Dopo la breccia di Porta Pia: 21 settembre 1871: la Roma nera e la Roma azzurra

Radio radicale con un lenzuolo bianco tolto dalla Fiorelli apostolica e innalzato sulla torre del Quirinale di dieci del famoso venti settembre mille ottocento
La Roma di pietra si arrendeva le truppe del generale Cadorna
La conquista o la liberazione secondo i differenti punti di vista frequenti nella nostra storia era riuscita abbastanza facile non altrettanto facile invece si dimostrò la conquista e la trasformazione dei costumi e della mentalità di città e di la rivoluzione insediatasi in Roma si mise a sedere però le saltano subito addosso quei bacini invincibili che il Tevere produce che erano penetrate nelle carni dei suoi abitanti durante la secolare dominazione del Papa Re
La Roma nera quindi più che un'espressione politica
Si rivelava una realtà etica in per cui bar bile e inguaribile fine dovevano essere già corti e magari scandalizzati i politici piemontesi allorché avevano fornito mezzi ai due comitati rivoluzionari che agitavano H tutto al tema
Quello nazionale di orientamento cavouriano e quello d'azione d'ispirazione mazziniana
Io nell'altro non avevano fatto granché anzi il primo accusare rivale di spendere Ina spaghettata il titolo tra i denari inviati da mattinieri secondo ricambiava l'accusa dicendo che le offerte per il monumento a Cavour erano finite nelle tasche degli organizzatori monarchici
Ben impressionati invece furono certamente i cardinali del triumvirato rosso succeduti alla Repubblica mazziniana del mille ottocento anta nove nel constatare che il Regolamento promulgato per gli impiegati romani era rimasto lettera morta arrivano vietati inutilmente il cumulo degli impieghi la partecipazione diretta o indiretta
Agli appalti i ritardi nell'orario d'ufficio le assenze ingiustificate e soprattutto la notabile lentezza burocratica
Quando Giuseppe Verdi nel mille ottocentocinquantatré si recò alla posta situata nel cortile di Palazzo Madama alle nove del mattino e solo dopo tre quarti d'ora si presentò all'impiegata penso non li cito l'ingenuo musicista mostrandogli l'orologio osservo ma sono ormai le dieci e quello rispose e non ringrazia Dio che ce ne ci siamo arrivati
Insomma la città eterna si trova a suo agio nelle pantofole clericale
Appalti bustarelle raccomandazioni di cardinali si erano tutti senza fretta e senza orgasmo bastava aver fatto la comunione Pasquale ed essere segnati dal parroco sul registro delle anime
Per non essere redarguito al capufficio tollerante era proprio il caso di dire chi è senza prelato scagli la prima pietra
Viene anche i vizi della carne poi non erano tanto difficili
Nisi caste salta incaute
Secondo la saggezza secolare della Santa Romana Chiesa esse nel Teatro Valle la Guardia Civica aveva arrestato il giovane russo Nicolao NACA tandem per lei eccessive rassomiglianza e che lo facevano scambiare per una donna
Questo era avvenuto soltanto in seguito alla denuncia di alcuni belgi arruolatosi nell'esercito pontificio fino a quel momento l'effeminato straniero aveva potuto liberamente viaggiare a fianco di Alessandro Dumas e comparire nei salotti e visto che l'ATC clericali
Il governo dei preti per la sua conoscenza profonda del peccato mortale finiva per essere meno puritano di quello dei laici l'unica intolleranza era per i cervelli pensanti e per le dottrine eretiche
Allora censure santo uffizio nella migliore delle ipotesi
Proprio per questo la Bulgaria piemontese trovò nel mille ottocentosettanta dentro Porta Pia l'autentica Roma che Pinelli aveva politicamente illustrata nelle sue acque forti e belli magnificato nei suoi sonetti amabilmente beffardi
Territorialmente una piccola città con poco più di centosettanta mila abitanti piena di fontane di giardini casalinghe familiare
Una vera metropoli paesana come l'ha definita assai bene Silvio Negro assediata dalla campagna che si insinua fin dentro le mura isolando in un solitario abbandono le basiliche le antiche rovine e la mole di Castel Sant'Angelo
In quell'epoca precedente alla catastrofe finale del parlato politico ha testimoniato con più realismo lo storico prussiano Gregorovius vissuto molti anni in via Sistina centosette in una stanzetta sotto i tetti
Roma si presentava per l'ultima volta nel suo vecchio splendore ecclesiastico il Vaticano per l'ultima volta era il centro della vita pubblica di Roma e Roma esclusivamente il capo Cosimo politico della rete Bilica cristiana la città ruggini tema l'andata si presentava coperta della palazzina dei secoli e se era ancora impregnata del fascino melanconico del barbaro Medioevo
Nel tentativo poi di coglierla e di ritirarla nella sua realtà spirituale con una frase la definiva anacronistica fastosa e decrepita città certamente anacronistico era il millenario potere temporale pontificio nell'Europa del diciannovesimo secolo e più ancora una cronistico dal punto di vista politico il suo governo di chierici
Per questo forse nessuna accusa anche fra le più contraddittorie fu risparmiata questa Roma nera
L'ingiuria più ricorrente nella letteratura di ieri istigati quanti la visitarono prima del mille ottocentosettanta e quella di subisce una duplice tirannide eppure appena questa Roma nera si contrappose la Roma regge agli osservatori stranieri concorde mi che sentito non la nostalgia della prima persino Gregorovius critico non certo benevolo verso il papato disse l'aria di Roma nel si confà ad un regno fresco di gioventù
Il re d'Italia farà qui la figura di un prigioniero Darko della colonna del di trionfo di Traiano non parrà grande Roma perderà tutto la sua ampiezza Cosimo politica la sua tragica quiete
Ai piemontesi si sa occorsero decenni prima di vincere il loro complesso d'inferiorità nei riguardi della capitale lo stesso Vittorio Emanuele secondo affacciati sì per la prima volta al balcone del Quirinale aveva esclamato guardando la cupola di San Pier ro è una grande ombra e giornalisti liberali della Gazzetta di Milano si rivolgevano al Governo l'Amsa con aria di rimprovero scrivendo il Papa regna tuttavia in Roma e voi montati al Vaticano la guardia d'onore
