davvero poco quando si ammassi rimpiange quando si perde forse più che un dialogo appunto esclusivamente sulle idee varrebbe la pena anche ripristinare un dialogo quasi filosofico sui concetti che animano poi l'essere vivente ci siamo liberati i nostri nonni i nostri italiani che son venuti prima di noi c'hanno liberato da una dittatura opprimente è questo diciamo vale la pena non dimenticarlo ma vale anche la pena attualizzare lo
Sì assolutamente d'accordo con te causato un termine che io trovo puntuale e e e che quello che s'cerchiamo nonostante le tante difficoltà sempre negli anni di riproporre il valore assoluto
Nella memoria e che la storia e valore assoluto della libertà come concetto umano come contabile sentimento come tagliato per l'umanità
Perché quello che è accaduto in passato purtroppo è scoppiato assistito ovviamente non passivi è stato invece a una strumentalizzazione anche Arquati ha una procreazione al tentativo di approvazione da parte di alcuni di un di di una giornata di un g in occasione che invece doveva essere l'occasione proprio per esprimersi così con chiarezza su quello che era stato e su quello che volevamo in quel momento ricordare senza dare mai adito ad ambiguità confusione o peggio a nefandezze e ricostruzioni
Tori che inappropriate il contributo dei partigiani italiani fra i quali tantissimi e per lei non era un contributo esclusivamente politico era un contributo di valori eticamente tipica ogni o
Di ricostruire un'Italia che fosse fondata sulla democrazia ecco questa democrazia
Che qualcosa di universale non è certo riconducibile soltanto ad alcuni e non agli altri e dall'altra parte una gratitudine ancora maggiore a quelli che furono anche i nostri alleati a quelli che non si fermarono di fronte
Amiche vincenti ma che
Il vennero accaldarci dall'occupare e e Cal
Governo che all'epoca imponeva restituzioni e persecuzioni deportazioni con un chiaro disegno di distruzione Equino non posso ovviamente non non ricorda gli Stati Uniti era gran Bretagna l'India e l'Australia tutti quelli
Che più però qua per operare la liberazione tra questi innegabilmente e storicamente documentato i combattenti della Brigata Ebraica combattenti pallore sui soldati grazie al sacrificio dei quali oggi
Non solo siamo liberi per quanto riguarda le comunità ebraiche sappiamo benissimo si sono riaperte le scuole c'è cominciata una vita di comunità che comincia con riuscire intaccata essi cominciato a ritornare a vivere la dignità degli essere ebrei italiani ancora
Una sorta
Ecco vale la pena ricordare la Brigata Ebraica anche tre perché il tre ottobre del due mila e diciotto per volere del presidente della Repubblica si trova Mattarella dopo un voto unanime questo vale anche qui da penali sottolinearlo delle Camere
La Brigade brani che è stata insignita della Medaglia d'Oro al valore militare per il suo contributo alla lotta di e liberazione ecco parlare della Brigata ebraica significa anche scoprire una storia importante dolorosa ma anche bella
Della nostra resistenza
Perché diciamo che sono un po'anche il modo con cui io cerco sempre di raccontarla è normale che gli italiani volevano dare un contributo determinante alla liberazione del proprio paese gli italiani che hanno sofferto le pene della guerra delle deportazioni
In egual misura di tanti altri però diciamo è un pensiero a mio avviso molto importante pensare che a un popolo che in quel momento era al centro di una operazione sistematica di annientamento e di cancellazione della storia decide di radunare forze e idealità
Per mettersi in campo il combattere fianco a fianco di altre forse ecco diciamo
Il dolore strutturale era sicuramente ampio in tutto il continente però mi piace anche pensare ricordare questi combattenti
Con diciamo questo valore aggiunto di una qualcosa da riscattare ma di riscattare in pienezza in condivisione con le alte con gli altri pezzi della comunità
E chiaramente questo è il valore assoluto che il presidente Mattarella non avuto chiaro anche in quell'occasione non solo anche altre ma anche in quell'occasione riportando facendo emergere una storia
Che come abbiamo detto qualcuno tentato con l'età cancellare o mettere ai margini nell'angolo perché tra per esempio e il valore di quei combattenti della Brigata Ebraica
