Tra gli argomenti discussi: Commissione Ue, Consiglio Europeo, Economia, Finanziamenti, Investimenti, Italia, Libro, Politica, Riforme, Storia, Unione Europea.
La registrazione audio di questa puntata ha una durata di 33 minuti.
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economista
già vicedirettore generale della Banca d'Italia
Continuiamo con la nello spazio di approfondimento sull'economia professor Paolo Guerrieri situazioni Bongiorno Bonolis lei Cometa
Tutto bene ma opera prego venne la visitò incinta speriamo dalla Società Autostrade al Consiglio europeo
Sembra un salto logico però poi a ben vedere visto che l'Europa deve decidere sul recovery ovvero sia sullo strumento più importante mai creato dall'Unione Europea per fare investimenti poi così lontano non è altro non è così immenso allora
Professor Quintieri lei che cosa come vedi il prossimo consiglio per ma è questione di pochi giorni
E rivolgerà come sappiamo venerdì e sabato di questa settimana bell'appalto definito inseriti tentato come quello decisivo per per l'accordo però ci sono molti molti dubbi che sia poi i cosina tanto che sono davvero molti ancora i temi le divisioni tra Paesi su questi temi per cui c'è la probabilità elevata che questo incontro per quanto importante e utile sarà non riuscirà a chiudere d'accordo e quindi intensa già alla necessità di un nuovo appuntamento che potrebbe avvenire entro fine mese
E la ragione appunto tre il fatto che come lei sottolineava un incontro di portando storica perché non ha deciso un piano per dimensioni Maradona in arrivo consiglio europeo informale sotto la presidenza della cancelliera chi chi guida è un fatto importante sì sotto appunto la la la la presidenza
Tedesca allo stesso tempo i temi sono straordinariamente importanti qualche giorno fa il presidente del consiglio europeo Jean Michelle ha presentato una una una bozza di testo
Che avrebbe dovuto comunque si spera
Potrebbe in qualche modo a rendere più facile questo accordo però anche su questa bozza di testo sono emersi a questo punto queste questo tipo di divisioni perché per riassumere proprio sinteticamente come facciamo sempre
I temi sono ecco non sono secondari per c'è innanzitutto il tema dei temi che è la dimensione di questo questo ricoveri fa dal perché come sappiamo ci sono perlomeno cinque Paesi esplicitamente che sono i quattro Paesi con cavalli in qualche modo diciamo Grassi aggiunto può in quinta lauta Danimarca la Finlandia l'Olanda e la Spezia
Che chiedono esplicitamente che venga ridimensionati vengono ripensati che circa trecentocinquanta miliardi
E soprattutto redistribuiti diversamente tra cinquecento miliardi come interventi chiamiamoli a fondo perduto comunque gran fra i duecentocinquanta come come prestiti da questo punto di vista la bozza del del del Presidente del Consiglio europeo ha ribadito che in realtà la la dimensione del del l'intervento deve rimanere i settecentocinquanta miliardi perché chi esplicita che questo è è una dimensione fondamentale che non si può in qualche modo intaccare che si vorrà dire
Un impatto macroeconomico che qualcosa molto importante che questo impatto sia favorevole a un rilancio della crescita non di questo o quel Paese ma dell'area europea nel suo insieme e quindi primo tema e questo della dimensione e su questo c'è questa presa di posizione a questo punto del del presidente del consiglio europeo poi c'è un problema di di date perché in qualche maniera nella proposta diciamo ritiene Area
Il il il piano dovrebbe in qualche modo turare tra il due mila e il ventuno e il due mila e ventiquattro quindi si tratterebbe di un piano di quattro se non cinque anni
Anche qui la richiesta dei paesi che non si capisce poi perché non sono definiti Rugarli appunto i cinque Paesi di cui parlavamo è quello di accorciare questo questo periodo di tempo
E farlo diciamo di Josè durare non più di un biennio quindi l'emergenza di interventi dovrebbero essere eccezionale ma dovrebbe limitarsi a un biennio e qui c'è una mediazione nella nella proposta di Michel
Perché l'idea è quello naturalmente tra due qua colori farlo durare un triennio quindi questo potrebbe essere poi uno dei punti facilmente superabile
L'altro punto riguarda a chi verranno poi distribuiti questi fondi cioè l'allocazione tra Paesi che naturalmente importantissima qui che serio fondamentale è che questo non deve essere un piano come sempre avviene distribuito in base alle quote