La Roma noi nera insomma per quanto anacronistica e rannicchiata nel passato sembrava preferire le sue vecchie scarpe come aveva detto il poeta Longfellow va il cardinale Antonelli che fra una presa di TAV bacco e l'altra aveva risposto sì è vero ne segnano risega razzi addio certo per concorde ammissione di troppe testimonianze e non partigiane senza parlare di devastazioni piemontesi il nuovo stile di governo Reggio non si conico facilmente con il background romano
Alle loro sue lodevolissime in in intenzioni non sempre corrispose sulle realizzazioni sintattiche
Una prova lampante si ebbe nella ripulitura del Colosseo allorché dalla vecchia carcassa marmorea si tolse solo lei qual grappe di Erba
E di sterpi che crescevano rigogliosi fra masse masso e che la rendevano tanto suggestiva e ammirata allorché venne demolita Porta Salaria alla venerabile tratta da cui erano passati i Goti allorché Simba imbiancano le casse degli antichi palazzi
La vecchia Roma tramonta scriveva nel mille ottocentottantacinque sul nazionale Zeitung melanconica mente Gregorovius rimpiangendo in cuor suo la Roma di Pio Nono per quanto sporca e non amministrata con criteri moderni
Proprio perché questa città papale possedeva un suo mistero affascinante le era impossibile dev'essere considerata alla stregua delle metropoli europee una città anomala se si vuole ma che l'atmosfera clericale sentiva unità al mondo ed inimitabile e ne vogliamo proprio ricordare quel clima della Roma di di di quegli anni
Con questa trasmissione dedicata al ventuno settembre del mille ottocentosettantasei abbiamo detto proprio ventuno settembre mille ottocentosette tre per ricordare che cos'era accaduto a Roma nel trapasso tra il il tra diciamo la Roma nera
E la Roma la Roma regia
Attraverso questa testimonianza
Di cinquant'anni fa guidata da Silvano Tranquilli ascolterete legittima niente del professore Vittorio Emanuele Giuntella di padre Gabriele si Naldi per professor Rosario Romeo del professor Arturo Carlo Jemolo del de del professore Giovanni Spadolini dell'architetto Italo Insolera e do il professor Alberto Caracciolo la breccia prestante entriamo in Roma
Roma italiane poi Ben Eliezer
Intere resta ricco mediatica fu sommersa
La temperatura scese sotto zero di raccolta gelo fu un anno di carestia
Pochi turisti
Giunsero invece i primi immigrati piemontesi lombardi toscani
Giunsero impiegati funzionari governativi affaristi commercianti
L'economia romana subì una spietata concorrenza i siti delle case triplicare no la disoccupazione cominciano a serpeggiare
Fu un inverno duro aspro i romani i vecchi romani
Abitavano in questi milioni vigna Campitelli Sant'Angelo ponte
Pressappoco in quella zona che oggi si chiama Centro
Fuori di questi milioni era già campagna vigne orti Casali
Quell'innamorato di Roma che fu Silvio Negro ce ne ha dato molti ritratti eccone uno
Il silenzio della Città eterna era finché il fiato di continuo dal canto dei Galli vera Livia asini ed ai pelati difensore panico adesso in una città ad agricoltura questa impressione era largamente confermata di giorno dai branchi di pecore di capre che lasciavano chiari segni del loro passaggio anche nelle strade principali Roma era una città assurda senz'ordine
Fatta i mura di tutte le età di case e torri altissime Vivaldi stabili rabberciata alla meglio di palazzi signorili Go contadinesca e di ballatoi coperti e di finestre più ritenersi di Giardinetti bensì e difesi Bruni di Biancheri
Questa Roma oggi è quasi scomparsa
Solamente qui resta ancora qualcuna di quelle case rabberciate alla meglio
Vicoli angusti che molte botteghe di artigiani e si tramanda il mestiere da più generazioni
E qui con noi il professor Giuntella
Professore come fu quel primo periodo di Roma italiana quel primo periodo di assestamento occupa i romani assai duro dopo primo incontro entusiasta gioioso come bersagliere di Porta Pia
Dal Piemonte stilizzazione della città come loro si disse sull'aspetto sgradevole
Della raggiunta unità ed è la fine del governo ecclesiastico ma
è una realtà da imputare assai più alla necessità dura
Tutti cambiare la vecchia Amministrazione pontificia incapace pigra inetta ma bonaria con un'amministrazione moderna efficiente
Il che provocava naturalmente molti malumori cominciare provvedimenti fiscali che si dovettero prendere perché noto come la il sistema di tassazione allo Stato Pontificio fosse assai lieve molti non pagavano le tasse della città e quelli delle vagavano certamente non pagavano tributi molto forti e naturalmente questo non fu senza ripercussioni perché vede
Si dovette sostituire a un sistema assai così primitivo un sistema invece capillare un sistema spietato e per di più sotto una vigilanza assai diffidente
Lo so se vuole qualche dato per esempio nel giro di pochi anni le tasse municipali passavano da quindici ottantacinque lire e quelle statali invece da sessantaquattro centoquarantatré lire
Sere che quali erano le condizioni economiche della città vende molto argento a Roma naturalmente rivolto uno fu solo per uno di speculatori venivano appunto nella capitale per cercar fortuna
La conseguenza fu quindici titoli che nasce o mentono continuamente e che il costo di una vita siano
Molti dei vecchi artigiani si videro soppiantati privati dello dovettero chiudere per molte famiglie sulla disoccupazione la miseria
Il taglio con il passato la trasformazione dall'orecchio cito Obama il nella capitale di uno Stato moderno l'ultimissima opzione vedi indolore anzi Poupard molto spetti doloroso almeno per i primi anni
Forse era proprio questa l'osteria dove ogni sera si comprò la relazione dell'accusa quindi era il luogo dove si pasto poi corso dalla città dove si raccoglievano le lamentele e le critiche perché vedono Roma lo stereo Ofcom il salotto
Come il Caffé quindici raduno alla sera e qui si fanno i commenti sulla situazione professore quale fu la reazione dei romani nei confronti dei nuovi venuti bene la storia o meglio la cronaca di questi anni
Ricca di episodi Lionello di che rivela ma quella più doveva essere l'attenzione profonda fra gli antichi dei nuovi abitatori della città lei la frusta ma avvolgente non mancava di raccoglierli sottolinearli tramutò che appunto in speranza grazie
