"Fare la radio negli anni '90"

Unica azione di massa
Ha lavorato a questa rarità ricerca sulla base avendo vinto un concorso che è stato indotto Rin organizzato
Dalla verifica qualitativa programmi trasmessi che una delle strutture che Mariah per riflettere sul rapporto tra la programmazione il pubblico alla società
Gli altri partecipanti
A questo dibattito vi presento cominciando al fondo della tavola sono Giannini Schiochet al precisa il presidente dell'Asper e amministratore delegato di Radio Deejay
Sergio Ferrentino direttore dei programmi di Radio Popolare signora Fenati però già presentata Aldo Grasso che da poco tempo ha assunto la responsabilità di dirigere i programmi
Della radio Cry felice Ilioi direttore generale Luca
Fa e Audiradio tarda Claudio Astorri supervisione generale da qualche giorno che il gruppo novantanove e fino a un po'di tempo fa direttore generale di RTL centodue centodue cinque
Abbiamo pensato di far parlare per prima la signora Fenati
Diciamo per richiamare un attimo i temi che emergevano
Dalla ricerca
Debbo scusare l'assenza di Corrado Guerzoni che è stato trattenuto a Roma da problemi in un incidente di lavoro e di salute niente di grave ma molto bene i controlli
E fare una brevissima introduzione
Mi hanno detto che invece di fare il moderatore e cercare di fare il procuratore cosa che credo mini
Posso riuscire facile
No la riflessione che facevo leggendo il libro
Era come poi le cose invecchiano
Questo libro appunto è stato pubblicato nel luglio del novantatré
Praticamente in coincidenza con all'ingresso alla RAI di un nuovo consiglio d'amministrazione
Che tanto per fare un esempio aveva ristrutturato completamente
Il sistema della radio RAI unificando nella responsabilità che organizzando nella divisione perfetti in un modo differente
In parte ispirato a quelle che erano state le linee decise al presidente consiglio amministrazione ma in parte in modo fortemente innovativo del quale ora Grasso citarle
Però immensi diciamo in prestito uno in questo fine d'anno in questo inizio del mille novecentonovantaquattro uno dei temi che caratterizza certamente chi li riflette sul rapporto tra un grosso mezzo informazione come la radio e il nostro paese non può non essere per esempio il mutamento del quadro politico istituzionale almeno questa è una riflessione che a me
Sorgeva riflettendo sull'i
Cioè noi oggi stiamo andando incontro a un nuovo sistema polarizzato di confronto politico che questo è un tema che pongo alla riflessione
Assumendone la la responsabilità rischiavo in qualche caso ha già prodotto una polarizzazione del sistema informativo quello che sta succedendo o il rischio che si sta manifestando nel sistema televisivo in cui i due grossi blocchi Pubblico e privato volutamente uno volutamente accertando nei ruoli o non accettando si stanno con me
Spostando verso un ruolo di testa in un ruolo di sinistra un ruolo sociale ma liberaldemocratico ruolo progressista è un elemento sul quale io farei una riflessione anche perché debbo dire la radio è stata soprattutto negli anni in cui invece il sistema informativo il sistema culturali aveva delle tendenze alla chiusura e ad altri tipi di comunque uniformità la radio è stata in fondo il mezzo che per la sua come dire snellezza e per la sua capacità di frantumarsi per la sua possibilità di essere gestita anche da limitati da gruppi di limitata forzare economico strutturale è sempre stata un settore dove in qualche modo la libertà la differenziazione si sono manifestate con maggiore
Si sta andando ed è vero che in questo quadro diciamo di tendenze
C'è anche la possibilità che il sistema informativo si Paola Rizzi
In un sistema diciamo più uniformato più omologato dal punto di vista culturale e la radio può giocare da questo punto di vista è in che modo un elemento di freno di differenziazione di polarizzazione questa è una domanda che io mi sentirei ricitare l'altra domanda che non mi sento di
Come dire evitare anche perché qui c'è stato un protagonista come in questi acquisti cornetti Radio Popolare di radio radicale che cos'è successo
Oggi supplemento del Corriere della Sera very
Una gran parte di attenzione quest'
Sentivo radio radicale che diceva che addirittura gli elementi del dibattito non erano stati posti
Nei loro esatti termini avendo qui tra noi almeno uno dei protagonisti di questo confronto gli offre partenza interessato assai bene
Detto questo
La parola a Claudio attori che
Ah no la signora frenati scusate poi subito scusi
Quando ho partecipato al concorso premeditazione che darà induceva settore verifica qualitativa programmi trasmessi senza dimenticare il Progetto di Ricerca radio un per me quasi doverosa nel senso che conosce molto bene la produzione del settore
Della verifica qualitativa era molto anche molto ricca ma era tutto sulla televisione e alla radio dedicava pochissimi volumi tutti concentrati sull'informazione cioè sui giornali radio
Di contro invece si sapeva e lo sapevamo tutti anche semplicemente come ascoltatori di radio che la radiofonia in Italia era cresciuta tumultuosa mente era ricca importante è molto seguita
Evidentemente quindi la preponderanza della televisione della dell'aspetto visivo su tutto aveva oscurato una la presenza della radio che pure era presente nella vita
Della degli italiani almeno della metà degli italiani in maniera costante costanti amichevole è importante
Allora la curiosità innata
Anche proprio a me personalmente come ricercatrice che fino a quel momento si era occupato essenzialmente di televisione
Cioè di però pare ad applicare larga stesso approccio analitico che fino a quel punto avevamo avevo insieme a ai colleghi abbiamo sperimentato e messo appunto sulla televisione
Per capire che cosa stava succedendo nella radio
Senza però fermarsi agli aspetti che quelli sì erano più discussi più dibattuti cioè io i problemi economici che riguardavano il settore il fatto che le risorse pubblicitarie fossero molto scarse
E molto frammentate quindi mal distribuite quindi alla fine pagassero molto poco lo sviluppo del mezzo che lo rendessero loro la le rallentassero molto
Così come la artigianalità l'improvvisazione di grossa parte della realtà radiofonica
Il la mia curiosità si concentrerò invece su come veniva fatta la radio
Chi c'era dentro le radio come lavoravano e in particolare le radio più seguite quindi le realtà qui il pubblico riconosceva aveva dato un più ampio riconoscimento Necchi erano state fatte secondo quali idea di radiofonia c'è di comunicazione col pubblico
Scegliere le radio da analizzare è stato difficile perché diciamo a fronte di circa quattro mila emittenti questa è sempre stata la valutazione che è stata fatta
Almeno ai tempi in cui ho fatto la ricerca scegliere le radio più rappresentative non è stata cosa facile nel senso che naturalmente ogni esclusione comportava dei problemi
Però alla fine o selezionato naturalmente da una parte le radio RAI come una realtà fondamentale e imprescindibile del panorama radiofonico in generale massmediatico italiano
E dall'altra parte le realtà più significative o per gli ascolti che tradire che ormai da anni e raccoglievano oppure perché erano in crescita quanto la risposta del pubblico
E dimostravano di allargare il seguito molto velocemente e quindi nella loro formula c'era un segreto che meritava di essere analizzato
Adesso naturalmente non è nella sede luogo per addentrarmi nella dei risultati della ricerca però posso dire posso fare due veloci considerazioni quanto alle principali scoperte fra virgolette che ho fatto la prima è che tra le realtà più consolidate
Nelle realtà più consolidate o scoperte o l'esistenza di una professionalità molto sviluppata
è una competenza sul fare la radio molto precisa create delle regole
Rodate più che sperimentate che sono mezzo alla base del successo delle principali radio delle radio più seguite in Italia
La seconda è una considerazione di carattere più generale che e pone poi un punto di domanda sul futuro della radio in Italia
E che dà il titolo alla ricerca in quanto per quanto il titolo lancia una prospettiva un punto uno quasi un punto interrogativo sulla decennio che stiamo vivendo sugli anni Novanta ovvero ed è emerso che parlando della radio esistono due modelli fondamentalmente inconciliabili
Ovvero il modello tradizionale con cui la radio è nata ed è cresciuta anche quello la radio generalista fatta di programmi che assomiglia molto alla televisione così come la conosciamo
Dove c'è un palinsesto fatto di programmi che iniziano e finiscono con una loro durata ognuno con una propria identità
E che in questo modo viene seguita da da uno o più pubblici anche diversi nell'arco della giornata
Esistente c'è una radio contemporanea una radio come oggi voglio dire il nuovo modello radiofonico che appare decisamente trainante quanto la risposta dal numero di ascolti e tradimento da parte del pubblico
Che invece è una radio che non altri programmi la radio che ha un flusso fatto di unità minime che hanno o comunque ridotte che hanno delle caratteristiche molto forti e riconoscibili che legano tutto
E in cui la caratteristica fondamentale che da riconoscibilità non è tanto il singolo programma amare un tonno un ritmo un sound
Perché non è necessariamente musicale che pervade ogni frazione della programmazione e che dà identità all'emittente
Questo il primo mantello sembra essere entrato decisamente in crisi sei è vero che gli ascolti perenni hanno radio che hanno puntato sul secondo un modello che sul secondo modello
Hanno sperimentato delle formule nuove
Quindi la prima domanda è addio alla radio generalista così come era nata alla radio come è nata come i media ma la radio è destinata comunque a diventare una radio di flusso
Tout court senza alternative a questo modello fondamentale
Quindi con una sicuramente con un aspetto alcuna funzione di intrattenimento economica importanza della musica sempre più importante
Quindi con un'identificazione sempre più radicale fra radio e ritmo
E questa è una domanda che volentieri giro Aldo Grasso accogliervi vinti rispondere perché nella
Quello che sono riuscita a capire dai resoconti della stampa
Della presentazione che ha fatto del piano editoriale che di rilancerà riformerà radicalmente la radio RAI a partire da metà marzo mi sembra che moltissima attenzione sia data
A questo discorso questo confronto fra radio di genere di programmi Herald di flusso da un'altra parte
Un altro discorso fondamentale e poi chiudo è che non è certo una novità voglio dire chiunque si occupa di Radio sa benissimo che l'esperienza americana ormai da almeno trent'anni dimostra che la radio
è per definizione un mezzo segmentato un mezzo mirato molto tardi attizzato che si rivolge con successo a dei pubblici molto delimitati
Perché tra l'altro esprimono una capacità di affezionarsi alla radio al mezzo molto molto forte
Questo fino adesso in antagonismo imita differenza in contrasto rispetto alla televisione dico fino adesso perché già l'evoluzione della televisione negli Stati Uniti dimostra che anche la televisione