Che
Tornano in Europa dopo essere stati per la campagna cacciati durante le persecuzioni
E ovviamente aver fatto il loro percorso ed essere andati a vivere nell'allora territorio controllato dalla Gran Bretagna ovviamente
Allora Palestina oggi grazie a Dio Israele decidano di rivalutarsi nelle file
Dell'esercito britannico decidano di recarci riparte terrà per i a braccato Tare in Italia così come in tutta quanta Europa per le correre in soccorso dei loro fratelli percorrerà riportare quella bandiera di libertà
Che loro stessi avevano vissuto come un'applicazione deve essere un esempio
Per tutti quanti un esempio del sacrificio che al di fuori delle barriere dei confini delle Nazioni Unite la politica dei vessilli
E le identità sono quei valori assoluti irrinunciabili e incontestabili
Al loro poi bisogna ricordare indifferente anche il grande contributo degli stilisti partigiani italiani distinzione tra i capi un numero considerevoli Simo infinito di medaglie
Al dolore per la resistenza e non sono tutti quanti quegli esempi che sono di speranza intimorito anche per il futuro
E volermi dimenticare accantonare mettere da una parte o peggio ancora con l'errore non sentite in questi ultimi giorni proporre un venticinque aprile dedicato a qualche altra cosa no
No
Il venticinque aprile e qui stoppa il ventisei conferenza è un'altra cosa il ventisette potrà essere un'altra cosa ancora tutti morti
Meritano unità e tutti gli eroi meritano un riconoscimento ma c'è un momento in cui ci dobbiamo fermare e soffermare su questo e del venticinque aprile
Il giorno che abbiamo decise di farlo e farlo con coerenza concorrenti con rispetto con doveroso senso di responsabilità a maggior ragione in un momento in cui come diciamo certamente
Viviamo il nuovo privati la libertà
Per qualcosa di per ogni amico diverso chiaramente e sicuramente la situazione che dice Ranieri ogni settanta anni Fanti persecuzione di reclusione in casa non è quella che stiamo vivendo ci ma quei Lorenzini a menti con loro unirci combattere il nemico e di farlo insieme in solidarietà
Conforta con coraggio con limitazioni importanti Deventer il messaggio che noi ci sentiamo anche agli altri
Ecco de in conclusione del tuo intervento poi ovviamente ci sarà una lunga staffetta diciamo di interventi come se fossimo su su un palco quel palco che quest'anno ovviamente ci manca
Il venticinque aprile una giornata di festa come hai ricordato all'inizio ma è anche una giornata in cui l'essere liberi significa girare per le città e
Toccare con i propri passi con i propri occhi luoghi della Resistenza e i luoghi della liberazione allora visto che siamo costretti incassati ti chiedo anche un po'di fare un un gioco raccontaci il tuo itinerario del venticinque aprile
Normalmente o almeno nella condizione normale ma non Fineco che l'ho fatto anche oggi perché
Essendo il venticinque aprile Shabbat noi abbiamo anticipato nate posizionamenti una corona insieme con la fin da questa mattina alla Porta San Paolo dove ovviamente la lapide che ricorda
Quella
Quella quella liberazione e quindi ovviamente Porta San Paolo Linke cimitero militare dell'Aventino pace cimitero militare ad Anzio poi c'è e il Ponte dove c'è la lapide della sussistenza delle donne lì sempre a Garbatella sono tanti corpi di rete che fosse Ardeatine sono tanti luoghi di Roma che sono segnati da una desiderio di Keita costante e carnefice di tanti uomini e donne che l'hanno permesso che l'hanno realizzato e un passaggio sempre sempre doveroso è quella la sinagoga di via palco all'interno della quale c'è la lapide che ricorda i combattenti della Brigata Ebraica
Che sono venuti appunto a a Roma che ci sono anche caduti e di fronte ai quali richiamo normalmente una preghiera in altre epoche siamo arrivati anche andare a piangi pane e un'altra che l'età e e non romane perché si tratta di una piccola piccola cimitero
In Emilia Romagna perché i combattenti appunto della pari cattedra anche accorrono protagonisti proprio su quel fronte di battaglie cruenti fine con grandi sacrifici di uomini i diritti umani
Bene allora buon venticinque aprile a Ruth dure Viello e a tutta la comunità ebraica di Roma la nostra maratona abbiamo organizzato insieme continua e buon proseguimento
