Presentazione del libro di Piero Ruzzante e Antonio Martini "Eppure il vento soffia ancora. Gli ultimi giorni di Enrico Berlinguer" (UTET)

Tutti trentasei anni fa il sette giugno del mille novecentottantaquattro Enrico Berlinguer tenendo il suo ultimo comizio a Padova
La una campagna elettorale per le elezioni europee
E il alla fine del comizio questo fine commise un malore dopo pochi giorni di agonia ricco Berlinguer segretario del Partito comunista muore l'undici giugno sempre a Padova due giorni dopo funerario Roma
Parliamo di questo evento questa è una storia di questo Paese che ancora vivo nella memoria dei protagonisti di allora grazie a un libro che presentano questa sera amico Di Pietro Ruzzante Antonio Martini
Il eppure il vento soffia ancora gli ultimi giorni di ricovero in guerra Luther dritto
Dico compagna il lettore nelle ultime ore negli ultimi giorni di vita
Della segretario del partito comunista è una cronaca passi una vissuta in presa diretta che racconta una enorme partecipazione popolare ad un evento che colpisce nel legge dico è che ci fa ridere sentimenti anche e soprattutto di quelle giornate nel vento
Che privati sottopongo ma che diventa un evento politico e diventa un grande fatto politico non solo perché la morte di una il politico è sempre un evento pubblico particolare molto di quello che è stato il più grande il segretario del più grande partito comunista occidentale
Non solo per la tragedia e dica che è segnato quel quello quella quell'evento con episodi o no con la morte il comizio
La sofferenza il malore l'ostinazione a voler andare avanti fino in fondo nel portare a termine
Nel suo discorso scontato nei loro anni diceva naturalmente ma se è vero basta smettila e lui voleva andare avanti fino in fondo quindi in un quadro etico punto di una grande tragedia no
Quindi con tutta la sofferenza la partecipazione popolare che questo comporta
Ma anche etico in allenamento perché andamento politico perché si trattava di quella personali di queste Carioni fatti tutti
Una persona che aveva scatenato una grande intatti amorale nessun popolo ma non solo nel succo era l'esempio per i suoi militanti veniva da un uomo che non parlano moltissimo
Però è un uomo che la sua figura davano l'esempio fortissimo nel tempo i militanti e che suscitano grande rispetto anche nelle pensare come si può e visto nella celebrazione su su esatto Berlinguer fossero tenuti dall'ultimo grande politico del Novecento
Non soltanto per le sue scelte per la sua levatura morale ma soprattutto come opposto nella sua vicenda personale dentro una vicenda implica un uomo capace di grandi sacrifici degli anni grandissimo pilota questo soprattutto per questo è stato amato e rispettato del suo popolo
Ma capace anche di fosse questo fa ancora più grave dieci salterà anche tornare indietro quando si rendeva conto che un'ipotesi politica
Nei mercati una strategia si rivelava ho sbagliato pure non più non più attuale quindi capaci di non li pentimenti ma di grande riflessione
Capace anche di saper essere in minoranza all'interno del gruppo di nel gruppo dirigente del suo partito neanche un'occasione nonostante tutto nonostante questo portare avanti fino in fondo il suo mandato il suo compito cercare sempre una sintesi Spaccata sintesi ragionato una sintesi che tregua aderendo alla radice profondissime
Convinzioni etiche mora che erano con la sua forza
La forza del suo messaggio e fosse quello che ancora oggi lo fa ricordare lo fa sentire dicono di tutto questo
Annullarsi in questo libro che un libro che una cronaca dicevo inizio appassionati interessante che ci fa rivivere le emozioni nelle ore di cui dobbiamo versare gli autori
Ma se subito dando la parola al andato maturando segretario generale della CGIL di Padova che ringraziamo per aver organizzato questo evento e quindi i pasti immediatamente la parola chiedendo il perché la presentazione da parte della CGIL di questo tipo prego
Certo grazie grazie Gabriella saluto Maurizio Landini e lo ringrazio chiaramente per la disponibilità e per la presenza di cui ovviamente siamo molto onorati e per la sensibilità su un argomento come questo
Permettetemi mi prendo un minuto per salutare gli ospiti saluto Beatrice Urso e rappresentante degli studenti medi studenti mediche insieme all'Udu
Svolgono un'attività di forte protagonismo politico del mondo giovanile mi permetto di dire con un certo orgoglio anche in forte sinergia
Con con la Camera del lavoro di Padova saluto Piero Ruzzante Piero
Ha ricoperto dei ruoli degli incarichi politici molto importanti all'interno del partito e anche come luoghi elettivi
Ma permettetemi di dire che è sempre stato un'importante interprete delle nostre delle nostre istanze dei nostri dei nostri bisogni delle nostre richieste sempre a sostegno oltre poi ad essere stato presente partecipato con noi alle tante manifestazioni e iniziative un interlocutore davvero prezioso e Antonio Martini che il nostro responsabile dell'ufficio stampa
Io credo che la CGIL nel corso CGIL di Padova nel corso degli anni insomma si sia conquistata
Un ruolo importante nell'ambito della nostra città della nostra provincia Antonio di riconosco il merito di aver avuto una capacità profonda di narrare di raccontare davvero le nostre azioni
Perché la presentazione di questo libro è un libro che ha una Potenza a mio parere narrativa sul piano delle emozioni
Racconta appunto gli ultimi momenti di Enrico Berlinguer momenti vissuti a Padova c'è poi un'appendice romana altrettanto bella
Ma sono e la cronaca di di quei giorni in una cronaca davvero notevole che ci racconta fatti ufficiali che conosciamo ma soprattutto tanti resoconti assolutamente inediti con una forza narrativa che permette davvero di calarsi ritornare indietro
Io ho avuto questo questo vissuto insomma mi sono ritrovato stiro effettivamente ma mi sono ritrovato in quegli anni in quei giorni
Secondo me anche chi non c'è mai stato leggendo questo libro
Credo possa vivere un'esperienza analoga
E il libro boia il merito di raccontare Berlinguer secondo un filo conduttore e cioè un un pensiero di grande anticipazione rispetto a quelli che sarebbero stati gli eventi
Che sarebbero seguiti e che sono ancora di una stradina straordinaria attualità in genere quando si parla di questo si pensa alla questione morale ma non solo
Berlinguer con Travaglio molto lungo molto molto elaborato affrontò dei tempi egli affrontò con uno spessore
E
