Overshoot

Buona sera Ventola dell'ascolto di radio radicale Enrico Salvato rimborso per il nostro spazio di approfondimento sui temi del territorio e dell'ambiente o per scelta
Due anni fa il ventotto giugno del due mila diciotto è venuto a mancare Aldo Loris Rossi il nostro Aldo
Architetto urbanista già docente di progettazione architettonica all'Università di Napoli Federico secondo e tra l'altro come i nostri ascoltatori ben sanno coautore ed ideatore insieme al sottoscritto di questa trasmissione di aver sciolto
Dove per tanti anni abbiamo discusso analizzato i temi dell'ambiente del territorio dell'architettura dell'urbanistica delle politiche del territorio
Quello di Aldo è sempre stato un punto di vista originale brillante mai banale quella di Aldo è sempre stata proposta mai protesta
Il suo rapporto con i radicali è stato intimo e duraturo da subito nacque molto presto l'amicizia con Marco Pannella che conobbe grazie a un contatto comune quello con lo storico dell'architettura Bruno Zevi maestro di Aldo Loris Rossi e tra le altre cose
Presidente del Partito Radicale
Oggi in questa triste ricorrenza noi vogliamo ricordarlo con un suo intervento durante una intervista madri
Centinaia forse migliaia di interviste che facemmo insieme una recensione in particolare che realizzano sul suo libro sul suo ultimo libro Progetto per Napoli metropolitana dalla terra dei fuochi ai conica Police una meditazione suo città di Napoli sulla vita sulla storia una città manomessa e aggredita affidata agli autori della sua distruzione tra cumuli di storia abbandonata di rovine contemporanee come ebbe a scrivere Furio Colombo nella sua prefazione rovine ma anche paesaggi speranze come libro di Aldo manifesto di un evento nuovo a cui noi speriamo presto di poter assistere nell'attacco all'inizio di questa intervista di questo intervento ascolterete Aldo commentare
La prefazione di Furio Colombo al suo libro prima insomma di cominciare ad analizzare quelli che sono i problemi della città di Napoli Aldo Loris Rossi
Io ho la fortuna dei aver letto pentito da vicino questo grande maestro della cultura etico politica italiana che che appena che ha voluto appunto
Vecchia inserire questo mio lavoro lo ringrazio moltissimo perché questa sua stratificazione culturale riuscita a penetrare nella tragedia di una città come Napoli che veramente avendo grande potenzialità per aprirsi uno sviluppo futuro invece non riesce a ingranare a prefigurare un progetto capace appunto di targa uscire dal labirinto nel sottosviluppo
E aprirsi una strada verso il futuro quel carattere aggrediti in aprile a memoria una grande industria della nostalgia
E Napoli non ha la Ventura vi aprirsi al futuro è bravissima nel ricordare perché istruttiva e ricorda la tua cultura un cultura
Si tratta appunto di memoria di passionalità per amor ciao un difetto fondamentale quella di non guardare al futuro
Sopraffatto da un presente che sempre come dire in agguato e sempre utilizzato in maniera perversa Annona l'abitudine allevato
Guardare a punta a una prospettiva futura io ho chiamato questo primo libro nelle pagine interne un'utopia realizzabile è un ossimoro che colpisce con particolare
Fondatezza
Questa possibilità di uscire dal labirinto del sottosviluppo
Allora in estrema sintesi
Per capire in queste patologie di Napoli bisogna considerare che per i quattro quinti della sua storia cioè per due mila e duecento anni napoletano agita piccolissima
In equilibrio col paesaggio è una città celebrata da tutti i poeti il gli artisti pittori
E poi nell'ultimo
Periodo negli ultimi cinquecento tranne viene infilata in una progressiva
In mancanza di chiarezza nella guardare al territorio nell'aprirsi al territorio per il cui che continuamente chiusa su se stessi a Napoli come laicità impero USA da cinquecento anni a questa parte l'ingrandimento dell'urbanistica e dell'architettura come Piccinato promotore di hanno sempre indicato che l'altra volta poteva essere uno sguardo alla modernità
Uno sguardo al punto al territorio e invece non riuscita mai a realizzare questa svolta
Per cui dalla dalla dal dopoguerra Napoli ha realizzato la più grande espansione edilizia della sua storia implodendo su se stessi
Allora io sono contento che appunto Furio Colombo abbia che abbia penetrata questa tragicità della della città
E che appunto abbia chiarito che esistono delle possibilità di uscire dall'età e condizione implosiva