Auguri
Su radio radicale continua questa piazza virtuale in collaborazione con la Comunità ebraica di Roma per questo venticinque aprile ci ha raggiunto sulle nostre frequenze il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'editoria Andrea Martella benvenuto ben trovato su Radio Radicale
Bentrovati a voi grazie
Allora una venticinque aprile atipico mai vissuto prima dalla nostro paese una venticinque aprile
In cui ovviamente radio televisioni e carta stampata il sistema informativo hanno un ruolo essenziale fondamentale per trasformare quelle piazze fisiche in piazze virtuali Lodi di confronto di conoscenze di aggregazioni in questa festa che sicuramente una delle più importanti del nostro calendario laico allora ecco qual è l'impegno e lo sforzo che vede da parte dei media innanzitutto
Manta innanzitutto penso che ed è vero il venticinque aprile mai pensato che vivere così
E comunque per quanto difficile particolare io credo che dobbiamo o se tu se possibile rivederlo con una maggiore partecipazione emotivo
E non lo potremo fare tipicamente lo facciamo fare realmente in questo senso le nuove tecnologie ci danno una mano ma ci danno una mano o i giornali gli archi più direi proprio la radio
Spiega Dario poco importante in quegli anni dalle cui ombre fu trasmessa dopo l'annuncio dei ricavi di Perak avrà ricordare quei piani viverla avere fra testimonianza della radio appartare attraverso la radio un messaggio di attualità
Pink cinque aprile che trentacinque anni fa credo che sia un'ancora davvero molto
Ecco dicevamo appunto un panorama del tutto inedito un paese ovviamente che
Conta i morti per questa terribile epidemia per questa terribile pandemia per questo Covi d'ed è un Paese che si sta ritrovando appunto sui balconi in occasioni di convivialità anche inaspettate
Ma diciamo la memoria abbiamo sempre visto anche dalle nostre frequenze essere una meccanismo un ingranaggio importante soprattutto per la costruzione del futuro di quello che verrà spesso il venticinque aprile diventa ancora
Terreno di scontro di divisione e si dimentica spesso che appunto una festa la festa della libertà la festa della liberazione
Libertà e diritto di stampa diritto d'informazione sono in qualche modo quei caposaldi che diventarono nuovamente di pubblico dominio
All'indomani della Liberazione ecco spesso sì dimentica questo aspetto così importante fondamentale ecco questa situazione in cui ovviamente siamo diciamo a casa per la nostra sicurezza per la sicurezza delle persone più deboli forze ci può aiutare a ripristinare possiamo dire una sorta di scala valoriale di importanza all'interno
Delle competenze che abbiamo e dei valori che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni
Sì vorrei dire che il venticinque aprile la data da cui ha origine la nostra democrazia come lei giustamente dice sono trascorse settantacinque anni da quel giorno
Ma va sempre ricordato che attraverso la lotta di liberazione la resistenza
Battuto sconfitte nati innati fascismo proprio questo va ricordato in un momento così difficile come quello che stiamo operando perché onorare quella data significa parole iberico pare anche la porta per affrontare le cantine
Complesse
Che Priamo quindi dobbiamo farlo con il cuore in una memoria che che si rinnova che pane Luca semplice invoca campi che dico peraltro va ricordato che
Per quella movimento di liberazione è nata la nostra Costituzione oggi vivendo questo momento così difficile dovuto dalla pandemia ci rendiamo conto di quanto sia complicato per chiunque arriva il cui libertà quanto sia difficile vivere l'edizione che stiamo vivendo per superare questo momento di emergenza incarichi e allora dobbiamo andare con un senso di inquietudine a chi quella libertà Qatar perché l'ha concessa e alla nostra Costituzione
Il piano quali sono originati principi e ideali fondamentali e dei quali oggi creiamo porca e qui
Meritoria proprio in un momento così istituire penso all'articolo trentadue voglio citare solamente due articoli l'articolo trentadue quando che parla la tecnica della sanità pubblica e li abbiamo capito quanto si apre ricorda e attuale ed abbiamo visto in questo momento
E voglio cercare di articolo ventuno della Costituzione
