La riforma della Legge elettorale e il referendum per la riduzione dei parlamentari. Intervista a Marco Di Maio

Radio radicale siamo con Marco di Major d'Italia viva che si occulta occupando della riforma della legge elettorale in prima Commissione per su cui è tutto bloccato per parlare di un somma del del per lo scontro che si è acceso sulla legge elettorale in vista del referendum sul taglio dei parlamentari allora
Bettini ha detto delle cose abbastanza chiare che non ci dici di andare al referendum al più il taglio del rientri per parlamentare al referendum senza una legge elettorale allora voi siete stati accusati ogni motoretta diretta i vostri alleati di aver bloccato
La legge siete passati come traditori della patria allora lei ecco come risponde a Bettini anche all'offensiva di Di Maio che si è svegliata anche lui sulla legge elettorale
No allora intanto noi ribadiamo che a nostro parere in questo momento la priorità le priorità che il paese ha sono lontane dalla legge elettorale
Non ho bisogno di ribadirlo le difficoltà economiche problemi dell'impresa e delle famiglie decreto Semplificazioni la necessità di sbloccare i cantieri di decidere come spendere
Questi venticinque miliardi di euro di ulteriore debito che abbiamo deliberato definire come e se accedere noi chiediamo di accedere ai fondi dei trentasei miliardi del fondo di fondi del mezzo come spendere i soldi del ricoveri fantocci sono molte altre priorità
Più urgenti e più importanti per il futuro del Paese
Fare oggi una legge elettorale imporrebbe di farlo per fare giusto un esempio sulla assurdità di questo dibattito
Tenendo conto del fatto che ci sono seicentotrenta deputati e trecentoquindici senatori è possibile che il referendum del venti ventuno settembre li riduca di un terzo quindi noi dovremo riscrivere quello che in teoria andremo scrivere adesso e già questo
Dimostra quanto sia assurdo questo tipo di dibattito
In più nella settimana in cui è emerso dall'Istat il crollo del PIL più profondo nella nostra storia
Innescare di nuovo questa miccia di discussione
Con un accento polemico nel quale non vogliamo entrare rischia davvero di far apparire il dibattito politico dentro le forze di maggioranza lontanissimo dalle priorità degli italiani
Noi diciamo pronti discutere di legge elettorale a settembre come se deciso in Conferenza dei Capigruppo si entrerà nel merito si valuterà quale sarà la soluzione migliore
Ma deciderlo prima di un referendum che deve definire il numero dei parlamentari e pensando che se in commissione o io o in aula si votasse una legge di un certo tipo questo influenzata se il voto del referendum è una pia illusioni non è così io credo che sia più corretto dire ai cittadini esprimetevi sul taglio dei parlamentari
E poi esaminiamo la legge elettorale che meglio garantirà rappresenta rappresentatività e governabilità
è vero che si era fatto un accordo prima della pandemia in gennaio
Nel mezzo però c'è stato una pandemia che ha rovesciato completamente la graduatoria delle priorità che ha rovesciato e modificato le abitudini di milioni e milioni di italiani per non parlare di quello che sta succedendo nel resto del mondo adesso le priorità sono quelle
Poi una volta che avremo discusso definito come affrontare l'emergenza dei posti di lavoro
Ci occuperemo dei posti in Parlamento però non mischiamo le due cose perché non stanno sullo stesso piano d'importanza quindi la questione deve essere risolta dopo la pandemia dopo il vaccino dopo che almeno dopo che abbiamo messo in campo tutti gli strumenti che sono
Che è possibile mettere in campo e dal punto di vista anche della correttezza del rispetto degli elettori a questo punto dopo che gli elettori si sono espressi sul referendum perché ripeto
Noi dovremo andare oggi perché dobbiamo rispettare
Il il sistema vigente se noi prima del ventuno settembre vogliamo approvare una legge elettorale la dobbiamo per forza approvare sulla base del numero di deputati e senatori attualmente in vigore
Ma se il ventuno settembre dovesse vincere si e dovesse si dovesse ridurre il numero dei parlamentari che cosa faremo
Dovremo riscrivere quello che abbiamo scritto una settimana prima magari
Non ha molto senso è meglio spendere questo tempo per dedicarsi alle altre priorità
Poi non sappiamo quanto dura la durerà la pandemia e non stiamo dicendo che non dobbiamo mai discutere di legge elettorale
Però abbiamo in agenda cose molto molto rilevanti che riguardano soldi degli italiani debito che abbiamo fatto sulle spalle dei nostri figli dei nostri nipoti
