Alta sostenibilità - Scuola, sicurezza e opportunità durante e dopo l'emergenza

Bella ritrovati alla consueto appuntamento con alta sostenibilità la trasmissione che con Radio Radicale Ardis l'alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile portiamo
Avanti da tempo chi vi parla in collegamento Valeria Manieri abbiamo in collegamento dal piacere del giornalista Ruggero porta entro un'ora tutti diciamo Valerio
Per lato altri visse parliamo quest'oggi di un tema molto
Importante
Anche un tema che a detta di molti ci sono tra l'altro molte e su queste mobilitazioni anche sul web
E non solo da parte di mamme di famiglie il tema della scuola a a partire dalla l'ipotetica fase due o fase tre di quando sarà possibile
Punto ritornare a scuola a partire anche dalla organizzazione evidentemente di un nuovo modo
Di
Prendere parte alle revisioni e gli metti sa anche in sicurezza degli edifici e immagini messe in sicurezza degli edifici perché noi a questo punto usciamo da due mesi abbondanti
Dei insegnamento a distanza lasciato un po'alla non voglio dire all'improvvisazione ma la libera programmazione dei protagonisti perché tutto è arrivato così all'improvviso
Nessuno lo poteva il Maggi Walter ogni sera se l'è cavata meglio chi se l'è cavata peggio allora la Regione ci sono famiglie che è un po'non ne possono più quindi tutto questo vogliamo parlare diciamo anche un po'gettando il cuore oltre l'ostacolo con i nostri ospiti che sono davvero graditi davvero Esperti di queste questioni
E a partire da Anne Ascani viceministro dell'Istruzione ben trovata su Radio Radicale
Grazie mille buongiorno buongiorno abbiamo in quel legamento Gianna Fregonara Haver responsabile desk educazione quindi esperto di questi temi per il Corriere della Sera ben trovata
Quando che una collega Bongiorno Gianna
E setting quell'elemento non ritroviamo con piacere qui ad alta sostenibilità Andrea Gavosto direttore della Fondazione Agnelli che di questi temi tra l'altro si occupava da molto vicino ben trovato
Grazie anche vengono questi uomo ASICS Valeria se mi permetti io vorrei cominciare con una prima domanda
Al sottosegretario Ascani e vorrei cominciare dalla fine gettando il cuore oltre l'ostacolo cioè voglio dire allora in questi giorni
Le associazioni dei presìdi così come i sindacati degli insegnanti hanno posto molto fare molti paletti gli hanno detto noi siamo disposti a ritornare in classe per gli esami di maturità che tra l'altro sono a un mese di distanza
Ma a settembre quando ricomincerà l'anno venti ventuno
In cambio di una sicurezza certa contro il contati Gio e mi sembra che la domanda non sia delle più facili no
Va a trovare risposta da essere esaurite
Perché sappiamo che oltre il settanta per cento delle scuole italiane a più di cinquant'anni
E metterle in sicurezza forse non è un'impresa facile ecco cominciando dalla fine per come è andata a ritroso onorevole Ascani che cosa vi potete impegnare a fare contro queste richieste
Allora quando si parla di sicurezza in questo contesto bisogna naturalmente distinguere la sicurezza strutturale sulla quale con me
è giusto che sia si sta lavorando da tempo in particolare non è grazie a un accordo col ministero delle infrastrutture e dei trasporti siamo riusciti a far ripartire tra i primi cantieri edilizia scolastica già a partire dal ventisette aprile io stessa sono stata in provincia di Bergamo inaugurare un eh
Uno mandato avanti grazie ai mutui Bay il quattro maggio e ce ne sono oltre due mila che sono ripartiti proprio nei primissimi giorni mentre la fase due quindi abbiamo ci l'errato su quelle risorse che erano già state messe a disposizione in particolare cinquecentodieci milioni nel gennaio scorso e trecentoventi della seconda tranche messa a disposizione soltanto qualche settimana fa è chiaro che sulle strutture c'è tantissimo lavoro da fare qui c'è Andrea Gavosto che insieme alla Fondazione Agnelli ha fatto una bellissima ricerca sullo stato delle infrastrutture
E scolastiche italiane sappiamo degli investimenti che servono sono molti molti di più e tra l'altro io credo che se questo momento di crisi si decide di investire sull'edilizia scolastica si fa cosa ancora