Aprendosi al territorio la scommessa e esattamente nessuno topina realizzabile
Questa idea di una grande Napoli sale in precedente illustre che ne parlava della Grande Napoli anche
Francesco Saverio Nitti ma prima lei Lucia intuito che la divisione di sviluppo per Napoli era quella verso nord e Carlo di Borbone quando a collocato appunto a nord di Napoli sullo sfondo dei monti di Frattini nella nella splendida piana campana dell'antico atti del campano sul cioè l'antica Campania Felix sedi romane la sua regia e quindi ha individuato l'arte di sviluppo
Perciò allarghiamo Acampa ti posso però poiché lo proiettava invece non ha capito questa grande rischio che possono mandare professore perché nell'introduzione la prima cosa che cd
Giuseppe Moscati che scrisse appunto non il terremoto non il Vesuvio nei cataclisma distruggeranno Napoli ma i napoletani
Questa è una tragedia che noi tutti sperimentiamo che i napoletani non hanno la consapevolezza della straordinaria
Capi bellezza nel panorama delle ne cambiano le virtù delle delle fantasie però sono i primi ad approfittare di questo patrimonio evitare i primi abbassarle
Benito Croce diceva che Napoli è un paese in cui è impossibile promuovere un pubblico interesse
Senza rimetterci nemmeno la salute cioè c'è una strana vocazione al canale Chirivì Anna a Napoli c'è uno una insopprimibile voglia di farsi male
Dal quattrocento voi quando Raboni ha raggiunto una un equilibrio straordinario gol paesaggi verrà chiamata dai cronisti Napoli vaccini pile da allora è cominciato e uno un precipizio
Di
Accavallarsi dei problemi non risolti ha raggiunto vette splendide come la più grande ragione della sua civiltà nel settecento Carlo di Borbone
Ma poi è precipitata con continuità Temper in questo vizio della implosione prive di non guardare applicata territoriale delle potenzialità di sviluppo vita la città e allora i problemi non si risolvono appunto
Accavallando visto Mandoli
E incapaci di prefigurare un un uno sviluppo territoriale alternativo perché è stata la la grande patologia di Napoli e noi pensiamo io tento con questo
Dal libro di dimostrare che ci sono prospettive alternative cioè non è detto e questo destino aiuta debba
Pensare sullo sulla sul futuro per Napolitano o Napoli riesce attuare un riequilibrio e con l'area metropolitana
Attraverso l'area metropolitana con la la provincia di Napoli o finiva come sempre più con la Calcutta intatti come diceva
Il grande gioco rubando Francesco Compagna allora per evitare questo rischio occorre realizzare appunto un'arte di riequilibrio economico territoriale
Roma Caserta Salerno che la spina dorsale di questa nuova prospettiva futura
Per la città e poi realizzare un grande raccordo anulare tipo quello di Roma
Che possano unificare le due province viva Napoli e la provincia di Caserta che sono piccolissime oggi Kia varato alla legge
Sulle aree metropolitane
Ha detto che le Province possono o debbono coincidere con le aree metropolitane chi realizza il ministro di Frank furetto vernacolo che la provincia di Napoli
E la ultima
Delle cento e sette province italiane per qualità della vita e la più densamente abitata la più densamente edificata d'Italia
Insomma la provincia di Napoli
è la da parte della Provincia di Torino
E poi la la la metà della provincia di Bari che foreste e tra le più piccole allora perché non scrivi unifica ma fuori e la Provincia l'avviso di Napoli è quella di epica aperta che staffe imporre sono stati in un'unica realtà
Geografica sarà geomorfologica amministrative perché esisteva un'unica provincia
La terrò laborista da da dalla dal basso orda l'Alto Medioevo fino alla a ai primi dell'Ottocento allora per
Federica in due parti essa verrà scelta funesta Ettore due Province piccolissime che da sole non riescono a risolvere i problemi della della città e quindi del del dello sviluppo riequilibrare nel territorio
Quindi la riunificazione delle due Province attraverso il Grande Raccordo Anulare
Napoli potrebbe dare una risposta e aprire i vapori verso il futuro ma anche questo sistema bipolare Roma-Napoli no come super organismo scrivi tu è come troppo Lizzano di antica formazione è infatti a tale proposito nei ricordi che il presidente della Camera di commercio di Roma e provincia Mondello aveva dichiarato che nel che campo turistico vedo le due città alleate per catturare i primi flussi turistici dalla Cina che colpo sarebbe un pacchetto Colosseo San Pietro