Quello che parla della ditta era informazione del pluralismo della possibilità di formarsi un'opinione abbiamo capito e sappiamo che qui pingue una democrazia e che un democrazia e più forte quanto più forti sono questi valori e quindi dobbiamo trarne una con urgenza per vivere questo momento
Dobbiamo trarne un insegnamento per progettazione futuro considerando che la nostra Costituzione nata da quella lotta senta diffida e sempre attuale
Ecco sottosegretario in conclusione noi stiamo chiedendo tutto e tutti gli intervenuti di tracciare una sorta di mappa dei propri luoghi della Resistenza perché
Ci sono i valori ci sono le storie le biografie ma ci sono anche luoghi a ricordarci
Quanto sono state efferate le le battaglie le stragi che ci hanno consentito poi di essere in qualche modo il il Paese che siamo allora abbiamo attraversato alcuni alcune piazze di Roma alcuni
Scorci dell'Umbria e diciamo ecco quali sono i suoi luoghi della Resistenza
Mai io Migneco che sono quelli del della provincia di Venezia precisamente nella parte più orientale della provincia di Venezia del mio Comune di origine peraltro Portogruaro
Il ricordo va a tanto per le volte che ho assistito a qualche volta l'amministratore o comune commemorato tre partigiani impiccati nella piazza del paese il diciotto dicembre del mille novecentoquarantaquattro
Uno di questi davanti agli occhi comunque di casa con la madre che costretto a guardare erano a un contadino un uno studente operaio dichiarazione con qualche anno diverso vita riversa e rappresentavano però pastasciutta e parti quella quella grande
Gioventù che l'otto
La liberazione ecco ricordare il sacrificio di quegli uomini di tanti altri dunque nel tempo corso dobbiamo avuto tutto verificare frequentare il mio ricordo personale in una in una zona
Che dire un contributo molto importante la lotta deliberazione prefetto che quest'anno io sono sempre andato poi nelle piazze ha commemorato anche ultimamente in una delle quelli nei Paesi del provincia di Venezia quest'anno dispiace non andare e però credo che la nostra partecipazione e da essere comunque
Forte attraverso il rappresentante dell'istituzione attraverso il presentanti in Bellanti deve ne traiamo tante lezioni anche una di carattere europea in fondo dal venticinque aprile nacque la generazione del Mai più guerre che costruì in una nuova Europa ecco anche adesso siamo chiamati con la lezione della resistenza della lotta di liberazione al contrario interclusi
Economiche e sociali che l'Europa di fronte
Bene allora lei ringraziamo il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'editoria Andrea Martella per essere stato come per aver condiviso anche un pezzo importante della propria memoria del proprio bagaglio grazie davvero
Grazie grazie a voi
E giunge in questo venticinque aprile anche il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di cui vediamo lettura
Nella primavera del mille novecento quarantacinque l'Europa vide la sconfitta del nazifascismo e dei suoi seguaci l'idea di potenza di superiorità di razza
Di sopraffazione e di un popolo contro l'altro all'origine della seconda guerra mondiale lascio il posto a quella di cooperazione nella libertà e nella pace in coerenza con quella scelta
Pochi anni dopo è nata la comunità europea oggi celebriamo il settantacinquesimo anniversario della Liberazione data fondatrice della nostra esperienza democratica
In cui la Costituzione presidio la pandemia del virus che ha colpito i popoli del mondo ci costringe a celebrare questa giornata nelle nostre case
Ai familiari di ciascuna delle vittime vanno i miei sentimenti di partecipazione al lutto da parte anche di tutta la comunità nazionale così come va espressa riconoscenza tutti coloro che si trovano in prima linea
Per combattere il virus se e a quanti permettono funzionamento di filiere produttivi servizi essenziali manifestano uno spirito che onora la Repubblica e rafforza la solidarietà della nostra convivenza nel segno della continuità dei valori che hanno reso straordinario al nostro Paese
In questo giorno richiamiamo con determinazione questi valori fare memoria della Resistenza della lotta di liberazione di quelle pagine decisive della nostra storia dei coraggiosi che vi ebbero parte resistendo all'obiezione
