Due Microfoni - Angela Caponnetto racconta il suo libro «Attraverso i tuoi occhi» (PIEMME)

Radio radicale troppo talento con due microfoni il nostro approfondimento settimanale che dedichiamo spesso e volentieri ai libri ed è anche questo il caso perché il libro di oggi è edito da a pm si chiama attraverso i tuoi occhi cronache dal migrazioni e l'autrice Angela Caponnetto la collega di Rainews ventiquattro che intanto ringrazio e saluto benvenuta a Radio Radicale
Allora Angela Caponnetto perché insomma non avesse seguito i suoi riporta tutto suo percorso è inviata di RaiNews ventiquattro in prima linea da parecchi anni ormai per documentare parecchie cose ma sono fra queste anche il fenomeno delle migrazioni ha seguito numerose delle missioni del mediterraneo è Angela prodotto anche diverse inchieste proprio sul tema complicato articolato dell'accoglienza allora in Italia allora attraverso i tuoi occhi cronaca dalle migrazioni
E anche un po'una sorta di di viario di Reno perché si parte all'emergenza sbarchi e si arriva fino all'emergenza coronavirus il tema delle migrazioni però è un tema che con diverse fasi e in diverse fasi non ha mai diciamo smesso di restare al centro delle cronache e dunque del tuo lavoro la prima cosa che ti chiedo è
Perché a un certo punto è avvertito l'urgenza di fare un po'd'ordine di mettere nero su bianco tutte le esperienze di questi anni
Ecco perché sostanzialmente da tanti anni appunto avevo raccolto bonarie informazioni soprattutto raccolto varie storie attraverso le storie delle persone
Che avevo incontrato Mickey componeva una specie di fatto il che era appunto quello del perché tutte persone partivano come partivano come arrivavano e cosa c'era dietro questa enorme rete transnazionale
E criminale di trafficanti di esseri umani e ogni persona aveva una sua storia divelta e lasciando il compito il tanto come Mary servizi giornalistici televisivi che poi il giorno dopo venivano consumati sì non dava giustizia a appunto alle storie che queste persone mi raccontavano rimanevano continui delle delle sagome delle figure che noi vedevamo scenderà i fortini dei numeri e questi numeri invece raccontavano delle storie questa è storia alloro molta raccontavano quello che c'è dietro il traffico di esseri umani quindi ho sentito quest'esigenza per cristallizzare tutto quello che avevamo fatto questo lavoro enorme nel corso di più di dieci anni io direi quasi diciotto anni
Di di lavoro c'è dietro
E che era molto importante riportarlo ai giorni nostri soprattutto durante e dopo la pandemia
Allora i i temi che si incrociano sono tanti nelle paginate libro anche piuttosto corposo si divide in capitale ma è un quasi si divide quasi in persone che tu elegge in qualche modo o al simbolo poi di alcune categorie di persone no perché ci sono i bambini sono altissime storia e quello che dicevi tu si trova un po'nel libro cioè quando noi che facciamo questo lavoro ci troviamo di fronte a a numeri anche impressionanti facciamo un po'fatica a entrare dentro quei numeri voi quando quei numeri diventano ritratti di persone di storie come nel tuo caso
Allora diventa un po'più s'è un po'più facile calarsi dentro dentro quelle realtà e tu racconti anche di persone tantissime contrade tutte le tue missioni quindi mare suona i militari quella delle origini villaggi in Africa su sui moli insomma un po'da per tutto dall'inizio tra le pagine tra i capitoli iniziali ce n'è una in cui il tuo lavoro diciamo di di cronista
Diciamo che in qualche modo si trasforma diventi anche un po'una una traduttrice no ed è l'invito che ti rivolge il comandante della motovedetta Fusco delle delle Fiamme gialle in un contesto molto specifico a cui tu a quel punto abbandoni Rodi giornalista e cerchi di diventare di fatto mediatrice perché il tuo è ancora lavoro che è sempre un po'sull'orlo no sul confine
E in alto è una situazione quasi surreale perché noi ci ritroviamo primi
