Festival della Tv e dei nuovi media 2020 - Ricordando Giorgio Bocca a 100 anni dalla nascita

Smettere
C'è un po'il Veneto vicino risponde
Buonasera buonasera a tutti se ci vogliamo accomodare
Questo è un momento al quale io tengo particolarmente voglio anch'io ringraziare come Aldo ha fatto l'organizzazione qua della
Complicata ma voglio dire molto riuscita di questo festival relativo devo dire in questo momento i complicati per l'audiovisivo
Per l'industria in generale anche per l'addio visivo per cui è molto importante trovarci fare questo tipo di incontri e riunione soprattutto io ci tengo molto perché io da quando ero piccola volevo fare la giornalista
E quindi per mezz'ora Gioppo Cai Indro Montanelli erano questi giganti inarrivabili
E a essere qui
Cento anni dalla nascita di Giorgio Bocca proprio nasceva qua
In questa in questa terra nella Provincia Granda ecco è uno o uno dei più grandi giornalisti europei e per me è un grande complesso né che lo hanno conosciuto familiari figli
Amici di Giorgio Bocca è un grande onore da noi grande occasione per sapere qualcosa di più ecco qui ne parleremo Giorgio Bocca lo conosciamo tutti partigiano giornalista
Giornale da GL poi appunto giornali Giustizia e Libertà poi sia stato il suo primo Scoppa no quando raggiunse la Torino Merano attraversare il Norditalia distrutto
Distrutto dalla guerra per incontrare i reduci
Arrivati dalla Russia un grandissimo momento un grande scopre che tutti noi avere io mi ricordo di aver letto in un modo appassionato è come la Gazzetta del Popolo Europeo il giorno di pietra di Italo Pietra e poi Repubblica
Non voglio Repubblica dove ha continuato fino a sei ultimi fino agli ultimi giorni ecco è nato giornalista anche lui già giovanissimo morto giornalista ecco quello l'uno dei grandi grandissimi quindi io non voglio perdere altro tempo perché voglio lasciare la parola a chi l'ho conosciuta dai familiari io volevo cominciare la ringrazio di essere qua perché so che Nicoletta Bocca la figlia di Giorgio Bocca la figlia femmina dorata di Giorgio Bocca
è molto restia quindi io è un momento è un grande onore averla qua stasera perché parla poco no no appare poca cosa egli grazie infinite sia quello subito la parola a Nicoletta prego Nicoletta
Buona sera a tutti
Sì in effetti io sono un po'restia ma cercherò di
Raccontavi qualcosa di introdurre un po'quello che è stato il suo rapporto con la langa con Dogliani perché secondo me attraverso questo rapporto vengono fuori emergono delle cose che sono la la sua natura anche nel modo di pensare di scrivere
Naturalmente un ricordo
Ma
Ricordo che le è il mio punto di vista non non credo di essere perfettamente oggettiva ma ma ci provo allora
Partire dal fatto che in uno dei suoi libri c'era capitolo che si chiama il cerchio
Il cerchio nasce dall'idea che lui dia lui dice quando è finita la guerra io e mia sorella nata abbiamo rotto
Le pigrizie le antiche pigrizie e ci siamo allontanati dalla Provincia da Cuneo dove io ero nato pensando che questa fosse una linea di fuga una retta invece era un cerchio è un cerchio perché era un cerchio perché Nicoletta
Ha deciso di tornare in langa da questo ritorno in langa che avvenuto per me all'inizio degli anni Novanta
è nato come dire un un rapporto completamente diverso con mio padre è stato il momento in cui che credo ci sia in ogni rapporto fra padri e figli
Il momento in cui il i tuoi genitori ti riconoscono come persona autonoma cioè io finalmente avevo trovato una passione
Finalmente avevo trovato una mia collocazione
E la mia collocazione era il Dolcetto in questi miracolo banali come collocazione del Che miracolo di crescita e di uscita da una lunghissima adolescenza che si chiama dolcetto e si chiama ora Dogliani
E nasce quindi un rapporto tutto basato come avevo detto Colaprico un rapporto fondato sulla raviolo del peeling e sulla sotto il brasato di sotto paletta perché tutti al rapporto fra me e mio padre a questo punto in si incentra sul cibo e sul vino
In realtà anche la mia il mio arrivo in langa una linea di fuga che si trasforma in un cerchio nel senso che io vado mi allontano da questo rapporto con lui perché naturalmente l'ulema figures estremamente importante con cui è difficilissimo avere un confronto e quindi io non non penso di essere assolutamente all'altezza di seguirle Iconicella per un confronto anche difficile pensare di poter essere capaci di
Di essere all'altezza di un confronto di poter scrivere di poter anche di poter entrare in un mestiere
In cui il raffronto inevitabile
Però di fatto il mestiere che scelgo è un mestiere che mi riporta di nuovo all'Ulivo
Perché è il mio l'arrivo qua in langa è un arrivo che ne facciamo da bambini
Quando si partiva per fare il viaggio in Italia con Davide Guido Della Silvia
La prima tappa era sempre felici oppure si veniva due volte all'anno a fare
Come dire le spesi redivivi indicibili tartufi quindi c'era cioè e lui che ha introdotto questo mondo di cibo divino e di ricordi
Sì questa passione e ed è una passione che non prevedeva cioè non prevedeva ma è un racconto della sua storia partigiana qua rarissimamente ne parlava
Ma diciamo che questo rapporto di venire qua per mangiare bene bere bene conoscere i produttori che li avevano ospitati durante il partigiano atto
Era in realtà un modo un nuovo e vivo di raccontare una storia senza restare come in qualche modo legati al passato
Lui per esempio