Come hai detto ligneo umane stentava non riconoscere il nuovo volto alla città che stava prendendo un aspetto tradizionale no così i nuovi facevano fatica a comprendere abitudine inveterata diverso ed estraneo e così il loro del Vermont Belmontesi si contrapponeva un po'a quella che aveva la sì sta pomeridiano a quell'ora incantevole in cui la città si tramutava in un un deserto
Ora vicino ai francesi facevano buona compagnia i piemontesi nel vecchio romano non riusciva a distinguere il parlare pensi che e gli affittacamere pensavano in farsi capire un po'meglio mettendo il loro avvisi appunto in francese
E proprio su questi aspetti dalla Roma piemontese comma Lula si dicevano
Che insistevano con sferzante ironia coloro i quali così avevano sentito come una profonda e il cocente ferita
Questo trapasso dal vecchio al nuovo regime e non riusciva a rassegnarsi nella vecchia città divisa come lei sa in bianchi e neri con il portone vecchi palazzi principeschi lunedì più sciolto dopo il ventisette quanti erano coloro che si rendevano conto di quello che era avvenuto al di là degli avvenimenti contingenti della cronaca di queste miserie appunto che la vita di ogni giorno e quanti erano in grado di cogliere il significato della caduta del potere temporale eppure avete Balbo a Balbo era sembrata proprio una delle speranza tenta questa di un pop-up shop finalmente alla compromissione temporale c'era anche il rovescio della medaglia sei romani erano scontenti dei buzzurri i buzzurri erano scontenti dei romani
Torti e ragioni venivano così equamente divisi in una situazione imbrogliata e contraddittoria come era quella del tempo i piemontesi rimproveravano ai romani di non collaborare seriamente di non sentirsi partecipi della realtà che si andava creando di non aver insomma il senso dello Stato era impossibile averlo in pochi mesi dopo secoli di governo paternalistico
Garda che fu il primo commissario governativo di Roma inviava dei rapporti allarmati al Presidente del Consiglio in uno di questi scriveva
Noi non abbiamo finora guadagnato terreno a Roma anzi ne abbiamo perduto
Ai clericali abbiamo strappato poche persone di quelle che contano per influenza e dei nostri abbiamo Risi tiepidi tutti quelli che speravano grandi cose per il Paese e noi non abbiamo potuto fare altro che imporre tasse abbiamo avversari al governo tutti coloro che volevano impieghi guadagni e simili grazie che noi non abbiamo per nessuno e che gli avversari fanno intravvedere e sperare
Questo è un guaio serio ed il governo non trova un cane che lo difenda e la Marmora sempre al Presidente del Consiglio
Io temo purtroppo che la questione romana racchiudesse molti inganni che ora si svelano
Quella dei guard rail e la Marmora era una delusione comprensibile di Roma essi se ne va fatta un'idea astratta irreale quasi mitica
Immersi nel presente e si non avvertivano i segni del passato che impallidisce nei del futuro che si delineava era tutto un mondo che scompariva
Che se ne andrà scriveva nel suo diario quell'acuto osservatore delle vicende romane che fu Gregorovius
La violenta rivoluzione della città mi appare come una metamorfosi nacchere un giocoliere Roma perderà l'aria di Repubblica mondiale che ho respirato per diciott'anni
è una fortuna che io abbia quasi completato il mio lavoro oggi non potrei più il Medioevo e come spazzato via dalla tramontana con tutto lo spirito storico del passato
La vecchia Roma Teramo
Fra vent'anni ci sarà qui un altro mondo il primo problema che si pose il governo dopo il mille ottocentosettanta fu come e dove trasferire i vari organi dell'amministrazione pubblica Roma tranne i palazzi nobiliari non offriva una grande scelta solo i conventi erano numerosi e per la loro configurazione corridoi eccellente si prestavano molto bene ad essere trasformati in uffici
Tempo per costruire nuovi edifici non c'è la situazione interna e internazionale costringeva risolvere immediatamente il trasferimento della capitale per fare di Roma italiana un fatto compiuto padre SINAL di vuole narrarci le vicende del suo convento
Questo convento di Santa Maria sopra Minerva ha una storia che si può definire emblematica per quanto concerne la coabitazione tra organismi ecclesiastici e organismi statali si voleva preservarlo dalla occupazione
Del convento si interessava molto e direttamente una zia di Vittorio Emanuele secondo la principessa Maria Teresa Di Savoia duchessa di Lucca
La quale a Lucca abitava edera penitente di un padre domenicano padre Enrico Meloni lei stessa terziaria domenicana
è interessante vedere oggi nell'archivio i biglietti che questo pali inviava nome della duchessa di Lucca si esprimeva in formule prudenti vaghe
Biglietti in generale dice uno la signora
Dice di stare tranquilli perché il nipote assicura che il convento non verrà occupato questo interessamento sortì l'effetto per breve tempo nel mille e ottocento settantatré il rette ci sapere adesso lei a noi che non poteva più resistere alle crescenti pressioni del governo sicché
La Giunta liquidatrice Dellas e patrimoniale Crazy Astico decreto la occupazione della Minerva appunto nel mille e ottocentosettantatré pure il sindaco di all'isola così in un clima di collaborazione potremmo dire perché si evito di allontanare completamente i padri qui si successero vari ministeri
All'inizio il ministero delle Finanze poi il ministero della pubblica istruzione e il ministero delle Poste e telegrafi il ministero della Marina mercantile
Attualmente si è riprodotta quindi questa collaborazione che si svolge senza polemiche senza problemi della più assoluta naturalezza
L'ultimo ministero che è stato qui insediato e il ministero recentemente istituito della ricerca scientifica e tecnologica i cui uffici in parte si affacciano in proprio in questo chiostro
Nel convento di San Silvestro venne trasferito il ministero degli interni e la questura
In quello dei filippini la corte d'appello presso gli Agostiniani il Ministero della Marina ai Santi Apostoli di ministero dalla guerra a palazzo Madama il Senato il punto più controverso fu la Camera dove trasferirlo venne suggerito Montecitorio ma dal momento che vi era stata la sede della polizia pontificia parecchi deputati consigliarono un altro posto e di cattivo augurio dissero