Conclude l'assessore che solo ad un uomo della sua statura insomma poteva esprimere sui giardini che sono ripeto di un'attualità straordinaria come la questione femminile il tema dell'ambiente il tema della dell'innovazione
Della pace associate ai giovani erano anni di grandi cambiamenti e dello sfruttamento dei due terzi dell'umanità da parte dell'Occidente un suo Lucio che poi è stato il preludio di fatto del fenomeno
Dell'immigrazione
Quindi non pensiero davvero straordinariamente attuale e nel libro si racconta anche ciò a cui non siamo più abituati questa sua capacità di questa sua umiltà partecipativa che ci dovrebbe insegnare molto
Berlinguer racconto Viani gotiche nel libero ci sono
Il la sua partecipava praticamente alle riunioni della sezione di Ponte Milvio
Comunque sia si è scritto molto spesso non prendendo la parola e per lui era importante davvero incontrarsi con la gente per capire e il suo ultimo primo maggio che mi ha colpito molto un Primo Maggio che lui direi a Contarina in provincia di Rovigo
Un paese di ottomila anime otto mila abitanti dove il Partito Comunista era molto amareggiato per aver perso la maggioranza assoluta in comune scrive a Berlinguer rammaricato e Luino a dare sostegno questi compagni trascorrendo davvero nella periferia delle periferie
Il suo ultimo primo maggio perché e da lì evidentemente che si poteva cogliere il sentire della gente che coi era all'asserito ovviamente fondamentale del fare politica
E la CGIL di un ruolo importante in quei giorni si mise a disposizione tanti compagni evidentemente collaborarono e si coinvolsero Ricardo
Ilario Simonaggio che poi divenne segretario generale all'epoca era un giovane funzionario
Chiede dei momenti molto importanti disse di momenti molto importanti in quanto accompagnava dirigenti nazionali del partito come Pajetta insomma dei dei grandi protagonisti dell'epoca
Ma soprattutto sia compressive o un po'nella famiglia di Berlinguer ed in particolare della figlia più piccola
E furono momenti concitati perché Laura che il non era presente chiese ad Ilario appunto di raccontare ciò che era successo
Quella quella sera
E ed un altro protagonista Enrico Gariazzo un delegato della funzione pubblica che aveva avuto di era stato chiesto chiaramente dalla categoria dal segretario generale dell'epoca Luciano Gallo e Maurice conosce bene ma anche dal partito di verificare il perfetto funzionamento delle macchine che tenevano in vita
Enrico Berlinguer e lui faceva con molto scrupolo il molto Origo e quindi questo cui ruolo della CGIL in quei giorni
Chiudo con un ricordo personale io ero arrivato a Padova da pochissimi mesi erano un giovanissimo studente universitario il primo anno di giurisprudenza
La mia formazione era avvenuto proprio negli anni tra il settantotto ottanta preda rapimento di Moro coi avrei voluto degli insegnanti che sono stati poi responsabili della mia formazione politica di ciò che oggi sono cui devo molto
Erano anni molti intensi di taglio venivo da una città come Taranto
Una città che era diventata comunista da poco in realtà era stato una città per tanti anni democristiane in una regione fortemente democristiana e il sindaco proprio negli anni dal settantasei all ottantatré
Era stato Giuseppe Cannata che aveva fatto parte della direzione nazionale della FGCI
Di Enrico Berlinguer questo è il clima che io avevo respirato negli anni di formazione senza dimenticare le lotte della classe operaia le lotte degli operai dell'Italsider
Lo e imponenti manifestazioni imponenti che da soli da sole evidentemente facevano opinione da questo punto di vista bene io sono cresciuti in quell'ambiente un ambiente era anche che ti trascina corre dei rischi ricordo che c'era una leader studentesca dell'ultimo anno del mio stesso di liceo
Che qualche anno dopo qual è stata per terrorismo in quanto componente di prima linea erano anni davvero molto duri davvero estremi da questo punto di vista in cui bisognava fare una scelta netta io non ebbi dubbi da questo punto di vista c'è quindi Enrico Berlinguer che era diventato segretario generale del Partito comunista quando io avevo nove anni ne era una figura evidentemente unica
Attribuisci quando è così poca esperienza così poco poco vissuto gli attribuisce anche tra virgolette
Un ruolo che all'impotenza come se quel quell'uomo quella stagione non dovesse mai finire
Io ho vissuto quei momenti li ho vissuti in solitudine perché ancora non facevo parte né di movimenti studenteschi
Negli ed è scritto ancora nel partito li li dice divisi in solitudine ogni giorno mi ricordo andavo a sentire il Balli inno che raccontava le condizioni di salute di Enrico Berlinguer
Sempre con positività io ero convinto che ce la facesse quando poi purtroppo l'epilogo mi disse che non fu così mi trovai a vivere il mio primo lutto umano politico che fu molto forte
Ecco gli insegnamenti di quel grande uomo che è stato Berlinguer io lo poi l'importo dentro porto dentro il suo pensiero il suo stile
I suoi valori lo faccio umilmente chiaramente avendoli introitati e sperando di interpretarli al meglio nel mio agire quotidiano
Nel mio pensiero politico e sindacale
E io credo che chiede appunto quel pensiero
Quella quello stile quei valori siano di una ancora di una attualità straordinaria e noi abbiamo una grande responsabilità sono sicuro di non esserlo
L'unico a viverli uno stile che credo fosse si ritrovi dentro ancora anche nella CGIL intanto i compagni in tanti compagni
Ma abbiamo un compito è una responsabilità straordinari in questo momento
Di trasmetto lì alle giovani generazioni perché appunto sono le ripeto Valori sentimenti intramontabili che fanno la differenza
E lo dico soprattutto in un momento in una fase come questa finché non ci sarà davvero un venissero e diffuso finché non ci sarà una giustizia di fondo molto profonda e di sinistra di come dire la distinzione tra sinistra e destra sarà molto netta
E quando si pensa la sinistra non si può pensare e a uomini come Enrico Berlinguer grazie vi saluto vedi ringrazio tantissimo anche questa occasione
Grazie a devo anche testimonianza personale chiama in causa Piero Ruzzante uno dei due autori del libro attualmente in Consiglio regionale articolo uno ed resta ai tempi era segretario
Della FIGC padovano seguirà celebrare interni di questo governo persona arrivino in qualche modo una formula on line il distanziamento sociale personale paradossalmente che è l'opposto del metodo in cui Berlinguer
Disse la sua a dicendo personale politica e anche quella tragica sera hanno una partecipazione corporale di tutto una piazza rispetto ad una tragedia in Kosovo vorrei chiedervi al tema naturalmente se aveva ragione nel libro che anche che perché questo titolo