Ricorda che arrivato qua il primo gennaio come sa marcia forzata tutta fatta in tutta una notte dalle montagne il primo gennaio del quarantacinque e la cosa che ricorda eh questo risveglio in tarda mattinata con le donne di langa che gli dicevano cosa volete vi abbiamo preparato i tagli ai quindi c'era questa idea di passaggio da una montagna difficile durato mai pasti a base di castagne ha finalmente una terra del Bengodi e
Di ricchezza addirittura il i raccontini cibo
E divino fanno parte ancora prima nel provinciali ci son tutti questi ricordi dove lui parla di come sua nonna faceva da mangiare di quando si pigiavano o le uve a piedi nudi con
Le uve Dolcetto ma quelle un po'meno care
Attraverso questo come dire questa combinazione questo rapporto che che che io cercavo di incoraggiare che c'era in lui di regalarsi il brasato di Olivero andare a comprare il bue grasso era un po'punto questo mettere in moto quella che io chiamo la macchina del tempo cioè la sua capacità di
Non aveva di utilizzare i mattoni del passato i suoi ricordi in questo caso i ricordi legati al cibo e il vino non in modo nostalgico ma per per costruire
Un presente molto vivo se mi consentite io leggerei due righe di questo libro che il viaggiatore spaesato in cui parla di questo pranzo
Che si venne fatto qua Dogliani dov'erano presenti don Conterno che è stato il parroco di Dogliani a lungo
E quinto Chiomenti
Lui dice
Quando ci siamo messi a tavola sotto il portico Don Conterno ci ha chiesto se poteva dire la preghiera ma senza aspettare risposta una pura notifica
Sapevo che sarei entrato in un mondo rituale ma non avevo alcuna voglia di infrangere lo perché il rito contadino non è staccato dalla vita
E l'immutabile involucro di violenze e di ferite ancora aperte
Per la grandine che sale dal basso mitraglia le uve da sotto per i vescovi e il padroni duri per le fatiche i dolori la ritualità contadina non è fuori dalla vita ma le conferisce rispetto e discrezione
La Nicoletta serve gli antipasti rituali che tutti ritualmente mangiano tombini carne cruda peperoni con la bagna cauda e si fanno i discorsi di sempre
Si celebra la ritualità in cui sono vissuto da cui sono fuggito vent'anni che mi ricordo ne ritorna nei sogni comuni incubo dove tutto sta scritto per sempre e tutti sanno le cose giuste le sbagliate
Dove tutti lavorano con le mani non come me che sono uno che scrive che non è un lavoro per la gente di qui
Che ci faccio fra questi che non sono fuggiti
Spaesato nella città spaesato fra loro
Li guardo e di ascolto
A parole hanno solo certezze ma io lo so me lo ricordo che dietro ci sono la paura di vivere e quella ancora più grande di morire
Grazie Nicoletta parole bellissime un amore per questa terra ne abbia fatto anche ritrovare come tu hai detto si legge
No in queste in queste righe vedete hanno fatto anche posizionare un applauso per Nicoletta Bocca è davvero la ringrazio in modo particolare di aver condiviso questi momenti questi pensieri ma che ci fanno conoscere un bocca se vogliamo anche diverso tu hai nominato il provinciale no
E a questo punto che possono andare da Aldo Cazzullo è un po'un tormentone Aldo tu lo continuamente è uno dei libri che citi di più lo fai scrivi spesso anche nelle tre lettere
Al al Corriere della Sera quando rispondi elettori è un libro che ha profondamente colpito ma in generale Giorgio Bocca giornalista che ai nel cuore
C'è chi ti ha definito anche il nuovo bocca Altomare lo sentite no no
Però la senti la senti molto lisina come si crede la stessa terra fondamentalmente no ovviamente luogo caro resiste però devo dire che quando morì Enzo Biagi Bocca disse assumesse Cazzullo che assomiglia escludono nodoso se è un complimento perché Bocca e Biagi non si amavano molto anzi una volta ebbero anche un diverbio
Bocca disse bio Biagi aveva fatto un libro stimava il sole ma la malato sulla x e poche riserve però questi rimedi Biagi questa è una cosa un po'da Mena grave mi viene voglia di toccare mezzo e Biagi gli rispose in modo un po'scortese disse toccati la testa non è lo stesso effetto poi fecero pace se c'era anche un premio insieme Luís
Giorgio Bocca Enzo Biagi e Indro Montanelli per dire come era quella generazione e Giorgio Bocca teorizzava che esisteva una scuola emiliana del giornalismo
Di cui Enzo Biagi era il portabandiera ma anche Sober Murdoch Valli Egisto Corradi Vittorio Zucconi che era una scuola più racconta attrice una una con l'emiliano che ti prende per mano racconta troppo delle tiratura eccetera per poi c'era una scuola piemontese
I cui ovviamente Luís non è che si considerava era al capostipite che scriveva
E come mangiava come parlava come aveva sparato durante la guerra fare soldi per fare soldi per fare soldi se esistono altre prospettive chiedo scusa non le ho viste
Pioveva su tutte le Langhe la su a San Benedetto mio padre si pigliava la sua prima acqua sotto terra gli abitanti cinquantasette mila di operai e venticinque mila di di milionaria battaglioni affiancate di librerie neanche una
Alba la presero in tre mila il dieci di ottobre la persona in trecento quintali novembre dell'anno mille novecentoquarantaquattro lo stile quasi uguale sono quasi indistinguibili uno Giorgio Bocca l'altro e Beppe Fenoglio due figli di questa terra cioè ci sono delle parti dell'Italia in cui succedono dei miracoli prevede una città come Modena
Enzo Ferrari Pavarotti Vasco Rossi Massimo Bottura ecco a Modena succedono delle cose la provincia di Cuneo è uno di quei di quei posti le la Nutella fare o Farinetti
Cesare Pavese Beppe Fenoglio Luigi Einaudi
