Il 14 maggio 1970 la Camera approva definitivamente lo Statuto dei lavoratori: intervista a Guglielmo Epifani

Radio radicale siamo con Guglielmo Epifani che è stato un grande leader del della CGIL per a parlare di il te un anniversario importante che è quello dell'approvazione dello Statuto dei lavoratori si tratta della legge del venti maggio del mille novecentosettanta che però venne approvata della lettura definitiva Montecitorio credo il quattordici maggio del mille novecento
Settanta allora il percorso politico di quella legge quadro importantissima e fondamentale per i nostri lavoratori avvenne con un certo ritardo rispetto a a un principio fondamentale della nostra carta costituzionale che è quello del dell'articolo uno perché ci volle così tanto ritardo
Diciamo che fu un diciamo ha anticipato dalla legge del sessantasei sui licenziamenti
Diciamo intanto inviati lo Statuto dei lavoratori
I diritti dei lavoratori fu di di Vittorio ma già nel cinquantadue evocava questa esigenza
Di avere una legge organica dopo le leggi fasciste che mi mettessero al centro i diritti del lavoro i diritti di chi lavorava attraverso uno strumento monetario naturalmente bisogna pensare che negli anni Cinquanta
La divisione del Paese della guerra fredda
Le sinistre l'opposizione e quindi non c'era la la col testo politico favorevole quando si ebbe questo contesto politico favorevole quando nacque il centro sinistra vale per il mondo del lavoro quello che ha invaso per le regioni per la sanità per la scuola cioè i grandi processi di riforma cominciano nel bene e nel male ma io direi soprattutto nel bene
Con l'apertura del centrosinistra non a caso volle più di ogni di ogni altra cosa questa legge fu questo personaggio di cui oggi pochi si ricordano la storia il peso che veniva dalla CGIL che ha fatto il vice segretario della CGIL sindacalista delle mappe
Poi deputato politico incarichi nel partito socialista diventò ministro del lavoro e a lui si deve la costruzione dello Statuto dei diritti dei lavoratori
Poiché ben San Giacomo prodotti Giacomo Brodolini poi ben una sorte tragica perché malato di tumore cui si spense esattamente qualche mese prima che la legge venisse approvata in Parlamento
Fu con ministero di Donat Cattin che la legge è aperta
Passo in Parlamento ma ci fu la regia dall'inizio alla fine di un grande giuslavorista come Gino Giugni quindi
Da questo punto di vista io credo che il giusto ricordare questa storia queste figure che hanno legato la loro attività a questa legge così importante
L'avanti giorno dopo l'approvazione della della Camera intitolò quella Costituzione entra nelle fabbriche
E questo la dice lunga sul valore che già allora si dava allo statuto dei diritti dei lavoratori perché una serie di libertà che il Costituzione prevedeva si fermavano i cancelli delle star e se il primo articolo era proprio quello sulla libertà che la dignità del lavoro secondi articolo riguardava i controlli di laboratorio
Esattamente a dimostrazione che era come dire il tema vino era quello della libertà dei lavoratori all'interno del prossimo
Senta lei ha a distanza di mezzo secolo no come spiegherebbe riguardante il dibattito di allora l'atteggiamento del Partito Comunista Italiano che nel dibattito finali si astenne quindi non contribuì diciamo
Attivamente come oggi ci si aspetta io ho provato sono andato a chiedere a qualcuno
Dicendo ma secondo voi come si comportò all'epoca il Partito comunista e tutti mi hanno risposto senza esitazione voto a favore ecco allora ci interpreta questo atteggiamento
Ma guardi tanto diciamo che naturalmente Partito comunista era contrario al centro sinistra
Quindi lui prevalse l'esigenza di marcare un'opinione diversa rispetto a quella che il centro sinistra facili però non poteva neanche esser contro perché su tante cose è un avanzamento straordinari della condizione di diritti di lavoratori come il tempo e poi subito dopo si incaricò di dimostrare e quindi l'astensione fu un modo di bilanciare il collocamento politico con il merito certe poi paradossalmente nei decenni successivi
Prima il PC poi il PDS eccetera e difeso a spada tratta lo stato dei diritti dei lavoratori da tutti i tentativi di ridurne la portata votivi considerarne il valore ma mi lasci dire che nello Statuto dei diritti lavoratore se ci si pensa stiamo parlando di una legge di cinquant'anni fa
Che presenta naturalmente il logorio del tempo sua qualche aspetto
Ma che purtuttavia arresta l'architrave non solo del diritto del lavoro in Italia ma della cultura della modernità
Con lo Statuto sono nate e si sono consolidati