Rischiando per la libertà di tutti significa ribadire i valori di libertà giustizia e coesione sociale
Che ne furono alla base sentendoci uniti intorno al tricolore
Nasceva allora una nuova Italia e il nostro popolo a partire da una condizione di grande sofferenza unito intorno a valori morali civili di portata universale ha saputo costruire il proprio futuro con tenacia con spirito di sacrificio e senso di appartenenza alla comunità nazionali
L'Italia ha superato ostacoli che sembravano insormontabili
Le energie positive che seppero sprigionarsi in un momento però portarono alla rinascita della nazione il popolo italiano ha ripreso in mano il proprio destino la ricostruzione cambia il volto del nostro paese lo rese moderno più giusto
Conquistando rispetto e considerazione nel contesto internazionale e dotandosi di antidoti contro il rigenerarsi di quei germi di odio e follia che avevano nutrito la scellerata avventura nazifascista
Nella nostra Democrazia la dialettica il contrasto delle opinioni non hanno mai nei decenni incrinato
L'esigenza di unità del popolo italiano divenuta e se la stessa prerogativa della nostra identità e dunque avvertiamo la consapevolezza di un comune destino come una riserva etica si straordinario valore civile istituzionali
L'abbiamo vista manifestarsi nel sentirsi responsabili verso la propria comunità ogni volta che eventi dolorosi hanno messo alla prova la capacità e la volontà di ripresa nei nostri territori
Cari concittadini con prosegue e conclude Mattarella ma nostra peculiarità nel saper superare le avversità deve accompagnarci anche oggi nella dura prova di una malattia che ha spezzato tante vite per dedicarci al recupero di una piena sicurezza per la salute
è un'azione di rilancio e di rinnovata capacità di progettazione economica sociale
A questa impresa siamo chiamati tutti istituzioni cittadini forze politiche forze sociali ed economiche professionisti intellettuali operatori di ogni settore
Insieme possiamo farcela e lo stiamo dimostrando viva l'Italia viva la liberazione viva la Repubblica questo il messaggio di Sergio Mattarella e noi appunto
Continuiamo questa maratone a con
La dice ministra alla istruzione Anna Ascani che ci ha raggiunto telefonicamente ben trovata ben ritrovata su Radio Radicale
Grazie buongiorno al venticinque aprile allora e così come ad altri componenti di questa piazza virtuale organizza la nostra emittente insieme la Comunità ebraica di Roma
Tutto e chiediamo un po'il valore di questo inedito venticinque aprile sottolineando che il venticinque aprile
Ha accompagnato da settantacinque anni a questa parte
Le tantissime stagioni di di crisi e di difficoltà del nostro paese essendo quasi una sorta di trampolino di slancio e di rilancio così come abbiamo sentito dalle parole del Presidente della Repubblica
Sì mi auguro che queste parole risuonò Nino in tutte le case degli italiani nelle quali con grande rispetto e attenzione verso le regole che hanno anche sorpreso il mondo perché dagli italiani spesso ci si aspetta invece
Un'incapacità di rispettare le regole invece abbiamo dato una grande lezione al mondo ecco spero che queste parole suonino in tutte le case degli italiani che oggi stanno festeggiando celebrando
La liberazione dal nazifascismo e allo stesso modo voglio ringraziare gli insegnanti e gli studenti che attraverso la didattica a distanza attraverso gli strumenti delle tecnologie anche in questi giorni difficile hanno saputo ricordare il valore importantissimo di questa data di questo settantacinquesimo anniversario
Trasmettendo anche alle nuove generazioni significato della parola liberazione e quanto quella libertà che spesso ci troviamo in bocca sostanza
Renderci davvero conto quale sia la radice più profonda ecco
Spero che i bambini e ragazzi arrivi forte la lezione sul fatto che quella libertà il frutto della liberazione del sacrificio
Di tanti e tante che non si tirarono indietro quando c'era da adottare da combattere di per la verità
Ecco
Appunto ha citato l'impegno degli insegnanti e degli studenti in questa fase il venticinque aprile ci richiama anche a una riflessione su l'insegnamento della storia sull'insegnamento
Dell'educazione civica all'interno delle scuole troppo spesso vediamo appunto che in passato