Di ciascun Paese surrettizio sul capitale di in questo quella situazione ma deve essere ispirato a una solidarietà di fondo quindi il il i fondi devono essere allocati in favore di quei Paesi che più hanno sofferto di più hanno avuto conseguenze a causa dalla pandemia su questo c'è accordo però non c'è accordo sul criterio da utilizzare
Perché il criterio che viene attualmente proposto è quello di guardare alla disoccupazione dei paesi tra il due mila e quindici e il due mila diciannove quindi gli ultimi grosso modo quattro anni
E qui si dice da parte di alcuni Paesi che in realtà questo riflette il passato ma non necessariamente riflette i costi e le conseguenze della pandemia quindi qui sicuramente
Margini per rivedere questa questo criterio ci sono se non altro per renderlo in qualche modo più aderente al discorso conseguenza della pandemia tanto che nella bozza miscela si propone per un PIP primi due anni di seguire il criterio disoccupazione ma poi di aggiornare questi criteri invade a quelli che saranno effettivamente i danni che verranno misurati diciamo arco in conseguenza della parte della pandemia
Cioè il discorso importante di chili di come finanziare questi interventi cioè le risorse dei paesi o risorse
Del del dell'unità europea quindi quelle che si chiamano risorse proprie e qui c'è una posizione molto importante uno il presa di posizione del parlamento europeo ma in prospettiva
Che una quota significativa coste finanziata attraverso risorse direttamente
Stanziate quindi entrate diciamo del dell'Unione europea questo sarebbe un modo un primo passo per un'idea di una vera e propria unione fiscale qui le divisioni sono abbastanza altrettanto significative i preti
Frugali sono per limitare al massimo diciamo la parte di risorse proprie
E altri paesi invece e vedono con favore questa possibilità la mediazione
Possibile che a questo punto
Introdurranno un paio di Bucci per quanto riguarda queste risorse proprie che sono poi soprattutto la tassa sulla sull'uso diciamo della sulla plastica mono uso e quello che potrebbe essere parte delle delle delle entrate in termini di quello che si paga il per le emissioni diciamo di CO due quindi quello che viene chiamato appunto nelle belle mission per inciso questo sistema euro dell'unione europea per tassare le emissioni nocive però per quanto riguarda tutte le altre voci soprattutto la web tax la tassa sul digitale soprattutto la tassa sulle sulle transazioni finanziarie che rimanda a una trattativa che si dovrà in qualche modo condurre quindi qui questa mediazione potrebbe essere di questo genere ma il vero diciamo il il come dire il nodo da sciogliere condanna in tale e riguarda questi due temi da un lato quali condizioni a quali condizioni questi perché ritorte verranno mette a disposizione dei paesi e soprattutto chi dovrà in qualche maniera le monitorare che queste condizioni vengano rispettate quindi il tema fondamentale quali condizionalità ai quali governance di questo fondo perché qui la spaccatura e netta tra appunto un Nord soprattutto i Paesi in qualche modo ancora una volta chiamiamoli per comodità frugali
Che sostengono che queste condizioni in realtà devono essere come dire ampie quindi devono riguardare anche quello che è la situazione macroeconomica di fiscalità del debito dei Paesi e quindi invoca imboccano a questo punto la necessità di condizioni che richiedano riforme quelle più tradizionali che appunto di solito
Sono lo Stato è sempre poi trattata nell'ambito del Patto di stabilità e crescita e così via
E
A accorpare diciamo questa richiesta si chiede che a monitorare quindi a decidere che un Paese resta rispettando e quindi può continuare a usufruire dei fondi debba essere il consiglio europeo e quindi come dire i singoli governi dei singoli Paesi
Che in qualche modo rivoltata completamente la proposta che invece inizialmente al fine maggio la Commissione europea aveva fatto e invece tardiva che le condizioni ci fossero fossero legate a quello che si chiama il semestre europeo quindi a quella che è una programmazione economica che è legata alla alla politica economica europea sono diciamo condizioni che vengono poste ogni volta sui bilanci
Perché i Paesi prendano determinate decisioni ma il monitoraggio il governo diciamo e e quindi la possibilità di decidere chi è o no a favore del rispetto e quindi dei fondi