Le organizzazioni inviato rappresentanza nei luoghi di lavoro consigliere delegato
Con lo Statuto il lavoratore appunto libertà dentro la fabbrica solo fra
Della fabbrica
Con lo Statuto dei diritti lavoratori sindacati
Le associazioni hanno potuto avere voce in capitolo nelle grandi scelte del Paese ed è nasce un po'tutto tutto quello che poi tra il settanta e oggi decapitato il tema divergono
Come riferimento questa questa straordinaria conquista
Senta come valuta all'intervento che venne fatto qualche anno fa sul gioco salta
Allora è stato modificato l'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori questa equivalso
Diciamo a un trapianto cardiaco dello Statuto dei lavoratori nel senso è stato tolto in qualche modo il cuore dello statuto con quel quell'intervento legislativo ma diciamo che si è toccato
Simbolicamente una cosa molto importante
Ma mi lasci dire che in realtà
Il cuore dello statuto proprio nell'idea della dignità e della libertà della cosa
Quali sono i limiti dello Statuto visti oggi
Il fatto che il mondo a cui ci si rivolgeva questo tutto
Il grande era grande fabbrica la grande fabbrica terroristica l'operaio massa
Negli undici anni successivi è dovuta cambiare in cui la fisionomia la geografia del lavoro di oggi non è più soltanto la grande massa la grande fabbrica ma insieme tante piccole aziende tante piccole attività parte filiere tanto decentramento produttivo tante posizioni quasi mai virtuali presenti nel lavoro
Quindi lo Stato definiti lavoratori ha avuto assunzione epocale nel riscatto di queste masse
Che a Roma sette avevano tanti doveri e pochi diritti
Contemporaneamente è rimasto un punto di riferimento come metodo di fronte a una geografia del lavoro che cambiando avviso che ha avuto bisogno di altri
Io ad esempio il fondo
Sostenitore della proposta
La la Carta dei diritti della CGIL
Perché la CGIL in fondo che cosa dice così come la struttura duraturi cinquant'anni fa seppe dare un'idea di dignità e di diritti per quel mondo del lavoro oggi bisogna rimettere questi diritti collaboratore sia che lavori in una fabbrica sia che lavori con sia che lavori da casa con lo smalto working perché i diritti fanno capo al lavoratore in una dove lavora che
Senta il rapporto tra sindacato e lavoratori è stato normato bene nella nella nello Statuto dei lavoratori soprattutto per la questione delle delle trattenute sindacali sono quale ricordiamo che Pannella fece una battaglia
Ma si tolse e poi si fece un accordo sindacale ma questi sono aspetti di dettaglio però bisogna anche ricordarsi prima il datore di lavoro impediva l'avesse negato si rafforzasse
Se vuole ridare dignità libertà lavoro devi anche dare forza a chi ha rappresentato e organizzare un lavoro cioè le grandi organizzazioni sindacali quindi quella era l'epoca in cui dovevi dare questo segnale
In qualche misura sono stati visti come privilegi molti di questi sono
Senta come giudica diciamo il comportamento della storia nei confronti del padre del dello stato dei lavoratori che è stato già uno dei padri Gino Giugni che addirittura subì un attentato del dalle dalle Brigate rosse come diciamo auspicato si è
Ma questa è una delle grandi barbarie di quella stagione politica
Un uomo che ha speso la sua vita per difendere i diritti dei lavoratori gambizzato dalle Brigate Rosse con l'accusa di non essere dalla parte dei lavoratori ma io credo che con questo
Organizzazione dei Gino Giugni con l'omicidio di Guido Rossa comincia la grande stagione in cui le Brigate Rosse perdono rapporto
Con le masse operaie quello che avevano costruito quelle simpatie nascoste che c'erano di fronte alla barbarie di questi omicidi oppure di questi riferimenti di fronte a persone che erano persone legate al lavoro persone della classe operaia perso totalmente qualsiasi
Lei Lorito crebbe oggi lo Statuto dei lavoratori con altri interventi importanti a parte questa proposta che mi ha citato prima questa della Carta dei diritti dei lavoratori il modo per come dire rendere dello statuto di cinquant'anni fa
Coevo al mondo che stiamo chiudendo siccome il mondo è cambiato Mannoni bisogno di quei diritti bisogno di quella libertà il bisogno uguaglianza bisogna fare con degli strumenti più moderno
Della Carta universale dei diritti del lavoratore sono stesse Guanella status
La ringrazio molto per a questo quadro storico diciamo esaustivo che ha dato a Radio Radicale
In occasione del dell'anniversario del dibattito parlamentare dell'approvazione definitiva della legge del venti maggio del mille novecentosettanta lo Statuto dei lavoratori grazie a Guglielmo Epifani
Del DTT liberi uguale