Pompei Capri
Parigi premerebbe
Impartiti ok ricordano stanno
Kennedy nella nella sistemazione augustea delle Province
Italiane e dell'Impero ma voleva cioè la la lasse Roma-Napoli era l'arpeggio prima cioè la l'antica la nel Lazio e l'antica Campania formavano un'unità
Geopolitica Chiara amministrativa
E Lalla alla la Campania antica insomma andava dall'esprimere alla pelle cioè al confine con lecita di fondazione
Greca e quindi questo asse Evola un Marte straordinario perché
Ci sono c'è un patrimonio archeologico di straordinario valore ci sono otto territori
Di una credibilità istituzionale che la lager campa annus lager Romanus cioè la piana di fondi
Insomma sono irrisori più percettivi d'Europa
E allora Franco in tutto questo asse può aprire una prospettiva straordinaria per cui Napoli e Roma formeranno come nell'antichità infine un sistema bipolare di grandissimo prestigio di grandissima vitalità
Capaci dal punto di competere con le grandi capitali come Parigi Londra
L'immagine che parecchio circa undici milioni e mezzo di abitanti cioè quanto gli abitanti del Lazio della Campania messi insieme
Ma sono concentratissimi tutti nell'impianto Laughs c'è su dodici mila chilometri quadrati quanto a quando la la spinta Campania quindi è Parigi alla città congestionata operante
Che il grande geografo Francesco i grandi parlava appunto di Parigi ed esperto francese allora noi
Appunto rilanciamo quest'idea dell'arte ridicoli per economico territoriale
Roma Caserta Salerno come la spina dorsale
Di un'armatura urbana capace una volta integrata e non supera organismo ai come metropolitano
Cavalieri competere con il triangolo con latte rompendo con l'arte Torino-Milano che di centoquarantacinque chilometri quindi
Si aprirebbe un'arte e una una prospettiva di riqualificazione territoriale dei duecento chilometri
Compresi tra Roma e Napoli che configurerebbe appunto una spina dorsale che potrebbe e per il sistema vertebrale
Che un importante del Mezzogiorno d'Italia forse proprio questo è il progetto per far uscire appunto Napoli tutto il Mezzogiorno d'Italia
Dall'Abi rintocco il sottosviluppo perché come ci ricorda Furio Colombo appunto un pianificare diverso pensando al futuro di una città libere moderna dove la lotta alla malavita cominciata architettura e urbanistico professore però questo tuo libro è soprattutto il racconto di vicende degli anni ottanta a Napoli particolarmente interessanti perché gli anni Ottanta questo ricordiamo gli ascoltatori di radio radicale sono anche i periodi che hanno visto Marco Pannella no seduto in Consiglio comunale a Napoli e sono gli anni in cui il consociativismo tra bande partitocratiche ecco nella componente comunista in prima linea
Distruggono letteralmente Napoli a partire dal terremoto della mille novecentottanta
E da quel terremoto inizia un attacco inizia un attacco un al centro storico col progetto di ampliamento del vecchio Policlinico un attacco alle aree agricole con il intimi la alloggi della ricostruzione e questa distruzione del patrimonio storico napoletano vede anche una complicità bestiale dell'Università di Napoli
Ecco per esempio in merito alla prima convenzione Adriano Buzzati Traverso denuncia il progetto di costruzione del Primo Policlinico
Nell'attuale aree demenziale dimostra lo stato di disfacimento morale e l'arretratezza culturale della classe dirigente dell'Università di Napoli questo ce lo devi spiegare
Certo diciamo che ciò efferato l'inizio di una di un attacco al centro storico poi culminato con un progetto come il Regno del possibile
Praticamente che subentrava il centro storico di Napoli
Con due
Va strade di di tube interamente al punto parallela a via Roma e parallela via Curiglia che insorgere varò in pratica i quartieri ricchi e reali con poi una estensione
Anche l'ITIS di espansioni urbane micidiali cioè insomma il disegno singoli il in quella decennio fu netto è quello di subentrare il centro storico e di ricreare
Una nuova città all'interno della città
Cioè a al nell'aria Oriente di piazza Garibaldi insomma un'aria una nuova città che denominavano politiche due mila che praticamente aveva una consistenza spavento usa il professor Giulio De Luca grande urbanista
Amico di Piccinato all'aria ha calcolato e pubblicato i dati questa nuova città altri era è composta da circa trecentocinquanta mila panini
Per capire trecentocinquanta mila Running sono l'insieme delle dieci New Towns inglesi costruiti nel decennio post bellico dal quarantasei al cinquantasei