Neri del le multe incrementi del nel due mila e quindici dopo una terribile naufragio quello del diciotto aprile del due mila e quindici in cui muoiono oltre settecento ottocento persone e da quel momento chiaro c'è un intensificarsi dei più corti per evitare che il Papa ripetersi ancora una volta una situazione del genere con una
Centinaia di dei cadaveri da recuperare che poi vennero recuperati grazie anche all'utilizzo ed e-mail di particolari soprattutto
L'impiego delle dei vigili del fuoco io comincio appunto a quel punto a salire sulle navi della Guardia di Finanza Guardia costiera
Le mie domande la Marina Militare mi ritrovo a ogni Chamot maggio giugno del due mila quindici su una motovedetta della Guardia di finanza che vista appunto alla complessità
Via arrivi a Lampedusa non aveva un medico non aveva neanche un mediatore culturale per cui
Questi militari si ritrovano in mezzo al mare con decine di barche adoperare top corsi al momento in cui queste persone pongono a bordo
Nessuno osa chiedergli niente nessuno sa neanche darle le indicazioni su come muoversi su come fallire l'unica cosa che sapevo aprire dire era Bomba Eluana
Basta per cui il comandante dalla cima della torretta mi dice richiede con foga se potevo aiutarlo a tradurre aiutare i militari punta a a
A adoperare questo soccorso per cui lascio il microfono dico al collega di
Di fare nulla immagini Elio cominciò a chiedere uno per uno punto etichette da dove venite gli aiuti a sistemarsi attuale a poppa perché erano più di cento nello stretto colline
Poiché è una situazione che quella contata
Anche fa anche sorridere perché erano tutti i catanesi
E non parlavano nessun'altra lingua in quel momento a bordo e non solo questo non venga devo anche cercare di capire chi li ha la scabbia chi no insomma godimento qualche anche un po'medico e ed è la prima volta
Nel corso dipinti degli anni dico di quegli anni di quei vede la prima volta che mi ritrovo ad operare in prima persona no come giornalista ma
Come soccorritori cessa di avere
Ed Ecuador emozione fortissima immagino armatura che quello è anche una pagina
Quel capitolo che è un po'una metafora certo stai documentando il tuo primo salvataggio nel Mediterraneo Boldea Valditara militare ti trovi a certo punto a dover posare il microfono questo dicevano però perché poi la la la la la misura nostro lavoro è strana qualche volta ma insomma si è costretti ma non poterlo non dovevo raccontare per fare un'altra cosa e quindi credo che anche dentro giramento ed un commento che stava in in grande difficoltà immagino
Esatto è stata una grande difficoltà ma bisognava scegliere
Per aiutare chi ci stava a aiutando a documentare in quel momento oppure ritirarsi indietro allora preferito aiutare anche perché egli è stata la prima volta veramente in vita mia in cui mi sono resa conto
Che in mare l'unica regola e quella vitale una mano non si può far altro tendere la mano soccorrere dopodiché poi magari ecco ognuno torna a fare il proprio lavoro gli stessi uomini delle forze dell'ordine e poi chiedono
Il passaporto perché c'è stata una fedina penale ma prima di chiedere passaporto pedinata inane ci soccorre Ammar si portano a casa si porta a casa la pelle avvisasse
Io ed altre corredato anche di di di molte fotografie devo dire che alcuni capitoli insomma solo fotografie essi stessi perché tu riesci con insomma grande capacità di di di dettaglio a non fare solo un diario ma davvero una restituire fotografie di quel che hai visto e si vedevano è anche vissuto non solo deontologicamente quindi questo se posso è un libro anche di incroci perché oltre all'incrocio che abbiamo detto prima c'è anche un incrocio fra la giornalista inevitabile Angiola Caponnetto
