Coronavirus: il dramma degli italiani dimenticati in Oceania. Intervista a Laura Pintore

Dirà di calcio copiamo del e il trauma che c'è ci hanno sotto e continuano a vivere molti italiani che si trovano in Oceania in tutto alla Nuova Zelanda
E l'Australia che a causa del coronavirus non no non riescono a tornare nel nostro Paese noi ne vogliamo parlare con Laura Pinto che è una ricercatrice italiana che si trovava in Nuova Zelanda dal dal gennaio del due mila venti se non se non sbaglio e che avrebbe dovuto far ritorno credo tra la fine di marzo e l'inizio
Di aprile nel nostro Paese se non che c'è stata la diffusione dell'epidemia che poi ha bloccato con tutto allora ci spiega un po'quale perché diciamo quali ragioni di studio andata in Nuova Zelanda e soprattutto come ha vissuto questo dramma in un Paese che mi sembra in qualche modo stia risolvendo del diciamo il dramma del del del Covent diciannove
Sì io mi trovavo in Nuova Zelanda erano arrivate lì a fine gennaio è sarei dovuta rimanere lì fino a fine aprile fino al ventisei di aprile
Per e mi trovavo lì proprio per sporgere parte del mio progetto di dottorato di ricerca la comunicazione delle balene come in genere che sto svolgendo in collaborazione con il WWF l'università stavo lavorando lì in un centro di ricerca Wellington purtroppo però quando ho iniziato a capire che l'emergenza in Italia stava smontando una vera e propria tangibile emergenza iniziata informali sul mio volo di ritorno e Giarda
Al venti di marzo ventidue di marzo la compagnia dei viaggi con cui avevo prenotato il volo mi aveva detto purtroppo il sole è stato cancellato
E e li ho iniziato a preoccuparmi quindi mi sono recata all'ambasciata per chiedere informazioni e devo dire che il primo impatto non è stato proprio positivo perché
Non sono stata ricevuta appropriatamente non sono state date accompagnati spiega dette spiega colpi siamo che mi spiega come strada come è stata ricevuta se è stata fatta
Entrare tanta ma no le volevo chiedere le volevo chiedere se è stata ricevuta
Nel nel consolato nell'ambasciata all'interno dell'ambasciata o se è stata fatta aspettare cuori in qualche modo
La io sono andata all'ambasciata d'Italia a Wellington siamo entrati nel portone d'ingresso dove c'era proprio la finestrella della dell'accoglienza e lì siamo rimasti nel senso ero con altri tre italiani
Siamo rimasti chiusa all'ingresso dell'ambasciata non siamo stati molti in qualche ufficio da nessuna parte semplicemente si è avvicinato un funzionario e ci ha detto lei non possiamo esservi d'aiuto dovete trovare un modo di tornare autonomamente
A casa vostra
Ho capito che avevo sempre
Senta lei che tipo di spese doveva sostenere in Nuova Zelanda per la sua attività di ricerca cioè il vitto e l'alloggio e le altre spese diciamo erano a suo carico oppure le era stato rimborsato qualcosa
No era tutto mio carico vitto alloggio Ca'del senso vinto la borsa l'università e coi soldi della Borsa è il mio stipendio diciamo era tutta a carico mio si
Dunque e quindi le è stato cancellato il volo nel vuoto di ritornare un voto di linea italiana oppure un volo di una compagnia straniera
Un volo con Emirates che ancora non mi è stato rimborsato perché non sono riuscita a tornare con quel volo perché risultava cancellato
Quindi il i soldi che ho speso per quel volo non non sono stati rimborsati nel sotto forma di rimborso vere e proprie di voucher né niente ancora per quanto abbia chiesto più volte
Son tre uscite alternare con un volo speciale organizzato dal governo francese non dal governo italiano ho capito senta quanti altri contatti ha avuto dopo quel contratto di cui mi ha parlato con con l'ambasciata italiana
Dopo il primo contatto con l'ambasciata finalmente hanno iniziato a dopo circa una settimana io sono andata all'ambasciata
Circa il ventidue ventitré di marzo ai primi di aprile hanno iniziato a raccogliere i nominativi degli italiani che si trovavano in Nuova Zelanda quindi mi sono iscritta alla lista
Era presente sul loro sito e dopo ancora una settimana ho ricevuto una telefonata da un funzionario dell'ambasciata molto gentile stavolta