Non è detto che debba rimanere e che sia per definizioni un mass medium anzi probabilmente anche la televisione sta per intraprendere un'evoluzione in questo senso
Certamente in Italia la situazione la l'assetto un situazione della TV è molto arretrata rispetto a queste prospettive che ci appaiono futuribili
Ma lo è anche tutto sommato quello della radio tutto sommato intendo dire perché a fronte di una realtà così numerosa con così tanti soggetti non si può dire che la differenziazione informati Diversi rivolti a pubblici mirati differenti fra di loro sia poi così sviluppata
E su questo punto e invece mi piacerebbe sentire di nuovo naturalmente Aldo Grasso però anche lettere coloro che molto gentilmente intervengono portando l'esperienza delle radio commerciali
Buona sera da tutti i presenti
Vorrei presentarmi sono Claudio storni sono come credo molti magari dei presenti un operatore
Della radio devo dirvi che sin da dall'inizio circa dodici anni fa mi sono sempre molto interessato l'aspetto manageriale della radio e ho sempre avuto
Quindi una curiosità se vogliamo è un interesse sia per l'area se vogliamo pure così dell'alta frequenza che per l'area della emissione che per l'area del marketing e mi sono dei primi anni chiesto come mai tutti proprietari e per i quali lavoravo che è una delle belle stazioni radiofoniche la fine
Risultavano o in pareggio o addirittura in perdita non potevano concedermi aumenti di stipendio né potevano farlo nei confronti di se stessi
E questa domanda se volete così semplice mi ha spinto a documentarmi e devo dire con un pochettino di invidia per i tempi di oggi che in questo desiderio di volermi documentare sul perché queste stazioni
In cui lavoravo non non funzionavano bene non aveva a disposizione francamente libro di Barbara frenanti e questa è stata una una grave mancanza
Ho dovuto francamente fare spese personali molti viaggi negli Stati Uniti acquistare molti libri seguire molte convention s'e poi mi è venuto in mente che forse il problema che esisteva nella nel Paese che esisteva nelle aziende private locali per le quali lavorava era un problema
Effettivamente di gestione e di scelta strategica
La vocazione di molti editori la di fare tutto di servire tutta la popolazione l'ascolto c'era questa specie se volete di delirio di onnipotenza della radio che deve rivolgersi a grandi e piccini e che deve gratificare e rappresentare tutti
E in questo grande minestrone questa grande teiera tutto sommato
Non si riusciva a tutto sommato a uscire con un profilo sia qualitativo che quantitativo alla fine soddisfacente euro cominciato concentrarmi sulla targa citazione e devo dire che a distanza di anni ho avuto da Barbara una sorpresa perché nel mio ufficio vista in qualche occasione per delle interviste per una ricerca ma ma per la RNA per associazione radio nazionali poter altre interviste è un certo punto visto piovere questo
Questo libro sulla mia scrivania così ben fatto così voglio dire onnicomprensivo del settore
E devo dire che è stato molto contento di vedere anche in Italia così rappresentato è sviluppato così bene credo il principio originario
Della emittenza commerciale di questo devo ringraziare Barbara perché nel rileggermi e nel leggere anche le dichiarazione degli altri a conferma di questa esistenza nel concerto di flusso
Devo dire che mi sono sentito bene mi sono ripassato queste cose e questa rilettura mi ha fatto molto bene in altre parole Barbara porta alla luce in questo libro
Il concetto di flusso se vogliamo definire un altro modo il concetto di formato che cosa che che cos'è forse la presunzione di voler dedicare a questo argomento qualche qualche istante concetto di flusso è una conseguenza diretta
Di una sua no quasi corollario ma non non dirà che ancora una cosa dimostra attivissima e che la radio è un mezzo che viene seguito
Maggiormente per la sua programmazione il pubblico sceglie la radio in cui più si identificò in più lì identifica i propri ustioni le proprie esigenze il concetto è semplice
Il concetto è semplice e ed è un concerto per la per il quale oggi molti tra di voi seguono Radio Italia sapendo che radicali e rappresenta un certo tipo di programmazione di sola musica italiana
Scottano Rete centocinque
Cito una devastazione del mio gruppo
Perché rappresenta un certo tipo di musica giovane musica dance scelgono altre stazioni per altre esigenze e allora visto che il tema di questo libro di questa conferenza e fare la radio
Visto che questo è il concetto un po'originario che muove tutto il sistema che cosa dobbiamo fare noi radiofonici Berno Droidi fonici dobbiamo servire il pubblico il nostro compito è di servire il pubblico e quel pubblico che vogliamo in qualche modo raggiungere e che vogliamo rappresentare naturalmente nei confronti del mondo commerciale in altre parole la nostra un altro che ha una mediazione da certi punti di vista raggiungiamo un pubblico con certi caratteri socio demografici con una certa programmazione nera presentiamo dei numeri e poi ci rivolgiamo
Ai signori della pubblicità offrendo loro di raggiungere quegli ascoltatori che la nostra programmazione serve
Questo concetto è semplice ma ha stentato molto nasce nella radiofonia italiana in alto a circa diciassette diciotto anni dalla nascita dell'Fm
In altri Paesi mire fisco la Germania la Francia alte dove la di fonia cominciata molto dopo di questo concetto si parla già quasi dall'inizio cioè in altri paesi forse con un migliore strumenti di ricerca e con tanti libri di Barbara frenanti che sono usciti subito
Si è riusciti a indirizzare molto bene anche l'attività manageriale delle stazioni
Foniche
Non vorrei dilungarmi
Molto anche perché si è deciso con gli amici i relatori di permettere poi voi di fare delle domande e di porre requisiti vorrei però sottolineare che è libero di Barbara sono stato molto felice di riconoscere elementi anche interni della vita delle stazioni delle radio che credo sia effettivamente curioso interessante
Leggere e anche studiare perché viene eventualmente fosse interessato professione per questa attività
E devo dire non è stato molto contento di leggere anche delle del capitolo dell'organizzazione
Del lavoro proprio la strutturazione la pianificazione del lavoro all'interno delle aziende delle radio private commerciali e le le radio sono delle aziende che hanno tutto sommato
Un un orologio un meccanismo se vogliamo di lavoro delicatissimo e composto anche di tante persone di tante professionalità che convergono poi tutte al centro tutte all'emissione e Barbara rappresenta con le dichiarazioni con l'intervista di Bari
Rappresentanti molto bene diciamo tutto questo tutto questo mondo tutto questo apparato organizzativo c'è un altro punto molto interessante sul quale però vorrei fare anche una parola di proposta che è quello del parlato e musica del modello tirati musicale questo è un altro capitolo molto interessante vorrei qui coglie l'occasione di questo incontro sulla radio per lanciare un piccolo messaggio diciamo che le radio private hanno tre loro massimi protagonisti disc jockey chissà così definiti che sono senz'altro come dire punti di riferimento per un certo tipo di pubblico giovane in particolare quello dei teenager
Ma in questo Paese ancora non abbiamo una classe di autori della radio anche della radio privata è faticoso trovare persone che abbiano voglia di scrivere di produrre di pensare
Di proporre delle idee di comunicazione all'interno dei formati esistenti all'interno delle stazioni radiofoniche
Presenti hanno tutti hanno vocazione di correre al microfono di fare le star di fare le prime stelle
Pochi purtroppo hanno il desiderio di approfondire invece il loro rapporto con il mezzo di ricercare delle idee e di utilizzare le proprie idee per far brillare altre persone altri personaggi ancora credo diverse superato i sette minuti chiedo scusa
Ora la parola ora Sergio Ferrentino direttore dei programmi di Radio Popolare
Sette minuti forse
Otto perché c'è la domanda
No è che
Anni fa quando
Fuggì Vallanzasca
Ricorra divo polare non è colpa nostra perché ha scelto di passabile
Si andava in giro per l'Italia dice Omaha che dov'è che la polis cosicché raggio a Radio Popolare quella di Vallanzasca
Stroncando dieci anni di lavoro puntuale quotidiano informazione
E quindi mi sa che tra un po'cominciano a passare come la radio che vuole ridurre sul lastrico radio radicale perché vuol portare via un tozzo dei dieci miliardi all'anno
Ma di non è che ci sia moltissimo da da dire nel senso che la situazione devo dire che io sono un po'il Pasdaran rispetto alito della RAI sono anche delle colombe rispetto a questa vicenda
Di radio radicale che poi son quelle che poi hanno tirato fuori un Progetto una disponibilità al dialogo con questa radio
Io ed essendo invece come dire tendenzialmente un falco
Dico anche che secondo me è già stata una cosa abbastanza scandalosa
Quello che è accaduto prima cioè il trenta miliardi che stati dati a una radio che ha deciso autonomamente di scegliere una linea editoriale che è quella di fare le dirette dal Parlamento e non si capisce perché dopo un tot di anni bisogna pagarla
E in più in queste dirette dal Parlamento questi signori in mezzo continuava a dire mandati i soldi a Radio Radicale o votate radio radicale quindi già questo diventa ancora più scandaloso che ci sia se si intravvede in radio radicale una concessionaria da parte dello Stato
Diventa scandaloso il fatto di tali degli venti miliardi di risarcimento per le dirette fatte in tot anni da dal Parlamento mezzo con tutti gli spot con tutte le possibilità e via dicendo quella cosa divertente che poi se Todi anni fa avevano non so cinquanta trasmettitori con venti miliardi in anno centottanta adesso la legge dice la concessionaria deve almeno avere centottanta trasmettitori che sono quelle che sono fatti quei dieci miliardi quindi è un circolo vizioso dentro questa vicenda
La vostra proposta è molto semplice molto banale nel senso che nessuno chiede più soldi di rispetto a quelli che sta distanziati Sinisi se ci chiede soltanto di dare accesso al diretti dal Parlamento e con quei dieci miliardi legando a dei criteri molto rigidi
Che sono ignorare il la quantità di ore
E il bacino d'utenza e cose di questo genere
Dividere quei dieci miliardi ovviamente tre radio di informazione quelle che sono riconosciute c'è l'editoria
Questo è grosso modo la richiesta per quanto riguarda Radio Popolare
Poi dopo era soltanto una puntualizzazione voglio dire da questo anche perché
Quel circolo su questo vari varie varie idee varie varie proposte perché a questo punto diventava quasi disponibile così ce la facciamo Brown pare una un partito ci presentiamo che riusciamo a passare diventa con il finanziamento pubblico dei partiti se andare avanti in questa maniera qua e quindi diventava imbarazzante per fortuna è stata il referendum e quindi non possiamo più fare nessun partito passare