Subito visto che ancora come si ricordi quella partecipazione di quella serata che risulta in prima persona
Ma grazie innanzitutto Gabriele grazie collettiva la CGIL Maurizio Landini per aver ricordato oggi la figura di Enrico Berlinguer per abbiamo presentato questo lavoro ma eppure il vento soffia ancora tutti ricorda una bellissima canzone di Pierangelo Bertoli che c'entra con Enrico Berlinguer perché in quella canzone si parla di ambiente si parla di ecologia
E nella vita ENI pensieri lunghi ed il ricco Berlinguer c'è molto dell'aspetto ambientale si parla molto di mare e sicuramente nella vita di Enrico Berlinguer
Il mare assolutamente uno dei suoi aspetti caratterizzanti ma c'è un secondo motivo ovviamente in quel titolo che sono passati trentasei anni da quell'ultimo comizio e da quegli ultimi giorni padovani di Enrico Berlinguer
E il vento delle sue idee soffia ancora
E anche la sua figuranti sui valori anche i suoi ideali sono stati scritti quasi cinquanta libri su Enrico Berlinguer
Pensate che ancora oggi tu ricordavi che Berlinguer era distante dai metodi di oggi perché non c'erano non esistevano anche se una delle ultime interviste rilasciate da da Berlinguer e un invito fatto la FIGC
Era quello di fare un convegno sulla futuro l'orgia cioè su come le nuove tecniche avrebbero cambiato il mondo di allora quindi c'era un'attenzione e una proiezione di Enrico Berlinguer verso le trasformazioni tecnologiche come questi avrebbero inciso per esempio nel mondo del lavoro nei negli operai
E quindi una riflessione sicuramente in questo senso c'era però pensate che oggi ci sono dei gruppi Facebook amici di Enrico Berlinguer con cinquecento mila amicizie
Un terzo dei quali sono giovani giovanissimi che non erano nemmeno nati quando c'era Enrico Berlinguer
Ci sono decine di canzoni dedicate a Enrico Berlinguer da quelle più famose vendichi Gaber i Modena City Ramblers venendo ai giorni nostri CCCP Fedeli alla linea Ligabue
Assai meno cioè cantautori canzoni R. per che hanno dedicato dei pensieri davvero ricco
Berlinguer un po'questo il senso del vento che soffia ancora il tentativo di trasmettere alle giovani generazioni la memoria di quello che sono stati quegli anni e quella storia e il tentativo di trasmettere alcuni dei pensieri
Lunghi di Enrico Berlinguer che tuttora sono validi secondo me la questione dei diritti sul lavoro la questione dell'ambiente e nell'ecologia la questione morale
La pace i diritti delle donne i giovani come punto di riferimento
Ecco libro scende
Nel dettaglio o di molti episodi accaduti a Padova da quel sette giugno l'ultimo comizio di Enrico Berlinguer
All'undici giugno poi c'è una coda in cui parliamo anche dei funerali più grandi della storia della Repubblica non c'è mai stata
Una cerimonia
Funeraria analoga a quella di piazza San Giovanni io avevo vent'anni ero appena diventato segretario provinciale del FIGC di Pato e per questo è solo per questo
Stavo su quel palco in piazza dei frutti ma questo libro vuole essere una ricerca storica abbiamo intervistato insieme Antonio
Decine di protagonisti di quei giorni è un libro di storia orale
è un libro di ricerca su un atto per un lungo periodo all'archivio della Fondazione Gramsci ho ritrovato alcune lettere private di Enrico Berlinguer penso a un dialogo con la la Pira
Alcuni comizi scritti scritti fintamente amano ne ricordo uno a Nogara
Pochi giorni prima di venire a Padova era stato a Verona dove verrà preso i fischi al congresso del Partito socialista
E immediatamente dopo è andato a Nogara e ha parlato di quei fischi e anche in questo si nota tutta la straordinaria eccezionalità dell'uomo il ricco Berlinguer le lettere e le lettere inviate all'unità da parte di operai consigli di fabbrica
Privati cittadini famiglie durante quei giorni drammatici padovani mia piaciuto riportarli in vita erano anni che non venivano riprese quella testimonianza corale Roberto Roversi ha parlato di un testamento ha mille voci e a futura memoria
Ma non è stata solo una fiammata di quegli anni il fatto che ancora oggi voi abbiate scelto di dedicare questa serata ma basta
Guardare un po'nei social network in queste ora in questi giorni quanti cittadini hanno condiviso memorie testimonianze e ricordi di quello che sono stati i giorni padovani l'ultimo comizio credo che questo sia l'aspetto fondamentale che abbiamo voluto del quale abbiamo voluto parlare in questo libero cioè trentasei anni di distanza ancora
Si pensa Enrico Berlinguer si elaborano sue
Riflessioni e quindi quel vento in qualche modo soffia ancora abbiamo fatto una ricerca sui giornali dell'epoca per parlare a nel dettaglio di quello che è avvenuto a Padova
Il rischio era quello dell'oblio mai si è parlato in maniera dettagliata dei cinque giorni padovani
Non lo facciamo attraverso delle testimonianze uniche che ho in qualche modo ricevuto per esempio pochi sanno anche comparsa nella notte
Una scritta dietro l'Hotel Plaza l'hotel dove era alloggiato il ricco Berlinguer nella notte appare una scritta fascista
Con scritto Berlinguer vedi Padova e poi morì
La testimonianza mi arriva proprio da Ilario Simonaggio che in macchina con Giancarlo Paietta
Lo sta portando all'ospedale Giancarlo Paietta ferma la macchina blocca la macchina venne la scritta e fa immediatamente ovviamente cancellare quella scritta ma quello che è avvenuto da parte per mano da un fascista
Non cancella la testimonianza di solidarietà
Che ha percorso in quei giorni parla parla per cinque giorni diventa la capitale politica d Italia con gli occhi di tutto il mondo puntati addosso per Padova passano beh Presidente da Repubblica si ferma Padova sostanzialmente tutti i giorni fino a portare a casa Roma a riportare corpo il feretro di Enrico Berlinguer come fratello come un figlio
Per Simoni era Sandro Pertini ma passano in quei giorni Bettino Craxi io racconto la drammaticità di quella venuta di Bettino Craxi
E in ospedale eravamo poco più di un mese dai fischi del congresso di Verona quindi una grande attenzione o una grande difficoltà nel gestire la folla che ormai era davanti all'ospedale per tutti e cinque i giorni che ha testimoniato anche prima quando Marturano
Parlo beh in quei giorni passa al presidente della Camera Nilde Iotti passa il Presidente del Senato Giovanni Spadolini insomma l'Ospedale di Padova diventa l'epicentro del politica italiana entro nel dettaglio di questa testi di queste testimonianze