E la persona perché insomma tu non non riesce a essere mai indifferente a quello che ti succede davanti e sotto gli occhi e lo documenti anche con delle fotografie che che che insomma sono fanno parte diciamo del del del del reportage che di fatto questo libro anche se qualche modo retroattivo no un'altra immagine forte che tu sottolinea e quella dei bambini che viaggiavano senza genitori al bar a bordo dell'Acquario s'e che tu scrivi è un'immagine che porterò con me fino alla fine dei miei giorni era stata l'unica missione in mare nel due mila sedici la tua prima su una nave umanitaria
Esatto bambini sono veramente lei riporterà da però nel cuore per sempre perché comunque
Sono delle persone fragili vulnerabili ma con quelli che ho incontrato io viaggiavo da soli avevano dai titoli i addirittura e fino ai tre anni piccolini piccolissimi
E ci si chiede come dei bambini così piccoli possono affrontare un viaggio del genere da soli
Senta veramente versare lacrime erano fortissimi Hetman piangevano erano veramente per quisquilie per poter stupire ma mai non li ha visti mai piangere o comunque essere turbati Ritter
Per quello che stavano sopportando sicuramente però poi quando li abbiamo cercati li abbiamo cercati anche qui dopo lo sbarco per vedere qual è
E la
La fine che fanno questi ragazzi una volta che scendono appunto la né dalle barche
Una volta che li abbiamo raggiunti sul posto abbiamo notato che le ferite profonde psicologica e portate nel corso di di questo viaggio che hanno ottenuto dovuto sopportare senza doversi emozionare troppo perché sapevano che dovevano portare
Noto tanto triste lì alla salvezza ma anche
I bambini più piccoli che viaggiavano con loro quelli che chiamavano fratelli ma che in realtà non erano capelli di campo ma diventavano Catelli di viaggio
Ecco questo turbamento lo abbiamo visto poi dopo una volta che erano arrivati nei centri di accoglienza nelle case famiglia il l'abbraccio in particolare di uno di questi bambini cristiani
Aggrappato letteralmente
Alla mia collega cameraman
E poi ha iniziato a piangere quando siamo andati via
Ci ha fatto capire quanto invece questi bambini hanno sofferto la solitudine il fatto di dover crescere provvidamente all'improvviso e diventare adulti a a a sei anni o a dieci anni
Questo l'abbiamo potuto verificare anche lì con i nostri occhi quando siamo andati via il loro sentivano questa distanza questo distacco ancora una volta c'eravamo lasciati allo sbarco ci stavamo lasciando ancora una volta
Davanti la porta della casa famiglia sono immagini che si portano dentro che porteremo dentro io ai miei colleghi per tutta la vita per tutta la vita CCISS
è un'altra storia che che che consente di capire un po'meglio le realtà che tu hai vissuto che che loro ovviamente hanno vissuto quella di di Hassan nel capitolo che che tu hai definito il ragazzo che non segni che non sognava che non sognava
L'Europa ed è una vicenda insomma costellate di tanti si eventi e quel silenzio che tu racconti
A stanno un ragazzo è un nome di fantasia per tutelare la tua privacy su una persona che è rimasta con me ancora nel senso che
è un un amico vero a una persona che ho seguito ad andare dal momento in cui l'abbiamo portato a sua volta l'hanno portato sua Bordeaux i soccorritori della at mediterranea e poi e e varcata Catania lo abbiamo seguito a Torino in un centro di accoglienza dove non veniva a trattato come doveva come ci dove come si dovrebbe
E dove mancavano proprio gli elementi essenziali dell'accoglienza
E che a un certo punto voleva suicidarsi
Nemmeno comunicava i sette va avanti così io guardo il tetto tutti i giorni non ce la faccio più non volevo neanche venire qui mi ci hanno portato mi hanno caricato a forza su un gommone quando gli ho chiesto lo stipendio alla neo patron non lo chiamava il mio quindi il mio padrone nell'uomo che logistica che gli faceva fare i lavori portati a tutti gli effetti perché non lo pagavamo hanno utilizzato i lavori pesanti
