Dove andiamo - Trasporti al lavoro: costruiamo oggi la mobilità di domani

Eccoci indiretta su www punto collettiva punto it sulle pagine Facebook per la nuova piattaforma della CGIL via federazione delle due categorie che rappresentano i lavoratori e le lavoratrici nei settori trasporti logistica e metalmeccanico
Con noi c'è il segretario generale del sindacato di Borso d'Italia Maurizio Landini c'è Stefano Malorgio c'è anche Francesca Re David rispettivamente alla vita della Filt CGIL e della FIOM
Iniziamo subito dall'oggetto di questa conferenza stampa dedicata a capire dove andiamo ovvero ai trasporti al lavoro e a come costruire la mobilità del futuro nodo con sale per riprogettare il Paese dopo una pandemia e allora lasciamo a Stefano macroregioni il primo intervento perché per capire dove si Vandoni innanzitutto sapere o dove si parte non al segretario generale della FILT-CGIL
Buongiorno a tutti
Sì intanto da dove da dove si parte io non so se possono intanto proiettare le slide che abbiamo preparato
Che danno un quadro della situazione diciamo recondite e di la situazione che abbiamo avuto durante il compito tenete conto che abbiamo avviato questo abbastanza importante sondaggio tra tutti i nostri delegati per provare a capire come le aziende si sono comportati durante questa fase quali sono stati gli effetti diciamo sul piano del lavoro
Qui vedete un po'di occupati che sommariamente abbiamo ricca assunto in quelli che un po'rappresentano tutti i nostri settori dal settore autostradale del trasporto aereo
Di Pietro sarebbe trasporto pubblico locale per cui il trasporto su gomma sostanzialmente le ferrovie i porti il trasporto marittimo
E poi imponente diciamo al milione di addetti sul trasporto merci che la logistica questo è il quadro bene gli occupati nel settore nel due mila diciannove
Se andiamo avanti possiamo intanto vedere quale è stato nel cassetto di riduzione che abbiamo avuto nel Codice d'con con scusatemi con l'emergenza sanitaria abbiamo avuto due dinamiche contrastanti come vedete una dinamica di crisi fortissima del settore del trasporto passeggeri
Con delle riduzioni che arrivano fino al novanta per cento settore più colpito è stato il settore del trasporto aereo
Insomma in generale tutto comunque il trasporto dei passeggeri si è quasi sostanzialmente fermato
Abbiamo poi invece un settore che è quello del trasporto delle merci che ha avuto dinamiche differenti abbiamo avuto e poi la vedremo dopo un po'più nel particolare l'esclusione del settore dell'e-commerce
Abbiamo avuto nella fase iniziale una tenuta degli altri settori del trasporto delle merci che oggi citerò registrano una difficoltà soprattutto relativa alla al tema della liquidità delle imprese che inizia a rappresentare un elemento di grande difficoltà a cui settore trasporto merci e come potete capire strettamente strettamente legato vediamo poi nella prossima slide
Appena viene mandata
Ecco qua insomma come quale è stata diciamo molto rapidamente la la riduzione e l'impatto sul mondo del lavoro da un punto di vista sia di riduzione dei ritmi lavorativi quindi al di là delle persone che sono rimaste c'è stata nel trasporto delle persone per i pochi che erano comunque rimaste lavoro anche un'edizione di ritmi di lavoro evidentemente andiamo ancora avanti
Vediamo qui invece l'effetto dell'ecommerce
Guardate l'esclusione
Che c'è stata durante la fase durante la fase del coro ed ovviamente c'è stata già una crescita che era e esponenziale nel periodo precedente che poi è diventata addirittura gigantesca nel periodo che va dal sedici di marzo circa fino al ventinove di marzo
Questo ha comportato per esempio in quello specifico settore del trasporto delle merci una difficoltà di due cibi intanto la compatibilità tra questo tipo di lavoro e le condizioni di sicurezza
E dall'altro lato anche il fatto che lo stesso numero di persone si trovano ad affrontare di ritmi di lavoro giganteschi una dinamica molto simile sebbene non rappresentata nelle slide c'è stato in tutta la filiera della logistica dell'agroalimentare
Quindi sostanzialmente come vedete ci sono elementi differenti che hanno profondamente caratterizzato i nostri i nostri settori
Ora guardiamo rapidamente le slide e poi proviamo a raccontare anche come è stata la la ripartenza
Qui vedete che nel trasportarla diciamogli agli effetti sul lavoro un po'più da vicino nella nel settore delle merci sono cambiati i sistemi di turnazione del personale
Per far fronte a un'organizzazione del lavoro e per garantire le condizioni di sicurezza in alcune realtà si inizia a lavorare anche su tre turni anche col turno notturno per riuscire a consentire la compatibilità tra i livelli più alti
Di produzione quindi settore presente nel magazzino di commercio dell'agroalimentare con il distanziamento che anche dentro i luoghi di lavoro dovevano essere fatti
Mentre diciamo sì sul lato del del trasporto delle persone come vedete è soprattutto legato nell'organizzazione del lavoro perché ovviamente il numero di persone che utilizzare i mezzi pubblici era fortemente diminuito e quindi c'è stata anche qui una trasformazione del lavoro in questa fase diciamo di crisi
Di crisi sanitaria
Vediamo l'ultima produce valido
Qui vedete un dato molto interessante che il settanta per cento delle persone dei nostri delegati relativamente alle imprese che sono state dei trasporti nelle imprese dove questi delegati facevano la loro pro funzione sindacale
Ha detto che l'azienda adottato procedure digitali per garantire nel tessere misure sicurezza il quarantuno per cento in particolare nel trasporto merci con una divisione interessante cioè il quaranta per cento
La digitalizzazione delle procedure di documentazione il cinquantatré per cento la digitalizzazione del lavoro impiegatizio
Quindi diciamo che nel settore dei trasporti per le persone
Che non hanno lavorato in quella fase occhi hanno lavorato e che hanno come dire avuto impatti differenti la risposta sul piano della sicurezza dell'organizzazione lavoro è stato soprattutto la parte digit di digitalizzazione di lavoro da da remoto
Quindi come vedete anche il parla parte di lavoro da remoto interessato il trenta per cento tra popolazione che un dato altissimo se pensate alla quantità piuttosto bassa
Invece di utilizzo di questa modalità nelle fasi ordinarie rispetto a l'ottanta per cento dalla platea di lavoratori interessati per cui c'era ancora dello spazio ma sicuramente il trenta per cento è un un elemento sebbene tratto da un sondaggio nostro con i nostri delegati sulle loro aziende comunque un elemento molto rilevante
Per questo io quadro per quanto riguarda il duo i trasporti Malorgio giusto cioè dello sport esatto si riparte buone CE faccio vedere darsi meno Santissimi verso a caricare quel meno novanta per cento davvero normativo anche se in linea con le altre compagnie aree europee dice Autostrade buone meno ottanta per cento insomma i numeri
Lei gli ustionati poco fa prima di parlare delle proposte soprattutto prima di cedere la linea colleghi giornalisti che insomma
Faranno egli domande vorrei passare la parola
C'è stato il David per avere lo stesso quadro per quanto riguarda invece il settore metalmeccanico che complimenti interconnesso ovviamente con quello quindi lo sforzo di cui ci ha parlato poco fa il segretario generale nella lista
Sì diciamo che il settore della buona mobilità intesa come ha avuto mezzi su gomma pesanti treni e metropolitane
Autobus navi e aerei tra i metalmeccanici o o occupa in modo diretto circa cinquecento mila lavoratori pagando un pochino più nello specifico sui settori
Ma se consideriamo oltre a quelli che occupa in modo diretto anche quelli che lavorano diciamo per esempio i chimici e prevede la commercializzazione oltre il prezzo che ha aperto una loro non solo nell'auto bisogna aggiungerne un milione
Quindi stiamo parlando di un settore al che fondamentale industria metalmeccanica come numero di occupanti eccome stabilimenti presenti dal nord al sud del Paese
E come presenza complessiva
Stiamo parlando del settore che stando maggiormente impattato diciamo
Coppa delle lire il convivente e siamo dentro una pandemia che impone di mobilità ovviamente i settori che si occupano della mobilità sono stati qua sono quelli che sono stati i più importanti che nella prospettiva futura
Hanno dei tempi rispetto a quello che questo significa
In più lunga dimensione editing lunga verifica rispetto a quello che succederà
Anche qui con così diverso e naturalmente l'auto una cosa naturalmente per fare un aereo per fare una nave ci vuole più un tempo le commesse hanno magari meno effetto immediato ma avranno da una prospettiva molto molto più lunga di ripresa