Ma c'è la cosa che più rimarrà impressa rimasta impressa nella rimasta impressa tutti coloro che c'erano
In quei giorni è stato il fiume rosso di bandiere il rosso di operai che spontaneamente uscivano dalle fabbriche ad accompagnare il corteo di macchine guidato da Sandro Pertini beni dalla famiglia Berlinguer
Che portava il feretro di Enrico Berlinguer
Dall'ospedale di Padova verso l'aeroporto Marco Polo divenisse attraversando porto Marghera questo rimmarrà non ricordo ma ne vengono ancora i brividi quando loro conto anche quando lo scritto ma il la memoria di quello che è successo in quindi viaggio la testimonianza più incredibile perché credo rimarrà indelebile nella memoria di tutti noi cioè gli operai senz'si sentivano in obbligo di uscire dalle fabbriche
Per ringraziare un uomo che aveva fatto così tanto per loro ecco io credo che questa testimonianza rimarrà non so se qualcuno da riuscire a aria eguagliare nel nel futuro mi auguro di sì ovviamente lo scritto anche per per questo sperando che si ristabilisca un rapporto tra la politica e il mondo del lavoro analogo a quello che seppe instaurare Enrico Berlinguer ecco credo che queste siano le cose che non potevano e non dovevano essere dimenticate ho ho lavorato tanto in termini di di ricerca insieme ad Antonio proprio per perché questa storia non venisse dimenticata e non venisse cancellata perché poi insomma molti dei protagonisti non ci sono più e quindi rischiava di finire nell'oblio per questo scritto eppure il vento soffia ancora mi auguro che possa piacere
Grazie o complimenti anche per il il lavoro fatto anche come l'avete fatto perché si vede che è un lavoro di ricerca anche per capacità di scrittura
Volevo chiedere vertice Sophia Russo studenti medi perché naturalmente non era nata almeno
Quando lingue si lasciava cosa presentare oggi ragazzo oggi questa reliquia ecco questo personale allora recupera o Piero prima ancora oggi ad esempio sul SISMI socialmente Emilia raccoglie un sacco di adesioni di attenzione prego
Grazie mille per la domanda che mi sono posta quando mi è stata è stato fatto questo ambito per quindi ringrazio moltissimo
Cosa ancora oggi parlare di Enrico Berlinguer tutta un ragazzo superiori io diciannove anni vanno adesso Alice cast tempi in Padova in carcere Ernani a Padova e io non ho pensato a un mio coetaneo o o ancora suscitare
Risposta di misura da anche Berlinguer è stanco vive tutt'ora un riferimento politico ma soprattutto riferimento culturale
E in questo libro in particolare gli ho notato le grandissime differenze che quarant'anni di storia hanno portato perché se all'epoca di Berlinguer c'era un partito effettivamente rimasta come il Partito Comunista che faceva sì che lavoratori studenti insieme esibire identificasse nel gruppo ecco questo oggi noi noi giovani non ce l'abbiamo vediamo pressoché nella precarietà e tutto questa catalizzatori di energie molto spesso facciamo fatica a trovarlo
Ma le lotte di Berlinguer le lotte particolare delle discariche disuguaglianze conto disuguaglianze litighiamo tuttora in particolare noi in questa struttura sindacale messo all'ordine del giorno
E il fatto appunto che era lì sentiamo la necessità di questo di questo orizzonte politico comune
Io appunto parlato di lotte di lotte attuali di qui anche Berlinguer stesso parlai qui troviamo testimonianza in questo libro
Presenterà l'altare per la crisi ambientale inoltrarsi venisse per i diritti e la comunità il giudizio più nota l'Amati importi aperti sono tutte grandissima manifestazione abbiamo visto soprattutto nell'ultimo anno
Ma che poi non riescono a trovare punto
Un una realizzazione concreta ai giovani impiegano moltissime energie non è che non le abbiamo anzi come diceva qualcuno
Un giorno essere giovani onesti rivoluzionari è una convenzione per sia in termini ideologici però appunto non abbiamo gli strumenti non siamo messi nelle condizioni poi di avere una scelta politica
Completa tra l'altro dovranno mettere libro dello più specifico del libro io mi correggerà poi Piero Ruzzante se mi sbaglio ma non ho trovato un libro soltanto di storia
Cioè io ho trovato un libro molto umano sarà proprio per il fatto che è ambientato nella mia città io sono nata e cresciuta qua padovani
Nelle piazze nelle vie che sono descritte nella nel libro io mi limitavo moltissimo proprio l'altro giorno sono tornata in piazza di frutti e dopo aver letto il libro l'ho vissuta in maniera completamente diverso la coperta è un'area completamente diverso e ho avuto anche la fortuna l'onore in questo seppur breve hanno di militanza
Di entrare in contatto con G. una persona ci sono in questo libro
Questo mia fatti medesima questi eventi non non immagino come possa essere stato rileggere mestiere
Questi racconti sono queste memorie per chi come molti di voi se me le hanno effettivamente vissute perché io ho avuto la sensazione spesso di esserci Satanik vedere effettivamente questo corteo sfilare per le strade di Roma Yasser sotto il palco appunto a Padova e ho trovato appunto che un libro del genere sia assolutamente attuali e che anzi chi come me
I tanti tanti studenti tanti ragazzi giovani siamo interessati alla politica dovrebbero leggere ed è un grandissimo peccato che a scuola queste parti come queste parti della storia non vengono trattati che chi ha fortuna arriva a parlare sì va bene fino all'intervallo di Berlino ma di vista la contemporanea italiana non si fa neanche accenno la scuola quindi dovrebbe dare gli strumenti hanno i giovani a voi future generazioni che in realtà stiamo sempre chiamate al futuro ma siamo del presente nel concreto
Deve darci gli strumenti per vedere questi disuguaglianze per immaginarci avere anche la capacità di immaginare un futuro diverso
E e poi ho ho ripensato perché io sia qua c'è perché invitare una studentessa
Delle scuole superiori insomma colori di rappresentare gli studenti
Perché penso come diceva bene Berlinguer stesso ai giovani
C'era la necessità di creare un progetto politico ampio che vada anche a disegnare i prossimi trent'anni di storia politica
E penso sia questo nostro il nostro compito insomma appunto io ho questo grandissimo onore oggi di rappresentare gli studenti davanti a me o persone sicuramente con più esperienza di me e penso che i nostri corsi quello di unirci e cercare di costruire insieme un futuro diverso