Non soltanto per la sicurezza delle strutture ma anche perché quando si parla di edilizia scolastica spesso sono le imprese del territorio a lavorare quindi si rimette in moto il lavoro si fa ripartire un po'l'economia questo però riguarda appunto le strutture c'è poi il tema della sicurezza sanitaria se vogliamo chiamarla
Certo comodo che ovviamente la priorità di questo momento per questa ragione noi insieme al comitato tecnico-scientifico stiamo definendo dei protocolli per la sicurezza abbiamo intanto discusso di un primo protocollo per l'esame di maturità con i sindacati e anche con i sindacati della dirigenza scolastica
Era ovviamente una bozza abbiamo recepito tutte le criticità che sono
Arrivate anche dall'associazione nei pressi dagli altri sindacati rappresentativi della categoria e quindi stiamo correggendo insieme al nuovo però anche quel protocollo naturalmente noi vogliamo che i ragazzi e i bambini tornerà a scuola perché io credo che la didattica a distanza
Anche se ha funzionato meglio di quanto potesse immaginare di fatto lascia un buco
Nel mondo dell'educazione perché educare non è semplicemente appunto fare didattica a distanza ma che fare con la relazione in quella relazione in presenza va assolutamente costruita
Per cui noi vogliamo riportare a scuola ma abbiamo bisogno
Di farlo in sicurezza quindi avremo bisogno di in più s'passi e stiamo facendo con gli enti locali una cabina di regia una ricognizione degli spazi a disposizione e anche di più professionalità
Non sento presenti ma in generale che c'è ecco formati anche perché diciamo quando parliamo di scuola in realtà riguardavano anche dalla rossa la task force del ministero dell'Istruzione si parla di circa ventidue ventitré milioni di persone che si concentrano anche solo per l'ingresso e l'uscita da scuola
Nello stesso posto in un
Ovviamente lo stesso boss rivali città nei vari quartieri allo stesso orario tenendo presente ovviamente i bambini ragazzi e insegnanti e il personale tecnico i genitori che nelle famiglie accompagna i ragazzi insomma sono questioni anche di
A Diana sanitaria di ordine pubblico di organizzazione davvero molto molto complessa
Quindi insomma bisogna garantire e anche per questo non ci stiamo consultando con grandi Aspertini di logistica che diciamo per il momento hanno preferito restare nel se non avere il clamore della notizia pubblicata il loro contributo
Sopra ci stanno dando una mano perché esempio giorni fa era uscito di indiscrezione però è ovviamente irrealizzabile l'idea cioè che ogni classe entrasse a distanza di un quarto d'ora ed erano deve venire meravigliose su quella redatto momenti sì più grandi significa che l'ultima classe entra il giorno dopo sempre questa non è una soluzione praticabile però altre soluzioni stiamo cercando di individuare le anche con persone che la ora proprio nella logistica che quindi ci stanno dando una mano a capire come si può organizzare l'ingresso e l'uscita chiaramente non è semplice perché lei diceva bene si tratta di milioni e milioni di persone
Io vorrei passare la palla questo punto al direttore della Fondazione Agnelli uomo anzi disse Andrea dal rosso che è stato citato anche dal sottosegretario Ascani per quanto riguarda il grande lavoro
Di fotografia dell'attuale sistema scolastico quali sono le luci e quali sono le ombre ma soprattutto mettendo a fuoco quello che ci aspetta per quanto riguarda la prevenzione del contagio
Sì grazie beh diciamo rapporto va detto a riguardo appunto quello che hanno scale correttamente chiamava la sicurezza strutturale edite in atto in un in una fase Precorvi
Prego coronavirus quindi il diceva ancora noi vedevamo in quel rapporto ieri in quel che suggerivano anche che visto che la STU gli edifici scolastici italiani hanno comunque tipicamente problemi atti di sicurezza sicuramente il che è un tema caro base fissa problemi di sostenibilità ambientale nel momento in cui ed è necessario farlo si rimette mano alle scuole però nella come dire idea guida deve essere anche di ripensare le scuole che in modo funzionale alla didattica a una didattica più innovativa sappiamo il nostro strutture dei nostri edifici scolastici aspre Aule dei nostri corridoi chimicamente pensata per un modo di fare scuola molto tradizionale la classica lezione frontale dalla cattedra i ragazzi al banco che vengono che seguono vengono interrogati eccetera