Pensate dare vede e stiamo parlando del settore della mobilità per dare alcune idee di numeri molto rapidamente
Noi nell'auto abbiamo avuto il novantasette virgola cinque per cento di una pericolo azioni in meno Aprile due mila diciannove
Aprile due mila venti quando parliamo dell'auto corriamo di quasi sessanta mila lavoratori che felicità è un indotto che raggiunge i trecento mila diciamo così
Quindi stiamo parlando di un sistema complesso solo prestare ai metalmeccanici stiamo parlando di un settore che è stato fermo
Contro coloro che sono stati firmati protocolli da subito e quindi immediatamente fermo diciamo nella fase covi di un modo condiviso diciamo con protocolli condivisi da tutti i sindacati in cui la Fiom ha giocato un ruolo molto importante e lo ricordo tra parentesi apparato tornare ore e agibilità sindacale dei metalmeccanici dentro precisa che non è arrivato
Dal due mila dieci proprio collegati anche a lavoro fatto sul sul protocollo l'auto diciamo così è stata ferma fino al quattro maggio ma anche ora in linea teorica fino al quattro maggio in realtà continua a essere tutta in cassa integrazione
Tranne lo stabilimento appunto di più di Chieti che essa educato che fa così diverse altre piccole produzioni su una spiega il suo e su e su Torino e lo stesso vale Panetta nel settore dei Cnh che sono oltre diciassette mila occupati ed è pure
E e impattato ovviamente dalla cassa integrazione record riproporli ed editoria ricordarlo maggio aveva già è alta alimenti a rischio quello di Pregnana Milanese e dobbiamo capire che cosa succede anche a Brescia rispetto
Al trasporto questi
Questa è la fase di oggi e per dire su quello che succederà appunto vedremo ma poi dopo sul lago di con andamento a dispetto a come sono messi agli altri gli altri settori largo spazio occupa ora quasi centocinquanta mila lavoratori collegati a Leonardo quaranta mila occupati diretti e circa erano sparite circa oltre ottanta mila il doppio in aziende che ruotano intorno
Qui il blocco è stato un minore perché in quel settore un settore consentito dai decreti continuare dal DPCM per continuare a lavorare
Ma il calo effettivo della produzione si aggira dal trenta al cinquanta per cento e soprattutto quand'è che si ricomincerà a volare
Quand'è che si ricomincia in quello che succederà diciamo rispetto alla mobilità
Da questo punto di vista naturalmente rischia di avere effetti molto più lunghi
Vorrei solo dare un elemento da questo punto di vista in Italia si fanno parti importanti fusoliere per le due grandi produsse produzioni degli errori così alla a lungo raggio sia penale basta e per Boeing
Che sono state sono serve quindi chiaramente c'è un riflesso immediato più bravo a corto raggio e così via
C'è un legame c'è una connessione strettissima su quello che succede lì è quello che succede nei nostri impianti produttivi soprattutto nel Sud la cantieristica navale è stata per me continuerà a essere ferma in grandissima parte con l'uso della
La cassa integrazione colpita diciamo per tutto maggio
Anche qui un settore che ha commesse fino per i prossimi dieci anni nella crocieristica ma anche il fatto civilistica e difesa senza una diversificazione allo stato dei prodotti per esempio il Naviglio Piccolo nel ora Ornella o nelle nelle merci e ovviamente capire cosa succederà nella crocieristica
Nei prossimi anni anche questo sarà tutto a vedere da valutare se i corpi e sconti ma essere solo
Solo tra virgolette diciamo la crocieristica
E ed evitare rispetto per esempio
O trasporto merci che e così via quindi parliamo di che ogni otto mila lavoratori diretti e venticinque mila lavoratori almeno degli appalti che lavorano direttamente nella produzione
Poi c'è il settore ferroviario
Che naturalmente e nuove che riguarda sia i treni che le necropoli tale così antica che occupa circa dieci mila lavoratori complessivamente ma che poi a tutte le valutazioni e tutto quello che ruota intorno e naturalmente anche lì si è usata molta cassa integrazione
Risponde più o meno allo schema io paragonando questo è diciamo il disegno
Che cosa sta succedendo in questa fase questo disegno è abbastanza parto dall'ultimo dal ferroviario per collegarmi anche il ragionamento di Malorgio noi dobbiamo sapere che nel trasporto salutano storto metro viario anteponga it
Trasportava circa sette sei milioni di persone al di pendolari al giorno per andare a lavorare
Mentre quello su gomma le macchine le trasportano circa trasportavano circa un milione e ottocento al giorno
Pensano garantendo naturalmente dalle metropolitane ai treni per pendolari
Che cosa questo succede come una riprogettato rispetta come è cambiato il mondo da questo punto di vista agli stanziamenti
A allunga la numerosità delle corse cosa va incentivato un pubblico più sicuro agli agenti ma da un privato
Collegato alle questioni ambientali e positiva
Considerando che questi settori ho fatto l'esempio del ferroviario
Ma tutti questi settori per quanto ci riguarda ovvero direttamente l'intervento del pubblico propone ad esempio nel caso di Fincantieri e di Leonardo che sono parte della proprietà oppure vivono soprattutto di commesse pubbliche perché fanno perché fanno treni perché fanno lavorano nella mobilità e poi di fatto pubblica da una funzione pubblica diciamo
E quindi come questo settore si riorganizza
è un punto essenziali da questo punto di vista e nell'auto allo stato attuale noi abbiamo in Germania in Francia tavoli permanenti su come si affronta la crisi e su come si supera la crisi e siamo dentro a come dire al percorso che porta alla fusione con il PSI era e se ci sia siamo dentro questo percorso che si concluda entro l'anno
E quindi quello che succede entro quest'anno eccome lo Stato il Governo italiano
Da vent'anni con determina come vengono utilizzate anche le risorse che sono state chieste i presìdi che sono stati chiesti eccome determina non determina come si riorganizza
E sia perché la produzione in questo settore io credo che diventa appunto un elemento essenziale da questo punto di vista e docente fatemi dire non
Allora
Non si può correre il rischio di arrivare in ritardo oggi in Italia si è aperta una discussione un po'surreale sul fatto che recita
Ciani ha sede fiscale
E la sede legale altrove quando questo è successo sei anni fa non vorremmo discutere di come del Governo discutesse di come recita star dentro questo processo ventagli dei soldi adesso con del processo e concludo quando di al presidio adesso quindi
C'è uno urgenza da questo punto di vista
E credo abbia a che fare con il coro Piccoli con il fatto che gli stabilimenti dove sono fermi perché non c'è il mercato
E lì con lei questa frase che non c'è un mercato che non si si ridetermina in settori che sono fortemente impattanti dal ruolo e dalla funzione pubblica nelle proprietà oppure in ogni caso nelle commesse che vengono fatte quindi io sapevano prima questo il nodo che noi oggi abbiamo da del fronte come mettiamo al centro di questa discussione nella crisi il tema della mobilità nel suo insieme e settore per settore tema della mobilità
Rispetto appunto anche cosa fa l'industria perché sino al Bergamo la mobilità fatemelo dire con una battuta perdiamo il sistema industriale di questo Paese per quantità di numero di occupati e polo strategico nella ricerca nell'innovazione e nella vita delle persone che questo settore a
Ecco su questo allarme lanciato da Francesca Re David segretario generale della FIOM-CGIL passerei la parola prima poi dice a D'Alema
Ai colleghi giornalisti al segretario generale della CGIL Maurizio Landini se non si mette in mano e mettevano perbene al stupenda sistemare la mobilità non si progetta una mobilità
Del futuro che funzioni che faccio al sistema ci diceva poco fa Davide prima prossimo diceva anche Malorgio perdiamo
Industria italiana dal problema
Sì noi oggi vogliamo proprio lanciare questo messaggio il nuovo prodotto la mobilità nel senso sia di come si spostano le persone si spostano le merci sia di come si vive nelle città di come si costruiscono le città di come tutto questo avviene in un rapporto rispettoso con l'ambiente
E per fare questo c'è bisogno di ragionare in modo diverso da quello che abbiamo fatto fino ad oggi non più per compartimenti stagni ma serve aveva in testa un'idea di sistema
Che vuol dire affrontare le cose che venivano dette prima vuol dire utilizzare che siamo dentro anche un ricambio tecnologico sia intelligente se guardiamo il sistema dei trasporti pubblici
Naturalmente ambientalmente sostenibile se pensiamo ai mezzi anche private