La storia stata o sorta di Cenerentola dell'istruzione italiana
I fatti attuali ci diciamo ci ci obbligano a questa riflessione anche perché ricordiamo che prima di questa ondata
Pandemica
Non si contavano più gli episodi di intolleranza degli episodi di negazionismo storico va anche ricordato quello che è avvenuto proprio alla vigilia del venticinque aprile quindi nella giornata di ieri
Nel comune di Marzabotto dove ignoti hanno vergato con ignobili simboli svastiche croci celtiche
L'entrata del comune il sacrario lì vicino che riguardava le vittime di quell'eccidio ecco questo sembra essere sempre di più una emergenza non solo politica ma l'emergenza cognitiva e sociale all'interno del nostro Paese
è vero e a me dispiace moltissimo che ancora ci sia qualcuno anche nella politica che continua a considerare quel trattato un adattati visiva questa data divide chi ama l'Italia da chi non la ama chi amava la libertà da chi invece preferisce l'oppressione
E tutto quello che il nostro Paese ha vissuto sulla sua pelle con tutti tutte le conseguenze che i nostri nonni hanno patito direttamente io credo che questa data sia patrimonio di tutto il nostro Paese e che sia importantissimo trasmettere la storia nel nostro paese perché che vogliamo che i nostri bambini e ragazzi guardano lontano che abbiano la forza di risollevarsi anche da difficoltà come quelle che stiamo vivendo dobbiamo dare loro il senso delle radici e le nostre radici sono nel venticinque aprile
Non ci sarebbe questa Italia questa Repubblica questa democrazia se non ci fosse il venticinque aprile se non ci fosse stata la liberazione noi abbiamo fortemente voluto
Che l'insegnamento della storia tornasse centrale anche nelle nostre scuole e questo perché troppi ti permettono invece i cambiare quella storia di raccontarle in un modo diverso di mettere tutti sullo stesso piano ecco
Non possiamo permettercelo perché chi fu partigiano e chi invece stava dall'altra parte
Non è
Non è assolutamente sullo stesso piano ai partigiani dobbiamo dire nostro grazie dobbiamo ricordarti oggi ogni giorno che viviamo dando modo a chi è più piccolo e per la storia possono sentirsi ha da raccontare
Da lontano di conoscerla fino in fondo i ereditarne il perdono la responsabilità
Ecco in conclusione siamo chiedendo in poi i partecipanti di questa ne piazza virtuale di tracciare una sorta di di percorso che purtroppo non si può percorrere punto a piedi per appunto Grillo darle per le restrizioni che ben conosciamo
Ma il venticinque aprile anche metaforicamente una passeggiata all'interno della della nostra memoria anche personale della nostra memoria collettiva e ed è fatta di storie di di di storie familiari ma anche di luoghi di luoghi fisici insomma il venticinque aprile forse la data che più di ogni altra lega la storia del territorio la storia dei nostri territori con la storia delle istituzioni democratiche
E così per almeno venticinque aprile a Città di Castello la mia città d'origine alla storia il mio nonno che io non ho conosciuto ma che a sedici anni parti insieme al fratello diciottenne
Per per andare a fare il partigiano
E quindi è la storia delle vie nella mia città delle montagne che ci sono qui vicino alla storia di al confine dove qualche anno dopo fu scattata una foto del gruppo Cremona di cui appunto mio nonno faceva parte insieme ad altri quattro ottantasei
Nieri concittadina nascita liberata da quei partigiani
C'è una foto bellissima che li ritrae tutti insieme sorridenti consapevoli finalmente di quello che avevano fatto il sedici
Perché i loro figli loro nipoti grazie a quel sacrificio a quello sforzo a quello che loro avevano fatto quelli Giovanni uomini e donne insieme finalmente potevano crescere liberi
E quindi è la storia di questi luoghi che insomma ancora continua a parlarci di quella generazione e quella generazione oggi è sicuramente la più colpita
Anche da queste vicende che stiamo vivendo e quindi a maggior ragione oggi deve risuonare forte il nostro grazie perché insomma almeno sappiano che non abbiamo dimenticato quel sacrificio che quel sacrificio IVA insieme
A noi giorno per giorno non solo il venticinque aprile come si dice in questi casi non solo oggi ma Sempre venticinque attivo