E dobbiamo penso definire mi al meglio come spendere queste risorse come intervenire per far fronte alla crisi peggiore della nostra storia
Poi ci sarà modo tempo anche di discutere di legge elettorale non appena avremo
Messo a punto le misure però adesso penso che oggettivamente chiunque anche chi fa queste proposte si renda conto che le priorità sono altre
Quindi non siamo traditori di nulla della patria tanto meno di accordi quant'altro
Non credo si possa attribuire a Renzi anche la colpa di questa pandemia anche se vedo che spesso quando ci sono problemi si dà la colpa a Renzi o Italia viva la pandemia c'è non abbiamo voluta nessuno stiamo tutti cercando di contrastarla
E concentriamoci sugli affetti che questa sta producendo sull'economia e sulla società poi quando ci sarà modo compiuta quelli tali discutere di legge elettorale e a sistema istituzionale stabilizzato perché la riduzione dell'Umbria del numero dei parlamentari si passerà sarà una grossissima novità
Valuteremo quali sarà il sistema elettorale migliore per rispondere ripeto l'esigenza
Di rappresentanza e anche di governabilità il rosa dello mai applicabile alla riduzione del numero dei parlamentari con lo sbarramento del tre per cento i collegi uninominali nelle liste proporzionali
Potenzialmente in questo momento la legge elettorale c'è che appunto la legge Rosato non è stata dichiarata incostituzionale pienamente in vigore quindi non siamo senza una legge elettorale anche questo un'altra cosa
Che andrebbe sfrattata
Si può fare una legge elettorale migliore probabilmente sì e noi come ho detto siamo disponibili a discuterne però non siamo nella situazione nella quale ci siamo trovati in altri momenti anche recenti del nostro paese quando ad esempio appunto specie
Il rosa Tell un po'
Nel quale sostanzialmente non c'è una legge elettorale che la legge elettorale c'è può piacere di più può piacere di meno noi siamo se possibile per modificarla però in questo momento non si può dire non abbiamo una legge elettorale una legge elettorale in vigore l'abbiamo applicata nel due mila e diciotto
Se ci dovesse essere la necessità la si può riapplicare non credo ci sarà onestamente la necessità prima del due mila ventitré ma una legge c'è
Detto questo ribadisco a settembre come concordato dei capigruppo saremo disponibili a discuterne con i tempi e le modalità
Le forme necessarie come ha diciamo trovato che si svegliò Lazare disco di diciamo di Bettini
No non penso che Bettini in questo momento uno dei più influenti dirigenti del Partito Democratico ogni volta
Che insomma fa esprime una sua valutazione è evidente che indirizza la linea del partito quindi non è non è una novità di oggi diciamo non non non mi ha sorpreso è colui a esprime sempre opinioni
Condivisibile o meno ma molto articolati argomentate io non le voglio condivise da questo non non rileva sul fatto che invece sicuramente la sua opinione in questo momento in questo Partito democratico ha una forte condizionalità sulla linea tipo il partito segue che è del tutto legittimo sono affari interni al Pd nei quali ugualmente non voglio entrare
Ha visto qualche dibattito sulla riduzione del numero dei parlamentari si può andare
Al voto così a freddo anzi a caldo perché stante
Con questo con questo referendum senza che l'opinione pubblica sappia nulla lei come voterà al momento se ne è visto se n'è visto molto poco
Io farò con nulla sì pochissimo ad esempio io personalmente ne sto organizzando un paio nel mio territorio che quello romagnolo per fine agosto ma diciamo e si sta facendo molto poco la mia valutazione di voto finale sarà decisa assieme al mio gruppo faremo le nostre valutazioni nelle prossime settimane sicuramente
è in negativo in rete non avrebbe ancora deciso come votare a primavera abbiamo deputati e senatori che si sono
Che hanno firmato per far svolgere questo referendum che sono contrari e dall'altra parte però coerentemente con l'impegno assunto alla nascita di questo governo Italia viva ha portato in Parlamento
Questa riduzione
Quindi diciamo c'è
Un nodo da sciogliere che è questo e che peraltro attraversa tutti i partiti perché in tutti i partiti forse escluso Movimento cinque Stelle c'è questo dibattito interno su c'è anche qualche deputato del Movimento cioè almeno due ce ne sono sì verso queste mie onestamente mi sfuggivano però diciamo la
Novantanove per cento delle dei gruppi mi sembrano compatti
E anche noi lo siamo stati momento del voto in Parlamento ma un conto il voto in Parlamento di giorno dopo la nascita di un governo un conto è il voto sul referendum per cui si farà