Oggi sappiamo anche che nel quel tipo di didattica buone necessariamente l'unica didattica che va ha fatto nelle scuole quindi nel momento in cui le si ripensano le strutture scolastiche vanno pensato in maniera ora come dire multifunzionale in modo che permettono Riina fare gli eserciti guidati da lavoro di gruppo lavoro individuale
Utilizzando ad esempio corridoi gli spazi distribuzione ovviamente l'uso di alle nuove tecnologie di questo credo che sia una lezione che rimane vera sempre quindi anche in questa fase il danno oggi modestamente la preoccupazione di tutti il come ritornare a scuola a settembre e come ritornare a scuola cozza contro un vincolo importante cioè sappiamo volendo mantenere un distanziamento sociale
Diciamo idealmente di due metri ma diciamo anche solo di un metro comunque una classe media diciamo intorno ai venti
Anche ieri non post stare in una chi vita vola nelle nostre scuole che Cunto vediamo in cavallo superficie sui quarantacinque ben quindici appena fare muro organizza pensare a un'organizzazione scolastica e organizzazione degli spazi che permette appunto di tenere più o meno diciamo dieci dodici dei studenti Lina on line quindi sistemi turnazione utilizzo degli spazi esterni laddove possibile e cioè
Insomma questo un po'è un quadro puramente complicato volevo chiedere aggiorna Fregonara che cosa ne pensa rispetto sia come è stato in qualche modo trattato il tema della scuola in questi due mesi di emergenza
E se davvero saremo in grado di far ripartire tutto seppure in ritardo a settembre ovviamente compatibilmente con l'emergenza sanitaria pandemica in corso
O se ci sono modelli anche in Europa o altrove da seguire perché abbiamo visto anche in Europa ci sono stati anche per esempio in Francia diversi sta Pengo prima si torna Panzeri entra spore insomma a scuola li ha un po'viste di tutti i colori questo periodo
Da una Segona
E però ecco ci
O no questa è sicuramente la la sfida per settembre i discorsi che si fanno sulla ristrutturazione degli edifici scolastici credo che vadano visti un po'più in prospettiva qualcosa sarà pronto a settembre ma insomma dovrà soprattutto fare con con questi sia naturalmente questo non vuol dire che non si possono fare alcune migliorie molto semplicemente anche comprare dei voti panche più moderni o più adatti alla al distanziamento ma certo
Non saranno grandissimi opere avevo grandissimi cambiamenti temo degli spazi degli spazi scolastici certamente forse ritardando un po'concentrarsi su quello che diceva
Andrea Camusso cioè e anche quelle viceministra scali prima forse vapor d'acqua settembre c'è un po'di tempo per ripensare alcuni dettagli
Della didattica anche del curriculum per poter per rendere più flessibile questa questa presenza a scuola per esempio
Non si ci date la scuola come un'unica grande DPR mentre il dibattito ora dalle dalle ai sei anni
A ai diciannove anni come come unico grande contenitore ma insomma le esigenze mosso e molto diverso e quindi probabilmente soluzioni anche diversificate possono aiutare ad arrivare a settembre
Con una situazione sostenibile assai giochiamo oggi che a settembre oltre il problema degli spazi degli ingressi e delle uscite fa dei panini delle mense qui il tutto ciò che la vita dentro la scuola c'è il problema anche che credo molto importante di chiedersi e che cosa è successo in questi Misiti la da un e di didattica a distanza cioè che cosa ci è stato lasciato indietro a che punto sono tutti gli studenti perché magari anche quelli per il gioco
Ma hanno seguito saranno magari delle delle alcuno qualche problema quindi c'è anche un problema di di accoglienza poi degli studenti non soltanto c'è la questione
Sì Gianna Gianna Fregonara giornalista del Corriere della Sera leggevo
Pochi giorni fa una tua intervista alla coordinatore della task force al professor Bianchi e c'è una cosa che mi è molto piaciuta
Cioè il passaggio in cui diceva non è che bisogna ricominciare come prima bisogna ricominciare rinnovati