Devo ringraziare Barbara Fenati soprattutto perché
Finalmente siamo usciti a conoscerci non io e lei ma incontrano i tra le radio
Ed è stato veramente una cosa abbastanza interessante perché nella radiofonia non so se quanti se se non addetti ai lavori le radiofonia esiste una regola non scritta mai detta la ratio del vicino è sempre la peggiore e comunque peggiore della mia
Quindi su questo si basa sostanzialmente
Il rapporto tra noi e le altre radio
Tanto che non si ascoltano le altre orario tanto che non esistono quasi le altre adesso non la radio concorrente quella che ha due mila ascoltatori più in più di noi o tre mila ascoltatori noti noi ma circola la voce che era un come imputato un po'ora fosse già superato da questo vuol dire che ci porterà pubblicità allora si va a verificare come perché superato ma c'è una trasmissione così di questo genere
Però la cosa ancora interessante che finalmente si è riusciti a capire come funzionava RadioRai che identità no sarà veramente una cosa incredibile
Devo dire non invidio il lavoro di Aldo Grasso nel riuscire a districarsi in tutta questa in questi meandri ma la cosa interessante tanto per capirci e questo esempio preso alcuni pezzettini o molto interessante
Dice siamo quindi lontanissimi dall'offerta delle radio FM
Però anche questo crea un ambiente di comunicazione che sviluppa delle potenzialità che l'emittenza privata non ha mai sviluppato per esempio
Un libello di creatività sulla conduzione non banale sul quale abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare tantissimo
Questo è un capostruttura della RAI che dice che fa queste affermazioni cioè sostanzialmente le radio FM sono poco sincero cioè sono un po'attrezzate per portare via
Le discoteche così questo cioè noi facciamo cultura
Per questo siamo a volte un po'penalizzati ma non abbastanza
E cose di questo genere insomma la la la cosa che e importante che però non ho non sono riuscito a trovare all'interno di questo libro e forse questo è forse
Il vero problema per lo meno per quanto mi riguarda per quanto riguarda il Radio Popolare in questo senso
C'è sicuramente un grande studio c'è una cosa molto interessante rispetto alle forme del del del della radio di questo come dire approfondirlo sicuramente utile
Rimane assente totalmente assente uno studio un'elaborazione un pensiero sul contenuto di queste radio
La forma balla grande quindi tutti quanti si adeguano allora ai giovani decidiamo di spostare la radio non facciamo più le radio
Generalizzate faccia non ci sono oppure ci sono le radio di flusso oppure ci sono
Altri tipi di radio che in questo momento qua devo dire non mi vengono in mente ma che però nell'essenza di tutta questa
Dice nella radiofonia
E tutto in funzione giustamente forse no no non è non è non è che sto condannando sto dando un giudizio tutto in funzione alla raccolta e rare OGS recuperare audience vuol dire recuperare pubblicità
Comprare pubblicità vuol dire appunto raggiungere l'obiettivo che è quella di Comercial purtroppo io mi trovo un posti accusato all'interno di tutto questo ragionamento in anche perché sì devo pensare un po'la radio
Degli anni novanta abbiamo subito comincia papale sarà la fantascienza cioè cominciamo subito a pensare una legge di regolamentazione della radiofonia e di questo proprio Chamot veramente come dire spiazzati abbiamo una legge Mammì che e quella che non soltanto per la radiofonia ma anche per altre situazioni
Prima si accennava una legge Mammì che è stata varata e che si è fermata subito per quanto riguarda la radiofonia voglio dire non si è neanche arrivati a definire cos'era il concetto di bacino d'utenza non cedere neanche deciso
Che cosa fare e quali erano le radio da da poter fare andare avanti da poter utilizzare insomma
Nella sostanza io non riesco a intravedere
Una futuro Frosio da questo punto di vista ma per la radiofonia in generale poi dopo se ci si può arrabattare si può sopravvivere si può cambiare formato si può portare cento mila via cento mila ascoltatori a a uno all'altro ma prima si diceva che ossia del giugno quote di milioni oppure nessuno anche se c'è qualcuno che prende quattro giusto
Anche se per quattro Oscar poi non è che arrivi chissà quanti clienti a portare
Denaro allora
Di sicuro forse uno dei problemi più grossi per quanto riguarda le raggi informazione per quanto riguarda le radio di formazione intendo dire quella categoria di radio che decidono di tendere informazione di dal punto di vista anche pubblicitari dell'informazione la situazione drammatica la legge Mammì
Legge Mammì non prende neanche in considerazione il dato del della alla d'informazione si scosta altre radio comunitaria visto radio commerciali la di popolare che cos'è non è una radio comunitaria è una radio commerciale
E qui anche se fa parte dell'associazione delle radio comunitarie nel mondo e cose di questo genere diventa quasi una cosa ridicola perché perché noi non potevamo entra nelle radio comunitarie per il semplice fatto che a depositare attualmente tanti limiti che non permettono l'esistenza di una radio di informazione come Radio Popolare che ha ormai una sessantina di persone che ci lavorano dente duecentocinquanta trecento collaboratori che celavano mento
Questo è tanto per dare alcuni dati quindi quindi voleva dire subito immediatamente presso una radio comunità diventa una radiolina quasi insignificante
Non ci sono grandi alternative per per per no io noi abbiamo già verificato da tempo che non c'è per quanto riguarda il nostro modo di far radio nessuna relazione tra al fatto che le possiamo fare delle radio
Delle delle delle trasmissioni particolarmente belle o brillanti o comunque con un largo seguito per quanto riguarda radio
Commerci Radiocor comunitario la nostra radio e il rapporto pubblicitario quindi questo di per sé ci rende particolarmente liberi di poter pensare ed elaborare
Ed elaborare anche tentare delle di per quanto riguarda la nostra radio quest'anno siamo riusciti a fare una radio commedia il diciassette puntate
E che sembra una cosettina da niente ma è ed è stata la prima nostra radio commedia ora i costi di queste di queste produzioni sono altissimi però il tentare di riuscire di di farla di raggiungere questi obiettivi qua sono comunque il minimo perché con questo è forse uno degli elementi principali che parte caratterizzanti
Il nostro modo di di di far radio cioè quello di riuscire a sperimentare a prescindere a prescindere dalle leggi di mercato delle famose leggi di mercato e questo devo dire ci aiuta moltissimo la nostra struttura non so se e quanti poi sanno ne siamo una società per azioni ma che però ha dentro dodici mila ascoltatori
E abbiamo forse siamo l'unica Rabin Italia che ha un anzi siamo sicuramente l'unica l'Alitalia che ha un canone di abbonamento
In centoventi mila lire all'anno non vi chiedo di abbonati adesso però centoventi mila lire all'anno e c'abbiamo circa sei mila persone che lo fanno come questo abbonamento e questo ci permette di essere autonomi Rispetto
Ai partiti perché di fatto poi dopo per anni voglio dire qualche partito comunque ha sempre tentato in un modo o nell'altro di intervenire nella radiofonia milanese e non soltanto milanese
Mentre e autonomi anche dal punto di vista pubblicitario non penso che la pubblicità la quantità di pubblicità alle agenzie di pubblicità
Il dare molto spazio a questo mondo sia per la radio un bene e penso che per certi versi condizionamento che ci può essere all'interno di queste da parte di queste agenzie da parte della pubblicità e altissimo per queste radio facciamo soltanto degli esempi molto pratici sarebbe divertente capire quante radio commerciali mettono dischi di
Diverso tipo diverse case discografiche anche quando non hanno contratti pubblicitari
Questo per lo so per certo fate tutti i giorni questo non ho detto che voi di centocinque già finito e aspetta le radio radicale mi ha fregato porta d'Oriente
Beh niente nella sostanza era questa questa formula ci permette sostanzialmente di fare delle sperimentazioni di cercare anche comunque di pensare alla radio al mezzo disse
Grazie
Ora la parola Aldo Grasso
Altro oggetto
Liberamente questi primi in cinque minuti
Li vorrei dedicare interamente a Libero Baldaro tema siamo qui
Per presentare storico parlare di questo libro
Dicevo che questi primi cinque minuti solo cinque minuti vorrei dedicarle al libro
Di barbara Fenati perché è perché siamo qui per parlare del libro perché è stato uno studio molto importante
E perché forse si ci chiariamo le idee tutte tutti su questo su questo libro fosse riusciamo a capire meglio cosa sta succedendo nella radiofonia
Io vorrei proprio riprendere alcuni concetti espressi da Barbara Fenati per dire che siamo di fronte a una curiosissima rivoluzione nell'ascolto e nella proposta del mezzo televisivo
Una
Un insieme di fattori commerciali tecnologici
Organizzativi hanno fatto sì che di fatto ci trovassimo di fronte un vero e proprio cambiamento epocale
Allora la radio avuto varie fasi la prima era quella in cui ce la tramanda l'iconografia popolare dove c'è tutta la famiglia che ascolta al concerto Martini e Rossi e poi invece dopo un po'di anni si è cominciato a teorizzare un altro tipo di ascolto si diceva la radio funziona perché ha inventato l'ascolto nella disattenzione
L'ascolto alla disattenzione esattamente quel tipo di ascolto
Per cui come si entra in casa si accende si accendeva la radio e si facevano altre attività
I ragazzi studiavano facevano finta di studiare le massaie i lavori di casa agli artigiani il loro operoso lavoro e intanto la radio era un sottofondo
Ecco adesso siamo di fronte invece ancora un ulteriore cambiamento di questa fisiologia dell'ascolto
Cosa è successo nel successo esattamente questo che intanto la televisione ha rubato tutto questo ascolto una disattenzione
Per due motivi
Il primo che buona parte della televisione la si vede il e la si ascolta nella disattenzione cioè adesso si entra in casa il gesto è quello di accendere il telecomando
E la televisione resta nel sottofondo la seconda molto più importante
è che buona parte della produzione televisiva e radio totalmente errati
Già oggi la televisione sopravvive
Perché per almeno la metà dei programmi che fa è pura radio
Mura radio di una volta
Allora questo è il primo cambiamento cioè la radio non entra più attraverso le orecchie quelle sono state saturate dalla televisione
L'ascolto radiofonico altri canale con cui entra dentro e entra dovessimo trovare un'espressione direi quasi per endovena insomma è una cosa che
Entra attraverso attraverso ritmi Sante intatta verso un qualche cosa che quasi non ce se ne accorge
Il secondo grande cambiamento cui accennava Barbara Fenati è che si è passati dalla cosiddetta raggio di programmi alla radio di flusso allora che cos'è la radio di programmi che cos'è la radio di fronte forse val la pena di spendere una piccolissima parola in più una radio di programmi e la radio tradizionale cioè