Nella proposta della commissione spettava la stessa commissione quindi a una istituzione come dire collegiale e europea quindi e su questo diciamo la la la la la la spaccatura è netta perché da un lato condizioni riforme diciamo banche vecchio stampo negata una governance intergovernativa dall'altro la proposta dalla Commissione
Dica riforme clima che riguardino in qualche maniera un discorso di programmazione economica sia europea che nazionale soprattutto una una governato e che sia in mano a istituzioni cioè hai tu ma la Commissione e che quindi poiché il Consiglio europeo debba ratificare
Con determinate maggioranze ecco su questo quali possibilità ci sia diciamo quali possibilità cioè di un compromesso
E qui naturalmente c'è una posizione per quanto riguarda questa bozza di di del consiglio dettagliata del Consiglio europeo
Che e i in qualche maniera a dar ragione ai Paesi epocali perché nella proposta nella bozza c'è in questa questa questa diciamo proposta che guarda con favore il fatto di mettere in mano alla Consiglio europeo la decisione di ratificare o meno quanto il cui Cimoli Paesi stanno facendo basterebbe tanto per dire
Una un blocco di per il trentacinque per cento del del degli utili diciamo del del per il Consiglio europeo quindi una minoranza di Parigi per bloccare il via libera quella con la missione all'esborso di fondi quindi si tratterebbe di mettere in mano al Consiglio europeo un potere forte
Allo stesso tempo naturalmente sul discorso delle riforme c'è invece la possibilità di guardare di più a un discorso di riforme
In chiave di programmazione europea con naturalmente dei risvolti che riguardano i singoli Paesi ecco quindi ed è a questo punto diventa questi questi margini ci sono
E qui verificate però di capire ad esempio che qualche modo capito che la posizione del governo italiano è una posizione a favore del fatto che il la governance cioè il controllo poi del per il rispetto o meno di queste condizioni resti in mano alla Commissione
Secondo me questa è una posizione giusta sul dal punto di vista delle del principio perché in qualche maniera non ha molto senso che i singoli Paesi diciamo
Possano a questo punto decidere che cosa altri debbano fare sarebbe un modo di stravolgere
L'uso di questi fondi
Però quello che preoccupa è che ci porta a pensare che che questo governo della per ripetere l'intero e colori Panda sarà in mano alla commissione come dire ci sia una possibilità in qualche modo di condizionalità più larga che fu facilmente aggirabili mi ecco questo credo che sia profondamente sbagliato se questo è l'idea che c'è dietro perché nessun principio io credo che ormai chi ha raggiunto un accordo anche abbastanza vasto e che questi fondi anche quelli che verranno dati trasferiti come dire unilateralmente è non è che verranno trasferiti come dire
E aggravati o i Paesi poi decideranno loro ma ci sarà in qualche maniera un monitoraggio molto stretto sia della progettazione di come questi fondi vanno usati sia di come poi vengono implementati effettivamente e sia per verificare i risultati
Quindi da questo punto di vista l'accordo anche tra la Germania e Francia quando fu a fine giugno fu abbastanza netta la posizione della cancelliera Merkel
Che per l'ho appunto della necessità che questi fondi anticrisi siano usati molto tempo perché questo è fondamentale per la possibilità poi di dimostrare che l'Europa quando agisce di concerto
è in grado di beneficiare poi tutti i partiti membri quindi come Pirelli rispetto magari il il fatto di Pitti continuare a perorare un discorso di governance
Da un punto di vista
Collettivo quindi intere diciamo comunitario ecco non deve fare minimamente far pensare
Che questo allevierà il compito dei Paesi a partire dall'Italia impegnarsi da subito perché questi crocchette di questi piani vengano e verranno presentati
Ieri Bettin il su un piano che lecite aggiorniamo il niente niente
Al prossimo mercoledì hanno bandito il professor Paolo venire con la vita e dura il contenuto è un altro dal direttore benissimo quel cognome andiamo a proporre un'identità che abbiamo l'ho voluta registrato col dottor Pierluigi Ciocca vicedirettore
Il generale della Banca d'Italia pubblicato una riedizione mobilizzazione del sul libro
E ricchi per cento punto interrogativo storia economica del nostro Paese solo economica dell'Italia edito dalla Bollati Boringhieri e al mercato una intervista insomma ci sembra piuttosto interessante lasciamo però la parola tutto ciò con la scultura glielo dica
