Elezioni regionali e voto referendario: intervista a Carlo Calenda

Radio radicale bentrovati in questo spazio di approfondimento cioè tornato trovare Carlo Calenda leader di Azione eurodeputato ben trovato benvenuto su Radio Radicale grazie grazie mille allora siamo qui per innanzitutto
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Tratto finale di campagna elettorale su due fronti campagne elettorali
Molto differenti rispetto al passato quella vera le elezioni regionali in alcuni importanti regioni italiane e quelle per il referendum con azione che data diciamo dai principali
Sondaggi istituti di sondaggi quotata intorno al quattro per cento con l'oscillazione insomma
Di un margine di errore tra uno zero due uno zero e cinque una diciamo risultato per quello che vale nel mondo dei sondaggi
Importante che denota un lavoro del rito reale che è iniziato da un po'di tempo allora come sta vivendo azione questo
Periodo primi referendari o ed elettorale che giudizio un po'
Cita su questo quadro da false tre avanzata con diciamo un referendum così importante alle porte
Ma io penso che continua poi il diciamo la strada di fondo della politica italiana cioè una divisione uno scontro costante tra populiste sovrani Istica ormai domina di fatto la politica italiana e notavo l'altro giorno che è interessante
Vedere che in fondo sia i comunisti reso previsti sono stati sconfitti no i sovrani stiano fatto
Della loro la loro ragione d'essere nell'usciamo dall'Europa usciamo dall'euro stampiamo moneta eccetera e se la sono rimangiata e i populisti d'altro canto l'hanno fatto il Movimento cinque Stelle su non siamo dei politici di professione facciamo questa cosa ma Paci ritiriamo il doppio mandato apre l'anno sconfessato tra l'altro il doppio mandato pagano sconfessato tutto
Eppure rimangono dominanti nella scena politica italiana
E rimangono dominanti a nostro avviso perché c'è una carenza fortissima del fronte che dovrebbe essere quello popolare e liberale
Riformista fare quello che in Europa per intenderci sostiene Ursula von der Leyen è che in Italia invece totalmente minoritario e schiacciato è in qualche modo sottomesso sopranista e popoli se è questo il tratto dalla campagna elettorale il tratto del referendum è il tratto del dibattito politico
Da quello che sentiamo fammi fare Dinoi di proporre un modo nuovo di interpretare la politica che non si fonda sul conflitto costante
Che non è neanche più ideologico perché in realtà di costruzioni ideologiche se ne vedono poche è un conflitto
Di parole slogan che sostanzialmente vedo i populisti di resa altrimenti c'è la destra e i sovrani si dire altrimenti ci sono i migranti ecco questo direi riassumibile tutto il dibattito politico italiano
Nel mezzo c'è l'Italia da governare
Che scompare un po'in qualche modo si dissolve e allora anche queste elezioni
Regionali sono state elezioni dove il centrosinistra la sinistra cercato l'alleanza con cinque stelle e non ha cercato l'alleanza per esempio con noi
Tutti su tutti i candidati non c'è mai stato un interruzione di nessun genere si sono semplicemente scelti candidati a nostro avviso nella maggior parte dei casi mediocri in alcuni casi come Emiliano disastrosi perché si cercava di andare a fare l'alleanza o su cose che poi non c'è stata perché cinque stelle poi punto parte pochissimi casi hanno detto arrivederci e grazie non siamo interessati
Per dall'altro lato ci sono candidati della della destra francamente anche questi molto fragile notare a cercarmi in Toscana a affitto in in Puglia Caldoro in in Campania tutte riedizioni
Segno che queste due questi due movimenti politici questi due grandi diciamo fronti chiamiamoli così non hanno Jinan anche un grosso problema di classe dirigente e quindi non solo di di di di progetti ma anche di classe dirigente sul referendum nostro pensiero è molto semplice noi pensiamo che ci sono problemi politica italiana l'efficienza del Parlamento minata dal bicameralismo perfetto anche la bicameralismo perfetto
E la possibilità per i ai cittadini di scegliere dei propri rappresentanti nessuno di questi due problemi viene affrontato entrambi vengono peggiorati
Per due ragioni semplici il primo perché il bicameralismo con un Parlamento perfetto con Parlamento con duecento Senato con un Senato duecento senatori re lo renderà molto più lento molto più farraginoso
E in secondo luogo perché riducendosi il numero di targa inventare così radicalmente quelli che salteranno sono proprio quei parlamentari normalmente più indipendenti cioè le segreterie di partito si assicureranno che quelli che mettono in pochi che mettono son quelli
Proprio fedeli a fino alla morte
E quindi per me leggeranno la fedeltà sopra il merito in tutto questo emerge un problema di distanza tra gli eletti