Che si è informato sul mio stato di salute sulla mia situazione economica sui perché mi trovassi Nuova Zelanda per essenzialmente mi ha detto purtroppo le consiglio se riesci ritornare il prima possibile altrimenti di pazientare in vedere quando riuscirà a tornare ancora oggi in volo risulta cancellato Emirates non stava volando quindi senza il voto francese io sarei ancora lì senza sapere la una data di rientro la mia data di rientro
è stata la rappresentanza diplomatica italiana si è offerta di rimborsare alle il il volo francese
No purtroppo no l'ambasciata dopo che ora diciamo mandato la lettera i vari giornali perché ho deciso di far sentire un po'la mia voce per rappresentare me stessa ma anche tante altre persone che erano bloccati
Devo dire mi ha contattato più volte apre e mi ha proposto prima i voli organizzati dal Governo tedesco e poi quelli organizzati dal governo francese Carlo il costo io appena restituito al governo francese ottocentocinquanta euro
Che è il costo del volo Oakland Parigi e in più ho speso i i soldi per i voli da Wellington a Oakland e da Parigi a Roma quindi
Ho speso circa mille e trecento mila e quattrocento euro per tornare a casa però di quegli ottocentocinquanta euro nessun complesso ma mi ha detto che mi sarebbero stati restituiti in qualche modo
Io faccio restituite o alla Francia senta
Quanti quante altre persone quanti altri italiani conosce che in Nuova Zelanda si sono trovati nella sua stessa situazione anche in Australia credo che abbiate costituito diciamo quasi un'associazione
Sì io appena o no avvertito appunto la presenza di questa emergenza di questo disagio iniziato a cercare come si fa oggi vari gruppi su Facebook eccetera e devo dire che c'è
Un gruppo che si chiama emergenza coronavirus italiani in Australia e Nuova Zelanda costituito da volontari che hanno fatto quello che avrebbero dovuto fare le istituzioni che s'tutto a titolo volontario e ci siamo diciamo fatti forza a vicenda
Per trovare soluzioni per organizzare i viaggi insieme c'è questo posto che fanno che si chiama quali siamo ci permette a contatto le persone che non si conoscono ma che prendono gli stessi voli quindi per farsi compagnia
Io personalmente sono a contatto con gli amministratori del gruppo ma anche con altre persone che non sono riusciti a tornare perché i costi sono elevati perché l'organizzazione molto difficile
E perché ormai tutti gli altri voli organizzati da altri governi sano sono partiti
E quindi la gente rimasta adesso veramente bloccata lì perché le compagnie che volano sono pochissime la Qatar è una da queste hanno prezzi Colli secondo me e ci sono persone che ancora sono lì
Ho capito
Senta secondo lei come si sono comportate le autorità diplomatiche italiane lei si è sentita dimenticata immagino che cosa possano pensare quelli che sono rimasti
E io inizialmente
Devo dire dopo il primo impatto con l'ambasciata ero rimasta molto molto male per il trattamento per la un po'anche la noncuranza
Poi quando ENI hanno iniziato a propormi diciamo i voli idee organizzati dagli atti che i governi l'hanno fatto quasi in maniera premurosa
Però sta di fatto che la mia personale opinione quando uno va in un altro Paese deve sentirsi a casa nel momento in cui si va all'ambasciata o comunque nel luogo dove un italiano si deve sentire a casa propria cioè nell'ambasciata dove l'istituzione rappresentata e questo secondo me non è stato da dai commenti fai da quello che ho sentito dagli altri concittadini bloccati si in Australia se Nuova Zelanda ecco non è proprio una presenza forte e di aiuto
Senta come lei ha vissuto questa fase difficile dello da un in Nuova Zelanda che oggi viene preso come un esempio di cui di questa situazione che è stata vissuta
Secondo lei è stato affrontato bene qual è stata la Nuova Zelanda è stata aiutata in qualche modo dalla dalla collocazione geografica di diviso la quale
Sicuramente il il numero delle e ci sono poche persone in Nuova Zelanda nel senso che ci sono sei milioni di abitanti in un territorio grande quanto l'Italia