A a trenta quaranta chilometri dal centro urbano ogni città aveva una consistenza di di cinquanta sessanta mila abitanti quindi insomma è un'operazione demenziale Rie come entità a mettere insieme le dieci città metropolitane
Farne una sola poi sulle mila da costruire appunto vicino al centro direzionale cioè in una no non è che una volta era una palude comico ladrona e così vi è una paginetta idrogeologica spaventosa anche a rischio vulcanico che perché recentemente e vari quartieri orientali di Napoli che è esattamente questa trama qua sono stati inseriti nella zona rossa
Vesuviana competono ad alto rischio permanente allora la tragedia immane che ampie per un alcuni architetti urbanisti propongono un tipo di città che il rischia di far collassare
L'intero sistema urbana perché farebbe collassare il sistema viabilistico credenti elettriche le reti fognarie le reti impiantistiche
Noi diamo raramente al grado zero della cultura non ha creato il Regno del possibile poi due mila sono stati attaccati da tutta la cultura nazionale
La Bruno Zevi da da da Antonio Cederna da Leonardo Benevolo dallo stesso
Valentino è stato un single sindaco illuminato nel periodo mille novecentosettantacinque ottantatré e quindi insomma il periodo il decennio della ricostruzione è stato un esempio di implosione della città
Non sia riuscita a capire che bisognava realizzare uno sviluppo lungo assi di dei decongestione che avrebbero potuto al punto rompere l'assedio della città un assedio di tutti i Comuni contermini titola veramente in condizioni disperate come dicevo prima che Francesco Compagna
Chiamava giacca al utilizzati negli anni Sessanta allora il problema oggi enorme perché occorre realizzare una una come dire una una svolta etico politica e una svolta culturale e produttiva se si vuole uscire da questo labirinto e quindi occorrono evidenti progetti alternative
I progetti alternativi capacità di prefigurare una ispezione in equilibrio con il territorio e capace soprattutto di difendere la piana campana come riserva agricola
Di di importanza fondamentale proprio per l'avvenire della città
Cioè un'area da proteggere
Per la sua produzione altissimi altissima qualità agro alimentare quindici sta un un grande di segno che ci può portare avanti Daniele
Questa utopia realizzabile come lo chiamano a Torino il rally appunto confermava questa giustezza di tutti io definizione eh e ha bisogno di una classe dirigente
Non succube dal del del potere
Diciamo della con l'uccisione con le forze più organizzative che soffocano Napoli quindi c'è bisogno di una svolta assolutamente altrimenti Napoli rimane nella sua patologica condizione di realizzare urbanizzazioni pensa allo sviluppo che la porteranno al collasso
Oggi Lago di di fronte a un bivio o si sceglie la strada della decongestione
E e dello sviluppo lungo altri altri di di potenziamento delle attività produttive oppure
Collassa sotto il perito non ci sono alternative perciò la sfida che per le elezioni del tempo lei come dire mortale perché le mezze misure non si riescono a portare avanti
Nella provincia di Napoli sono sono stati censiti quaranta
Quaranta cioè Calanna novanta clan camorristici e quattro mila a affiliati coeso chi prevede la data spaventare chiunque bisogna punti in ogni modo tentare di realizzare questa svolta politico-culturale altrimenti non ci sarà futuro per la per la grande metropoli di Napoli
Anche perché la stessa Scampia Tushi ricordi perché
Un villaggio praticamente della malavita nasce massacrando delle aree agricole fortissimo e quelle estati uno degli errori più gravi che ha commesso l'urbanistica napoletana
Lascia ampia e pochi lo sanno e il TAR estorta è stata immaginata alla retta negli anni settanta come un un un un quartiere una piccola città dei circa settanta mila abitanti
Però doveva essere autosufficiente cioè dove vive attività produttive dove Davide attrezzature dei diritti di livello superiore
Doveva avvenire con un numero di abitanti e di di attrezzature equilibrate
Tuturano espropriate praticamente trecentotrenta ettari però nel nella mail nei due decenni in cui si è realizzato questa mostruosità
Hanno Scianaro hanno preso delle decisioni altrui garantisce cioè che il l'area da da edificare età utilizzare per per un progetto equilibrato sul territorio è stata dimezzata
Quindi è stata congestionata