Organizzata per generi che quindi si diceva bisogna fare la prosa bisogna fare la finzione bisogna fare la musica classica bisogna fare la musica leggera al varietà e cose di questo genere
Perché era organizzata per generi perché era una radio multi target e cioè doveva rivolgersi a tutta la famiglia
Dovendo rivolgersi a tutta la famiglia è ovvio che
I genieri erano lo strumento per costruire il ventaglio dentali esattamente
Quel modo per cui uno spicchio va a un certo numero di persona un altro spicchio vada altre e così via
Ecco tutto questo ovviamente non è soltanto una proposta espressiva si traduce soprattutto in una proposta organizzativa
Ad esempio tutta la RadioRai è ancora costruita su questo modello e quindi il numero di studi l'organizzazione del lavoro
In metodi di produzione derivano tutte da questo moderno
Da un modello di radio che ad esempio poteva permettersi di andare quasi tutte in registrato
Qui c'è un piccolo rally è un piccolo ex modo di di di congiungere la fisiologia dell'ascolto a questa radio dei programmi ecco una una delle prime rivoluzioni
Che hanno portato la le radio commerciali è stato il fatto ad esempio che
Non si può più leggere qualche cosa errata
Cioè il passaggio che c'è stato dalla radio letta alla radio parlato è stato veramente un qualche cosa che ha mutato
Dei rapporti oggi se qualcuno alla radio legge qualcosa insopportabile nel senso che si capisce che ci sono dei ritmi delle costruzioni sintattiche che non sono di quel mezzo ma che sono di un altro mezza ancor
Che cos'è la radio di flusso invece per la radio di flusso
E intanto qualche cosa che non ha più questi
Congiunzioni questi spezzettamento di no per cui finisce un programma e ce n'è un altro c'è una sigla di testa c'è una sigla di coda spesso c'è l'uccellino
Spesso ci sono trenta secondi di buco perché da Torino bisogna passare a Roma
E magari c'è un attimo di distrazione poi c'è ancora una sigla
E poi c'è la regia di poi c'è hanno collaborato ceppo dice
Con la terribile o parola che mette i brividi ottimizzazione di eccetera cioè sono tutte cose che comunque frazione no
L'ascolto e naturalmente arrendono appesantiscono nella radio di flusso non c'è quindi il primo concetto di flusso e proprio etimologico cioè c'è un fluire della
Del messaggio ecco l'altro è che questo
Questo concetto di flusso porta un cambiamento radicale che quello proprio della identificazione della Rete cioè nel flusso
Che è un fiume che scorre spesso tumultuoso però bisogna che se il flusso funziona bisogna che in ogni attimo in cui l'ascoltatore si sintonizza su quella rete
Deve riconoscere immediatamente le caratteristiche di quella rete
Cioè non deve aspettare
Che passi un programma in vero che poi l'annunciatrice dica l'annunciatore di cassetta l'ascolto e per gli eccetera eccetera cioè come
Come
Si sintonizza devono avvenire
Alcune caratteristiche e questo
Chiedo scusa lo Giosafat questa metafora però mi sembrava più pertinente cioè per capire la differenza che esiste fra la radio di programma e la radio di flusso c'è una sola metafora ed è una metafora calcistica
Cioè la differenza che esiste fra la radio di programma la radio di flusso è la stessa
Attore contro un altro giocatore e cioè un programma contro un altro programma quando si facevano concorrenza tra di loro le radio RAI che cosa succedeva se a una certa ora c'era un programma di certo tipo la Rete vicina sorella sorellastra cugina strana metteva un programma quasi identico
Perché perché l'attaccante bisognava opporre un difensore di pari valore
Il giocatore invece è un gioco propositivo e cioè cessi uno schema c'è bisogna stare attenti a come si muovono gli avversari ma soprattutto bisogna imporre un proprio gioco
E il proprio gioco viene suddiviso per le varie parti del campo come qui viene suddiviso per l'intera fascia d'ascolto cioè in ogni momento bisogna riconoscere che gioco fa quella squadra
C'è infine l'ultima distinzione giusto proprio il minuto che mi manca è quello
Terzo direi cambiamento cui accennava Barbara Fenati e il passaggio
In tal costruzione di questo programma
Che quello dal palinsesto al formato
Allora che cos'è in cosa consiste questo cambiamento
Beh intanto il palinsesto lo sapete cos'è la forma di organizzazione di un programma
Ed è qualche cosa di estremamente rigido
E cioè bisogna stabilire quindici giorni prima perché bisogna darlo al Radiocorriere a Sorrisi e Canzoni giornali
E tante altre cose quali saranno i programmi
E quindi Quaglia a rompere questo questo schema perché su questo schema si organizza non soltanto
La proposta di una radio ma si organizza tutto il lavoro che ruota attorno a questa proposta
Il format
Po'pratico operativo
E consiste essenzialmente nell'individuare un segmento di mercato
Io dico mi voglio rivolgere a i giovani
Mi voglio rivolgere a persone che hanno dai quindici ai trent'anni e allora costruisco tutta la proposta
Per soddisfare le esigenze di quel particolare formato di pubblico
L'altra faccia del format e la sua concettualizzazione e cioè io devo fare sì che
Che per soddisfare l'esigenza di quel particolare tipo di pubblico devo fare una programmazione adatta questa programmazione adatta avviene fatti quasi sempre in termini musicali e allora il format e anche l'ideologia di questa proposta musicale
Dove già di queste proposte musicale per cui ad esempio appunto c'è un format che agisce su dei singoli segmenti di una radio ne determina anche la pezzatura
Di queste proposizione ma ci sono anche dei format più ampi per cui ad esempio esiste una radio che fa solo musica italiana esista una radio che fa soltanto i grandi classici gli evergreen e così via
Ecco tutto questo che cosa comporta
Beh io lo posso dire dalla mia parte insomma almeno per questo primo giro e uno è che quello appunto quelle del
Quella critica quell'osservazione che sono state mosse giustamente a questo concetto
Di creatività ma noi facciamo una radio che stia attenta ancora è come dire è una posizione molto arretrata cioè una posizione di una radio che ha agito
Nell'assenza
Di
Prendere in considerazione la concorrenza
E cioè che si è fatto ancora una radio
In cui in qualche modo non si voleva prendere coscienza che esisteva qualche cosa di Esterno esigue e che questo qualche cosa di esterno come dire nel frattempo non soltanto
Andava alla conquista del pubblico ma proponeva modelli molto più consoni al
Ai tempi in cui viviamo
Secondo punto ecco secondo punto è che
Questa in questa scelta epocale c'è una grandissima divisione di pubblico
E che si può quanti quantizzare in questo modo insomma maniera molto semplicistica e cioè che il modello di RadioRai
è un modello di radio per un pubblico molto anziana
E che come dire questo porta anche dei lati positivi che cioè un pubblico molto affezionato comunque un pubblico molto partecipe partecipe
è un pubblico che ha coscienza e conosce molto bene questo mezzo e riesce almeno in alcune trasmissioni a davvero e dei dialoghi sufficientemente approfonditi
Lato positivo lato negativo è che i giovani non si riconoscono in questo modello e punto i giovani sono migrati quasi tutti sulle private
Questa
Questo scontro
Ha provocato con una sorta di disordine
Che nulla di fronte al disordine creato da quella che eufemisticamente continuiamo a chiamare la legge Mammì ma molto più realisticamente dovremmo cambiare nome chiamarla la legge Giacalone
Che è il vero danno
Non solo del radiofonia ma di tante altre cose perché come dire come sempre succede in Italia
Non solo non dai in anticipo una normativa cui adeguarsi ma quasi sempre poi tenta di rattoppare quello che è successo
Premiando premiando l'esistente premiando lo stato di fatto e sappiamo che molto spesso l'esistente lo si conquista con i mezzi più mirate
Il disordine di cui invece parlavo io è un teaser è un disordine puramente linguistico cioè nel senso che come dire come due mondi che non si incontrano che che che parlano due linguaggi differenti ecco quello che forse appunto credo che il pregio maggiore di questo libro è stato proprio quello di mettere in luce questo che ci sono proprio due modelli diradati insomma uno genericamente
Raggruppabili sotto l'insegna delle radio commerciali che parlo un linguaggio non vogliamo giudicarlo non sappiamo come solo sappiamo ma è un linguaggio e dall'altra parte c'è il linguaggio del modello di RadioRai anche questo forse lo conosciamo di più proprio perché abbiamo più esperienza perché viene da lontano anche questo per ora non lo vogliamo giudicare ma ecco la cosa importantissima è che finora c'erano stati questi due linguaggi differenti la conseguenza è che finora come dire non c'è mai stato troppo dialogo non soltanto fra questi due mondi d'un anziano l'altro più giovane ma credo che la cosa più importante sia stata quella che non essendoci un unione fra questi due mondi non si è potuto attuare finora quella che credo essere l'unica via di salvezza per la radio e che cioè che trovino loro una forma di autoregolamentazione
Perché si aspettano che questa regolamentazione arrivi dall'alto io credo che passino ancora parecchi anni in questi anni saranno molte purtroppo le radio accade
Grazie Grasso oltre il limite uso io ora felice biologiche nella duplice di dunque presidente Audiradio ma attenzione conferma
Grazie
Proprio
Innanzitutto qualche parola sul libro che a me è piaciuto devo dire molto ma soprattutto mi ha messo di buon umore di buzzo buono nei confronti della radio
Di solito
Per anni siamo stati abituati quando si parla di radio di sentire una sorta di flusso di disgrazie di guai incomprensioni di atteggiamenti punitivi pieni di leggi limitative e via di seguito
Perché il libro IBA allora Fenati è un po'il contrario della riscossa rispetto a questa situazione qui per anni siamo stati abituati
E abbiamo visto nell'area di un qualche cosa di entusiasmante di appassionante anche se è difficile anche se pieno di problemi
Non ha scritto se non dove andava scritto che varate non si sente si sente male per strada bisogna cambiano i due chilometri sì si sente in macchina la sintonizzazione è una cosa di questo genere
Nessun piagnisteo ma invece una costruzione positiva
Vorrei quasi dire illuministica del fenomeno radiofonia ed è stato una rivelazione non soltanto per quanto riguarda alla a RAI di cui ha detto molte cose l'aspetto radiofonico ma ancora di più per le radio private
Anch'io che spesso contatto con le radio private soprattutto in ambito di radio ma poi anche sotto altri aspetti professionali devo dire che non mi ero reso conto così a fondo come invece dal libro emerso il tuo quel lavorìo di intelligenza e risorse gli entusiasmi di passione ma anche di professionalità di studi gli esperimenti gli slanci che ci sono nella radiofonia privata o almeno nella parte più importante rappresentativa di questa
Un
L'impressione tutta positiva questa che da nello stesso tempo non tanto notizie