Ezio Mauro Giorgio Bocca ecco una pure un posto in cui succedono delle cose in cui nascono dei personaggi non si capisce perché io metterei anche Angelo Gaja che qui seduto tra di noi in incognito con una schedina succedono delle cose che altrove non succede
E Giorgio Bocca era un figlio di questa terra e Lorena profondamente lui era nato a Cuneo mare venuto in langa a fare il partigiano e in fondo è rimasto un partigiano per tutta la vita il provinciale libro che citava Annalisa
è unico e comincia con un pranzo di nozze
Lo racconta di questo padre professore di matematica con cui l'uno l'aveva mai legato molto
Metterà più legato alla ramo della famiglia non la mamma che era maestra dice avevamo aveva cinquanta libri in casa però quando scriveva scriveva bene perché aveva un ritmo dentro la testa
La nonna
La Cuneo diciamo del ramo materno della famiglia e la nonna un giorno lo porta al Passatore il passo ore questa frazione di Cuneo a questo pranzo di nozze e la il racconto di questo pranzo
Di del del di peperoni con la bagna cauda e tombini elettrici l'insalata russa gli agnolotti taglierina è un un racconto assolutamente straordinario e intorno a poi nel libro la prima Nicoletta citava Tagliarini
C'è una pagina del provinciale di cui si racconta il viaggio di Papa Paolo sesto io in Terra Santa la prima volta che il Papa torna a Gerusalemme
E Giorgio Bocca era uno degli inviati al seguito del Papa c'era anche Eugenio Montale questo per dire livello del giornalismo dell'epoca
E di notte andavano a dettare gli articoli
A a Gerusalemme Est e poi dovevano passare il confine non c'è ancora stata la guerra dei sei giorni e Gerusalemme era ancora divisa
Dovevano passare velocemente il confine e una sera ci fu il denaro era tardi stavano violando il coprifuoco bocca gli altri cominciano a correre e poi si ricordano Eugenio Montale che zoppicava scrive Giorgio Bocca ci siamo ricordati
Del nostro batte claudicante ci girammo per soccorrerlo e vedemmo che correva ad ampie falcate
Ecco crede che c'è e c'è Eugenio Montale questa destinazione lo lo fai vivere no lavarlo Lovano studiato a scuola e lo leggevamo vivo nelle pagine del provinciale
Pagine in cui Giorgio poche spietato innanzitutto con se stesso
Lui racconta la sua fiducia per quanto basta Fascetti che allatta giovanile nei confronti del fascismo
E racconta che quando l'Urban raccontare la guerra dei sei giorni
E racconta le porte degli arabi chiuse in faccia gli israeliani gli sguardi dei bambini che dicono andate via questa è casa nostra e scrive ci saranno dei problemi perché gli israeliani stanno occupando terre che non sono loro
Italo Pietra come con l'Avana Lisa grande giornalista direttore del Giorno comandante partigiano li manda un telegramma che dice ottimo servizio ma adesso è meglio che torni
E l'isola perché devo tornare la guerra appena finita ci sono ancora un sacco di cose da scrivere
Era successo che la signora Ravenna del Centro documentazione ebraico aveva mandato al giorno
Una fotocopia di una recensione I Protocolli dei Savi di Sion testo che scrive Bocca nelle nel libro io non sapevo che fosse a poco a Fo e comunque Roma che portava io avevo dimenticato completamente rivestito questa cosa e la signora Elena mi perseguito per anni ogni volta che andavo a presentare un libro c'era lei o un suo incaricato che distribuiva i presenti fotocopia di quella recensione fino a quando scrive Bocca imparai
A Ribera armene dicendo Che cui la signora Ravenna che qui per dire perché sono stato nei buffet ho scritto una recensione Protocolli dei Savi di Sion e scrive blocca io al loro ne prescrive scherzavo con gli amici ebrei di Milano di Courmayeur ma loro mi guardavano con uno sguardo che diceva va be'non parliamone però lei scritte
Come vengono i brindisi delle penso questa pagina straordinario penso che provinciale sia il più bel libro scritto da un italiano gli ultimi quarant'anni
E sono felice che ci sia qua Marco Vigevani cute succedevano parola che l'editore che ha pubblicato questo libro nel Polo fatto ripubblicare in quanto agente di Giorgio Bocca
E le pagine più belle del provinciale non sono quelli cui racconta i suoi grandi scoop un almeno va citata l'intervista a Carlo Alberto Dalla Chiesa altro piemontese cresciuto in provincia di Cuneo che quando capisce che lo stanno per ammassare manda a chiamare a Giorgio Bocca di dall'ultima intervista qui dice lo Stato mi ha lasciato solo il Polo ma fa veramente
Ma le pagine più belle sono quelle in cui racconta tre cose che gli sono andate male un giorno in Vietnam e lui era a Tokio prendo limpide del sessantaquattro
E lui non amava le Olimpiadi dà una mano a questo spirito rifinita fratellanza sportiva
E fa un articolo sull'inaugurazione dell'olimpico edito che sessantaquattro molto duro in cui dice perché l'imperatore qui e non è stato processato a Norimberga non ha fatto la fine di Hitler Mussolini Luís che ha le stesse responsabilità
Per lo scoppio dalla seconda guerra mondiale anche nel giorni dei massacri più neri non si era distolto dalla cura dei suoi fiori
E per questa cosa avveniva
Resuscitato duello mortale dalla Confraternita del Dragone dopo e luglio ma da quel Paese e poi si è finalmente arrivò la chiamata per andare in Vietnam dove le cose stavano mettendo male per gli americani
Lui vai le trame vuole a tutti costi incontrare i vietcong e poco Predoi questo autista dicendo riporta Benedetto
E l'autista locale che macchina l'opportunità possiamo provare nella foresta mi hanno fermato l'altro giorno in realtà lo porta ristoranti di suo cugino già imbandito quelli gamberetti lana scusi fanno una grande mangiate poi gli dice in francese padre dov'padre vietcong uso dui domani e l'ho riportata a Saigon e bocca sempre più arrabbiato