Volevo chiudere questo intervento leggendo una citazione che appunto per contanti porta nel libro di lingue e secondo me semplificativa perfettamente di tutto quello che appunto avrebbe appunto dire deriva appunto dice nella nostra città ci sono cinquanta mila studenti universitari decine di migliaia di studenti medi che si trovano spesso ad affrontare inganni pesanti problemi
Quelli dei servizi della qualità dello studio del funzionamento delle strutture scolastiche della vita culturale successiva della liberazione dalla tossicodipendenza
Il mondo giovanile visioni in immense energie e potenzialità in esse più che mai viva l'esigenza di prospettive di cambiamenti in futuro per il quale valga la pena di lavorare di studiare di lottare
Penso che sia il monito con cui dovremmo alzarci e ogni mattina andare a letto ogni sera
E che grazie a Berlinguer siamo ancora dirmi grazie brillassero ancora parlare oggi
Grazie lettrice Maurizio Landini
C'è un filo tra i tanti che si possono trarre della vicenda politica umana degli Enrico Berlinguer che parte nella sua prima lo prima volta che fu arrestato alla fine dell'anno durante gli ultimi mesi della mondiale in uno sciopero per il pane verso Sassari
E che arriva fino al suo ultima grande manifestazione quella del ventiquattro marzo dell'ottantaquattro contro il taglio della scala mobile era stata fatta qualche mese Mino passando per la sua presenza ai cancelli della FIAT uno dei momenti più noti della sua nessuno otto con la classe operaia dell'autunno ottanta questo filone
Insomma che le questioni sociali le questioni del lavoro sono loro a dare in qualche modo dissenso la ragione della lotta politica della lotta per il potere della nota
Ed era delle battaglie elettorali su questo un una e quindi tutto questo quel è la conseguenza di quell'impegno
E c'è presente una frase nobilmente molto interesse molto significativa fatta durante una tribuna elettorale della sessantanove
Fotogiornalista che richiedeva cosa fosse una libertà periferico ministero chiedeva politicamente riferendosi ai Paesi dell'Est lingue scuderia che comunisti dottor per una società che rispetti tutte le libertà tutte quante Traina quella vissuta nella foto degli altri esseri umani perché questa libertà distruggere il verbale tutte le
Ebbene voleva la sintesi di cosa voleva essere la rappresentanza politica del lavoro no nella presidenza quelli del lavoro che poi è sfumata negli anni di cui forse oggi sentiamo la mancanza Maurizio
Innanzitutto ringrazio anch'io gli autori del libro e la Camera del lavoro di Padova per aver creato questo occasione darsi questa possibilità di discussioni di riflessione
Su una persona come Enrico Berlinguer che naturalmente non solo è stato il segretario del partito comunista italiano partito che oggi non c'è più ma ha sicuramente un diciamo così un protagonista della storia del nostro Paese soprattutto di un periodo che è utile ricordare c'è stato anche un periodo di grandi battaglie sociali di grandi conquiste sociali
E che ha visto naturalmente un partito comunista in un regime in un in un Paese democratico essere in grado anche di aver consensi
Diciamo così che nessun altro partito comunista in in una situazione democratica in Europa è stata in grado di raccogliere io ho imparato voglio fare due riflessioni una personale nel senso che rileggendo il libro del tavoli vissuto anche emozioni personali già io non ero Padova però partecipato ai funerali i Berlinguer nell'ottantaquattro avevo ventitré anni e da pochi mesi
Ero era uscito dalla fabbrica mi era stato chiesto dalla FIOM di Reggio Emilia di cominciare a fare un'esperienza sindacale e quindi lo ricordo come un elemento diciamo così molto intenso ricordo davvero anche pianto per
Lasciarla scomparsa di Berlinguer perché naturalmente
Era un riferimento per tante persone che lavoravano ma anche per tanti cittadini per quello cui era in grado di rappresentare e soprattutto anche per quel modo di intendere la politica non come un elemento di potere ma come un elemento di partecipazione di di trasformazione soprattutto naturalmente credo il senso comune delle persone che sentiva in Berlinguer uno che stava dalla loro parte uno di cui potersi fidare
Uno di cui naturalmente non bisognava avere timore nel tentativo di difendere anche i propri interessi e quindi e stava dalla parte del mondo del lavoro credo che questo sia un punto molto forte
Tra l'altro a proposito di rappresentanza del lavoro credo anche sia significativo ricordare il periodo in cui lui è stato segretario del partito comunista
Lui divenne vice segretario
Nel mille novecentosessantanove tra l'altro vorrei ricordare
Nella storia avvenne una cosa anche significativa no allora il segretario della Luigi Longo
Che aveva problemi di salute e a un certo punto ci fu all'interno del Partito Comunista anche la decisione in quel congresso di eleggere un vice segretario e i due nomi
Diciamo così allora erano in lizza erano Enrico Berlinguer Giorgio Napolitano e fu chiesto all'allora segretario della CGIL che era Novella
E a Cossutta di fare una consultazione per capire chi poteva essere sente venne scelto Enrico Berlinguer Enrico Berlinguer diventa segretario
Nel mille novecento vice segretario nel mille novecento sessantanove e diventa segretario generale eletto nel mille novecentosettantadue e rimane in carica fino al mille novecentonovanta ottantaquattro
Nel modo anche che viene raccontato perché dico questo perché se ci pensate
Sono due periodi molto Ricci
Il mille novecentosessantanove e l'hanno proposito di dell'autunno caldo l'anno della conquista dei contratti nazionali di lavoro che prelude poi alla conquista anche dello Statuto dei diritti dei lavoratori esiti pensate
Tutti gli anni Settanta che hanno poi coinciso anche con una crescita elettorale del del Partito Comunista sono del mille novecentosettantacinque quello del mille novecento settantasei
E arriva raggiungere dette di percentuali non solo diciamo così di rondini ma anche il numero di voti in assoluto che non hanno alcun riscontro in nessun'altra forza politica che si richiamasse al mondo del lavoro la sinistra in senso generale
E sono anche gli anni
Diciamo così
Molto precisa che poi nel mille novecentottantaquattro
è l'anno del taglio alla scala mobile quindi è l'anno da un certo punto di vista anche di un cambio del quadro politico taglia la scala mobile che avviene attraverso un accordo separato e alla con alla presidenza del Consiglio un altro partito tra virgolette di di sinistro che si rifaceva la famiglia
Di sinistra che era Craxi del partito socialista e diciamo così interessante secondo me se si vuole ricordare la figura di Enrico Berlinguer