Altri avanzarono allora l'idea del Colosseo
Opportunamente restaurato coperto solo dopo molte discussioni si giunse alla scelta finale
Montecitorio
Ma Montecitorio non aveva un'aula abbastanza grande per ospitarvi i deputati ci si risolse allora a costruire qui nel cortile un padiglione di legno coperto da una cupola di vetro i giornali dell'opposizione lo chiamarono il campione l'architetto fu in piemontese il comma otto e cui compensato con tre mila lire e un orologio d'oro era tanto il freddo che si sentiva in quest'aula d'inverno e il presidente della Camera autorizzato i deputati a intervenire alle sedute con cappotto scialba e cappello una sistemazione provvisoria si disse che durò però fino alla fine della prima guerra mondiale e provvisorio era un po'tutto Roma sì Polito il primo momento di entusiasmo sembrava che nessuno avesse più fretta di venire a Roma
Il re dopo la visita alla città per l'alluvione del mille ottocentosettanta non si era visti deputati sceglievano altri città per i loro discorsi politici Roma non veniva prese in considerazione come centro politico nazionale molti i funzionari statali cercavano di targare i loro trasferimento alcuni adducendo il cattivo clima di Roma altri lo scirocco altri il pericolo della malaria e altri la scarsità di alloggi fra la stessa classe dirigente dirà disparità di vedute disponibilità Marco Minniti a Visconti Venosta
E certo che a Roma bisognerà portare il meno possibile di affari e lasciarne il più che si può alle amministrazioni locali pressioni che molti riportano a mano e che si fosse in una specie di di accampamento
Via Francesco Crispi
Roma
Sembra un albergo un pomeriggio del mille ottocentosettantuno due uomini camminavano per il Foro Romano qui lungo la via Sacra uno era un appassionato economista Quintino Sella ministro delle finanze del regno l'altro uno dei più grandi storici dell'antica Roma Theodor Mommsen
Discutevano dei problemi politici del momento e soprattutto dell'idea universale che Roma colpa dato aveva sempre espresso come concilia la col nuovo ruolo di Roma capitale d'Italia non le sembra un tratto interruppe sella e gli chiese ma che intendete fare a Roma questo ci inquieta tutti a Roma non si sta senza avere dei propositi cosmopoliti che intendete fare
Per capire la domanda dei Momix bisognerà ricordare cos'era stata a Roma dell'Italia
Nei secoli
Passaggi prima del Risorgimento
Italia Roveraro Stati il paese delle grandi rovine degli archi e delle colonne che si ergevano sullo sfondo costituito da una popolazione licenziosa miserabili priva di una vera compattezza e consente civile degno dell'attenzione del mondo moderno
Adesso questione cambiati la popolazione licenziosa abbaglia priva di coscienza civile Sire eretta a Stato moderno la domanda è se siamo spontanei questo nuovo stato colore va assolto la sua funzione rispetto alle norme confronto rappresentato da un passato che ha significato tanto che significava tuttora tanto per la civiltà universale
E questa è una domanda che non valeva solo per di stranieri pareva anche per gli italiani ridere gli stessi uno dei gli storici più illustri dell'Ottocento italiano Michele Amari a conclusione della sua storia di musulmani di Sicilia augurava all'Italia che per fare ammenda di quella che chiamava l'oppressione armata dall'antichità e delle male argine intende appresso cioè darla proprio pontefice Tano Roma diventasse simbolo nel mondo delle giusta libertà dall'opera della illimitata libertà del pensiero cioè era convinzione di tutti anche di coloro i quali si ispiravano a questa tradizione storica e che la loro madre sta sotto lungo abito civile nel mondo moderno rispetto al Medioevo che era stato abbattuto con la caduta dal potere temporale
Naturalmente altre soluzioni si prospettavano all'idea di dover appunto realizzare un la Terza Roma universale
Si affiancava quella di realizzare nella nuova Roma lo strumento per la riforma religiosa e uomini politici di primo piano come Ricasoli per un istante pensarla questo
Altri come se il pensavano che Roma o e la Nuova Italia avrebbe assolto la sua funzione è rappresentato dal mondo moderno diventando in un certo senso il simbolo della scienza del pensiero moderno contrapposta posizione teologica pensiero religioso in realtà si trattava in questo più di con ATI intellettuali fisiche non vivere obiettivi politici
Il vero problema che resterà che in un certo senso che sarà sullo store italiano e sarà quello di questo divario tra l'immagine ideale del Nuova Roma chiedono nuovi Italia che si era formata negli anni dell'attesa del Risorgimento realtà certamente più prosaica più limitate
Che era consentito di sviluppare attraverso il proprio sviluppo dello Stato italiano uscito dal Risorgimento pure il ventitré gennaio mille ottocentosettantuno
I saloni del Quirinale sia fanno gli onori di casa il principe ereditario Umberto e sua moglie Marguerite
La Corte si anima
Ester balli e ricevimenti
Non mi altisonanti nelle rovine romane duchessa Sforza Cesarini origine semitica principessa Pallavicini principe Marcantonio Colonna principe Giannetto Torielli tu venivi a dunque di Valmontone le cronache mondane non mancano di sottolineare la bellezza come minimo Guarana eleganza suo fascino la sua conversazione cordiale soprattutto responsabile
Dopo Porta Pia e la conquista sentimentale Margherita salute ringraziamo i sorride fioriscono su di lei poesie i madrigali anche il benvenuto che Elena Roma l'assessore comunale in viaggio clandestino membri
Viva dunque il plebiscito Margherita e suo marito ed intrepido soldato dette provano inquadrato e dal Gualdi star non duole alla guida del difensore
In Vaticano Antonelli proteste i principi scrivere una nota diplomatica si affacciano al balcone prima ancora d'essere applauditi un entusiasmo provocato ad arte tutta pubblicità al cardinale sembra di sì
Margherita continua a sorridere qualcuno si chiede e il re
Il Rea Cacciari scandendo in Val d'Aosta