Dettate da questa ondata di passione di entusiasmo che però tra sudata libero della senti ma da tutta una serie di dati di elementi che a mio parere costituiscono la piattaforma per un serio lavoro di marketing radiofonico che finora è stato fatto passato soltanto in in maniera se si vuole anche intelligente intraprendente ma sempre un po'approssimativa e cioè sulla base friabile impressioni di passioni emozioni di speranze e di qualche esperimento diciamo così i lavoratori il vero marketing radiofonico in Italia è stato fatto
In pochissimi casi perché mancano gli strumenti per farlo
Oggi uno strumento importante voglio dire una piattaforma di base per la radiofonia per il marketing radiofonico è proprio il Libero di Barbara Fenati
Io poi su certe cose posso anche non essere d'accordo nel senso che e da un punto di vista della pubblicità non sono tanto dell'opinione che la televisione e la radio debbano svilupparsi in senso di mi gli equini senso di target specialistico addirittura di settore o ultra specializzato o altre cose del genere poniamoci che si è la televisione specializzata che la radio specializzata resteranno sempre dei fatti marginali da un punto di vista pubblicitario seppero risorse eccetera diventare primarie benissimo però siccome le risorse informalmente derivano salvo che per la RAI parte dalla dalla pubblicità ricordiamoci che i mezzi di massa
Alla pubblicità servono e servono molto raccolgono molti Fondi molti soldi molte risorse i mezzi specialistici i mezzi di nicchia
Potranno essere interessanti potranno dare il loro pubblico e quindi loro utenti pubblicitari ma si tratterà sempre di qualche cosa di marginali
Io credo anche che Tarditi Zare troppo lega radio e anche le trasmissioni non sia la strada migliore un po'perché si rischia di essere condizionati dall'aspetto pubblicitario che non va bene perché se non sia generalisti bisogna diventare davvero specialisti e seguire le esigenze di quelle case di quelle aziende di quelle imprese che hanno certe esigenze in quel settore di riferimento col portavoce di quel settore perché se non si attinge a quel settore se non si hanno buoni rapporti con quel settore addio ci sono almeno le sue le risorse particolari
Di quel campo di quell'area e quindi si è molto più schiavi di quello mentre il la
è più generalista sicuramente più libera a audience per definizioni potenzialmente più vaste a una possibilità di essere anche un po'specialistica nel senso che il target più che essere di settore di categoria di campo molto ristretto possono essere dei target
Il gusto per esempio e quindi ogni radio ogni aspetto di certe emittenti potranno assecondare certi gusti che però ripeto dovrà essere sempre proprio di grandi masse di persone ricordiamoci che per i cambi specializzati poi la radio
Serve e non serve nel senso che se vogliamo fare una implicita di attrezzi da giardino o di motoscafi
Beh ci son tanti mezzi che sono letti con tranquillità proprio dagli specialisti ci sono tante manifestazioni sportive competitive
Di spago eccetera dove proprio quelle persone partecipano è che manchino i mezzi per fare la pubblicità specializzata non si aspetta certo la radio radio si aspettano i grandi non benissimo se le radio restano tante non sono quelli di quelli che dicono che le radio essendo mai
Più di seicento devono diventare cento cinquanta a me sembra una sciocchezza
Non è che un Paese che a seicento gradi a dire il vero sia più democratico di un Paese che ne ha cento va benissimo anche cento ma se la democrazia se il il tessuto sociale economico esprimesse cento orario quattrocento radio rilevanti come oggi va benissimo però una certa concentrazione un parte importante grosse radio che hanno milioni di ascoltatori costituiscono un obiettivo particolarmente lusinghiero per i messaggi pubblicitari e queste soltanto queste premettere avere grosse risorse per svilupparsi e per dare al fenomeno radiofonico quello sviluppo che esso merita
E che oggi non ha nemmeno lontanamente oggi ricordiamoci che in Italia in tutte le risorse pubblicitarie sui mezzi classici
Il cinquanta per cento va alla televisione che ha circa venticinque ventisei milioni di ascoltatori alla sera quando va bene comare nel Senato educativi programmi e magari come bel tempo
E caldo ce ne sono molto meno
Ieri sera c'erano ventinove perché non c'era bel tempo facciamo assunto a tempo azzerano abbandona grazie e forse perché c'è anche la crisi va be'comunque in generale lo vediamo tutte le mattine forse c'erano capi di programmi sulla radio si per quel
Forse comunque vediamo d'antica tutte le sere salvo eccezioni come quella citata amico Martucci da venticinque di semiotica di ascoltatori la radio ogni giorno ascoltato da circa trenta milioni di ascoltatori che pure pubblicitariamente ripeto mentre la televisione assorbente quindi a risorse addirittura in ragione del cinquanta per cento delude risorse totali la pubblicità italiana
Quindi circa cinque mila miliardi la radio a con i suoi trenta milioni di ascoltatori ogni giorno
Il tre virgola cinque per cento delle risorse pubblicitarie perché perché dispersa perché non è valorizzata anche dalla polverizzazione perché non è stata fin negli anni scorsi organizzata perché non ha trovato la forza per vendersi bene
Anche se hanno fatto molto più ora in questi ultimi anni io credo soprattutto in questi due ultimi due-tre anni che si sia verificati alcuni aspetti primo le liste
Emittenti radiofoniche hanno capito che non dovremo aspettarci mi son d'accordo con Aldo Grasso niente dalla stato niente dal Parlamento tantomeno dal Governo tanto meno dall'altro non arriva niente lo hanno capito e si sono messe con le proprie forze Lapo intelligenza le proprie risorse le proprie passioni
A fare tutto quello che potevano fare per fare una radio migliore più diffusa ci stanno riuscendo ci sono accorta e poi Ferrario che singolo elemento radiofonico sperso potrà andare bene come fatto di emittente influente localmente ma da un punto di vista pubblicitario ahimè non si poteva che attingerà scarse e difficili vestiti che risorse locali
Bisognava legarsi a cerco a grosse concessioni
E allora oggi cosa abbia abbiamo
Grandi aziende
Che non guardano più alla radio come a un fenomeno polpo Rizzato sparso con una giungla selvagge dispersa e quindi praticamente inutilizzabile sicuramente ingestibile o difficilmente gestibile com'era nel passato
Le aziende le agenzie hanno capito che con una radio
Si può trattare che si può raggiungere tutto il pubblico radiofonico con cinque sei sette interlocutori al massimo in tutta Italia salvo alcuni fenomeni spersi
Che non so per quanto tempo possono essere tali premette usciranno dall'isolamento e si riuniranno anche loro nelle grandi concessionari nei grandi gruppi neoprogressive che ciò con le rispettive concessionarie pubblicitarie
Oggi un'azienda che voglia fare la radio interpella tre quattro entità forse cinque o sei dipende dai casi riesce a fare delle ottime campagna raggiungendo quasi tutte le radio più importante
Sapendo che cosa compra a chi fa come va e avendo tutti gli elementi professionali
Per capire qual è senso del proprio investimento per avere una idea delle possibilità concrete di un ritorno commerciale che deriva dall'i propri investimenti pubblicitari questo non succedeva anni fa oggi se noi guardiamo la realtà e facendo Audiradio riuscirà sarà presente uscirà nei prossimi giorni sarà presentata come voi sapete primo febbraio a Milano
Bene facendo ordinati abbiamo visto che gli interlocutori veri dal punto di vista commerciale
Sono
Titoli della radio sono ben definiti sono ponti sono attivi sono sempre più professionali oggi un'azienda può fare alla radio senza correre rischi
Senza andare alla rincorsa della piccola a raggio pirata che trasmettono non trasmette l'annuncio che trasmette la luce in un contesto del tutto sfasato inadeguato come scriveva al tempo
Nel passato quando addirittura la pubblicità venivano sola legata ai momenti peggiori ma spesso io guizzanti e risaia qualche volta pronunciata condivisione nei confronti della azienda che faceva pubblicità oppure c'erano commistioni tra e la mi sa azionista locale di basso livello e l'azienda che invece faceva la pubblicità a livello avviene a livello nazionale dicevo vista prelevare la propria immagine canna amava questa fraternamente oggi tutto è immigrato la radio sta facendo da sola senza aiuti dall'alto passi avanti notevolissimo sia la radio pubblica della radio privata hanno oggi la possibilità di avviarsi verso un'era nuova che basa passerà la sciura le sue fortune dalla capacità di
Individuarne il buon marketing radiofonico in maniera corretta vorrei dire quasi scientifica ma non uscisse dalla passione dall'entusiasmo dallo slancio quella passione lo slancio con entusiasmo per la radio che fuoriesce ad ogni parola del libro della Finazzi che ringrazia con la quale mi rallegro
Grazie
Pare che migliori abbia introdotto il tema della concentrazione Gianni Missions al presidente dell'Asper amministratore delegato di Radio Deejay momento primate cominciassimo il dibattito splendeva alcune parole su questo tema
Questo già
Io non solo grande oratore quindi se mi consentite cercherò come dire di metterla un po'più sul sul divertente
Sulla concentrazione io devo ringraziare Barbara Fenati perché
Tanto sapevo che il dottor Di ove questa sera ma questo anni fa avrebbe detto queste cose allora sapendolo io in questi anni mi sono organizzato ho letto in anteprima le bozze del libro di Barbara frenati boh lei non lo sa ma io sia e ho letto nel mondo della radiofonia privata una serie di nomi che erano i nomi più significativi e rappresentativi di questo panorama uno e radio Bamboleo e io da come dire nasco come editore di provincia e tradiva Bonino nel carnet
Ce l'ho messa subito
Poi lei cita Radio Deejay allora io quando sono venuti a Genova sono venuto a Milano con i miei soci ha detto vigenti prendiamo e due poi dice che una realtà interessantissima del mercato pubblicitario lo spera e allora mi sono detto perché no e tre
Mi spiace però storni voglio dire se vado avanti di questo passo prima o poi bisogna che ti vengo a trovare a Studio centocinque RTL così come dire abbia fatto un en plein ed ecco lì la concentrazione che sapevo che il dottor Iori stasera avrebbe avrebbe citato no a parte gli scherzi voglio dire il
Il ragionamento la concentrazione lo facevamo prima mentre aspettavamo di iniziare questa serata
è un discorso abbastanza importante è vero verissimo che i trenta e passa milioni io mi auguro che i dati Audiradio siano di estremo interesse in questo senso la norma mi consenta al dottor viola come presidente di Audiradio di dare qualche anticipazione periodo sommato però io non ho i numeri dell'Audi radio nel giardino per carità magari però delle qualche piccolo dato non ufficiale ma sull'incremento del numero massimo degli ascoltatori
No
No no ma non lo so non lo so non lo so mi pare che
No d'accordo
No no ma è un trend e io non sto dicendo non voglio dare informazioni che peraltro non conosco ancora
