Tra gli argomenti discussi: Carcere, Cinema, Criminalita', Cultura, Diritti Civili, Diritto, Film, Francia, Minori, Netflix, Psicologia, Societa', Sociologia, Stato, Violenza.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 4 minuti.
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Un saluto agli ascoltatori di radio radicale
Le piattaforme digitali diffondono film serie molto popolari ma sono anche il rifugio di film indipendenti
Che pur avendo almeno qualche ragione di interesse o anche essendo proprio belli non hanno trovato spazio nelle sale italiane
Uno di questi casi nel film francese Mon Frère di Giuliano Abraham approdato in Italia direttamente su Netflix
Il film racconta la storia di un ragazzo di Roma nato in Francia che finisce in un centro di detenzione per minori perché accusato di avere ucciso suo padre
Una delle qualità del film perché della descrizione dell'ambiente del centro si tratta in effetti di una specie di comunità di recupero per un numero ristretto di ragazzi
Il film mantiene uno sguardo oggettivo senza partiti presi
Pronto a recepire a non censurare il bene e il male in tutti gli aspetti in tutti i personaggi della realtà che prende in esame
Per esempio gli educatori gli psicologi e i sorveglianti della comunità
Sono generalmente animati dal desiderio di contribuire davvero al recupero al reinserimento sociale e di quei giovani detenuti
Ma il racconto allo stesso tempo non tace che sono a volte inadeguati a difendere i più deboli tra loro
Che in certi momenti si lasciarono sopraffare dalla violenza di gruppo
Oppure in un caso abusano manifestamente dei mezzi di correzione magari proprio perché reagiscono al proprio senso di impotenza
Quanto ai detenuti se sembrano in genere legati tra loro da una corrente di allegria cabinati ska
Sì a momenti alcuni di loro sono capaci di slanci di solidarietà dei jet nel gruppo una legge che accomuna tutte le etnie
Per cui la maggioranza si unisce a sostegno del più forte e perseguita il più debole
Alleanze destinati a rovesciarsi sì capo svela una debolezza o se il debole si dimostra forte
Si dirà che si tratta di fenomeni di dinamiche risapute ma si sa che in un film contano i momenti concreti di verità umana emotiva e psicologica che il racconto riesce a cogliere e non Fryer ce ne sono diversi
E passano in particolare attraverso gli sguardi dei personaggi
è per esempio attraverso lo sguardo del protagonista appunto il ragazzo nero che fornisce il pretesto alla descrizione d'ambiente
Che si comprende la sua evoluzione
Lui introverso e sensibile e traumatizzato dalla nuova realtà che si trova a dover affrontare
Ma comprende che per sopravvivere deve mascherare al mondo esterno le proprie ferite interiori e così adotta uno sguardo duro e sfrontato
Oppure in una scena di gruppo si tratta di un tentativo di stupro in un bagno
Ecco e resa attraverso gli sguardi di turbina complicità di perverso compiacimento che i carnefici si scambiano tra loro
Va detto che se il film e incisivo e particolareggiato nella rissa dell'ambiente
è più sbrigativo e superficiale nel racconto dei casi individuali soprattutto in quello del dramma familiare del giovane protagonista
Si tratta comunque di un film interessante che propugna esplicitamente nella didascalia finale che cita una vecchia legge francese
Il principio per cui lo Stato deve proteggere che recuperare le vite dei giovani che delinquono
Dunque Bon Frère di Giuliana dramma su Netflix un saluto da Gianfranco Ferré comune
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