Il clima di Roma scrive a la Marmora non gli si congiunge pericolo di fuga anzi la febbre malarica hanno qualche malanno preferisce l'aria salubre delle montagne con quelle della mandria dove passa la maggior parte del
Qualche giornale come la riforma lo attacca violentemente per il ritardo inspiegabile Roma sembra proprio dimenticare casualmente qui al Senato si svolse il dibattito sul trasferimento della capitale
Sei alla Camera la legge fu approvata con cento trentadue voti a favore dei diciotto contrari tra fino furono molto numerosi dopo tante lotte compiute in nome di Roma lo spostamento della capitale sarebbe dovuto avvenire senza ostacoli un dibattito pro forma e invece si alzarono voci discordi Roma era proprio adatta ad essere una capitale non sarebbe stato meglio se questi se non erano nuovi
Gli avevano sottolineati durante tutto il moto risorgimentale uomini come Balbo come Turandot come D'Azeglio ma le loro voci si erano perse nel coro generale ora placati gli animi assumevano un diverso significato venivano riprese ed ampliate
Siamo al saranno anche proposte abbastanza strana come per esempio quella di trasferire la capitale in Umbria
Giuseppe Toscanelli disse che per evitare un intervento degli Stati europei a Roma si sarebbe dovuto dichiararla città libera sotto la sovranità del Papa l'ha colto catturato italiana mentre il Senato approvava il trasferimento della capitale la Camera affrontava l'altro spinoso problema quello delle guarentigie da concedere al Pontefice
Qui a Firenze bastava attraversare il corridoio per arrivare al Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio dove aveva sede la Camera dei deputati
Cos'erano queste guarentigie
Erano diciamolo in parole semplici le garanzie che l'Italia offriva alla Santa Sede
E se dovevano assicurare l'indipendenza del Pontefice e il libero esercizio della sua autorità spirituale garanzie che si proponevano non solo di tranquillizzare i cattolici italiani ma di dimostrare le potenze cattoliche che il Papa malgrado la perdita del potere temporale era ugualmente libero
Il dibattito sulle guarentigie durò circa quattro mesi
La legge venne approvata dalla Camera con centottantacinque voti a favore
E cento sei contrari al Senato invece con centocinque voti
Favorevoli e venti contrari
Punti battito appassionato
Chiede cose protagoniste due idee
Idea di Stato
E l'idea richieste
Ritocco quindi più di ogni altro i problemi di coscienza e le questioni spirituali le tesi che affiorarono in questo dibattito parlamentare possono essere riassunte in alcuni brevi interventi ecco
Onorevole di Castagneto
Guarentigie stabilisce potere in chi la concede
Servito in chi la riceve dunque
Sovranità pontificia
Proprietà e inviolabilità di residenza
Tutto ciò insomma che conduce all'esercizio libero dell'autorità spirituale sarà subordinato al beneplacito dello Stato
Dichiaro
Di riconoscere la mia incompetenza
Tanto a concedere quanto annegare qualunque guarentigia al sovrano pontefice
Per cui
Mi asterrò dal voto
Onorevole Bortolo ci
La maggioranza dei cattolici
Pone in Roma libero e indipendente il capo della loro religione
Caso mai e la Chiesa universale a dover conoscere se la sovranità civile sia conveniente necessaria alla libertà sua e del suo capo
Una sovranità reale ed effettiva
è necessaria al Papa oggi più che mai
Mentre una licenza in ogni ordine di idee
Batte in breccia il principio di autorità
Onorevole Bondi se siete cattolici ringraziate il cielo che il Principato temporale sia finito
Si è chiusa la più grande vergognosa piaga della religione cattolica nel mondo
Io prego ha dunque i cattolici che sono in questa camera consolarsi
Se essi hanno un avvenire
Questo avvenire lo prepariamo noi sciogliendo il pontificato di Roma da ogni vincolo con il potere temporale
L'onorevole Calderoli presente all'ordine del giorno della sinistra sottoscritto da quarantacinque deputati
L'onorevole Cairoli ha facoltà di parlare
La Camera
Considerando che la libertà di coscienza ai offesa dal Progetto di legge in discussione
Considerando che esso non sancirebbe neppure la separazione della Chiesa dallo Stato
Ma condanno reciproco un maggior vincolo attribuendo al capo della Chiesa cattolica una sovranità eccezionale e un governo irresponsabile superiore alla legge
Offensivo ai diritti dei cittadini
E agli stessi interessi del clero
Rinvia il Progetto alla commissione perché correggendo ma il concetto informatore
Sostituisca alle gerarchie del privilegio
Quello della libertà
Che assicura con la piena indipendenza del potere spirituale del Pontefice
La perfetta uguaglianza
Di tutte le credenze davanti alla legge
Queste sono le varie volte che sono risuonate nella discussione della legge
Che vanno da quella sede antico segretario di Carlo Alberto bucolica stadietto che ancora fedeli all'idea della monarchia cattolica dello Stato cattolico a quella viceversa di Cairoli che rappresenta invece l'idea della sinistra
Gabinetto Lanza aveva proposto una legge molto liberale nel senso che assicurava pontefice questa piena indipendenza ritenendo che fosse un debito d'onore che avesse contratto l'Italia riporta l'opinione pubblica europea
Quella che una volta avuta la norma di assicurare che il ponte invece non sarebbe stato in una posizione deteriore ma tutto quello che era amministrazione della Chiesa abita della chiesa avrebbe avuto l'indipendenza medesima che aveva avuto dal passato e al tempo stesso intendeva dare un attuazione sia pure attenuata
A quella che Politecnico Bojano Livia cavouriano della completa libertà della Chiesa ossia che non ci fosse più nessun vincolo statale sulla vita della chiesa
In altre parole povere si potrebbe anche dire che la Chiesa vivesse secondo il diritto comune come via dei paesi separatisti Garanzia e quindi e non concordato direi riprendendo quanto ha osservato giustamente Jemolo sui Paesi separatisti
Il punto fisso della classe dirigente liberale era quello di realizzare l'armonia la pace con la Chiesa al di fuori di soluzioni concordataria