Il problema è un trend negli ultimi anni di una crescita del mercato del mondo degli ascoltatori della radio sono sicuramente negli ultimi anni sono cresciuti l'Italia era il fanalino di coda
In Europa e nel mondo per numero di ascoltatori della radio sulla popolazione mi pare che da la Isabella prima Isar ad arrivare all'ultimo di radio dal novantuno il trend mi sembra inequivocabile
Questo trend a questo trend non ha corrisposto un trend di incrementi dei fatturati pubblicitari cioè la radio è rimasta assolutamente al palo è cresciuto il mercato
Ma
Salvo
Sì ma siamo no no ma dico non è cambiato nel senso che la radio è rimasta al palo dei fatturati pubblicitari come fanalino di coda no nel mondo lei citava un tre virgola nove per cento tre virgola cinque
Dove è considerata anche la pubblicità locale delle radio mentre di pubblicità nazionale solamente l'uno virgola nove ora l'uno virgola nove per cento se credo che sia sicuramente fanalino di coda del mondo Duomo Medea crede se qualcheduno ha qualche dato diverso io non lo conosco ma credo che siamo proprio tra gli ultimi al mondo comunque
Ecco perfetto il Canada dodici la Francia al sette e così via ecco l'un ecco trasferiamo ci tutti voglio dire ecco io ho già capito se la Fenati scrive un libro sulle radio di Israele io so già che cosa ha trovato nell'assemblea no il però voglio venire al nocciolo della provocazione che ha lanciato l'ingegner Mattucci
Se io ho l'impressione la sensazione che il la crescita del mercato pubblicitario della radio possano che passare da una sorta di concentrazione
Dei soggetti in campo questo non per eliminare la pluralità preliminare
Come dire delle voci che in un Paese democratico sicuramente ci devono essere però in un e non facciamo un attimo il panorama di quello che il mercato la pubblicità in Italia c'è un soggetto che è la RAI che ha un numero elevatissimo di ascoltatori al quale corrisponde un fatturato di tutto rispetto voglio dire con i cento e passa miliardi di fatturato la Rai rappresenta il sessanta settanta per cento del mercato della pubblicità nazionale radiofonica
Evidentemente perché questo secondo me il mio giudizio che perché il mercato della pubblicità specialmente nazionale sulla radio possa crescere va offerto sul mercato un un popolo alternativo dove con pochi soggetti
Possa essere Offerta un numero di ascoltatori sufficienti
Non riesco Tottoli sufficienti
Questo perché la radio non è che le radio hanno come concorrenti le altre radio e basta no le radio hanno come contorno anche gli altri mezzi che sono la televisione sono la carta stampata e quant'altro
Quindi come dire la concentrazione a questo vantaggio a questa è una necessità per arrivare a far compete la radio nel suo complesso
Verso gli altri mezzi che la fanno da leone il dottor Leo data i numeri delle degli ascoltatori della radio però i venticinque milioni di ascoltatori della televisione nel PPI Time fanno i cinque mila miliardi
Il venti milioni di lettori di quotidiani se non ricordo male fanno due mila miliardi mille ottocento miliardi e trenta e passa milioni di ascoltatori della radio fanno centottanta miliardi di pubblicità nazionale eccetera mi pare come dire una un un un dato che urla vendetta
Allora da provocazione io l'accetto la prendo so che non ci troveremo un accordo in questo caso ma hai visto mai che
La concentrazione non sia quello che come dire la chiave di lettura per muovere questo mercato della radio senza al quale non le radio non potranno come dire svilupparsi e incrementare io mi auguro le loro che se la loro professionalità
Allora grazie agli intervenuti
Forse prima di rifare giro ha cinque minuti a tre minuti per concludere se qualcuno vuole intervenire
Forse bisogna venir qua
Io non sono un addetto ai lavori a Scola radio l'ascolto
Volevo chiedere una cosa però con una piccola premessa
Mi viene in mente l'ultimo film di Nanni Moretti dove lui si trova al semaforo e dice io sono sempre stato di una minoranza
è un destino va be'però ci sono anche quelli no
E per parte mia sono cresciuto con il terzo programma in casa
E quindi da quello che ha detto Grasso
Ho capito che sono un anziano
Quarantacinque anni sono anche contenta di diventare un anziano perché gli anziani almeno saranno quelli che mi faranno sentire in una maggioranza attaccava ma in Italia dire chi se ne tanti e quindi spero almeno di entrare in una maggioranza una volta nella vita
Allora mi chiedo
Visto che il segnale del terzo programma fa appena anzi fa rabbia
Perché ci sono in zone del Paese con un dove non arriva ma non sperdute nelle montagne basta andare dietro un dosso basta andare in collina dietro ad un altrimenti da una città non sentiva Radio non sentiva più tre
Basta stare come sto io in via Fabio Filzi quarantasette di fronte alla caserma dalla finanza al molto di moda adesso non si sente niente
Si sente solo scusi no quei signori che fanno quel lavoro lì una profluvie di radio che ahimè per me sono più o meno tutte uguali
Dove c'è una serie di signore che ci anziano come li senti dal parrucchiere al bar e diventi pazzo a sentirmi dire ovvietà in continuazione per forza la radio non sia sconta in quella maniera lì lo si può ascoltare
Arriva per endovena e dà un fastidio tremendo fra tra quindi va be'non importa
Poi magari ci sono invece delle private meglio quando si riesce a casa mia no ma a Radio Popolare che quando laccato qualche volta
Peraltro allora perché si potesse dire qualcosa comunque estremi mali estremi rimedi io sento Radio tre per filodiffusione e in Mona tutti perché non c'è altro sistema
Mio papà asta vicenza ha lavorato alla Scala per quarant'anni i peserebbe sentire Radiotre non ce la fa perché non c'è neanche la filodiffusione
Sinistro
Quindi va be'il ciclista il quadro ora che Radio tre in tutti questi anni sia molto cambiata io ne sono anche contenta cioè non è che penso che la pietra debba essere come negli anni Cinquanta e poi io non penso che la radio della famiglia fosse la fosse il concerto Martini e Rossi non è vero perché c'è una radio virgolette popolare secondo come lo dicono alcuni anche allora fruita in vari modi cioè non è che non c'è solo la radio muffa o la radio giovane e poi cosa voleva dire il discorso radio giovane era di anziani
Adesso glielo domando come utente ad Aldo Grasso che stimo moltissimo che ascoltavo alla radio verso le nove e dieci della mattina quando parlava di televisione per inciso perché passavo da Radiotre quel momento lì
Sentivo queste c'è ancora programma curato amabilmente da un'altra persona e volevo chiedere cosa ne farete di questa radio tre aiuto
Grazie
Qualcun altro
Volevo fare una domanda di carattere generale chiunque fatte rispondermi
Quelle salette aspetti inediti sviluppano intesi nel terzo al mondo se ci saranno degli esenti fare qualcosa del genere se ne sapete qualcosa
Ancora
Con la buona sera
Io volevo fare una domanda una considerazione
La prima domanda
Anzi la prima considerazione la volevo fare per quel signore di Radio Popolare
Che ha parlato prima
Su radio radicale
Io non sono molto d'accordo quanto lei ha detto
Nel senso che radio radicale
Trasmettendo dal Parlamento
Avrebbe una prerogativa neanche considerevole praticare non trasmette solo al parlamento c'è Radio Radicale l'unica radio in Italia
Che ne so che trasmette la i la con tutti i lavori dell'Arcigay a Bologna oppure la dica radicale trasmette il Pis di la conferenza del PSI della reti di tutto
Quindi secondo me perché è interessato alla politica le scienze politiche radicale ossia offre un servizio che in Italia nessuno dà
La seconda una domanda che volevo fare io venti ho ventuno anni
Lei il signore qua ha parlato di un pubblico di teenager che segue deejay
Il signor Aldo Grasso ha parlato di un pubblico di anziani
Io a questo punto domando anche in base alla mia esperienza ma per la fascia che va dai venti ai quarant'anni la radiologico soffre io personalmente
Che ascolta abbastanza radio e ansia preferisco la televisione ascolto musica italiana ascolta la vitale o Radio Cuore
Semplicemente perché non trovo fu forse non è che molta voglia però non trova un programma che dai venti ai quarant'anni possa attirare
Niente voglio sapere
Come risolvere questo problema se l'avete già incontrato prima grazie
Ancora
Grasso dice che possiamo cominciare a rispondere vuoi cominciare tu
Ma forse più divertente a rispondere
No sfortunati alla tra è un problema fondamentale beh intanto però partiamo da Nanni Moretti piacerebbe riportare la citazione alla sua lezione originale perché lui dice
Si accorge davanti automobilista dice ci sono alcuni di noi che sono destinati ad essere minoranza e allora siccome il destino è un problema del tutto personale cioè voglio dire è una cosa che nessuno di noi voler rinunciare aprì Testini quindi voglio dire tutti
Tutto tutto
Il cuore a Nanni Moretti
Il problema degli anziani e dei giovani io non ho dato giudizi di valore era soltanto come dire
Era una considerazione di carattere statistico e cioè che tutti i precedenti dati di ascolto
Fatti da Audi radio davano delle cosiddette fasce di ascolto prevalente
Io così con con molto dispiacere ho dovuto constatare che
A fianco dei giudizi
Altamente positivi
Dati sulla sulla RAI c'erano però queste fasce che parlavano molto chiaro cioè la fascia prevalente
Almeno nelle parti principali della giornata va dai cinquantacinque oltre
è un ottimo potere d'acquisto ma io fatti non ho dato nessun giudizio negativo su questo su questa cosa mi sono un po'rammaricato
Al punto che ci sono dei momenti in cui RadioRai non morde sui giovani insomma è questo però comunque non vuol dire
Non vuol dire che
Che essere anziani corpo io l'esempio che facevo
Del concerto la Martini e Rossi era soltanto parlato proprio di iconografia cioè tanto per ricordare mentalmente la modalità con cui si ascoltava la sacralità
Il problema principale Radio tre
Dunque intanto Radio tre
è vero cioè nel nel corso di questi anni
Non ci sono stati sufficienti Investimenti per farlo ascoltare infatti il primo gesto che io ho chiesto
Nel momento in cui sono stato nominato questa responsabilità e stato quello di avere la garanzia che già in atto questa che il segnale di Radio tre viene potenziata
Ma Radio Tre è quella
Del modello tirati esistente quella che soffre più di tutti per due motivi
Il primo è che più di ogni altro incarna il modello di servizio pubblico irrinunciabile per la Rai
E allora voglio dire una radio molto costosa
Perché se noi facciamo la prima della Scala ci costa molto e sappiamo benissimo che voglio dire che non ritornano in Investimenti
La prima della Scala però lo dobbiamo fare lo faremo sempre perché questa è la missione della RAI e di essere anche servizio pubblico
E le famose tanto per citare ancora la morte la metafora di Nanni Moretti cioè voglio dire lo facciamo perché sappiamo che la casalinga di Voghera il pastore sardo
Eccetera e cosa non possono a raggiungere certi posti e quindi lo dobbiamo fare