Ha bevuto troppo di notte si alza per andare a bere un bicchiere di vino scende la scala dell'albergo e si trovò Marina che gli punta il mitra contro dice ma non so dal Viet Cong della sua vita o della sua morte sono soltanto un giornalista italiano un po'il tizio non capisce per il sollievo ammette una una mano sulla spalla insomma è un libro assolutamente straordinario come sono straordinari gli altri libri come sono straordinari gli articoli di Giorgio Bocca
In un giornalismo ancora paludato ancora molto legato al potere lui invece fece vedere Italia come era davvero i suoi articoli dalla Provincia a dopo vigevano andò a Bergamo e scrisse un articolo che mise a soqquadro Bergamo raccontando come i presenti
Che erano la famiglia reale della città tratta sono potuti dall'alto in basso e Vecchio presenti aveva il frigorifero chiuso con la serratura con la chiave per impedire che i camerieri Juba sono dal frigo il figlio portava in giro gli amici macchina ma poi li metteva in conto anche la benzina e l'usura delle gomme presenti fece comprare tutte le copie del giorno
A fin dall'alba in modo che nessuno potesse leggere quell'articolo che andò a ruba comunque
Si poteva contare decine di episodi ma le parti Fax pagine forse più belle più delicate
Del provinciale sono quelle che lui dedicare ai suoi figli alla sua famiglia
Lei pagine che dedica Nicoletta filiale della Csu prima moglie di una ballerina inglese
Che poi se ne va e lascia questa piccola Matisse ma figlia di che epoca raccordo descrive non pagine meravigliose questa Tata friulana dura anche però cucinava benissimo e poi Giorgio Bocca si innamora di Silvia Giacomoni che ha due bimbi piccoli
Che non cresce come se fossero figli insieme come fratelli sorelle Davide che qui sul palco suo fratello Guido
è una storia bellissima che poi si ricongiunge Enrico Letta parlava del cerchio no
Lo schema è Giorgio Bocca che l'amore a cerchio di vita cioè l'amore che lega i nonni nipoti è una cosa assolutamente meravigliosa
E le pagine che lui ha per i suoi nomi per la mamma c'è un capitolo del provinciale comincia dicendo quando morì mia mamma
Ho sentito che quello che scrivevo aveva perso senso perché la prima persona che leggeva al mio articolo quel mattino era mia mamma e l'unico giudizio che ha veramente gli importava né quello di sua madre
Ecco insomma è un personaggio non è un personaggio facile onore un carattere facile ma chi ha un carattere più sotto in una parata né facile però in fondo è un sentimentale fondo era un romantico
Marco Vigevani mi ha mostrato
Con tanti libri annotati da Luís e leggeva moltissimo leggeva romanzi in fondo anche se non ho mai scritto un romanzo perché disse dopo provato due tre volte ma dopo due pagine mi scappava da ridere
Suo non era soltanto giornalismo suo era alta letteratura e Piero che lo ha accompagnato ma ci racconterà dei bassifondi della Milano
Della mala Dunkerque raccontava su Repubblica lo sa lo sa meglio di me per cui io penso io non so se il giorno dopo che avesse fede sicuramente avuto un una formazione cattolica
Però io penso che cadesse al alle forza del pensiero e all'Energia del pensiero umano per cui io sono convinto che questa sera cent'anni dagli anni del giorno in cui è nato gioco che si è qui tra di noi
Grazie azzerando
Come gli ha detto Aldo Cazzullo conosce benissimo il lavoro nella storia memoria iscritti e le parole di molte parole di Giorgio Bocca quindi grazie poi dopo voglio fare un altro giro perché mi devi anche tu raccontare il tuo rapporto con bocca
Vendetta cattedra intanto adesso volevo sentire appunto Pietro Colaprico Pietro Colaprico era capo della cronaca milanese di Repubblica
Quando affidarono a bocca un pezzo sulla mala ecco intanto volevo serve voglio vorrei chiederti subito mentre di far vedere quella foto bellissima
Se la regia la impossibile inquadrarlo tornati invece la ce la possiamo cavare comunque è una meravigliosa foto dove ritrae
Voi ecco anzi la vediamo la veda no in bianco e nero pensavo venti chili di più di adesso mai
Guardati sei quasi veglia oggi uno dei colleghi grazie erano trent'anni sono i tu hai fatto da Virgilio no in quel periodo in cui è stato isolato lo e i familiari degli aneddoti molto bello restanti anche bocca con Cavallero
Allora diciamo la corte correggo velocemente ero un inviato di Repubblica Scalfari che era allora una direttore onnisciente i danni potente c'era una monarchia esoterica dentro e pubblica
Improvvisamente telefono dicendo voglio Giorgio Bocca nelle periferie di Milano allora però Giorgio aveva appunto settant'anni e le periferie di Milano
Non hanno niente da invidiare soprattutto i tempi a alle periferie di Napoli o o di Palermo quindi il caporedattore di Milano che era Sconcerti che adesso lavora al Corriere mi disse Piero ma tu te la senti di accompagnarlo hai voglia di accompagnarlo ancora prima sentivo parlare anche i due illustri editori
E al netto di alcune roba che magari non mi sono piaciute che hanno detto su Repubblica vedremo tra cinque anni chi sarà più avanti nella nel numero di copie nel numero di cose ma disse ma te la senti di accompagnarlo allora loro hanno detto qui è una cosa bellissima e cioè a volte un giornalista come impara da uno molto più bravo di Luís come Giorgio Bocca cui non arriverà mai ed erano tempi completamente diversi allora come il maestro cinese