E gli elettori perché noi saremo rapporto di uno a centocinquantuno mila che è il rapporto più diciamo più ampio l'Europa che vuol dire i cittadini non sapranno chi Elenco Marco
Quindi il referendum diciamo porterà un peggioramento sostanziale della nostra democrazia parlamentare a fronte di risparmi di cinquantasette milioni di euro reali
Che sono ovviamente molto pochi e dall'altro canto però alimenterà tutto questo questo film per il diciamo due aspetti sono interessanti uno
Sono i gli elettori che mandano in Parlamento gente inadeguata vota partitiche danneggiati inadeguata e poi li vuole punire ma firme circa di scegliersi meglio e poi non vuole ripulire no perché questo è un tratto pur continuo del nostra storie politiche
E dall'altro lato il fatto che sono gli stessi parlamentari che non sapendo giustificare l'avevo ragione di esistere loro valore aggiunto la loro presenza sul territorio c'è tutto quello che gli dovrebbe vicino ai cittadini sia un puniscono per andare dietro all'elettorato
L'insieme di questo è quello che stiamo vedendo negli ultimi anni della politica italiana porterà al disastro diciamo
Ecco oggi Nicola Zingaretti dalla prima pagina di Repubblica scritto una lettera aperte insomma mi si usava un tempo dal titolo PD è sotto attacco chi cerca altre strade ludica ecco
Cioè l'idea insomma un po'di un quadro in evoluzione che però in questo caso vede il segretario del partito democratico
Comprendere forse che diciamo i prossimi passaggi elettorali dalle elezioni regionali fino a referendum possono essere in qualche modo difficili da digerire per la base del partito democratico per
Diciamo i parlamentari per la concezione stessa e la guida del PD da parte Nicola Zingaretti immaginiamoci ad esempio giochiamo di fantasia degli scenari che possono essere credibili una vittoria di poco del candidato Gianni sulla Ceccardi in Toscana
Una sconfitta di Emiliano in Puglia una sconfitta del centrosinistra nelle Marche Zaia appare verso una riconferma Toti verso la riconferma e De Luca
Verso la riconferma insomma si perdono delle regioni importanti con un risultato referendario che è appare in bilico perché il fronte del sì ha perso dei pezzi ed è affidato totalmente a Luigi Di Maio insomma che è diventato insomma alfiere complessivo di questa riforma i chiaramente il PD
Avrà poi dei problemi ecco da questo punto di vista
Diciamo azione che pensiero anche rispetto alle alleanze perché il nodo sembra anche essere quello lui parla di equilibri tra Partito Democratico evinto Cinquestelle Italia viva all'interno della coalizione
E però sembrano essere questi equilibri forze
Mai come in questo momento
Sempre più difficile raggiungere proprio perché anche all'interno del partito democratico emergono delle posizioni differenti su dei temi centrali insomma il governare a tutti i costi sembra mostrare qualche linea di stanchezza
Ma era inevitabile che sarebbe accaduto questo no ed è la ragione per cui alla fine io sono uscito dal partito democratico cioè del tutto evidente che se tu fai un governo con persone che hanno valori opposti ai cuori
E diciamo in questo senso il coming più al ha dato una mano tenere insieme il governo Merkel se no che erano si sarebbe spari nato molto più rapidamente
A perché come al solito le emergenze compattano ma la realtà è che non non hanno niente in comune e soprattutto che il segretario del partito democratico ha di fatto fatto subire il partito democratico su ogni argomento
A su ogni argomento doti del governo insomma radar del dei grandi dossier i rivali Italia industriali a alla prescrizione area il taglio dei parlamentari cioè questo è un mentre Salvini in qualche modo il governo con i cinque Stelle lo governava lui il Partito Democratico si è fatto governare dai dai Cinque Stelle
Questo a un l'unico diciamo ha un riflesso nel senso che l'unica cosa che Zingaretti continua a dire in maniera ossessiva e ma se non c'è la destra se non c'era la destra se non ci sarà la destra
C'è un piccolo dettaglio che resta ci sarà andando avanti così perché la destra non non flette anzi si rafforza
Nel fatto che perda Salvini aumenti la Meloni non è una grande garanzia diciamo di corposi e di qualità del centro del della destra allora io penso che il punto è molto semplice usi costruisce al centro
Una casa grande per chi appunto ritiene i valori del pragmatismo del riformismo il liberalismo chiamatelo come vi pare io lo chiamo la normalità