Radiotre però soffre anche di un'altra cosa soffre che in una posizione
Nelle lettere
Molto alta nella scala della modulazione di frequenza e mentre la RAI è costretta perché è un ente pubblico a sottostare a queste leggi del ministero che comunque le impongono di andare con una certa potenza e altre radio che le sono vicine vanno come dicono i tecnici a manetta cioè alzano tutto il segnale e cosa fanno e vanno contro Radio tre
Noi abbiamo chiesto al ministero che si facesse nel piano Pella
Del riordino delle frequenze abbiamo chiesto che si potesse fare liso frequenza cioè che lo stesso segnale fosse unico per tutta l'Italia abbiamo chiesto che le tre reti RAI fossero vicine in modo da mettere in mezzo RAI tre proteggerla noi da una da destra e da sinistra tutto questo ovviamente
Non sarà possibile per ellissi va contro un muro di sordità spesso come dire quando si hanno poi interlocutori che come dire nel canto del cigno si dichiarano Paul per la concorrenza fanno tutti i dispettucci possibili per non accettare queste cose che sono cose puramente di buonsenso che servirebbero alla RAI ma servirebbero a tutte le altre reti
Ecco nonostante questo nonostante questo cioè nonostante le difficoltà
Che Radiotre soffre Ceper cercheremo comunque di migliorare questo segnale sperando che arrivi almeno una legge che come dire che dia una potenza per tutti i segnali perché non c'è Paese al mondo che abbia segnali forti come ha l'Italia se una qualunque USL avesse gli strumenti adatti facesse dei rilevamenti sugli radianza che c'è tra le radio le caserme le cose c'è tre in certe zone di Milano io credo che come dire ci sono forti sospetti per la salute dei cittadini per questa potenza di emissione
Detto questo nonostante questo cioè a Radio tre anzi sarà ancora di più potenziata in questo in questa sua funzione di servizio pubblico per cui per cui cercheremo come dire di compensare con le altre reti quello che sappiamo già di perdere con Radio tre questo però c'è un lato che mi stupisce non lo dico soltanto così genericamente agli imprenditori lo dico prima di tutto l'abbiamo detto una nostra consociata alla Sipra che che che vende pubblicità e che comunque da tutte le ricerche il pubblico di Radio tre è il meglio identificato di tutti cioè si sa età grado d'istruzione
Tipo tipologie DTT di cose eccetera cioè è il pubblico meglio identificato in qualunque relitte eppure come dire da una parte c'è c'era meno spera una sorta anche di snobismo interno per cui macchiare Radiotre ecco la pubblicità pareva una cosa che non si potesse fare dall'altra però secondo me c'è anche una piccola cecità
Degli investitori perché con un prodotto come quello di Radiotre così identificato credo che come dire
Non dico per il mercato di nicchia ma per qualche cosa che anche superiore alla nicchia potrebbe essere molto utile
Era sul Terzo Mondo
Ho grande
Ah sì sulla no beh
Cioè non ho capito se se non ce ne erano nella radio o o
Sì
So
Tolentino si
Destinato alla minoranza la minoranza domanda
No un bell'esempio solo una battuta rapida un bell'esempio di sviluppo di radio nel Terzo Mondo
Come dire
L'Italia non credo che possa sottrarsi da questa definizione di terzo mondo sul fatto
Beh cioè associazione
In questo caso non so perché però
Da mettere tutte le radio più così mal
Suggerisce Aldo Grasso non volevo dirlo io che sembrava presso la ditta che dice sempre parolacce levati più spiccate come dire
Sembra vengo tutte messe insieme in questa associazione state messe insieme in questa situazione si chiama la marca
Che nata nell'ottantuno mi pare a Montreal ottantuno da
Dove ci son dentro tutte le radio comunitarie lì son proprio veramente tantissime era già spiegato ce l'ho da le radio eschimesi fino alle fa ridere proverà gli eschimesi e uno una radio molto interessante no perché parlano
Fretta anche se è un mezzo caldo
Poi ci sono le le varie radio del dell'Africa sollevati dall'America Latina che possono passare da diventa da Radiocorriere radio di governo in trentadue secoli perché sessanta radio Santino era all'opposizione relative ai guerrieri poi di colpo diventa dati di governo e via dicendo ci sono le radio africane ci sono anche altre e poi ci sono anche le sostano entrano dentro anche le rate dell'Est dove probabilmente li sarà la parte più interessante ci sono alcune radio per esempio
Radio Yerevan che appunto questa radio armena che già è ancora i tempi era forse una delle poche radio tra virgolette libere nell'Unione Sovietica e poteva permettersi di dire parecchie cose
Con quel gesto più concreto gliel'se c'è stato un pro non felicissimo programma su una Oscar della radio che proprio almeno un gesto concreto che forse si poteva dare più spazio e che comunque questo clou della radio cioè la RAI
E le private hanno regalato comunque una stazione di radio
Credo che fra le tante cose fra le tante parole questa sessantotto gesto forse più concreto apprezzabili
Quel piccolo situato dire un'ultima cosa per quanto riguarda questo col questa associazione della marca
Radio Popolare sta tentando di portare a Milano tra due anni il non lo fanno ogni due anni combini questo congresso
Tenterà di portare a Milano il congresso mondiale nel novantasei anche perché il punto sarà poi diventerà radio quindi ottenendo
Astorre
Sì volevo rispondere al signore della Toscana di ventun'anni se ricordo bene ecco qui niente alle prime file ma anche se lei questo metro non è rappresentativo di un di un universo perché ovviamente un caso è un pochettino mi conferma
Che questa Toscana rimane per le radio nazionali una Regione difficile copriamo molto bene questa questa Regione i cui ascoltatori comunque preferiscono e molto la realtà locale preferiscono molto le stazioni radiofoniche nate e cresciute
In Toscana naturalmente stiamo raccogliendo la sua sfida che quella dei suoi concittadini o comunque degli abitanti della della Toscana cercheremo di servire molto meglio anche la stessa la stessa Regione devo dire che comunque lei secondo me accentrato esiste in effetti come dire un leader di mercato nella fascia dei teenager diciamo sicuramente fino a diciotto anni e questo leader si chiama radio di Gelli senza dubbio
E su questo non c'è alcuna discussione ecco diciamo che nelle fasce spietata superiore in effetti diciamo la situazione è ancora fluida è ancora concorrenziale si devono giocare ancora delle importanti sfide soprattutto sul piano dell'offerta
Di questo formato di questi vari flussi o comunque l'offerta di programmazione confronti
Degli ascoltatori ecco per quello che riguarda il gruppo che rappresento io credo che senz'altro posso fare un breve sport senz'altro lato il ponte Carlo da qui ai prossimi ai prossimi mesi senz'altro forse la moltissimo la sua la sua la sua offerta in particolare sul target venticinque quarantaquattro
Siccome vorrei chiudere il giro del del secondo intervento chiedo al dottor Iori disse raggiungere una replica
Di Jean Jacques
Allora io direi diamo per la conclusione la parola alla signora firmati fuori grazie grazie
Giornata
No no allora sentiamo Folco Portinari
Da parte sembrava che la provocazione
Così almeno io definite di Martucci la prima che ci stiamo dimenticando che cosa è successo in questi ultimi mezzi campo politico no Roberto che mi sembra che ci stiamo dimenticando di cosa sta succedendo
E non sia stata fossero accorta
Io a questo proposito volevo e Aldo Grasso c'è tratto bene dentro quando ha ricordato che per la radiofonia probabilmente l'idea di servizio pubblico molto più forte di quanto non sia per la televisione
E quando il sindaco di Milano liberista oltranzista
Leghista e quant'altro ma leggo sul giornale di questa mattina che probabilmente ha chiesto udienza a Martucci
Orchestra Sinfonica perché non si molli il Dal Verme contro tutte le leggi di liberismo il mercato e quant'altro mai
Evidente che anche il sindaco liberista
Leghista e quant'altro bollente
Pensa che esista anche un servizio pubblico cioè esista un servizio che deve mantenere un'orchestra sinfonica anzi quattro
Con quello che costa il Dal Verme con quello che costa solo per quello che riguarda la quindi voglio dire è un il scorso quello della radiofonia e del servizio pubblico del costo e quindi la garanzia che ci sia anche la possibilità che si svolga una certa funzione culturale nazionale fatto non si può dimenticare però io penso ho sempre una cosa che viene mi lascia perplesso cioè quando sono andato staff per fare un servizio nel Principato di Andorra che credo sia
Il
Proprio dominio più liberista assoluto che sinistra sulla faccia per in tutto il Principato di Andorra non c'è una libreria
Proprio perché un mercato che ci fanno compravi liberi no non c'è ci sono tonnellate di sigarette di cuori pellicce tu però per i libri drama non c'è non c'è la lira all'istituto dalla livrea
E a questo punto però sentivo parlare in concentrazioni lì non ho capito una cosa
Non ho capito se il disegno e se il trenta dite voi sia che venga fuori un altro Berlusconi e che quindi per la radiofonia si riproduca ciò che stiamo vedendo per la televisione dove i piccoli non hanno diritto di vita
Cioè le piccole televisioni la televisione cosiddetta come le chiamavano una volta libera in Italia no ma diritto di esistenza
E difatti non esiste tra
E la domanda è questa se il disegno è che per la radio si faccia qualcosa del genere mi spiace gli ho lavorato qualche volta aveva radio Popolare che è la vera che è l'altra Terza Rete perché le cose che fa Radio Popolare veramente è la non si sente ancora ma dico come come disegno acquerello
Anche perché chi faceva una domanda quella signorina sulle radio del terzo mondo io mi ricordo con gli angoli gli angolani ma parlo di sette otto anni fa che c'erano già clienti delle delle ecco io sono rimasto che non ho capito questo cioè sei il disegno io
Alla riforma
Ancora qualcuno
No va bene allora una risposta
La data sul tema della Croce
Una riporta la data sul della
Come dire della rispondenza pluralistica del sistema gestiva aspettando natanti
Non so io direi OSCE forse può rispondere sulla concentrazione poi ho Grasso poi conclude praticamente
Sulla
Io preso dalla foga Carlo dimenticando il il Martucci come moderatore il no io la vorrei tranquillizzare perché viva Dio la radio non è la televisione
Quindi siccome in radio non si mettono in onda film americani no ma ci sono tanti bravi di giochi e conduttori e quant'altro non credo che la radio debba avrà lo stesso percorso della televisione
Il il e quindi la dimostrazione nelle cita grandi piccole in tutta Italia dove avere la radio locale
Più importante di quella città mediamente è la prima radio in assoluto come audience anche di fronte alla realtà nazionali
Quindi non credo che sia questo il tre io mi sono mangiato
In qualche affermazione sulla concentrazione ma di altro tipo non la concentrazione di ascolto ma la concentrazione economica cioè il dubbio che mi attanaglia eh sei per far crescere il mercato della radio