Siamo dentro in questo senso anche alla un'idea che cambia
Il come si spostano le persone e come il sistema dei trasporti in un paese può essere anche uno strumento per incentivare il turismo e per valorizzare le nostre competenze
E allo stesso tempo quando parliamo di ridisegno della città la cosa che diceva ma lorde molto precisa se come cambiano anche i comportamenti delle persone
Il fatto che nel mese di massima chiusura di acquisti attraverso internet siano schizzati e questo ha determinato una serie di conseguenze
è un tema che va affrontato così come la stessa conferenza stampa che noi stiamo facendo con queste modalità la piattaforma digitale di cui anche noi come CGIL ci siamo dotati stiamo cominciando a utilizzare indica che siamo anche dentro a un processo di trasformazione digitale che ha subito un'accelerazione fortissima e che naturalmente diventa anche un elemento diciamo così in cui bisogna pensare come le persone governano questo processo e non come sono invece condizionato governate dalla tecnologia
E quindi da questo punto di vista il messaggio che noi mandiamo il doppio
Da un lato che per aveva in testa un'idea di sistema che vuol dire investire in infrastrutture materiali e non materiali ma anche come si governa questo processo c'è bisogno di un ruolo pubblico
Quindi il primo punto che leggiamo in modo molto chiaro che non c'è bisogno di meno Stato oggi ma c'è bisogno di più stato in termini di programmazione di investimenti e di indirizzi
Anche economici e diciamo anche che il sistema imprenditoriale privato da solo un processo di questo genere non è in grado di poterlo realizzare e dall'altra parte diciamo che per farlo c'è bisogno di investire sulle persone sul lavoro delle persone sulla qualità del lavoro delle persone e quindi non ci rivolgiamo sia al Governo
Per dire che è sono importanti una serie di provvedimenti che ha assunto oggi per sostenere il lavoro il loro reddito e per sostenere il sistema delle imprese ma noi già adesso dobbiamo uscire dalla logica di emergenza dobbiamo avere in testa un progetto di paese
E la mobilità insisto inteso come nuovo prodotto e come il nuovo modo di vivere
Sostanzialmente delle persone e uno degli assi strategici attorno a cui va definita una progettazione
E la progettazione non può farla qualcuno da solo ha bisogno che tutti i soggetti che sono coinvolti e noi diciamo il sindacato nel senso di coinvolgere le lavoratrici e i lavoratori quei milioni di persone che utilizzano la loro intelligenza
Per lavorare produrre quelle cose importanti di cui abbiamo parlato debbono essere coinvolti
Quindi non stiamo chiedendo che il governo deve attivare dei tavoli come del resto in altri Paesi europei sta già avvenendo in cui si progetta e si supera la logica di separazione tra settore tra comparti
C'è un nuovo elemento che ha una sua trasversalità che è la mobilità e quindi c'è bisogno di coordinare di vedere non so cosa fa il governo cosa fa l'Università cosa fanno i Comuni con alle regioni
Ma anche con la fanno le intese come si investe dentro a questo sistema e come si fa crescere anche una dimensione di impresa e alle imprese diciamo
Che c'è bisogno di investire di più di quello che succede adesso di quello che è stato fatto adesso in termini di innovazione di prodotto e questo propone anche un cambiamento della funzionamento del sistema delle imprese
Più imprese avendo un aumento della dimensione una funzione di questa natura quindi la discussione
Oggi non può essere semplicemente quanti soldi si danno al sistema delle imprese il problema è per cosa per chi e in quale finalità e noi abbiamo alcuni esempi poi Francesca Stefano meglio di me diranno
Se pensiamo al si sta discutendo di Alitalia dentro i provvedimenti del governo sono previsti tre miliardi del resto in Europa vediamo quanti soldi sta utilizzando la Germania per la Lufthansa o sta utilizzando la Francia per la sua compagnia aerea di bandiera
Noi pensiamo che quella sia l'occasione non semplicemente come ho sentito dire per salvare l'Alitalia ma deve essere finalmente il modo di rilanciare il fatto che l'Alitalia non è semplicemente un vettore diciamo così che trasporta persone in realtà Alitalia può diventare lo strumento che nel trasportare persone
E cose in realtà diventa una specie di ambasciatore in giro per il mondo e pensare ad un sistema integrato
Integrato faccio un esempio molto preciso signor voglio sviluppare anche il turismo in un'ottica che sconfiggono il virus
E come se una persona che arriva in un'area Oporto immediatamente in quella reo porto deve trovare tutti i mezzi di mobilità più avanzati oggi che gli permettono di potersi muovere visitare le cose interne nelle città che il nostro Paese offre
Può essere il mezzo privato sostenibili mente
Sostenibilità ambientale perché elettrico perché non inquina meno può essere il sistema dei treni può essere sistema del trasporto pubblico avere un'integrazione per fare un esempio vuol dire questo così come se pensiamo al sistema dell'auto della componentistica
Che è un pezzo decisivo del nostra della nostra attività oggi c'è un problema di innovazione di prodotto ma siamo anche la presenza di un punto lo diceva bene Francesca
Si è si come se si sono svegliati tutti adesso per sette anni non c'erano
Sette anni fa anzi tutti dicevano che non era un problema se le grandi imprese portavano la loro sede all'estero vorrei dire
Da questo punto di visto che in sette anni ce ne son tante che le han portate anche italiane di qualsiasi settore di qualsiasi genere
E questo è sicuramente un problema europeo perché non può essere che in Europa paghi le tasse in modo diverso secondo del Paese in cui vari Boldi il problema non è semplicemente dove ho la sede il problema è cosa affatto nel paese in cui sono e come metto nella condizione quel Paese di essere un soggetto protagonista della trasformazione produttiva ambientale e industriale che è in atto e quindi il problema dei soldi pubblici che oggi ci sono e in linea teorica se pensiamo alla discussione anche in Europa
Nelle prossime settimane l'Italia come altri potrebbe trovarsi di fronte a una quantità di disponibilità economica e come non c'è mai stata nella storia del nostro Paese ma allora queste vanno finalizzate a un progetto davvero di trasformazione del Paese e in questo senso allora il problema oggi è che il governo non può essere semplicemente l'erogatore di sussidi a chi gli chiede
Ma deve essere uno regolatore che condiziona questi Inti Investimenti questi sussidi in alcuni casi prescritti ma alcuni casi a fondo perduto dentro a un'idea con cui si ridisegna il Paese ognuno deve fare la sua parte
E questo è quello che ad esempio non stiamo dicendo con molta chiarezza ci vuole dare un prestito benissimo il problema è finalizzato a che cosa quali condizionalità
Quanto occupazione si mantiene quanti stabilimenti si mantengono cosa succede nei prossimi tre o quattro anni
è una discussione che va fatta adesso ma va fatta in senso del morale e noi diciamo sì al governo
Di attivare questi tavoli che permettono ai soggetti sociali di fare questa discussione ma di avere pure Luigi una visione integrata delle politiche industriali ed economiche che servono e diciamo alle imprese
Che oggi non è il momento semplicemente di dire lasciate fare a noi che risolveremo tutti i problemi non perché non ci fidiamo ma perché così non è stato in questi anni e perché la complessità oggi del cambiamento ha bisogno dell'intelligenza di tutti e soprattutto lo diciamo non solo di parte questo è un investimento del Paese ha bisogno di investire su un lavoro stabile non precario
E sull'intelligenza la formazione e la conoscenza delle persone
Maurizio Landini iniziamo allora rispondere alle domande citavo io al mondo delle imprese e Giuseppe Colombo dell'Huffington post a una domanda il presidente di Confindustria Bonomi chiede la revisione dei contratti di lavoro CGIL apre alla possibilità di una riforma della contrattazione
No noi siamo per il rinnovo dei contratti nazionali
Non c'è da revisionare proprio nulla
C'è da rinnovare i contratti nazionali di lavoro e c'è da qualificare la contrattazione non sistema contrattuale ce l'abbiamo già siamo gli unici in Europa che hanno un sistema contrattuale condiviso
Qualche anno fa da tutte le parti sociali e abbiamo addirittura la possibilità di andare ad una certificazione della rappresentanza in modo che chi contratta si sa chi è chi era presente al consenso dei lavoratori e delle imprese per cui tra queste trattative
Quindi noi avremmo bisogno di una legge sulla rappresentanza che recepisca questi accordi che sono già stati fatti in modo che si cancellano i contratti pirata e chi ha l'idea di non applicare i minimi dei contratti sia salariali che dei diritti