Del in cui la politica essenzialmente buongoverno ci conduce con mormone combattimento ideologico tra fascisti e comunisti perché questo insomma siamo solo noi appena a rimanere così in Italia o si costruisce un solido grande importante movimento che allena che in qualche modo riesca ribilanciare la politica italiana verso il pragmatismo oppure piano piano ci sarà il PD si sgretola era i cinque Stelle paradossalmente rivivranno perché alla lunga il fatto che sono comunque quelli che portano avanti le battaglie di facciata di tutto quel polo li li li faranno guadagnare cioè dalla battaglia sul taglio dei parlamentari Cinquestelle sminuisce guadagneranno probabilmente in questo una follia semplicemente una follia dettata dal fatto che si sono messi in un chiude Saccà il il il il Partito Democratico cupe anche Italia viva siamo messi in Lazard non sanno come uscire e quindi faranno la solita cosa che fanno i democratici quando sbagliano linea politica invece di discutere della linea politica discuteranno del cambio della leadership
Ecco siamo in conclusione calendari stato tutti questi temi c'è un altro grande tema ovvero la tenuta economica del nostro Paese un PIL che continua a calare vertiginosamente siamo diciamo ai livelli siamo dovrà insomma i livelli del calo più o meno previsto intorno al mille novecentonovantacinque meno quattordici virgola sette per cento un mondo industriale che ovviamente preme per innovare alcuni processi alcuni sistemi una pandemia che ovviamente non è ancora passata e
Un mondo diciamo del lavoro e delle professioni della scuola insomma
Senza punti di riferimento al momento chiari possiamo dire non solo in Italia questo alcuni governi a livello europeo stanno indirizzando meglio rispetto a noi però diciamo c'è questa idea un po'dell'artigianalità dei provvedimenti in questo caso insomma mi mi sembra una sorta di laboratorio sia per quanto riguarda la scuola per quanto riguarda nel mondo produttivo ecco da questo punto di vista diciamo c'è anche forse un po'l'idea di sta perdendo oltre che ter Reno anche molto tempo rispetto a diciamo a un calendario ha delle scadenze a parte le europee insomma su questo mi pare che ci sia poca preoccupazione in giro
Ma secondo me allora io sempre pensato che il tema centrale dell'Italia cerco di ripetere cento volte al giorno non so se questo messaggio arriverà è la gestione cioè noi abbiamo una politica che tradizionalmente sicura molto poco della gestione molto di più del dibattito ideologico questo cosa vuol dire che i provvedimenti sono disegnati male implementati peggio anzi molto spesso non c'è proprio nessuna cura dei provvedimenti questo passi
E tu è un bonus vacanze che non funziona che viene preso viene speso solamente in minima parte che hai la cassa integrazione che arriva ritardo che i finanziamenti della Sassonia oggi
Rispetto ai duecento miliardi previsti hanno garantito dodici miliardi e mezzo di finanziamenti di cui metà e la FIAT cioè i provvedimenti sono disegnati per fare una conferenza stampa non sono disegnati per funzionare e soprattutto non sono poi gestiti per funzionare
Ora questo in una situazione normale fa sì che il cittadino italiano il professionista un imprenditore enormi problemi quando entra in contatto con lo Stato ma in una situazione normale con lo Stato si entra in contatto molto meno che in una situazione di emergenza
Cioè non si accende di emergenza quasi tutto dipende dallo Stato ed al suo funzionamento
Ed è quello che si sta rompendo adesso
Il fatto che nel momento in cui dallo Stato dipendiamo tutti più o meno integralmente sulle regole da scuola sul funzionamento la cassa integrazione eccetera capiamo
Che in fondo la politica doveva essere soprattutto buon funzionamento dello Stato il buon governo e che noi invece non ce ne siamo mai curati quando dicono interno anche noi elettori nel senso che non abbiamo mai votato le persone
Sulla base della loro esperienza gestionale o sulla base della loro capacità gestionale o sulla base dei loro risultati gestionali abbiamo sempre votato le persone sulla base di un'appartenenza una squadra di calcio
E questo oggi ci porta ad avere una classe di governo in politica
Gestionalmente preparata se voi vi andate a vedere
I curricula delle persone che fanno parte del governo e che però fanno parte anche dell'opposizione voi vedrete che le esperienze di gestione di queste persone sono limitatissime non parlo di gestione privato a allora parlo anche via esperienze amministrative significative
Nel pubblico e quindi è chiaro che in questo momento lo Stato italiano
è lo Stato che in Europa sta funzionando meno bene
E il governo molto più sulla china del abbiamo fatto cose potenti potentissime fondamentali sì prendete l'ultima conferenza stampa di Conte la parola storiche
Storica ritorna cento volte poi appunto non funziona niente
Bene allora noi ringraziamo Carlo Calenda per essere stato con noi torneremo diciamo magari alla termini di questa via
Tornata elettorale un po'a commentare insieme ai risultati quello che accadrà grazie davvero che ora lavora grazie tante arrivederci