Radio radicale abbiamo ora ai nostri microfoni dal dottor Pierluigi Ciocca vicedirettore generale della Banca d'Italia autore di un libro piuttosto importante
Il cui titolo è storia economica dell'Italia dottor Ciocca è una nuova edizione di questo suo libro e cosa racconta in questo l'altro insomma piuttosto corposo
Reggina spenta contro interrogativo anche Enrico Ercole è una giornata dell'ebreo cosa dovete prendere
Culminava nella due mila cinque questo apre con una io mi sono spinto sino alla vigilia del Coritiba
Aggiungendo al punto due capitoli sugli ultimi quindici anni
Ma da tecnico che perché l'Italia
La sua economia
Sono sempre un po'a rischio
Per ragioni profondamente strutturali
Non è stato lineare la l'uscita dall'arretratezza ma del precedente e dall'altro fino ad oggi sono state quadri
Due parti brillanti nel
L'età giolittiana sono i primi dieci tredici anni del Novecento naturalmente il tempo del cosiddetto miracolo economico mille novecentoquarantotto mille novecento ottantatré
Due parti grazie alle quali italiani entrante sotto diversi profili ricchi sono state precedute da linee seguite
Da parte del ristagno soprattutto da Rutelli farà nell'età Cristina
Negli anni ottanta novanta dell'ottocento nel secondo periodo negli anni trenta
Ahimè di nuovo negli ultimi venticinque anni professore aggiunto ricognizione
Qui a questo problema ecco questa questa panoramica storica ad ampio raggio che l'età può essere molto importante per capire le le ragioni profonde della diciamo così dei problemi strutturali del nostro della nostra economia e anche i tram del nostro capitalismo in insomma sommariamente perché ovviamente non possiamo fare una discussione degna insomma del Sudan sono quali sono le cose che hanno reso possibile l'età giolittiana e il miracolo economico sostanzialmente il cuore della Prima Repubblica
Cioè partorire fondamentalmente prego
Una
Politica economica credo a digiuno di vittorie e anche quella del decreto e il delle cose belle della seconda guerra mondiale
Pensiamo al mercato unico la consenso in chiave di concorrenza
Cioè faccio un solo esempio Giolitti ieri alle imprese italiane industriale tra virgolette
Ha detto ai carabinieri non avrebbero più
A Taranto ma contadini e operai tutte queste soltanto si mobilitarono programmi però aumenti salariali e migliori condizioni naturalmente l'ordine pubblico sia andata andava rispettato
Quindi la sollecitazione tutto inferiore
A alla quale lei intravede risposero entrambe le parti
Lungo la via non interrompe il ricerca della produttività della comune progresso quotidiani troppo quindicina chilotoni è un fattore politico
Di politica che può favorire in senso lato la concorrenza con l'età giolittiana perché il presidente del consiglio Giovanni Giolitti di Tallin Prete io
Non dovete regolare in otto però io non credo non solo più al vostro territorio garbato delitto quindi
Deb lascia la lotta sociale diciamo di carattere tra virgolette la dinamica
La dinamica del mercato del lavoro e del calare l'equilibrio per dirla in modo raffinato ovviamente poi nell'età nel miracolo economico con l'adesione al mercato comune quindi la spinta la concorrenza non alla quale entrerà la quale le imprese italiane in un primo tempo si oppose
Le un bolide nord o la Confindustria ricotta che conveniente contro il tentativo contro il mercato comune che non mi ricordo male no
A la Malfa Merzagora ed anche della classe politica
Dirigente italiana tennero duro e a quel punto le imprese italiane rispose doveva farlo loro
Accumulando il trenta per cento degli investimenti fissi rispetto al PIL
Lento molto importante noi controllori condotta attore secondo avrebbe questo è il primo se non ricordo male il secondo Pepe come la risposta del Governo che glielo nomine battaglie delle donne tetto ieri quello legato il pecorino al brigadiere mancava l'autorizzazione come negli ultimi venti metri
L'imperatore da voi vediamo quello che è successo egli tenta la terzo fattore dottor Ciocca quale organo da donatore siamo noi e l'intera società italiana
Quindi sotto i profili oso dire della cultura delle istituzioni
Della politica intesa non chiudono il governo amento soltanto per la società come prolisso
Quindi in quelle due occasioni rispose
Quindi quindi mi par di capire quindi alla concorrente risposte chiamiamole positive che dell'impresa chiede la società in senso lato interiore riduzioni politica e ho capito bene semplificarlo