Quindi devo dire che sono sicura che il fatto della presenza di poche persone abbia Utah alto a bloccare la diffusione del virus però fin da subito finti c'erano solo quaranta cinquanta casi e il primo ministro ha emanato l'ordinanza del dello da un non c'erano ancora vittime quando è stato messo obbligatorio la messa obbligatoria la quarantena quindi sono convinta che la Nuova Zelanda si sia mossa non solo in anticipo manchi è in una maniera ottima nella gestione della dell'emergenza oltretutto una cosa molto importante io ero preoccupata per la per l'assicurazione sanitaria perché comunque Lina la sanità ha dei coristi diverso senza quelli italiani e invece
Il governo neozelandese ha stabilito fin dall'inizio che chiunque si fosse ammalate di corvi perché fosse cittadino neozelandese o cittadino essere avrebbe avuto garanzia di essere curato crea in tuta gratuitamente per il covi del lì secondo me questa è stata una mossa molto molto importante da parte del governo neozelandese perché anni che ero dall'altro lato del mondo da sola cittadina straniera mi ha molto rincuorato ecco
Senta al la Premier neo serrande se è una donna molto in gamba
Hayashi Indra del volevo sapere se ha parlato spesso in televisione se diciamo i provvedimenti erano sì al decreto del Governo sono stati presi collegialmente oppure se ci sono state polemiche politiche
Allora a livello politico sinceramente non non le so dire in maniera approfondita quello che le posso dire che a quanto essendo a contatto con alcuni persone del posto è un Governo stimato almeno dalle persone che ho conosciuto io
E la presenza del primo mi del della Premier era costante sia sui telegiornali ma soprattutto sui sociali in una maniera molto vicino ai suoi cittadini in pigiama sul divano a chiacchierare a rincuorare il suo paese come ha fatto molto piacere
Mi son sentita parte di una comunità anche se non era la mia comunità quindi a una grande stima nei suoi confronti senta che idea si è fatta di come è stata vissuta qui da quello che le hanno raccontato e poi da quello che ha trovato qui insomma arrivare qui è stato uno choc per lei
Sicuramente io ero costantemente a contatto con la mia famiglia è aggiornata mi aggiornavo su tutta la situazione italiana uno shock no perché venivo da una quarantena comunque di tre settimane anche Nuova Zelanda da cosa che
Mi ha
Mi ha scioccato ecco e tornare a casa sani chiusa in una stanza senza avere contatti con l'esterno è un po'alienante quindi con lei quarantena oggi no io io sono ancora in quarantena da quando son tornata sono stata seguita giornalmente dall'Asia e dal servizio di igiene che ha monitorato costantemente la mia temperatura
Tutti i giorni mi hanno chiamato abbia quarantena sarebbe dovuta finire lunedì quattro maggio purtroppo però presento qualche linea di febbre da ormai più di due settimane e quindi contino l'auto isolamento per che vivo con i miei genitori
E non vorrei rischiare di
E avere qualcosa e il nome della contagiare appunto finché non si capisce da dove viene questa febbre quindi scelta se dovesse dire qualcosa di Maio conseguirebbe
Io direi che
Tutti gli altri governi hanno organizzato dei voli speciali per riportare i propri cittadini a casa ci sono persone che non possono tornare autonomamente perché sono rimasti appunto presidi sprovvista da questa emergenza e credo che sia un loro diritto poté ritornare a casa e che sia un dovere del governo riportarle a casa visto che e i fondi europei sono stati stanziati
E visto che nessuno deve rimanere indietro essere
Per esperienza personale essere dall'altro lato del mondo e sentirsi abbandonati dal proprio paese non è non è un sentimento non è una mozione bella da vivere
Bene io la la ringrazio molto della sua disponibilità ringrazio Laura intorno la ricercatrice italiana che come tanti altri italiani rimasta bloccata in Nuova Zelanda in Australia Coco con la quale abbiamo parlato
Del suo dramma che finito perché è potuta tornare ma anche di quello del dramma che prosegue per tanti altri italiani che invece non sono ancora riusciti a tornare dall'Australia e dalla Nuova Zelanda la ringrazio tantissimo grazie mille a lei