Tenendo presente quello che è successo appunto
In in questo periodo cosa pensi che questo periodo insegnerà a tutti noi e quindi parlo anche delle famiglie degli studenti per potere ripartire in un modo diverso e poi insomma la didattica a distanza diventerà normalità o resterà nella nostra memoria come un simpatico capriccio della storia come le domeniche a piedi di quando c'era la crisi energetica
La relativa distanza è stato incredibile esperimento all'interno del della scuola che andarono anche poi impresso con calma penso su un po'studiato e trenta essere diciamo capito traducono come come fenomeno Bentley antica a distanza ha dimostrato con con luci e ombre ampiamente che che forse qualcosa si può si può comunque prendere introdurre anche nell'Île de mi sembra che fosse questo il ragionamento che fa certo gli atti sesto
No per esempio anche questo fatto io non so che si dice la didattica a distanza i bambini piccoli non certamente no
Ma qualche elemento
Che si possa fare anche con questi nuovi sistemi perché no giusto ecco questo però apre un tema che secondo me è di duplice lettura di cui si è discusso solo in parte sul fatto che per esempio anche la nostra classe
Docente
Sia un po'più in là con le tare spetta a quella di altri Paesi e quindi questo comporta due rischi in questa nella situazione data dalla parte il tema della sicurezza sanitaria delle persone più grandi che sono come abbiamo visto l'emergenza più esposta a contrarre il virus
Tanto che alcuni si sono spinti a dire stiamo pensando alla scuola ma più in un'ottica di protezione virgolette degli insegnanti delle famiglie che non e gli interessi e le le ragazze e l'altro e si è scontrato in questa fase emergenziale anche con diciamo ma il come dire il digital dei vai d'ho l'incompetenza
Di una larga fetta
Della classe insegnante magari un po'più grande un po'più l'acqua retate era impreparato a gestire la tecnologia e quindi anche la didattica a distanza volevo fare questa domanda Gianna Fregonara e poi ovviamente anche al viceministro
ANA scali Andrea Gavosto perché mi sembra un tema
Non è sicuramente deriva anche dai genitori soli se voi maestri semestre sono tornati così incardinamento nella già domani prima per quindici giorni ma per un mese poi verso diciamo
Alla fine però per tre mesi ad essere inventare un modo di insegnare e anche a a imparare a usare la tecnologia naturalmente alla formazione in questi prossimi mesi credo che debba essere uno dei temi fondamentali per poter arrivare a settembre
Diciamo fa comunque a partire in una
C'è una normalità grazie a un tema turnover secondo lei
Bah il turnover non non c'è perché diciamo è regolato da delle regole c'è diverse certamente e e leggermente diminuita li prevede degli insegnanti sono insegnanti anche che hanno
Una Larita Johnson sono
Più avanti con l'età ma niente in finito che possono in honoris causa dei mezzi diversi per la didattica se opportunamente informati
Dieci mila Rosi e non nasconde il proprio mandato fino ad allora sempre sullo stesso filone del c'è un problema di età anagrafica della gola viandante nono sono d'accordo con quello neoeletto adesso
Più che è un tema rientrante ma di formazione l'avevamo scritto nella legge centosette del due mila e quindici una cosa che poi non è stata applicata ovviamente per colpe nostre per via del contratto che è stato fatto dopo cioè che la formazione servizio sarebbe stata strutturale obbligatoria e io credo che sia quello il canale da cui passa poi tutto quello che ci siamo detti non solo ucciso
Del digitale ma anche la capacità di introdurre delle innovazioni nella didattica quelle di cui parlava prima
Andrea Gavosto certo io credo che questa del coronavirus sarà in qualche modo un'occasione per la scuola per fare cose che diversamente non avrebbe fatto la didattica a distanza è stato un esempio noi abbiamo visto praticamente tutti i docenti italiani imparare ad utilizzare piattaforme delle quali pagate gran parte ignoravano persino l'esistenza fino a poco prima e non sarebbe stato possibile nessun altro contesto ovviamente l'emergenza