E a Confindustria dico si rinnovano i contratti nazionali lì dentro si possono trovare tutte le risposte ai problemi nuovi che stiamo discutendo come si fa la formazione
Atti ha bisogno in termini di tali per tutti come si gestiscono gli orari di lavoro come si riducono con le si aumenta l'utilizzo degli impianti come si riconosce la professionalità come si dà diritti anche a chi lavora da casa dal famoso Maruotti
Quindi attraverso i contratti che ci sono e al sistema contrattuale che abbiamo abbiamo tutte le condizioni per affrontare questo nuovo processo del resto la contrattazione proprio lo strumento che permette una corrente avanzata mediazione tra i vari interessi che sono in gioco se qualcuno pensa non l'ha detto il presidente di Confindustria
Che dietro però alla parola revisione c'è l'idea di non rinnovare i contratti o di cancellare la contrattazione collettiva dei contratti nazionali non è la strada di cui ha bisogno il nostro Paese e non è il momento per affrontare questo tema quindi non revisione si rinnovo dei contratti da subito già da domani
Da un lato umano di carattere generale non sono alcune domande specifiche per Stefano Malorgio segretario generale della Filt CGIL torniamo a parlare
Di Alitalia ma anche gli ammassi due domande separate che arrivano ad Alessandro ignavia di anni Coronas
All'Italia per Alitalia ed utilizzabile modello è intatto come ha ipotizzato il ministro Demicheli invece su ANAS ANAS sarà in grado di gestire la rete di Autostrade
Non sentiamo non sempre riusciamo a sentire il segretario generale della Filt CGIL Biasi riusciamo ad avere il suo microfono acceso
Non ha non riusciamo ancora a sentirlo allora mentre cerchiamo di risolvere questo problema ora il segretario generale nella finita
CGIL Stefano Malorgio passiamo a Francesca David grande capitolo quello sue feci allo apre e Massimo Franchi manifesto qual è la richiesta precisa al governo su FC a condividere le parole niente canna sulla legittimità i dividendi se anche il decreto di vita prevede che emanasse prima avere in prestito
Allora la richiesta precisa so esercita e che è collegata anche alla ricerca la a una richiesta che riguarda anche tutta la componentistica
Della dell'automotive che è molto importante molto diffusa
E che lavora in gran parte per esercita ma anche come sappiamo per la Germania per l'estero e così via la richiesta precisa che l'abbiamo da sempre che ci sia un tavolo permanente sulle questioni che riguardano feci a lauto Automotive come c'è in Francia commerciale
In Germania come c'è in tutti i Paesi ad alta industrializzazione perché naturalmente come sappiamo l'auto e il motore di gran parte dell'industrializzazione
E anche della ricerca e dell'innovazione
è abbastanza incredibile che in questi anni non abbiamo richiesto tantissime volte questo non sia ancora mai avvenuto ente riteniamo che questo come dire a contribuisce può contribuire ad una cosa del genere ad indebolire il ruolo e la funzione che dell'industria complessiva italiana in Europa e nel mondo
E ancora più urgente oggi con la Caf secondi d'perché si tratta anche di ragionare come si implementano investimenti privati alzo e sostenuti da un investimento pubblico in quale direzione la rinnovazione in quale innovazione e la ricerca come si lavora per
Per importare produzioni in Italia perché questo che stanno facendo anche gli altri paesi e come si lavora rispetto appunto ad una innovazione su cui oggettivamente freccia per le scelte fatte nel passato e in grande ritardo
Rispetto ad altri player
Io mondiali quindi c'è una una richiesta specifica
Che riguarda il tavolo che si ricollega alle questioni che diceva anche Maurizio prima
Necessita di un tavolo o di un grande aggiornamento sul settore ma poi nei suoi vari sentimenti e su questo punto noi eh tanto che stiamo pensando che l'ITIS interesse di fatto del governo italiano e l'idea
Che si faccia da soli che l'impresa facciamo da soli in questo settore particolarmente rischioso soprattutto quando siamo a un attimo dalla fusione
Questa richiesta naturalmente rafforzata
Oggi anche rispetto al prestito che appunto feci a ha chiesto rispetto che oggi di cui in questi giorni si era
Si è discusso perché naturalmente il prestito significa che c'è una una funzione anche del pubblica e il denaro pubblico importante quindi a maggior ragione non c'è bisogno di capire come si salvaguardia l'occupazione oggi ricco di come si riempie in prospettiva l'occupazione
E quindi è un elemento fondamentale come appunto quello appunto della ricerca
C'è un collegamento anche con gli ammortizzatori sociali se non c'è un punto d'accordo che l'intelligenza delle persone sia un elemento strategico fondamentale e quindi come si usano gli ammortizzatori sociali il modo positivo diciamo
E inchini intreccio rispetto alle necessità
Appunto di salvaguardia occupazione armati legati alla formazione ricollegare all'innovazione di prodotto e di processo quindi la nostra richiesta rimane quel la un tavolo sulla mobilità subito come c'è negli altri Paesi una ragionamento specifico su queste sia per il ruolo che svolge
Anche in rapporto alla fusione mantenimento degli degli degli stabilimenti
è anche un ragionamento sul fatto che forse anche l'Italia come in altre imprese strategiche
Anche nell'altro ci possa essere un intervento di azione di azioni pubbliche pentole proprietà che diano voce in capitolo anche diciamo quell'elemento lì
Per quel che riguarda
Distribuzione appunto dei dividendi
Beh direi che con tutta i lavoratori di attrici anche alza integrazione
Forse si può ragionare che i dividendi vanno si possono sponsor oppure aspettare essere ridistribuiti
Per esempio per il tempo che intercorrenti tra la restituzione del prestito cioè non si può avere lavoratori in cassa integrazione dire che i dividendi non è in discussione visto che in questi anni dividendi li hanno distribuiti Mondadori tuttora Magneti Marelli
Anche seguito tutto in dividendi non hanno distribuito all'innovazione
Sul territorio oppure capire come si rafforzavano quelli stabiliti sul territorio anzi è iniziata la casa dopo la vendita forse se una parte era vincolata a un patto che dobbiamo fare degli investimenti come dire avrebbe ha avuto un senso quindi penso che con i lavoratori in casa della necessità di investire in ricerca irridenti possono aspettare un secondo
Su questo torneremo poco nella minimo velocemente in alcuni una battuta su questa questione degli evidenti perché dei dividendi perché essenziale non solo dinastici accostarlo sessione no un po'di giustizia sociale
Beh mi pare che questo sia un tema tra l'altro che noi come sindacato abbiamo posto quando abbiamo discusso anche del decreto di liquidità se in questa fase la centralità sono gli investimenti pubblici e privati io credo che il momento della responsabilità per tutti
E quindi gli investimenti oggi vuol dire dare un futuro a tutti e io penso che sia il momento che anche la funzione sociale dell'impresa
E di di costruire e di fare in modo che gli impianti e le imprese siano virtuose nel senso di investire anche sul futuro dei territori in cui sono e oggi secondo me l'occasione che abbiamo e in questo caso in un Paese che pieno anche di diseguaglianze che si sono determinati in questi anni va affrontato del resto credo che le imprese potrebbero assieme a noi di fare una grande battaglia
Per una vera riforma fiscale del nostro Paese noi abbiamo un livello di evasione fiscale di corruzione che non ha precedenti e che è una delle cose che vanno combattute e che al limite fanno anche fare una concorrenza sleale tra impresa
Io credo debbano prevalere quelle imprese che investono sui prodotti che investono sull'innovazione che investono sul lavoro che sono cioè in grado di poter utilizzare la loro intelligenza e bisogna invece che assieme
Non permettiamo che funzioni che chi paga meno chi evade netti non applica i contratti chi pensa di fare il furbo possa avere degli spazi io credo che questo sia un punto di crescita da parte di tutti io credo che il tema che si pone in Italia e in Europa
E quello di aprire davvero una battaglia verso e contro i paradisi fiscali e verso un sistema fiscale che redistribuiscono
La ricchezza che viene prodotta chi la produce
Proviamo ora recuperare le domande che volevamo porre al segretario generale della Filt CGIL Stefano Malorgio Alessandro uremia abbia Nicora Massa aveva chiesto se per Alitalia è ipotizzabile modello è alta
Non come sostiene il ministro Minghelli