Ma la cosa divertente e che Bocca commessi a corto perfettamente di essere maestro cinese e io l'allievo nel senso che anche siamo andati in questa periferia alla prima periferia era via Emilio Bianchi dove a c'erano stati violenza eccetera e lui comincia a girare aveva questo o aveva un foglio a quattro piegato e lui su questo foglio annotava del delle coste tiene e allora andava avanti e diceva una vecchia gli raccontava questa cosa qui e mi diceva ma tu questa è la storia di questa vecchia la Saya dice possibili perché lei ha ha raccontato questa cosa qua e devi sapere che qui c'è una spia che loro hanno individuato perché i muri di queste case popolari erano sottilissime e non gli fanno niente sentono battere a macchina
E i carabinieri gli hanno fatto vedere il foglio battuto a macchina hanno riconosciuto la macchina per scrivere e non gli fanno niente era che in realtà non allora
Eros stupefatto dal fatto che bocca parlasse veramente poco guardava tutto ascoltava faceva una domanda
Però non perdeva tempo aveva appunto scriveva pochissime righe
Aveva se posso usare questo paragone sbagliato o cioè su un po'un po'un meccanico aveva delle orecchie da radar cioè l'UE guardava la situazione così
Con una lentezza che mi ami avevo molto stupito
E io o come intuito che dentro di Luís ci fosse una una sorta di secondo Bocca una un animale
Un animale che guardava a istinto tutto quello che c'era intorno a lui e poi c'era il bocca razionale il bocca colto il bocca intelligente
E infatti
Poi ovviamente era di una grande
Ospitalità e di una grande G convivialità e quindi finito questo giro con la macchina mi ha invitato a mangiare a casa sua non e quindi abbiamo parlato un po'di quello che aveva visto mi hanno fatto bere della del Barolo
Abbiamo ha dato del formaggio e poi mi aveva detto io avevo parlato faccio ma tu da dove lo cominci il pezzo
E lo dice guarda sono indeciso però sicuramente Min mi interessa molto quello che ha detto la signora ma comunque domani ne parliamo perché
Per te e utile vedere come quello che abbiamo visto insieme poi io lo scrivo non me l'ha detto proprio così testuale mai il senso
Era quello e devo dire che la cosa che mi è molto piaciuta nel corso di questa esperienze che io
Ho continuato a fargli sostanzialmente da Outis sta guardaspalle e da un po'avvisatore acustico
C'è attenzione le è meglio se non andiamo attenzione a quello che si sta muovendo su quel marciapiede cioè situazioni di questo genere
E poi avevo chiamato anche la questura per dire se la situazione diventasse peggio io vi chiamo e voi mandato una macchina quindi avevamo un po'di copertura perché voglio dire non mi sarei perdonato
Se abbiamo Camarda qualità giovanissimo per qualsiasi cosa diceva quindi a abbiamo lavorato nel senso che lui ha lavorato tra le altre cose che ricordo ripeto io allora avevo poco più di trent'anni
Lui a un certo punto chiama Scalfari e mi dice guarda questo Colaprico mi piace vorrei scrivere un pezzo colui è Scalfari ha detto matto se bocca e lo i no quindi non esiste questa roba quindi però io nei miei ricordi o questo grande affetto di questo di questo signore che poi appunto settant'anni ma portati divinamente una roccia sì sì fisicamente
Col passare del tempo abbiamo continuato a vederci ogni tanto mi chiamava dicendo ma perché non ti fai mai vedere perché non vieni a casa
Quindi si mangiava e nel corso degli anni voglio dire alcune sue curiosità Mani pulite
O alla alcune cose che sono successe a Milano eccetera mi interpellava perché poi nel frattempo continuato a fare sempre rinviato tranne negli ultimi anni di appunto poi ho ho la responsabilità di Milano
E l'ultima cosa che vorrei dire e che la le a bocca come Natalia Aspesi come Gianni Brera
Come come altri sono stati dei giornalisti divi e hanno raccontato l'Italia in un'epoca in cui non c'era televisivi la televisione non fa
La televisione ha cambiato il modo di raccontare come l'ha cambiato interna il bis il modo di raccontare si cambia sempre
Ma quello che importa davvero la veridicità di quello che si porta con il racconto
Soprattutto come è stato detto più volte l'indipendenza del giornalista cioè bocca su questo non ha ha dato lezioni a tutti credo
Senza volerle dare un uomo davvero indipendente e tra le cose che io io ho letto tutto quello che ha scritto bocca Dante
A e
Per ammirazione diciamo a prima ancora diciamo che sono quelle di quelli che hanno detto
Chi ti piace leggere bocca me poche Montanelli sono i miei giornalisti in assoluto per preferiti in Italia anche per su qualità di scrittura e un modo di essere indipendenti di ragionare allora
L'Unione ha scritto un libro che avevo letto a suo tempo preso da una bancarella che era il bandito Cavallero
Allora il bandito Cavallero sapete è quello che ha fatto le rapine la rapina più sanguinosa d'Italia checché ne dicano i napoletani o i palermitani e successe a Milano nel mille novecentosessantasette
Quattordici settembre arriva questa banda di rapinatori torinesi di Barriera Milano ci sono Notarnicola Cavallero e altri
E fanno le cosiddette triplette tre rapine in un giorno la polizia di Milano è abbastanza attrezzata alla seconda rapina
Non mandano le macchine alla seconda rapina male mandano in giro dove ci possono essere degli obiettivi intercettano la macchina dei banditi e comincia una sparatoria che lascerà
A Milano cinque morti per strada non c'è nessun'altra rapina così nella storia italiana allora cosa fa Bocca
Va a casa di Cavallero e racconta questa moglie questa ma da Minna che vive cucendo
A mano per mantenersi in fa la riparatrice di Orly il sistema dei maglioni vede la vecchia mamma di Cavallero e racconta questa cosa qui e si fa raccontare una cosa sulla quale i cronisti di nera