Va bene le multe implicazione giornalistica
Quota invece accusa insomma ha provocato le è alla base delle fasi di ristagno che precedettero specialmente seguirono l'età giolittiana la il cuore della Prima Repubblica
Ma e il Cretto attori creda bravate il personale della vicenda cambiando insegna
Fondamentalmente
Eventuale illustrare rapidamente con riferimento a ciò che soprattutto centrale cioè gli ultimi venti venticinque anni
Il cui carattere al punto che a titoli aggiuntivi no allora albo Luca però il Governo l'economia le sue carenze
A cominciare dalla finanza pubblica proseguendo sulla le frontiere del della economica
L'imprenditore le imprese italiane che hanno
Appeso al profitto
Cioè
La la
Valutato ricomporre per inviarlo puntare al professor moderazione salariale hanno contato sostenitore pubblica larga hanno punta ancora
Illuminato imparò devo revocare il pranzo l'illusione delusione attanaglia
Il nostro dovere evasione ed elusione che sono concentrate nel settore dei produttori della impresa
E tra quindi Cunego corre quindi per quel così delle interrompo lei dice moderazione salariale ovvero mancanza per una per calare un po'più elevati magari in linea con aumenti della produttività spesa pubblica improduttiva
E diciamo così dumping spiccare il valutazione iniziale ho capito bene il dato prendono negli ultimi venti venticinque anni il
La produttività e parlo deludente
Perché il tema economico italiano comunque definita
E ma non è cresciuta tendenzialmente in diverse fasi sottoperiodi durante questi venti venticinque anni è addirittura diminuita in particolare per carenze dei esperimenti
Perché niente di innovazione per carenza di progresso che nondimeno i propri che dal novantadue novantatré
Sì no alla vigilia della recessione aperte due mila otto vano totali su livelli record della storia d'Italia
Chiarite anche nel e anche negli anni successivi pur diminuendo
Rispetto alla battuta della produttività comunque soddisfacente tant'è vero che le imprese italiane si sono tolte i debiti tendenzialmente negli ultimi anni sia
Ieri per quanto riguarda la politica economica abbiamo già detto
Per quanto riguarda la società italiana io sono sono l'economista Antonio devo accennare
Questo scadimento culturale e istituzionale
E politico dal consenso della nostra società
Chiarissimo e a questo punto però tocca arrivare una parte costruttiva per così dire al di là della descrizione del della storia del nostro Paese mi pare di capire che il punto chiave del sud della sua analisi del suo discorso
Qui a dare una spinta di concorrenza ma intenso positivo diciamo così alla all'economia alla società
Questo è un punto a mio parere assolutamente centrale naturalmente aggiungono subito che
Chi governa chi ci governa dovrebbe correggere
La condizione delle pubbliche finanze non eravamo lontani prima del Corriere no lei ricorderà che il disavanzo pubblico italiano avere relativamente basso
Il rispetto al passato finanze pubbliche
Mezzogiorno almeno una vittoria non aveva al contrario del suo rompersi ovviamente essenziale
La concorrenza dentro dentro l'archeologia evocata
Infrastrutture io sottolineo
Non farò Solimena scontrano Ranieri venticinque lettori ma e questo applauso
Per gli investimenti pubblici in infrastrutture a cominciare dall'accanita negli ultimi venti venticinque anni approntata fra all'economia al di là degli affetti e importanti tra l'altro una domanda perché il moltiplicatore degli investimenti pubblici molto largo che spendevano avrà rimesso in enti pubblici rivali
E cresce dopo due o tre anni due o tre
Mentre il tema è uno avvenendo in questi mesi per spesa corrente il moltiplicatore zero cinque
Quindi bisogna dividere per due ed è per questo anche il mio
E dettata in parte corrente e infine la dimensione europea che ovviamente è molto importante predomina quello che del gli ultimi c'è un'altra volta in Europa
Ma venti anni
In particolare i nostri amici tedeschi non hanno sostenuto la domanda e l'Inter nell'Europa in primo luogo e quindi nell'intera Europa
Per cui la crescita delle regolare a però molto modesta
Identica o di accennare un ulteriore elemento che è quello della distribuzione del reddito e in Italia è molto spericolati
Ho creato dei profili
Al di là dei profili morali chiaro che una parte della società italiana
Per lo meno già pare in particolare giovanile eh tagliata fuori dalla possibilità di contribuire al meglio