Allo stesso tempo invece su Anas si domandava se sarà in grado ANAS per l'appunto di gestire la rete di Autostrade
Io credo nella speranza che mi sentiate chiede illa il Progetto che ministro che mi chiede a
Pop pastiche un progetto credibile
Noi ci troviamo di fronte ad un'occasione unica irripetibile bisogna usare bene i soldi pubblici che sono e che saranno messi dentro l'operazione di Alitalia
Sapendo che ci troviamo appunto dentro una condizione che potrebbe non ripetersi questo significa immediatamente mettere in campo un piano industriale che abbandoni la gestione commissariale
Perché non si può proseguire in una gestione commissariale non si può immaginare che le risorse messe solitario trasformino Alitalia in una piccola lo costo al servizio di qualche altra compagnia di bandiera
Bisogna provare invece a lanciarsi dentro un piano di sviluppo dell'azienda
Questo significa Investimenti significa investimenti in aree o mobili
Perché questo è uno dei temi più pesanti per Alitalia tema dell'Italia non è il costo del lavoro il tema dell'Italia riguarda lo spazio di mercato e quindi il settore dentro al quale l'Italia si colloca gli investimenti in area mobili
E riguarda il tema dal nostro punto di vista dell'unità complessiva dell'azienda cioè l'idea che ci possa essere una holding dentro la quale ci sono tutti i diversi pezzi dell'azienda
è un'idea che può essere funzionale diciamo che ci dicevo che ci troviamo dentro una condizione non più ripetibile nel breve termine sia per la condizione generale del trasporto era in Europa
Questo significa anche la possibilità che qualche spazio per Alitalia si apra sia perché assieme a questo intervento di natura economica sulle prospettive di Alitalia c'è anche un intervento di natura normativa sull'applicazione del contratto
Guardate questo è impedimento storico che contenuto dal punto di vista della mia categoria dentro il Dl rilancio per la seconda volta assieme al settore dei porti nel settore del trasporto aereo viene identificato nel trattamento minimo costituito dal contratto nazionale il livello minimo per tutti i lavoratori del settore
Questo significa una cosa molto semplice che il TAR Deng non potrà più essere fatto sul costo del lavoro perché questo è uno degli elementi che ha concesso ad autorizzato ad un dumping
Molto forte tra le compagnie aeree che si giocava anche sul costo del lavoro
Ho solo visto dei brutti titoli sui giornali sono molto sincero cioè l'idea che per difendere Alitalia si ammassano le low cost su questa falsità
Perché in Italia ci sono le ho costo che non applicano il contratto nazionale
Low cost che applicano la contrattazione nazionale e sono l'opposto che sono comunque in grado di realizzare introiti di stare bene sul mercato e sono assolutamente lo costi primo livello dopodiché deve passare un messaggio chi investe in Italia deve investire rispettando le regole del Paese
E l'altro elemento che offre un punto di vista l'unicità di questo occasione per Alitalia e la possibilità di rivedere il piano nazionale degli aeroporti
Noi non possiamo permettere che siano le compagnie aeree a definire il modello industriale del settore aereo
Dobbiamo far sì che questo modello industriale venga definito al Paese specializzando glielo porti e non consentendo alcune compagnie di decidere la chiusura l'apertura di alcune rapporti determinando in realtà scelte che sono scelte prettamente del Paese
Quindi ci troviamo di fronte a questa necessità bisogna fare presto
Bisogna sviluppare immediatamente un piano di rilancio
Perché il tempo che passa è un tempo che riduce ulteriormente gli spazi di mercato che oggi invece potrebbero esserci e questo è l'appello che facciamo al governo superate la fase commissariale si passi al rilancio della compagnia scegliendo anche il modello dal nostro punto di vista che il ministero dei trasporti ha presentato la seconda domanda invece era
In una seconda domanda invece era dedicata ad ANAS al recupero al volo ANAS sarà in grado di gestire la rete di Autostrade
Detto che questo debba essere fatto né ci troviamo di fronte alla necessità che quella vicenda venga definitivamente sciolto in realtà che il nodo delle concessioni sia un nodo che venga che venga definito il governo scelga intanto che cosa fare non possiamo rimanere in questo limbo
Noi abbiamo un'azienda che presenta Autostrade per l'Italia
Che sta vivendo una fase di difficoltà sul piano anche del credito verso le banche in questa incertezza che c'è lì dentro ci lavora moltissimi lavoratori per cui bisogna compiere una scelta dopodiché ANAS così come ha non ha le condizioni per poter gestire interamente alle tutto stradale se questa sarà la scelta che verrà fatta bisognerà farlo rivedendo il modello produttivo
Dir rivedendo anche la quantità di personale che c'è lì dentro e specializzando pezzi di quantità il personale che siano in grado di poter gestire la complessità dell'intera rete
Il punto però sulle concessioni e che in questo tema non può permanere limbo adesso è ora di sciogliere questa riserva di definire che cosa si farà
Grazie a Stefano Malorgio Filt CGIL torniamo Francesca Re David FIOM CGIL per una domanda che riguarda invece il settore
Dell'acciaio viene da Umberto Colombo Huffington post chiede in tal pensa a lasciare Taranto quale soluzione per l'ex Sindaco bisogna puntare sulla razionalizzazione
Allora intanto
Satelliti una cosa abbiamo parlato del settore della mobilità ho detto stiamo parlando quanti lavoratori occupati tra i metalmeccanici e quanti nella filiera sia chiaro che l'acciaio lavora tantissimo per il tutto il settore della mobilità
Perché in tutti diciamo in tutto quello di cui stiamo parlando dalle autoriale Gallinari sono tutti fatti d'acciaio quindi mi pare chiaro che la produzione di acciaio sia strategica in questo Paese sia strategica per le politiche industriali e quello che succede in questi settori ha un riflesso immediato non a caso oggi ci troviamo una condizione
Prandelli va molto difficile perché dopo aver fatto lavorare i lavoratori in alcuni stabilimenti durante la Kallon
Durante la fase di chiusura attraverso le richiesta alle prefetture per quanto riguardava l'essenzialità adesso quegli stessi lavoratori li ha messi tutti in cassa integrazione per che ha un ritardo dice per questo un ritardo delle commesse di tre Parra senesi che riguardano esattamente tutto il sistema dei trasporti per dire quanto è integrata la vicenda
Dopodiché rispetto alle domande in modo specifico io voglio dire questo
Ci come io non lo so che quali sono le intenzioni limitarla perché noi non abbiamo avuto nessun tipo di ritorno né dal governo nei dall'azienda da questo punto di vista ci siamo lasciati diversi mesi fa
Che il piano industriale cui abbiamo fatto un accordo che riguardava la piena occupazione
Appunto un accordo fatto comunitario ci siamo trovati con un cambiamento alcuna disponibilità del governo di rivedere quel piano industriale
Sono mesi che non sappiamo assolutamente più nulla
Da quello che quel come ci eravamo lasciati si stava discutendo del fatto che il Governo doveva entrare
Con una quota ogni Invitalia con altri strumenti dentro la propria Pardini cala allo stato io non ho nessuna dichiarazione né del governo né di vita anche cernita anche se ne va
Quindi sono tutte come dire supposizioni queste
In una condizione assolutamente complessa perché ero abbiamo dallo Stato una cassa integrazione diffusa determinata ovviamente anche dal Codice non sappiamo quanto l'impegno l'intera azienda quanto questo sia determinato solo da questo
Ho dato i concetti non sappiamo che neanche ragionamento in corso tra il governo e l'azienda perché il sindacato qualità quei tavoli
Abbiamo il venticinque lunedì un incontro che è stato determinato dal fatto che stiamo facendo di scioperi rispetto al tema della cassa integrazione
Credo che quell'incontro non si possa il Governo non si possano anche in azienda limitare a ragionare di cassa integrazione ma ci devono dire
Quali sono i piani quali sono i programmi veri e questo quello di cui stiamo discutendo c'è un grande il velo su tutto quello che sta accadendo io quindi non sono in grado di dire che militanti Stati si premiando perché se ne vuole attaccare oppure c'è una strategia di relazione diciamo
A quanto sta avvenendo del confronto con il governo oppure il calo non lo so perché non non ci si può basare sul sul
Sulle voci da questo punto di vista l'azienda continua a dire che non ha nessuna intenzione di andarsene sicuramente
Questa fase non la sta gestendo bene nel rapporto con il sindacato nel rapporto con i lavoratori nella mancanza di manutenzione anche ordinarie e in quello che sta avvenendo quegli abbiamo da questo punto di vista un problema enorme