Quando gli chiede i soldi dice cioè che certi metto su un gommone e te ne vai in Europa quindi non si recava in questo in Italia senza sapere neanche da da dove cominciare mio scaricarlo su al Nord nel profondo Nord
Gravame giornalista
Con cui comunica attraverso meccanismi riusciamo a tirarlo fuori da questa situazione grazie ad un evento fortuito quasi miracoloso io incontro a Taormina nega l'altra parte dell'Italia
Il treno incontro del degli attivisti di carovane emigranti gli della propria della data in cui stavano lì ad Alba
Il cuneo è attraverso loro riusciamo a risollevare questa vita portarlo fuori da questo centro adesso stanno a una persona che lavora una un permesso di soggiorno straordinario è sta facendo un bellissimo percorso
Questo grazie veramente a questi eventi stranissimi queste altri che lo hanno che hanno con se andare avanti anche noi abbiamo avuto la nostra la nostra parte siamo contenti di questo
Ho quella storia riporta voi a un paese insomma che ha un ruolo fondamentale ovviamente era stretto racconti che è quello della libero iniqua alcuni passaggi accendi la situazione ricordi in che modo arrivano i migranti da dove su tutto perché per quale motivazione quella un'altra parte fondante del libro che consente di spiegare anche la provenienza le cause eccetera eccetera
è già proprio in quelle circostanze che comincia a capire che cosa stava realmente succedendo in Lega io prima allora finché non non ho cominciato
A raccogliere queste storie a metterle insieme non avevo capito veramente che cosa subivano in sé non ho visto le ferite critiche anche psicologiche
Quel Cassandre cambiarli con
Sedici nomina la Libia perde totalmente il sorriso ai suoi occhi si spengono il capisco realmente quello che passano quello che subiscono quello che loro chiamano e tu continuano a chiamare i tutti d'inferno
Le torture non soltanto affanno ma tante donne che abbiamo incontrato ci raccontano di tortura e e possiamo re poi veramente verificare perché i medici e le torture gli abusi sulle donne verificano eticamente quello che succede in Libia non è un racconto fatto quindi come lo lo lo percepiamo come una palla lontana nel momento in cui queste persone le vedi ripeto diventa concreto questo racconto
E la situazione tra l'altro che non abbiamo potuto verificare anche se anche parlando di anno in anno salendo sulle navi di anno in anno
La situazione peggiorava le ferite erano sempre più profonde i racconti sempre più coerenti la violenza Sempre più agghiacciante
E capivamo che piani la situazione peggiorava di anno in anno di mese in mese così come adesso per esempio
Oggi Omo o appena mandato il pezzo in cui viene inviato sempre da Madrid era una discarica un bombardamento avvenuto nelle settimane scorse in questa discarica si nascondono decine di persone migranti che provengono dal Sud Sudan e che stanno cercando di fuggire o attraverso il Mediterraneo o tornando indietro e e anche qui i loro archivi dopo ovviamente a terra
Tutto capire che possono fidarsi vite raccontano di come i trafficanti Eliade escano di come di sfruttano egli come poi li mettono in un mare di come ci siano anche dei trasporti tra i trafficanti
Che legate a al governo Piepoli per esempio
Tra l'altro Nemi aggancio quasi istintivamente al sesto capitolo attuali proprio parlando di Libia perché li narri di un di un gommone con alcune urla che che si sollevano dal gommone teste scure che emergono da i salvagenti forniti da soccorritori della ONG e poi decine di ponti ragioni che si lancia nella zona creando una frase chiarissima no Libia non Libia meglio morire che tornare in Libia e questo è il capitolo insomma particolarmente interessante perché racconta ancora storie di persone in questo caso quella di Sabrina di Lidia le due neonate che vinsero le onde questo anche è un altro un'altra angolazione ancora delle storie vissute che poi deciso di inserire nel libro omaggio