Del resto in quel momento rese impossibile l'atteggiamento di opposizione di intransigenza assoluta del pontificato infilò nono di realizzare giudicare la libertà religiosa che aveva mosso il pensiero di Cavour perché si era espresso sia pure attraverso interpretazioni diverse
Nella corrente la destra storica duramente contrastata dalla sinistra la quale poteva viceversa ridurre la chiesa sotto un controllo vigile Occhiuto dello Stato
Ora il punto di tutta la tradizione liberale dal mille ottocentosettantuno finali novecentoventinove sarà quello di tener ferme le guarentigie come il non plus ultra della perfezione la sapienza giuridica
Problema storico che si pone sul quale si direi conoscere il pensiero di Jemolo
E quanto veramente della concezione cavouriana libera Chiesa in libero Stato si sia travasato in questo strumento giuridico certamente provvisorio certamente incompleto ma che salvò la pace religiosa islamica sessanta
Che soltanto in parte potesse essere realizzato questo principio che vogliano penso che la sua idea forse che veramente la Chiesa dovesse vivere secondo il diritto comune come dire in fondo negli Stati Uniti ossia che non ci dovesse essere nessuna legislazione ecclesiastica
Che la chiesa dovesse ad usare di gli istituti che dà il diritto civile che vanno nelle vie normali
Da poter vivere liberamente tenta aperture intervengono i privilegi scusa che le guarentigie davano a fare la conciliabili con queste la sovranità personale papà da qualche cosa al di fuori bisogna riconoscere che Cavour quando parla di libera Chiesa in libero Stato non parlo del Papa il Papa è una cosa che sta a sé
Perché il Papa si è sempre giustamente detto non è una cosa puramente italiana
Ma è una cosa che domina tutta l'intera cattolici da versare direi che a protezione di una schermaglia un certo momento anche proprio di contrapponeva del venti settembre dirlo quindi fu la soluzione compromessa in sostanza una soluzione di compromesso certamente secondo te positiva sul piano storico il giudizio definitivo in una parola sicuramente a tutto quanto di meglio si poteva fare in quel momento
Tanto che l'interesse dello Stato
Anche poi il desiderio di evitare interventi di potenza straniera coesione tra potenze cattoliche ha poi pressione del Papa quanto dei Teresa della Santa Sede come ha dimostrato ampiamente l'esperienza storica il ventiquattro giugno mille ottocentosettantuno
Firenze capitale
Ospitò l'ultima seduta del Parlamento
Il presidente Biancheri dopo aver rivolto in commosso saluto alla città sì devo in piedi e disse
Ed ora onorevoli colleghi arrivederci a Roma l'opera alcuni consacrando la nostra vita ecco dopo lunghe prove di espiazione l'Italia restituita a se stessa e a Roma qui dove riconosciamo la patria dei nostri pensieri ogni volta di Parma di grandezza ma nello stesso tempo ogni cosa ci ricorda i nostri dubbi noi abbiamo riconquistato il nostro posto nel mondo difendendo i diritti della nazione oggi che l'unità nazionale incompiuta estivi apre una nuova era della storia d'Italia non fallire ai nostri risorse in nome della libertà dobbiamo cercare nella libertà nell'ordine il segreto della forza e della riconciliazione
Il rap pronunciò queste parole il ventisette novembre mille ottocentosettantuno alla prima seduta del nuovo parlamento a Roma
C'era in queste parole il senso come di un distacco
Di un addio
E se segnavano la fine di un periodo chiudevano il problema politico di Roma Capitale
Chiudevano il nostro Risorgimento
Solo i dissidi fra Stato e Chiesa si sarebbero protratti nel tempo
L'epoca delle lotte dunque l'epoca delle rivoluzioni era ormai finita
Il Paese doveva incamminarsi verso la sua reale unificazione
Doveva risolvere le molte difficoltà pratiche che lo attendevano
Il re non vuole abitare al Quirinale nelle stanze che erano stati di Pio Nono ma scelse per sé un modesto appartamento a piano terra
Si sentiva a disagio guardando dal Quirinale la cupola di San Pietro espresso alcuni intimi lo sentirlo borbottare inondati di dispiaceri a quel povero vecchio Roma non fu mai per lui una residenza stabile continuo di fatti a rimanere lontano dalla capitale per lunghi periodi diventava peggio e la nostalgica di Torino lo afferrava di tanto in tanto cominciava a sentirsi un Rezgua sin pensione aveva cinquant'anni
Malgrado i capelli vi si possono imbiancati arrivano nerissimo semiti diceva con molte avventure l'unica cosa a cui non aveva saputo rinunciare era la vanità
Pareva Moore del passato gli eredi creano di San Martino della prima e della seconda guerra di indipendenza vorrei ancora vivo entrato nel mezzo
Per l'Italia come aveva detto nel suo discorso
Sia privo ormai una nuova epoca
Votiamo l'obiettivo sulla capitale questa nasce
Cento anni fa quando nel mille ottocentosettanta a Roma diventa la capitale d'Italia di abitanti la solamente duecento mila
Era quindi una città piccola dove finivano le ultime Tata cominciava subito la campagna
O meglio cominciavano le grandi ville che le famiglie dell'aristocrazia romana erano venute costruendo con enorme ricchezza tornano di queste PIL è rimasto ben poco
è rimasta praticamente quasi il duro villa Borghese quindi il resto è stato tutto distruggono erano delle ville meravigliose e per esempio di villa Ludovisi che sorgeva al posto dove oggi c'è via Veneto
Così scriveva un archeologo utili Longhi rinvia rinvia tra le cose che veniva prima in mente a quanti conoscevano e amavano Roma c'era la speranza che i giardini le fabbriche prestato dei quadri di villa Ludovisi
Diventassero di dominio pubblico fossero facilmente accessibili
Per dire che tutto il nuovo governo la villa dovesse andare distrutta come oggi accade e gli allori le querce e i pini abbattuti come oggi li vedi a battere sarebbe stato allora un'offesa che neanche il più acerbo nemico della nuova Italia avrebbero dato retta
Perché sarebbe sembrata una enorme follia
La follia fu realizzata e le e mail furono dicendo perché perché praticamente Tare della Piccola Roma papale la grande capitale italiana fu un grossissimo appare industriale forse uno dei più grossi apparendo striate degli ultimi vent'anni del dell'Ottocento
Il capitale delle grandi banche lombarde piemontesi belle che sì unico dei grandi proprietari delle ville
