Sono intervenuti: Augusto Sainati (critico cinematografico).
Sono stati discussi i seguenti argomenti: Cinema, Critica, Cultura, Etica, Film, Guerra, Libia, Venezia.
La registrazione audio ha una durata di 4 minuti.
15:30
15:30
09:30
9:30 - CAMERA
15:00 - SENATO
8:30 - Camera dei Deputati
15:00 - Roma
10:00 - Roma
11:00 - Roma
15:00 - Roma
15:00 - Roma
15:30 - Roma
critico cinematografico
Due film presentati ieri alla Mostra del cinema notturno di Gianfranco Rosi Guerra e pace di Martina Parenti e Massimo D'Anolfi
Presentano diversamente la guerra nessuno dei due film descrive una guerra in particolare ma entrambi raccontano il sentimento è il senso o piuttosto il non senso della guerra in generale
Notturno in uscita oggi nelle sale italiane costruisce un'immagine disfatta della guerra girato tra Siria e Libano Kurdistan e Iraq il film si sgancia da i luoghi perseguire frammenti di vita di alcune persone non importa dove siano collocate
Un bambino presenta la maestra i suoi disegni che evocano conclude sa né violenze le decapitazioni dell'Isis
Un gruppo di ospiti di un manicomio prova una pièce che racconterà la storia del Medioriente un cacciatore parte all'alba per andare a caccia col suo barchino in una palude
La guerra è spesso lontana percepita soltanto attraverso il crepitio delle mitragliatrici
Riempie l'immagine di attesa di fuoricampo macerie di affetti si accumulano accanto alle macerie delle case un figlio manda messaggi vocali alla madre raccontandole le sue difficoltà
Nel film di Rosi non c'è spazio per la costruzione di una trama nel perseguire un personaggio dall'inizio alla fine
Se mai ci sono alcuni fili rossi le prove della pièce all'interno del manicomio il richiamo al senso di appartenenza alla patria
La precarietà e fragilità delle vite la cui condizione naturale quella della rottura dell'interruzione
La guerra intermittente va e viene avvolto irrompe disastrosamente altre volte star silente e lontana
Questa è la perenne condizione di chi non può vedere il proprio futuro come il giovane ha lì che guarda fuori campo in una delle più belle inquadrature del film senza sapere bene cosa guardare
Rosi scrive la guerra montando nelle immagini con grande efficacia e tuttavia la guerra di notturno è forse un po'troppo composta un po'troppo compunta per travolgere davvero l'emozione
Assai più radicale invece il modo di costruire una guerra e cioè intrecciarsi continuo con la pace nell'altro firma visto ieri anche Guerra e pace imbastisce il suo racconto a partire da molti frammenti e anzi quest'idea classicamente presente fin dall'inizio con una vecchia lastra fotografica in frantumi
Guerre il cinema hanno sempre convissuto e c'è un'etica delle immagini nel descrivere la guerra una loro ferocia e d'altra parte una loro trasparenza
Le immagini svelano il senso molto più della scrittura
Così la Libia vero emblema del legame tra guerre e cinema può essere il primo soggetto delle immagini
Da un lato c'è la guerra del mille novecentoundici mostrata da immagini instabili e spesso troppo realizzate ma chiare nella loro artificialità
Dall'altro lato c'è la Libia di oggi in cui la guerra scorre fuori campo
Nelle interpretazioni dello scacchiere che qualcuno dal telefono mentre vediamo scorrere le immagini di un laboratorio di restauro di pellicola
Ordine e disordine frammenti di vecchie pellicole e all'altro capo l'unità di crisi della Farnesina che riordina per così dire le guerre ne controlla per vagliare i pericoli oppure una scuola di educazione all'immagine in Francia dove si insegna ad analizzare e quindi ordinare il senso delle immagini a qualcuno che poi dovrà fare reporter nelle zone calde
Fino ai dilemmi etici e ultimi dell'immagine in una situazione di pericolo bisogna filmare o sparare
Il film di parenti e D'Anolfi scompone tutto va verso l'eccesso lo scandalo che è la guerra e la sua immagine in questo modo restituisce con più durezza ma anche più verità il senso del legame tra guerra e cinema
Da Venezia radio radicale Augusto Sainati
Salvo dove diversamente specificato i file pubblicati su questo sito
sono rilasciati con licenza Creative Commons: Attribuzione BY-NC-SA 4.0