Grazie ancora la viceministra l'istruzione Anna scali per essere stata con noi davvero presto risentirci
Grazie a voi
E continua a questo venticinque aprile sulle frequenze di radio radicale con il direttore dell'Espresso Marco Damilano ben trovato ben ritrovato su Radio Radicale grazie grazie allora urne venticinque aprile diverso Marco inedito per la storia di questo paese che aria senti fuori ma soprattutto come siamo arrivati questo appuntamento dopo settimane di quarantena e di reclusione sanitaria distanziamento sociale
Forzato
è un venticinque aprile particolare intanto una data tonda sono da cinque anni dalla liberazione poi questa parola liberazioni inutile dire non significato non solo metaforico che era per italiani che aspettano la cosiddetta riva da e capitato nelle i curiali che ho scritto e lo scultore Imana di citare le parole del generale Sabato Martelli Castaldi in lutto scritte su un muro inviata sito la prigione dove in chi i tour duravano i partigiani indicare italiani erano arresi
E Louis scrissi e poi morì delle Fosse Ardeatine perché lì e quando il tuo corpo non sarà più il tuo spirito sarà ancora più pivot
Nel ricordo di chi resta che è un messaggio corto templi molto lineare come dicono tante lettere dei condannati a morte
E la resistenza ma mi ha colpito perché questo corpo e lo spirito sono due categorie che in queste settimane sono state molto al centro dei nostri pensieri i corpi di una generazione che peraltro coincide con con quella nata dalla Resistenza lo possiamo dire sono sono andati via Tankian chianina chi dagli anni trenta agli anni Quaranta quelli che l'hanno appena Papini o quelli che sono nati subito dopo quella generazione di è stata ferocemente colpita
Dal virus poi i nostri corpi stanziati l'uno dall'altro
E poi un'esigenza che invece ho sentito molto cioè che ci fosse accantoni cene dei corpi
Un'igiene dello spirito ho detto perfino dell'animato un po'al buio citare categorie trascendentali voglio dire tutto quello che parola pensiero
Approfondimento
Riflessione ecco ho sperato che tutto questo non fosse rinchiuso e che anzi proprio perché c'erano chiazze d'isolamento tutte queste dimensioni fossero ancora più libere anche per non a bussare ancora di più un dibattito pubblico che che era e tre sito Ecce comunque condizionata dalla tragedia che stiamo vivendo
Ecco il venticinque aprile la la festa della liberazione e quindi una giornata ovviamente che all'interno delle nostre vite a scandito sempre un momento di aggregazione
Popolare di aggregazione pubblica quest'anno ovviamente spetta ai mezzi di informazione alla carta stampata la radio alle piattaforme social riproporre quella socialità che non potremmo diciamo vivere in strada ecco in questo senso L'Espresso in edicola da a partire da oggi dedica una copertina
Molto bella molto significativa a livello di immagini con dei contenuti che vanno no proprio nella direzione che c'hai appena accennato ecco il potere delle immagini unito al al potere della parola sembra essere forse l'unico viatico per in qualche modo elaborare anche in questi giorni che stiamo vivendo
E l'unico viatico anche per elaborare la storia che continua sempre a dividere nel nostro Paese
La Convertino delle presso il Comerica ventisei aprirà in canoa per le mani sfogliano quaderno e sotto c'è una semplice scritta la rete sta non è unico anche piccoli che altro non è riciclaggio all'Oriente classe mille novecentoventidue nato il quattro febbraio del mille novecentoventidue è un militare italiano ufficiale e fu arrestato comunque chiede i il nove settembre del mille novecentoquarantatré la mattina del nove settembre quindi pochissime ore dopo l'armistizio la dissoluzione dello Stato italiano la fuga dei reali
Piste ecco allo sbando la divisione del territorio nazionale compie portato nei campi iscrizioni atti concentramento in Germania in Polonia
E
Come il ventaglio di resistenza tu parlavi di imbarcazioni
Ha compilato un quaderno Julia scritto con le ricette di cucina i ristoranti di Roma Genova Bologna Milano Roma Napoli e di altre città italiane il loro primo
I che tutto quello che ai prigionieri era negato cioè il tipo il cibo buono loro che soffrivano
Lampante che era anche uno degli strumenti con cui nazisti volevano costringermi a tradire e a passare con la Repubblica di Salò