Era vere gli uni Isolde e gli altri i terreni su cui costruire la nuova città la nuova capitale e le ville scomparve
I terreni salirono enormemente arrivare ora basti pensare per esempio che all'Esquilino
Due o tre anni dopo il settanta legare costavano intorno alle nove lire al metro quadrato
E dieci anni dopo relatori vendibile a novantacinque cento centoventicinque lire
Questi sono i quartieri che furono costruiti a Roma tra il mille ottocentosettanta la prima guerra mondiale non sono né migliori né peggiori di quelle che saranno realizzati dopo e anche di quelle mediano realizzando in questi anni certi errori iniziali dell'urbanistica romana ce li siamo portati dietro
L'errore maggiore è però di questi quartieri fu quella di essere disposti a cerchio completino continua Storace
Di chiudere di soffocare la città invece di utilizzare quella coordina divise che avrebbe permesso di isolare il vecchio centro di Roma daranno accettabile di creare quei fondi accanto imponente isolati come si sarebbe potuto fare
Webber ieri furono costruite secondo un piano regolatore in realtà i proprietari elevati hanno messo gli occhi su un pezzo di terreno anziché su un'altra fecero chi dovrà protette i loro piani e queste furono poi multati tutti assieme dal piano regolatore del settantatré
Diventò però legge dieci anni dopo nell'ottantatré quindi nei primi dieci anni e Roma Capitale a cui non aveva nessuno strumento urbanistica generale la storia del resto che si è ripetuta anche in seguito no anche per la usuale Piano regolatore di Roma lavoro dieci anni quindi il piano regolatore risultò dal mosaico tutte queste cose e non il disegno di una città non la previsione di qualche cosa che da duecento mila abitanti breve passa da un milione due milioni tre milioni chissà quale ma l'obiettivo di una a realizzazione finanziaria a breve scadenza
La nuova capitale d'Italia di prodotto asse principale quella che oggi chiamiamo a via Nazionale
Su questa strada in realtà era dato iniziata prima anche curioso una grossa opera abbiamo depurativa danno signor De Merode vera uomini ebbero delle armi del Governo via Nazionale dichiarava infatti inizialmente via denaro accanto alla direttrice di via Nazionale c'era e via ventisei dei e tu questa bravata di diritto l'unico forse tentativo affidare un carattere precisano a Roma Natale a Roma politica Quintino Sella tollerabile concentrare sulla via venti Settembre anche per motivi ideologici forse era la via da cui erano entrati libertà ieri no il venti settembre
I ministeri principale lungo questa via Po costruite al ministero della guerra e soprattutto il grandissima ministero delle finanze
Degli uomini succeduti a Cavour Sella fu forse il più notevole per l'intuito politico per il realismo per la cristallina onestà vuole assumersi l'ingrato compito di se risanare le finanze statali che erano sull'orlo della bancarotta
Ci riuscì ma l'ora cose che attacchi e in popolarità una impopolarità capiva già messo in programma e questo ci dà il suo livello morale
Per Roma lui illesi chiede un grande amore scriveva a Marco Minghetti
Noblesse oblige e a Roma dia un formidabile retaggio di nobiltà
Io non so esprimere quello che sento in me davanti a questo nome
Non è soltanto per portare dei travet che siamo venuti a Roma io sono certo che in fondo ai nostri danni vi sono pensieri assai più elevati
Premesso che lanciano quali erano in sostanza le idee di sella per l'avvenire di Roma
Sella aveva un'idea ben precisa di quello che dovesse essere l'avvenire di Roma per lui come dice colloquio famoso al col Momsen si trattava di fare di Roma un centro scientifico di luce si trattava di fare qui la capitale della scienza moderno Sella fu l'uomo che più riflettere su quello che Roma poteva rappresentare nella vita politica italiana e che fece la prima proposta perché Roma assumesse una personalità precisa nella storia del Paese quale professore questa personalità che Roma venne prendendo
La personalità di Roma nella storia dopo il settanta è abbastanza complessa la città diventa un centro burocratico amministrativo nel senso più mediocre della parola senza riuscire ad esprimere né un'attività economica
Coerente un'industrializzazione per esempio non sia affatto una uno sviluppo di attività produttive non si verifica che in queste diciamo pure c'è una responsabilità anche di Stella il quale ammoniva in alcune righe
Abbastanza famose a non creare qui una soverchiante agglomerazione operaia perché diceva questo sarebbe un pericolo ed un grave inconveniente
Quale ruolo dopo il settanta andò assumendo Roma
Mi pare che in definitiva dobbiamo escludere per prima cosa che fosse una città con un vocazione industriale niente a che fare quindi con Parigi niente a che fare con Londra questa metropoli cresce in un modo tutto suo Roma è questa entità che riesce a mediare grandemente le contraddizioni contrasti dello sviluppo storico italiano se vogliamo possiamo anche dire che questa non è e l'aroma di Mazzini non nella Roma del popolo la Roma la Terza Roma come lui la chiamava né i suoi disegni qualcuno come il sindaco Nathan che più tardi vorrà cercare di incarnare la fallirà nel suo intento invece il vero destino dire una di Roma resterà quello di un centro diciamo di saldatura dei maggiori contrasti vivi nella storia italiana di compromesso diciamo anche fra spinte diverse della crescita dell'Italia moderna
Piano regolatore problemi edilizi
Una capitale dall'incerto avvenire mancanza di industrie
Roma che faceva da polo d'attrazione per tutto il Sud
Erano questioni importanti questioni essenziali
Ma il grosso problema ancora insoluto che si sarebbe fatto più Couto nel tempo era quello dei rapporti Stato e Chiesa
Un problema che creava dubbi impiantava le coscienze faceva balenare dinanzi un avvenire instabile invidioso gli episodi di intolleranza se ne contarono a decine ed a tutte e due le parti
Fiorirono i circoli dei liberi pensatori ferocemente anticlericali e le associazioni per la tutela degli interessi cattolici velocemente antiunitaria
Che si combatteva senza esclusione di colpi
Leggo a caso