Si sono scatenati S. scatenato si sono scatenate anche firma cioè hanno raccontato di Cavallero come del bandito crudele che uccideva i bambini perché ammazza un quattordicenne ridendo
In realtà scopre bocca Cavallero aveva una una un difetto
Al al nervo nervo della guancia per cui ogni volta che si muoveva aveva questa sorta di Dinho per cui pur condannandolo completamente ricostruisce l'identità di Cavallero ricostruisce il quartiere della periferia
Di Torino dove è nato ricostruisce la fede comunista di alcuni di questi che sognavano di fare la rivoluzione ricostruisce tutto e fa un libro che ancora adesso
è un libro che io consiglio a quelli che vogliono fare i cronisti di nera dicendo è inutile che andate a cercare chissà che imparate la bici e la BCE ancora oggi andare sul posto parlare con la gente
E prima Cazzullo ha parlato della radice cattolica e non so se si può definire
Una radice cattolica in bocca ma la pietas
Che anche cattolica che la pietas mediterranea la pietas del nostro Occidente e una roba che Bocca aveva dentro di sé e io lo voglio dire
Boh voglio ricordarlo anche con un uomo che non ha mai sempre calato una parola cattiva nei confronti di di nessuno che non se lo meritasse ampiamente grazie grazie
Quelle fior spaccato un bellissimo ricordo e rigori mestiere del cronista nome tu hai detto ancora leggendo quelle pagine sentendo quelle dice ancora
Fa lezione è un mestiere mi andrebbe anche un po'recuperato perché oggi facciamo tutto seduti davanti al computer con il cellulare in mano ecco invece no andare guardare
Il racconto diverso quello non omologato che purtroppo spesso e volentieri ci capita
Di leggere oggi tutti noi e di fare tutti noi
Io la sentire Marco Vigevani ecco Marco Vigevani voi un rapporto e viene da lontano per il capo della saggistica di Mondadori che l'ha portato via dalla Garzantina o per prima è portata e poi avete pubblicato l'inferno la libri inchiesta sul Sud e tutti noi anzi mi sono riletto alcune pagine da poco perché sapevo che venivo qua devo dire
Un grandissimo libro di grande impatto perché parole molto forti anche erano verso questo Sud poi il provinciale la sua là sotto tiro grafia
E quindi diviene diventi il sergente quando bocca voi lascia lascia la Mondadori pubblicò per Feltrinelli
Il piccolo scesa nel suo libro no che tutti noi penso ci ricordiamo molti Dinoi ecco hanno letto quindi di volevo sapere
Poco mera il bocca scrittore e anche se tua hai come tutti i loro finora raccordo ricordo anche personale perché sta venendo fuori a me piace di questa chiacchierata perché sta venendo fuori
Tanto di bocca com'era veramente ecco non sono il giornalista anche un po'burbero qualche volta no quando noi vedevamo in televisione leggevamo ma illa l'altro lato di bocca
Bah sì io intanto volevo pori collegarmi a quello che raccontava Nicoletta perché secondo me nel rapporto di del bocca con cinque soprattutto con il cibo di qua piemontese c'è anche ci sono anche due miti falsi di di bordi bocca uno che fosse diciamo un gastronomo un gourmet
Franco Fortini a un certo punto e disse guarda guai bocca se scriverà in un libro sul sul sul cibo che ti tolgo la parola non aveva capito niente Fortini perché come ha raccontato bene Nicoletta
Per Giorgio il cibo era una maniera di stare con la sua famiglia coi suoi veri amici con le persone Annoè regola sì cioè lui odiava se Giorgio frequentava i salotti lo faceva
Per la sua carriera di giornalista per avere informazioni perché uno come lui doveva conosci potenti ma lui non non amava le chiacchere per niente e quindi il fatto che ci questi due falsi miti sono uno che era un gastronomo non è vero perché gli piaceva il cibo alla sua terra il Perceval condividono con gli amici regalarlo
Eccetera e poi che fosse così burbero semplicemente era affettuosissimo che conviviale con le persone uno che stimava i suoi maestri non so un Bobbio un Galante Garrone eccetera e poi con la sua famiglia e con i suoi amici
Quindi proprio Fortini bisogna dire non aveva capito assolutamente niente e anche il fatto che appunto scritto un piccolo anelito diciamo aneddoto langa Rolo
Giorgio ha fatto conoscere aveva portato me e mia moglie spesso qua intorno eccetera un giorno andiamo Alba
Giorgio e Silvia entrano in questo negozio dal con dei profumi da svenire una cosa spaventosa
E naturalmente lo conoscevano il negoziante gli fa vedere dei tartufi gran enormi eccetera eccetera
E poi Giorgio Beckwith il mio giovane amico anche lui vorrebbe comprare qualcosa a questo punto il negoziante tira fuori una cosa che sembrava più una muffa che un tartufo cioè una una cosa infinitesimale che non si riusciva quasi a pesare le quindici ha infatti le grandi risate perché era chiaro insomma aveva era un negoziante che capiva lo status sociale del dei suoi clienti maniera meravigliosa no a parte questo piccolo questo piccolo aneddoto di Langhe no Giorgio lavorava moltissimo lavorava tutto il giorno prima spettava agli ordini del direttore
Sì scocciava se il direttore gli dava degli ordini non piacevano mai seguiva sempre Giorgio aveva una mentalità assolutamente sabauda in questo al direttore era direttore si poteva mugugnare ma alla fine si faceva il pezzo che aveva chiesto quindi lavorava tantissimo
Si interrompeva solo per per cenare oppure nei primi anni quanto dura ricordi per andare a nuotare faccia votate all'Idroscalo avanti e indietro che probabilmente era pieno di ratti eccetera gli se ne fregava