E e addirittura il nome della vita dei capi ha destato la doppia poi non sono state realizzate attrezzature e servizi non sono state realizzate attività produttive quindi è rimasto il gigantesco quartieri dormitorio che ha distrutto un'area vedi video straordinaria
Interesse bellezza paesaggistica era abitata da ottocento famiglie di dei coloni che prendevano mozzarelle offrirono ortaggi eccetera quindi è vera un'area ancora libera
Rispetto al Lara ripeto anche all'aeroporto di Capodichino sedile congestione oggi abbiamo una edificazione massiccia di tutta l'area Coppino alla al limite dello stesso aeroporto erario morte già ecco insomma inserito in un'area super urbanizzata con un'unica pista che in rete certamente sulla sul Museo di Capodimonte quindi incanto l'età Toti un incidente non solo si si si si distrugge un patrimonio universale unico al mondo
Che è quella appunto del Museo di Capodimonte ENI praticamente chiedetegli una una zona urbana densamente abitate quindi siamo in una condizione dei dei incredibile io ignoranza ed indifferenza cioè la politica non si deve fare parte di porre questo problema
Non ci sono Progetti prospettive per riequilibrare l'area l'area napoletana e aprendola alla all'area metropolitana e questa è la e la tragedia in mare cioè
La inerzia della classe dirigente e parallela non vedere più la gravità dei problemi in cui noi ci dibattiamo anche dell'attuale professore dell'attuale sindaco de Magistris
I delegati all'urbanistica
Guardi io io penso una cosa che i problemi sono tanti
Effettivo destriero dissolve da affrontare occorrerebbe un'apertura delle istituzioni a nuove idee annuale proposte a nuove prospettive di sviluppo invece la gravità dei problemi ha ridotto la politica alla gestione dell'ordinario
Hanno invece che poi diventa emergenza permanente e insomma non li diano in vediamo avendo ridotto alla grande politica a gestione amministrativa dell'ordinaria ma quale appunto come diceva
E ai limiti della della sopportabilità
E quindi chi vive in una emergenza permanente alle capisco pure la la la la complessità dei problemi no occorrerebbe occorrerebbero idee nuove occorrerebbero più la capacità di guardare lontano e mente insomma i politici vivono con ogni con il tempo della legislatura l'unico interesse e quello di col di di di copriva il tempo della legislatura e non guardare lontano la insomma oggi Napoli è uscita ad alta densità alla alla più alta densità abitativa edilizia in Italia
è complessa tra due zone ad alto rischio permanente quella vesuviana e quella turca e greca
Che con una congestione
Parabolica e chi parla ancora di di di devi costruire altre altre carte all'interno del confine comunale
Cercando quattro quartieri orientali che sono stati inclusi nella nell'aria vissi viavai dove tuttora ad alto rischio permanente quattro quartieri occidentali
E anche sono inclusi nella nella nella zona collegamenti ad alto rischio permanente per per capire un po'la complessità basti pensare che nato a Lecce nella provincia di Napoli era più piccola delle province italiane
E circa mille centosettantuno chilometri quadrati entro ma entra la praticità printer raramente nel Grande Raccordo
Anulare di Roma bollato l'impiegato ha al suo interno il ventuno dei Campi Flegrei ritiene allora voi immaginate
Il il il grande raccordata a Roma tutto organizzato conduca vulcani ad alto rischio permanente Elena Gorna paranoica bene non si riesce nemmeno a pensare e questi problemi giganteschi
Sono letteralmente migliorati ma non solo la politica locale anche dalla politica nazionale soprattutto dalla politica nazionale te
Professore grazie veramente
Grazie a voi
Questo con quell'intervento di Aldo Loris Rossi nel corso di una intervista del due mila quattordici all'interno dalla nostra trasmissione della trasmissione per sunto di cui lui era cultore insieme al sottoscritto intervista sul suo ultimo libro Progetto per Napoli metropolitana dall'terra dei fuochi Comina police abbiamo riproposto in questo periodo in cui ricorre la triste ricorrenza della sua morte due anni dalla scomparso quanto ci manca il professore Aldo Loris Rossi quanto ci fa anche il nostro amico Aldo ci fermiamo qui però oggi con il nostro spazio di approfondimento
Sui temi dell'ambiente e del territorio over Fruttero e torniamo a settimana prossima verso prestate ascolto perché i programmi della nostra emittente di radio radicale proseguono è un saluto come sempre la Enrico Salvatori