Il Decreto scuola e l'istruzione ai tempi del coronavirus: intervista a Flavia Piccoli Nardelli

Radio radicale siamo con Flavia Piccoli Nardelli
Del del del Partito Democratico Webber la commissione cultura per parlare del decreto scuola che domani dovrebbe arrivare all'esame dell'aula al Senato dopo una di fin dopo un difficile compromessa una difficile mediazione
Allora onorevole si è detto tanto del diciamo del del TT questo concorsone ma anche delle polemiche che ci sono state sul sulla didattica a distanza allora
Lei come pensa si sia agito in questo in questo decreto dove si si è visto il Movimento cinque stelle in particolare contro parecchie forze politiche anche all'interno della maggioranza
Ogni volta che si tocca il tema scuola lei sa bene che si tocca un tema delicatissimo pellicciai in sé e per le famiglie per gli alunni eccetera con la pandemia otto milioni di ragazzi sono rimasti a casa e cosa più grave secondo me e non abbiamo ancora chiarezza non siamo ancora riusciti a dare alle famiglie la chiarezza necessaria per capire come quando si riprende io sono assolutamente convinta scrive uno dei nostri compiti in questo momento dovrebbe essere quello di fare sperimentazioni per capire quali siano le condizioni migliori per ritardi e per riprendere anche perché i ragazzi hanno continuato a lavorare la scuola in questo ha dato un buon risultato buon segnale con la didattica a distanza ma la didattica a distanza era qualcosa di nuovo in cui solo alcune scuole pilota avevano fatto sperimentazione e portato avanti e programmi precisi
Quindi le scuole hanno lavorato sulla buona volontà dei singoli insegnanti su piattaforme diverse su linee guida che chiedevano certe cose ma non risolvevano i problemi addirittura a volte come delle scuole e più avanti nell'uso delle tecnologie che si sono fatte carico di aiutare le scuole con minore esperienza quindi con una varietà di formule e in tutto il Paese
Molto in significativa e di cui dovremmo avere conto io credo prima della ripresa della scuola anche proprio per fare un monitoraggio di che cosa ha funzionato di cosa non ha funzionato io sono convinta che la
Forma la didattica a distanza è un elemento importantissimo e che quindi questa impetuosa corsa
Che noi gli abbiamo visto non solo nella scuola al digitale ma anche nell'università e anche dei beni culturali quindi tutti i settori di cui la mia Commissione si occupa è qualcosa che dobbiamo considerare come qualcosa di stabile nel panorama che noi dovremo affrontare
Stabile però non vuol dire che dobbiamo accettarla senza accompagnarlo questo fenomeno anzi
è uno di quei fenomeni particolarmente delicati e con lei la ritiene che al cui ska in qualche modo la le differenze tra studenti di serie A e studenti di serie B come qualcuno ha detto purtroppo si cristallizza il divario sociale dopo cent'anni in cui noi abbiamo lavorato per cercare di dare a tutti gli studenti le stesse condizioni
Di partenza è uno dei dettati costituzionali a cui io credo tutti noi dobbiamo temere di più
Purtroppo la didattica a distanza invece ha chiarito molto bene che ci sono zone del nostro Paese che non sono servite alla banda larga un terzo del Paese Rizza non ce l'ha ci sono grandi problemi coi device con tutti gli apparecchi che servono per questo vecchi anche tutto il mondo dei docenti ha bisogno d'informazione
E di formazione specializzata su questo
Quindi c'è un impegno che non può essere disatteso ecco perché io sono convinta come partito democratico che per noi l'elemento più importante quello a cui noi dobbiamo tendere adesso è la riapertura di settembre in condizioni di sicurezza attualmente da un punto di vista sanitario
Ma in condizioni di sicurezza anche per le famiglie che da un punto di vista didattica di una nuova scuola che paradossalmente in un momento così drammatico noi possiamo cercare di costruire quindi affiancando alla didattica tradizionale la didattica a distanza trovando un modo virtuoso per farle convivere aiutando soprattutto dei ragazzi a lavorare per piccoli gruppi
Cercando di alternare quelle che sono le materie curricolari come altre materie invece di altro genere elaborando anche io credo che sia un rapporto virtuoso
Tra i beni culturali e la scuola perché io sono convinta che un piccolo centro laddove c'è bisogno di aumentare gli spazi per la scuola quale migliore occasione di utilizzare una biblioteca di pubblica lettura un piccolo museo
In realtà mai abbiamo bisogno di una nuova didattica e di una nuova fruizione dei beni culturali quindi le due cose insieme potrebbero veramente dare dei risultati interessanti
Senta proprio ci sono paesi che hanno sperimentato la ripresa della scuola come la Francia
Si poteva tentare anche da noi io credo di sì è un tentativo che noi abbiamo cercato di
Portare avanti l'abbiamo fatto soprattutto per la fascia zero sei anni perché la fascia dove forse la sperimentazione sarebbe stata più facile visto che si poteva contare su un rapporto virtuoso con gli enti locali e col terzo settore
Che sono coinvolti a pieno titolo nella nello zero sei nella fascia zero sei
Non ci siamo riusciti perché evidentemente le condizioni di sicurezza da un punto di vista sanitario sono state considerate ostative a questo tentativo mi dispiace perché sono davvero convinta che non avremo bisogno di sperimentazione e vede il problema del concorso da cui non eravamo partiti secondo me va collocato all'interno di questo quadro in cui noi abbiamo bisogno da un lato appunto di riprendere in condizioni di sicurezza ma come una scuola che tende appunto quello che è accaduto e sospetti nuove soluzioni ma per una scuola del genere abbiamo gemiti insegnanti
Insegnanti stabili insegnanti bravi insegnanti con esperienza ma anche con voglia di sperimentare tre quindi ecco perché il concorso diventa importante
Due ultime utile due ultima cosa prima di ringraziarla
L'esame chiese stiamo per che ci sarà
Prevede secondo lei di fatto il sei politico e ritiene che questa situazione che stiamo vivendo determini anche la crisi del del dell'editoria scolastica
A proposito della maturità io sono convinta che la maturità in presenza con un colloquio di un'ora e con una valutazione che viene fatta in parte se un colloquio in parte sulla valutazione che i tre anni precedenti di un percorso scolastico ordinato precedente sia una garanzia molto significativa e molto importante
Perché un'ora di colloquio consente davvero di valutare di capire che cosa un ragazzo sa fare in termini di contenuti anche in termini competenze io credo con in più quella Giunta c'è sulla sperimentazione infatti lasciò la scuola lavoro in realtà
E sull'altro sulle conoscenze a proposito di costituzione e cittadinanza possano dare un quadro significativo quindi non sia un sei politico credo
Liti libro scoppiare scolastica è un problema perché io credo che la scuola che noi avremo di fronte una scuola nuova quindi è difficile capire adesso dopo se ci sarà bisogno quindi credo davvero ci vorrà da parte dell'editoria scolastica una grande l'intelligenza nel capire anche un grande tentativo di interpretare bene quelle che sono le necessità che si prospettano ed in campo un nuovo anche da questo punto di vista
La ringrazio ringrazio Faria Piccoli Nardelli della commissione cultura del partito democratico con la quale abbiamo parlato del decreto scuola