Ecco io vorrei una risposta
L'importo per quei sono le contro le indicazioni politiche a vasto raggio ora però nelle nel quale ha annotato le due Factory in cui nevicare parla contraddistinta dal momento che ostilità che poi l'aumento di produttività che ha reso nulla detto procurator propone ora gli italiani ricchi e in entrambi i casi il sistema politico Harmsworth ovviamente un ruolo chiave e Lulù
Aveva però particolari caratteristiche che il sistema politico tu dichiaro che il sistema politico della Repubblica democristiana per dirla molto superficialmente
Assolutamente sì spiega come il livello qualitativo sia con rapporto col popolo
Sia come struttura organizzativa comprano partiti anche quelli dovrebbero giolittiana e naturalmente quelli col bellici
E lo stesso atteggiamento delle opposizioni in entrambi i casi l'opposizione socialista anche Sorlini Anna Angioli più allora quella social comunista nel dopoguerra furono
Costruttivista sul capitale umano e non anche molto radicali indotto dicono tanto radicali quando costruttive fornire potevano permettersi di elettori lo scrutinio troverete apparivano radicali
Senta però non non le sfugge sicuramente in entrambi i casi il sistema politico italiano era diciamo così di carattere centrista noto politologo l'avrebbe chiamato centri ibrido professor fornire sia perché il tema giolittiano ovviamente
Che aveva particolari caratteristiche perché allora il sopra duro era abbastanza ristretto fino alle riforme elettorali voluto proprio da Giolitti via nel sistema politico della prima Repubblica nel cuore della prima rete dica la famosa centralità della Democrazia Cristiana ora non voglio dire ma non è che l'Italia Moggi idiosincrasia proprio strutturare sistemi competitivi di tipo bipolare anglosassone
Ammesso che funzionino bene viste le ultime HD mille ogni
Penso di sì
Relative necessariamente Nations c'è un difetto ma referto afferma
Contro il patto di non sarà totale almeno in due importanti occasioni nella storia d'Italia appunto è unanime
è una insomma è un paese è una società anche delle antiche divisioni
E quindi l'esigenza
Mutuato dalla porta della compromissione è nelle cose
Io sono molto critico dei critici in chiave di trasformismo ricorderà del premier successore
Ma non non c'era e forse non c'è alternativa concordi sopra le porte principali
Quando e autorevole ricevette il Michelangeli Ferrari dal Mezzogiorno
Dove c'era il brigantaggio più selvaggio
Minghetti cambio idea no circa l'assetto amministrativo dalla
E dovete scegliere la centralizzazione amministrativa perché sono partiti pronti
Che a mio avviso Ichino insomma
Erano più verso il proporzionale
Compromesso ecco io non voglio mettermi a parlare con lei ovviamente i meccanismi elettorali per una cosa appunto in quella che volevo segnalare in in due periodi in cui c'è stato un forte aumento di produttività sistema politico giolittiano il sistema politico del cuore la Prima Repubblica chiamiamola dei partiti democristiane in entrambi i casi il compromesso centrista era la regola aurea insomma quando questo è venuta a mancare sia come cliente la politica italiana e le istituzioni italiane mi sembra di capire
Non sono riuscite a produrre quelle politica volta all'aumento della produttività imporre una concorrenza a tappeto è un è un elemento della mia per riavere
Gli altri due tendo a livello d'impresa della società civile
Ecco le ultime un elemento chiave perché la politica non rifiutiamo politico non riesce a premiare bene condannò che deve intervenire per mondi ad evitare una società che vive perché molto arretrato dualistica gli altri due elementi difficilmente possono venire a Roma venire a a ha maturato l ONU sbaglia
Seguono
Va bene quei terreni autorizzati all'EUR dove Nerone nell'elettorato Lalli la complementarità
Capello dedica alcune elementari regole devono essere non fare nell'economicità nei le priorità dove per per usare un vecchio linguaggio bene rinviamo tantissimi il dottor Pierluigi Ciocca quindi ex vice direttore generale della Banca ridare a questo punto leggete il libro nella nuova edizione Storia economica d'Italia della Boringhieri Bollati sono nulla se non ricordo male è un'edizione del giornale
Riceve il premier grazie ecco sperando di ridiventare vipera prevalgano inventore Pierluigi Ciocca un saluto anche da Radio radicale
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