Su un tema razionalizzazione
Io vorrei dire questo libanesi strada per dal due mila dieci fino al due mila diciotto ad Udine dove sorge l'amministrazione straordinaria
E quindi diciamo con impianti sequestrati come sarà ancora adesso mandati amministrata diciamo direttamente con un rapporto con il Governo non è che in quegli anni sono stati fatti grandi investimenti
Impianti hanno continuano a funzionare ma senza processi di innovazione anzi c'è stato un decadimento diciamo così ristretto a tutti questi aspetti ha detto che oggi si pone anche il tema di una forte innovazione nell'acciaio proprio per la questione dell'impatto ambientale che significa di nuovo volume importanti investimenti
A me interessa che ci sia un forte ruolo dello Stato dentro anche nella proprietà per determinare controllare che cosa si fa sia sul piano occupazionale che sul piano ambientale di produzione normativa in acciaio sulle imprese dal punto di vista ambientale oltre che produttivo che che un'impresa a totale capitale pubblico sia in grado di gestire quel volume di investimenti oggi come dire non lo so non mi pare che nelle cose
Mi interessa come fare una relazione forte fa il capitale il punto di vista pubblicarono intenda strategica e anche investitori privati che siano dentro un processo complessivo da questo punto di vista mi sembra più credibile ecco
Francescani Davide poco fa parlava lui scioperi dei lavoratori
Delle lavoratrici ex Silva colgo la palla al balzo dal per rilanciare una domanda che viene invece da parigina Giampietro tipo lavoro ventiquattro recente insalata al segretario generale della CGIL
Maurizio Landini in una situazione di emergenza come quella che stiamo pensando che ci impone di stanziamento sociale coerenza lei possano essere messe in campo le tradizionali forme di lotta dei lavoratori e riferimento non è Anton lo sciopero quanto piuttosto alle manifestazioni simili
Iniziative inoltre chiede Giampietro
Pensa che il sindacato possa indebolirsi in questa situazione di emergenza
Ma intanto cambiare anche le parole più che di stanziamento sociale non siamo in presenza di un distanziamento fisico che dobbiamo rispettare
Quindi non penso che noi proprio invece il distanziamento sociale lo dobbiamo evitare
E dobbiamo utilizzare proprio per non lasciare solo nessuno
E perché naturalmente anche questo virus questa pandemia questa crisi non la si risolve distanziando si socialmente anzi io credo che c'è bisogno di trovare il modo anche utilizzando le tecnologie come stiamo facendo noi
Che permettano alle persone di dialogare di parlare di confrontarsi e di prendere decisioni e quindi di rafforzare anche la nostra democrazia
Io credo che sicuramente ci sono problemi nuovi da affrontare
Non ti dirò torno penso ad esempio proprio perché stiamo parlando dei cinquant'anni dello Statuto dei lavoratori che è il momento di estendere le agibilità sindacali anche nell'era digitale
E quindi debbono diventare secondo noi diritti sindacali come fare l'assemblea in presenza poter fare anche le assemblee
A distanza tra con questi strumenti utilizzando anche gli strumenti digitali per dare informazioni per parlare con le persone
Dentro alle aziende fuori dalle aziende e credo che questo sia un terreno proposito che va discusso nei rinnovi dei contratti nazionali e nella contrattazione che oggi viene realizzata penso che le persone abbiano ancora più bisogno di sindacato
E non a caso noi in questi mesi e in queste settimane ci siamo battuti quando abbiamo parlato di cassa integrazione di sostegno al reddito di darlo non solo alle forme tradizionali di lavoro
Ma fare in modo che tutte le persone qualsiasi rapporto di lavoro adesso visto che stampa dando un prezzo pesante in questa fase avessero un sostegno ai loro diritti
Sostegno che vista la precarietà la frantumazione del lavoro che si è determinata ci si è dovuti inventare mille forme diverso io credo che ad esempio questo con un problema anche al nostro Paese
è il momento di avviare una discussione seria per una riforma degli ammortizzatori
Sociali andare verso un sistema che sia davvero universale che dia gli stessi diritti e tutte le persone che lavorano a prescindere dal rapporto di lavoro che hanno anche in termini di sostegno di tutela e tra questi diritti naturalmente c'è il diritto di associazione e cioè il sindacato esiste non perché l'ha ordinato il medico
Noi esistiamo perché le singole persone seguono di organizzarsi di iscriversi al sindacato di pagare un contributo mensile che quello che ci fa vivere e quello di lavorare assieme ad altri collettivamente per affrontare la propria situazione
Questo vuol dire che dobbiamo cambiare anche noi certo questo vuol dire che c'è anche una domanda c'è un bisogno di sindacato che chiede anche che dentro anche una domanda di cambiamento anche alla stessa organizzazione sindacale
Al modo con cui lavoriamo in cui ci rapportiamo l'assente ad esempio di essersi dato una piattaforma
Tecnologica anche noi riguarda il fatto che noi vediamo nella comunicazione non solo quello che diciamo noi alle persone
Ma anche quello che le persone hanno il diritto di poter dire a noi per essere organizzati per iscriversi ma anche per organizzare assieme a noi un'azione io credo che questo è l'elemento che dobbiamo affrontare compreso il fatto di essere lì
Dove oggi c'è una difficoltà perché i ritardi che si sono accumulati sulle casse integrazione su altre cose stanno determinando delle situazioni sociali pesantissime in quindi è necessario naturalmente
Affrontare questa situazione ed essere in grado di affrontarla quindi io da questo punto di vista non penso che questa situazione questo bisogno tolga spazio al sindacato in linea teorica ce n'è ancora di più poi dipende dalle scelte che naturalmente vengono fatte vengono avanzate sia sul piano politico sia sul piano anche contrattuale perché ci può essere naturalmente anche chi pensa che questa possa essere un'occasione per disfarsi non dei sindacalisti ma per disfarsi dei diritti delle persone che lavorano di poter far sindacato questa sarebbe una regressione democratica pesante ma io penso che noi ne abbiamo bisogno soprattutto oggi il punto vero di fondo
è che senza l'intelligenza di chi lavora
Non si cambia questo Paese non si costruisce un futuro nuovo e quindi il problema è come mettere a disposizione queste intelligenza eccome se fare in modo che le persone possano partecipare e decidere di più
Rispetto a ciò che riguarda la loro vita e al contributo che possono dare per fare un Paese migliore e quindi queste nel senso e questo è anche il modo di unire il mondo del lavoro di unire le organizzazioni sindacali e noi in questa fase pensiamo che il problema non sia dividere o separare ulteriormente questo Paese
E già abbastanza divise da abbastanza frantumato noi abbiamo bisogno di unirli per unirli abbiamo bisogno di investire
Sull'intelligenza e sulla forza creativa delle persone
Che lavorano guardatevi intorno
Quando si dice treni navi ma pensate i vestiti pensate a qualsiasi cosa qualsiasi cosa vi vedete intorno che si va dividere vuol dire che dietro c'è qualcuno che l'ha pensata che la progettata
Quello che noi diciamo e che oggi bisogna uscire dalla dimensione che ognuno può fare da solo che piccolo è bello e che la competizione di per sé risolve tutto no
è il momento dei di fare sistema e il momento della progettazione è il momento di fare delle sintesi più avanzate
E anche perché abbiamo problemi totalmente nuovi
Combattere il virus vuol dire investire anche nella sanità investire sul territorio combattere il virus vuol dire investire anche sull'industria farmaceutica ma vuol dire
Combattere il virus vuol dire anche affrontare l'emergenza climatica che abbiamo e quindi vuol dire pensare a nuovi sistemi di trasporto di mobilità come stiamo discutendo ma vuol dire anche utilizzare al meglio la tecnologia allora bisogna avere la conoscenza bisogna avere la formazione di una dare il tempo le persone diritto di poterlo fare quindi emerge il ruolo della scuola emerge il ruolo della conoscenza
Emerge la necessità di investire
Noi stiamo parlando di di vita della banda larga nel nostro paese non è in tutti i Paesi uguali anzi abbiamo interi territori del nostro Paese all'interno e non solo
Che non hanno nessuna banda larga non sanno né sulla Rete abbiamo altri territori dove addirittura abbiamo due impresa e che mettono la stesse reti nello stesso posto quando ce l'hanno già questo per fare un esempio ma questo può valere per il sistema ferroviario questo può valere per altre cose quindi io penso che il momento di pensare ruolo che noi vogliamo giocare come organizzazioni sindacali