E andava aveva in effetti fino diciamo a forse dieci anni prima di morire o anche meno aveva fisico notevole quindi poi il pomeriggio dormiva e poi lavorava ancora parecchio fino a sera quindi quando non era in giro lavorava tutto il giorno un po'per il giornale e poi i per i libri
Sui libri Louilt lui diciamo faceva delle delle come si può dire delle pagine quasi illeggibili perché erano pieni di refusi Louis faceva tutto macchina e poi venivano ripassate perché la velocissimo ma aveva ancora delle vecchie macchine eccetera poi certo punto c'è stato un aiutante Matteo che è stato molto molto insomma utile molto importante per Giorgio Piazza Marani
Che li rivedeva tutto ripassava eccetera e e Giorgio era precisissimo sui fatti importanti odiava alle correzioni dei diciamo dei redattori pedanti mi ricordo
Proprio nel provinciale a un certo punto dalla Mondadori che avevano buona redazione Seller dazione di una volta erano migliori di quelle di adesso ce stava in stampi attenti e certo punto io li portavo sempre un po'tremebondo le correzioni dei nostri redattori perché lui non le amava in particolare una di Licio Alfieri che credo l'abbia fatto l'Alfieri alcune o no mi pare che scarsa o si chiamava e
Non solo all'inizio di Cuneo
Queste arredatrice bravissima aveva scoperto che il liceo forse anche di cura non guardava assolutamente sul Monviso come Giorgio raccontava ma le finestre guardavano tutta un'altra parte
Giorgio sin Cazzola in una maniera spaventose ma queste vuole saperne ma chi se ne frega dove guardano cioè non aveva capito di nuovo che Giorgio era molto molto preciso sulle cose importanti sulle date il resto era uno scrittore era un diciamo aveva delle libertà di questo tipo se vuole raccontare che vedeva il Monviso dal suo e poteva anche lasagne la raccontare per I fatti credo che poi sia rimasto e violenta e schiacci no io ero sempre molto perché poi George un po'se la prendeva come dici ma i tuoi redattori queste cose qua ma chi se ne frega cadde però poi faccio insomma invitava lo stesso bere un bicchiere di vino mangia con lui regolarmente quindi non era così grave no quando la cosa importante che diciamo che è stata l'inizio e la nostra relazione editoriale è stata che ne siamo andati Gian Arturo Ferrari che allora era capo della Mondadori e Dio
Siamo andati su su su insomma su una mia idea su mia sollecitazione a trovare a trovare il bloccare per portarlo via appunto aveva appena fatto nulla di Unità d'Italia che era stato un enorme successo era il periodo del primo leghismo eccetera eccetera
E allora c'aveva molto ingolosito però li facciamo una proposta che lo convinse praticamente subito cioè IRI pubblicarli tutti i suoi libri anche quelle di Laterza eccetera e questo è stato molto importante perché erano libri
Storici che un po'erano passati in cavalleria per così dire e recuperando di tutti adesso sono quasi tutti pubblicati
Da Feltrinelli prima staliniana pubblicati tutti sono usciti di nuovo tutti i cori parte nelle anche adesso una scema corre ubriaco ieri deve dire
Quando di quanti giornalisti potremmo dire questo tra qualche anno no che è cento anni dalla nascita bei libri mobili come l'acqua Rolando correlato job i camerieri Bertoglio atti come
Mussolini socio al fascista Jethro sono tutti i libri proprio due secondi per dire che la biblioteca Sormani Stari pubblicando Metropolis e lo mette sul sito la biblioteca di Milano
Noi stessi sulla il sito di Milano di Repubblica abbiamo pubblicato gli articoli quelli fatti in periferia
C'è chi accorge che quando uno scrive bene e in qualche modo eterno sia e voglia di leggerlo trovi la bellezza di quello che ha fatto
Grazie a vero giusto e del vero
Di quanti lo possiamo dire M di quanti lo possiamo dire io sacche io starei qua ore ore però il tempo purtroppo è tiranno c'erano già già di chiudere cinque minuti fa quindi volevo sentire invece Davide Davide Besana tanti ricordi com'era com'era boccata altre no perché poi è stato vostro padre a tutti gli effetti anche se non biologico che eravate i piccoli quando vostra madre
No ha sposato Giorgio Bocca
Sì
Io mi ricordo il giorno che lo ha conosciuto per cui piccolo non piccolissimo avevo quattro anni
La domanda copia Giorgio Bocca e l'alta io non posso rispondere è una domanda cui mi dovete rispondo voi perché la vita è strana tutti tutto di un papà o due papà ti trovi in una situazione palpazione quella quella normale
è normale anche che i genitori vadano via per delle settimane perché fanno Desio vizi meno male che ti invitino a cena fuori dal ristorante quando tu se un bambino
Purtroppo è anche normale che che rischi non l'appello perché la vita della gente che gli vuole sperava
Dirà che di quello che si è detto qua una cosa su questo su cui concordo specie con Cazzullo
Io ho notato moltissimo quando lui ha scritto l'autobiografia il provinciale veramente nessun accordo pur essendo un giovane fessa Kyoto e non di letterale che ha scritto con uno stile fantastico e che cambiava il corso della sua vita
Guardò vigevanesi
Lei però Davide voi avete anche dei ricordi d'esempio mi ha mi ha molto colpito
Nicoletta no dice io l'ho rincontrato poi quando scoperto qual era la mia strada no vi siete rincontrati da adulti
C'è stato un momento in cui anche tu hai incontrato Giorgio Bocca quando gli ha raccontato quello che volevi fare da grande per esempio no
Perché
Avete strade condiviso strade completamente diverse come tu dicevi nome avete Codice delle passioni
Cosa ha detto quando tu hai scelto la tua strada Puebla mia strada io ho fatto un po'il giornalista