Ad averci costretto a fare in questo e la risposta è stata eccezionale questo va riconosciuto perché istituzione scuola si è mossa
Con una rapidità ed una capacità di arrivare
Quasi tutti poi sappiamo bene che ci sono dei problemi che restano che vanno risolti che però era assolutamente impensabile e dall'altro lato sappiamo però ci è questa emergenza dovrà lasciarci qualcosa e quel qualcosa
Rammento un nuovo modo di fare scuola
Non semplicemente la scuola a distanza ma utilizzare le cose che abbiamo imparato in questi due mesi per modificare il modo in cui si fa lezione per esempio per abbandonare una volta per tutte almeno nel primo ciclo il modello della reazione affrontare e costruire un modello più interattivo nel quale punto gli studenti siano al centro del percorso
Come e persone in crescita non semplicemente come recettori di nozioni e questo secondo me è finalmente possibile non possiamo fare anche immaginando a settembre esattamente per il primo ciclo un curriculum organizzato diversamente per questo io insisto tanto sullo spazio che secondo me va dato ad attività che fin qui hanno trovato troppo poco e credo che sia quella la soluzione non solo dal punto di vista della gestione di gruppi che devono per forza essere più piccoli ma anche dal punto di vista di una scuola
Che finalmente trova il modo di rinnovarsi e di stare negli anni due mila lasciandosi alle spalle l'eredità novecentesca che nonostante le decine di riforme continuiamo portarci dietro
Cioè Andrea Gavosto sempre sullo stesso diciamo sulla stessa scia lo stesso tema appunto esoneri partire con la scuola di domani tenendo conto che ci sono però nel frattempo Jabbar settembre se dovessimo andare incontra altri lo danno
Alcune distanze da colmare non sono tra gli studenti ma anche all'interno del corpo docente
Passo meramente questo è un tema molto molto importante diciamo quello che ferite chiamiamoli così che la didattica a distanza periodo diciamo legato il coronavirus può aver lasciato
Diciamo in generale nella i nostri studenti sono d'accordo ovviamente con con la nasca nella scuola ha reagito in maniera devo dire sorprendente è molto generosa l'eccezionale però non è Toro luccica sappiamo che questo egli per ognuna però diciamo precisato gli studenti e non abbiamo ancora i dati ufficiali però aspettiamo per almeno un trenta per cento strudel
Per trenta e il quaranta per cento hanno ricevuto un'istruzione molto frammentaria i molto irregolare in questo problema chiaramente ha riguardato essenzialmente tre categorie quel dice normale non ci si conta di connessione
Il ministero ha stanziato fondi e quindi diciamo questo è un problema che nostri capi mentre dovrebbe essere risolto man mano le famiglie ricevono i tablet pc la connessione eccetera
I ragazzi con disabilità anche ricordiamo citate sono duecentosessanta mila il che proprio per il meccanismo diciamo la con cui si fa la scuola nel sostegno in Italia sono chiaramente penalizzati nel senso che non possono più un'abitudine dell'intermediazione insegnanti di sostegno ricorre su questo stiamo facendo l'iniziativa di formazione siano prevista senza proprio per aiutare lì Baltica l'istanza per i ragazzi
Infine i ragazzi diciamo che si stanno perdendo per strada insomma
Sì Capotosti zero e poi c'è la componente insegnanti che come abbiamo detto hanno un'età media un po'altra non sempre una preparazione
Digitale adeguata mi chiedevo l'insegnante il docente è tenuto per legge ad aggiornarsi come lo sono le altre categorie professionali come lo siamo noi giornalisti o e lasciato la sua libera iniziativa
Vengo ha spiegato molto bene al Pascali primari lontana la la riforma scritta dopo la scuola prevedeva appunto la formazione o obbligatoria permanente dice ciò riduce anche con una diciamo successivo contratto del lavoro
Diciamo cosa vuol dire che
Quest'obbligo di formazione dei docenti è stato molto all'acqua lasciato come molti allora adesso leggo anche evaso e poi volevo arrivare verso se c'è aveva inevase lasciato come dire alla iniziative individuali solo fior di docenti che ovviamente
Solo la guardia sul risolte con il pubblico giudizio negativo lì ci sono altri centri ecco single volevo fare siccome mancano pochissimi minuti c'è un tema che vorrei che non rimanesse inevaso che secondo me molto importante volevo chiedere