Fare anche una riflessione di quello che è stata la funzione di Luni segretario generale del partito comunista nel periodo che va dal mille novecentosessantanove fino al mille novecentottantaquattro
Perché da un certo punto di vista siamo in presenza di tutta una serie di conquiste anche del lavoro ma sociali pensiamo anche al referendum sulla porta il referendum sul divorzio
Pensiamo tutte le conquiste sociali il sistema sanitario Pubblico pensiamo alla legge Basaglia dall'apertura
Dei manicomio pensiamo è alla crescita diciamo così anche dei diritti nel lavoro alle conquiste in quegli anni sono state in un qualche modo determina pensiamo però che sono anche gli anni
Da un lato della Sesa del voto al Partito comunista ma sono gli anni anche tra virgolette del compromesso storico sono gli anni del terrorismo sono gli anni alla fine del settantanove inizio degli anni ottanta quando ci fu il il terremoto in Irpinia anche della rottura dell'esperienza dell'unità nazionale il rilancio diciamo così di un'alternativa democratica da parte di Enrico Berlinguer a a seguito anche di una rallentamento delle elezioni del mille novecentosettantanove che determinarono alcun calo dei voti del Partito comunista dopo l'esperienza dell'unità nazionale e dopo il successo che aveva avuto nel settantasei
E quindi della ricerca diciamo così anche di una linea politica sostanzialmente nuove diversa che appunto si pone il problema di un'alternativa democratica
In cui in quella fase sia la lotta alla pace come viene ricordato contro l'installazione dei missili e quindi con anche un'idea diciamo così
Di pace e aveva anche corso relazioni e rapporti con il mondo astorico in una detto in una situazione anche molto ampia
Fino naturalmente anche a a una serie di cose che oggi noi considereremmo particolarmente innovativo che sono un punto anche di innovazione di discussione
Pensiamo a tutta la diciamo così al pensiero sia in un qualche modo anticipato una discussione
Non solo la parità tra uomo e donna ma l'assunzione anche della differenza come si direbbe oggi di genere come elemento dire definizione anche dei rapporti sociali e di una di un diverso modello sociale
Pensiamo in quegli anni all'arancio e di una parola che oggi ha cambiato completamente senso quando Berlinguer parla di austerità in realtà non parla di sacrifici ma parla
Di una nuovo modello politico e soprattutto del rischio
Che i partiti hanno di cambiare anche nature di diventare solo elementi di potere
Mentre c'è la necessità di affermare una politica diverse soprattutto allora la parola ostilità in un qualche modo era collegata anche le necessità di un nuovo modello di sviluppo fondato sulla tutela ambientale sull'uso anche delle tecnologie in modo diverso
Se pensiamo in questi ultimi anni la parola evita in Europa cambiato completamente disegno che è stata utilizzata non per cambiare modello di sviluppo
Ma addirittura per mettere in discussione lo stato sociale permetterà al centro
Il mercato per mettere al centro diciamo così la finanza e per ridurre sostanzialmente il ruolo del lavoro sicuramente questo è un tratto io credo per venire anche alla domanda la riflessione che faceva Gabriele sicuramente
Non ha mai avuto timore Berlinguer il partito comunista e lui rappresentava di dire che erano il partito delle lavoratrici e dei lavoratori e di fare anche degli atti che in un qualche modo indicavano anche con una certa coerenza questo tasso penso Tullo richiamarmi all'assenza di Berlinguer nel mille novecentottanta di andare davanti ai cancelli della FIAT e quindi da un certo punto di vista di dire una cosa molto precisa che qualsiasi decisione di lotta qualsiasi iniziativa i lavoratori nella loro autonomia insieme alle loro organizzazioni sindacali
Adesso l'ho preso il bar il Partito comunista e quindi Berlinguer in questo sarebbe stato dalla loro parte scienze sappiamo tutti questa cosa sapendo che anche all'interno del suo partito in quel momento non tutti
Apprezzarono quella seduta anche se pubblicamente lo dissero anni dopo e non in quel momento e non tutti naturalmente pensavano che quella era la cosa giusta da fare ma in quel momento
Quella scelta quell'elemento indicò da un certo punto di vista non solo che stavi dalla parte del lavoro ma forse il fatto di aver capito come segretario anche quello che si stava toccando in quella partita è quello che era alcun elemento di cambiamento che poi da un certo punto di vista se pensi al taglio della scala mobile nell'ottantaquattro
Aveva aperto nel nostro Paese una restaurazione anche del capitale rispetto alle conquiste le lotte che negli anni Settanta siano realizzati all'avanzamento che in quegli anni si era determinato perché naturalmente credo che il successo del partito comunista e la capacità in questo caso di Berlinguer aveva anche con incisi in quegli anni bisogna dirselo anche con un miglioramento delle condizioni di vita di lavoro diritti con una crescita sociale di un certo tipo appunto che aveva apportato anche ad una ragionamento di questa natura non a caso orna la la la una cosa che naturalmente colpisse
è il fatto veniva ricordato dell'interesse nazionale ma dell'interesse internazionale e purtroppo di fronte alla notizia prima della del del del del dell'incidente che era dell'indulto e aveva colpito Berlinguer e suoi della morte ricordo che in quei giorni un giornale che di solito francese che parlava solo di solito di grandi statisti fu la prima volta che fece un articolo le Monti proprio su un segretario di partito dicendo che era morto un uomo insolito che tra l'altro faceva diciamo così del rigore della moralità dell'equilibrio della fatica dell'alternanza della pazienza delle qualità che lui predicava e che erano tutte cose non certo di moda in quelle in quel periodo in quel senso
Fino a un certo punto di vista
Il fatto che comunque per una persona come lui il lavoro e la condizione di chi lavorava era un elemento da cui partire è un elemento io credo di riflessione molto importante che andrebbe anche riflettuto perché pur in tutti i suoi travagli pur nelle ricerche che in quel mondo faceva pensiamo anche che è uno dei primi interventi da vice segretario che Berlinguer fece in un congresso del Partito comunista dell'Unione Sovietica è metteva punto già discussione un modo nell'Unione Sovietica di fare politica che rischiava di mettere in discussione i valori gli obiettivi diciamo così