Non è semplicemente quello di tutelare quelli che hanno bisogno e di garantire dei diritti che è importantissimo
Oggi secondo noi è il problema di svolgere la nostra funzione mettendo nella condizione le persone che lavorano di poter progettare partecipare per decidere il proprio futuro
Grazie a Maurizio Landini devo dire che il tema evidentemente molto sentito perché sono tante le domande che arrivano quella che voglio rivolgere ora Stefano Malorgio viene in questo caso anche tra Valentina Gianpietro di tutto lavoro ventiquattro e ci porta nel settore della logistica nei magazzini logistici che lavorano per il mio amico ieri è stata una progressiva diffusione del virus
Dalle informazioni in nostro possesso Valentina Giampietro chiede quanto in tali situazioni ANCISS
Atto che in questi magazzini soprattutto nelle aree urbane del centro nord nel Paese lavorano soprattutto immigrati e poi se le aziende stanno effettivamente rispettando i protocolli di sicurezza
Sono sul lavoro degli immigrati direi proprio di no la diffusione del virus è avvenuto in quei magazzini perché sono magazzini in cui ritmi di lavoro sono aumentati c'è stato una fase in cui tutto a questo ritmo di lavoro in più veniva fatto con lo stesso nome del personale evidentemente si creavano delle condizioni a di non rispetto del delle distanze di non di non presenza di DP adeguati quindi credo che sia assolutamente relativo a questo e non tema di natura dei lavoratori stranieri o meno
Le aziende stanno hanno rispettato l'hanno rispettato i protocolli ci sono delle aziende che hanno sottoscritto con corpi per il rispetto al protocollo ci sono delle aziende che non lo hanno fatto
Quindi c'è una complessità di situazioni soprattutto su quello c'era stata una richiesta delle organizzazioni sindacali che non è stata soddisfatta
E che era che finché insomma le aziende non si fossero preparati a gestire questa fase convivenza con il virus bisognava limitare le lavorazioni ai prodotti essenziali
Questo avrebbe aiutato a militari focolai di di Russo all'interno di quei magazzini invece questa cosa come dire non non è mai stata attuata
Quello che però mi permetto di dire agganciandomi anche ragionamenti che facevano sia Maurizio che che Francesca sul tema del paese della centralità della mobilità e questo
Durante la fase
Delle menti emergenza sanitaria durante la fase Look Down in particolare c'è stato questo incremento enorme dell'e commerce
Ora guardate i dati in nostro possesso ci dicono già oggi quindi già con alcuni dati sua precedente che quelle una tendenza che non venderà a scendere troppo
Ritorneremo a fare acquisti non on line ma una gran parte di quella domanda rimarrà durante la fase di lock down c'è stata una discussione questo il primo elemento seconda fase questa c'è stata questa discussione
Col Governo con le controparti su come sul fatto che questi lavoratori diventavano quasi essenziali per il Paese quasi centrali
Con qualche forzatura che abbiamo respinto in merito al diritto di sciopero che per fortuna il Corano non ha mai raccolto ora il tema che vogliamo porre al Paese il seguente se questi lavoratori sono essenziali bisogna trattarli da lavoratori essenziale
Questo significa che si deve rispettare il contratto significa che sulla catena di appalti e subappalti bisogna fare
Una grande opera di attenzione non solo sul tema della legalità ma sul tema del rispetto delle norme contrattuali per rispetto del ruolo del sindacato per rispetto dei lavoratori stessi
Se sono essenziali non possono esserci le condizioni di lavoro che abbiamo visto in questo periodo
E l'altro tema è questo che riguarda appunto come trasformare questa grande richiesta di Commerce non qualcosa di positivo per il Paese
Guardate le nostre città evidentemente saranno sempre più piene di mezzi che trasportano prodotti acquistati sulle piattaforme
Questo significa due
Due cose la prima è una riflessione sui tempi delle città noi dobbiamo fare una riflessione guardate il sindacato l'ha fatto anche coraggiosamente quando ha aperto anche una discussione sulla distruggo sulla distribuzione di questi beni di sabato e di domenica
Non è facile farlo ma sono venuti incontro delle richieste che le grandi città facevano di alleggerimento del traffico cittadino
Questo è un punto ma il secondo punto riguarda il governo e riguarda le scelte che si vogliono fare riguarda la qualità di quei mezzi che c'erano dentro le città
Noi crediamo e questa cosa non posso essere lasciato ad un livello artigianale o soltanto all'impresa su questo deve esserci un ossimoro alla riconversione di quei mezzi sotto forma di mezzi elettrici quindi ci vuole un grande piano della logistica dentro le città
E dentro questo piano della logistica ci vogliono dei sistemi di finanziamento per la trasformazione dei mezzi di distribuzione delle merci che siano funzionale alla ripartenza e allo sviluppo di una filiera produttiva quindi questa sebbene interpretate se proviamo a guardare al futuro essere anche una grande occasione sia per i lavoratori per il lavoro sia per le imprese Massiah collettivamente per il Paese per l'ambiente e per il sistema produttivo italiano
Siamo alle ultime domande voglio porre un quesito Francesca Re David della chioma
CGIL Andrea Mundo fatto quotidiano visto che si è parlato di va con largo uso di tisana sulla strada lo spegnimento dell'ultima informatiche se i ritardi sulla ripartenza di Piombino
Chiede Tundo c'è bisogno di un tavolo permanente anche sull'acciaio home Mauro Russo
Alla domanda del giornalista del Fatto Quotidiano
Ora cioè assolutamente bisogno di come categoria chiediamo tamburi su tutti i settori strategici la questione che riguarda la siderurgia in particolare ormai la siderurgia in Italia nasce quasi tutta delle partecipazioni statali
Lo dico perché significa che nasce da un fortissimo investimento pubblico che ha portato tra l'altro la siderurgia in Italia ad avere non solo il più grande stabilimento d'Europa come unto quello di Taranto
Ma di avere punti di eccellenza assoluta perché sarebbe riappare apprezziamo per esempio Acciai Speciali di Terni che adesso è Teyssen come dire a a Asylum Pato brevetti eccezionali e unici al mondo
Appunto sono ancora fondamentali che le multinazionali solo portare all'estero
Quindi c'è un tema che riguarda la siderurgia che in mano tutta le grandi multinazionali spesso orientali diciamo come va parte l'APS
Come è che ha avuto in questi anni percorsi molto molto complessi e anche molto frammentari è assolutamente non non conclusi
Durante questa fase non solo come dicevo avviamo questa gestione dell'Ilva così complessa
Ma improvvisamente anche a Piombino dove ardua Piombino aperti dove si è chiesto di far lavorare quei lavoratori io che faccio parlo di acciai speciali
Un secondo dopo è stato spiegato che sono in vendita allora è chiaro che c'è un tema fondamentale di un tavolo sulla siderurgia che metta insieme
La nostra produzione la nostra produzione speciale la nostra produzione d'acciaio quanto per il mercato interno quanto per il mercato internazionale non solo le multinazionali che possono fare di politica industriale di questo Paese le voglio dire questo Paese deve fare in questo Paese
Anche in un rapporto ovviamente con le multinazionali ma non devono essere coloro che decidono se c'è l'acciaio che non c'è l'acciaio e se e appunto possono decidere che spetta a fare annunci quindi io penso noi pensiamo che sia fondamentale oggi il vertice abbiamo incontrato arrivano oggi un tavolo complessivo sui temi dell'acciaio e capire come lo stato che tanti soldi ammesso nell'acciaio
Come dire si impone da questo da questo punto di vista su questo non c'è assolutamente assolutamente dubbio quelle quando ne parliamo di tavoli parliamo dell'necessità di mettere in campo politiche strategiche dei settori dei settori che sono strategici per questo Paese quindi è chiaro che questa connessione assolutamente evidente
Pensiamo alle battute finali ci diamo la parola quindi al segretario generale Maurizio Landini perché ci sono due domande che in qualche modo fanno proprio o sistema ancora Andrea autunno
Dice in generale anche a fronte dei prestiti con garanzie statali diversi big hanno chiesto stanno pensando di chiedere come si impediscono affini emergenza delocalizzazione cure dimagranti sotto il profilo occupazionale in particolare torniamo in Sicilia se che ci assalgono condizioni più stringenti vista anche la funzioni in programma con Psa e di che si può aggiungo queste domande anche quelli Andrea dei geni di cari italiani punto it che si tiene come vedete in questo processo di costruzione della nuova mobilità in Italia