Ad Anna Ascani e a Gianna Fregonara di
Diciamo di affrontarlo insieme davvero molto rapidamente e poi magari ci torneremo nelle prossime puntate perché diciamo se guardiamo un po'a quelle che sono le macro tendenze
Anche relative appurò che sarà purtroppo l'andamento dell'economia del Paese la situazione che lo riguarda ovviamente solo la scuola l'università insomma
Ci sono dei rischi
C'erano
Forte una forte tendenza chiaramente alla disoccupazione avremmo un crollo del PIL
Del nove per cento appunto a causa di questa emergenza coronavirus e ci sono già alcuni sì
Tu usi alcuni stime che diciamo lanciano un allarme per esempio sul crollo delle matricole all'università probabilmente si perderanno trentacinque mila studenti
Immagino che ci siano dei rischi anche sul tema soprattutto in aree del paese che sono più corse al per vari fattori al sottosviluppo e che affronteranno ancora più duramente la crisi che morderà nel prossimo anno cioè il maggiore rischio di dispersione scolastica e sappiamo che già il nostro Paese su questo non è messo bene sul numero di laureati ne appunto
Sul sul discorso relativo alla dispersione scolastica
Che cosa si può fare che cosa si può mettere in campo perché sono temi non sono importantissime in generale ma cruciali per il futuro viceministro
Allora stiamo lavorando non insieme al ministro Manfredi nelle prossime ore dovrebbe uscire una nota di indirizzo congiunta anni un rom perché ovviamente i ministeri sono incerto attenti sull'orientamento ora solo informativo ma formativo insieme ad indire costruiremo una prima parte di una piattaforma che poi resterà
Anche dopo il coronavirus in realtà in diverse già attivata dagli enti pubblici di ricerca ma noi vogliamo coinvolgere le università
Dare la possibilità ai ragazzi che hanno fatto lezione distanza anche ENI cominciare comprendere anche se solo a distanza
Qual è la loro via dal punto di vista nella formazione universitaria e terziaria perché coinvolgeremo anche alla fame e ITS quindi tutta la formazione terziaria Totti naturale che questo
Diciamo è solo un primo passo perché o sull'orientamento
Cioè molto altro lavoro da fare e in questo comma tre gli avevamo cominciato ad impostare un progetto che il coronavirus ha momentaneamente messo da parte sul quale sicuramente andremo avanti per quello che riguarda la dispersione invece secondo
L'emergenza ha semplicemente messo sotto la lente di ingrandimento un problema che esisteva giace Alitalia a un problema di dispersione scolastica mi diseguaglianze noi proprio per questo avevamo lanciato a partire dai dai dati di misurazione ricavati dall'INVALSI in realtà incrociandoli quei dati Istat sulla povertà educativa un progetto che si chiama superiamo i divari che riguarda cinque regioni del sud
Con le quali Noemi abbiamo di fatto fatto un accordo che serve ad individuare le scuole nelle quali il tasso di dispersione più alto
E intervenire in maniera puntuale su quelle scuole facendo progetti quando servono di riconversione edilizia oppure di allungamento del tempo scuola di rafforzamento dei curricula di potenziamento degli organici erano celle scusino viceministro anche un problema molto pratico per quello che sarà il futuro delle famiglie
E dei ragazzi che vorranno andare a scuola che vorranno andare all'università che vorranno proseguire la carriera accademica proprio di borse di studio che forse sarebbe la cosa più semplice questo diciamo attivare riguarda più
Il ministero dell'università Sordi Manfredi sono garanzia di ha chiesto che già nel decreto rilancio ci sia un canale di finanziamento al diritto allo studio peraltro quest'anno finalmente ne siamo riusciti ad eliminare per la prima volta il fenomeno degli idonei senza borsa perché in questo Paese a lungo ne abbiamo avuto ragazzi che risultavano idonei alla borsa di studio ma solo nei confronti Fondi questa morsa non arrivava