Il più possibile una scelta comune a a tutto il partito sono d'accordo sul fatto che se ne sta discutendo molto poco e è un po'dispiace insomma che si voti
Un una riforma di questo tipo con così poco coinvolgimento così poco dibattito forse poteva essere strategico separare le le due date del voto ma sappiamo anche che l'accorpamento di regionali e referendum dovuto al fatto che in questo modo si limita al massimo il del dispendio organizzativo e anche si limita in un solo fine settimana
Diciamo gli assembramenti le difficoltà organizzative perché purtroppo a settembre non saremo ancora fuori da questa pandemia e anche gli scienziati gli esperti hanno consigliato
Di ridurre al massimo le giornate elettorali per cui la scelta che il Governo ha fatto è stata questa una scelta legittimo sul piano giuridico
è chiaro che non è la soluzione migliore possibile ma siamo in un'epoca straordinaria setta oggi arriva in prima Commissione il decreto Puglia che
Allora così può essere convertito entro la fine di settembre ma se dopo il voto il decreto non viene convertito che succede si annullano le elezioni regionali in Puglia perché
Diciamo nuovamente no io tratto sono relatore di questo di questo decreto legge o meglio della legge di conversione del decreto
L'impegno maggioranza e opposizione quello di convertirlo in legge entro questa settimana quindi entro giovedì venerdì al massimo
Perché poi devono essere indette le elezioni regionali in Puglia e devono essere indette con una normativa nazionale stabilizzata che quindi impone la doppia preferenza di genere
Ecco perché si sta correndo ecco perché oggi in commissione si affronterà in maniera molto rapida e ringrazio anche qui
Le opposizioni per la disponibilità
Questa discussione e domani andrà in aula alla Camera si concluderà domani in Aula alla Camera il provvedimento se non ci saranno incidenti di percorso di quel momento non si hanno avvisaglie e subito da domani in Senato potrà fare altrettanto quindi
E entro questa settimana deve essere convertito in legge
Affinché si possano indire avranno anche al Senato assolutamente sì affinché poi si possono già al Senato cioè alla prossima settimana perché lei ha detto ho capito perché l'aveva detto e tra giovedì venerdì si vota qui
No in rete entro giovedì aveva deve essere convertito in legge ah ok entro domani domani si vota qui dal calendario dei lavori evidenziato in maniera chiara che domani pomeriggio alle quindici trenta iniziano le votazioni
E di questa di questa legge quindi domani viene votata alla Camera entro giovedì massimo venerdì per essere votato al Senato e convertito in legge proprio per far sì che la la convocazione delle elezioni tenga conto di questa novità sull'obbligo della doppia preferenza di genere
Sullo stato di emergenza il referendum vuole dire qualcosa si può fare un election day con lo stato di emergenza cioè comunali regionali e referendum cioè secondo lei è è giusto farlo visto che non si possono riempire neanche i treni e gli aerei come giustamente
Si sta facendo un po'difficile riempire i seggi secondo me è fattibile con modalità organizzative diverse ad esempio bisognerebbe fare i seggi non nelle scuole visto che le scuole apriranno il quattordici si rischierebbe di chiudere dopo tre giorni quindi stiamo spingendo
Il più possibile affinché il ministero dell'Interno agli enti locali individui dei seggi fuori dalle scuole e è una situazione adirato per legge
No si può ci sono degli dei Comuni che autonomamente si stanno già organizzando in questa direzione quindi non è impossibile farlo
Si possono ovviamente questo richiede uno sforzo organizzativo richiede modificare delle prassi consolidate richiede fare delle cose straordinarie in un'epoca straordinaria però io credo che sia giusto
Limitare al massimo i giorni di votazione quindi concentrare tutto in un'unica giornata con controlli rigidi con modalità organizzative differenti che garantiscano la protezione della salute l'esercizio del diritto
Di voto dall'altra parte abbiamo assistito alla polemica contraria quando si è deciso di rimandare le elezioni cioè che era un vulnus della democrazia
Il fatto che non si vota si quindi è giusto che la democrazia non si fermi che riparta è giusto che lo faccia in sicurezza è giusto che lo faccia tenendo conto della straordinarietà
Del momento quindi con modalità organizzative che garantiscono la protezione delle persone e lo svolgimento appunto delle
Delle procedure democratiche di voto
Grazie a Marco Di Maio d'Italia viva buon lavoro per oggi pomeriggio anche a voi buon lavoro a presto ciao