Sì ci sono o cercata quest'interrogativo al CIPE endovene eravamo all'altezza più ma non dalle piattaforme no oltre alle piattaforme petrolifere e tra abbiamo avuto la percezione che abbiamo lista muto di una gommone che si stava avvicinando totalmente senza nessun tipo di soccorso
L'abbiamo saputo mentre eravamo a bordo perché alcuni soccorritori ad andare a fare un'esercitazione avevano quando sentito attraverso la radio conto che c'era questo questo gommone a un certo punto appunto cominciando ad io ero sul green
Nella cabina di pilotaggio collega capomissione è la comandante che era Pia pianta
A guardia costiera libica chiama dicendo non vi attivate non lo mandate nessuno perché questo è questi di queste persone le prendiamo noi rimaniamo fermi per un po'ma non arriva nessuno nel frattempo cominciamo a vedere questo gommone che si avvicinava non c'era continua ad esserci nessuna Nettuno delle persone a bordo aveva il salvagente a quel punto il comandante decide quanto meno agganciata agenti perché capiamo che era tra l'altro stracarico quindi a rischio no fra che da un momento all'altro quindi a quel punto si decide di dare
Tra la gente nel frattempo arrivata questa motovedetta della Guardia costiera libica c'è una piccolo battibecco
Tra le due
Tra la passi workshop renderanno FG Elena e gli edifici
E finché quando immigrati capiscono che la motovedetta spera
Per raccoglierli e trasporta riportarlo indietro chi getta la tutti in mare tra queste persone che ti buttano a mare ci Ancona donna che viene che viene
E viene che ne prende in braccio da un altro uomo una porta dentro è un altro uomo è un altro uomo porta in braccio una bambina piccolissima la neonata
L'uomo quali ritiene perché non si legge più pieni di prima di venire in vita
Un braccio questa bambina e che si chiama Maria i
Ed io non so che fare una bambina completamente fradicia avrà avuto settimanali di non non credeva che Tirana e nelle appunto data imbraccia la dottoressa che doveva curare gli altri che stavano peggio le persone che erano tenute persone anche conferite
Mi dice occupati a Nettuno
Nava la piscina asciugava perché fradicia e quindi io vado anche lui porse il microfono e la seconda volta che mi capita
Perché più importante curare questa piccolina quando poi la mamma finita in meglio i denari intuisco
Politica profumati asciugata Maria non so che fine ha fatto so che la l'ho vista scendere in braccio a sua mamma e la sua mamma prima di andar via scendendo la scaletta
Si gira con quel cavallina in braccio alza la mano cifra dovuta verso ENAC Marchetti
Con rapina Pitura
E io
E le macchine che scorrono dunque rimangono impresse non soltanto ai miei occhi ma nell'occhio della telecamera
Tu che chiuderà il reportage di quella di quella missione
Angelo allora no no appunto esattamente come dicevo le l'immagine del di tu che posi microfono è info forse una delle immagini simbolo di di questo libro non perché uno dismette quel lavoro ma perché ci aggiunge qualcosa no in qualche modo quindi si racconta quello che si vede ma dentro uno che si vede può in qualche modo si interviene per questo Paese paga ovviamente anche un prezzo di no di di coinvolgimento personale oltre forcuta professione che ti porti appresso tutta la vita ma in maggio e questo si è anche un arricchimento voi perché il tuo lavoro lo farà in un altro modo probabilmente tu per tornare alle cifre però non non omette di darle nel senso che certo che un libro di storia e di persone se c'è anche insomma un capitolo molto duro verso la fine insomma che che parla anche delle vittime senza nome ma quello direi che non è possibile riportarla raccontarlo ma solo letto però tu arricchisce il libro in conclusione anche dando un po'inumano facendo un'altra fotografia stavolta però dando le cifre è lecito ci stanno se prima però racconti nestoriano e non viceversa e quindi tu dai i numeri le migrazioni fai un po'la fotografia dello scenario diciamo globale aggiunge ancora cosa interessante che è una sorta di vocabolario migrante per non dare per scontato sempre che tutti sappiano tutto ma per spiegare un po'passaggio per passaggio lettera per lettera la terminologia che spesso diventano quasi scontata ma che invece ha specifica un significato preciso