Un'offerta concentrata diciamo di di di una serie di di soggetti che si raggruppano informai societarie di accordi o quant'altro non è questo come dire
Che mi interessa
Si propongono al mercato in maniera unitaria
Per vincere la battaglia
Verso gli altri mezzi voglio dire permane anche perché come dire i giornali non hanno diritto o altri media non hanno diritto perché la radio si possa riappropriarsi di o o finalmente appropriarsi
Di uno spazio di mercato equivalente a le odia scheda la radio eh commedia che ha successo di ascoltatori non ha successo economico questa la sfida di marketing è esattamente questa cioè
Riportare anche sul piano economico il successo che ha sul piano delle oggi
No brevemente su appunto su questo assetto io credo che ci siano due cose molto importanti cioè la prima è che il rischio vero
è che se non si trova come dire in
Una un'offerta di radio un'offerta che sia fisiologica e cioè che non possono esistere più di tante radio perché il l'Italia quello che insomma è piccola somma non ci sono tante cose succede un fatto molto grave
Per cui c'è il rischio che la radio ripercorra uno degli errori clamorosi della televisione che non è tanto l'assoggettamento ad altre
Ad altra ideologia offerte che vengono dall'America o cose di questo genere rischio vero
è che questa concentrazione questa lotta per la sopravvivenza faccia sì che improvvisamente noi ci ritroviamo fra tre quattro anni cinque tutti con delle radio vecchissime
Dal punto di vista tecnologico questo sarebbe la sconfitta più clamorosa faccio un solo esempio cioè mentre in tutti i Paesi siccome c'è una legge e perché sono Paesi cosiddetti civili invece in Italia non c'è una legge e allora le bande entrano l'una nell'altra eccetera ecco e non si può fare niente negli altri Paesi stanno già facendo una cosa molto semplice e cioè che avendo delle come dire delle corsie di emergenza delle distanze fra una rete l'altra riescono mentre danno il segnale tradizionale come questo riescono a fare delle sperimentazione con il digitale
E cioè per tutte quelle radio che si possono prendere che hanno già la possibilità di avere un segnale più perfetto coso riescono contemporaneamente a fare a mandare due segnali cioè quello tradizionale
Per le radio che abbiamo in casa noi tutti è quello invece per le radio che sono già digitalizzata allora tutto questo permette che il sistema nel suo insieme non invecchi mai volta
Se no altrimenti succede come la televisione italiana che si è spremuta ha sprecato miliardi e miliardi in questa lotta assurda fra RAI e Fininvest e adesso ci ritroviamo ad avere il sistema dal punto di vista tecnologico più vecchio di tutta l'Europa essendo stati i primi a invece entrare nel privato allora il problema non è credo tanto quello di concentrazione perché davvero la RAI potrebbe accontentarsi di essere di avere una gestione no profit e cioè di non perderci
Di continuare ad avere i suoi modelli generalisti perché è una radio che deve rivolgersi a tutti poi voglio dire sarebbe criminale sapendo che il pomeriggio
Alla all'ascolto radio ci stanno solo i giovani perché nel frattempo le casalinghe altre eccetera sono migrati
Verso la televisione sarebbe criminale fare senza offesa per nessuno ma insomma fare valzer mazurche polke
Alle tre del pomeriggio perché il pubblico e ci dicono i dati quello giovane quindi allora è evidente che per quanto si possono seguire questi flussi ci si rivolgerà a quel tipo di pubblico lì comunque il compito della radio
RAI è sempre quello cioè da una parte di proporre un modello un modello generalista e dall'altro quello appunto di portare fino in fondo al pieno l'idea di servizio pubblico ecco per il resto il problema è che devono esistere tante radio quanto ce ne possono stare
Non di più perché altrimenti io credo che una delle cause per cui ci sono scarsi investimenti pubblicitari
è dato proprio questo perché l'utente non si fida perché chiunque il signor Benetton come signor Tal dei Tali sa benissimo che se va in macchina e non a una super radio
Perché al meccanismo per agganciare il segnale tutto eccetera dopo dopo cento metri perde quel segnale lì e dice ma io cosa vada investire quello allora si perde
Per questo disordine
Normativo e per questo disordine che esiste si perdano una forze norme di investimenti anche di idee di creatività di professionalità eccetera cioè si rischia veramente
Per questa mancanza di chiarezza di fondo si rischia di fare un lavoro inutile che non potrà mai crescere cioè io ho forti dubbi che questo tetto pool pubblicitario Possa crescere finché esiste questo incredibile disordine
Io volevo fare due o tre osservazioni prima di tutto dire che appunto anch'io non condivido le preoccupazioni rispetto ai rischi di concentrazione anzi credo che sicuramente il mercato della radio abbia bisogno di una radicale razionalizzazione che questa grande numerosità di soggetti non equivale non significa necessariamente libertà ma anzi significa che tante risorse sono disperse
A svantaggio di chi ha tante cose da dire idee da realizzare e che non dispone dei delle risorse per farlo al meglio
Rischi di non a non troppo fondato il parallelo con la tv e direi che la
Recente esperienza della radiofonia italiana degli ultimi quattro cinque anni almeno dimostra che appunto questi rischi sono infondati perché se è vero che per un certo Periodo
Le radio erano invase da musica straniera negli ultimi anni invece il fenomeno più rilevante
Nel tra le radio a programmazione eminentemente musicale o fondamentalmente musicale proprio quella della musica italiana
In una vasta un grande ventaglio di accezioni di variazioni per pubblici diversi sia per età anche per gusto
Quindi la possibilità di sviluppare formati desiderati amati apprezzati da un pubblico tipicamente italiano
C'è c'è lo spazio per farlo c'è anche però ha bisogno di risorse
E le risorse credo che sia indispensabile anche per sviluppare tecnologicamente mezzo io condivido molto quello che ha detto adesso Aldo Grasso perché penso che la radio debba evitare se le sarà possibile essere ci riuscirà deve evitare di fare la fine della televisione nel nostro Paese cioè disperdere delle RIS le risorse
Trovandosi Juan certo punto terribilmente arretrata e quindi anche impossibilitata a sviluppare le potenzialità Dina migliore comunicazione migliore rapporto col pubblico che occupa che lo sviluppo tecnologico offre una osservazione che vorrei fare per chiudere è che probabilmente nella piega della della della dibattito discussione che stato quella sera per quanto riguarda il targhette la specializzazione ha forse generato l'impressione che per target si intenda soprattutto nacque una una fascia di età quindi che poi alla fine il discorso è perché titolazione del mezzo si si traduca sia destinata a tradursi in una polarizzazione fra radio per vecchi
Più o meno rimbambiti e radio per giovani rimbambiti anche loro a loro modo perché ascoltano questa musica che sembra inascoltabile
La chiacchiera vuota l'acqua eccetera
Mentre invece io credo e penso che la realtà della radio italiana dimostri che invece non è così la situazione è più complicata
Molto più complessa e anche molto in più interessante di così
Ovvero se esiste un formato di tipo musicale in cui la dance domina su tutte su tutto il resto la musica e anche che la scelta musicale tutta dance per i giovanissimi
Ciò non significa che era che le radio per i giovani debbano essere tutte su quel formato e ciò non significa che ci siano delle radio più trasversali in termini di età che raccolgono piacciono pubblici di età diverse ma che hanno in comune un gusto per esempio
Citto Radio Italia Solo musica Italiana anche a un pubblico che per età è abbastanza taglia una fetta abbastanza ampia in termini di età ma che condivide la passione e la preferenza per la musica italiana
E da questa definizione di musica italiana per alcuni tagli degli estremi voglio dire io e Rocco e le nuove nuovi filoni della musica italiana era di tagliamo solo musica italiana sta abbastanza esclusi quindi quando anch'io parlavo di per ghettizzazione di specializzazione della radio intendeva una specializzazione che e sono in parte per fasce di età
La sfida più interessante ed invece lavorare molto sul gusto lavorare sul gusto e e e quindi di sapere leggere anche le evoluzioni del gusto
Sempre per stare sull'esempio di Radio Italia Solo musica italiana che a a abbassa stato un fenomeno abbastanza interessante proprio perché per certi aspetti
Inaspettato proprio perché e la grande preponderanza di musica anglofona non fu fosse aveva fatto sottovalutare la capacità di traino che di di di di di attrazione che poteva avere la musica italiana
Ecco in quel caso di fosse più per più per caso che per Progetto di marketing re proprio però ed è venuta fuori i grandi successi è stato è seguito la capacità di interpretare un bisogno che c'era in questo senso anche Radio tre
è riduttivo certamente pensarla come una radio per vecchi perché poi invece mi corregga se sbaglio a Radio tre
A un pubblico che si prevalentemente maturo però anche una buona una certa fascia di ascolto giovane adulto così detto cioè tra i venticinque e trentacinque
Anche Radio tre vanadio fosse un po'più trasversale di quanto per esempio non sia Radiodue per tradizione che è più vecchia effettivamente
Ecco anche Radio Tre è un progetto forte è un progetto forte tanto in termini di età ma per la scelta dei contenuti per la scelta del tono per il modo in cui contenuti sono proposti sviluppati e organizzati
E quindi in questo senso come lei diceva Radio Tre è un gioiellino
è una radio molto mirata
Che lo sia lo dimostra anche il fatto che la signora si è alzata a difesa appassionata di questa radio che altri abbiano applaudito da e che altri a l'abbiamo prodiga quando lei ha dimostrato di del provare fastidio per il formato della radio musicale giovanile quindi la radio crea familiarità e passione una forte identificazione
E io ho interpretato anche questa reazione proprio come la prova che la radio è un mezzo targhe tipizzato nel senso che proprio
Riconosce il mio era individua il suo pubblico e comunque il Pubblico stabilisce mandammo legame molto molto molto forte in questo senso quindi io non non condivido del tutto quello che
Il dottor Iori diceva prima cioè che poi alla fine
La radio comunque deve fare i grandi numeri io penso che invece la la
Certo i numeri devono essere abbastanza consistenti per comunque avere un senso economicamente sia a livello di investimenti però penso che la forza propria della radio si è quella di qualificare i suoi numeri e abbiamo visto per esempio appunto qua Q come era come per esempio Radiotre capaci di codificare i suoi
Allora questo intervento della signora frenanti concludiamo l'altra sera grazie Claudio stava qui a Sergio Ferrentino Aldo Grasso ritroviamo Giannini favorisce e ancora una volta ad andare assetati che col suo libro ci ha dato l'occasione per