E l'altra resistenza così da definita Alessandro Natta che è uno dei internati militari italiani che poi costata quattro che segretario del Partito comunista dopo la morte i Enrico Berlinguer l'altra rispetto a quella conosciuta quella che non si è combattuta
Sulle montagne con il CLN con le brigate partigiane va anche è una resistenza Iverson e che mi ha molto colpito perché questo signore che oggi a novantotto anni ha vissuto e sta vivendo in queste settimane una situazione isolamento come tutti i particolari lui
Che è molto anziano intanto di questo venticinque aprile tu dicevi virtuale io l'ho Otello lo racconto così Lollo direi così
Carichi tanto a un fatto collettivo è un fatto comunitario ma parte da una coscienza individuale l'isolamento serpe a recuperare questa dimensione
I coscienza individuale questo primato della coscienza da cui parte il divieto del leader io di unirsi ad altri compagni di lotta per fare la resistenza o per fare la nostra resistenza a ogni generazione Cia le sue montagne da scalare alle sue interazioni da compiere sul piano giornalistico nelle ultime settimane stiamo sperimentando un segno grafico soprattutto in copertina ma non solo
Che un titolo e una foto e senza tanti altri elementi senza sommari pensa
Pensa richiami
E credo che questo sia un segno grafico con cui noi cerchiamo di restituire qualcosa che ci ha colpito turchi cioè il vuoto delle nostre città il vuoto delle strade il vuoto delle piazze che certo un vuoto che inquieta molto ma è anche qualcosa che ci parla laddove noi siamo stati abituati negli ultimi decenni
Ad avere dei degli apparentemente pieni che è l'ultimo studio televisivo il pieno alcune invidia il pieni dovevamo i messaggi che arrivano su più piattaforme che terrà un pieno che non parla mentre c'è un vuoto che parla e che dobbiamo ascoltare quindi il segno grafico di queste copertine cerca di restituire questa dimensione
Ecco in conclusione così come gli altri ospiti che si sono alternati in questa piazza virtuale organizzata da Radio radicale della comunità ebraica di Roma la resistenza una storia di luoghi anche
Non possiamo
Cal Carli fisicamente in in queste ore
Però ecco Marco qual è il il tuo giro del venticinque aprile quali sono i luoghi che idealmente oggi toccherà edicola memoria e che non appena sarà finito tutto questo magari passerai nuovamente a frequentare o che hanno significato per te qualcosa nell'arco delle otto Oriana professionale della tua storia personale
Sì porti in grado di di muovermi per Roma e chissà magari ho fatto cenno farò davvero andrei inviata sono già citato dove c'è anche il Museo storico della Liberazione
Un posto dove mi piacerebbe tornare invece non è a Roma fossero lì vicino Carpi dove c'è stato il campo di concentramento
Per cui poi partivano i treni crede i campi per la per la Germania della Polonia anche Primo levi è partito da lì
Come tutti i campi di concentramento quando vai a fare questa questa rigidità i colpisce la relativa vicinanza ai centri abitati
Il fatto che molti di loro sono stati interamente distrutti
E quindi rappresentano anche una memoria rivolta oggi sappiamo invece attorno al campo di Fossoli ci sono molte iniziative culturali di memoria storiche e sono nel cuore di quella
Quelle regioni che sono particolarmente colpite dal coronavirus e anche per questo mi piace citarlo perché sono quelle zone che oggi sono chiamati a resistere a questo virus più di tante altre
E poi di idealmente tutti i luoghi dove chi fa resistenza alta
Alcuni campi dove dove dove i profughi non riescono più ad andare a lavorare siamo ordine sono spopolate i chi forse dovremmo regolarizzare i loro e fare tante altre cose occhi dei decreti sicurezza fare una legge sul russo ius soli
Ecco tante altre cose da fare
Al parquet di Terragno dove chi continua a morire differenza credo questi sono dei luoghi che ci portano dalla resistenza di oggi alla resistenza di niente utilizzava resistente ieri alla resistenza di oggi e trasporti continuare a fare
Bene allora la ringraziamo davvero Marco Damilano direttore de L'Espresso per essere stato con noi grazie davvero buon presidio metto bombe cinque aprile
Un buon venticinque aprile grazie