Cui in un qualche modo il socialismo nella rappresentanza della corsi mettere quindi da un certo punto di vista è indubbio c'è sempre stata anche una capacità di analisi critica con cui guardare le cose che succedevano ed a un certo punto di vista proprio un elemento di centralità anche per rapporto e nel rapporto con i lavoratori del resto nello stesso libro c'è un tratto molto importante che viene richiamato che ricorda come diciamo così lo stesso Berlinguer ricordando anche assemblee fatte ieri in Veneto petrolchimico in luoghi anche diciamo così simbolici
Di come lui stesso richiamare l'importanza di avere un rapporto di essere presente che andare a discutere di come erano per lui non semplicemente elementi semplicemente di così di rappresentanza
Non erano elementi per poter avere un rapporto per avere il polso di una situazione per essere in grado cioè di non di rappresentarli in modo statico in modo strumentale ma di essere in grado naturalmente di raccogliere quell'intelligenza e soprattutto di rappresentarle come soggetti in grado di poter trasformare la realtà e di trasformare sostanzialmente la situazione e io credo che se la ragioniamo rispetto a quello che oggi sta avvenendo è indubbio
Che uno dei temi perché credo noi abbiamo sotto gli occhi e proprio il fatto di una scarsa rappresentanza del lavoro nella politica e di come sostanzialmente in questi anni
Ci sia stato una frantumazione del mondo del lavoro una frantumazione dei diritti e ci sia stata io credo una caduta
Proprio di assumere il lavoro e la rappresentanza del lavoro come un progetto di cambiamento della società
Che mi sembra quella che è stata la ricerca che nella direzione politica diciamo di Berlinguer nel partito comunista sia stata la ricerca con cui l'assillo da un certo punto di vista che lui ha avuto nella sua direzione
Approntando quelli che sono anni di secondogenito est un attimo di grande trasformazione di grandi cambiamenti in cui sono successe sia nel mondo sia nel nostro Paese elementi di grande trasformazione di grande reazione anche alla crescita di un partito comunista
Come quello italiano aveva avuto fino arrivare anche la possibilità di arrivare anche al governo del paese vorrei ricordare eravamo nel pieno della contrapposizione
Di diciamo così di due mondi contrapposti e di e come leggendo anche oggi si può vedere come questo elemento in un qualche modo abbia affrontato ed è sicuramente vero
Che nella sua esperienza molto probabilmente e confermata questa attenzione questa capacità di leggere commessi attenzione verso i giovani la condizione delle giovani generazioni sia questa attenzione verso la differenza di genere sia questa attenzione verso diciamo così anche i problemi dell'ambiente i cambiamenti di un elemento diciamo così anche di trasformazione del modello di cambiamento
Ecco se la ragione no rispetto a quello che sta succedendo ora e ai problemi che credono che stiamo vivendo in questa fase quindi non solo per ricordare quanto è stato bravo
Berlinguer nella sua direzione ma soprattutto di provare anche a capire poi naturalmente con tutte le modifiche del caso con i rapporti che con la realtà bisogna vedere con le trasformazioni anche che sono intervenuti
Ma è indubbio io credo che noi oggi abbiamo di fronte un tema anche per quello che sta succedendo in questi giorni
Anche nel nostro Paese è indubbio che da un certo punto di vista siamo di fronte anche in questa fase a a diciamo così ad alcuni elementi di emergenza molto profonda noi il cambiamento molto propongo se pensiamo e dietro questa emergenza sanitaria
C'è in realtà una domanda di sanità di stato sociale pubblico l'investimento sulla persona in alcuni casi si sta pagando quella che sta una logica che ha portato metter il mercato davanti a tutte tagliare lo Stato sociale di se pensiamo di nuovo a un'emergenza
Ambientale che non ha precedenti impone la necessità di un cambiamento del modello di sviluppo se pensiamo al processo
Diciamo così di trasformazione tecnologica e digitale vorrei ricordare che proprio in quegli anni uno stesso bene in guerra richiedere in questo caso anche la Federazione giovanile comunista proprio di approfondire di studiare quelli che erano i processi di cambiamento tecnologici che stavano avvenendo in una cogliendo forse in anticipo più di altri che questo è un elemento di trasformazione anche del lavoro dei contenuti del lavoro e quindi anche di sensibilità e di tematiche che chi lavorava doveva fare i conti anche con i cambiamenti che si sono è indubbio che da un certo punto di vista se io vedo un insegnamento
Diciamo così di attrarre un elemento da cui riprendere essere capaci di guardare le trasformazioni dal o gli occhi e dal punto di vista di chi per vivere ha bisogno di lavorare
E di come la rappresentanza del lavoro e delle persone che lavorano nel solo una rappresentanza di tutela degli interessi
Ma in realtà il problema come attraverso la rappresentanza e lavoro e soprattutto l'affermazione
E la realizzazione delle persone attraverso il lavoro questo significa anche una trasformazione dei rapporti sociali una trasformazione del funzionamento della società
E anche nella qualità del lavoro e di quello sostanzialmente che si produce
E io credo che oggi uno dei temi da cui partire è proprio questo
E proprio cioè il patto di come le persone e attraverso i loro bisogni e attraverso le loro diciamo così e la loro rappresentanza si possa essere oggi un elemento di trasformazione sociale sicuramente se la guardano a un certo punto di vista oggi noi abbiamo bisogno di rappresentare
Il lavoro che soprattutto di ricostruire un'unità il mondo del lavoro che negli anni si è persa
Che da un certo punto di vista abbiamo bisogno che la politica torni ad assumere il lavoro come elemento di trasformazione di rappresentanza io credo che una delle ragioni della crisi delle debolezze sia proprio questo
E da un certo punto di vista oltre che ricordare naturalmente quello che lui ha fatto e naturalmente anche con le cose positive con le cose
Diciamo così di crescita banchi con quelli che sono stati arretramenti e sconfitte politiche che hanno attraversato anche l'esperienza sua e di gestione del Partito Comunista compreso poi una riflessione che questa non riguarda lui
Ma naturalmente che è utile non scordarsi mai cioè di un'esperienza che in un qualche modo poi nel tempo ha avuto altri evoluzioni
Io credo che da un certo punto di vista oggi
L'elemento che in un qualche modo può essere preso a riferimento e questa capacità di lettura critica dei processi sociali e di non scordare naturalmente che se si vuole rappresentare il lavoro il punto diventa anche quale il progetto di trasformazione sociale e che fare politica o essere impegnato anche nel sociale