Dalle cronache di quegli anni il primo Carnevale che si festeggiava a Roma
Mise alla berlina i prelati della curia e gli stessi simboli della religione
Per tutta risposta i clericali organizzare l'otto dicembre una luminarie per testimoniare la loro fedeltà al Pontefice
Di qui risse furibonde per le vie di Roma
E in piazza San Pietro si arrivò perfino alle coltellate
E ancora
In Sicilia il matrimonio civile di un ex canonico venne celebrato come festa del progresso
A Roma il parroco del Carmine fu sospeso a divinis per aver benedetto le reclute del settantuno a Pisa venne organizzato un Venerdì Santo blasfemo di rimando la Curia comincio a rimuovere dalle loro sedi vescovi e parroci di sentimenti liberali depurazioni della patriottica diocesi di Mantova becero scaturì anche all'estero
All'università soppressa la facoltà di teologia
In un ginnasio dal Nord e diretto da religiosi venne dato gli alunni il seguente componimento
Scrivete un sonetto a Maria Immacolata perché protegga il Papa dagli usurpatori
Episodi tragici e meschini insieme che lasciarono in molti spiriti religiosi e non religiose consenso di amarezza e di dolore
Dovunque tutto questo è passato
E e un passato che sicuramente non risolte da più però dovrebbe potrebbe ammonisce qualche cosa ammonizione comprendere da un lato la storia da un lato a non sorridere
Dice distinzione di certe l'accertamenti che ci paiono cose Byzantine
E che invece ebbero veramente una loro realtà e anche una certa nobile realtà se guardiamo a quello che ci sul fatto di fede che era al di sotto di loro
E dall'altro di aprire se non fiducia della provvidenza che tutto il Polo che non tutti possono avere quella fiducia
In un'orbita Litta del tessuto umano che continuamente si ricompone malgrado le antitesi di fondo della politica vaticana e di quelle italiane c'era in molti nel popolo negli spiriti più illuminati
L'augurio che il sentimento d'immagine il sentimento religioso potessero coesistere vietava Erebo disse non può abbinare nella stessa città Bruno ognuno nella sua sfera ma nell'accordo reciproco questo auspicio trovò espressione in una vignetta pubblicata dal basco vino ebbe grande successo
Garibaldi il re di mio nonno incamminavano sogno greci mi tra i protagonisti della questione romana che precedevano assieme ormai riconciliato
Questo desiderio di pace religiosa non appartenne solo al popolo alle masse cattoliche
Ma trovò eco nella parte più responsabile della classe politica
Massari aveva detto al Parlamento
Anello al giorno in cui l'amore della patria e l'amore della religione possono confondersi in un solo e unico sentimento Pio Nono editoria manovelle avevano continuato a scambiarsi lettere in cui si cercava di comporre i dissidi di evitare ferite reciproche il Papa chiudeva così una lettera di protesta all'ordine
Pieno di paterno affetto prego Dio per lei per l'Italia per la Chiesa e Vittorio Emanuele gli rispondeva ringrazio dal più profondo del cuore vostra Santità dei suoi sentimenti di paterno affetto vede le preghiere che rivolge a Dio per me dei dializzati io confido che saranno esaudite per il bene di tutti e della Chiesa cattolica assicuro poi vostra Santità che quello che dichiara i solenni circostanze è tuttora il mio voto più ardente
Giovedì a Roma continui ad essere la sede minerale tranne il Sommo Pontefice l'Italia sarà felice quando questa convivenza possa essere ritenuta come stabile e sicura
Furono le ultime lettere che i due si scambiano
Negli anni successivi la polemica resterà immutata almeno sul piano dei principi sarà durissima durante gli ultimissimi anni del pontificato di Pio Nono ci sarà un principio di schiarita ormai effimero con l'esordio del pontificato di leone decimo terzi
Si aprirà poi fra il mille ottocentottanta mila ottocentonovantacinque il periodo più aspro del di lascerà mento della polemica faranno gli anni in cui avremo il tentativo di assalto alla salma di più a nome a Roma l'ottantuno
Gli anni per inaugurazione del monumento a Giordano Bruno lato dal Campo dei Fiori dove il rogo arse
Ma la necessaria coabitazioni rapporti di vicinanza finiranno per creare la possibilità di superare le superfici di attrito di attenuare i motivi di scontro
Nel mille ottocentottantacinque la Regina Margherita scrivendo a Minghetti l'antico presidente della destra
Dirà
Due persone che stanno medesima casa finiscono per salutarsi incontrandosi sembra per le scale così sarà sicuramente un giorno per il Vaticano e Quirinale ed infatti col mila trecentonovantacinque con la fine età Crespina
Sarà toccato il momento culminante della lotta il novantacinque Sara l'anno in cui Crispi dicere la festa civile venti settembre ma già con l'avvento di Giolitti e primi del secolo
Con l'età giolittiana Porta Pia entrerà nelle feste di famiglia nell'albo della patria italiana
Non sarà più motivo di scontro di di lacerazione di divaricazione sarà un motivo di incontro
Fra i laici e i cattolici che via via si concederanno con la realtà nuovo dello stato e parteciperanno prima in modo quasi clandestino alle lezioni politiche che col pontificato di Pio decimo si inseriranno nell'alveo delle istituzioni
Fino poi alla consacrazione il mio novecentodiciannove del Partito popolare fondato da Sturzo
Proprio quella che fu chiamata la conciliazione silenziosa realizzata nel Periodo di Pio decimo edili Giolitti due uomini che non si incontrano mai che non si parleranno mai
Ma che getteranno le basi di quell'incontro fa patria fede che poi la prima guerra mondiale
Suggella era sul Carso e sul Piave
E sarà una conciliazione più importante tutti gli accordi giuridici e protocollari che verranno poi quei trattate la Terrano la conciliazione che son la cornetta quella delle coscienze
E da quegli anni Giolitti Anita quegli anni lontani
Comincerà a fiorire la speranza del Tevere più largo
Di una più netta distinzione fra le due sfere fra la potestà civile quella ecclesiastica la stessa speranza che poi culminerà nel pontificato di Giovanni ricettivo verso quando papa Roncalli benedirà nel centenario unitari svolgimento italiano punto d'incontro in questa prospettiva il venti settembre tra coscienza laica e coscienza cattolica