Grazie all'ultima legge di bilancio erano riusciti a superare il problema che immagino per questa crisi realtà allungherà la lista degli idonei cioè di quelli che purtroppo per sopraggiunte condizioni di difficoltà delle loro famiglie avranno bisogno di essere sostenuti nel loro percorso di studio duramente dovranno i non Charlie e quindi sono vicina alla spinta del ministro Manfredi perché nel decreto rilancio ci sia
Uno spazio per allargare il platea nicchie destinatario di queste borse per il diritto allo studio
Gianna Fregonara e poi Andrea Gavosto su questo tema che ci sembra importante
Elena ci sono due due diciamo del Dini quello duramente economico appunto delle delle borse di studio che comunque degli aiuti veri per il diritto allo studio ma c'è anche in questo momento un altro il problema e che i come diceva anche viceministro Ascani un problema di lentamente informazioni anche di prospettiva di per questi ragazzi che si possano immaginare che cosa può essere per loro sostenere il in in questa partendo da questa situazione di emergenza un il loro percorso universitario le imprese italiane e si sono mosse complessivamente abbastanza bene in questi mesi investendo sulla didattica a distanza e quindi nelle quindi Ezio Chiesa di San Vito anche gli esami retorica visto le lauree quindi diciamo rispetto alla scuola a settembre sono più come dire avvantaggiate dal punto di vista organizzativo la cesoia immaginarsi che cosa che per uno studente che passa all'università dove la Florida a casa senza appunto poter diciamo andare alla difesa soprattutto le matricole quindi doppio problema il problema economico perché speriamo che questi fondi
Lo storico nei siano sufficienti perché fra sappiamo che le borse Piero che questi amici ha fatto molto ma sono sempre molto risicate e poi anche un problema vero e proprio a piedi trascrittiva i ragazzi Chairs
Certo
E venga Vostok si revoca è un grandissimo problema spesso noi non punto troviamo dispersione scolastica ricordiamoci che la dispersione universitaria anche prima del coronavirus raggiungeva quasi uno studente su due sono su non completamente diciamo
Dei corsi universitari il problema resta doppiamente serio adesso perché sappiamo anche dall'esperienza del due mila nove che in una fase di recessione economica come quella che stiamo attraversando c'è una inevitabile caduta di ragazzi che si sia un'università o di destra che smettono i corsi universitari perché chiaramente le famiglie a quel punto non sono in grado di mantenere i quindi una cosa
Mi sono meno avrebbe senso fare e allargare in realtà il diritto allo studio e non solo
Come è stato ricordato dallo tutti coloro che annuncia ritualità che però è passata
Sul dati indicatori diciamo del due mila diciannove mise che e un patrimonio regolari sono ma anche tutti coloro i cui genitori hanno perso lavoro facile verificarlo perso
Una ovviamente la cassa integrazione il bonus di autonomia eccetera eccetera ma magari aiutare Inter tasse universitarie motivi
Borse di studio
Certo certi dobbiamo andare in conclusione
Genera e che permetterà penso di sì ma credo mi dispiace un po'di Donovan di non aver parlato degli esami di maturità
Benché siano fuori tema ma sono molto contento che abbiamo messo a fuoco bene il discorso del del ritorno a scuola e soprattutto delle opportunità
Da garantire a tutti opportunità che chiaramente la didattica a distanza ha dimostrato di non potere al momento
Garantire magari sulla maturità ci torniamo nelle prossime settimane va bene sì anche perché il tema è davvero importante prema moltissime famiglie dei Magi anche gli ascoltatori di radio radicale
E salutiamo così i nostri ospiti e vi ringraziamo per essere stati con noi a partire appunto danno Ascani viceministro dell'Istruzione grazie ancora
Grazie a voi grazie mille Grazia Gianna Fregonara responsabile del desk che educazione del Corriere della Sera grazie davvero
Anzi a voi
E grazie ad Andrea Gavosto direttore della Fondazione Agnelli
Grazie Grazia Ruggero Po come sempre Splendido Compagna di viaggio un ringraziamento particolare a Francesca Spinazzi dell'ASI visse tutti i colleghi
E Nicelli altri S noi ci ritroviamo qui lasciami dire solo che per ogni a formare ogni informazione aggiuntiva per quello che riguarda scrisse www punto assist punto it
Ho finito perciò Valeria grazie a tutti