Naturalmente non è solo un elemento di testimonianza ma deve essere un elemento di possibile crescita emancipazione di sviluppo del mondo del lavoro ecco io credo che si è importante ricordare questi processi e da un certo punto di vista porsi il problema di come oggi noi in Italia ma anche in Europa in senso più generale siamo io credo di fronte ad una situazione
Che da un certo punto di vista fa emergere quelle che sono le contraddizioni che si sono determinati quella che è un arretramento che è avvenuto
Anche dei diritti nel mondo del lavoro ma allo stesso tempo credo
Fans anche emergere un bisogno di rappresentanza del lavoro bisogno di emancipazione del lavoro che non ha precedenti io penso che questa sia una domanda sia alla politica sia una domanda sociale di cambiamento e di rappresentanza ecco riflettere
Usare diciamo così il libro che è stato proposto non solo per ricordare quello che è avvenuto
Ma anche per capire quello che era la ragione di un consenso chiamiamolo così di un amore così forte verso una persona come Enrico Berlinguer ma allo stesso tempo credo che sia importante una riflessione che riguardi la trasformazione del lavoro la vita delle persone come elemento che ci fa leggere la società e come elemento che ci fa leggere anche processi di cambiamento necessari dentro questa società
Grazie mise la linea incendiavano conclusione chiederei Antonino
Non finché l'altro autore del libro un collega giornalista cura sessanta da CGIL di Padova insomma noi giornalisti in genere quando facciamo qualcosa
Cerchiamo sempre di imparare qualcosa non conoscere se lo ricorda bene alla fine del lavoro abbiamo imparato qualcosa che vuole chiederci cosa varato con il lavorare su questo mi
Adesso mi sentite
Ecco grazie grazie Gabriele volevo innanzitutto partire ringraziando Maurizio Landini per la disponibilità per le cose che ha detto la CGIL di Padova collettiva approfitto anche per dire sottolineare l'importanza che anche in questa nuova piattaforma l'importanza di aver capito che la CGIL e il mondo del lavoro ha bisogno di raccontarsi
E non solo ti rassegnarsi a farsi raccontare dagli altri venga rispondono ad altri interessi no e i scusatemi un secondo parto da una presenza così faccio una battuta libro è è scritto meglio da di come io ora conto perché non sono così bravo a
A parlare e la prima cosa che ho imparato che possibile vedendo anche alcuni riscontri di chi libro balletto e possibile intrecciare narrazione e saggio
In modo da da rendere meno ostico
Avvicinarsi ai temi della politica del mondo del lavoro del mondo sindacale e il grande sforzo che abbiamo fatto riguarda soprattutto questo
E un'altra cosa che ho imparato ovviamente sono sono tutto sono tante le cose che insomma scusate sono tutte le cose che ho scoperto scrivendo il libro noi abbiamo praticamente attivato una specie di macchina del tempo provando a riportare indietro a quella settimana che va dal sette al tredici giugno
Le tantissime persone che quella settimana hanno vissuto
Al lato ma soprattutto mai in tutta Italia e
E abbiamo provato a parlare non solo a loro ma anche a quanti erano troppo piccoli
Per ricordarsi quei giorni o addirittura non erano ancora nati io per esempio avevo undici anni
E non ricordo praticamente nulla diciamo che ero un contratto per l'ex novo un vago senso di brutto che avvertivo in famiglia ma che non sono neanche
Se è stata una ricostruzione postuma e ho incontrato in realtà Berlinguer dieci anni dopo nel mille novecentonovanta quattro questa cara mia storia da un certo punto di vista assomiglia a quella di Aldo perché io sono nato in Molise sono venuto a studiare a Padova
E nel decennale ci fu una ci fu una un momento di ricordo molto forte
Io ero ancora un po'confuso politicamente mi sentivo vagamente il progressista diciamo così sicuramente mi sentivo antiberlusconiano
Quindi dicevo la Voce di Montanelli in quel decennale perfino Montanelli ricordo Berlinguer in una prima pagina che è rimasta famosa perché se ne ricorda c'è un fotomontaggio dove Montanelli tiene
Un braccio Berlinguer una citazione praticamente della della scena con Benny che al Pincio tiene in braccio prende in braccio Berlinguer qualche anno prima della sua morte
E i e il titolo del suo editoriale il nemico che clima
Il nemico che ci manca in quel caso sono mi sono molto interrogato ero punto Padova era tutto successo a Padova e posso dire che in un modo molto così laterale
Diretto
Quel ricordo le pagine che furono scritte le immagini del suo ultimo comizio e civili mi conquistarono la causa progressista insomma la causa dei più deboli alla causa dei dei lavoratori
E quindi noi raccontando quella settimana pensiamo abbiamo pensato che altre altri ragazzi possano possano essere possano essere possano subire lo stesso aspetto che subirlo
Che cos'altro dire il libro parlati Berlinguer ma almeno quanto parla dei militanti del Partito comunista e una specie di descrizione del paesaggio
Della militanza comunista è un racconto di quegli anni è un racconto che in quegli anni
In cui non c'era solo di flusso non c'era solo il
Non c'era solo il disimpegno non c'era solo il divertimento ma erano anni di militanza di passione ed erano anche ed erano anche anni in cui veloce per esempio per la pace furono fortissime noi sosteniamo che il libro che l'Ulivo nacque allora e non
E non non
Non con il compromesso storico nel senso che partita allora la grande la grande
La grande unione tra il popolo comunista al popolo cattolica
Forse meglio
Bertelli
Il mio amico proviamo presenti tuo figlio così infatti comunque ho finito un po'di cose le ho dette i
Credo che appunto sì possiamo leggere questo libro sia con un racconto che come un saggio e che forse l'obiettivo che abbiamo raggiunto è quello di i vinti non annoiare il potenziale lettore grazie a tutti per le cose che avete detto
Sicuramente dei loro non hanno e non soltanto per la materia che trattano anche perché mi scritta quindi rinnovo i complimenti abbiamo concluso questa serata questo ritorna ringraziare è una CGIL Padova Aldo maturando articolare i due autori Piero Ruzzante Antonio Martini vertici soffia uso Maurizio Landini
Grazie ad Amato De Santis regia che ci ha permesso di andare in onda grazie a tutti voi che siete stati con noi
A parlare di questo straordinario personaggio di questo bel libro ricorda più di un orecchio
Grazie non sa