Sì perché secondo me ora agli appunto del il pm alle storie c'è la cronaca come giustamente hai sottolineato anche tu c'è da una parte l'umanità che non ti puoi scrollare di dosso una volta che queste persone viste le toccare andata a parte ovviamente c'è il mio lavoro che non ho mai chiesto di fare anche te ho appoggiato il microfono per un'ora
Quindi era necessario ed è necessario che chiama quel per storie più nuova muovano pezzi di di cronaca e informazioni fondamentali per far capire anche alle persone che
Normalmente non rimanendo non si approcciano a questo tema con interessa ma dei primitivi
I fari di spiegarglielo in maniera più semplice e quindi anche il vocabolario migrante anche i dati anche la spiegazione delle Vecchioni e alle quali ho preso parte e quali sono
E quindi nel due mila e quindici cosa c'era nel due mila e quindici per esempio c'erano soltanto mi chiami
Militari possiamo dire a chi parte Antonia quattordici Mare Nostrum oggi alle quindici centralità Dominici di fronte perché ecco tutte
Quarto attenzione è importante anche per capire il passaggio
Davide Michele militari alle missioni
Umanitarie e che cosa sarebbe cambiato tra l'uno l'altro Periodo importanza per quanto mi riguarda il tempo c'è stata non è che sia cambiato molto non è che con le ONG c'è stato un pulsa però
Maggiore rispetto a quello precedente il periodo precedente perché i dati debba andare a guardare i numeri ci sono tutti nel libro dimostrano che e gli errori di più o meno sono nella media sono in linea e entra nel due mila e quindici metterci meglio perché fino al due mila diciotto diciamo dicembre due mila diciassette
Sono piuttosto consistenti poi piano piano dopo le memorandum con la Libia dopo insomma la agli attacchi che sono stati fatti
Andrà in legge e quindi le leggi comincino a ritirati un pochino c'è una arretro retrocessione dei dati ma
Tutto sommato migranti continuano a partire continuano ad arrivare proprio negli ultimi giorni deprimenti della pandemia
Hanno continuato a partire e ad arrivare tra l'altro più dell'anno scorso
Quando ancora qualche ONG operava invece negli ultimi mesi canta neanche o dai vecchi
I numeri sono addirittura aumentati quindi è importante saper leggere i numeri è importante saper dare dei nomi è capire il vocabolario nel mio delle varie accezioni
Che vengono dati quando si parla di immigrazione ed è importante unire i figli di questa vicenda canta pensare soltanto a quello che succede nelle ultime ventiquattro ore con loro
Io chiederei se raccordo citando un paio di cose una Davide Enia insomma che apprezzato autore attore teatrale di di di di forte caratterizzazione siciliano ovviamente io non sono di sinistra anzi tutt'altro proprio l'opposto dice il sommozzatore Norditalia grande come una montagna giunge in mare ogni vita è sacra se qualcuno ha bisogno di aiuto noi lo salviamo non ci sono colori etnie religioni la legge del mare e poi forse questo è il seguito ideale di di Cesare Pavese il mestiere di vivere quale mondo giace al di là di questo ma non solo ma ogni mare a un'altra riva e arriverò io ti ringrazio intanto ringrazio Angela Caponnetto per averci raccontato qualche scheggia i libri non si raccontano lo sappiamo come firma ma insomma qualche scheggia la da da questi accurati e partecipati diari di di lavoro di viaggio di cronaca dalle migrazioni ci premeva darle Angela Caponnetto attraverso i tuoi occhi cronache dalle migrazioni che libreria per pm reperire che sono riaperte ma anche ovviamente riferibile voi su tutte le consuete piattaforme di riferimento sulla
Graziella Giacon letto per essere stata con noi e a presto
Grazie a voi buon vento