Un tipica azione nell'industria automobilistica per esemplare negare il silenziatore quattro ruote e infrastrutturazione del Paese Bologna RCA attrazione francese non temere che possa venire meno ma stinta alla regia di un nemica o
Mi ha scale
Alla fine delle domande mi son perso la la prima domanda riguardava il decreto le armi ma in un'altra lingua navale una domanda ma quindi l'organizzazione delocalizzano allora tra virgolette rimasti sulle delocalizzazioni noi abbiamo lavorato io mi auguro che venga colto
Perché venga introdotto tra le condizionalità del decreto liquidità e quindi dei prestiti che vengono dati vincolo per la durata dei prestiti non ci possono essere delocalizzazione di produzioni noi questo l'abbiamo chiesto so che in queste ore in questi giorni è in discussione in Parlamento questa questa cosa lo dico perché noi siamo anche tra quei soggetti che hanno chiesto di poter aumentare la durata del prestito oggi chi lo chiedeva in sei anni doveva restituirli
Noi abbiamo siamo stati tra quelli che han detto si può anche allungare questo periodo cioè anziché sei anni di rete ti ridò indietro in dieci
Ma deve essere rafforzato il fatto che però difendi l'occupazione introduce anche il criterio che durante il periodo della presti tutto non decolla non delocalizza e le produzioni
E quindi mi auguro che venga accolto se il Governo lo facesse farebbe una cosa seria perché vuol dire che anche le imprese che chiedono il prestito lo chiedono per ragioni serie di cui ha bisogno e che servono non solo a loro ma anche al resto del Paese
Secondo passaggio che vorrei dire questo
A proposito delle altre cose che riguardano anche il settore auto e tutto il resto sicuramente non stiamo chiedendo al governo
Che parlare di feci a oggi vuol dire sapere già oggi che a fine anno ci sarà una fusione e quindi ciò che effetti a oggi non è detto che sia così a fine anno perché stiamo discutendo che due grandi gruppi si mettono assieme
E che dentro a questa messa assieme se tra l'altro un sentore che in grande trasformazione in grande cambiamento
Sia per i prodotti sia per gli affetti che in tutto il mondo la pandemia stabilendo e quindi per questo noi abbiamo anche detto siccome nella proprietà francese
C'è la governo e cioè lo Stato c'è bisogno che allora si muova anche il governo
E muovere il governo vuol dire sia convocare le parti sociali
Sia in questo caso se Zidane Prestiti ha effetti a condizionarli alla difesa dell'occupazione eccetera ma anche ad una discussione da ora di che tipo di prospettiva si deve a vedere che cosa si vuole costituire e dall'altra parte noi diciamo visto che uno dei provvedimenti che ne abbiam considerato importante intelligente
Che dentro anche al decreto ultimo cioè e cioè un ruolo anche strategico che Cassa Depositi e Prestiti può giocare anche come aumento della capitalizzazione delle imprese e quindi anche come elemento di crescita di sostegno di sviluppo delle imprese
E siccome già oggi Cassa Depositi e Prestiti all'interno di molti consigli d'amministrazioni di molte imprese abbiamo signori signore aziende signori gruppi che hanno una presenza pubblica e che sono all'avanguardia nel nostro Paese
Prima recitava
Qualcuno Fincantieri Finmeccanica ma mi permetto di dire se parliamo di Annie se parliamo di Poste se solo per citarne alcuni di quelli che tutti conoscono e che tra l'altro funzionano dando a lavorare dalle persone fanno investimenti possano far tese in questo Paese
Noi diciamo che non sarebbe male se il governo oltre a convocarsi oltre a discutere con l'impresa oltre a svolgerà anche un ruolo su tutta la filiera della componentistica del nostro Paese valutasse anche la possibilità di un intervento o di una presenza anche per il periodo di realizzazione del Progetto del programma che i grandi gruppi metteranno in campo possa esserci perché è indubbio che stiam parlando in questo caso di una fusione in cui dall'altra parte non c'è solo un soggetto privato ma c'è anche un soggetto pubblico che lo Stato francese sappiamo perfettamente
Uguale attenzione a lo Stato francese a difendere le proprie in prese a difendere il proprio lavoro a essere in grado di avere certezze quindi io credo che questo sia molto importante in questa fase che la svolta anche il governo italiano tra l'altro siccome vedo che il governo italiano e quello francese tra l'altro oggi sono nella battaglia in Europa assieme
Per chiedere che vengono anche istituiti fondi per fare investimenti straordinari per un nuovo modello di sviluppo in Europa in Italia io credo che quello che non stiamo chiedendo a una coerenza e da un certo punto di vista chiede al governo fino in fondo di svolgerà anche una funzione nuova
E mi permetto di dire con chiudendo su questa cosa a proposito di sistema prima si parlava delle gambe del sistema acciaio con l'impresa di cui stiamo parlando e quindi anche con i servizi
Logistici e non solo che queste IMI che questi mezzi che vengono prodotti sono poi in grado di dare pensiamo al collegamento che c'entra
Gli investimenti anche di manutenzione del territorio di manutenzione del nostro paese di crede di creazione di infrastrutture che non abbiamo e il sistema della nostra impresa siderurgica io vorrei dire noi siamo considerati in Europa e nel mondo
Capaci di lavorare di produrre acciaio
Sotto tutte le forme che questo può essere realizzato per fare navi ma anche per fare tondini anche per fare reti anche per fare ponti anche per fare gallerie e via di questo passo
E quindi quando noi oggi diciamo che c'è bisogno di attivare milioni e milioni di euro di investimento inviarvi di euro di investimenti che sono per mi per opere infrastrutturali
Questo elemento nel rispetto con l'ambiente vuol dire anche fare ripartire tutto ma qui mi riaggancio a una cosa che diceva Stefano che è l'altro tema che abbiamo e il problema con cui si lavora
Noi nel nostro Paese abbiamo un problema che si chiama appalti subappalto e il fatto che attraverso questo sistema si son messi in discussione i diritti e in alcuni casi la malavita organizzata ha conquistato pezzi interi dell'economia reale
E allora in questo caso è il momento che invece si affronti il problema della gestione anche del sistema degli appalti
E in questo caso lo dico il nostro problema quando si dice facciamo come Genova facciamo cominciano davvero a Genova non ci si è limitati a fare il commissario che poi ha deciso tutto
A Genova il commissario ha fatto l'accordo con le organizzazioni sindacali per la sicurezza nei cantieri ha fatto l'accordo con Anna
Per garantire ciò che di buono del codice degli appalti andava applicata e quello che poteva essere anche reso meno burocratico e più veloce e questa ha impedito ad esempio nella sesta delle imprese che qualcuno della malavita organizzata entrasse
E allo stesso tempo non è il momento di allargare il subappalto al cento per cento ma il momento dire verdi garantire i diritti di chi ci lavora e di qualificare il sistema in senso generale
E siccome si sta discutendo nel nostro Paese anche di un decreto semplificazione viene chiamato lo dice in modo molto chiaro la semplificazione non è per mettere in subappalto e ridurre i diritti dei lavoratori la semplificazione fare bene le cose per fare bene le cose chi lavora deve avere i diritti non deve essere stato ricatto e non la deve avere paura la sera di perdere il posto di lavoro
E allo stesso tempo questo significa favorire quelle imprese quegli imprenditori che seriamente fanno il loro mestiere che l'han sempre Pato e che fanno della loro attività imprenditoriale la qualità e l'investimento sulle persone siccome questo c'è io dico oggi dal momento che le forze sane intelligenti che guardano al futuro di questo Paese siano in grado di mettersi assieme questo è il messaggio che noi vogliamo mandare al Governo ma anche al sistema delle imprese
E la conferenza stampa che abbiamo fatto il racconto che abbiamo provato a fare dimostra come fare sistema è una cosa utile per chi lavora ma è soprattutto una cosa utile per il la crescita il futuro del nostro Paese
Maurizio Landini le conclusioni GAI già tratte con quest'ultimo intervento grazie davvero il segretario generale della CGIL grazie anche il segretario generale della FILT-CGIL Stefano Malorgio
E Francesca Re David della FIOM CGIL che hanno animato questa conferenza stampa insieme ovviamente i tanti giornalisti gli hanno mandato i loro quesiti grazie ancora questo video sarà disponibile insieme materiali d'approfondimento sul nostro sito poetico punto it
A presto