Occupandomi di barche a vela per cui a un un occhio mille del del suo valore giornalistico e poi mi sono occupato di comunicazione da quando lui non c'è io scrivo molto molto meglio perché non ho paura del suo giudizio
Teme i Rizzo giudizio sicuramente anche se credo che non abbia mai letto una riga di quello più spoglio scritto io appeso con l'altra alla Davide perché devo dire
Avere fare condividere scrivere con un panel d'un padre come Giorgio Bocca terrorizzano ebbe chiunque credo no ecco ecco io volevo ringraziare tutti voi però una domanda Aldo tu hai fatto prima una domanda no ci saranno giovani ci sono giovani che magari sono qua che ci ascoltano giovani che vogliono fare da grandi i giornalisti giornalista
Il ruolo del giornalista totalmente cambiato quando io comunque ero piccola ancora potevo sperare che avevo come miti Bocca e Montanelli anche io
Adesso il giornalismo ha cambiato completamente a un settore in parte anche in crisi lo vedete l'avete detto prima con De Benedetti Cairo già molto complicato in questo momento i giornali è difficile che si apre più facile che chiudano ecco
Pensando a Giorgio Bocca no a quel modo di fare il giornalismo pensi che oggi
E ancora a possibile oppure no ma io penso che l'elezione di Giorgio Bocca sia quella che il giornalismo significa anche vivere le vite degli altri andare in giro a parlare con la gente e calarsi anche nei loro drammi
Poi voglio chiudere facendo una domanda ancora Davide ma per esempio quando mi racconta della Romania di Ceausescu
Scrive delle cose proprio sull'animo umano che sono straordinarie
Lui e a pagare sessantotto stanno per arrivare i carri armati sovietici ma anche lì lo scriva io non vedi l'invasione sovietica di Praga perché mi mandarono a Bucarest dove dicevano stavano per arrivare anche lì carri armati russi
Enzo Bettiza chiamava tutte le sere dicendo che l'invasione era imminente anzi era già in coma in corso allora hutu a turno ci affacciavamo già facciamo al balcone I care Amati non c'erano tornavamo dormire
Fino a poche io non ho mai visto un Paese così povero come la Romania di Ceausescu facevamo centinaia di chilometri sul K sei per andare a mangiare una trattoria decente
E ovunque c'erano soltanto i miti Tay queste maledetti spiedini cattivissime chiedevamo cede il vino no cederà birra noma in quale Paese del mondo non c'era a dir avevano solo questa grappa che sapeva Diva Battle dico di cosa sapete
Ecco se lo fosse nato in Romania o posato a cercare i miti temo fosse nato a parlare con le persone
E non avrebbe mai potuto raccontare questo e io penso che il timore mio che i giovani colleghi crescano può convinti che i confini del mondo coincidano con i confini della loro testa
E che il giornalismo sia litigare via Twitter con Celentano si avveri laica su Instagram ecco giornalismo magari anche questo però è qualcosa di molto più grande molto di più
Però voglio chiudere richiede voglio che lo devo fare un chiede una cosa semplice nazionalizzata Davide perché Marco dato una cosa
Sulla sull'ovale la grande passione che Giorgio Bocca dal Comune con Davide era la la barca a vela e Luisa Conte le provinciale questa manovra straordinaria che fanno loro i ragazzi ma e questa passione per la montagna
E in cui soltanto dopo se non ricordo male tu hai scoperto che il tuo cognome era lo lo stesso nome della brigata partigiana che Giorgio Bocca aveva comandato qui
In questa terra sulle Langhe così sì questo l'ho scoperto quando le è mancato
Perché spesso è capitato che in montagna va be'ha premesso che Nicoletta abbiamo imparato a sciare nello stesso modo cioè spersi nella nebbia con trenta chilometri all'ora divento e venti sotto zero sentivamo una voce che veniva dalla valle che avviene giù deficiente e così abbiamo imparato sciare senza maestri di sci
E poi una cosa che spesso ci diceva avanti boiata Besana e poi rideva
E pare io ho scoperto che la sua quel carrello Langianese chiamava Besana grazie uno il T nove le una chiusura sa che volevi dire qualcosa a Nicoletti è una chiusura è un ricordo speciale per Angelo
E che penso che descriva bene anche l'appeal rapporti un po'rudi che c'erano fra di noi dopo il suo discese vieni giù deficiente che mi ricordo che una una volta andammo a cena da Cesare che un ristorante mitologico qua della langa dove mio padre invito quella che era allora la direttrice della cosa fra della CIA di Alba Valentina ma Sante
Andiamo su mangiamo obbediamo e mio padre
In ordina una poi due poi tre bottiglie di Gaia Ray però evidentemente nella sua testa il Barbaresco aveva uno status ma il vino bianco non doveva aver lo stesso Stato su compatibilità con la fine del del della cena arriva il conto presentato da accedere Louis si alza furibondo incomincia a dire Chiesa redatte non me l'aspettavo
Tu sei un ladro mi fai pagare il cosa lame centinaia di Euro Emilio e cercavo dire ma ARPA Papa abbiamo preso un vino strepitoso ti rendi conto
Sette pertinenti ai tre con tre bottiglie
E lui mi guarda con aria di disprezzo e dice
Va via
Va via non ti voglio vedere saresti disposta a venderti a fare qualsiasi cosa pur di avere il tuo vino da Cesare che peraltro non prendere atto ecco per cui io mi sentivo mi sono sentita proprio come dire
La morale avventore Assoro molto per questo
Angelo mese quasi costato la vita quella volta della diaria che qua e poi si è fatto riconoscere un saluto anche Angelo Gaja volevo ringraziare tutti voi
E soprattutto per i ricordi meravigliosi che tutti qua avete potuto regalare a noi di studioso Giorgio Bocca grazie e buona serata a tutti salvo grazie